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Quella disperata fuga attraverso quel mondo tropicale ed assurdo proseguì, fino a quando il gruppo raggiunse la baia dov'era ormeggiata la Seagull.
Poco dopo erano tutti a bordo. “Capitano, partiamo...” disse Ken. “Si, signore.” Annuì l'uomo. Cominciarono così ad accendere i motori della nave per lasciare quel luogo. “Tesoro...” avvicinandosi Ken a Gaynor “... come stai?” Fissandola. “Sta benone!” Esclamò Goz. “Sarebbe da idioti non capire quanto siamo stati fortunati! Ed ora filiamo via da questa lercia isola!” |
Icarius sorrise, cominciando a giocare con le dita tra i biondi capelli di Clio.
“Sarebbe preoccupante se così non fosse...” disse lui divertito, per poi baciarla dolcemente “... un giorno ti racconterò una storia... non tanto diversa dalla nostra... quella di un principe che si credeva un semplice pastore, di una mela d'oro e di una promessa di felicità...” stringendola a sè. |
Com'era bella quella pace.
Quel tepore solo nostro, quell'angolo di mondo tutto per noi. Risi piano a quelle sue parole, suggellate da un altro dolce bacio. Poi lo guardai con occhi sognanti mentre parlava. Mi piaceva l'idea di immaginare un futuro tutto nostro, solo nostro. Un futuro lontano da quella torre, dal mio destino, un futuro in cui essere felici. "Sembra una bella storia..." Sorrisi, stringendomi a lui "Ma chissà..." Sussurrai alzando nuovamente lo sguardo su di lui "Magari la nostra sarà ancora più bella..." sorrisi, con uno sguardo e un tono caldo che non credevo di conoscere. |
Dopo quella rocambolesca fuga, ci ritrovammo tutti sulla Seagull.
"Lascia perdere Ken... sono grata a tutti voi per aver attraversato l'inferno per me, ma non puoi capire cosa provo in questo momento. L'uomo che mi ha salvata probabilmente è morto in quell'inferno... Ha rischiato la sua vita contro un mostro che sembrava uscito direttamente da Jurassic Park per aiutare me e tu mi hai impedito di andare a cercarlo. Ti sono grata davvero, ma ti sto odiando in questo momento perché mi farai vivere per sempre con questo rimorso..." Mi voltai poi verso Goz "Tu, viscido vigliacco, sei l'ultima persona al mondo in diritto di parlare... a me l'hanno impedito con la forza di correre in aiuto di Hiss, e tu? Tu che sei suo amico perché non sei tornato indietro? Lui l'avrebbe fatto per te, ne sono sicura... invece tu hai preferito scappare come il coniglio codardo che sei... E se ti sento dire soltanto un'altra parola ti butto in pasto ai pesci, parola mia..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Immagino voi abbiate una qualche conoscenza religiosa...” disse Hordafren ad Altea, una volta che furono tutti seduti attorno ad un tavolo di canapa e bambù “... dico bene? Ed infatti, se rammentate, la Fede Cattolica profetizza la fine nel mondo attraverso il fuoco... e proprio questo accadrà... il mondo brucerà e dalle sue ceneri nascerà una nuova umanità... libera e felice.”
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“Si, temo di dover andare...” disse Taddeus a Dacey “... se volete però potete accompagnarmi... mi piacerebbe avervi accanto... dopo torneremo insieme da vostro padre...”
“Si, vai Dacey.” Oberon. “Mi troverete qui dopo...” |
Bevevo tranquillamente il thè e poi quelle parole.."Parlate della Apocalisse? I ricchi di Spirito avranno la vita eterna mentre i deboli moriranno in Inferno..mi sembra diverso...ma voi non siete Dio, siete solo il professor Hordafren...volete dare fuoco all' intero Universo? E poi quale sarà la nuova umanità?" ero basita..questo uomo era pazzo..aveva ragione Simon e il compianto Holt e sospirai pensando.."Avete scoperto qualcosa sulla mia collana mi hanno detto..avanti svelate il mistero".
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Sorrisi alla sua proposta ma guardai verso mio padre per avere la sua approvazione.
" Va bene papà, cerca di non affaticarti troppo e usa una lampada più grande o perderai la vista" poggiando una mano sulla sua spalla e baciandogli la guancia. " A dopo" lasciando infine la stanza insieme al principe. " Secondo voi quale sarà il motivo per quella chiamata urgente? Speriamo non sia un nuovo attacco da qualche parte..." |
Lo spaventoso ringhio del mostro appestò l'aria e fece sussultare le acque del lago.
Fissava Nyoko con un odio ed una ferocia primordiali ed un attimo dopo si avventò su di lei per sbranarla. Ma prima che potesse con le sue fauci raggiungere la ragazza, qualcosa lo bloccò, fermando di fatto il suo scatto bestiale. Sollevò tutte le teste e poi si immerse nel lago, sparendo nelle acque increspate. |
Gillen strinse Gwen fra le braccia, cercando di tranquillizzarla.
Allora la fata, tra gli alberi, vide due sagome che si avvicinavano. |
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