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Marwel preparò i bambini e con loro raggiunse la stazione.
Qui acquistò i biglietti per ciascuno. Fu un saluto triste e commovente. Betty, la più grande, comprese, gli altri no. Benjamin scoppiò in lacrime e così anche gli altri. Non potevano capire. La guerra era indecifrabile per gli adulti, figurarsi per i bambini. Il piccolo Danny invece restò in silenzio, limitandosi a fissare teneramente Marwel. E tutti insieme attesero l'arrivo del treno. |
Ascoltai il diacono...quindi quel partigiano non era un pericolo reale per lui...eppure Rodian sembrava preoccupato.
"Piacere Padre Tommaso, il mio nome è Altea..che porta un chierico ad Evangelia?" .Mi sarei aspettato fosse diretto a Capomazda. |
Betty e Marwel cercavano di consolare i bambini, ma neppure la donna era in grado di cacciar via la tristezza dal suo cuore, poichè con quei bambini se ne andava un pezzo di se stessa e le sarebbero mancati molto.
Abbracciò ognuno di loro e parlò in ginocchio, in modo da poterli guardare negli occhi "siete i bambini più forti del mondo e sono fiera di voi! verrò a prendervi presto, ma dovete promettermi che sarete educati, che mangerete abbastanza e che andrete a dormire presto la sera, va bene?". Sorrise loro e cercò di imprigionare i loro volti nella sua mente, mentre le sue palpebre si aprivano e si chiudevano lasciando scivolare qualche lacrima sul suo viso. |
Clio e Reddas scesero rapidi nella stretta Gola del Diavolo, seguiti subito dopo da Sbrizz.
Era infatti quello l'unico modo per avere una possibilità, perchè lo scontro appariva troppo impari. I Valchiria, allora, a loro volta si lanciarono fra quelle anguste pareti rocciose. Gli aerei sfrecciavano veloci tra le rocce a strapiombo. Poi i caccia di Canabias aprirono il fuoco verso i tre aerei legionari. “Cominciano le danze...” disse Reddas, cercando con manovre azzardate di evitare i colpi. “Un bel concerto davvero...” Sbrizz, mentre i proiettili nemici sibilavano vicinissimi alle ali del suo veicolo. “Non possiamo evitarli per sempre...” via radio Reddas agli altri due “... dobbiamo rispondere al fuoco...” |
La battaglia si fece impervia è difficile, come sempre.
E come sempre alla lucida precisione del soldato si univa l'eccitazione dell'avventura, dello scontro, l'adrenalina che ti attraversava e rendeva viva. Ero nata per quello. Reddas aveva ragione, era ora di aprire il fuoco. "Assolutamente..." Concordai, per poi iniziare a mirare e sparare. |
“Ah, dunque” disse Fermer a Gwen che gli cingeva i fianchi “il mio fascino è dovuto alla divisa che indosso?” Fingendosi seccato. “Come dire, ad esempio, che trovo bella la mia infermiera per il corto vestitino bianco che indossa, o per come il cappello le tiene indietro i bruni capelli, oppure perchè le sue calze bianche mi mandano in visibilio... giusto?” Per poi ridere, mentre la macchinetta del caffè fischiava.
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“Prego, miss Altea...” disse Padre Tommaso “... sedetevi pure con me... il posto accanto al mio è vuoto...” con un gesto cortese “... perchè sono diretto ad Ecangelia? Perchè alla base legionaria occorre un nuovo cappellano... ed eccomi qui.” Sorridente.
Rodian li osservava dal suo posto. In quel momento il treno fischiò. “Mamma!” Un bambino a sua madre. “E' quella Evangelia?” Indicando un borgo su una bassa altura. “Si, piccolo mio.” Annuì la madre. |
"Scemo" dissi ridendo colpendogli scherzosamente il braccio "Intendevo dire che spesso per le donne la divisa è un valore aggjunto e non vedo perchè dovrei fare eccezione" con un sorriso ammiccante, mentre mi scioglievo dal suo abbraccio e prendevo poi il caffè.
Macchiai il latte già versato nelle tazze e sistemai la tavola. "Dottore, la colazione è servita" sorridendo e sedendomi. |
Fu una scena molto triste.
Marwel ed i suoi bambini erano stretti in quegli sguardi e la ragazza non riusciva a trattenere le lacrime. Ma ad un tratto si udì il fischio del treno che attirò l'attenzione di tutti loro. In lontananza allora apparve il fumo della locomotiva. “Ecco, il Meridian Express tra breve entrerà nella stazione.” Disse il capostazione. |
Mi sedetti vicino a padre Tommaso, ma sentivo gli occhi di Rodian su di me..che diamine voleva!!
"Avrete il vostro bel daffare" ma non andai oltre poiché era diventato difficile credere in chiunque. Un bimbo indicò un borgo, guardai fuori dal finestrino...eravamo arrivati.." Sembra siamo arrivati a destinazione salvi" dissi a bassa voce per non farmi sentire da Rodian..Non capii il motivo ma il mio cuore batteva forte a quella vista del borgo. |
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