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Risi piano a quelle parole, con un sorriso divertito.
"Davvero?" Con gli occhi nei suoi "Eri geloso di me?" Sorrisi "Devo prenderlo come un complimento?" Sussurrai quasi. |
Strinsi quella rosa, non potevo sentirne il profumo ma doveva racchiudere qualcosa di particolare...imprigionato..come un fiore essiccato che parla di un ricordo.
Stavo per sfogliare il libro quando una luce improvvisa divampò tra le mie mani e proveniva da quel fiore a forma di rosa, i petali si aprirono e una strana melodia si librò nell' aria e mi guardai attorno stupita udendo quella musica..ma la sorpresa più grande fu vedere spuntare una lama da un fascio d' argento e mi trovai tra le mie mani quella spada..l' elsa a forma di fiore o rosa e quella lama forgiata dal nulla o da qualche mistero.."Ma cosa sta succedendo?" mi guardai attorno, ripresi il libro per vedere se vi era qualcosa in merito mentre tenevo stretta l' elsa della spada dalla lama luminosa. |
Icarius sorrise ma un attimo dopo qualcosa catturò il suo sguardo, rubandolo a quello di Clio.
Nel cielo si udì un sibilo e poi qualcosa passò sopra la campagna. “Un Corvo...” disse lui guardando il veloce velivolo che sfrecciava nel cielo “... non erano mai giunti fin qui... strano...” turbato. Si alzò. “Forse sarà meglio che tu faccia ritorno dai tuoi compagni...” rivolgendosi alla ribelle. |
Quel fiore e poi la spada.
La sua lama luminosa che risplendeva nella penombra di quella stanza, riflettendosi negli occhi verdi di Altea. Poi la gitana tornò a guardare il libro e si accorse che era un antico poema epico: Ardea De' Taddei. |
Ero stupita, pensavo di sognare...ma avevo sempre pensato quel maniero mantesse dei segreti in quelle crepe fatiscenti.
Era una spada magica? Un trucco? Osservai il libro e vidi era un antico poema epico..Ardea dè Taddei..e trasalii..Taddei..il sogno..le donne dicevano non vi sarebbe stata pace per i Taddei..lo aprii con curiosità..narrava di imprese epiche di un glorioso cavaliere..un nobile. Non vi era null' altro su quella spada? Mentre mi guardavo attorno tra le varie cose in quella stanza..un mondo fiabesco e antico che si era aperto per cui avere rispetto. |
Azabler non si scompose più di tanto.
Guardò Gwen, poi l'uomo che si era avvicinato con quell'assurda proposta. “Amico, questa è la mia donna...” disse il cacciatore di taglie “... dunque levati dalle scatole, a meno che non vuoi tu proporre a noi un buon affare, del tipo venderci tua sorella o meglio ancora tua madre...” “Come osi, cane!” Alterato l'altro. Ma in quell'istante Kofan frantumò in una mano il suo boccale di birra, guardando poi l'uomo in modo minaccioso. L'altro capì ed andò via. A quella scena molti dei presenti si voltarono, ma poi ognuno tornò ai suoi affari. |
Sorrisi a Icarius, ma poi distolse lo sguardo, e io seguii il suo, preoccupata.
Mi alzai con lui. Poi quelle parole sui miei compagni, abbassai lo sguardo e respirai profondamente. "Ah, sì... I miei compagni..." Alzando lo sguardo su di lui, uno sguardo incerto e serio "Ecco, fossi in te tornerei a spiare le loro prove..." Sorrisi appena, forzatamente "Fidati.." Sospirai. Non potevo dirgli che cosa stessero combinando gli artisti perché lo avevo promesso, ma non mi sembrava giusto che Icarius non sapesse niente, senza contare che non mi piaceva per niente quella faccenda. Poi tornai a sorridere. "Beh, nel caso avessi bisogno di me, sai dove trovarmi... Ormai credo che tu abbia capito che non sono la ragazza ingenua che interpreto nello spettacolo.." Facendoli l'occhiolino. |
Azabler liquido` il tizio, che oppose resistenza all'inizio, ma vedendo Kofan decise di lasciar perdere. Risi piano a quella scena.
"Fantastico..." dissi "Ah comunque grazie" sussurrai piano al capo. |
In vendita in un mercato di schiavi........L'uomo volto' le spalle e ando' via......forse era anche troppo cio' che mi aveva detto...ad una donna poi...figurarsi...rimasi in stanza seduta sul letto.......quel vestito era un velo......Non potevo aiutarmi con la magia, non mi era consentito.........ma potevo chiedere aiuto agli elementi e lo avrei fatto......dovevo affrontare il nuovo padrone........bene.......infondo....sarei stata toccata ..solo se lo avessi voluto nulla si puo' se non si vuole...almeno per quanto mi riguardava...
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Icarius seguì con lo sguardo il Corvo, fino a quando il velivolo svanì nel cielo nuvoloso.
Poi tornò a guardare Clio. “Se torno a spiarvi” disse ritrovando per un momento il sorriso “poi finisce che dovrò guardarti mentre baci il tuo partner sulla scena.” Facendole l'occhiolino. “Oh, certo, ormai ho capito che tutto sei, tranne che ingenua.” Ridendo appena. Restò così ad osservarla mentre andava via, diretta dai suoi compagni. E dopo anche lui svanì nella campagna. |
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