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Annuii.
"Già. È questo il fatto. Non riesco a togliermi dalla testa il fatto che possa essere opera di Uaarania. Abbiamo assodato che sono contrari anche a tutto ciò che è sovrannaturale, no?" insistetti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh grazie, lei è molto gentile!" cinguettai alla servitrice.
"Su, Swan, datti una mossa!" ordinai completamente a caso al mio bellissimo conte. |
Vidi i fiori..chissà forse un regalo o un pegno del Duca.."Riconoscete che fiori possano essere, Barone?" incuriosita "Comunque nemmeno io credo negli spiriti, si dovrebbe scoprire cosa accade, non pensate?" in tono serio.
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“Non so cosa pensare...” disse “... ma forse dovremmo andare via da qui... siamo in pericolo in questa città...”
“Lo si è anche nel bosco...” Missan fissando Gwen ed Elv. Era ormai giunto il tramonto. |
Fessen annuì all'ordine di Destresya, recitando perfettamente la parte del sottoposto ad una superiore inetta ed oca.
Allora la servitrice li portò nel salone e qui chiese loro di attendere. Allora andò a chiamare il barone. Intanto lui era con Altea nella camera della favorita. “Forse solo una ragazza che per uno scherzo del Destino ha lo stesso nome di Layla...” alla dama De Bastian “... questi fiori di certo furono colti nel giardino del castello...” fissando i fiori secchi nella scatola. Ma poi giunse la servitrice ed informò il barone che i due periti volevano parlargli. |
"Lo so.... Anche se in questo momento mi sento in pericolo in qualsiasi luogo..." sospirando.
E in parte Missan disse ciò che avevo detto pure io. "Non so nemmeno più se sia una buona idea stanotte andare nel bosco..." scuotendo la testa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Se fosse uno scherzo, lo trovo davvero poco divertente" leggermente indispettita e poi guardai i fiori "Nel giardino qui...siete così certo..da dove lo supponete..".
Ad un tratto la servitrice bussò alla porta e diede la missiva al Barone e lo guardai "Posso seguirvi o preferite io rimanga qui?" sorridendogli con un leggero inchino, sfiorando involontariamente la sua mano. |
“Sono i tipici fiori che crescono da sempre in questo giardino...” disse il barone ad Altea.
Poi arrivò la servitrice e lui annuì, informandola che avrebbe incontrato i periti. “Se volete accompagnarmi a parlare con quei periti, ciò mi farà solamente piacere, Altea.” De Goth. |
Annuii al barone, felice della fiducia che riversava in me.
Lo presi sottobraccio come sempre, nel mio volto vi era un sorriso smagliante e mi avviai con lui per ascoltare i periti, anche se non ero d' accordo sulla vendita del castello. |
Altea e De Goth raggiunsero il salone, dove trovarono ad attendere Destresya e Fessen.
“Prego, signori...” disse il barone “... vi ascolto...” |
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