Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 20-11-2015 18.41.23

“Affermativo.” Disse via radio Reddas a Clio.
I due caccia così cominciarono ad ingaggiare battaglia con lo stormo di Valchiria.
“Attenta a non aprire un attacco diretto, sono in troppi.” Ancora lui alla ragazza. “Portiamoli verso la gola... lì il loro numero varrà meno di zero...” e scese di nuovo verso la stretta Gola del Diavolo.

Dacey Starklan 20-11-2015 18.45.30

Ero allenata ad ascoltare, o come avrebbe detto mia nonna, a origliare. Anche le spesse porte del palazzo non mi fermavano, non fermavano la mia curiosità e ora questa capacità tornava utile. Così riuscii a sentire ciò che Guisgard diceva all'impiegata delle poste. E ancora una volta mi chiesi se potevo fidarmi di quell'uomo. Certo forse parlava dell'aereo ma... No, ero sicura, ero io "l'affare da milioni di Taddei"

Attesi che finisse e solo allora mi avvicinai.

<<Capitano...>> lo chiamai indecisa su cosa fare dopo. Non era da me chiedere scusa ma sapevo quando era il momento di farlo.



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Altea 20-11-2015 18.49.04

Osservai con attenzione quello strano gioco, come del resto chi vi era vicino..e fu cosi che il partigiano scelse..San Giovanni...e pregai per lui che ci aveva salvato.
Quel che seguì fu quasi un atto di guerra, i controllori fecero entrare un agente della polizia ferroviaria e il partigiano si gettò dal finestrino e l' agente lo uccise.
E come finale il colpo di scena...il misterioso uomo era un prete.
Lo guardai e mi avvicinai.."Dio sia Lodato, avete salvato tutti noi...quel partigiano ha preferito la morte. E' strano, invece di gettarsi fuori, avrebbe potuto farsi saltare non pensate?" scossi il capo "L' importante siamo salvi e possiamo, forse, andare avanti".

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Lady Gwen 20-11-2015 18.52.53

Alle mie parole i tre tornarono seri ed io assunsi un'espressione soddisfatta, poi andarono via alla fine delle visite.
"So come rispondere a certe stupide provocazioni" alzando le spalle "Dovresti farlo anche tu, é molto soddisfacente" dissi ridendo con un'espressione esaltata "Scherzi a parte, sí, mangiamo qualcosa" annuii prendendolo per mano e andando nella cucina dell'infermeria.
"Cosa preferisci? Caffè o thè? O magari vuoi un bicchiere di latte?" mentre mi dirigevo verso il piano della cucina per prendere il necessario da uno stipetto.

Marwel 20-11-2015 18.59.55

La parola "pericolo" rimbombava nella sua testa. Avrebbe davvero messo tredici bambini su un treno pieno di sconosciuti? Avrebbe davvero lasciato quelle dolci anime in balia di una sorte che si faceva beffe di ogni uomo su quella terra dimenticata da Dio? Aveva poco tempo per pensare, eppure sapeva già la risposta a quei quesiti. L'unico modo per salvare la vita a quei bambini era mandarli a Capomazda.
Tornò velocemente all'orfanotrofio e svegliò Betty per prima in modo che potesse darle una mano con i più piccoli, poi, una volta vestiti, disse loro di preparare le valigie per una gita e spiegò solo alla ragazzina cosa stesse realmente accadendo.
"Betty" disse mettendole le mani sulle spalle e stringendole dolcemente "tu e i bambini andrete a Capomazda da dei cari amici dei miei defunti zii. Li sarete al sicuro dalla guerra e quando tutto questo sarà finito, io verrò a riprendervi e non vi lascerò mai più. Promesso" l'abbracciò infine.
Non le diede il tempo di replicare, poichè era già fin troppo tardi; scrisse velocemente una lettera e la diede a Betty dicendole che avrebbe dovuto consegnarla alla signora Felicia e le scrisse l'indirizzo della loro casa su un foglietto di carta.
Uscirono di casa in fretta e furia e una volta alla stazione, Marwel, prese a fare tutti i biglietti per i suoi orfani con i soldi che aveva messo da parte durante quegli anni.
Diede ad ognuno il proprio biglietto, poi li guardò e un velo di tristezza le bagnò gli occhi.
"Dovete promettermi che farete i bravi" disse accarezzando la testolina di Danny.

Lady Gaynor 20-11-2015 22.12.55

"Già, una figura piuttosto ambigua..." risposi finendo il mio caffè. "È stata una lunga giornata, e adesso ne è cominciata un'altra... sarà meglio che vada a dormire qualche ora, o non sarò nemmeno in grado di stare in piedi..." salutai Park con un bacio sulla guancia. "Grazie di tutto... a più tardi..."
Nel corridoio, chiesi ad un soldato dove fosse un telefono. Me lo indicò e io mi ci diressi. Trovatolo, ni guardai intorno per accertarmi che non ci fosse nessuno. Feci un numero a memoria. Era una linea diretta, impossibile da avere, eppure...
Rispose una voce maschile.
"Il generale Taddeus. Subito." Dissi io "Ditegli che la Rosa Nera ha delle novità importanti."
Poco dopo, la voce del generale.
"Signore, credo di aver trovato l'aereo. O meglio, ho trovato il posto in cui è stato finora. Devo averlo mancato di un soffio... Si tratta di un rottamaio giù nel borgo. C'era un tale che non me la contava giusta, sono convinta sia implicato... ha una gamba malmessa, zoppica vistosamente. Comunque ho la possibilità di mostrarvi le foto del posto, fatemici lavorare su..."
Ascoltai la sua risposta, e infine aggiunsi "Dovere, generale." Clic.
E ora a noi due, Zac. Andai in camera mia e presi una collana con un grosso ciondolo. Mi rinfrescai il viso, avevo bisogno di un bagno, ma non ne avevo il tempo. Bisognava muoversi in fretta. Il non conoscere l'esatta ubicazione degli alloggi era un limite, ma non avevo alcuna scusa per chiedere una planimetria a Goz. Mi toccava domandare in giro, come sempre. Chiesi allora ad un soldato se sapesse dov'era la stanza del fotografo, e fortunatamente ebbi una risposta affermativa. Raggiunsi così l'alloggio di Zac, dove trovai la porta socchiusa. L'aprii e lo chiamai. "Zac, posso entrare?"

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Guisgard 20-11-2015 23.45.16

Fermer sorrise a Gwen.
“Una tazza di latte appena macchiato andrà benissimo.” Disse. “Sai, per me non è facile rispondere come fai tu ai pettegolezzi. Io sono l'ufficiale medico della base e devo tenere un certo decoro, anche se in verità mi piacerebbe mandare al diavolo che ficca un po' troppo il naso.” Guardandola. “Ma poi, ad essere sinceri, come biasimarli? Non è certo facile lavorare con una bella infermiera accanto e restare indifferenti.”

Clio 20-11-2015 23.46.38

Anche Reddas avrebbe partecipato alla battaglia.
Ottimo.
Poi Risi piano a quelle sue parole.
"Tesoro, vuoi insegnarmi il mio mestiere?" Ridendo, per poi volare a mia volta verso la Gola del Diavolo per riuscire a sconfiggere lo stormo di valchiria.

Lady Gwen 20-11-2015 23.53.53

Sorrisi mentre preparavo due tazze di latte macchiato per entrambi.
"Eh hai ragione..." dissi annuendo "Ma tranquillo, lo faccio io per tutti e due" facendogli l'occhiolino.
Poi sorrisi e mi avvicinai a lui cingendogli la vita con le braccia, mentre il caffè si scaldava.
"Beh non è nemmeno facile restare indifferenti con un medico così affascinante che ti fa tutti questi complimenti... vuoi un po' anche per il fascino della divisa..." sorridendo divertita e sfiorando il suo naso col mio.

Guisgard 20-11-2015 23.55.30

Il prete sorrise ad Altea, mentre si sistemava il colletto bianco.
“Viviamo in tempi difficili” disse “e per un chierico è meglio celare il suo vestiario. E' triste ammetterlo, ma gli abiti sacerdotali attirano i lacci del diavolo.” Guardò fuori, dove il cadavere del partigiano veniva portato via dalla polizia ferroviaria. “Quell'uomo bluffava. Si definiva un partigiano e loro non hanno mai una buona organizzazione. Munizioni ed esplosivi costano e per quella gente è materiale troppo prezioso per usarlo su un treno pieno di civili. Ma lasciate che mi presenti... sono Padre Tommaso, diretto ad Evangelia.”


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