Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Il palazzo delle arti (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=17)
-   -   Enigmi a Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=692)

Emrys 17-06-2011 07.04.23

Mia Signora (mia Dea)!
Mio signore ed amico!

Sono contento di aver svelato inaspettatamente l'arcano, però ho la sensazione di aver barato, lanciando così, a caso, i miei dubbi.
Ad onor del vero, per quanto riguarda l'errore, avrei scommesso sul "titolo" utilizzato nella benedizione per rivolgersi all'ordine dei Templari.
Mia Signora, il vostro dubbio è stato anche il mio, ma si sa che la Chiesa impiega secoli per adottare i propri dogmi e molto più tempo per accettare le verità. Mentre impiega due secondi per indignarsi e scagliarsi contro i propri "padri", se tentano di imporre un'idea, anticipando i tempi.

Mi scuso nuovamente con voi e vi ringrazio per i complimenti (immeritati).
Mi inchino profondamente.

Talia 17-06-2011 12.10.52

:neutral_think: bene bene...

Messer Emrys... :smile_clap: i miei omaggi e complimenti! Siete stato brillante, preciso e puntuale... comme d'habitude, del resto!
Colgo, tra l'altro, l'occasione per manifestarvi la mia gioia per il vostro ritorno in queste terre... :smile:

Sir Guisgard... mio signore... che dirti? Confesso che mi avevi lasciata decisamente senza parole con questo enigma! Cosa che, come sai, non è roba da poco!! ;)

Lara 17-06-2011 18.17.05

complimenti emrys.... :smile_lol::cheer2:

Guisgard 17-06-2011 20.14.17

Citazione:

Originalmente inviato da Emrys (Messaggio 32417)
Mia Signora, il vostro dubbio è stato anche il mio, ma si sa che la Chiesa impiega secoli per adottare i propri dogmi e molto più tempo per accettare le verità. Mentre impiega due secondi per indignarsi e scagliarsi contro i propri "padri", se tentano di imporre un'idea, anticipando i tempi.

Mio buon amico, ben sapete la stima e la simpatia che nutro per voi e quindi comprenderete che questo non è un richiamo.
Ma vi invito ad evitare questo genere di affermazioni su aspetti ed argomenti assai complessi, che vanno discussi in ben altra sede.
Per chi ha il dono della Fede, la Chiesa è la rappresentazione in terra di Cristo e dai suoi dogmi si compiono e realizzano i precetti della dottrina Cristiana Cattolica.
Questo nel pieno rispetto di chi, essendo cattolico, vede nella Chiesa e nel rispetto delle sue istituzioni una ragione di vita.
Del resto su questo forum il rispetto più totale verso le idee e le ideologie degli altri è sempre stata una priorità.
Perdonatemi, ma so che, da persona colta ed intelligente quale siete, comprenderete la natura di queste mie parole.
I miei omaggi, amico mio :smile:

Emrys 18-06-2011 08.57.56

Mio signore ed amico!

Purtroppo comprendo il senso del vostro richiamo, sebbene io penso di aver semplice riassunto in una frase la storia e l'evoluzione del complicato credo cattolico e, nello specifico, l'origine del dubbio alla radice dell'anacronismo del dogma contenuto nell'indovinello... Nulla che non si possa leggere in un libro di storia (o su wikipedia) o nelle ultime ammissioni della stessa Chiesa.
Ma convengo con voi, mio signore, che questa non è la sede per simili discussioni. :silenced:
Quindi, accetto il rimprovero e mi scuso se ho involontariamente offeso qualcuno. :sad_cry_me:

(profondissimo inchino)

Emrys 18-06-2011 09.03.10

Citazione:

Originalmente inviato da Talia (Messaggio 32421)
Colgo, tra l'altro, l'occasione per manifestarvi la mia gioia per il vostro ritorno in queste terre... :smile:

Mia signora, che piacere incontrarvi. E grazie per la vostra manifestazione d'affetto. Spero di poter godere della vostra compagnia quanto prima, per due chiacchiere in Giardino o magari nel Palazzo delle Arti, per riascoltare la sua abilità nel suonare l'arpa.

Citazione:

Originalmente inviato da Lara (Messaggio 32444)
complimenti emrys.... :smile_lol::cheer2:

Grazie, milady! Siete sempre molto gentile con me.

Guisgard 20-06-2011 03.49.16

Citazione:

Originalmente inviato da Emrys (Messaggio 32468)
Mio signore ed amico!

Purtroppo comprendo il senso del vostro richiamo, sebbene io penso di aver semplice riassunto in una frase la storia e l'evoluzione del complicato credo cattolico e, nello specifico, l'origine del dubbio alla radice dell'anacronismo del dogma contenuto nell'indovinello... Nulla che non si possa leggere in un libro di storia (o su wikipedia) o nelle ultime ammissioni della stessa Chiesa.
Ma convengo con voi, mio signore, che questa non è la sede per simili discussioni. :silenced:
Quindi, accetto il rimprovero e mi scuso se ho involontariamente offeso qualcuno. :sad_cry_me:

(profondissimo inchino)

Amico mio, sono lieto che abbiate compreso il senso delle mie parole :smile:
Ripeto, però, che non era un richiamo, nella maniera più assoluta, ma solo un invito.
Discutere con voi è piacevolissimo, dato che possedete cultura, intelligenza, ironia ed educazione.
E vi voglio prontissimo nel tentatare di risolvere, insieme a tutti noi, i prossimi enigmi che giungeranno nel nostro reame :smile_lol:

Emrys 22-06-2011 12.26.34

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 32524)
E vi voglio prontissimo nel tentatare di risolvere, insieme a tutti noi, i prossimi enigmi che giungeranno nel nostro reame :smile_lol:

Sarò pronto, mio signore!
E vi parteciperò con gioia!

Taliesin 20-09-2011 14.42.51

Indovinelli, Anonimi, Contrari...
 
INDOVINELLO DEL VENTO

Chi è la creatura che tutti ci sorpassa, di forza smisurata, prima del diluvio generata; senza carne né sangue, senza ossa né vene, senza testa né piedi; non più vecchia o giovane di quando nacque al primo principio della terra?... Dio grande, quando viene, come spumeggia il mare al fiato delle sue nari al soffio della sua bocca! Quando percuote da sud, l'onda si frange in schiuma e mugge sulle spiagge! Ora sui campi aperti, ora nelle foreste, senza mani né piedi sfugge agli inseguimenti... Sul mare e sulla terra, non visto e non veggente, inseguito e inseguitore, ma non mai a portata. Sulla terra e sul mare, non veggente e non visto, benché in vista del sole; non mai a disposizione, per quanto sollecitato! Indispensabile, incomprensibile, incomparabile! Dalle quattro regioni, solo eppure a schiere, sempre vincitore... Muto e fragoroso, sfida col suo frastuono; spiegando la sua bandiera vola su mezzo mondo! È buono ed è cattivo, metà angelo, metà demonio; non mai manifesto, occulto per sempre!


La letteratura gallese inizia con un gruppo di poeti che appartengono più al mito che alla storia, tra cui Aneurin, Myrrdin e Taliesin. A quest'ultimo, Taliesin detto "Capo dei Bardi", sono attribuite 77 poesie, di cui però soltanto una dozzina sono giudicate non posteriori al VI secolo.

Secondo la leggenda, il vero nome del poeta era Gwion. Sua madre, la strega Ceridwen, lo chiuse in un sacco di cuoio e lo gettò in mare. Trasportarono dalle correnti nella baia di Cardigan, il bambino fu tratto in salvo dal principe Elphin, il quale lo ribattezzò col nome di Taliesin ["Splendida fronte"]. Quando Elphin fu imprigionato da suo zio, re Maelgwn del Gwynedd, il piccolo Taliesin si recò là in suo aiuto e ne ottenne la liberazione grazie a un'esibizione di saggezza.
Con una serie di indovinelli, egli mise in luce l'ignoranza e la mancanza di spirito dei ventiquattro bardi reali e del loro capo Heinin. C'è anche da aggiungere, che l'Indovinello al vento non compare tra gli indovinelli posti da Taliesin nella leggenda riportata dalle fonti originali, ma soltanto nella sua traduzione di Lady Charlotte Guest (1848), la quale aggiunse a suo piacere materiale proveniente da altre fonti.

Taliesin, il bardo

ladyGonzaga 20-09-2011 15.17.16

Molto interessante questo vostro scritto...
siete in attesa che qualcuno indovini questo rompicapo?...

io mi siedo qui...e attendo le risposte..:smile:

Guisgard 26-09-2011 14.16.32

LA STANZA DELLE ASSONANZE

Quando la mattina del dodicesimo giorno del nono mese dell’anno apparve quella muraglia di granito davanti a loro, l’equipaggio della Croce del Sud non immaginava minimamente di aver avvistato la mitica Nolhia Rah, l’isola che secondo la leggenda segnava il punto di contatto tra il Cielo e la terra.
Una immensa baia bianca, dominata da un faro alto come nessun altra costruzione al mondo, accolse la Croce del Sud.
E scesi a terra, tutti i suoi membri ed il loro capitano, Nicolò di Monducale, furono subito ricevuti da una delegazione del Diacono Daniele, il mitico sovrano di Nolhia Rah.
Era questi un uomo di venerabile età e sconfinata cultura e saggezza.
Ciò che colpì Nicolò ed i suoi uomini fu la natura del suo potere, una sorta di dispotismo illuminato, e il benessere in cui vivevano tutti i suoi sudditi.
Essi appartenevano a razze diversissime tra loro; così qualcuno lo chiamava Basileus, qualcun altro Sultano, altri ancora imperatore.
Ma per tutti era, come detto, il Diacono Daniele, custode del potere spirituale e temporale di Nolhia Rah.
Questi, ricevuto l’equipaggio nella sua favolosa corte, domandò il motivo del loro viaggio e il capitano Nicolò spiegò che erano in cerca di una prodotto particolare, l’Albero del Pane, cosi chiamato e molto richiesto in Europa, il luogo dal quale giungevano.
Il Diacono Daniele chiese al capitano il motivo di quel suo abito nero come la notte, mentre tutti i suoi uomini invece erano abbigliati coi più svariati colori.
Nicolò raccontò di essere vedevo e di aver fatto voto di indossare quel lutto per sempre.
Il Diacono Daniele invitò poi loro a restare come ospiti sull’isola, per allietare i suoi giorni.
Nicolò accettò cosi di fermarsi per tredici giorni.
Ma, una mattina, mentre passeggiava per le sale del palazzo vide una bellissima fanciulla.
Si trovava nel gineceo del Diacono Daniele.
Al di là della bellezza, quella ragazza colpì Nicolò per le fattezze del suo viso: ella era infatti in tutto simile alla defunta e amata moglie del capitano.
Convintosi allora di essere stato graziato dal Cielo, chiese al signore dell’isola chi fosse quella donna.
Gli fu risposto che ella era una delle tante schiave del Diacono Daniele.
Nicolò allora, vinto dall’amore, chiese di poter acquistare quella schiava.
Il Diacono Daniele rifiutò, respingendo le insistenze del capitano.
Ma, alla fine, per non mortificare il suo ospite, il Diacono impose una prova: se Nicolò l’avesse superata, quella schiava sarebbe stata sua.
La prova consisteva nel vincere l’enigma della Stanza delle Assonanze.
Nicolò accettò e fu condotto in quella stanza per superare la difficile prova.
In essa si trovavano quattro dipinti:

Il primo raffigurava il colle Palatino a Roma.
http://www.inklink.it/inklink/photo/thumb/235.JPG

Il secondo raffigurava Carlo Magno con i suoi invincibili cavalieri.
http://2.bp.blogspot.com/_O0ch3ABb3L..._Furioso_6.jpg

Il terzo raffigurava le mitiche amazzoni impegnate nella caccia al leone.
http://www.ilcerchiodellaluna.it/immagini/amazzoni.jpg

Il quarto raffigurava Dedalo e suo figlio Icaro pronti a volare via dal leggendario labirinto di Cnosso.
http://web.tiscali.it/mitologia/Icarus.jpg

“Osserva bene questi quattro dipinti.” Recitò un servitore del Diacono Daniele a Nicolò. “Tutti sono collegati fra loro da una parola. Tutti tranne uno. Dimmi dunque qual è la parola che collega fra loro tre di questi dipinti e quale invece fra essi è l’intruso.”

Nicolò osservo i dipinti con attenzione ed alla fine riuscì a risolvere l’enigma.
E, come pattuito, poté portare via con sé la bellissima schiava.
E voi, nobili cavalieri e cortesi dame, sapreste dare la soluzione come fatto dal capitano Nicolò?

Emrys 26-09-2011 15.59.50

Mio signore!
Un enigma per me è come il formaggio per un topo: un'esca perfetta! ;)
Intrigante racconto. Intrigante leggenda: non avevo mai sentito parlare di Nolhia Rah! Se si tratta di una vostra invenzione, avete davvero un'incredibile fantasia.
Certo che questo dispotico illuminato, mi par poco illuminato, se si circonda di schiave.
Comunque sia, per la soluzione ho un paio di parole. Comincio da quella che più mi convince: PALAZZO!
Legherebbe, nella mia ipotesi, i quadri raffiguranti il Palatino (dove sorgevano i palazzi degli imperatori), Carlo Magno e i suoi cavalieri (raffigurati, immagino, nel palazzo di Aquisgrana) e Dedalo e Icaro che fuggono dal labirito di Cnosso (ovvero dal Palazzo di Minosse). Escludo quindi le amazzoni, perché il quadro raffigura una scena di caccia, cioè all'aperto.

Guisgard 27-09-2011 13.31.35

Mio buon bardo, che piacere rivedervi tra le strade di Camelot :smile:
Basta davvero un enigma per potervi riavere tra le mura di questo reame?
Allora vuol dire che convocherò tutti gli indovini/veggenti/filosofi e pensatori della corte ducale di mio zio per avere sempre nuovi arcani, amico mio (ecco il vantaggio di essere un rampollo dell’alta aristocrazia :smile_lol:)!
Ma veniamo al nostro enigma… allora, come sempre, mio caro bardo, la vostra lucidità nell’intendere e la vostra sottigliezza nell’interpretare colpiscono nel segno: la risposta giusta è infatti “Palazzo” e l’intruso è proprio il ritratto delle Amazzoni.
Infatti, il colle Palatino ospitava la favolosa reggia dell’imperatore Domiziano, la Domus Augustana, e da quel momento proprio dal termine Palatino viene ereditata la definizione di palazzo, inteso come dimora di sovrani; i cavalieri di Carlo Magno erano detti Paladini perché guardie del palazzo del re carolingio; il labirinto di Crosso, infine, si trovava secondo sir Arthur Evans, l’archeologo che portò alla luce i resti della civiltà Minoica, proprio nel palazzo del re Monosse.
I miei complimenti, mio buon bardo :smile_clap:
Quanto alla mitica Nolhia Rah, come tutte le cose che scrivo, siano racconti o gdr, proviene dalle leggende della mia antica e nobile terra, amico mio :smile:

Emrys 27-09-2011 16.18.22

Grazie, mio signore!
Sono contento, almeno questa volta non ho "rubato" il merito.
Anche se, a dirla tutta, sebbene nella mente sia scattata immediatamente l'associazione, avevo completamente rimosso la definizione di "Paladini" per i cavalieri di Carlo Magno. Ah, benedetta vecchiaia! Comincio proprio a perdere colpi! :D

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 37926)
Mio buon bardo, che piacere rivedervi tra le strade di Camelot :smile:
Basta davvero un enigma per potervi riavere tra le mura di questo reame?
Allora vuol dire che convocherò tutti gli indovini/veggenti/filosofi e pensatori della corte ducale di mio zio per avere sempre nuovi arcani, amico mio (ecco il vantaggio di essere un rampollo dell’alta aristocrazia :smile_lol:)!

Siete davvero molto gentile, mio signore, a volervi prendere tanto disturbo per questo insignificante bardo!
E voi avete davvero una famiglia interessante, ma già s'era capito attraverso i vostri racconti d'infanzia!

Grazie ancora per i complimenti (quasi) meritati. Anche se mi sento in colpa per aver interrotto così presto il divertimento.
Forse bisognerebbe inventare un sistema affinché le nostre risposte siano registrate, ma non leggibili fino ad un qualche momento stabilito, così da permettere a tutti di dare la risposta nei tempi concessi dagli impegni del mondo esterno. Svelando mangari di volta in volta quelle sbagliate, per permetterci un nuovo tentativo o per dare indizi...
Temo, infatti, come successe a me tempo addietro, di aver impedito ad altri di intervenire, solo perché ho risposto per primo...
La prossima volta... ehm... conterò fino a un-milione-quarantotto-mila-cinquecento-settanta-sei! :p

Altea 02-10-2011 22.42.34

non avevo letto questo topic. Ma la risposta mi sembra l'avete data voi in fondo...il vento?

Taliesin 03-10-2011 13.58.49

si...
il vento, messaggero delle mie canzoni e chiave di accesso nei miei passaggi temporali.

Altea 03-10-2011 14.05.18

avete altri indovinelli da proporci messere?

Daniel 03-10-2011 14.51.44

Scusate della domanda stupida ma se ci avete detto voi la risposta che senso ha?:neutral_think: C'è non è più un indovinello?:neutral_think: O sbaglio?:neutral_think: Scusate la mia ignoranza..

Taliesin 05-10-2011 08.07.23

Nessuna ignoranza nobile Scudiero,
è tipico della vostra giovane età farsi domande e cercare di comprendere quello che viene proposto da altri immensamente vecchi e stolti, che spesso sparacchiano a casaccio nella dialettica dei ricordi...
In realtà era un indovinello che già conteneva la risposta al quesito, tra le pieghe dell'interpretazione. L'epoca di mezzo è pregna di indovinelli, se ne hanno traccia in ogni paese europeo, in lingua colta ed in lingua popolare, come il famoso "Indovinello Veronese", primissimo frammento di volgare in lingua italiana, così denominato perchè scoperto nelle vicinanze di Verona durante i restauri di una vecchia chiesa longobarda:

"Separeba boves, alba pratalia araba, albo versorio teneba et negro semen seminaba",

Hastatus77 05-10-2011 08.19.29

@Taliesin
Attenzione alle dimensioni massime delle immagini che volete inserire nel forum.
Citazione:

Le immagini inserite all'interno dei messaggi devono rispettare le seguenti dimensioni massime: 1024 pixel in larghezza, 900 pixel in altezza e 500Kb (Kilobyte) di grandezza.
Ho dovuto eliminare l'immagine da voi inserita, perché sformava il forum.

Taliesin 05-10-2011 13.44.11

Cavaliere della carretta,
un altro affondo giornaliero come questo e le mie membra tremolanti e distratte finiranno sparpagliate per tutta camelot...Perdonatemi ancora se potete, sono irrimediabilmente incorregibile.

Guisgard 05-10-2011 13.57.11

Lo abbiamo incontrato nel nostro ultimo gdr.
I segni che lo caratterizzano sono l’infallibile spada, la variopinta maschera che indossa notte e giorno e il magico fiore a cui solo confida i suoi sogni: è Tafferuille, l'invincibile spadaccino mascherato, sempre in lotta contro i suoi fantasmi e alla ricerca di chissà quale favoloso tesoro.
Tafferuille è forse la maschera più famosa nella tradizione teatrale della mia antica e nobile terra.
Di origini misteriose, questo inquieto spadaccino è protagonista di tantissime canzoni, ballate e poesie.
Per volontà degli Arciduchi le sue incredibili gesta furono poi racchiuse in una raccolta in prosa, dal titolo “Le avventure di Tafferuille” o anche “Tafferuille in prosa”.
E proprio una di queste avventure farà da sfondo al nostro nuovo enigma…

Tafferuille, smarrito il suo magico fiore, decide di partire alla sua ricerca.
Egli però non conosce altro luogo che il teatro; solo in esso infatti egli vive.
Allora, per magia, attraversa lo sfondo dipinto sul palcoscenico ed entra in un mondo fiabesco.
Qui le maschere prendono vita e tutto assume colori e suoni differenti dal mondo reale.
Tafferuille così incontrerà tre maschere, il Protagonista, il Deuteragonista ed il Tritagonista, le rappresentazioni simboliche dei personaggi del teatro classico greco.
Questi lo sottoporranno ad un enigma e solo risolvendolo Tafferuille potrà riprendere la sua ricerca.
Così i tre cominciano a turno a recitare:

“Ascoltami bene, poiché tu non ti spaventi;
cercalo non in terra o in mare, ma oltre i venti.”


“Non sfidarlo nella sua virtù; nella parola è ultimo signore,

più di quanto non lo fossero Demostene e l’arguto Cicerone.”


“Esso dimora nei Cieli e lo raggiungerà la voce con un salto;

chi dice è una fanciulla, chi un gigante; di Malta è alta e di Cobalto è alto.”


Tafferuille risolverà l’arcano, riuscendo così a riprendere il suo viaggio.

E voi, gentili dame e nobili cavalieri, sapreste dare la soluzione a questo indovinello?
http://2.bp.blogspot.com/_LecpxQwqMr...che+romane.jpg

Altea 05-10-2011 14.41.37

forse è qualcosa che ha a che fare con la croce?

Emrys 05-10-2011 18.09.31

Tlack!
Acc... è scattata la trappola!
E' più forte di me! :D


Mio Signore!
Questo Tafferuille sembra un personaggio simpatico. Mi informerò sul suo conto... Credo l'abbiate anche citato in modo velato in uno dei vostri racconti della Margherita: fu lui a donarvi una maschera, se non ricordo male...
E guardalo ora: cerca un magico fiore, che ha smarrito! ;)

L'indovinello...
L'ho letto or ora e subito mi suggerisce l'ECO.

E mi torna tutto, tranne i riferimenti a Malta e Cobalto...:neutral_think:
Per il momento, ECO è la mia risposta!

======================================

Ecco che ci ho riflettuto con più calma e lucidità... eh, la vecchiaia! :pensif_29:
E' senz'altro ECO. I riferimenti non era geografici come in un primo momento ho pensato, ma l'eco, appunto, di quei due nomi! :p

Guisgard 06-10-2011 03.37.31

Lady Altea, mi spiace, ma la soluzione non è legata alla croce.
La risposta esatta è invece quella che, ancora una volta, ci ha dato il nostro brillante bardo Emrys: infatti la soluzione all’enigma è proprio l’eco (ma sono convinto, milady, che la prossima volta, a Dio piacendo, darete filo da torcere al nostro bardo e a tutti coloro che tenteranno di vincere il nuovo arcano ;)).
Emrys, amico mio, vi rifaccio, per l’ennesima volta, i miei complimenti :smile_clap:
Mi fa davvero piacere rivedervi ogni volta alle prese con i nostri enigmi.
Ed al piacere si unisce anche l’ammirazione per la vostra arguzia :smile:
Quanto a Tafferuille, devo dire che siete davvero un attento lettore (e comunque mai dubitai di questo!), amico mio: infatti il nostro spadaccino mascherato compare, sebbene, come giustamente avete detto voi, in maniera velata, nell’ultima storia che narrai sulla mia margherita.
Non finirete mai di stupirmi, mio buon bardo :smile_lol:

Emrys 06-10-2011 07.53.25

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 38203)
Quanto a Tafferuille, devo dire che siete davvero un attento lettore (e comunque mai dubitai di questo!), amico mio: infatti il nostro spadaccino mascherato compare, sebbene, come giustamente avete detto voi, in maniera velata, nell’ultima storia che narrai sulla mia margherita.
Non finirete mai di stupirmi, mio buon bardo :smile_lol:


Mio Signore ed amico! (oggi mi permetto ancora di usare la formula piena)
Perché stupirvi? E' facile essere un attento lettore, quando si legge un racconto appassionato ed appassionante.
Penso si sia capito quanto io ami i dettagli (anche i più minuti) e voi sapete con quanta attenzione ho seguìto (almeno fino a qualche tempo fa) i vostri Racconti della Margherita: non poteva certo sfuggirmi il dettaglio (appunto) che si ricollegava con quell'episodio! :p

Mi inchino a voi, mio signore ed amico, in segno di stima per la cultura che possedete e per il tempo che dedicate a noi, intrattenendoci con storie e indovinelli: rubando, immagino, del tempo ai vostri impegni cavallereschi e all'addestramento dei cadetti (che suppongo ne siano contenti!).

Altea 06-10-2011 22.26.18

allora i miei complimenti a messer Emrys per aver abilmente indovinato l'arcano.

Emrys 07-10-2011 07.20.24

Grazie, milady!
Da parte mia mi complimento con voi e vi ringrazio per aver partecipato e, citando Sir Guisgard, "sono convinto, milady, che la prossima volta, a Dio piacendo, darete filo da torcere al nostro bardo e a tutti coloro che tenteranno di vincere il nuovo arcano ;)".

Ne sono convinto anch'io!

Guisgard 17-10-2011 13.57.35

Nicola di Usciano, di ritorno dalla Terra Santa, sostò nell’isoletta di Lemno.
Missionario domenicano ed eminente dottore in Teologia e Demonologia, godeva di grande stima in varie corti europee. Egli, infatti, era stato chiamato alla nobile corte degli Arciduchi Taddei, dove aveva esercitato le sue conoscenze di guaritore, indovino, veggente ed esorcista, oltre ad essere stato precettore dei giovani rampolli della stirpe taddeide.
A Lemno trovò ospitalità presso lo stratega Arisandro, comandante dell’esercito dell’imperatore di Bisanzio.
Arisandro, affascinato dalla saggezza e dalla cultura di Nicola, volle sottoporlo ad una prova.
Vi era, infatti, una vecchia donna che ogni anno, durante la Settimana Santa, riviveva miracolosamente la Passione di Nostro Signore.
Durante l’estasi provocata dalle stimmate che si formavano naturalmente su mani, costato, spalla e fronte, la donna descriveva viaggi vissuti in sogno e davanti ad Arisandro e Uscione la donna iniziò una sera così a recitare:

“Parti da Ovest ad Est e unisci dei due apostoli le tombe,
il primo martire e il primo papa, al suono di flauti e trombe.

Raggiungi allora la terra felice, fino alla campana maggiore,
per poi attraversare la porta d’Oriente e salpare, mio signore.

Approderai nella città dove tre volte Pisistrato fu tiranno fiero,
giungendo infine nella terza Roma del nuovo Cesare condottiero.”

“Nelle parole di questa donna si descrive un viaggio attraverso sei città.” Disse Arisandro a Nicola. “Siete in grado di riconoscerle?”
Nicola riuscì a riconoscere le città celate nelle parole della donna.
E voi, nobili cavalieri e gentili dame, riuscite ad eguagliare l’arguzia di Nicola di Usciano?
http://images.rottentomatoes.com/ima...8/photo_14.jpg

Altea 17-10-2011 14.07.37

potrei azzardare..la somma Atene?

Guisgard 17-10-2011 14.12.24

Milady, la soluzione richiede il nome di sei città; dovute dunque aggiungere le altre cinque ed io vi dirò se la vostra risposta è giusta o meno :smile:

Altea 17-10-2011 14.24.19

ne ho in mente 5 mi sfugge la sesta....

le prime due sono Damasco e Roma

la terra felice mi fa pensare, non riesco a venirne a capo
poi l'antica Babilonia

Atene dove Pisistrato regnò
e poi Mosca ovvero la terza Roma.

ma quella terra felice non mi fa venire in mente nulla :neutral_think:

Altea 17-10-2011 14.47.03

Va bene risposta definitiva

Roma
Napoli
Damasco
Babilonia
Atene
Mosca

:sad_wall:

Emrys 17-10-2011 16.50.35

Bello e complicatuccio questo enigma.
Questa volta sono davvero in difficoltà... mi riferisco in particolare al primo verso...

Riporto quelli che ritengo di aver svelato, ma solo per suggerirli a chi riuscirà a indovinare il primo (o i primi due???).


"Parti da Ovest ad Est e unisci dei due apostoli le tombe,
(su questo proprio non ho idea)

il primo martire e il primo papa, al suono di flauti e trombe.
(credo sia Roma, oppure una città che li ha come patroni)

Raggiungi allora la terra felice, fino alla campana maggiore,
(questa dovrebbe essere Napoli, che si trova in "campania felix" e la campana maggiore dovrebbe essere quella dell'antica "torre della città")

per poi attraversare la porta d'Oriente e salpare, mio signore.
(qui rispondo Otranto, ma vorrei rispondere Brindisi. La definizione di "porta d'Oriente" oggi è riconosciuta alla prima, ma per qualche tempo (soprattutto durante le crociate) anche Brindisi lo è stata)

Approderai nella città dove tre volte Pisistrato fu tiranno fiero,
(vabbeh, qui non c'è dubbio: è Atene!)

giungendo infine nella terza Roma del nuovo Cesare condottiero."
(qui, salvo sorprese, dovrebbe essere Mosca e i suoi Zar=Cesari; per quest'ultima ho dovuto chiedere aiuto a mago google)

Altea 17-10-2011 16.59.22

messer Emrys però la prima parla delle tombe di San Pietro e Paolo, gli apostoli a cui penso si riferisca l'arcano e si trovano appunto a Roma, anzi Città del Vaticano.

forse il dubbio ora parte sulla seconda città..il primo martire è a mio avviso San Paolo e il secondo Papa, se non sbaglio....San Pietro.

Emrys 17-10-2011 18.57.23

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 38785)
messer Emrys però la prima parla delle tombe di San Pietro e Paolo, gli apostoli a cui penso si riferisca l'arcano e si trovano appunto a Roma, anzi Città del Vaticano.

forse il dubbio ora parte sulla seconda città..il primo martire è a mio avviso San Paolo e il secondo Papa, se non sbaglio....San Pietro.


Buonasera, milady!
Perdonatemi, ma ho visto il vostro messaggio solo in questo momento.
Vi espongo i miei dubbi:
Per cominciare, sono un maledetto bastian contrario e a differenza dei più, io non considero San Paolo un apostolo, visto che non era tra i dodici seguaci di Cristo. Inoltre, pur prendendolo in considerazione, la tomba di Pietro e quella di Paolo, se non erro, sono disposte su un asse Nord - Sud, e non Ovest - Est. Inoltre a Roma ci sono le tombe di una mezza dozzina di apostoli. E' vero che gli altri sono sparsi per il mondo e nessuno "condivide" la stessa città, però non riesco ad associare il primo verso a Roma.
Il secondo, invece, citando Santo Stefano, il primo martire (che si dice riposi a Roma, anche se di recente si è trovata la possibile tomba in Palestina), e San Lino, il primo papa (che sicuramente "riposa" in Vaticano), mi sembra più idoneo a rappresentare la città di Roma.
Ma, come ho detto, non ne sono affatto sicuro.

Che ne pensate, mia signora?

Altea 17-10-2011 19.15.18

e che ne pensate di San Marco, un evangelista comunque...la tomba si trova a Venezia.

Emrys 17-10-2011 19.26.25

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 38796)
e che ne pensate di San Marco, un evangelista comunque...la tomba si trova a Venezia.

Beh, anch'io per un momento ho associato apostoli ed evangelisti e avevo pensato a Padova, dove a poca distanza vi sono l'apostolo Mattia e l'evangelista Luca, ma per l'appunto non è un apostolo.
San Marco è interessante, perché accompagnava Pietro, se non ricordo male. Però l'asse sarebbe SudOvest - NordEst... Beh, in un certo senso, Ovest-Est, ma non credo che nel riportare l'enigma di Arisandro, Sir Guisgard possa aver frainteso il termine apostolo con quello di evangelista.

Altea 17-10-2011 19.39.19

la tomba di San Giovanni si trova a Efeso, ovvero in Turchia.
Mentre quella di san Andrea, fratello di Pietro, si trova a Patrasso (Grecia)...poi messeri e dame mi arrendo.:smile: largo ai postumi

Lady Gaynor 18-10-2011 00.31.02

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 38748)

“Parti da Ovest ad Est e unisci dei due apostoli le tombe,
il primo martire e il primo papa, al suono di flauti e trombe.

Raggiungi allora la terra felice, fino alla campana maggiore,
per poi attraversare la porta d’Oriente e salpare, mio signore.

Approderai nella città dove tre volte Pisistrato fu tiranno fiero,
giungendo infine nella terza Roma del nuovo Cesare condottiero.”

Santiago di Compostela (ovest), dove si trova la tomba di san Giacomo, il primo martire fra gli apostoli.
Roma (a est rispetto a Santiago), dove si trova la tomba di san Pietro, apostolo e primo papa.
Napoli, la maggiore città della Campania che è stata sempre riconosciuta con l'appellativo felix.
Brindisi, il porto da cui anticamente si salpava verso l'Oriente.
Atene, di cui Pisistrato fu tiranno.
Mosca, e qui non per merito mio, ma perchè lo avete detto voialtri :)


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