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Accorremmo fuori, il cuore pulsava all' impazzata..mi auguravo fosse stato una sciocchezza.
Non era possibile fosse stato di nuovo un omicidio, quel killer era pazzo, incontenibile. |
Altea e tutta la troupe corse fuori dalla magione, trovando nel cortile una delle costumiste.
Era in uno stato di profonda agitazione, spaventata a morte e dal viso sbiancato come se avesse visto un fantasma. Non riusciva a parlare e fissava il buio circostante con occhi fuori dall'orbite, indicando col dito tremante la vegetazione circostante. |
Arrivò l'alba.
La zia era già andata via ma, come sempre, mi aveva preparato la colazione. Allora mangiai con calma, ma dentro di me impaziente che l'appuntamento con Elv arrivasse. Mi diressi allora di buon umore in negozio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Continuavo a godermi quel momento, così intimo e caldo, così nostro.
Lo guardavo negli occhi, intensamente, mentre le sue mani mi facevano impazzire. "Beh, prima di violentare me dovranno passare sulla mia guardia del corpo, non è vero?" iniziando a muovere i piedi in modo che lo accarezzassero, muovendosi sensuali e leggeri sul suo petto, in modo voluttuoso e impertinente. Sentivo il suo corpo saldo, così invitante, mentre il mio sguardo non lasciava mai il suo. "E mettersi in fila.." aggiunsi, continuando a fissarlo con aria vogliosa e impertinente. |
"Cercate di calmarla, in giro vi è un serial killer, consiglio a nessuno di avvicinarsi, perché ho visto donne maciullate e decapitate, chiamiamo lo sceriffo Swan, anzi lo chiamo io..." entrai in camera e presi il cellulare e poi uscii di nuovo e feci il numero del commissariato...non avevo il coraggio di vedere e non volevo turbare nessuno della troupe.
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Gwen uscì di casa ed attraversò la piazza per giungere alla bottega.
La cittadina si era svegliata come sempre laboriosa, anche se l'atmosfera cupa regnava ovunque. Passando davanti all'edicola, Gwen notò la copertina del giornale locale che titolava in prima pagina "Il mostro di Casarignone". L'articolo era di Gozz. |
Altea telefono allo sceriffo.
"Qui è l'ufficio dello sceriffo..." disse una voce "... sono il suo vice, Sev... come posso aiutarla?" |
Camminavo di fretta, ma mi fermai improvvisamente quando vidi quella prima pagina.
"Il mostro di Casarignone". Posso le monete sul banco dell'edicola e presi una copia del giornale, sfogliandolo mentre arrivavo alla bottega. Quel Gozz non aveva certo perso tempo e già immaginavo le cose che era stato capace di scrivere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Salve Sev, sono Altea..l' attrice che prima era lì con lo sceriffo e Minsk. Stavamo facendo le riprese e abbiamo sentito un urlo, siamo usciti pochi minuti fa, non lo so, la costumista è in preda al terrore e indica un punto in una vegetazione, io non so se ha visto qualcosa o vi sia...un altro cadavere..ma ho avvisato tutti di non avvicinarsi, se fosse una vittima temo qualcuno possa essere scioccato..e forse la donna ha visto qualcosa" sospirando nervosa.
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Gwen comprò il giornale e cominciò a leggere l'articolo.
In pratica Gozz aveva dipinto un quadro cupo, simistro, terrificante del loro paese. Parlava di antiche leggende che ora si erano risvegliate da un sonno secolare per reclamare un tributo di sangue da cui nessuno si sarebbe salvato. Descriveva un mostro generato dall'ambizione umana di essere come Dio ed ora, come una punizione Divina, quella creatura faceva scempio di tutti loro. |
"Ascolti..." disse Sev al telefono ad Altea "... chiudetevi tutti in casa, sprangando ogni porta e finestra. Evitate di uscire nella vegetazione. Noi saremo lì in pochi minuti."
Intanto albeggiava. |
Fui davvero tentata di gettare quel giornale nell'immondizia, tanto era assurdo quell'articolo.
Ma come si permetteva? Dipingere un quadro così aberrante ed ignorante della nostra cittadina! Era tutto ciò che Swan, con ragione, avrebbe voluto evitare e invece arrivava quel maledetto a creare ancora più scompiglio. Mi diressi al negozio scuotendo la testa, contrariata ed arrabbiata per quanto stava succedendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Aegos guardò con un sorriso malizioso Destresya, mentre lei cominciava a muovere i suoi piedi sul petto saldo di lui.
L'affascinante guardia del corpo allora prese uno dei piedi della bella ereditiera ed iniziò a leccarlo con fare lascivo, senza distogliere lo sguardo da lei. |
"D'accordo, adesso avviso la troupe, fate presto per favore" e chiusi la telefonata.
"Ascoltate" dissi a tutti "La polizia ha detto di rimanere chiusi nel maniero, di sprangarlo, tutto finestre e porte, e di non andare nella vegetazione...tra poco saranno qui e vedranno loro..nel frattempo ci occuperemo della povera costumista" e indicai a tutti di entrare, una volta sinceratemi tutti fossero dentro, sprangai bene la porta e osservai fuori la finestra. |
Ma che bravo il mio Aegos, pensai mentre abbandonavo la testa all'indietro, godendomi i brividi che mi scuotevano completamente.
Lo fissai negli occhi mentre prendeva il mio piede e se lo portava alla bocca, iniziando a leccarlo con fare lascivo e complice. Impazzivo, letteralmente. Andavo fuori di testa. "Mmmhhhh..." gemetti, forte, mordendomi il labbro inferiore. Allora con l'altro piede scesi lungo il suo corpo ed iniziai ad accarezzare quel membro così preminente e saldo che tante volte mi aveva fatto cavalcare e impazzire. Lo tastava per quanto potesse, lo chiamava, lo voleva, come tutto il mio corpo, come tutto il mio essere. La notte correva, ma noi non ce ne curavamo, momenti come quelli non avevano nè tempo nè spazio. |
Altea fece entrare tutti dentro la magione, per poi chiudere ogni porta e finestra con l'aiuto dei cameraman.
Intanto la costumista cominciò a tornare in sè. Era ancora terrorizzata ed iniziò a raccontare, in modo confuso, di aver visto un'ombra fra le piante, una figura tarchiata e goffa con un cappuccio ed un lungo mantello. |
Gwen entrò nella bottega visibilmente contrariata e sua zia subito lo notò.
"Beh..." disse la donna "... cos'hai? Perchè quella faccia?" |
"Leggi qui" le dissi, dandole il giornale.
Poi mi misi al mio tavolino e iniziai a disegnare distrattamente su un foglio, facendomi tranquillizzare dal rumore della matita che scorreva sulla carta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Aegos continuava a succhiare ed a leccare ogni dito del piede di Destrsya, con fare lascivo, portando lunghe leccate poi sulla pianta di quel piede, mentre lei con l'altro arrivò all'altezza del membro di lui, trovandolo ovviamente già saldo e pronto dentro quei pantaloni.
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La zia lesse il giornale.
"Beh..." disse a Gwen "... chi ti dice che questo giornalista non abbia ragione? Molti in paese credono possa esserci una creatura misteriosa dietro tuttociò..." fissandola. |
Quelle carezze proibite, quella bocca che mi faceva impazzire.
Andai fuori di testa, e mi lasciai completamente andare. Sarà stato l'alcool o piuttosto tutta l'eccitazione accumulata e frustrata durante il giorno, ma non capii più niente. Ritrassi il piede dal volto e dal corpo di Aegos, per darmi lo slancio e finire sopra di lui, a cavalcioni, fissandolo negli occhi. Uno sguardo intenso, appassionato, intrigante, forte. Uno guardo che diceva molto, forse tutto. Allora lo baciai, con foga, passione sfogando tutta la frustrazione di quel giorno. Un bacio intenso e caldo, lascivo e voglioso, mentre il mio corpo si strusciava contro il suo, le mie gambe gli cingevano la vita, e le mie mani lo accarezzavano dovunque. |
"Oh ma ti prego! Sei seria?" mi lamentai.
"È solo un pazzo psicotico maniaco omicida, che semina terrore in una cittadina tranquilla che non ha mai fatto nulla di male a nessuno, in tanti anni" aggiunsi. Intanto, il disegno prendeva forma, la matita scorreva placidamente sul foglio, ma con un'intenzione ben precisa, formando poco a poco il viso di Elv, gli zigomi alti, gli occhi scuri, brillanti e profondi, le labbra come dipinte dal più abile degli artisti e i capelli neri e lunghi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...30f7c82442.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai la costumista.. Quindi poteva aver visto il carnefice e se fosse stato cosi egli viveva da queste parti? La polizia e Swan avrebbero indagato "Ma perché era così terrificante?" chiesi alla donna.
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“Sarà...” disse scettica la zia a Gwen “... io invece credo che qualcosa di misterioso ci sia dietro questa storia...”
Ad un tratto le due donne sentirono passare veloce l'auto dello sceriffo con le sirene a tutta forza. Intanto, nella campagna, alla magione tutti erano ben chiusi dentro. “Perchè...” la costumista spaventata ad Altea “... perchè era una figura goffa, sgraziata... quel cappuccio ne copriva la testa ed il mantello avvolgeva il suo corpo... non... non sembrava neanche essere un uomo...” “Cosa?” Colette. “Che significa?” “Che la figura incappucciata” fissandola la costumista “non mi è sembrata essere umana...” |
Un bacio appassionato, caldo, piena di foga e slancio incatenò Destresya alla sua guardia del corpo.
E più si baciavano, più lui la stringeva, con lei che si strusciava sul corpo di Aegos con sempre più eccitazione. Ormai era mattina e dopo aver bussato entrato Stewart portando la colazione alla padrona, ovviamente sorprendendo i due in quella calda situazione. |
"Bah..." commentai scettica.
Poi, sentimmo la sirena della macchina di Swan forte in strada. Allora subito mi affacciai per capire cosa stesse accadendo e in che direzione stessero andando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad ascoltare la costumista pensai al Hominiculus ma non volevo diventare superstiziosa pure io..."E da cosa lo hai capito? Forse era solo un uomo deforme, vi era qualche particolare che te lo faceva pensare?".
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Gwen si affacciò e vide l'auto dello sceriffo correre via veloce, per poi sparire verso la campagna.
"Sarà accaduto qualcosa..." disse la zia "... di nuovo..." con tono cupo. Intanto, alla magione, tutti attendevano l'arrivo dello sceriffo. "Io non so..." la costumista ad Altea "... era... era agile e veoce... più di un uomo... se fosse stato deforme non avrebbe potuto avere una simile mobilità..." Ad un tratto udirono la sirena dell'auto dello sceriffo arrivare veloce. |
Sospirai e scossi la testa, mentre tornavo al mio disegno.
"Immagino lo sapremo a breve... Ormai non sappiamo più cosa aspettarci, ogni secondo che passa..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò mesta al suo disegno, mentre l'ombra di altre paure pareva minacciare la loro cittadina.
Cominciarono ad arrivare i clienti nella bottega e fra loro, verso metà mattinata, ci fu anche un giovane dai capelli scuri e lunghi, dal volto familiare a Gwen. Era Elv che cominciò a camminare fra gi scaffali e le mensole. |
Ero così catturata dal mio disegno, che solo dopo mi accorsi di una figura fra gli scaffali.
In mezzo agli altri clienti quasi non mi ero accorta che fosse entrato. Allora, con un mezzo sorriso, mi alzai e lentamente mi avvicinai. "Serve un consiglio?" chiesi, divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen e poi sorrise, tornando a fissare i vari oggetti sulle mensole.
"In effetti si..." disse "... ho letto, all'ingresso, che qui si effettuano anche letture di Tarocchi... ho capito bene? Tarocchi intesi come divinazione?" Tra il divertito ed il perplesso. |
Sorrisi pensierosa.
"Hai qualche domanda da fare?" chiesi, con tono fra il curioso e il professionale. In effetti non avevo considerato di poter leggere ad Elv le carte, ma il pensiero mi divertiva. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Intanto l'auto dello sceriffo era giunta alla magione.
Swan e Sev subito si fecero aprire da quelli che stavano chiusi dentro. Quando furono entrati, trovando Altea ed il resto della troupe, venne loro raccontato tutto. "Restate chiusi qui." Disse Swan a tutti loro. "Sev resterà davanti all'ingresso a controllare. Io invece farò un giro nella campagna qui intorno per cercare tracce." Così lo sceriffo uscì da solo dalla magione, cominciando ad ispezionare la campagna intorno all'edificio. Dopo un paio d'ore non aveva trovato nulla. Accertatisi allora che la zona ora fosse tranquilla, Swan e Sev tornarono a Casarignone per continuare le indagini. |
"In verità" disse Elv a Gwen "come scienziato, o meglio studioso di zoologia, sarei un pò scettico. E di certo se mi sottoponessi ad una lettura di Tarocchi, beh, mio zio non credo la prenderebbe bene." Ridendo.
In quel momento entrò nella bottega la signora Cort. La donna subito raccontò ciò che era avvenuto la notte scorsa alla magione baronale, visto che ormai le voci erano già giunte nella cittadina. |
Sorrisi divertita.
Non dubitavo che mi avrebbe risposto così. "Ci scommetto una pizza che ti faccio cambiare idea" divertita io, mentre gli allungavo la mano per seguirmi al tavolino. Intanto, sentii di una figura che era stata avvistata nella campagna ma nulla era stato trovato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il racconto della signora Cort, se lasciò alquanto indifferente Gwen, turbò non poco sua zia ed attirò subito l'attenzione di Elv.
Il ragazzo chiese poi delucidazioni alla donna, mala signora non seppe essere più specifica. tutti in paese ormai erano convinti che si trattasse di una specie di mostro e quanto accaduto la notte prima alla magione aveva confermato queste convinzioni. Intanto sul sito on line del giornale di Gozz la notizia era stata subito riportata, naturalmente confermando la convinzione di tutti che davvero un essere mostruoso e misterioso si aggirasse in quelle campagne, con tanto di ricostruzione illustrata del presunto mostro. http://img05.deviantart.net/1c21/i/2...to-d7srkrg.jpg |
La donna non seppe dare ulteriori delucidazioni,ma ormai le voci correvano in città e non era difficile immaginare cosa stessero dicendo.
Immaginavo già i titoli di Gozz che inneggiavano al sovrannaturale e stupidaggini simili. Allora, presi il cellulare e cercai un giornale on-line locale. Vidi allora l'articolo di Gozz e la ricostruzione del famigerato colpevole. "Ma ti rendi conto?" facendo vedere l'immagine ad Elv. "Ora pensiamo pure ai folletti!" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Di certo questa situazione sta assumendo contorni strani..." disse Elv a Gwen dopo aver visto l'articolo on line "... temo ci sia un'isteria generale..." pensieroso.
In quel momento squillò il cellulare del giovane. |
"Già... Ed è proprio quello che la polizia voleva evitare..." scuotendo la testa.
Poi il suo telefono squillò ed io mi allontanai per farlo parlare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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