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Elv conse con il braccio i fianchi di Gwen sorridendo.
Era decisamente più allegro. “Allora vi aspettiamo prestissimo, ragazzi.” Disse cordiale Stainov. “Si, assolutamente!” Entusiasta Azzy. “e perdonate se Jesse non ci ha fatto compagnia stasera! La conoscerete presto!” Così i due vampiri salutarono e tornarono nel loro appartamento. |
Vidi l'ansa espressione sorridente di Elv mentre mi cingeva i fianchi e davvero ero stupita di come il suo umore fosse cambiato nel giro di due minuti.
"Non preoccupatevi, signora, sarà per un'altra volta" annuendole. "Non mancheremo" a Stainov. Poi tornammo nel nostro appartamento. "Allora, hai intenzione di dirmi come ha fatto il tuo umore a migliorare in un istante?" ridacchiando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Beh, ti dirò...” disse Elv a Gwen lasciandosi cadere sulla poltrona “... quello Stainov conosce davvero un mucchio di storie e poi davvero ha viaggiato tantissimo. Credo abbia visto tutto il mondo, sai? Domani potrei tornare a chiacchierare con lui.” Annuendo.
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Si sedette su una poltrona, ma non rispose del tutto alla mia domanda.
Allora io andai a sedermi sulle sue gambe. "Sì, ma davvero è bastato solo quello? O c'è dell'altro? Eri così triste, afflitto, prima... Ora invece sei felice" seguendo col dito i tratti che la vivacità aveva dipinto sul suo bellissimo viso. Ovviamente ero contenta che fosse di buon umore, ma davvero ero curiosa di sapere cosa avesse provocato tale forte sentimento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Beh...” disse Elv a Gwen seduta sulle sue ginocchia “... perchè non dovrei essere allegro? Sono immortale, ho una bellissima moglie e modestamente ho la presunzione di poterla amare e soddisfare come nessun altro.” Ridendo e mordicchiando il dito di lei.
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Sospirai rassegnata scuotendo la testa.
Cosa potevo dire oltre? Proprio nulla, assolutamente niente di niente. "Ho capito, ho capito, dopo questi complimenti devo desistere... E sia, hai vinto..." con un vago sorriso e il mio viso vicino al suo, mentre mordeva piano il mio dito e i miei occhi erano nei suoi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c5e243d66c.jpg |
Lila entrò, guardando Destresya messa a quattro zampe come un animale al cospetto del conte.
La giovane servitrice era completamente nuda ed aveva uno sguardo disincantato, da falsa ingenua. Si sedette su un baule ed accavallò tutte le gambe praticamente davanti a Fessen. “Una cavalla” disse lui tirando fra le mani la cinghia “non hanno volontà. Non possono essere gelose, né stanche e neppure pudiche o inibite. Sono cavalle... ed attendono solo di essere montate.” Fissando Destresya con l'azzurro dei suoi occhi che ora era diventato severo, autoritario, quasi cattivo. Mise allora una mano nel taschino e tirò fuori una boccettina. La posò sul tavolino e cominciò a togliersi la giacca e poi la camicia, restando a petto nudo con indosso solo gli attillati pantaloni ed i lunghi stivali di cuoio. Allora afferrò la boccettina e tolse il tappo. Un attimo dopo, chinatosi accanto a Destresya, iniziò a far colare il liquido contenuto sulla schiena di lei. Era una sostanza oleosa, densa, fredda, tanto da lasciare subito brividi sulla pelle della padrona del palazzo. |
“Tesoro, abbiamo solo chiacchierato un po'...” disse Elv a Gwen “... mi piace ascoltarlo... non so... forse mi ricorda mio nonno... è un uomo d'altri tempi... si, decisamente... e tu con la bambina? Credo sia loro nipote.”
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Annuii alla sua risposta.
"Nulla, non voleva farsi vedere... Credo sia molto capricciosa e viziata..." risposi, facendo scorrere il dito sulle sue labbra. "Non sembra neanche molto amichevole..." con una smorfia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Spesso i bambini sono così...” disse Elv baciando il dirò che Gwen teneva sulla sua bocca “... sai che Stainov è un vero conoscitore dell'arte? Non ho mai incontrato nessuno che conoscesse l'arte come lui. Praticamente la sua conoscenza spazia dalla preistoria ad oggi. Un portento.” Annuendo.
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Sorrisi al suo bacio sul mio dito e continuai ad accarezzare quelle labbra di seta.
"Davvero? Interessante... Se non fosse per quella moglie psicopatica che si ritrova..." commentai sarcasticamente. Ma in realtà davvero non capivo come un uomo così distinto, colto ed interessante potesse stare con una persona simile, che aveva evidenti problemi. Certo, poteva anche darsi che fosse diversa, prima, ma ora non era certo una bella esperienza incontrarla e averci a che fare... Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non calcolai la ragazza, persa com'ero in quella follia lussuriosa che mi stava divorando.
Avevo occhi solo per il mio cavaliere. Lo fissavo dal basso con l'espressione di chi non desidera altro, non aspetta altro, non brama altro. Ero sua, completamente, infinitamente. Non capivo più niente, più niente. Restai ad osservarlo, rapita, era così abile, così sapiente, così meravigliosamente eccitante. Tutto il mio corpo nudo fremeva, fremeva perchè quel rituale avesse inizio e finalmente potessi perdermi nelle gioie del piacere che tanto avevo sospirato. Non avevo desiderato altro, dopotutto, nelle ultime ore, tutto il mio essere era stato assorbito da quell'uomo meravigioso e unico, così bello, possente, da far perdere la testa. Più si spogliava e più impazzivo nell'osservarlo. Oh era così bello, così eccitante, così... unico. Quando poi si avvicinò a me con la boccettina trattenni il fiato. Era davvero un incantesimo perchè io ero veramente persa. Lo seguii con lo sguardo e quando quella sostanza mi scivolò sulla schiena mi abbandonai a un lento e caldo gemito liberatorio. Ma il mio corpo, la mia anima e tutto il mio essere bramavano di più, molto di più. http://i67.tinypic.com/112acco.jpg |
“Già, strana davvero.” Disse Elv annuendo a Gwen. “Sai cosa mi ha detto Stainov?” Fissandola. “Che ho talento come artista...”
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"Doveva dirtelo lui che lo hai?" ridacchiando "Certo che lo hai e sono sicura che riuscirai a metterlo a frutto al meglio" sorridendogli e accarezzando il suo viso, con sguardo incoraggiante.
Se solo avessi lontanamente immaginato in tutto questo tempo, lo avrei aiutato, supportato, ma non era troppo tardi, soprattutto per noi e avrei rimediato adesso. Stava tenerci tantissimo a questo suo sogno e aveva tutto il diritto di coronarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Non so...” disse Elv a Gwen “... dopotutto non siamo comuni mortali... siamo vampiri... creature della notte... ci è permesso concederci all'arte? Potrei davvero dedicarmici, non solo per puro diletto alla bellezza, come invece fanno molti dei nostri? Pensaci... non potrei dipingere di giorno e neanche in una chiesa... come artista sarei comunque limitato... alla notte appunto...”
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"Beh, pochissimi artisti si sono dedicati alla notte, nella loro pittura e i pochi che lo hanno fatto hanno creato delle opere bellissime ed innovative. Non si deve certo essere convenzionali" sorridendo "Dopotutto, noi non lo siamo per definizione" divertita.
"E di certo, nessuno conosce la notte meglio di noi, in ogni sua sfaccettatura." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si, hai ragione.” Disse Elv guardando Gwen. “Hai ragione. E' proprio così.” Entusiasta. “Ti adoro.” E la strinse a sé, baciandola con slancio e passione.
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Vidi di nuovo quella scintilla accendersi nei suoi bellissimi occhi e sorrisi prima che mi baciasse con slancio e passione.
"Sì, decisamente sei di buon umore..." sussurrai divertita "Anche io ti adoro..." aggiunsi piano, prima di baciarlo ancora e ancora. Non avrei mai smesso, mai, nemmeno un istante, avrei trascorso l'intera eternità a scoprire nuove sfumature del suo sapore. Non pensavo potessero esistere al mondo due persone che si amavano come o più di noi, né sarebbero mai esistite. Perché c'era qualcosa di profondo e di eterno ad unirci che non aveva paragoni con nessun altro legame o amore che fosse, in tutta la terra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv si baciarono e quel bacio oltre ad unirli sembrò come spazzare via ogni malinconia ed inquietudine.
Ad un tratto però sentirono dei rumori in piena notte. Voci e schiamazzi che provenivano dalla strada. |
Quel bacio ci fece subito dimenticare tutta la malinconia e la tristezza di quel fugace momento spazzandole via.
Ma, ad un tratto, sentimmo voci confuse dalla strada. Mi staccai da lui. "Che succede fuori?" dissi, poi mi alzai ed aprii la finestra per vedere cosa stesse accadendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si affacciò e nonostante l'ora tarda vide in strada una folla che si agitava.
Avevano qualche torcia e qualcuno persino zappe e rastrelli. “Morte al mostro...” disse qualcuno. “Morte alle bestie sanguinarie!” Un altro. |
Davanti agli occhi mi si presentò una scena degna dei migliori racconti sulla caccia alle streghe.
Forconi, torce, bestie sanguinare... Feci segno ad Elv di avvicinarsi. "Secondo te con chi ce l'hanno? Chi possono cercare proprio in questo palazzo?" perplessa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“In realtà” disse Elv guardando con Gwen la strada affollata “credo gridino più alla rinfusa... non mi sembra ce l'abbiano con qualcuno di questo palazzo... anche perchè i loro bersagli” ironico “sembrano essere dei mostri sanguinari.”
Subito arrivò la polizia decisa a disperdere quella folla. Ma erano invasati e la cosa sembrava complicata. In strada i due giovani videro anche Missan e Nestar, insieme a Blasius che fissavano la scena. |
"Dici?" guardando ancora quella gente.
La polizia cercò di farli andar via, ma sembravano tanto degli invasati esaltati. "Oh, guarda chi c'è" vedendo i nostri compagni di avventura in strada "Scendiamo a dare un'occhiata" prendendolo per mano "Magari ci faranno capire che è successo." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì e con Gwen scesero in strada, dove c'erano anche Missan, Nestar e Blasius.
Elv chiese loro cosa stesse succedendo. “La gente è scesa in strada spaventata...” disse Blasius “... dicono che è sparito il cadavere della povera Tia dall'obitorio... dicono che è stato portato via da un mostro... forse un lupo mannaro.” |
Scendemmo giù e rimasi a bocca aperta.
Non perché non ci credessi, ovviamente, ma proprio perché ci credevo mi chiedevo chi altro ci fosse come noi in giro, infatti guardai Elv. "E come hanno formulato questa ipotesi? Cosa gli fa pensare che si tratti di un mostro, di una leggenda?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Beh, perchè nessuno se ne va in giro a rubare cadaveri.” Disse Blasius a Gwen.
“a meno che un lupo vero non si penetrato nell'obitorio e preso il cadavere... dopotutto la città è in mezzo ai boschi ed ai monti.” “Però c'è da dire che le notti qui sono alquanto movimentate...” sarcastico Elv. |
Le loro spiegazioni erano surreali e non mi convincevano.
Così presi Elv in disparte. "Secondo te chi c'è dietro e cosa sta succedendo?" gli chiesi a bassa voce "Voglio dire, a chi serve il cadavere di una ragazza? Di certo a nessun vampiro, salvo strani esperimenti di cui non siamo a conoscenza e che devono essere nati adesso..." sarcasticamente, scuotendo il capo. "E la storiella del lupo, mannaro o meno, mi convince ben poco..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Forse davvero è stato un comune lupo...” disse Elv a Gwen “... oppure forse qualcuno vuole celebrare un qualche rituale...” pensieroso.
Intanto la polizia cercava di disperdere la folla. Dopo un po' ci riuscì ed allora Blasius consigliò a tutti di andare a dormire. |
"Ma secondo te un lupo ruba un cadavere?" dissi, scuotendo la testa "Rituale? Bah... Non so cosa pensare..." sospirando.
Alla fine, Blasius invitò tutti ad andare a dormire quando la folla si disperse. Così salimmo in camera. "Menomale che non dormiamo, altrimenti avremmo passato la notte totalmente insonne..." sarcasticamente. "Ne succedono, di cose strane, qui... Davvero incredibile..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'olio cominciò a colora vischioso e denso sulla schiena di Destresya, scendendo lento lungo i fianchi, per il bacino, sulle natiche.
Il bel conte dagli occhi azzurri continuava a far colare quel liquido oleoso dalla boccettina, insistendo ovviamente lungo i glutei, in modo che diverse gocce scivolassero fra la piega delle natiche che a quel contatto freddo e vischioso si irrigidirono, divenendo tese, sode, compatte. Alcune gocce di olio arrivarono fra le cosce di lei, inumidendo la lanugine bionda ed accarezzando vischiose le labbra del suo sesso. “Da questo momento” disse con voce calda e lussuriosa lui “non potrai più parlare... sei solo una cavalla... splendida da ungere...” cominciando a spalmare con la mano sinistra tutto quell'olio ben bene sulla schiena di lei, più volte e con movimenti lenti e sensuali, raggiungendo le natiche e continuando quel massaggio scabroso, indecente che in brave portò le sue dita fra quei glutei, fino ad arrivare al sesso di lei, in uno strofinamento sempre più proibito, immorale, sozzo. La mano destra di Fessen, invece, unta opportunamente d'olio, si portò sul seno di lei, che generoso e sodo oscillava all'ingiù per effetto del massaggio che spingeva la cavalla a muoversi piano per il godimento. Le dita si stringevano attorno a quel seno, tormentando il capezzolo, strizzandolo ed ungendolo in modo che si irrigidisse all'infuori. Seduta a guardare tutto ciò, la giovane Lila iniziò a stringere forte le cosce accavallate, per trovare sollievo da tutta quell'eccitazione. |
Mi congedai dal barone, sinceramente non mi andava di rimanere con quella donna. Voleva celare qualcosa ma non mi scomposi "Mi piacerebbe vedere la sala da ballo, immagino si davano feste quando qui.. Era tutto più vivo e allegro" sistemando i capelli come solevo fare di abitudine.
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“Beh, un lupo affamato può rubare una carcassa...” disse Elv a Gwen “... o forse potrebbe essere stata qualche iena... dopotutto animali feroci spesso sono riusciti a scappare da un circo... chi altri sennò? Escludi qualche satanista per una messa nera, no? Allora cosa resta? Solo un lupo mannaro appunto.” Sarcastico.
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Il barone andò via e la servitrice un po' seccata annuì ad Altea, accompagnandola a vedere la sala in cui un tempo si tenevano i balli al castello.
Ora però appariva semibuia, con i parati consumati,ragnatele ovunque, odore di polvere diffuso e mobili in balia dei tarli. Tutto era in un profondo stato d'abbandono, come se un incanto avesse reso vecchio e rovinato tutto. |
"Sembrerà stupido che dei vampiri non credano ai lupi mannari, ma davvero l'ipotesi mi sembra quanto mai assurda..." con tono svogliato, mentre mi stendevo a letto.
Era la prima volta, in tutta la mia vita, in cui una notte mi sembrava infinita. Non era mai successo, ma forse era perché qui non c'era molto da fare. E paradossalmente, neanche tutti questi begli eventi allegri riuscivano a movimentare la situazione... Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Che decadenza, non accettavo di vedere il castello in quelle condizioni.
"Non mi avete detto il vostro nome" alla servitrice "Prendete detersivo, acqua, spazzolone e stracci.. Dobbiamo pulire questo ambiente.. ovviamente voi lo farete.. Vi aiuterò, deve risplendere.. Tutto. Il compito di una servitrice è pure pulire" avrei poi detto al barone di cambiare le tende e la carta da parati.. Ma già vederla pulita sarebbe stato molto. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv si stesero a letto, quando ormai quella notte infinita giungeva nel suo ultimo quarto.
Si narra che proprio quelle ore notturne siano le più misteriose ed inquietanti. Le ore in cui il mondo dei vivi si avvicina a quello degli spiriti. E non tutti gli spiriti sono fatti di pura luce... La sala da ballo era gremita, con candele, dame e nobili cavalieri. La musica, i gioielli ed i mille sguardi delle damigelle innamorate. Ma Gwen non era più una donna come le altre, non era più una mortale. La nave stava allora salpando e tutti dovevano salire a bordo. “Presto...” disse il nostromo “... presto, le vele sono già spiegate.” “Vedrete, quel nuovo posto vi piacerà...” una donna della congrega a Gwen. “Si, è la città del cioccolato” un altro vampiro “ed i dolci rendono l'esistenza migliore, come la bellezza.” “Presto!” Ancora il nostromo. “La tempesta sta per arrivare!” “Siamo certi che noi vampiri possiamo essere uccisi sono con paletti di frassino?” Domandò un ragazzo della congrega. “Ho sentito che ad Afragolignone” un vecchio vampiro “usano uccidere quelli come noi con ben due paletti, non uno soltanto...” “Issate l'ancora!” Il capitano. Gwen allora vide Blasius che era rimasto sul molo. “No, lui non può venire con noi...” il capitano a lei “... è Cattolico ed quelli come lui non sono ammessi a Uaarania... mi spiace, io eseguo solo gli ordini, madama.” La nave salpò. Gwen si svegliò ed era ormai l'alba. |
La vecchia servitrice fissò Altea.
“Il barone non vuole.” Disse. “Odia questo castello e vuol andar via... vederlo come un tempo a lui non interessa... non capite? Non avete ancora compreso? Non vi chiedete perchè mai odia così tanto questo castello? Perchè vuole fuggire da questa città?” |
Guardai l'anziana servitrice.. "Mi ha raccontato della morte di Lady Layla.. So tutto.. Pure di quel Minsk.. Avete altro da dirmi?" incrociando le braccia e fissandola duramente.
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Ero in una sala da ballo,gremita di fanciulle e cavalieri, uno di quegli eventi festosi e scintillanti che mi piacevano tanto.
Però, dovevo partire. La nave stava salpando. Ero in un molo, una nave stava per salpare e c'erano molti membri della congrega. Sentii diverse cose. Addirittura sentii parlare di dolci e cioccolato, ma non capii perché. Mi terrorizzai sentendo che dove stavamo per andare usavano non uno, ma ben due paletti per ucciderci. Ma allora, perché partivamo?! Volevamo morire?! Vidi Blasius poco distante dalla nave, ma lui non poteva venire con noi. Era cattolico e la gente come lui non era ammessa. La nave salpò. In quell'esatto momento, mi destai da quella strana scena, senza ancora spiegarne bene la ragione e corsi subito a chiudere le tende, dalle quali brillava uno spiraglio di sole. "Hey..." dissi piano ad Elv, accarezzandogli il viso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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