Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gaynor 03-11-2015 02.11.52

Il corridoio era deserto. Per fortuna, vidi sbucare un militare e mi avvicinai a lui.
"Non sono un miraggio... sono vera, ed ho bisogno di sapere da che parte si trova il saloon di Armand..."

Guisgard 03-11-2015 02.12.39

Guisgard ed Ork non dissero nulla a quelle parole di Clio.
Guisgard poi si limitò a fissare il biondo tenente mentre con i suoi legionari si allontanava.
“Credevo di non vederli più andar via...” disse Ork, finalmente sollevato.
“Così impari ad intrometterti.” Fece Guisgard. “Lasciali combattere la loro guerra. Che il diavolo se li porti tutti.”
“Ora dove andrai?” Chiese Ork.
“Ho un lavoro e intendo farlo fruttare.” Rispose Guisgard.
“E la Freccia d'Argento?” Mormorò Ork.
“Un consiglio?” Sorridendo Guisgard. “Dalle una bella mano di vernice.” Sarcastico. “Stammi bene.” E andò via.
Intanto, Clio ed i suoi due uomini decollarono e fecero ritorno verso la base.

Guisgard 03-11-2015 02.19.44

Fermer ascoltò Gwen, sorrise appena e poi prese il suo fazzoletto bianco col quale asciugò le prime lacrime sul viso della ragazza.
“Nessuno ha detto che avete sbagliato ad affezionarvi al piccolo.” Disse il giovane medico. “Ma forse il comandante ha ragione... quel bambino non può restare qui... ha bisogno di cure e di attenzioni. Di un posto sicuro. E voi sapete che è così.”

Guisgard 03-11-2015 02.22.57

Gaynor aveva parlato, ma quel militare sembrava non aver sentito neanche una parola, preso com'era a sbavare sulla bella diva.
Ma proprio in quel momento la porta dell'ufficio del capitano si aprì e vi uscirono diversi militari.
E per ultimo anche Goz, che subito si accorse di Gaynor.
“Madama...” disse fissandola “... sapete che vi occorre un regolare porto d'armi? La vostra bellezza è pericolosa.” E scoppiò a ridere. “Prego, venite con me. Sarà un onore accompagnarvi al saloon.” Porgendole il braccio.

Clio 03-11-2015 02.25.16

Lasciammo lo strano hangar, che continuava a non convincermi e tornammo alla base.
Il volo di ritorno servì per alleggerire un po' la tensione degli ultimi momenti.
Chi credeva di essere quell'Ork per intromettersi nelle mie operazioni?
E quel Guisgard per parlarmi in quel modo?
Scossi la testa, come a voler allontanare quei volti.
Probabilmente non li avrei rivisti.
Ma per sicurezza avrei fatto tenere d'occhio il capannone.
Ora avevo altro a cui pensare.
Una volta atterrati raggiunsi Elas "Novità?".

Lady Gwen 03-11-2015 02.27.45

Annuii ascoltando il medico e lasciai che asiugasse le lacrime sul mio viso.
Sapevo che era giusto e anch'io volevo che avesse cure ed attenzioni, ma non sarebbe stato facile separarmi da lui.

Guisgard 03-11-2015 02.30.46

I tre aerei sorvolarono il borgo, ancora avvolto dal fumo del bombardamento subito, risalendo l'altura e ritornando alla base.
Atterrarono ed i loro veicoli furono poi portati negli hangar.
“Tutto normale qui alla base, tenente.” Disse Elas a Clio. “Siamo ancora in attesa dell'arrivo delle reclute.”
In quel momento arrivò Tesua.
“Tenente Clio...” alla ragazza “... allora? Avete scoperto qualcosa sull'attacco? Pintos ha parlato di due Valchiria abbattuti? Cosa è accaduto?”

Lady Gaynor 03-11-2015 02.32.44

Accettai il braccio offerto da Goz. "Vi ringrazio, capitano, i vostri complimenti sono sempre molto... come dire... pittoreschi..." dissi, e insieme ci incamminammo verso il saloon.

Clio 03-11-2015 02.34.13

Annuii ad Elas, per poi alzare gli occhi al cielo.
"Ah già, le reclute! Speriamo in bene.." Sospirai.
Poi arrivò Tesua.
"Non molto in realtà..." Dissi al tenete per poi aggiornarlo su ogni cosa.
Dai due valchiria, all'aereo senza stemmi, il fatto che fosse uno strano attacco senza senso con due soli caccia, alla vista nell'hangar e tutto il resto.
"Questo è quanto, stavo giusto per andare a relazionare al capitano!".

Guisgard 03-11-2015 02.34.31

Il bambino sembrava più a suo agio, restando in un angolo a giocare con alcuni fogli di giornale.
“Sembra sia più sereno...” disse Fermer a Gwen “... col tempo supererà il trauma per l'accaduto... e forse dimenticherà... dopotutto è un bambino e la memoria a quell'età tende a rimuovere le cose brutte...” fissò l'infermiera “... ed anche voi dovete far sparire la tristezza...” sorridendole “... altrimenti dovrò ricorrere al rimedio inventato da mia nonna per far tornare il sorriso.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard 03-11-2015 02.40.13

Tesua ascoltò con attenzione ogni parola di Clio.
“Sarà bene tenere sotto controllo quell'hangar.” Disse. “La cosa è molto sospetta. In quest'area la giurisdizione militare appartiene alla Legione Straniera. Troviamo un modo per sequestrare l'aereo senza stemmi per studiarlo a dovere. Occupatevene voi, tenente.”
I quel momento i due udirono la risata di Goz che con Gaynor si avviava verso il saloon.
“Ehi, stasera è festa!” Esclamò fissando Clio e Tesua. “Unitevi a noi per una bevuta e per sentire la nostra diva cantare!” Invitandoli a seguirli.

Lady Gwen 03-11-2015 02.45.44

Sorrisi guardando il bambino.
Risi piano poi alle sue parole e asciugai le ultime tracce di lacrime.
"Adesso mi incuriosite" sorridendo.

Clio 03-11-2015 02.45.54

Annuii a Tesua, lanciandogli per un istante un'occhiataccia.
"È quello che intendo fare.." Secca.
Tesua era un buon amico, ma non doveva permettersi di darmi degli ordini come solo il capitano poteva fare.
E parlando del capitano lo vedemmo proprio che arrivava con la bellissima diva.
Restai impassibile a quelle parole.
Eravamo stati bombardati e lui aveva voglia di festeggiare?
"Ma si è rincitrullito?" Mormorai pianissimo, vagamente preoccupata.
Sospirai.
"Vabbè, una birra dopo tutto quel nervoso mi ci vuole.." Voltandomi verso i miei ragazzi "Venite anche voi?".

Guisgard 03-11-2015 02.53.56

“Ecco, mia nonna, quando qualcuno era triste, preparava una grossa brocca di uno strato concentrato.” Disse Fermer a Gwen. “Era una poltiglia densa e schiumosa, che al solo vederla lo stomaco si chiudeva da sé, ma poi assaggiandola mostrava invece il suo straordinario sapore. E difatti bastavano pochi sorrisi per riavere il buonumore.” Facendole l'occhiolino. “Se volete posso prepararla per voi.”

Lady Gaynor 03-11-2015 02.56.55

Strada facendo, incontrammo i due ufficiali che mi erano stati presentati al mio arrivo. Goz li invitò allegramente ad unirsi a noi, ma i loro volti esprimevano preoccupazione. Specie la bella bionda, sembrava inquieta e contrariata. Ripensai all'attacco subìto nel pomeriggio e mi dissi che forse il motivo era quello. Dopotutto, erano soldati. Nel frattempo, arrivammo al saloon, che a giudicare dalle voci che arrivavano doveva essere pieno. Entrammo, ed effettivamente era gremito di soldati. Era per me? Lo chiesi a Goz. "Capitano, è così tutte le sere o sono qui per sentire me?"

Lady Gwen 03-11-2015 02.58.13

Lo ascoltai attentamente.
"Beh, il sorriso l'ho giá recuperato e so giá che quella strana bevanda avrá un buon sapore, dunque parte del divertimento é andata, ma ormai mi avete incuriosita" dissi ridendo.

Guisgard 03-11-2015 03.03.34

I legionari annuirono a Clio e con lei seguirono Goz e Gaynor nel saloon.
Naturalmente al capitano fu dato un tavolo vicinissimo al piano, dove la diva si sarebbe esibita.
Anche Tesua si unì a loro.
Il locale era gremito di soldati.
“Certo che sono qui per voi, madama.” Disse Goz a Gaynor. “E tutti noi attendiamo solo di sentirvi cantare.” Sorridendo.
“Signore...” Tesua al capitano “... avete informato il tenente Clio del Gufo Nero?”
“No...” fece Goz “... dopotutto abbiamo altro a cui pensare ora. Scoperto qualcosa del bombardamento?”
“Si...” annuì Tesua, per poi raccontargli tutto ciò scoperto da Clio.
“Un aereo senza stemmi...” mormorò Goz “... può mai essere?”
“Cosa, signore?” Tesua.
“Mesi fa al Comando Centrale della Legione Straniera si vociferava di una nuova fantomatica arma messa a punto dall'esercito regolare Afralignonese...”

Guisgard 03-11-2015 03.15.22

“Ottimo.” Disse divertito Fermer a Gwen. “Vedete che il solo nominarla già fa effetto? E' proprio una bevanda speciale.” Ridendo. “Dunque, vediamo di rammentare gli ingredienti... latte... e ne abbiamo... un po' di menta, poi l'alloro... e ci siamo... una spruzzata di cannella... vaniglia... uova ed infine petali di garofano... beh, a parte il latte, la menta e l'alloro, gli altri ingredienti scarseggiano... chissà se allo spaccio del buon Baffin si possono trovare..."

Lady Gwen 03-11-2015 03.21.55

''Pazienza, vorrá dire che mi accontenteró del panino e il bicchiere di latte che abbiamo ancora in sospeso" dissi divertita "Gli ingredienti comunque non sembrano poi cosí male" ridendo al medico.

Dacey Starklan 03-11-2015 06.39.18

La mia spiegazione sembrò bastare tanto che anche i tre uomini non firmarono per quel motivo.

Intanto l'uomo si era presentato, un operaio, e non solo, addirittura ne rappresentava altri. Annuii alla sua presentazione, non molto interessata dalla cosa. Forse generalizzavo ma per me gli operai erano quelli che avevano iniziato la rivoluzione ad Animose a causa loro la mia famiglia era morta e il mio mondo era perduto

Marwel 03-11-2015 09.03.15

L'ospedale militare era anche peggio di come se l'era immaginato. Non faceva caldo come in quello in cui avevano ricoverato Benji e non c'era la dolce Suor Ologna ad attenderla con uno dei suoi calorosi sorrisi.
I soldati l'accompagnarono fino ad un certo punto, poi ella capì che chi doveva riceverla, un certo Capitano Goz, era impegnato in quel momento e lei avrebbe dovuto attendere. Si sentiva a disagio in mezzo a così tanti uomini che, a detta sua, non vedevano molte donne chiusi lassù.
Uno di loro le si avvicinò e cominciò a farle delle avance che Marwel trovò disgustose e fuori luogo. Ma l'apice del disgusto venne sfiorata quando le chiese se avesse "il fuoco dentro".
Lo sguardo della ragazza avrebbe divertito non poco Betty, ed erano tutt'altro che gioiosi o ironici. Fece un passo indietro per allontanarsi dal soldato e disse:
"Mi dispiace soldato, credo che voi e io non saremmo mai compatibili."

Altea 03-11-2015 14.58.37

Alle parole di Rodian guardai la Luna..quel viso tondo ed etereo che sembrava osservarci..."Non dovete angustiarvi, avete fatto il possibile e potevate morire pure voi." Ma in quel momento mi sorse un dubbio..mi ero svegliata ma il fiume dove era..i rottami del velivolo? Altea, smettila con questa diffidenza.
"Quindi mi porterete al sicuro...posso sapere quale meta ha predestinato mio nonno? Prima non la volevo sapere..ma vista la situazione...immagino nella nostra dimora a Capomazda".
Lo guardai perplessa..erano anni non ci tornavo ovvero da quando la mia vera madre morì quando avevo solo 15 anni. Ella era una nobile capomazdese, un po' fuori le righe, amica fidata dei duca ma non imparentata..per mia fortuna. Dopo la sua morte non volli più tornare laggiù..passavamo le nostre estati vivacemente e troppi ricordi mi portavano a lei in quella enorme dimora...e altri che solo col tempo avevo capito..sorrisi con una smorfia "Ricordo vi era un ragazzino insopportabile, impertinente, sfacciato..lo detestavo..aveva a che fare coi duca..Non so che cosa ne è di lui, ma Dio mi scampi nel rivederlo. Sosteneva io ero inferiore a loro e tutta Cherval".
Era il caso di lasciare il mio orgoglio e aspettai di sapere la nostra destinazione..in fondo nemmeno conoscevo Rodian.

Clio 03-11-2015 15.26.04

Seguii Goz nel saloon, ma mi guardai bene dall'andare al suo tavolo.
In quelle occasioni preferivo sempre lasciare i gradi da parte e stare in mezzo ai miei uomini, e alle mie donne.
Li cercai con lo sguardo al solito posto, e sorrisi vedendo che Estea e Anty erano già lì, in effetti non avevo avuto modo di parlare con loro per tutto il giorno.
Non erano state coinvolte nelle ultime operazioni perché avevano da fare altrove.
Così, ordinai una birra ambrata e mi sedetti con loro.
C'eravamo proprio tutti quella sera.
Elas, ragazzo dalla faccia pulita e i riccioli scuri, che era sicuramente il più versatile della compagnia, imbattibile sia con l'aereo che nel combattimento corpo a corpo, agile e veloce, eppure forte tanto da tener testa da sempre a un bestione come Dimos, dal carattere leale e sincero.
Kostor, rozzo e gretto ma incredibilmente genuino e vero, il più libertino della compagnia, non c'era donna che si lasciasse scappare, per poi raccontare a tutti com'erano andate le cose, combattente instancabile e tuttofare.
Dimos, grande e grosso capace di farmi sentire un fuscello quando si trattava di portate a terra lottatorie, dal sorriso sincero la battuta facile e la voglia di vivere la vita con leggerezza, un cecchino formidabile.
Qurt era quello a cui nessuno avrebbe dato due lire, prima di arruolarsi era architetto e molti pensavano che la legione non fosse posto per lui, col passare degli anni però, ha superato molti in coraggio, abilità e costanza.
Geris era la mascotte del gruppo: due occhioni azzurri, capelli biondi modi gentili, poco più che vent'anni e un discreto suolo di ammiratrici. A differenza di Kostor non va a sbandierare in giro gli affari suoi, ma non si fa certo mancare le distrazioni, letale ed efficace quando c'è da combattere, ottimo pugile tra l'altro.
Sillor è l'intellettuale del gruppo, si è unito alla legione più per studiare la tecnica militare che per desiderio di avventura, ma ciò non significa che gli sia mai mancato il coraggio né che si sia mai tirato indietro davanti ad una missione, anzi, e negli ultimi tempi è anche migliorato moltissimo come legionario tanto da meritarsi degli encomi.
E poi c'erano loro: le mie splendide sorelle, Estea e Anty.
Estea era la più alta tra noi, la più possente, capelli corti scuri con sfumature ramate e due grandi occhi scuri, non ricorda nemmeno perché si è arruolata nella legione, ma ormai la cosa più importante per lei siamo noi, la sua famiglia, non le importa granché di questa guerra, ma è un soldato esperto e abile, instancabile e precisa oltre che una donna speciale. Abbiamo condiviso il primo volo e quel momento ci legherà per sempre.
Anty è stata la prima donna che ho conosciuto, è arrivata dopo di me ma la vita qui ci ha legato moltissimo, l'aspetto minuto la fa sembrare più piccola, sebbene sia io la più giovane delle tre, e questo aspetto ha portato molti a sottovalutarla. Mai errore fu più grande, un pilota eccezionale e una combattente nata, capelli castani a caschetto, un maschiaccio da sempre.
Negli ultimi anni, quelli erano la mia famiglia e i miei gradi erano solo un proforma per i momenti ufficiali, lì, nel saloon eravamo dei pari, degli amici, dei fratelli.
"Salute bellezze.." sorrisi, sedendomi accanto alle due donne "Che giornatina..." sospirai, prendendo un abbondante sorso di birra, per poi raccontare loro gli eventi salienti della giornata, compresa la chiacchierata irriverente avuta dello strano hangar. Il genere di notizie insomma che si prestano bene ad una serata leggera tra amici, con una birra in mano.
"Davvero.." conclusi ridendo divertita "Non sapevo se arrabbiarmi o scoppiare a ridere.." scuotendo appena la testa.
"A voi è andata meglio?".
Era stata una giornata pesante, una giornata di morte, e per qualcuno poteva essere traumatico, ma noi ci eravamo talmente abituati che avevamo imparato a farci scivolare addosso le cose, anche quelle terribili.

Lady Gaynor 03-11-2015 16.29.09

"Sono qui per me..." mormorai "Ebbene, non deludiamoli..."
Mi avvicinai al pianoforte nero a coda che era vicino al nostro tavolo. Non furono che pochi passi, ma sufficienti a far si che gli occhi del pubblico si catalizzassero su di me. Mi sedetti sullo sgabello e cominciai a suonare le prime note di Falling in love again... Innamorarsi di nuovo... quale titolo più indicato...

Il mio debutto, la sera della prima. La sala era gremita di gente, da mesi i giornali non facevano altro che parlare di me. La popolarità era arrivata improvvisa e del tutto inaspettata. Dopotutto, non ero che una ragazza di provincia, la cui notorietà si era limitata ad una fascia di miss conquistata a scuola. Ora, avevo tutti ai miei piedi, in quella sala non c'era nemmeno più un posto libero e il camerino era invaso da fiori. Eppure, l'unica persona che avrei veramente voluto non era lì. Era impossibile che non avesse sentito parlare di me... semplicemente, mi aveva cancellata con un colpo di spugna, come se non fossi mi esistita, come se non mi avesse mai giurato eterno amore. Ogni tanto mi chiamava Margherita, come la dama delle camelie... "La camelia è il nostro fiore, poiché simboleggia l'amore infinito che dura per sempre..." così mi diceva, ed io pendevo dalle sue labbra.

Con rabbia relegai quel ricordo in un angolino della mia mente e cominciai a cantare, mettendo nella mia voce tutta la grinta e la passione che riuscii a trovare in me.
"Falling in love again, never wanted to, what am I to do, I can't help it..."*


*Innamorarmi ancora, mai voluto, cosa devo fare, non lo posso aiutare...

Guisgard 03-11-2015 17.29.54

“No, ma vi assicuro che quando vengono mescolati poi quegli ingredienti fanno una poltiglia non bella da vedere.” Disse divertito Fermer a Gwen. “Beh, allora opteremo per quel panino e per quel bicchiere di latte.” Si voltò verso il bambino e si accorse che dormiva. “Poverino, ha avuto una giornata lunga.” Prendendolo in braccio, per poi metterlo nel lettino. “Dormirà fino a domattina.” Accarezzandogli la testolina. “A questo punto, visto che dobbiamo mangiare, perchè non qualcosa di decente? L'infermeria è vuota, il piccolo dorme beato... vi va di andare a mangiare al saloon del buon Armand? Di sicuro troveremo di meglio di quel panino.” Facendo l'occhiolino all'infermiera.

Guisgard 03-11-2015 17.37.41

“Comunque” disse Agian a Dacey e ai tre borghesi “credo che stiate commettendo un errore. Quella petizione salverà la vita a molte persone e riporterà la pace in questo borgo.”
“Si, la Pace Eterna.” Ad un tratto qualcuno entrando nella taverna.
“Capitano!” Esclamò Leones. “Eravamo in pensiero per voi! State bene Grazie al Cielo!”
“Non credo di conoscervi...” Agian a Guisgard.
“Infatti, neanche io conosco voi” fece il militare “ma conosco invece le sciocchezze che stavate dicendo. La vostra petizione è il modo migliore per consegnare questo borgo ed i confini Settentrionali del paese in mano agli invasori rossi.”
“Parlate di quel colore come se fosse il male in terra.” Mormorò Agian.
“Infatti.” Annuì con indifferenza Guisgard. “E ora lasciateci in pace.” Guardò il taverniere. “Datemi da bere, ho la gola secca.”
“Ci rivedremo presto.” Agian fissando Guisgard.
“Non ci tengo.” Seccato il militare.
Agian allora uscì, guardando tutti loro con uno sguardo enigmatico.

Lady Gwen 03-11-2015 17.37.59

Risi a quelle parole, poi fui intenerita dalla scena di Fermer col piccolino.
"Giá, sará distrutto..." avvicinandomi al lettino.
Poi propose di andare al saloon.
"Oh certo, accetto volentieri" sorridendo "Datemi solo qualche minuto per cambiarmi."
Andai a cambiarmi, indossando un vestito al ginocchio, non troppo elegante, ma adatto ad una serata e tornai da Fermer.
"Andiamo?" gli chiesi, sorridendo.

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Dacey Starklan 03-11-2015 17.40.07

Stavo per controbattere a Again anche se sapevo che non era una buona idea quando la porta della taverna. Mi voltai e quando vidi chi era senza rendermene conto sorrisi e mi alzai in piedi.

<< Guisgard... State bene? Non siete ferito vero?>> subito tentai di sincerarmi delle sue condizioni e fui felice di vedere l'operaio allontanarsi.

Guisgard 03-11-2015 17.44.54

“Io gli avrei rotto il muso all'istante a quel tipo dell'hangar.” Disse Anty. “Ancora con questa storie delle battutine sulle donne in divisa? Quando sa essere banale un uomo... bah...”
“Magari aveva un bel visino e la nostra Clio ha pensato fosse un peccato romperglielo.” Bevendo Estea.
“Più che su quei due tipi” fece Sullor “io mi concentrerei invece sul loro aereo. Ammesso fossero davvero i proprietari.”
“Che vuoi dire?” Chiese Geris.
“Semplicemente” rispose Sullor “che mi risulta difficile credere come si possa costruire un simile aereo nel bel mezzo del deserto, senza testarlo, perfezionarlo e soprattutto senza che nessuno scopra nulla. Visto che la base militare della legione è a pochi chilometri del borgo. In che cieli hanno volato per testarlo? Possibile che nessuno qui se ne sia accorto?”
“In effetti...” mormorò Kostor “... la cosa è un po' strana...”

Guisgard 03-11-2015 17.54.09

Fermer si voltò e vide Gwen in quel suo abito per la sera.
“Ehilà, che fascino.” Disse il giovane medico. “Ora capisco perchè le infermiere accendono le fantasie dei pazienti.” Ridendo. “Beh, allora sarò un degno cavaliere stasera” togliendosi il camice bianco ed indossando la divisa da ufficiale “e starò attento che nessuno dei legionari ci provi con voi.” Facendole l'occhiolino.
La prese sottobraccio ed insieme lasciarono l'infermeria per raggiungere il saloon.

Guisgard 03-11-2015 17.59.30

Guisgard sorrise a Dacey.
“Non temete, ho la pelle dura.” Disse. “E poi possiedo un deciso spirito di sopravvivenza.” Guardò la ragazza. “Voi, piuttosto... avete gli abiti sporchi di polvere... e di sangue... andate a cambiarvi... avete preso le stanze?” Chiese poi ai tre borghesi.
“Certo.” Annuì Leones. “In questa taverna, al piano di sopra. Tre camere. Due per noi ed una per Dacey.”
“Sarà bene che vi andiate a mettere un abito pulito.” Guisgard a Dacey. “Il vostro visino sporco mi mette tristezza.” Facendole l'occhiolino.

Clio 03-11-2015 18.04.18

Scoppiai a ridere a quelle parole di Anty. In altri tempi, l'avrei fatto anche io.
"Sì, hai ragione, sono monotematici.." divertita "Un po' di fantasia non guasterebbe, dico bene?".
Lanciai poi un'occhiata divertita e complice a Estea, ripensando al volto dell'uomo, rendendomi conto che avevo sostenuto il suo sguardo, ma non avevo prestato attenzione al suo aspetto.
Non che fosse mia abitudine prestare attenzione all'aspetto degli uomini.
Avevo conosciuto l'amore, mi aveva lacerato, distrutto, consumato.
Ora erano anni che il dolore si era sopito, o meglio era stato sostituito da un altro, diverso, più profondo ma paradossalmente più sopportabile.
Da allora non mi ero mai interessata agli uomini.
Ciò non toglieva che sapevo riconoscere un bel ragazzo quando ne vedevo uno.
"Si beh.." cercando di visualizzare il volto dell'uomo "Non era male in effetti... ma gli avrei spaccato la faccia lo stesso.." ridendo, per poi prendere un altro sorso di birra.
Sullor poi, precisamente nel suo stile, analizzò la situazione, riportandomi a cose più reali di pettegolezzi da donne.
"Sì, naturalmente.." annuii "Infatti la storia non finisce qui.. oggi ce ne siamo andati perché non potevamo fare altrimenti, ma torneremo.. metterò l'hangar sotto sorveglianza per controllare ogni loro mossa.. quei due non me la raccontano giusta, infatti.." voltandomi verso Sullor "Caro il mio saputello, ti avrei chiesto domani di trovarmi una clausola, una legge, un appiglio, qualunque cosa ci permetta di requisire quell'aereo! Non mi piace l'idea che ci siano dei civili con in mano un'arma del genere. Oggi l'hanno usata contro Canabias, ma domani chi ci dice che non la useranno contro di noi?".

Dacey Starklan 03-11-2015 18.08.35

<< Noi abbiamo cercato di dare una mano... C'era...c'era così tanta gente ferita e... >> mormorai rivivendo negli occhi quelle scene.

<< Si, avete ragione...>> annuii desiderosa di togliermi quegli abiti, di bruciarli proprio come a voler allontanare l'orrore.

Mi feci indicare la stanza che era stata riservata per me e subito chiesi dell'acqua calda con cui lavarmi.

Impiegai molto a togliere ogni crosta di sangue e sporcizia ma alla fine mi sentii come rinata. Presi l'unico altro abito che avevo, ciò che avevo osato spendere in vestiario era un budget limitato e infatti ciò che indossai era un fin troppo semplice abito grigio, insipido e neutro. Ideale per una cameriera a dirla tutta e questo aveva motivato la mia scelta all'acquisto. Finalmente pulita e pronta fui di ritorno nel salone da basso, mentre avvertivo nel frattempo una gran fame, derivante dagli sforzi fisici della giornata.

Guisgard 03-11-2015 18.09.27

“Non ti occorre nessun cavillo.” Disse Sullor a Clio. “In tutta quest'aerea la giurisdizione militare spetta unicamente alla Legione Straniera. Il capitano Goz può ordinare la perquisizione di quell'aereo ed in caso di resistenza anche l'arresto di quei due individui. Ma piuttosto... non rammenti i loro nomi? Se sono militari saranno di certo stati schedati ed io posso controllare negli archivi.”

Lady Gwen 03-11-2015 18.10.34

Quando tornai da Fermer, sorrisi abbassando di poco lo sguardo e arrossendo lievemente, per poi tornare a guardarlo, nella sua uniforme militare, ben diversa da un semplice camice bianco da medico e che faceva sicuramente piú effetto, almeno su di me.
"Ed io spero che voi non trattiate cosí tutte le vostre infermiere, potrei esserne gelosa" dissi piano facendogli l'occhiolino e prendendo il suo braccio.
Mi piacevano le sue attenzioni, i suoi complimenti, i suoi sguardi, le sue parole...

Guisgard 03-11-2015 18.15.56

Dacey si lavò e poi indossò il suo unico abito.
Scese di sotto e raggiunse gli altri, che nel frattempo avevano ordinato da mangiare.
Ed infatti appena la ragazza si sedette al loro tavolo, il taverniere portò la cena.
“Prima andremo via da questo luogo” disse Leones agli altri “e meglio sarà. Non voglio restare qui quando ci sarà un nuovo attacco.”
“Concordo, amico mio.” Annuì Poeh.
“E andare dove?” Fissandoli Guisgard.
“Beh, a Città di Capomazda, dove non c'è la guerra.” Rispose Leones.
“Escluso.” Sentenziò Guisgard, mentre tagliava il pane.
“Cosa volete dire?” Stupito Fines.
“Dacey non è pronta e portarla a Città di Capomazda in queste condizioni equivale a dire addio alla nostra fortuna.” Spiegò il militare.

Dacey Starklan 03-11-2015 18.17.36

Presi posto e subito affondai la forchetta nel piatto. Se dovevo sembrare una popolana tanto vale farlo per bene.

<< Pronta? Pronta per cosa scusate? Che devo fare?>> guardai i quattro uomini con aria interrogativa.

Guisgard 03-11-2015 18.23.42

“Ho l'incarico” disse Rodian ad Altea “di condurvi nell'unico posto al mondo in cui voi e quelli come voi possono rifugiarsi... Afralignone.” Fumando la sua sigaretta. “Il mondo sta cambiando, ma laggiù i vostri privilegi sono ancora intatti. E chissà, magari ritroverete il vostro amico impertinente, oggi forse divenuto come i tanti nobili arroganti che ci sono laggiù. Ora cercate di dormire, domattina ci sarà molto da camminare e immagino i vostri aristocratici piedi siano poco abituati a muoversi.”

Clio 03-11-2015 18.25.53

Annuii a Sullor, aveva sempre la risposta a tutto quel ragazzo.
"Benissimo, domani parlerò col capitano se non sarò troppo occupata con le reclute.." sospirai, non era una cosa che amavo, e speravo sempre di scamparla in qualche modo.
"Stasera il capitano mi sembra piuttosto distratto.." osservando con lo sguardo il tavolo del capitano accanto al pianoforte dove la bellissima diva cantava, riempiendo quella rozza taverna con la sua voce soave, incantando tutti.
"I loro nomi?" tornando a guardare Sullor "Sì certo, uno si chiamava Ork Rosso e l'altro Guisgard.." alzando gli occhi su di lui "Ti dicono niente?".

Altea 03-11-2015 18.29.20

Lo guardai con astio.."Il dolore di prima si è tramutato di nuovo in odio verso noi nobili...mi chiedo perchè non vi arruolate assieme a Canabias allora. Voi non avete capito nulla di me...e sinceramente quel nobile antipatico spero di non vederlo mai più nella mia vita." Mi accorsi in quel momento quanto poca importanza avevo dato all' amore nella mia vita, o forse...avevo finto di non provarlo.
Mi stesi infervorita e dissi solo.."Buonanotte...domani allora riprenderemo il viaggio verso Afralignone...e non preoccupatevi per i miei nobili piedi, e comunque potremmo prendere due cavalli, ammesso voi sappiate andare a cavallo" e chiusi gli occhi addormentandomi lentamente.


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