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Sorrisi appena alla servitrice.
Giustamente lei faceva il suo mestiere, non permettendo a due estranei di girare per il castello da soli. Ma noi non potevamo certo metterci a cercare il tesoro in sua presenza. "Oh ma noi non vogliamo certo incomodarla per tutto il tempo, dobbiamo fare i rilevamenti, che sono lunghi e complessi oltre che noiosi.." sbuffando appena, come se lasciassi trapelare che quella cosa mi annoiava a morte e avrei preferito essere nel centro del borgo a fare compere. "Possiamo domandare noi l'autorizzazione al barone, così da essere sicuri di avere la sua approvazione..." con un sorriso da oca giuliva che non si è manco accorta della frase rindondante. |
"Mi avete fatto un dono grandissimo a darmi questa stanza, sapete una mia antenata fu la pupilla di un Duca ma non l' amante...poi...la storia si perde nella notte del Tempo" sorridendo e chiudendo gli occhi e sedendomi sul letto.."Mi piacerebbe pensare fosse lei quella fortunata donna, sono solo una sognatrice della notte vero?" osservando il suo volto "Siete sempre distaccato, barone De Goth, temete possa tentarvi, indurvi in tentazione?Sarebbe peccato per voi?" con sguardo malizioso.
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“Si, occorre il permesso del barone per poter circolare liberamente nel castello.” Disse la servitrice a Destresya.
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De Goth sorrise appena ad Altea.
“Suvvia, Altea...” disse “... una bellissima nobildonna come voi avrà di certo un'infinità di spasimanti pronti a corteggiarla ovunque. Di certo un uomo solo e poco incline ai divertimenti come me non può certo ispirarvi pensieri tentatori.” |
Ascoltai Missan, mentre ancora sentire di Arcibald morto rappresentava una pugnalata.
Bene, solite cose, putrefazione, ferite... Guardai Elv e sospirai, passando una mano sul viso. Aglio. "Ora la situazione è ufficialmente grave, signori. Molto grave. È una guerra" con tono serio. L'aglio non era casuale, solo Arcibald ne presentava l'odore, segno che era stato usato solo su di lui, perché era un vampiro e quel qualcuno voleva colpirlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi sembra più che giusto.." sorrisi.
"Possiamo quindi andare a domandargli il permesso?" gentilmente. |
A quelle parole sorrisi.."Io ammiratori? A dire il vero no..avevo un amante che è scappato, comprendo sia un modo nobile per dirmi non sono certamente il vostro tipo..o.." rimasi un attimo in silenzio "Non volete mancare di rispetto a Lady Layla".
Mi alzai e nel sontuoso comò vi era una scatola e la aprii per capire che tipo di donna fosse la concubina del Duca.."Voi pensate dunque quella donna che si presenta sul crostone al rintocco delle campane non sia ...Lady Layla? Eppure dice di chiamarsi Layla, è identica al ritratto, se non fosse cosi chi potrebbe essere?" perplessa. |
“Dunque, se facciamo due più due...” disse Elv a Gwen e a Missan “... qualcuno usa questo morbo per uccidere tutti... mortali e vampiri... ciò significa che sa anche della nostra presenza qui in città...”
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De Goth guardò Altea aprire quella scatola e trovando al suo interno alcuni fiori secchi.
“Non so chi sia...” disse “... ma di certo non può essere Layla... i morti non ritornano, ahimè.” |
"Certamente..." disse annuendo la servitrice a Destresya "... prego, seguitemi, vi porterò dal barone."
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