Camelot, la patria della cavalleria

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Nyoko 21-02-2017 02.49.46

Passarono due ore intere, senza che si potesse rintracciare alcuna linea. Sospirai turbata dalla situazione. Il Barone ci offrì la possibilità di pernottare lì e la sera era ormai prossima a venire. Cosa potevamo fare? "Beh... Pare sia difficile rifiutare alla vostra ospitalità" dissi con gentilezza e con lo sguardo che perlustrava ogni singolo dettaglio.

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Lady Gwen 21-02-2017 02.54.54

La strinsi tutto il tempo, per consolare sia me che lei.
Mi imposi di ascoltarla, sebbene quei dettagli facessero male, molto male.
Sospirai passando una mano sul viso.
"Non lo so, in fondo era solo una studentessa, non faceva del male a nessuno..." come quel vecchio... pensai.
"Sono sicura che l'amico di Elv non c'entra nulla... E spero che lui non abbia problemi..." mormorai, riferendomi al ragazzo dagli occhi neri.
"Nemmeno la sparizione di mia sorella ci voleva... La polizia non ci ha più contattato..." soffiai, afflitta e schiacciata da tutto quello che si era abbattuto su di me in un solo giorno, mentre abbracciavo forte la mia amica.

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Guisgard 21-02-2017 03.06.40

Icarius restò prima stupito, poi incredulo davanti a quel comportamento di Clio.
Una bellissima ragazza giunta da chissà dove, che si lasciava guardare ed ora anche toccare.
Prima lei prese la mano di lui, poi la portò sulla sua gamba nuda.
Icarius sentiva il sangue bollire nelle vene, andargli a fuoco ed il cuore battere all'impazzata.
Lei lasciò la mano di lui sulla gamba scoperta ed Icarius, naturalmente, cominciò ad accarezzarla.
Le sue dita sfioravano piano la pelle, in maniera sempre più sensuale.
Lunghe e dolci carezze sulla coscia bianca e morbida della regina.
Carezze sempre più audaci, per tutta la gamba, fino alle caviglie dove si allacciavano i sandali d'oro.
Carezze lunghe, seducenti, morbide, vogliose.
“Mi...” disse lui con occhi ardenti di desiderio “... mi stai provocando, vero?” Senza smettere di toccarle la gamba.

Guisgard 21-02-2017 03.22.22

Marios fu un po' titubante, ma alla fine accettò.
Anche perchè notò che pure Nyoko era d'accordo.
Così restarono ospiti in quel castello.
Il barone chiamò allora un suo domestico, un uomo che non proferiva mai parola, dal volto inespressivo e curvo nel camminare.
Li condusse in due camere separate, ma vicine, lasciandoli poi da soli.
“Beh, un luogo caratteristico, ma un tantino sinistro direi...” disse Marios a Nyoko “... una notte trascorre in fretta e domattina andremo via... questa nostra gita in campagna si è procurata oltre le aspettative...” sorridendo “... se stanotte avrà qualche timore, può sempre bussare alla parete... le camere sono adiacenti ed io sentirò.” Facendole l'occhiolino.

Clio 21-02-2017 03.24.12

Il contatto della sua mano sulla mia pelle, come dell'acqua fresca nel deserto.
Un'acqua strana però, che ti faceva venire voglia di berne ancora di più.
Tenevo gli occhi chiusi, godendomi quella sensazione così intensa, la più intensa che avessi mai assaporato.
Poi le sue mani iniziarono a muoversi, e io, che non mi aspettavo un effetto simile, spalancai gli occhi, incredula, stupita, infuocata.
Le sue mani che percorrevano le mie gambe, con movimenti lenti, dolci, che se all'inizio erano riusciti a placare un po' il mio fuoco, ora mi incendiavano ancora di più.
Cercavo i suoi occhi con i miei, volevo che vi leggesse quanto mi stessero uccidendo quelle carezze, quanto mi stessero eccitando in un modo nuovo, che non credevo nemmeno potesse esistere.
Volevo che riuscisse a vedere la mia anima da quegli occhi ormai velati di passione.
"Provocando?" sussurrai appena, con gli occhi infuocati nei suoi "Oh..." prendendo per un momento il labbro inferiore tra i denti "Come vorrei sapere come fare..." sussurrai, ormai completamente fuori controllo.
"Vorrei saperti dire quello che sento, quello che mi sta divorando mentre sei qui a guardarmi in quel modo.." mi avvicinai a lui, al suo viso così perfetto, mentre continuava ad accarezzarmi le gambe provocandomi intensi brividi caldi che raggiungevano le parti più segrete del mio essere.
"So solo che vorrei..." sussurrai, sfiorando nuovamente il suo viso, come a volerne studiare ogni dettaglio "Vorrei.." mormorai, incapace di trovare le parole.
Allora lasciai che il mio sguardo scendesse su di lui, accarezzando di desiderio tutto il suo corpo, che mi trovavo ad immaginare.
"Te.." sussurrai infine, rialzando lo sguardo su di lui "Ogni cosa di te.." sussurrai, vicinissima a lui.

Guisgard 21-02-2017 03.28.04

Gwen cercò di calmare e consolare Lucy, che continuava a piangere per la povera Lizzie.
Poi, dopo un po', in camera arrivò la domestica per avvertire le due ragazze dell'arrivo della polizia.

Nyoko 21-02-2017 03.30.04

Anche Marios accettò e il barone chiamò in sala un domestico che ci condusse a quelle che sarebbero state le nostre stanze. Quando rimanemmo soli, potei finalmente confessare i miei dubbi e le me perplessità su quel luogo "sono preoccupata. Non resterei in questo posto neanche per studiarlo" dissi guardandomi intorno "tuttavia non possiamo neanche vagare nella brughiera di notte come se nulla fosse. O almeno, senza neanche una torcia a farci luce" dissi cercando un po' di coraggio nel profondo del cuore. Quella avventura tanto bella ed entusiasmante sembrava volersi trasformare in un incubo, e temevo che tutta la mia forza potesse cedere da un momento all'altro. Sorrisi poi alle sue parole e al suo occhialino. "Vale anche per voi, professore. O occorrerebbe darci del tu a questo punto?" dissi sorridendo all'avvenente professore per poi avviarmi nella mia camera.

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Lady Gwen 21-02-2017 03.32.08

Cercavo di essere forte per entrambe, di sostenerci, ma ogni singulto, ogni lacrima di Lucy, erano una stilettata al cuore.
Pregai gli dèi che la polizia non ci desse brutte notizie anche su Betty, non sapevo quanto avrei retto.
Presi per mano Lucy, poiché non volevo lasciarla sola e scesi giù, col cuore piccolo piccolo e tanta, troppa paura.

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Guisgard 21-02-2017 03.42.20

Sembrava che tutta la sua bellezza, tutto il suo ardore, la sua sensualità stessero per esplodere.
Quell'abito pareva incapace di tenere a freno il corpo di Clio così ardente, generoso, invitante, perfetto, tentatore.
“Sei bellissima” disse Icarius fuori di sé dal desiderio “e quasi pare che... si...” stringendo la sua mano “... che tu non sappia nulla dell'Amore... quasi come se fossi uscita da uno dei miei quadri... dei miei sogni...”
E nel dire ciò la guardava, soprattutto la sua bocca.
Quella bocca che sembra come un fiore che sboccia, un frutto maturo da cogliere, un gioco segreto da sfogliare fino in fondo.
Quelle labbra rosse, calde, umide, invitanti.
Labbra su cui sospirare, giocare, godere e morire.
“E' vero?” Chiese lui vicinissimo a quella bocca. “Dimmelo...”

Guisgard 21-02-2017 03.49.45

Marios sorrise ed annuì.
“Concordo...” disse a Nyoko “... allora ti auguro una serena notte...”
E ciascuno andò nella sua camera.
Poco dopo l'orologio della torre del maniero cominciò a battere le ore.
Un rintocco lento, funereo, angosciante.
Un rintocco accompagnato dal sibilo del vento che in breve parve mutarsi in un lungo e stridulo lamento.
Come se qualcuno piangesse e maledisse quella notte dai meandri della selvaggia e misteriosa brughiera.


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