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“Temo che nessuno sia veramente al sicuro ora...” disse Elv stringendo Gwen “... nessuno...”
Bussarono alla porta. |
“Si, discendo da una nobile famiglia di origine Longobarda, Altea.” Disse il barone offrendo con garbo e cavalleria il braccio alla dama. “Prego, vi mostrerò la stanza...”
Ed insieme salirono al piano superiore, dove su un lungo corridoio si affacciavano varie porte chiuse. Si fermarono davanti ad una di esse. “Ecco la camera...” mormorò De Goth. |
Chiusi gli occhi cercando conforto fra le sue braccia, l'unico vero riparo dal mondo e il suo accanimento.
Poi bussarono. "Vai tu..." gli dissi, mentre andavo in bagno a sciacquare il viso. Sarebbe stato vagamente traumatico per chiunque vedersi davanti il mio volto insanguinato per le nostre lacrime di sangue maledette e oscure. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era emozionante camminare lungo quel corridoio pregno di storia e ci fermammo davanti alla camera e misi la mano sulla maniglia "Posso aprirla io?" sorridendogli emozionata, con una strana sensazione. Chissà quale amore proibito si era consumato dietro quella porta, era un luogo a cui portare rispetto.
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Elv annuì a Gwen ed andò ad aprire.
Era Missan. “Entra...” disse Elv “... abbiamo saputo del povero Arcibald...” “Già, una morte assurda...” mormorò Missan. |
“Prego...” disse con un gesto galante il barone.
Altea aprì la porta ed i due entrarono nella camera. Era arredata con gusto ed un certo sfarzo, con mobili intarsiati e tendine dai colori vivi. Il letto a baldacchino era ampio ed alto, con accanto due comò di pregevole fattura. |
Entrai dentro e vidi la sontuosità della camera, accarezzai i pregiati mobili, scossi lentamente le tendine colorate "Deve essere stata una donna allegra e di buon gusto questa concubina, voi ne sapete la storia? Mi avete detto questa stanza prende il nome proprio da lei" osservando il letto "Chissà come ella sospirava per quei momenti nascosti col Duca...un alcova d' Amore sensuale e forte in questo castello..interessante e provocante non trovate, barone?" osservando la sua reazione a quelle parole.
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Sentii la voce di Missan e ringraziai che ancora non fosse venuta qui la polizia.
Non mi sentivo di parlare con nessuno di estraneo, al momento. Mi asciugai il viso e tornai nell'altra stanza. "Cos'hai visto? Cos'hai da dirci?" impaziente e ansiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il barone restò a guardare Altea che scopriva il mondo celato in quella camera così bella e sfarzosa.
Tutto sembrava fatto secondo il gusto ed i capricci di quella concubina, che di certo era la favorita del duca e sua amante segreta. “Si, ancora oggi si respira la passione proibita che questi muri hanno visto e vissuto durante quegli incontri...” disse lui fissando negli occhi Altea. |
Missan guardò Gwen entrare nella stanza.
“Ho potuto osservare per alcuni minuti il corpo ormai senza vita di Arcibald...” disse lui “... presentavano lo stesso grado di putrefazione degli altri cadaveri nel bosco... con una differenza però...” “Quale?” Chiese Elv. “Le carni emanavano un forte odore di aglio...” Missan. |
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