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"Stuarto è proprio un imbecille!" scuotendo la testa una volta lasciato il palazzo "Perché lui sapeva da che parte erano andati i cacciatori? Dai retta a me, se non fosse successo niente a quest'ora Icarius sarebbe bello tranquillo a potare la siepe!" alzando gli occhi al cielo.
Poi lo guardai di sbieco, e indicai il terreno. "Le vedi, le orme?" indicandole "Dobbiamo seguire quelle dei cacciatori!" con voce sicura "È l'unico modo, se davvero non è successo niente e io sono paranoica, incontreremo Icarius che torna a casa, altrimenti..." sospirai "Speriamo in bene..". |
Mi sentivo stordita, intontita, quel contatto così profondo mi aveva stravolta.
Mi rendevo sempre più conto di quanto il nostro amore fosse sfaccettato e sempre ne trovavamo un aspetto diverso. Mi lasciai condurre in giardino, andando incontro alla tiepida aria della sera. "Uh, la lapide!" dissi, quando capii dive mi stava portando. Poi mi avvicinai, per cercare di leggere sulla pietra consunta attraverso le alte erbacce. Poi lo guardai e sorrisi, mentre baciava la mia mano. Mi piaceva, mi piaceva da impazzire questo nuovo Elv, mi piaceva la nuova luce che pulsava dai suoi occhi rubino, mi piaceva l'espressione che aleggiava sul suo viso. "Mi piace da impazzire questo nuovo viaggiatore..." dissi piano "Mi piace il suo sguardo, la sua voce, la sua nuova personalità..." guardandolo rapita, poi sorrisi appena "Sapevo che saresti stato ancor più perfetto e splendido dopo la trasformazione, ma questo va ben oltre ciò che ero in grado di immaginare..."https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d00a5b2c2d.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Beh, seguire le tracce col buio è quasi impossibile, madama...” disse Aegos fissando Clio “... a mio parere l'unica cosa sensata è andare ai casolari... immagino i cacciatori si siano fermati lì per la notte, visto non conviene loro tornare a Monsperone e ritornare poi qui domattina...”
Elv sorrise a Gwen, baciando ancora la sua mano ed indugiando con le labbra sulla sua pelle bianca. “Ed io trovo irresistibile te, mia signora della notte...” disse guardandola negli occhi “... ho voglia di sangue caldo, vivo... e poi, con le labbra ancora sporche, fare l'amore con te...” |
"Tutto questo è assurdo, che razza di senso ha mandare un ragazzo indifeso da solo nel bosco per uno stupido pugnale!" scossi la testa.
Continuavo a non capacitarmi di quella situazione assurda, al limite del surreale. Perché rischiare così la vita del ragazzo, e soprattutto perchè prendere una decisione senza dirmi niente? Nemmeno Lys avrebbe approvato, nemmeno Lys, ne ero sicura. "Sì, buona idea.." dissi, quasi meccanicamente. Ma io in realtà chiusi gli occhi per un momento, per sentire il passaggio dei cacciatori, quello di icarius, sussurrai parole magiche affinché la mia magia mi mostrasse la via da seguire. |
Lo guardai con un mezzo sorriso malizioso percependo quell'oscurità che continuava l'inizio del suo percorso serpeggiante dentro di lui, annerendo la sua anima.
"Lo spirito è quello giusto, non c'è che dire..." divertita "Non sapevo che la trasformazione facesse questo effetto ai uomini..." con tono sempre divertito, ma più caldo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Clio cominciò ad interrogare la sua magia, a cercare traccia, immagini, suoni del passaggio dei cacciatori.
Li percepì. Non erano lontani. Ma ad un tratto, da uno degli alberi vicini, si udì una civetta cantare. Elv sorrise. Si avvicinò a Gwen ancor più. “E non hai ancora visto il meglio...” disse con tono basso, sfiorando l'orecchio di lei con la lingua “... andiamo, anima mia?” |
Buio, è buio intorno a me.
E freddo, che diamine fa un freddo cane! Mi guardo intorno, sono nel bosco, a cavallo... di nuovo! Accanto a me c'è Aegos. Sospirai, finirà mai questa maledetta vita a metà? Impressi nella mente di Aegos il ricordo di Clio che scappava via, piangendo, verso casa. "Si può sapere cosa le hai detto?" divertita, guardandolo. Prima di parlare però, tramutai quella specie di vestito da brava ragazza in qualcosa di decisamente più appropriato alla meravigliosa notte che stava calando. Nero, impreziosito da ricami grigi come i riflessi della mia anima, con una profonda scollatura quadrata che metteva bene in mostra il mio decolletè, e una gonna liscia e morbida, con uno spacco nel mezzo che mi permettesse di cavalcare, ma anche che disegnasse strani giochi di vedo-non-vedo al mio passaggio. "Allora, che ci facevi qui nel bosco con la piagnona, bellezza?" con voce sensuale e seducente. https://i.pinimg.com/564x/5b/be/0b/5...4973a77f08.jpg |
Stavo per raggiungere le sue labbra, ma esse proseguirono e la sua li gua sfiorò il mio orecchio, facendomi gemere appena.
Risposi annuendo e mi godetti quel nuovo Elv, mentre rabbrividivo a quel contatto, chiudendo gli occhi e stringendo il suo braccio. Era letteralmente da far girare la testa ed era mio, mio e di nessun altra al mondo. Questo pensiero bastava ad aumentare l'eccitazione del momento, oltre quella sottesa lussuria che si era accesa fra noi soprattutto nel momento in cui lui si era risvegliato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Effettivamente andare ora nel bosco è pericoloso col buio e soprattutto per le tagliole ma ci tornerò, voglio controllare quel lembo di bosco".
Ci stavamo avviando verso il Palazzo quando Cruz si innervosi ed udii un rumore metallico e un urlo. Pompilio era spaventato.. "Non penso sia un animale, sembrava un urlo di una persona e il rumore metallico.. Una tagliola. Qualche sprovveduto o ignaro del fatto che il bosco è pericoloso attualmente". Scesi da Cruz e presi un bastone, lo strofinai con un pezzo di legno rendendolo torcia e entrai nel pezzo di boscaglia con la spada davanti a piccoli passi.. "Chi è? Qualcuno ha bisogno di aiuto?" guardandomi attorno. |
Ebbi come l’impressione che al sapere la mia identità, il cavaliere avesse cambiato volto, in un ghigno che mi mise a disagio.
Io avevo sperato che, sapendo di mio fratello, egli si affrettasse a riportarmi a casa, per timore del Maresciallo e dei suoi uomini o nella speranza di una lauta ricompensa. “ Finalmente conosco il nome dell’uomo che mi ha prestato soccorso.” Prendendo il mio spiedino ma senza ancora assaggiarlo, gli occhi sempre puntati con diffidenza verso il cavaliere. “ Senza onore dite? Quello va conquistato con le vostre imprese. Salvandomi di certo avete fatto un gesto nobile e mio fratello di certo vi dimostrerà la sua riconoscenza.” Insistetti ancora su quel punto, mi premeva tornare a palazzo ogni minuto di più. Sperai che Silvia e i paggi vi fossero tornati, avessero allertato mio fratello e la sua guardia. Forse c’erano soldati in giro per la campagna a cercarmi proprio ora. “ È una spada notevole, elaborata... naturalmente mi interessi, sebbene non me ne intenda . La trovo di pregio e, perdonate la mia curiosità, mi viene naturale domandarmi come sia entrata in nostro possesso, Ser Reddas.” Poteva essere parte di un bottino di guerra o un cimelio di famiglia. Il cavaliere appariva giovane, nonostante il colore dei capelli più simile a quello degli anziani, magari era la sua eredità quella spada. Parlando della spada, presi un primo boccone dalla spiedo di piccione, decisamente sentii la mancanza di una cucina più raffinata. https://78.media.tumblr.com/291f118d...2waoo1_500.gif |
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