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Justine guardò Gwen e fece un passo avanti verso i 2 scienziati, lasciandosi così guardare.
Ludwing restò impressionato, ancor più Aphel. I 2 poi cominciarono a rivolgere all'androide alcune domande, soprattutto riguardo il suo costruttore. Lei però sembrava conoscere poco di lui e dei suoi metodi. Aphel chiese allora a Gwen di poter fare alcuni test su Justine. "Voglio cercare di conoscere il sistema utilizzato per costruirla, dottoressa." Disse a Gwen. Lennox guardò Altea sedersi e solo dopo si sedette di fronte a lei. "Lancillotto" disse "non era nulla senza Ginevra. Lei fu la prima che vide a corte, quando giunse a Camelot nel giorno di San Giovanni. Fu la regina a prenderlo sotto la sua protezione e ad ordinare che avesse Galvano, il più cortese dei cavalieri, come maestro e mentore. In quel momento Lancillotto giurò nel suo cuore di proteggere la regina per sempre." Fissandola con i suoi occhi azzurri. "La mia maschera è un pegno. Come vorrei fossero il mio volto e il mio nome, affinchè potessi donarli a colei che mi ha ospitato e che, come fu Ginevra per Lancillotto, oggi è la mia regina." E prendendole la mano la sfiorò, delicatamente, con un lieve bacio. Nel farlo Altea vide che il nobile aveva un anello con testa di lupo ad un dito. https://images-na.ssl-images-amazon...._AC_UY395_.jpg |
Ascoltai le sue parole e sorrisi, un lieve battito di cuore, un sobbalzo improvviso quando le sue labbra sfiorarono le mie mani.
"E io? Chi potrei mettervi a protezione Mio Cavaliere?" osservandolo negli occhi "Volete forse dirmi che per voi io sono come Ginevra? La vostra Regina? Non temete di innamorarvi?" e mi accorsi dell' anello a testa di lupo e fermai le sue mani. Guardai l' anello ma a dire il vero volevo toccare la parte visibile di lui, sentire il calore della sua mano, non voglievo staccarla dalla mia "Che anello interessante" trovando un pretesto per rimanere a mano serrata con la sua "Cosa simboleggia?" osservandolo poi con aria maliziosa "Mi sto chiedendo una cosa? Potreste mai baciare una donna con quella maschera? Mi interessano i segreti dell' Amore come quelli della Notte, come di una musica suonata a tarda notte da una figura eterea". |
Gli occhi azzurri di lui erano in quelli verdi di lei.
Altea aveva la mano di Lennoxnella sua, in un contatto già intimo, confidenziale, simile ad un sotile filo rosso che forse univa i loro animi da tempo. Un tempo lontano da quello che gli uomini hanno imparato a contare in anni e secoli. "Si, per me lei è Ginevra, la mia regina..." disse con tono basso e caldo lui, con quell'accento straniero che rendeva il tutto romanzesco e misterioso. Trascorse un lungo istanti, carico di pagine ingiallite di antichi canti e posie, ossia la materia che da sempre anima i grandi Amori. "E' un anello a testa di lupo..." lui guardando l'anello di cui Altea aveva chiesto "... appartiene da secoli alla mia famiglia, milady Altea... le piace?" Restando con la mano in quelli della dama. In quel momento qualcuno bussò e poi entrò. "Permesso, madame..." entrando claretta con del te e un'altra fetta dipastiera per l'ospite dellapadrona di casa. |
Quei canti antichi celavano amori misteriosi, quell' accento particolare della sua voce rendeva il tutto più coinvolgente e affascinante.
"Oh certo è davvero un bell' anello, molto più perchè vive del calore delle vostre mani" con una leggera carezza sulla sua mano. La porta si aprì e staccai la mano e vidi Claretta e nell' udirla mi adirai e guardai il Principe. "Claretta" alzandomi "si bussa, si aspetta e si entra...quando si sente la parola...avanti. Perdonatela milord, non è che non conosce le buone maniere, anche quello è vero, ma è proprio tonta, oppure ascoltavi i nostri discorsi? Sapete cosa mi ha riferito la mia governante?" a Lennox "Che lei vi ritiene una persona inusuale perchè vivete la notte" per poi rivolgermi alla ragazza. "Da ora in poi sei licenziata" per un attimo pensai stesse fingendo, Claretta era forse al servizio di qualcuno? Aggiunsi "Infatti la tavola è già imbandita per due..Harrison venite qui, mandatela via". |
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Claretta era entrata senza attendere il permesso. Altea però fu lesta a lasciare la mano di Lennox in tempo. Poi si alzò, adirata e bellissima, in quel suo abito da camera in seta nera e leggera, lo spacco che generoso lasciava scoperta l'intera gamba e lo scollo elegante e raffinato. A muso duro si avvicinò alla servetta, ben più alta di lei, la quale, con le sue forme plebee ed impertinenti, arrivava si e no al petto della padrona di casa. "Li... licenziata..." dissemortificata e quasi in lacrime Claretta "... no, la prego, madame..." "Hai parlato in modo licenzioso della tua padrona?" Chiese Lennox, guardando poi Altea complice. "No... non io..." Claretta incerta e piangendo. In quel momento arrivò Harrison. "Madame, ha chiamato?" Rivolto ad Altea. |
Quando mi adiravo non avevo parole e pietà per nessuno, faceva il doppio gioco?
Poi arrivò Lennox e notai fu mio complice e Harrison arrivò pure. "Harrison, la situazione con Claretta è disonorevole, è entrata a servire la tisana e la pastiera, che già era sul tavolino, senza nemmeno aspettare dicessi di entrare, non è un albergo questo". Osservando Claretta e poi Lennox "Claretta, la mia governante Margot ha detto tu parli nelle cucine del Principe, quasi deridendolo sostenendo ama la notte ed altro, prima di tutto prima di andartene chiedi scusa e poi di in faccia al Principe perchè sostieni questo". Osservai Harrison "Prepara i bagagli di Claretta, se ne va via ora da questo Palazzo". |
Justine avanzò, permettendo ai due di studiarla ed osservarla.
Le rivolsero domande su Betix, alle quali però non seppe rispondere di preciso. Afhel poi mi chiese se potessero studiarla per capirci qualcosa. Allora mi avvicinai e gli porsi il diario del costruttore. "Credo che vi interesserà leggere questo, potrebbe esservi utile." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Io..." disse in larime ed imbarazzata Claretta, che ora ben si pentiva del suo essere futile e pettegola "... era... era solo... perchè trovo il principe molto... intrigante... ma chiedo scusa di tutto..." piangendo.
"Si, madame." Annuendo Harrison ad Altea. Poi il maggiordomo portò via Claretta, in modo da farle lasciare al più presto il palazzo. Aphel prese il diario che Gwen gli aveva passato, cominciando subito a sfogliarlo. "Molto interessante..." disse lo scienziato leggendo. In quel momento le porte elettroniche si aprirono ed entrò il direttore del centro. "Dottori..." lui a tutti loro "... a breve riceveremo una visita. Si tratta del dottor Oxio, una delle mente più brillanti del mondo accademico. Tuttavia il suo governo, quello di Uaarania, non è riconosciuto qui nell'Afragolignone, quindi riceveremo lo scienziato come privato intellettuale." |
Sorrisi ad Afhel.
In quel momento, entrò il direttore e ci annunciò la visita di un intellettuale da Uaarania. "Fermento scientifico, in questi giorni..." dissi sarcasticamente. "Lo faremo" annuii poi al direttore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il direttore allora andò via soddisfatto.
"Oxio..." disse pensieroso Ludwing "... un nome che non mi è nuovo... ma certo... ora ricordo... il dottor Oxio è una delle menti più geniali in fatto di robotica ed intelligenza artificiale..." "Mi chiedo perchè sia stato inviato qui dal suo governo..." mormorò Aphel. "Tutta vita qui..." Elv sottovoce e sarcastico a Gwen. |
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