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Ardea si bloccò, il suo viso trasudava del suo e mio piacere. "Così parrebbe.. Ma non l'ho più visto" alzandomi e camminando lenta come un felino sullo sdraio vicino a lui.. "Mi ha lasciata sola, comunque pure tu stai tradendo... Monica" mordendolo dolcemente tra le labbra, seguito da un bacio intenso, e staccando le labbra dalle sue chiesi con curiosità "Ardea, dimmi, chi ti ha chiamato qui, in che modo.. È importante per me" mentre scivolai a cavalcioni sopra di lui.. I nostri due corpi nudi ora erano uniti.
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“E' stato trovato morto stamani all'alba.” Disse la donna a Gwen. “Proprio davanti alla sua bottega... lì, sul pontile.” Indicò.
“Morto?” Stupito Elv. “Com'è morto?” “Pare sia stato assassinato...” spiegò la donna “... e sembra ci sia una testimone... una giovane...” |
In un attimo Altea si trovò a cavalcioni su di lui, cominciando a godere sopra il giovane pittore.
Ardea era steso sotto di lei e la teneva per i seni mentre Altea si muoveva sinuosa, agile e conturbante. Entrambi godevano per quell'amplesso. “Lei...” disse lui gemendo “... lei mi ha fatto chiamare per il suo ritratto...” stringendole forte i seni. Si amarono così a lungo il quel giardino, per tutto il pomeriggio fino a sera. Poi Altea si risvegliò da sola nel suo letto, nella camera del palazzo di colui ora era cameriera personale. Qualcuno aveva bussato alla porta e l'aveva svegliata. “Bisogna servire in tavola la cena.” Da fuori il maggiordomo. |
Quella mia paura diventò reale nel momento in cui la donna ci informò della morte del vecchio.
"Assassinato?" esclamai. Ma chi poteva prendersela con un uomo così? "Possiamo parlare on la ragazza?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“E' una ragazza che lavora nel ristorante I Picari...” disse la donna a Gwen “... quello lì, alla fine del molo...” indicando il ristorante.
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Lui mi teneva stretto, voglioso e geloso. Fu un pomeriggio di passione, desiderio. Il mio corpo si muoveva sinuoso in quel giardino peccaminoso, come fosse l'Eden. Fui estasiante, il tempo si fermò, arrivando più volte assieme a lui.
Ma ad un tratto tutto muto' e mi guardai attorno. Non era possibile.. Ero di nuovo a Palazzo ed udii la voce del maggiordomo che ordinava di muovermi per lavorare. "Arrivo subito" urlai e osservai come fossi vestita allo specchio. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Annuii.
"La ringrazio" poi mi rivolsi ad Elv. "Andiamo, che dici?" guardando a tratti lui a tratti il ristorante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea era nuda e quindi si sarebbe dovuta preparare per scendere al pianterreno.
Fuori dalla finestra si vedeva ormai il crepuscolo avanzato, fatto di un vago torpore, simile ad un misterioso incanto che è proprio di quelle terre sospese tra il fantastico e la bellezza, come il litorale Fleegese appariva sin dal passato ad artisti ed avventurieri. Il mare intorno al palazzo era piatto e malinconico, fatto di luci lontane di isole e navi lungo l'orizzonte. |
Elv annuì a Gwen, ancora turbato per quella notizia.
Arrivarono al ristorante ma qui il padrone confessò loro di aver lasciato la giornata libera alla ragazza, comprensibilmente ancora scossa per ciò che aveva visto all'alba mentre veniva a lavorare. Elv chiese al padrone dove la ragazza abitasse e lui indicò la sua abitazione. |
Ero nuda...ma come mai...due fatti ricordavo prima delle mie perdite di conoscenza...il primo che ero nuda nel letto col padrone e il secondo che ero con Ardea nuda dopo un pomeriggio di passione.
Mi preparai con cura, stavolta nessun vestito provocante e conturbante, ero arrabbiata..probabilmente dovevo servire al tavolo e al padrone, ma non ero pazza. Mi aveva lasciata sola quando mi aveva promesso non l' avrebbe mai fatto. Indossai un vestito rosso e scesi le scale pronta al mio lavoro e abbozzai un.."Ambroge". https://i2.wp.com/blog.cliomakeup.co...size=625%2C931 |
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