Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 02-05-2018 02.41.42

La leggenda della Pieve di Monsperone
 
Che fosse il palazzo antico come avevo immaginato, non vi erano dubbi, tuttavia, non mi sentii a mio agio in quella situazione.
Benché prima di sensi, la servitù avrebbe dovuto portarmi dritta al palazzo invece che in quel luogo diroccato.
Una volta in piedi tentai di spostarmi, attorniata dallo squallore , procedendo fin verso il corridoio, dal quale si evinceva la presenza di un figura.

“ Silvia? Siete voi?”

Chiesi senza troppa convinzione, avvertendo una strana sensazione attanagliarmi lo stomaco .

“ Chi va là?”


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Altea 02-05-2018 06.49.52

Guardai Pompilio.."Meglio i dintorni.. Ci sono questi cacciatori di lupi ed eviterei il bosco.. Forse dovremmo non interessarci della libertà di Chanty. Tutti siamo utili ma nessuno indispensabile e ci penserà qualcun altro". Prendemmo la strada dell'argine e ci fermammo da un venditore di fiori e sementi.

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Guisgard 02-05-2018 16.31.49

Aegos ascoltò Clio senza dire nulla, ma con un'espressione ora diversa sul viso.
Allora le si avvicinò, guardandola con i suoi enigmatici occhi azzurri, le afferrò le braccia in un modo se non quasi brutale, di sicuro virile, per poi baciarla.
La baciò con impeto, forse rabbia, frustrazione, ma anche tanta passione.



Nikolaj rise di gusto.
"Eh, amica mia..." disse fissando con sufficienza Gwen "... mi sembri ancora un pò seccata per quella vecchia storia... magari sei pentita di quanto tu sia stata avventata nel mollarmi, no?" Divertito.



Nessuno rispose alla voce di Dacey, che invece echeggiò cupa in quel luogo decadente ed abbandonato.
Tuttavia quel chiarore, quell'alone sulle murature era reale.
Ad un tratto la ragazza cominciò a sentire qualcosa.
Come della legna che si consumava.
Allora comprese che oltre il corridoio qualcuno aveva acceso un fuoco.



Pompilio annuì ad Altea ed insieme si allontanarono dal palazzo delle due sorelle.
Percorsero un tratto verdeggiante di bosco, fino a giungere presso un rustico casale.
Accanto vi era un mulino e qualche mucca in un recinto davanti all'abitazione.
"Qui potremo comprare le sementi, madama." Disse Pompilio.

Altea 02-05-2018 16.50.33

Raggiungemmo un vecchio casolare ma molto bello e rustico.
Legai bene Cruz e mi diressi con Pompilio dentro.. "Dovremmo comprare degli attrezzi pure, ecco perché ho fatto portare il carretto".

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Lady Gwen 02-05-2018 16.50.47

Era sufficienza quella che stava usando nel guardarmi?
"Talmente tanto che lo rifarei all'infinito, pensa un po' "con tono aspro e sarcastico.
Certo, come no...
Non li sopportavo, non lo sopportavo proprio.

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Clio 02-05-2018 16.53.13

Quello sguardo... era così diverso da tutto ciò che avevo visto finora, quello sguardo.
C'era qualcosa che non sapevo come decifrare come comprendere.
Poi si fece sempre più vicino, sempre di più, sempre di più!
E mi baciò.
Un bacio intenso e travolgente, a cui non seppi né volli sottrarmi.
Mi strinsi a lui, beandomi di ogni respiro, istante.
La sua bocca calda, la sua lingua che cercava la mia, ci giocava, ci danzava.
Sentivo il cuore accelerare, sempre di più sempre di più.
Non riuscivo a staccarmi, dovevo staccarmi, lo sapevo, ma dovevo staccarmi.
"Eri.." gemetti quasi sulle sue labbra "Eri con lei fino a un attimo fa, lo so..." aprendo gli occhi a cercare i suoi.
"Perché? Perchè ora mi baci?" con gli occhi appassionati e sconvolti nei suo "Perché Aegos?" sempre stretta a lui, con gli occhi vicinissimi all'azzurro meraviglioso dei suoi.

Guisgard 02-05-2018 17.08.34

Altea e Pompilio trovarono nel casale una donna indaffarata a spennare una gallina.
“Si, arrivo subito da voi...” disse pulendosi le mani “... prego...” invitandoli a seguirla.
Diede loro quanto chiedevano e Pompilio caricò tutto sul carretto.
Altea però notò che vi erano altre galline da spennare e tutte avevano il collo lacerato.
Dunque non erano state ammazzate come normalmente avviene in una fattoria.



Nikolaj rise ancora.
“Contenta tu, amica mia....” disse sarcastico a Gwen.
Ma ad un tratto si sentorono dei passi.
Allora Elv cominciò a scendere dalle scale, fino a raggiungerli nel salone.
Era pallido, gli occhi screziati di vermiglio, un sorriso soddisfatto e sinistro sul volto.
“Eccoti, amore...” a Gwen.



Lei sussurrò sulle labbra di lui, ma lo stalliere continuava a cercare la sua bocca, la sua lingua, quasi in balia di un desiderio senza fine.
“Clio...” disse piano “... mi piaci da morire, non lo capisci?” Con tono basso ed appassionato. “Non lo vedevi nel bosco? A Monsperone?” Stringendola a sé forte, con i suoi modi irriverenti, irrispettosi e virili. “Mi piaci... sin dal primo momento... non è come con tua sorella...” cercando le sue labbra.

Altea 02-05-2018 17.14.26

Una donna ci servì e mi raccomandai sui fiori e la qualità ottima.
La donna stava spennando delle galline e notai gli animali avevano la gola lacerata.. "Scusate, come mai tutte queste galline sono morte? Hanno un taglio in gola?" osservandole.

http://ilmiomondocreativo.xoom.it/ra...rivombrosa.jpg

Lady Gwen 02-05-2018 17.15.00

Scossi la testa e cambiai stanza.
Era insopportabile...
Mi voltai e vidi Elv.
Il nuovo Elv.
L'oscurità gli calzava davvero come un bel vestito, come avevo pensato.
"Ehi, vieni qui..." sorridendogli e allungando una mano verso di lui "Scusami, avrei voluto esserci quando ti svegliavi... Come va? Come ti senti?"

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Guisgard 02-05-2018 17.22.04

“Eh, madama...” disse la donna ad Altea “... sono alcune notti che qualche dannato animale arriva nel pollaio e fa strage di galline... inizialmente io e mio marito credevamo fosse colpa di una faina, o magari una volpe... invece... eh, invece l'altra notte abbiamo trovato il nostro cane azzannato al collo... era un cane di grossa taglia, dunque non è stata certo una faina o una volpe a sgozzarlo...”
“Un lupo allora.” Pompilio.
“Si, ma bello grosso direi.” Replicò la donna. “E comunque i lupi mangiano le galline, queste invece sono state azzannate solo per succhiare via il sangue... cosa strana direi... mah...”



Elv guardò Gwen negli occhi, le sorrise e poi per tutta risposta la baciò.
La baciò con impeto, mostrando un ardore non comune.
La baciò stringendola a sé ed accarezzandola con le sue dita affusolate e sicure.


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