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“Tu sembri nutrire molta fiducia in quell'Icarius...” disse Elv a Gwen “... e vorrei essere del tuo stesso parere... vedremo cosa succederà...” pensieroso “... si, hai ragione...” sorridendo poi “... siamo vivi e siamo insieme... solo questo conta...” cercando la sua mano rugosa.
Nello stesso istante, in un'altra cabina della nave, Dacey era accanto a Dension mentre lui riprendeva piano piano conoscenza. “Ah...” portandosi lui la mano alla testa “... che grosso mal di testa... mi sento come si avesse travolto una mandria di tori...” aprì gli occhi e fissò la ragazza “... cosa diavolo mi è successo, Dacey?” Massaggiandosi il capo |
- Forse sarebbe stato meglio fossero passati i tori...,- dissi con disappunto scuotendo la testa,- hai minacciato l'ufficiale, Icarius, volevi vedere il capitano, lui ha detto di no e tu hai estratto un coltello...alla fine uno dei suoi uomini ti ha colpito... -
Sapevo che avrebbe inveito e tentai di calmarlo. - Sei fortunato che ti abbia concesso di restare qui in cabina invece che ai ceppi o peggio... Potevi rischiare di diventare cibo per i pesci!- Avevo alzato un po' la voce, per rabbia e preoccupazione. - Ho passato giorni terribili su quell'isola temendo di non rivederti più e ora tu metti a rischio la tua vita in modo così stupido?!- |
"Fiducia? Ma se sono diffidente per natura!" ridendo "Il fatto e` che siamo su questa nave, tutti insieme e dobbiamo per forza fidarci l'uno dell'altro, altrimenti e` finita" risposi, mentre prendeva la mia mano e io stringevo la sua.
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“Dovevo saperlo che erano dei vigliacchi...” disse Dension “... colpirmi alle spalle... canaglie...” scuotendo la testa “... l'ho fatto per noi, Dacey... cosa credi?” Fissandola. “Dobbiamo scoprire chi è davvero il Falco... sono stufo di perdere tempo qui... che andassero al diavolo tutti...” si avvicinò a lei “... a me quell'Icarius non piace... perchè non mi ha affrontato? No, lui si nasconde dietro i suoi uomini...” con disprezzo “... su...” cercando la mano di lei “... non litighiamo per quel tipo... anche io ho avuto paura di non ritrovarti più su quell'isola...”
Ad un tratto la nave cominciò a sussultare. “Cosa succede ora?” Stupito il contrabbandiere. Nel frattempo, nella loro cabina, Elv e Gwen erano mano nella mano, cercando di farsi forza contro le difficoltà del momento. “Si, hai ragione...” fece lui “... dobbiamo fidarci l'uno dell'altro su questa nave.” Poi, all'improvviso, la Divina Misericordia cominciò a sussultare forte. “Cosa accade?” Preoccupato Elv. |
Sorrisi ad Elv continuando a stringere la sua mano. Improvvisamente, la nave ebbe un sussulto.
"Ma ce n'e` sempre una, qui?" sbuffai. |
- Per noi?- lo guardai dubbiosa e infine accettai la sua mano stringendola.
- Lo so che nasconde qualcosa... É evidente ma siamo sulla loro nave, dobbiamo stare attenti...- Sospirai e mi strinsi a lui poggiando la testa sul suo petto. - Cercherò di scoprire qualcosa a cena okay? Temo che tu non possa uscire per un po' da qui...- Lo guardai accennando un sorriso,- troveremo un modo per incontrare il capitano...ma senza usare armi o minacce - Gli diedi un bacio. Mi ero calmata finalmente ed ero in pace tra le sue braccia quando la nave ebbe uno sbalzo. Alzai il capo aggrottando la fronte. - Vado a vedere sul ponte,- e uscii. |
Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
Sorrisi, divertita a quelle parole di Icarius.
"Oh bella, ti sembro una che si tira indietro in situazioni del genere?" Risi piano "L'avrei anche colpito ma ho pensato che non era il caso..." per poi sorridere dolcemente "Secondo me ti dona..." Osservando il livido sul suo viso. Poi parlò di Gwen e sospirai tristemente. "Se sai che è stata lei perché non le abbiamo chiesto di togliere l'incantesimo?" Alzando gli occhi su Icarius "Sembravi andargli a genio.." Con un sorrisetto divertita. "Quell'incantatrice resterà un mistero per me.." Scuotendo la testa. Poi ci accorgemmo del paesaggio intorno a noi e dell'acqua così densa. "Riusciamo a navigare o sarà meglio alzarci in volo?" Chiesi |
“Eh, divertente...” disse Icarius sarcastico a Clio “... le andavo a genio? Ma se per poco non restavamo prigionieri sulla sua isola.” Sorridendo. “E comunque solo dopo ho capito che era stata lei ad imporro il maleficio su Gwen.”
Poi si accorsero che il fiume era sempre più sporco. “Si, forse sarà il caso di alzarci in volo...” mormorò il Taddeide. Ma ad un tratto l'andatura del vascello cominciò a mostrarsi difficoltosa. “Andiamo a vedere sul ponte.” Disse Elv a Gwen. I due uscirono e si accorsero che le acque del fiume che stavano navigando erano divenute fangose e sporche, tanto da rendere l'andatura della nave difficile ed irregolare. Anche Dacey lasciò la sua cabina per uscire sul ponte e qui vide il medesimo spettacolo che si era mostrato a Gwen e ad Elv. Infatti la Divina Misericordia procedeva a fatica. Tutt'intorno l'umidità ricopriva ogni cosa, rendendo gli abiti di tutti loro attaccaticci e lievemente bagnati. Icarius, Clio e gli altri osservavano il tutto dal parapetto. “Cosa accade?” Gli chiese Elv. “Questo fiume è incredibilmente inquinato...” rispose Icarius “... forse dovremmo alzarci in volo...” Ma all'improvviso, nel silenzio che avvolgeva quello scenario incantato, iniziò ad udirsi una musica. Lontana e vaga, sembrava vagare fra gli alberi muti, le rocce ammantate e le increspature delle acque come in cerca di qualcosa. “Da dove giunge questa musica?” Stupito Palos. Ma poi una voce. Leggera e dolce, fragile e sottile. Una voce di donna che intonava questi versi: “Lo cercan qua e poi lo cercan là, Capomazda tutta si strugge e dov'è non sa. Che sia sbocciato in sogno o in un sussurro, questo mio bel meraviglioso Fiore Azzurro...” E ad udire quelle parole Icarius trasalì. “Come...” incredulo il Taddeide “... com'è possibile che qualcuno qui conosca questa poesia?” http://www.photobugblog.net/wp-conte...river-fog1.jpg |
La nave pareva procedere su un letto d'erba ma a ben guardare non era che un ammasso di melma e fangiglia che bloccava il passaggio nel corso del fiume.
Presto ci alzeremo in volo, pensai quindi sempre preoccuparmi troppo ma poi ci fu la musica e il canto. Rimasi incantata da quella bella melodia ma il mio sguardo cadde su Icarius. Pareva molto stupido e lo fui anche io quando la canzone parlò del Fiore Azzurro. Lo stesso fiore che i fanatici seguaci di Amisc non volevano venisse trovato. Di certo c'era qualcosa di molto misterioso in quella faccenda e volevo saperne di più. |
Uscimmo sul ponte e vedemmo l'acqua diventare torbida e fangosa e Icarius rispose ad Elv che propose di alzarci in volo.
Poi, una canzone: non l'avevo mai sentita, ma Icarius a quanto pareva si e rimase molto colpito. |
Sorrisi ad Icarius, divertita.
"Veramente voleva tenerti con lei in eterno..." Con un sorrisetto malizioso "Non so cosa avrebbe fatto di me e Hansiner se tu fossi rimasto..." Per poi ridere "Ci avrebbe trasformato in due simpatici vecchietti..." Scuotendo la testa divertita. Poi sospirai, tornando seria. "Troveremo un modo.." Annuendo "Povera ragazza..". Poi la situazione apparve sempre più complessa, con l'umidità a livelli altissimi. Io odio l'umidità, pensavo continuamente. Sentivo i vestiti appiccicati, i capelli elettrici, il viso umido. Ma avevamo cose più importanti a cui pensare. La navigazione difficoltosa, ad esempio. Ma poi udimmo una musica e una voce. Trasalii: non parlavano di un fiore qualunque, ma proprio del fiore azzurro. Alzai gli occhi su Icarius e sorrisi, annuendo piano. "Dobbiamo scoprirlo, non credi?" Con un sorriso. |
Quel canto.
Dolce, leggero, armonioso. Eppure con un velo di malinconia fra le sue parole. E quella voce, fragile, sottile, quasi etera. Tutti udirono quel canto a bordo. Icarius corse verso il parapetto, cercando di penetrare la nebbia con lo sguardo, come se cercasse di svelarne ogni mistero, partendo proprio da quel canto. “E se...” disse Palos “... se... se fossero le leggendarie sirene?” “Le sirene vivevano presso il mare, non nei fiumi.” Fece Hansiner. “Non capite...” Icarius stupito a Clio e agli altri “... non è solo il Fiore Azzurro che cita... no... ma l'intera poesia... questa la recitavano i miei antenati ed è conosciuta solo a Capomazda... come può essere giunta fin qui? Chi la sta cantando?” Il suo sguardo era stravolto. Anche Dacey, Gwen ed Elv erano sul ponte e pure loro come gli altri udivano quel dolce e misterioso canto. |
Ascoltai con attenzione le parole della canzone ma ancora di più quelle di Icarius.
Il mistero si infittiva ma io speravo davvero che non decidesse di partire alla folle ricerca di quella voce nella nebbia. Magari i suoi uomini avevano ragione, potevano essere sirene o peggio, un'altra di quelle maghe che aveva trasformato Gwen. |
Icarius era proprio sconcertato da quelle parole, da quel canto che riempiva l'aria.
Tanto che per un momento anche io pensai alle sirene. Poi quelle parole sui suoi antenati. "Dobbiamo scoprire chi sta cantando.." Proposi "Tenendo in considerazione che potrebbe essere pericoloso, comunque, visto che non sappiamo con chi o cosa abbiamo a che fare!". |
Icarius pareva sempre piu` turbato e nominava Capomazda, una citta` che non conoscevo e intanto continuavamo a stento ad avanzare.
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Icarius annuì a Clio, per poi voltarsi verso Palos.
“Seguiamo questo canto.” Disse. “Andatura costante.” “Si, signore.” Annuì Palos. Così la Divina Misericordia prese a seguire quel misterioso e leggero canto, che avvolgeva con le sue sottili note tutto quello scenario incantato. Attraversarono così quel luogo, lungo il corso piatto e sporco del fiume, circondati da creste rocciose di notevole spessore ed aspetto bizzarro. In quel punto la campagna descriveva lande desolate e silenziose, dimenticate ed ignote, attraverso dossi naturali dai quali il fiume si gettava oltre quella pianura, portando con sé leggende dimenticate di boschi e nebbia. Poi il corso del fiume si assottigliò, come se le sue acque fossero destinate ad una sorta di cattività. La nebbia ricopriva la campagna come una coltre pesante. Le nubi basse andavano facendosi sempre più fitte, enigmatiche ed impenetrabili. Poi arrivarono in una vasta radura irregolare, all'estremità più lontana della quale sorgeva qualcosa racchiusa in quel mondo incantato. Si trattava di una città, bassa e schiacciata, quasi appiattita tra la terra e la cupola di umidità. Al centro dell'abitato si ergeva, reso mutevole e vago dalla nebbia umida, un antico maniero, dalle alte torri, i maschi appuntiti, il camminamento consumato e le mura indefinite. Su dove quel castello posasse le sue murature non era dato saperlo, in quanto la nebbia bassa era simile ad una palude di fumi che avvinghiava ogni cosa, persino l'immaginazione umana. La Divina Misericordia raggiunse così un piccolo molto racchiuso da una lunga banchina che segnava la fine di quella sponda di fiume. E appena il vascello si arrestò, il canto, come se avesse compiuto il suo dovere, cessò all'improvviso. “Che luogo è mai questo?” Guardandosi intorno Palos. “Sembra una città nascosta al mondo dalla nebbia umida di queste terre...” fece il pellegrino. “Vedo degli uomini a cavallo su un ponte in lontananza...” Icarius osservando quel luogo col betascopio. "Mi chiedo dove siamo finiti..." disse Elv, per poi voltarsi a fissare Gwen e Dacey. http://conceptartworld.com/wp-conten...og-680x291.jpg |
"Non ne ho idea, sembra che questo posto sia avvolto nella nebbia proprio per disorientare chi vi giunge... sembra di essere in un romanzo gotico..." rispondendo ad Elv e guardandomi attorno, osservando una bassa citta` e un maniero.
"Non mi ispira nulla di buono..." avvicinandomi al suo braccio e poggiando la testa sulla sua spalla "Ma spero che possano aiutarci..." |
- Non mi piace,- sussurrai in un soffio.
Avevo imparato a dare ascolto alle mie sensazioni anche perché, purtroppo, nella maggior parte dei casi si erano rivelate esatte. Perché dovevamo addentrarci in quei luoghi invece che librarci nel cielo lontani da misteri cupi e pieni di pericoli. Non lo capivo e dopo la prigionia come pupilla di Amisc volevo solo la tranquillità. |
Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
Osservai il panorama intorno a me sempre più incantata e stupita.
Cominciavo ad abituarmi a quegli scenari incantati è stranissimi, così diversi da qualunque altra cosa. Poi Icarius parlò di alcuni uomini. Mi avvicinai al parapetto per osservare. "Credi sia prudente chiedere a loro dove ci trovavamo? Magari possono aiutarci a capire meglio questo posto e quella musica". |
Icarius continuò ad osservare quel luogo col betascopio, ma non gli sfuggirono le parole preoccupate di Gwen e Dacey.
“Non accadrà nulla, vedrete.” Disse voltandosi verso le due. Guardò poi Clio. “Manderemo qualcuno a terra per controllare la situazione.” Mormorò. “Dobbiamo sapere chi cantava e come faceva a conoscere quella poesia.” Tornò a guardare quel posto e si accorse che gli uomini, che a cavallo attraversavano un ponte sul fiume, avevano visto la nave e presero a salutare. “Però, sono gentili da queste parti.” Fece il Taddeide. E rispose al loro saluto. |
Annuii distrattamente a Icarius, per niente convinta ma non potevo fare altro che adeguarmi alla situazione.
Osservai quindi avvicinandomi al parapetto gli uomini a cavallo. |
Icarius senti` le nostre parole e cerco` di rassicurarci. Sembravano gentili, si, come nella precedente isola e ne avevamo visti i risultati, a maggior ragione mi veniva ancor piu` difficile fidarmi.
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Annuii ad Icarius.
"Mi sembra una buona idea.." Sorridendo "Posso andare anche io se vuoi, so essere insospettabile...". Poi quegli uomini lo salutarono e lui rispose al saluto. "Chissà, magari se riusciamo a parlarci ci diranno dove siamo". |
Icarius si voltò verso i suoi.
“Voglio due volontari da mandare a terra e saperne di più su questo luogo.” Disse. Subito Pinto e Sammone si fecero avanti. “Raggiungete il molo” ai due “e raccogliete informazioni su questo posto e soprattutto cercate di saperne di più sul canto e sul Fiore.” Guardò poi Clio. “Se vuoi puoi andare con loro, ma sii prudente.” Annuì a Pepino. “Da ordine di preparare la cena.” Fissò Dacey e Gwen. “Signore, un buon pasto vi farà passare l'inquietudine.” Sorridendo loro. |
- Grazie-
Decisi di tornare in cabina giusto per informare Dension degli ultimi avvenimenti e così feci. |
Furono scelti i volontari da mandare a terra. Poi, Icarius si rivolse di nuovo a me e Dacey e io cercai di farmi tranquillizzare, anche se sapevo che non ci sarei riuscita, ne avevamo passate cosi` tante che non riuscivo a stare tranquilla, ormai.
Cosi`, cercai un po' di sicurezza negli occhi neri di Elv e alzai lo sguardo su di lui. |
Annuii ad Icarius.
"Volentieri, almeno posso rendermi utile..". Sorridendo. "Speriamo di tornare per cena con notizie fresche!". |
Icarius annuì e sorrise a Clio.
Poi, lei, Sammone e Pinto scesero a terra, raggiungendo il molo avvolto dall'umidità con una piccola scialuppa. Il Sole del meriggio era alto e quei fitti e densi corpi vaporosi che avvolgevano quel luogo parevano almeno un po' dissiparsi. Giunti al molo, i tre videro su un ponte poco distante gli uomini a cavallo che avevano salutato la Divina Misericordia poco prima. Intanto Dacey era tornata nella sua cabina ed aveva informato Dension, ancora steso a letto, degli ultimi accadimenti. “Questo viaggio” disse massaggiandosi la testa “sta diventando un'Odissea... in quanti altri luoghi ci porteranno a rischiare la pelle? Forse il Fiore Azzurro esiste solo nella testa del capitano e di quell'Icarius.” Seccato. Nello stesso istante, ma sul ponte, Gwen si trovava accanto ad Elv. “Non temere, vedrai non accadrà nulla.” Lui a lei. “E poi hai visto, no? Quegli uomini ci hanno dato il loro saluto. Sarà senza dubbio un luogo tranquillo ed ospitale.” |
- Potremmo andarcene e lasciarli alla loro sciocca ricerca... Diciamo a X che la nave che cerca é andata distrutta,-sapevo che non era possibile ma avrei tanto voluto tornare sulla nave di Dension e dimenticare tutto quanto.
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Scendemmo a terra e iniziammo ad osservare il territorio intorno a noi.
Finché poi non vidi degli uomini a cavallo poco distanti, gli stessi che ci avevano salutato. "Speriamo in bene.." Sorrisi a Pinto e Sammone. Così mi avvicinai ai due e li salutai a mia volta. "Salve.." Gentilmente "Ci siamo ritrovati per caso tra queste acque, sareste così gentili da dirvi dove siamo giunti?". |
Come sempre, riusci` a tranquillizzarmi. Annuii sorridendo piano, poi cinsi la vita del pirata con le braccia e mi strinsi a lui.
Era come se nulla piu` esistesse, pericoloso o meno, quando ero fra le sue braccia e ora ne avevo bisogno piu` che mai. |
“Ci ho pensato anche io...” disse Dension a Dacey “... e non sai quante volte... ma, non so... quell'uomo... X intendo... è inquietante e temo possa perseguitarci una volta scoperto il tutto... ed io non voglio darti una vita da fuggiasca... no, molto più semplice catturare il Falco... ma fino a quando sarà rintanato chissà dove non avremo mai la possibilità di prenderlo...” guardò la ragazza “... a meno che... a meno che non sia costretto ad uscire allo scoperto... magari perchè il suo secondo ufficiale non sia più in vita... si, dobbiamo accoppare quell'Icarius, così che il capitano prenda direttamente il controllo della nave...”
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Clio, Pinto e Sammone raggiunsero quegli uomini che a cavallo attraversavano il ponte sul fiume.
Erano militari. “Salute a voi.” Disse uno di quelli. “Siete dunque quelli che erano sulla nave?” Indicando la Divina Misericordia ormeggiata davanti alla città. “Da dove venite e cosa vi ha spinto fin qui?” “Comunque” un altro di quelli “questa è la città di Scafris. Siate i benvenuti.” |
- Vuoi uccidere un uomo a sangue freddo?- rabbrividii, quell'idea mi disgustava.
Non volevo assolutamente essere coinvolta in quella follia e non volevo neanche lo fosse Dension. - Ma i suoi uomini si rivolteranno contro di noi!- |
E mentre Elv teneva Gwen fra le braccia, i due si accorsero di Icarius poco distante che continuava a fissare quel luogo avvolto dall'umidità.
All'improvviso arrivò il vecchio Hold. “Strano posto questo...” disse. “Già...” annuì il Taddeide. “Troppo umido per me.” Mormorò il vecchio. “Tornatevene in cabina, così non avrete noie.” Icarius. “Vale la pena, ragazzo mio?” Fissandolo Hold. “Se smettessi di cercarlo” piano Icarius, quasi parlando a se stesso “perderei ogni mio sogno rimastomi...” “E se non esistesse?” Ancora Hold. “Ho un'unica certezza in tutto ciò...” mormorò il Taddeide “... che il Fiore è reale... come lo siamo io e voi adesso...” |
“Non è detto che ci scoprano...” disse Dension a Dacey “... lo uccideremo magari quando lascerà la nave per scendere a terra, alla ricerca del suo Fiore... ideeremo un buon piano per eliminarlo senza essere scoperti... è l'unica possibilità che abbiamo... e non dimenticare che lui ed il Falco sono dei ladri... questa nave non appartiene a loro...”
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Militari.
Però non sembravano minacciosi. Annuii ai due uomini, mentire era inutile, dopotutto. "Sì esatto..." Gentilmente "In realtà siamo solo di passaggio, siamo diretti a Nuova Camelot..". In quel momento mi accorsi che non avevano una vera meta. Ma ricordavo che i passeggeri erano diretti li, quindi presumevo fosse quella la nostra meta più immediata."Abbiamo sentito un bellissimo canto venendo qui.. Anche se non lo comprendevamo appieno, parlava di un Fiore..." Tentai "Era una voce talmente bella, che qualcuno a bordo pensava si trattasse delle leggendarie sirene.." Sorridendo. "Ad ogni modo, grazie per il benvenuto... Ci sarà possibile visitare la vostra città prima di ripartire?" Chiesi. Dopo Vacolis e quel l'isola mi chiedevo dove fosse l'inghippo in quella città. Non poteva essere così facile, ma forse ero solo io ad essere abituata a stare sulla difensiva. Se per una volta tutto fosse andato liscio, che male c'era? |
Notai che Icarius osservava ancora il panorama dalla nave.
" mi sembra parecchio turbato" alzando lo sguardo su Elv, ancora stretta a lui. |
“Avete...” disse uno dei militari a Clio “... avete udito un canto? Davvero? Ne siete certi?” Turbato.
Come inquieti apparivano gli altri militari. “Siete davvero certi di averlo udito?” Un altro di quelli. “Magari era il mormorio delle acque del fiume ad avervi tratto in inganno, o il verso di qualche uccello nella campagna...” “Non essere sciocco.” Lo riprese un altro ancora. “Se lo hanno udito allora non c'è da fare mille ipotesi. Era davvero il canto.” |
-Ma uccidere.... Io non posso mi dispiace... Non voglio.... Fallo tu ma non contare sul mio aiuto...-
Tutto quella faccenda mi rendeva nervosa e turbata. |
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