Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 02-05-2018 01.38.54

Comprendevo l’istinto dell’animale che lo portava a fuggire dal pericolo senza alcun indugio.
Ma ero mi trovavo sulla sella, sballottata, senza alcun controllo dell’andatura ne tanto meno della direzione.
Continuavo a oppormi alla folle corse ma il cavallo domato dal terrore ignorava bellamente i miei comandi, con il risultato che la mia distanza con il resto della mia compagnia aumentava e il paesaggio attorno a me si evolveva, sempre più lontano dalla città.
Tentai di indirizzare parole dolci e rassicuranti al destriero, sperando che servissero a calmarlo un poco e gli accarezzai il collo ma questi ancora si ostinava a correre.
Non avevo idea di quando si sarebbe fermato e invece lo fece di lì a poco, di botto, emettendo un suono di profondo dolore e piegandosi sul davanti, senza più alcun equilibrio prima di stramazzare al suolo, intrappolato con una zampa in una odiosa tagliola.
Quanto a me, restare sulla sella, ora che il cavallo era collassato a terra, fu ovviamente impossibile come difficile era liberare il mio piede dalla staffa, caddi anche io dunque, rovinosamente e la mia testa colpì qualcosa.
L’ultima cosa che vidi, prima di perdere i sensi, fu la mia immagine riflessa negli occhi neri del cavallo.


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Clio 02-05-2018 01.40.24

Lo guardo tutto, dalla testa ai piedi, cercando di mostrare indifferenza.
Ma l'immagine di poco prima continua a tormentarmi, a venirmi in mente.
Anche se è vestito ora io non faccio che ricordare il suo corpo nudo e perfetto sopra la vasca.
E mi odio per questo, arrossisco violentemente, distolgo lo sguardo, sperando possa aiutare... non lo fa!
No, no, no, no... non sono Lys, non sono Lys!
Poi quelle sue parole, irriverenti, sfrontate.
Sentii il cuore accelerare e mi apprestai a portare la tazza di tè alle labbra.
"Non dire assurdità, non alzerei mai le mani su un servo!" con un tono più sprezzante di quanto avrei voluto.
"Perché mai dovresti voler restare con me?" risentita, guardandolo negli occhi.
"Dimmi perchè, Aegos!" con sguardo intenso e la voce non esattamente ferma, mentre il cuore batteva sempre più forte.

Lady Gwen 02-05-2018 01.41.25

Annuii distrattamente alle parole di Nikolaj.
Era normale che avessero bisogno di cacciare, avevamo lasciato alla villa Aleria, Volos ed Herkus e in qualche modo si doveva pur mangiare.
Poi parlai, a bruciapelo.
"Ho trasformato Elv."

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Guisgard 02-05-2018 01.46.17

Le voci udite da piccola, le ombre, la paura, le amichette immaginarie, le risate delle altre bambine, il timore di essere pazza.
La minaccia di finire in Convento, le raccomandazioni di Suor Maria, i suoi notturni, le luci misteriose.
Tutto ciò, tra sogni e ricordi, turbò l'incoscienza di Dacey, fino a quando si svegliò di colpo.
Realizzò lentamente l'accaduto, ricordando tutto fino all'incidente.
Ora era in una stanza semibuia, su un giaciglio fatto di paglia e pelli intrecciate, con la luce del Sole che filtrava a stento dalle crepe alle pareti.
A giudicare da quei raggi obliqui era ormai il tramonto e dunque lei era stata senza conoscenza per qualche ora.

Dacey Starklan 02-05-2018 01.57.59

Il mio corpo tremava leggermente, il viso si faceva contrito mentre la mia mente tornava su episodi del passato che con forza, ogni giorno, cercavo di dimenticare.
Non avevo avuto una infanzia semplice proprio per via di ciò che vedevo e sentivo, ero stata additata, giudicata, sgridata, presa in giro, isolata...
Avevo vissuto momenti difficili e paradossalmente ciò che me li aveva fatti superare erano proprio ciò che vedevo e sentivo, il motivo stesso per cui ero presa di mira.
Quando finalmente riuscii a svegliarmi, mettendo fine a quel sogno intriso di ricordi infelici, realizzai di essere sdraiata e di trovarmi in una stanza.
Istintivamente pensai di essere nel mio letto, nella mia stanza a palazzo la subito notai dettagli che facevano naufragare questa tesi.
Dapprima il letto, le mi dita tastarono un pagliericcio al posto del materasso e delle pelli rozze al posto delle lenzuola ricamate.
Poi le pareti, trasandate, rustiche , al posto delle belle mura dipinte.
Ma ciò che più mi sconvolse fu guardare al di là della finestra, scoprendo il tramonto.
Dovevo essere svenuta per molto tempo.
Forse, pensai, le persone della mia scorta mi avevano raggiunta ma, visto il mio stato, avevano preferito trovare un qualsiasi luogo tranquillo per farmi riprendere prima di tornare alla volta del palazzo.
Forte di quella convinzione decisi di alzarmi e cercare gli altri.


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Guisgard 02-05-2018 02.12.46

“Perchè sei bella...” disse Aegos guardandola tutta, senza timore, né pudore “... troppo bella...” avvicinandosi ancora a Clio.
I suoi occhi azzurri percorrevano tutto il corpo di lei.



Ivan e Nikolaj si scambiarono una lunga occhiata.
“E dicevi di amarlo...” disse ridendo sarcastico il secondo, per poi guardare Gwen.



Dacey si alzò da quel giaciglio spartano, cercando di capire dove fosse e dove si trovasse la sua scorta.
Cominciò a camminare e realizzò di trovarsi in una sorta di luogo molto antico, abbandonato, con le murature in parte consumate, crollate e con diverse crepe.
C'era odore di solitudine lì.
Poi sentì dei rumori e vide un bagliore in fondo ad un corridoio.

Lady Gwen 02-05-2018 02.15.48

Ecco, erano soprattutto queste le volte in cui detestavo i suoi commenti.
"Perché devi sempre essere così indisponente e inopportuno?" risentita.

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Clio 02-05-2018 02.22.02

Quelle parole mi colpirono in pieno petto, una fitta al cuore, forte, potente.
Perché da una parte erano parole bellissime, che dette da lui mi facevano sentire ancora più bella, ma dall'altra, sapevo che erano vacue, che non significavano nulla se non quello che effettivamente dicevano.
"Anche mia sorella è bella.." fissandolo negli occhi.
Oh com'era terrible non potergli dire la verità, non potergli dire che sapevo tutto.
Ma poi mi dissi che.. beh, c'era un modo.
"L'ho sentita, sai?" guardandolo con un'espressione greve "Vantarsi di come si era portata a letto sia il giardiniere che lo stalliere... contemporaneamente!" lo fisso negli occhi, con un'espressione disgustata, per poi scuotere la testa.
"Facevi solo finta ieri.." sussurrai, distogliendo lo sguardo "Come hai capito che non mi avresti portato a letto sei corso da lei..." fissandolo, delusa e amareggiata.
"Lo so, quindi ora puoi risparmiarti la commedia, puoi smetterla di prendermi in giro!" con le lacrime che riaffioravano.

Guisgard 02-05-2018 02.22.52

"Oh, perdonami..." disse divertito Nikolaj a Gwen "... chiedevo così, per curiosità... dopotutto è un modo singolare per dimostrare il proprio Amore, no?" Ridendo.

Lady Gwen 02-05-2018 02.40.33

"Cosa vuoi saperne tu? Non mi risulta che tu ne abbia mai provato verso qualcuno, e probabilmente non potrai mai farlo" sbottai secca.
Sì, mi ero riferita anche a quando addirittura io e Nikolaj stavamo insieme, ma ben presto mi ero accorta che non c'era niente a legarci e che lui non avrebbe mai capito.
Oltretutto aveva ragione Ivan a dire che era peggiorato ultimamente.
Proprio ad Ivan scoccai un'occhiata eloquente ed interrogativa.

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