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A quelle parole di Gaynor, Adespos rise forte.
“Allora facciamo un patto..” disse il fuorilegge “... tu mi darai un buon motivo per raggiungerti, dimostrando di esserti addolcita, mentre io prometto di ritrovare la buona creanza smarrita sotto la quercia. Ci stai?” |
"Mi sembra un buon patto " replicai al mio bellissimo brigante. "Dunque... devi salire su perché ti stavo pensando così tanto che alla fine ti sei materializzato davvero davanti ai miei occhi .."
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Mi addormentai subito, stanca com'ero
Dormii per, forse, due ore, poi degli strani rumori fuori mi svegliarono. Sembrava un cane o... un lupo. Forse avrei avuto finalmente l'occasione di saperne di più. Così mi alzai senza svegliare la nana e mi affaccia alla finestra. |
Jean prese la mano di Dacey ed entrarono nella camera.
“Certo che mi importa di voi...” disse lui, accendendo poi una candela “... se così non fosse vi pare rischierei tanto? La storia del torneo è un azzardo... se dovesse andar male il barone mi farebbe impiccare... invece mi sono messo in gioco per avervi al mio fianco come moglie... siete bellissima, Dacey...” guardandola negli occhi “... il barone muore di gelosia, lo sento... si, si rode per non potervi avere... perchè siete mia...” |
Clio si diresse verso Monsperon, per poi raggiungere il castello.
Quasi tutti ormai dormivano, compresi i suoi compagni. Solo le sentinelle vagavano tra il camminamento di ronda e le torri merlate. Uno dei soldati riconobbe la ragazza e la fece entrare. E nel cortile Clio notò subito una sagoma che passeggiava al chiaro di Luna. Non era però uno dei soldati del Maresciallo. |
Camminavo immersa nei miei pensieri.
Chissà cosa stava architettando il barone, mi chiedevo. Era palese che il torneo non fosse una coincidenza. Non ci credevo neanche un po'. Era sicuramente una trappola, mi dicevo, in cui probabilmente avremmo avuto un ruolo anche io e i miei uomini. Che già dormivano tra l'altro. Vidi poi una sagoma che passeggiava e la osservai divertita. Chissà chi era. Così, spinta dalla curiosità mi avvicinai. |
“Uh, che romantica motivazione...” disse il fuorilegge a quelle parole di Gaynor “... beh, potrei anche cedere... immagino ora tu ti aspetti scavalchi, vero? Insomma, che mi arrampichi fino alla tua finestra? In effetti farmi aprire la porta non è poi molto romantico.” Ridendo di gusto, per poi arrampicarsi su un robusto ramo.
Ma prima che l'uomo raggiungesse la finestra della dama, da una loggia sbucò fuori Ensa e nel vedere il brigante arrampicarsi cominciò a starnazzare come un'oca. “Un ladro!” Gridò a squarciagola. “Un ladro sta entrando!” |
Gwen raggiunse la finestra e guardò fuori.
Era notte fonda e nulla sembrava potersi riconoscere in quelle tenebre così profonde. Poi di nuovo quel verso. Un attimo dopo divenne un ululato. La giovane vide così la sagoma di un grosso animale. Lo stesso incontrato nel bosco e che aveva assalito quegli uomini che l'avevano rapita. https://i.ytimg.com/vi/CloqqZXXc8E/hqdefault.jpg |
Clio, incuriosita da quella sagoma che passeggiava solitaria nel cortile del castello, decise di avvicinarsi.
Vide così che si trattava di un un giovane uomo alto e robusto, dai lunghi capelli scuri ed abbigliato come i nobili cavalieri del Sud. Ad un tratto si accorse della ragazza. “Salute a voi...” disse “... cosa ci fa una ragazza nel cuore della notte qui? Siete una serva forse?” |
<< Un azzardo coraggioso. Sono certa che tutto andrà a buon fine>> dissi alla luce tremolante della candela<< si Jean, solo vostra e di nessun altro >>
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