Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
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-   -   La leggenda della Pieve di Monsperone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2537)

Clio 15-04-2018 00.14.45

“Oh grazie Stuardo..” sorridendo “in biblioteca ho perso la cognizione del tempo ed effettivamente ora ho fame!” Gentilmente “Non ne ho idea, non rende conto a nessuno dei suoi spostamenti..” sorridendo.
“Volevo però chiederti un informazione, per i miei studi sto cercando un libello scritto da un dotto che a quanto ho capito gira di corte in corte... ora, c’è una biblioteca cittadina dove potrei ampliare le ricerche? O magari chiedere a qualcuno a corte... com’è la situazione politica qui, c’è il barone, giusto?”.

Guisgard 15-04-2018 00.22.28

“Entra.” Disse la voce del maestro dall'interno della camera a Gwen.
La stanza era quasi del tutto buia, fredda ed un senso di oppressione si poteva quasi toccare con mano.
Mai la vampira aveva sentito simili sensazioni.
Il maestro era seduto su una poltrona e fissava ormai la sera dalla finestra di fonte a lui.
“Ti aspettavo...” alla vampira.

Altea guardò le finestre, erano tante ed il crepuscolo morente generava inquieti e misteriosi riflessi sui vetri che andavano ad oscurarsi.
“Madama vuole scherzare...” disse il guardiano “... un uomo che Sir Reddas è troppo pericoloso per poter essere trattato come qualunque altro prigioniero o come un servo comune...”
“Se è così pericoloso, allora perchè il Maresciallo non lo fa giustiziare?” Chiese Derico.
“Lo farà.” Il vecchio guardiano. “Appena lord Misk sarà liberato e tornerà a Monsperone. Infatti solo il barone può decretare la condanna a morte di un Afragolignonese.”

“Non saprei, madama...” disse Stuarto a Clio “... so che la biblioteca della vecchia Pieve è molto antica e fornita... di più non so dirvi, signora... si, qui a Monsperone comanda il barone, lord Misk, ma egli ora è prigioniero dei suoi nemici ed il potere è esercitato dal suo braccio destro, il Maresciallo a cui vostra sorella ha fatto visita.”

Lady Gwen 15-04-2018 00.25.26

Appena entrai, sentii un senso di oppressione palpabile che mi inquietò.
Non avevo mai sentito una cosa simile e mi chiesi perché.
"Desideravate dirmi qualcosa?"

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Altea 15-04-2018 00.26.24

"Oh sorrisi...appunto..ma lo chiamate ancora Sir? Proprio per questo sarebbe più bello vederlo umiliare e ubbidire, mio marito poi lo metterebbe a posto? Non potete intercedere? Ma vi è qualcuno nel castello?" guardandomi attorno.."Per me è più giusto la umiliazione che essere giustiziato..ma vogliamo entrare al castello? Vorrei guardarlo nella sua bellezza" con aria sempre frivola e sensuale...incredibile come questo viso d' Angelo celasse l' opposto certe volte.

Guisgard 15-04-2018 00.34.17

“Sei la padrona di casa...” disse “... non è cortese abbandonare il proprio ospite, non credi? Io non resterò qui a lungo, dunque dovresti approfittarne e prodigarti affinchè il mio soggiorno in questa tua dimora sia degno e soddisfacente... ma non è solo per questo che ti ho fatta chiamare... dimmi... perchè sin dal mio arrivo ho sentito odore di esseri umani? Perchè ho subito percepito l'odore del loro sangue?” Guardandola con i suoi occhi rossi e spietati.
https://www.telegraph.co.uk/content/...eg?imwidth=450

“Avete ragione, madama, non dovrei chiamarlo sir...” disse il guardiano ad Altea “... non più... no, nessuno può intercedere per lui.” Annuì poi alla dama. “Prego, vi farò visitare il castello.”
Condusse così Altea e Derico all'interno del maniero.
Era una costruzione come detto molto diversa dal tipico stile Sygmese e molto più simile invece ai castelli del regno Afragolignonese.
Era monumentale, antico ed austero ed il guardiano raccontò che l'aspetto del maniero in qualche modo ricordava quello inquieto e misterioso del suo padrone.
Non vi erano ritratti, né altre raffigurazione dei nobili Uscianesi, poiché il Maresciallo li aveva fatti tutti distruggere.

Altea 15-04-2018 00.39.43

Mi risultò strano il guardiano si era lasciato sfuggire .... quel...Sir...e se fosse stato una spia degli Uscianesi?
Mi avvicinai a lui e dissi a bassa voce.."Buon uomo..io odio vedere un uomo morire per odio verso un' altra stirpe o razza, ma non si discute la volontà del maresciallo" guardandolo negli occhi "Il vostro nome prego? Potrei vedere il prigioniero? Non si può fare nulla, purtroppo." osservandolo negli occhi in modo serio questa volta.. "E' l'unico Uscianese in giro?" magari sapendo se vi erano altri potevano salvarlo e sapere della imminente impiccagione.."Ma Sir Misk perché è imprigionato?" perplessa

Lady Gwen 15-04-2018 00.41.51

Ricambiai il suo sguardo e lo sostenni, senza difficoltà né timore o disagio.
"Perdonate, si sono verificati certi imprevisti che hanno inevitabilmente richiesto la mia presenza" risposi soltanto.
Era un mio ospite, anche illustre, ma non mi sarei fatta mettere all'angolo da questo pensiero nè mi sentivo in dovere di dare spiegazioni.
A quella domanda rimasi calma, immobile, sempre col mio sguardo nel suo.
"Perché si tratta dell'uomo che ho scelto come compagno e che intendo trasformare al più presto" risposi.
Non aveva senso mentire, perché l'odore era inconfondibile e volevo mettere le cose in chiaro.

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Guisgard 15-04-2018 00.55.07

“No, madama, non si può.” Disse quasi sconcertato il guardiano ad Altea. “E badate di non dire ad alcuno ciò che avete appena detto a me o finirete nei guai. Comunque si, Reddas è l'ultimo Uscianese in terra di Sygma.” Annuendo. “Il barone Misk? E' stato fatto prigioniero da un esercito nemico con cui aveva ingaggiato battaglia mesi fa.”

Lui guardò Gwen negli occhi per un lungo istante, nel quale lei si sentì quasi nuda davanti a lui.
Nuda nell'anima e nei pensieri, come se lui potesse leggervi dentro ogni cosa.
“Giusto...” disse poi “... a cosa servono gli umani se non per nutrirci e servirci?” Con un sorriso sadico. “Bada di trasformarlo al più presto... ritardare può essere pericoloso...” con tono enigmatico, quasi celasse una minaccia “... puoi andare.” Congedandola. “Ah...” fermandola “... colui che ha viaggiato con me? L'hai incontrato? Spero non vi abbia portato noie...”

Altea 15-04-2018 01.00.04

"Farò ammenda....un esercito straniero, e da dove viene questo esercito?" dissi per saperne di più..non sapevo come potevo liberare questo Reddas.

Lady Gwen 15-04-2018 01.01.00

Ancora una volta sondò il mio animo nel profondo attraverso il suo sguardo rosso e penetrante, come abissi infiniti di sangue.
"Lo farò senz'altro, non temete" lo rassicurai.
Stavo per alzarmi, e rimasi in piedi alla sua domanda.
Rimasi perplessa, ma non lo diedi a vedere.
"Naturalmente. Mi ha anche aiutato a guarire il mio familiare. Sono certa che rimembrate "fissandolo, poi mi esibii in un impercettibile sorriso "Una serena notte, Maestro" con un accenno di inchino durante il quale rimasi ancora a fissarlo senza mai perdere l'attenzione.
Poi uscii.

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Guisgard 15-04-2018 01.05.56

“Le libere città Sygmesi” disse Derico ad Altea “sono sempre in guerra fra di loro. Monsperone è impegnato spesso in campagne belliche con le città vicine ed in una di queste guerricciole il barone è stato catturato. Ora è stato chiesto un riscatto per liberarlo e per questo motivo il Maresciallo ha aumentato le tasse.”
“Esatto.” Confermò il vecchio guardiano.

Gwen uscì dalla stanza e si sentì liberata.
Quel senso di oppressione era svanito.
Intanto al crepuscolo si era quasi sostituita la sera.
Una sera non fredda, ma cupa, silenziosa e sinistra.
Da fuori si udivano solo gli ululati dei lupi provenienti dal bosco circostante.

Lady Gwen 15-04-2018 01.10.27

Mi sentii più libera e leggera fuori da lì.
Il senso di oppressione era svanito, ma avevo un altro problema.
La trasformazione di Elv.
Non perchè non potessi trovare un modo per farlo, ma perchè dentro di me sentivo che fosse sbagliato, ingannarlo e poi catapultarlo in una realtà difficile da accettare, soprattutto all'inizio.
Vagai nel corridoio, i miei passi martellanti accompagnati dal fruscio del mio abito e dal melodioso ululato dei lupi, i figli della notte.
"Tatiana..." chiamai, cercando di capire dove fosse.

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Altea 15-04-2018 01.11.50

"Comprendo, non sono molto afferrata di politica...si è fatto tardi ma mi farete un favore?" dissi al guardiano "Anche se non mi avete detto il vostro nome" ed estrassi il regalo per il Maresciallo.."Da parte di Lady Altea de Bastian, mi auguro, se mio marito acconsentirà, possa essere presente ad una festa vorrei dare, io abito nel bosco di Chanty, sin dal mio primo pianto da neonata...io sono l'unica regina incontrastata del Bosco di Chanty, le altre sono volgari imitazioni" sorridendo porgendo la spilla per la cravatta "Ma ditegli è un segreto tra me e lui, visto sono sposata" così avrei stuzzicato la sua attenzione.

Guisgard 15-04-2018 01.23.43

Gwen attraversava i corridoio del palazzo, avvolti da una cupa penombra e scanditi dal rumore dei tacchi della vampira, mentre da fuori giungevano gli agghiaccianti ululati dei lupi lontani.
Come un'ombra proibita e dannata, con il lungo strascico del suo abito gotico, la bella vampira si aggirava agitata in quella dimora maledetta e dimenticata.
“Eccomi...” disse arrivando Tatiana dalla penombra “... mi hai chiamata?”

Il cusode prese il dono di Altea per il Maresciallo ed annuì.
“Sicuramente consegnerò questo vostro dono ed anche le parole che avete pronunciato al Maresciallo, madama.” Disse con riverenza.
“Temo ora si debba andare, madama.” Derico ad Altea. “E' sera ed il castello è sorvegliato.”
Così raggiunsero l'uscita del maniero.
“Sapete...” mormorò Derico a lei “... potrei essere geloso di quel dono al Maresciallo ed alle vostre parole.” Appena furono fuori dal castello, col tono di chi voleva entrare in confidenza.

Altea 15-04-2018 01.27.46

Ringraziai il servitore ed annuii a Derico.
Appena usciti udii le parole di Derico e risi.."Oh, ma vi innamorate tutti della donna sbagliata? Siete il secondo sapete? Non dovete essere geloso di me però posso darvi la mia amicizia...non è stata una visita di cortesia, voglio sapere di più su questa storia ed è legato ad una storia della mia famiglia da millenni...trovo ingiusto però venga giustiziato questo Reddas, non si può fare nulla" sospirai per l' uomo...avrebbe potuto dirmi molto...e liberarci dal Maresciallo..ma dovevo fare il doppio gioco con lui.

Lady Gwen 15-04-2018 01.33.06

Mi voltai verso Tatiana.
"Sì, devo chiederti un parere" iniziai.
Le raccontai tutto quello che era successo con Elv, fin da quando gli avevo rivelato la mia natura e poi fino ad ora, che aveva perso la memoria.
"È una strana situazione. È come se non ricordasse nulla non solo di sé stesso, ma anche del mondo intero. Non so come poter sfruttare la cosa, ma resta il fatto che devo trasformarlo al più presto" nervosa io.

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Guisgard 15-04-2018 01.33.14

“Eh, si vede avete fatto strage di cuori, madama...” disse Derico sorridendo ad Altea “... ma io non mi arrendo.” Baciandole la mano. “Comunque dimenticate questa storia del nobile Uscianese decaduto... il suo Destino è segnato...”
Intanto Furio guardava quella scena dalla carrozza, stringendo i pugni per la rabbia.

Altea 15-04-2018 01.38.45

Tolsi la mano freddamente.."Ripeto..potete arrendervi, in me non avete suscitato nulla..spero davvero mio marito possa fare questa festa..è ora di andare, lasciatemi il vostro biglietto da visita"... non era facile dimenticare questa storia dell' ultimo nobile uscianese decaduto, io volevo salvarlo.

Guisgard 15-04-2018 01.41.42

Tatiana ascoltò Gwen.
“Io dico che è pericoloso tutto ciò...” disse infine “... trasformalo in succube e tienilo come tuo schiavo, come fai con Marko... ma togliti dalla testa altri tipi di legami... noi non possiamo amare... l'Amore è pericoloso quanto e più della luce del Sole per noi, lo sai... questa storia ci porterà solo guai... e poi potrebbe essere rischioso trasformarlo ora che ha perduto la memoria... quando poi la ritroverà? Potrebbe impazzire. Io non sono un'esperta ma dovresti informarti su questo... al lui ora manca qualcosa... il suo passato, la sua coscienza... se lo trasformi ora e poi riacquista la memoria cosa succederà? Potrebbe perdere il senno...”

Derico, un po' deluso, consegnò il suo indirizzo ad Altea e si congedò da lei con un altro baciamano.
La dama tornò così alla sua carrozza, che ripartì per riportarla a casa.
All'interno Furio era visibilmente contrariato.
“Allora...” disse fissandola “... cosa voleva da quell'uomo? Perchè ti baciava la mano? Non sa sei sposata?” Seccato e geloso.

Altea 15-04-2018 01.48.20

"Voleva ciò che volevi tu...Furio...non lo capite non amo nessuno..nessuno" ...solo Lui..."Puoi mettere da parte la tua gelosia".
Arrivati a casa indossai il cappotto e sgattaiolai nella camera e mi cambiai per non destare sospetti rimanendo in camera, avevo poco appetito
e mi affacciai al balcone triste e malinconica.

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Guisgard 15-04-2018 01.53.11

Furio guardò male Altea e non disse altro per tutto il tragitto fino al palazzo.
Tornata a casa, Altea si cambiò e restò sul suo balcone malinconica.
Ad un tratto la porta della stanza si aprì di colpo ed entrò come una furia Fulminaccio.
Raggiunse sua moglie sul balcone visibilmente arrabbiato.
“Allora...” disse a muso duro alla moglie “... dove sei stata tutto il giorno? Sei tornata poco fa... dunque? Voglio sapere dove sei stata e cosa hai fatto!” Urlando ed afferrandola per un polso. “Parla o ti faccio frustare!” Dandole uno schiaffone sul viso. “Avanti, parla o ti picchierò a sangue fino a domani!” Tirandole ancora uno schiaffo sul volto.

Lady Gwen 15-04-2018 01.54.01

"Il fatto che fisicamente non abbiamo un cuore che batta, non vuol dire che non possiamo amare. Non si ama con un muscolo" ribattei "E io non potrei, non ci riuscirei. Non potrei fsrlo, vederlo lì, con quel suo sguardo adorante, mi sentirei una vigliacca più di quanto non faccia già, se dovessi ridurlo come Marko. Io provo qualcosa per lui e la nostra diversa condizione è stato solo uno scherzo del destino, che dopo mille anni mi ha fatto conoscere solo in questo modo la persona che avevo sempre desiderato avere accanto" con tono distante.


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Altea 15-04-2018 01.56.24

Quel gesto, gli schiaffoni e la rabbia...il mio volto si arrossò ma non versai una lacrima..quell' uomo non avrebbe avuto una lacrima da me.
"Sono stata a Monsperon...anzi ho fatto in modo di portare qui, caro marito, il Maresciallo ad una festa che vorrei tenere per farvi aumentare i guadagni..e ho dovuto prendere un regalo pure...ma se tutto va a buon fine, potreste essere in affari con lui" osservandolo..poi poteva pure gettarmi dal balcone che per me era indifferente...vivere in questo modo o morire.

Guisgard 15-04-2018 02.06.49

“Eh, amica mia...” disse Tatiana con un sospiro sincero “... allora sei una vampira anomala... non so se privilegiata o meno...” con un sorriso quasi tenero “... allora non ti resta che capire se lui possa o meno recuperare la memoria ed agire di conseguenza...”

“Una festa...” disse Fulminaccio guardando Altea negli occhi “... e quanto mi costerà? Eh, ci hai pensato?” Ancora nervoso. “Rispondi!” Urlando.
Ma ad un tratto si udì un fruscio dalla finestra.
Allora dall'alberò arrivò qualcuno sul balcone.
Era Furio.
“Cosa diavolo fai, cane?” Minaccioso Fulminaccio.
Ma senza rispondere nulla il ragazzo gli saltò addosso e cominciò una violenta colluttazione fra loro.

Lady Gwen 15-04-2018 02.10.34

Alzai gli occhi su Tatiana e le sue parole mi sorpresero, ma le apprezzai.
"Ma come?" sospirando "Non ricorda nemmeno come sia fatto il mondo là fuori, è impossibile stabilirlo..." avvilita, tastandomi le tempie.

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Guisgard 15-04-2018 02.14.28

"E se..." disse titubante Tatiana a Gwen "... e se chiedessi un responso al barone? Ho sentito il maestro che diceva a Nikolaj come lui fosse un medico... un vampiro con conoscenze mediche forse è il solo che può aiutarti, non credi anche tu?"
Mentre da fuori si udivano ancora i cupi ululati dei lupi lontani.

Lady Gwen 15-04-2018 02.22.21

Sospirai.
"Lo so... So che è l'unica soluzione, come con Marko... Anche se vorrei evitare..." sospirando ancora.
"Va beh, vado... Fammi gli auguri..." sarcasticamente, e uscii nel parco avvolto dalla penombra notturna.

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Guisgard 15-04-2018 02.27.56

Gwen uscì nel cortile.
Non era una sera fredda, ma soffiava un vento malinconico ed inquieto su bosco, arrivando a sibilare sinistro fra le mura del palazzo, mentre in lontananza i lupi ululavano in modo cupo alla Luna spettrale.
Tutto era buio, mutevole, sfuggente ed illusorio.
Gwen sembrava uno spettro che si muoveva in un modo di ombre e di misteri.
Il vento era costante, quasi fastidioso e sferzava le cime degli alberi del giardino.
Soffiava echeggiando come se portasse con sé i lamenti del mondo intero.
Ad un tratto Gwen udì qualcosa.
Una sorta di gemito soffuso, quasi soffocato.

Lady Gwen 15-04-2018 02.33.49

C'era un leggero vento, triste, malinconico.
Mi pesava essere di nuovo qui, a cercare lui, come ieri sera, ma tant'era.
Avanzai nel parco, quando sentii degli strani gemiti.
Perplessa, allora, lo seguii.

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Guisgard 15-04-2018 02.43.55

Quei gemiti nella notte, il sibilo del vento, gli ululati dei lupi, i misteri della notte ed i misteri di Gwen.
Lei seguì quei gemiti soffocati, arrivando fino al giardino.
Erano sempre più vicini.
Riconobbe che erano di una donna che sembrava in bilico tra il dolore ed il piacere.
Un piacere carnale.
Seguì quei gemiti, fino a quando vide qualcosa.
Qualcosa di terribile.
Una mostruosa creature dalle fattezze bestiali, di un lupo ed i tratti in qualche modo umani, che abusava di una ragazza, accoppiandosi carnalmente con lei.
Gwen arrivò ed allora sia la bestia che la ragazza si voltarono a fissarla.
La ragazza era Roze.
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Lady Gwen 15-04-2018 02.47.54

Era difficile dedurre la natura di quei gemiti, se dolore o piacere.
Ma erano di una donna.
Camminai ancora a lungo, finché... Vidi.
Vidi ciò che avrei preferito non vedere.
Mi coprii la bocca con la mano per non urlare e non seppi che fare.
Chiamarla e allontanarla da quella bestia?
Fuggire?
Rimasi paralizzata.
"Roze!" urlai poi, con sgomento, senza il coraggio di avvicinarmi.

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Guisgard 15-04-2018 23.14.43

Alla voce di Gwen, sia Roze che quell'immonda belva si voltarono a guardarla.
Roze allora scoppiò a ridere.
Una risata lasciva, beffarda, come se la vampira fosse stravolta da un piacere ancestrale, proibito, maledetto.
Lei rideva e quella belva ululò forte, per poi tornare a giacere con la ragazza in quel loro amplesso contro natura.

Lady Gwen 15-04-2018 23.17.49

Rimasi immobile a guardare quella scena, sconvolta, udii la risata di Roze e l'ululato di quella belva.
Era una scena orripilante, selvaggiamente lasciva ed insostenibile. Infatti distolsi lo sguardo e tornai in casa, ancora stravolta e confusa.

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Guisgard 15-04-2018 23.24.47

Era notte fonda.
Una notte buia e maledetta, scandita dall'ululato dei lupi e resa opprimente da un senso di desolante disperazione.
Gwen rientrò in casa sconvolta, con ancora l'eco di quella risata di Roze nelle orecchie.
Nel salotto trovò Nikolaj in piedi che la fissava.
Sul volto era impresso quel suo ormai insopportabile ghigno.

Lady Gwen 15-04-2018 23.28.39

L'eco della risata di Roze nelle mie orecchie riusciva a sovrastare l'ululato dei lupi e non riuscivo a liberarmene.
Trovai ad accogliermi in casa il ghigno insopportabile di Nikolaj.
Lo guardai.
"Qualcuno mi spiega cosa diamine sta succedendo lì fuori?" perplessa e stizzita, o forse solo sconvolta, indicando il parco fuori dalle finestre e alludendo a ciò che avevo appena visto.

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Guisgard 15-04-2018 23.36.30

“Noi vampiri” disse Nikolaj ridendo “siamo le creature più fortunate e meravigliose del mondo, poiché siamo liberi. Roze non è poi tanto diversa da te, no? Lei si accoppia con le belve, come tu vorresti farlo con i mortali.” Fissando Gwen.
Ad un tratto si udirono dei passi.
Qualcuno stava scendendo dal primo piano.
Gwen vide così apparire Elv sulle scale.
“L'ululato dei lupi non mi lascia dormire...” rivolto alla ragazza.

Lady Gwen 15-04-2018 23.41.31

"Ma è... È un essere immondo!" esclamai "E poi diamine, parli proprio tu?!" quasi protestai "Quante volte abbiamo preferito altri vampiri al posto dei mortali? Veramente poche..." aggiunsi.
In effetti Nikolaj, non poteva proprio parlare.
Si era perso il conto di quante donne, nei secoli, fosse divenuto l'amante, per non parlare poi di Isabel.
Sentii dei passi, mi voltai e vidi Elv.
Annuii appena, poi guardai Nikolaj.
"Sparisci per cortesia?" con tono duro, schietto e diretto.

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Clio 15-04-2018 23.51.12

Ascoltai pensierosa la risposta di Stuarto.
Beh, se la biblioteca era della Pieve era improbabile trovarvi quel libello, dato che era anticlericale, di solito libri del genere, se finivano nelle mani di un prete venivano bruciati, non certo catalogati in una biblioteca.
Forse avrei avuto più fortuna in una libreria, una di quelle che appoggiava queste idee poco legate alla chiesa, di sicuro vendevano parecchio.
Poi alzai gli occhi al cielo quando mi parlò del Maresciallo e del fatto che Lys vi avesse fatto visita.
Non se ne fa scappare uno, eh...
"Domattina andrò in città, dunque, a cercare questo libretto... la biblioteca della Pieve non mi sembra il luogo adatto, ma immagino ci saranno librerie..." pensierosa.
Poi mi alzai e raggiunsi il tavolo per la cena.
"Parlatemi invece di questo Maresciallo che governa la città..." chiesi a Stuardo, iniziando a mangiare.
L'alternativa era andare a corte e chiedere, ma volevo tenerla come ultima spiaggia, dopotutto io non ero Lys che andava dove le pareva e si prendeva dagli uomini quello che voleva. Dunque le corti mi avevano sempre inquietato, ogni volta che mi ci ero trovata (di solito per caso, perchè mi ero trasformata mentre lei era lì) non mi sentivo a mio agio.

Guisgard 16-04-2018 00.19.23

Nikolaj scoppiò a ridere.
“Attenta...” disse a quell'ordine perentorio di Gwen “... la fortuna non è eterna e la tua potrebbe finire prima o poi... e con essa il tuo comando in questo palazzo...” con tono quasi minaccioso, per poi andare via.
“Tutto bene?” Elv a Gwen. “Spero di non aver interrotto nulla...”

“Il Maresciallo di Monsperone” disse Stuarto a Clio mentre serviva la cena “è un uomo, come dire? Pratico, dai modi spicci, quello che comunemente viene definito uomo d'azione. E' infatti poco incline al compromesso, al confronto e alla diplomazia. Il suo credo è la violenza. La violenza come unico mezzo per ottenere e mantenere il potere. Lui dai suoi simili preferisce essere temuto, più che amato. Ora regge il governo di Monsperone, visto il barone Misk è prigioniero di una città rivale.”

Lady Gwen 16-04-2018 00.22.10

"Tu spera almeno di arrivarci, alla fine, in casa mia" dissi a voce alta, mentre andava via, rimarcando su quelle ultime parole.
Sospirai, più che altro per calmarmi.
"No, non preoccuparti... Dimmi, hai fame?" gli chiesi poi, cercando di tranquillizzare il tono.

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