Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 02-12-2017 19.10.09

"Davvero verrai con me? Non sai quanto io ne sia felice...." rannicchiandomi addosso a lui.

"Grazie..ecco a voi il libro firmato"
sfoggiando quel sorriso che era forzato,
non scrivevo per essere adulata, la fama
ma per informare, per approffondire e per
la mia passione per la scrittura e la storia,
l'archeologia datami da mio padre.
Ad un tratto una mano maschile si protende
e non parla, firmo il libro e lo chiudo
e alzo il volto sorridendo.
E lo vidi lì, silenzioso, che mi guardava in modo
misterioso ed enigmatico.."Vi è qualche problema?" sorridendo.
"Affatto, ho letto il vostro libro e devo farvi i complimenti,
finalmente qualcuno che narra con passione e con prove reali".
Il mio ego si riempì di soddisfazione ma a colpirmi erano
quegli occhi chiari, cosi belli e cristallini, e risaltavano
nei capelli bruni e il suo volto bello e sicuro di sè.
Ma non potevo prolungarmi di più ma qualcosa era scattato in me
anche se non credevo all' Amore a prima vista..
Accavallai la gamba e risposi.."Grazie, non sapete quanto il
vostro complimento mi abbia dato soddisfazione...signor..?"
Lui prese il libro e mi salutò sorridendo e guardandomi.."Grazie
signora Altea, dovere..." e se ne andò.
Lo seguii con lo sguardo e rimasi ferma sulla sua sagoma da dietro che sicura usciva dal Palazzo dove avveniva la manifestazione.
Tornata in camerino presi le mie cose e vidi un mazzo di fiori, erano delle
bellissime rose rosse e lessi.."Doveroso, signora Altea.." e capii erano sue
ma non si era firmato..quel nome sarebbe diventato un meraviglioso enigma da scoprire."


Quella sua domanda e sorrisi accarezzando il suo bel viso.."Ovvio...ti presenterò come il mio uomo, il mio fidanzato..buffo a mio padre verrà un colpo..saperlo dalla stampa. Per me tu sei questo" guardandolo seria in quegli occhi come uno specchio "E spero sia altrettanto per te, è strano io abbia paura tu...possa non amarmi davvero" a bassa voce abbassando la testa in un sospiro.

Clio 02-12-2017 23.16.23

Sorrisi a quelle parole di Goz.
“Beh, possiamo parlare anche con questo Ylo, allora?” Chiesi.
Ero sempre più curiosa riguardo quel robot, volevo sapere che cosa stesse succedendo, e mi chiedevo se quei due sapessero qualcosa.

Guisgard 03-12-2017 00.44.11

Gli occhi neri di Elv restarono per lughi istanti in quelli verdi di Gwen, senza che le sue dita lasciassero il reggiseno della ragazza.
Poi staccò il gancetto e lei sentì il suo reggiseno scivolare via, sotto la maglietta.
"Me..." disse lui "... sicura? Non mi detesti?"

Guisgard 03-12-2017 00.46.41

Goz annuì e tramite uno dei sorvelianti mandò a chiamare Ylo.
Il ragazzo arrivò poco dopo, ancora scosso per l'accaduto.
Allora Goz gli raccontò tutto.
"Quindi" disse infine "queste tre belle scienziate vorrebero capire cosa sta succedendo... tu che ne pensi?"
"Non ne ho la più pallida idea, dottoresse." Candidamente Ylo a Clio ed alle altre due. "Forse un cortocircuito... non so... ma ditemi... ora il robot è pericoloso?"

Lady Gwen 03-12-2017 00.48.50

Non sapevo se si aspettasse o meno la mia risposta.
Forse sì, vista la sua domanda,ma non avrei saputo dirlo.
Sentii il reggiseno scivolare, ma non staccai i miei occhi dai suoi.
"No..." mormorai aggrottando appena la fronte "Non l'ho mai fatto... Non ci sono mai riuscita, che tu voglia crederci o no..." mentre gli accarezzavo i capelli corvini.

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Guisgard 03-12-2017 00.49.19

Lui sorrise ad Altea.
Un sorriso enigmatico.
"A breve albeggerà..." disse "... cerca di riposare un pò... io farò due passi... la ferita al braccio brucia e quindi non riuscirei comunque a dormire... riposati, domani ti attende la conferenza con i tuoi fans... io che ruolo avrò? Magari quello di Ambrogio... il tuo autista personale." Ridendo.

Guisgard 03-12-2017 00.51.16

"Forse dovresti..." disse Elv a Gwen "... si, forse si..." mentre il reggiseno di lei era ormai prossimo a venir via da sotto la maglietta.
Allora lui fece scivolare dentro la mano, fino a raggiungere il seno nudo di lei.

Clio 03-12-2017 00.51.18

“Ancora non lo sappiamo...” guardando il nuovo venuto.
“Ma ci occorrono da lei tutte le informazioni possibili delle impostazioni di Gutalax.. perché quello che le nostre apparecchiature rivelano, è sconcertante!”.
Poi mi voltai verso il robot.
“È lui..” indicando Ylo “Il creatore di cui parlavi, Gutalax?”.

Lady Gwen 03-12-2017 00.56.12

Mi si mozzò il respiro quando il calore della sua mano si spostò raggiungendo il mio seno, per poi fuoriuscire in piccoli sorsi d'aria intermittenti, mentre socchiudevo gli occhi per un piccolo istante.
"No, non credo... Ho poche certezze in vita mia, ma questa è una di quelle..." mormorai piano.

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Guisgard 03-12-2017 00.57.43

“Certo, dottoressa...” disse Ylo a Clio “... ho qui il mio pc portabile dove ho memorizzati tutti i piani delle funzionalità del Gutalax... mi dia qualche minuto e li scarico tutti.” Accendendo il suo computer.
Il robot allora guardò Clio.
“N-o, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a.” A lei. “I-l s-i-g-n-o-r Y-l-o è p-o-c-o p-i-ù d-i u-n t-e-c-n-i-c-o.”
“Al diavolo!” Sbottò Goz. “Si può sapere chi è questo che definisci il tuo creatore, ammasso di latta? Io sono il tuo capo, il tuo boss ed il tuo padrone! Io ti ho ideato e posso rottamarti come e quando voglio!”
Ma il Gutalax non rispose nulla.

Guisgard 03-12-2017 01.06.05

Elv guardò ancora Gwen negli occhi, per un istante indefinito.
Non disse nulla, ma la sua mano era sul seno caldo di lei.
Come una lieve carezza, lambendone il capezzolo.
Tutta la mano racchiudeva quel giovane seno, sfiorandolo con movimenti lenti, ma continui.

Lady Gwen 03-12-2017 01.12.59

Neanche stavolta disse nulla.
O forse, il mio cervello aveva deliberatamente deciso di scollegarsi nel momento in cui le sue carezze lente erano iniziate e semplicemente non lo avevo sentito.
Ma ciò non importava, adesso.
Chiusi gli occhi e dalle mie labbra iniziarono a sfuggire caldi gemiti di piacere per quel tocco morbido e infinito.
Non mi interessava niente di niente, tutta quell'orrenda situazione in cui la città intera versava, era tutto chiuso fuori da qui.


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Guisgard 03-12-2017 01.21.07

Continuò a non dire nulla.
Guardava Gwen negli occhi senza smettere di tenere la sua mano sul seno di lei.
Poi le alzò la maglietta, scoprendole il petto ormai nudo.
Guardò a lungo quei due bei seni, iniziando a sfiorarli prima, con entrambe le mani e ad accarezzarli poi.
Carezze lente, leggere, calde, insistendo dolcemente con le dita sui suoi capezzoli, fino a farli irrigidire, rendendoli turgidi.
Poi, sempre restando in silenzio ma fissando il suo volto, si avvicinò con la bocca e cominciò a giocare con le labbra su quei seni.

Lady Gwen 03-12-2017 01.27.12

Sentii che alzava la maglietta fino a scoprire il seno nudo.
Continuò a sfiorarli e accarezzarli con le mani, mentre i miei sospiri diventavano ansiti.
Poi, divennero gemiti quando iniziò ad assaporarli con le labbra ed io strinsi forte le dita fra i suoi capelli.
Desideravo quelle labbra, quella bocca, desideravo lui con tutta me stessa e il fatto che sentissi che anche per lui era lo stesso, rendeva insopportabile ed estenuante quell'attesa durante la quale lui non era ancora mio.

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Guisgard 03-12-2017 01.38.20

Ore 7...

Quel gioco erotico continuava tra i due giovani.
Elv giocava con le labbra sui seni di Gwen, strappandole sospiri e gemiti, rendendo le sue gote rosse e la sua pelle calda.
E continuava, continuava, assaporandone i capezzoli rigidi e rosati, la pelle salata ed arrossata.
Poi ad un tratto il tablet di lui tintinnò.
Il suono era particolare, di una casella postale speciale.
Infatti Elv si voltò all'istante ed afferrò il tablet.
“E' una mail di mio nonno...” disse “... inviata un'ora fa ma arrivata solo ora... internet è instabile come tutto il resto...” e si apprestò a leggerla.
Fuori cominciava ad albeggiare.
http://ak2.picdn.net/shutterstock/vi...82/thumb/1.jpg

Lady Gwen 03-12-2017 01.44.45

Sentivo le guance andare a fuoco e la pelle scottare, soprattutto quella sensibile, delicata e ormai eccitata che lui assaporava con le labbra.
Fin quando il tablet non notificò una mail di suo nonno.
Sospirai silenziosamente chiudendo gli occhi un po' scocciata per quell'interruzione e abbassai la maglietta, ma speravo che non fosse successo nulla.
Ancora stravolta è un po' ansimante, mi avvicinai a lui appoggiandomi alla sua spalla.
"Cosa dice? È successo qualcosa?"

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Guisgard 03-12-2017 01.54.36

“Non so... non capisco...” disse Elv a Gwen dopo aver letto la mail “... mio nonno dice soltanto di non uscire, di restare in casa...” perplesso.
La tv poco dopo l'alba riprese a funzionare, sebbene non senza qualche interferenza.
Naturalmente il telegiornale esordì con le ultime notizie riguardo gli strani accadimenti che avevano colpito la città.
“Dopo gli strani comportamenti di animali e il malfunzionamento di reti telefoniche ed informatiche, stamani un inquietante risveglio è toccato a molti contadini ed abitanti della campagna fra Capomazda City ed Afragolopolis...” la conduttrice del tg “... misteriosi disegni, chiamiamoli così, sono infatti apparsi, è il caso di dire visto che di essi non vi erano tracce fino a ieri sera, in diversi campi coltivati... l'accaduto ha subito suscitato l'interesse generale e naturalmente molti hanno gridato ad un qualche intervento di origine extraterrestre...”
https://www.travel365.it/foto/crop-c...-copertina.jpg

Clio 03-12-2017 01.55.08

Niente, nemmeno Ylo.
Me l’aspettavo ma dovevo tentare.
“È quello che intendiamo scoprire ...” con tono che sottintendeva un “si calmi”.
Poi mi voltai vero Ylo.
“Trovati i Dati?” A lui.
“Vogliamo controllare, dottoresse?” Alle altre due.

Lady Gwen 03-12-2017 01.57.50

"Allora sarà sicuramente successo qualcosa, riguardo cui però forse non vuole allarmarci..." pensierosa.
Poi però, dopo l'alba, la TV riprese a funzionare e ci lasciò pietrificati.
"Ma... Com'è possibile una cosa del genere?" esclamai, incredula "Deve esserci una spiegazione logica!"
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Guisgard 03-12-2017 02.10.48

Debha annuì a Clio e cominciò a controllare i piani del Gutalax tramite accurati sistemi informativi al computer.
“Qui è tutto nella norma...” leggendo poi i risultati alle altre due dottoresse “... il Gutalax presenta funzioni tipiche di un robot da combattimento ad uso sportivo... anzi, secondo questi risultati non è neanche il più evoluto della sua categoria...”
“Allora come si spiega tutto ciò?” Plates.
“Per quanto assurdo...” mormorò Debha “... è come... è come se questo robot... come se si... è assurdo lo so... eppure i dati sembrano dirci che...”
“Cosa, dottoressa?” Nervosamente Goz. “Cosa diavolo vogliono dire quei dannati risultati?”
“Sembrano dirci che il Gutalax...” perplessa Debha “... che il Gutalx si stia evolvendo...”

Guisgard 03-12-2017 02.12.38

“Magari qualche idiota, approfittando degli strani fatti accaduti in città, avrà pensato bene di fare uno scherzo con quegli stupidi cerchi nei campi...” disse Elv a Gwen, per poi avvicinarsi alla finestra e guardare fuori.

Lady Gwen 03-12-2017 02.14.25

"Beh, possibile, ma chi lo sa..." con tono assorto.
"Comunque, non sarebbe il caso di chiamare tuo nonno? Tanto per sapere se sta bene. Ci ha detto di restare dentro, ma lui è ancora lì fuori, potrebbe succedergli qualcosa..."

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Guisgard 03-12-2017 02.22.59

“Mio nonno è così...” disse Elv a Gwen “... si è estranea dal mondo ma quando è alle prese con i suoi studi...”
La luce del giorno cominciò a rischiarare la stanza, rimasta per gran parte della notte sempre al buio.
Allora Gwen notò alla parete un ritratto.
Era di una giovane molto bella.
Bionda e con gli occhi di un azzurro intenso.

Lady Gwen 03-12-2017 02.29.29

"Capisco..."
La luce del giorno entrò nella stanza illuminandola.
E illuminando anche il ritratto di una giovane molto bella e bionda con gli occhi azzurri.
"Chi è?" chiesi curiosamente.

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Guisgard 03-12-2017 02.41.14

Elv guardò il ritratto ma non disse nulla, tornando poi a fissare fuori dalla finestra.
“Vieni a vedere, Gwen...” disse ad un tratto lui, indicando a strada “... è incredibile...”

Lady Gwen 03-12-2017 02.44.40

Dal fatto che non disse nulla, anzi, mi ignorò proprio bellamente, capii che doveva essere Ilaria.
Capivo il non volerne parlare, ma ora stava diventando davvero troppo e mi dava sui nervi.
Poi mi chiamò per guardare fuori dalla finestra e lo raggiunsi.
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Guisgard 03-12-2017 02.53.47

Gwen raggiunse Elv e guardò fuori dalla finestra.
Era mattina ed il Sole illuminava ormai le strade della città.
L'aria era fredda, il cielo grigio e l'arrivo della pioggia sembrava imminente.
In lontananza si udiva ancora il fragore dei tuoi, come se il temporale si fosse allontanato.
Un vento gelido sferzava le cime degli alberi lungo i viali ed i giardinetti pubblici.
Ma qualcosa di insolito si mostrava agli occhi dei due giovani e di tutti i cittadini in strada.
Un'infinità di petali fluttuava nell'aria, di vari colori come se le piante e gli alberi stessero maturando in questo momento, nonostante la giornata decisamente invernale.
Ovunque era diffuso un profumo intenso di erba e di fiori, come se l'aria ne fosse satura.
I petali, di diversissime specie e colori, giungevano dappertutto, ricoprendo ogni cosa.
“Ma...” disse Elv stupito “... che diavolo sta succedendo?” Inquieto.
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Lady Gwen 03-12-2017 02.59.19

Subito, non colsi ciò che Elv voleva farmi notare.
La mattinata era pallida, un po' grigia e c'era vento.
Ma poi, vidi che l'aria era satura di petali, di ogni tipo, grandezza e colore.
Se ne sentiva il profumo forte e intenso.
Sembrava Maggio, ma eravamo praticamente in inverno edera molto molto strano, forse ancor più di quei disegni nei campi.
"Non so... È come se la primavera fosse esplosa all'improvviso."

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Altea 03-12-2017 20.06.11

Quelle ultime parole proferite ridendo mi colpirono a tradimento..autista personale. Ma non aveva capito gli avevo aperto il mio Cuore, ero lì davanti a lui e avevo detto esplicitamente lui sarebbe stato quello che per me era...il mio uomo, il mio fidanzato..l' uomo con cui condividere tutto e forse per la vita. Realizzai in quel momento che, forse, quella risposta celava la totale sua indifferenza verso me, ero stata una sciocca ad aprirmi, lasciarmi andare e mostrare il mio Amore a un uomo che non nutriva assolutamente nulla per me.
Presi il giubbotto ed uscii nonostante tutto seguendolo vicino ma a debita distanza...il mio cuore stillava gocce di sentimento ferito che attraversava le vene e il sangue caldo fino ad arrivare al cervello e tormentarmi..ma dovevo tenere un contegno, d' altronde era venuto qui per aiutarmi, si era pure ferito ed ero in debito con lui, non potevo lasciarlo solo visto gli accaduti di prima.
Intanto stava arrivando l' Alba e composi il numero del mio manager e lasciai un messaggio in segreteria telefonica ma in modo che Lui sentisse e capisse quel suo gesto troppo forte.."Sono Altea, penso oggi salterà la conferenza stampa per gli autografi, rinvia alla prossima settimana, non sono dell' umore adatto..la gente mi vuole sorridente vero? Ebbene oggi non ho voglia di sorridere, scusami..ci sentiremo dopo" e riagganciai continuando a seguirlo senza dire altro.

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Clio 04-12-2017 15.56.31

Evolvendo?
Guardai Debha lievemente perplessa.
“I robot che evolvono e controlleranno il mondo..” sussurrai piano.
Eccolo lì, il nostro timore, il rischio più grande che aveva scosso le nostre coscienze e infiammato i nostri cuori, portando molti di noi a prendere la via della ribellione.
Quella ribellione verso il degrado dell'uomo moderno che ci stava consumando, che avanzava sempre di più, divorando in silenzio tutto ciò che di eroico, alto e immenso che c'era nell'uomo.
Quell'uomo che una volta era padrone dell'universo e che ora, convinto di essere un dio creatore, diventava sempre più schiavo delle sue stesse macchine.
E io ero decisa ad impedire tutto quello, i miei studi, i miei sforzi, la mia doppia vita, ogni sacrificio serviva a questo.
A portare alto al di sopra di tutto un ideale-
Tuttavia, non diedi a vedere il mio stato d'animo, abituata com'ero a vivere quella doppia vita, ad indossare una maschera per la maggior parte del tempo.
Erano pochi ormai, i momenti in cui potevo toglierla e restare me stessa.
Quello però... non era uno di loro.
Mi voltai grevemente verso la dottoressa Debah.
"Dobbiamo assolutamente scoprire che cosa ha generato questo cambiamento, non basta disattivarlo o sostuirlo, dobbiamo capire che cosa può aver causato tutto questo..." sospirai.
"Voi siete esperta di intelligenza artificiale, che cosa ne pensate? Vi è mai capitato qualcosa di simile?" chiesi, pensierosa.

Guisgard 04-12-2017 16.37.55

Il cielo era di un grigio argento, quasi cromato, con pallidi riflessi di un'ametista vaga e bagliori di un cobalto spento.
Le nuvole, alte e lontane, sembravano estranee ed un'indifferente Luna vegetava trai balenii innaturali di quell'inquieto cielo di Dicembre.
Ovunque nell'aria volteggiavano petali dai colori infiniti ed i profumi più diversi, ammantando di una straordinaria iride la città e le sue forme.
In strada le persone passeggiavano stranite e meravigliate, con i ragazzini tutti impegnati a rincorrere quella nevicata di odorosi coriandoli che il cielo disseminava in ogni dove.
“Mio nonno ha detto di restare in casa...” disse piano Elv a Gwen.

Guisgard 04-12-2017 16.38.09

Lui si avvicinò ad Altea dopo che lei ebbe telefonato al suo manager.
“Un'artista” disse “non dovrebbe mai deludere i suoi fans... cos'hai? Sei scossa per cosa?” Fissandola con i suoi occhi chiari.
Ma in quel momento lui si voltò a guardare la campagna, tutta ricoperta da un variopinto manto di petali e con l'aria intrisa di infiniti profumi.
“Ma che diavolo succede?” Mormorò lui.

Guisgard 04-12-2017 16.38.22

“Sinceramente non so cosa pensare...” disse Debha a Clio.
Intanto Goz e Ylo si guardavano perplessi.
“Temo finiremo nei guai...” il secondo.
“Mah, queste tre non ci capiscono nulla...” borbottò il primo “... guardale... io le vedrei meglio in un film per adulti, altrochè scienziate e laboratori...” ridacchiando.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò uno dei tecnici.
“Dottoresse...” disse “... altri robot hanno manifestato comportamenti strani, inconsueti e persino ostili...”
“Il Gutalax quindi non è il solo!” Esclamò Ylo.

Lady Gwen 04-12-2017 16.42.28

Anche il cielo aveva strane sfumature, ogni sfumatura del grigio e quasi del viola, mentre i petali continuavano a volteggiare, colorare e profumare e la Luna ancora si intravedeva.
Guardai Elv e mi appoggiai alla sua spalla.
"Allora dovremmo farlo, no?" chiesi piano.

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Altea 04-12-2017 16.43.38

Alle sue parole sospirai.."Sei tu che mi sconvolgi...mi sembra non ti interessa nulla di me" alzando gli occhi verdi e sfidandolo con coraggio.
Ma vedendo il suo stupore e le sue parole mi voltai e rimasi pure io sbalordita..."Mah...appunto..che sta succedendo? La tecnologia si sta rivoltando, pure gli animali...e ora pure le stagioni...ti ricordi il profumo di fiori di stanotte?" mi strinsi al suo braccio non ferito.."Siamo in due a vederlo, non siamo impazziti".

Guisgard 04-12-2017 16.49.37

Elv continuava a guardare fuori con quei petali che volteggiavano ovunque.
La tv appariva sempre disturbata ed i telefoni erano quasi inefficaci.
Fuori la gente appariva tutta presa da quell'insolito spettacolo che tingeva di infiniti colori la città.
Gwen aveva la testa sulla spalla di lui.
“Si, forse dovremmo...” disse il ragazzo “... anche se... anche se non credo che dei petali siano pericolosi, no?”

Guisgard 04-12-2017 16.49.49

“O forse è il mondo ad essere impazzito...” disse lui guardando negli occhi Altea.
Poi, con gesto improvviso, la prese fra le braccia e la baciò con passione.
Un bacio profondo, caldo, appagante che le tolse il fiato, mentre intorno a loro quella cascata di petali colorava ogni cosa.

Lady Gwen 04-12-2017 16.55.00

Lo guardai, poi guardai fuori.
Non erano i petali a spaventarmi, o qualsiasi altra cosa.
Era la sola idea di uscire lì fuori dopo quella lunga prigionia a spaventarmi.
Non sapevo perché, ma era come se ormai queste mura fossero il mio habitat naturale, non più il mondo esterno.
Per quanto mi riguardava, potevo anche carbonizzarmi e trasformarmi in un mucchietto di cenere appena messo un piede fuori.
Questo era un po' esagerato, ma era il modo in cui mi sentivo al pensiero di uscire.

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Altea 04-12-2017 16.56.23

"Mi sembra proprio sia impazzito...e.." non ebbi il tempo di finire e mi trovai nelle sue braccia avvolgenti come quel turbinio di petali profumati e le sue labbra, la sua bocca che mi baciava con ardore e passione.
Il Cielo sopra noi poteva pure cascare con gli infiniti colori e bagliori, quel manto di petali poteva avvolgerci come un Incanto...ma nulla ci avrebbe smosso da lì, da quel momento in cui capii che i miei dubbi erano stati solo stupide paure.
Mi strinsi forte a lui senza smetterlo di baciarlo, il fiato corto dall' enfasi di quel momento di passione e romanticismo.

Guisgard 04-12-2017 17.04.43

“Tu” disse Elv fissando Gwen “non vuoi uscire? Hai paura?”


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