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“All'attesa...” disse Elv a Gwen “... attesa per cosa? Cosa attendete?” Guardandola, senza lasciare la sua mano. “Siete una misteriosa ragazza, se mi permettete... siete giovane, bella e nobile... eppure segregata qui mi sembra uno spreco... vivete ritirata dal Sole e dal mondo...” sorridendo “... e se io ora vi invitassi ad uscire? Anche solo in giardino... a cercare un fiore appena sbocciato, un frutto maturo o anche solo a passeggiare sotto i platani in fiore, visto dicono porti fortuna...”
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Stavo per rispondere, ma mi ammutolii alla proposta.
Ma perché la gente amava così tanto il sole e la luce del giorno? Cosa c'era di interessante in tutto ciò? Abbozzai un sorriso. "Non amo il sole, ma sarei comunque felice di rubarti una passeggiata al chiaro di Luna, stasera..." proposi io, con tono invitante e convincente. "Fortuna, dici? È questo che cerchi?" gli chiesi, curiosa "Qual è il tuo grande desiderio adesso, giovane Elv?" mormorai, guardandolo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Benissimo, la Luna è più magica del Sole.” Disse Elv sorridendo a Gwen. “Allora conterò le ore che mi separano dalla sera.” Fissandola. “Ciò che più desidero? Oh, quanta grazia... siete forse una fata? Un'incantatrice?” Divertito. “Qualunque desiderio?”
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Sorrisi, stavolta di un sorriso autentico e sincero, alle sue parole sulla nostra passeggiata serale.
Già, anche io attendevo con ansia. Soprattutto perché era la conferma che aveva deciso di restare. Assunsi un'espressione divertita. "No, non una fata..." risposi "Qualunque, sì. È forse troppo impossibile il tuo desiderio?" curiosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Chissà...” disse Elv a Gwen fissandola “... forse è un capriccio, forse un'illusione o magari un sogno... io... io vorrei che tu ti innamorassi di me... perdutamente...” guardandola e stringendo la sua mano.
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Lo guardavo, era davvero bello, il suo sguardo poi, così irriverente senza paura di essere inopportuno, troppo sfacciato o altro.
Mi piaceva essere guardata in quel modo, mi piaceva avere qualcuno che tentasse di sfidare la mia ira, che mi tenesse testa, era così eccitante così intrigante la cosa. "Interessante scelta di parole, signor Aegos..." con un sorrisetto divertito. Allora mi avvicinai a lui, iniziando ad accarezzargli il petto con fare lascivo. "E ditemi, con queste cavalle, ci sapete fare?" guardandolo negli occhi, guardandolo tutto dalla testa ai piedi, quel corpo che sembrava perfetto, che non vedevo l'ora di scoprire, assaporare, assaggiare. https://i.pinimg.com/564x/81/2f/ec/8...c7d4ade4ab.jpg |
Potevo dire che mi aveva spiazzata la sua risposta, non per le parole in sé e per sé, ma per il tono con cui lo aveva detto.
Tenero, speranzoso, veramente desideroso che ciò si realizzasse. Sorrisi appena, sciolsi la mano dalla sua portandola fra i suoi capelli e poggiai la fronte sulla sua. "È davvero questo che vuoi?" sussurrai. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Aegos guardò Lys negli occhi e sorrise beffardo, sicuro di sé e del suo fascino irriverente e scanzonato.
“Certo, madama...” disse accarezzando il muso del cavallo che portava con le briglie “... volete che ne faccia cavalcare qualcuna? Fino a sfiancarla? Desiderate che la faccia nitrire fino allo stremo, signora?” Con tono ambiguo. Elv guardò Gwen. “Si, è questo ciò che voglio...” disse guardandola nella penombra innaturale della stanza “... è questo il mio desiderio... la Luna di stasera mi ascolterà?” Godendosi le carezze di lei fra i suoi capelli scuri. |
Sorrisi e lo guardai.
"Sono sicura di sì..." sussurrai. Poi lo baciai, tenendo il suo viso fra le mani. Improvvisamente, la vita. La sentii colmarmi di nuovo, rendermi di nuovo partecipe di quel calore pulsante che avevo perso per sempre. Ma l'avevo ritrovato sulle sue labbra, nel suo corpo, nelle sue parole a me rivolte. Un nuovo alito vitale a rianimare il mio corpo freddo e marmoreo che essudava dal suo respiro, ora unito al mio.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ba200e204f.gif Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Rimanemmo in silenzio per metà del viaggio ed ero persa nei miei pensieri quando Furio interruppe con quella battuta e ridendo.
Mi voltai guardandolo furiosamente.."Non ti permettere..in fondo non sai nulla di me. No, è che mi ha preso per una pazza e per di più una povera donnetta infelice per essere stata obbligata a sposare quell' ignobile uomo" proferii quelle parole talmente in fretta da non avere più fiato per la rabbia e cercai di tranquillizzarmi.."Non puoi capire..non ora..comunque in Palazzo è meglio tu non mi dia tanta confidenza, mio marito non lo accetterebbe" posando lo sguardo nuovamente verso l' infinità della bellezza del bosco. |
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