Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   La taverna di Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=2)
-   -   Accadde quel giorno (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2522)

Lady Gwen 24-11-2017 00.34.49

Nel momento esatto in cui presi l'uccellino, quello mi beccò la mano.
Lanciai un urlo per il dolore mentre quello immeiatamente scappava via e la mano iniziava un po' a sanguinare.
"Accidenti... Guarda tu cosa si ha a fare del bene..." mormorai dolorante, mentre cercavo qualcosa da avvolgere attorno alla mano.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 24-11-2017 00.35.45

“Già.” Disse annuendo Goz ad Altea.
Fece un ceno col capo a Ylo e quello accese il grosso radiocomando.
Allora una saracinesca di ferro cominciò ad alzarsi e dietro di essa spuntò un grosso robot.
“Le presento Gutalax, il robot più forte dell'universo.” Orgoglioso Goz.
https://www.sideshowtoy.com/wp-conte...ure-902662.jpg

Clio 24-11-2017 00.36.19

Mi sedetti comodamente nel posto che occupavo di solito, e guardai la partita.
Era fondamentale tutto quello per la causa, che si fidassero di me, che mi raccontassero i loro segreti, ogni informazione poteva essere utile ai nostri tecnici che sabotavano quelle macchine.

Guisgard 24-11-2017 00.47.39

Gwen cominciò a cercare qualcosa con cui asciugarsi la mano che le sanguinava.
Ad un tratto provò una strana sensazione, come di angoscia.
Si accorse allora che un profondo ed innaturale silenzio avvolgeva l'aria fuori dalla sua stanza.
Come se dall'esterno non giungessero più rumori.

Guisgard 24-11-2017 00.48.04

Clio era fra il pubblico, in attesa di assistere all'incontro.
Finalmente l'arbitro salì sul ring e presentò le due squadre col pubblico tutto esaltato.
“Pulstar contro Quasar.” Disse annunciando il tutto. “Roton contro Ratler.” Indicando i due grossi e pesanti robot che raggiunsero il ring tra il boato del pubblico.
Erano alti entrambi più di due metri, dal peso di svariati quintali.
Il gong suonò e lo scontro fra i due titani cominciò.
https://images-na.ssl-images-amazon....77,268_AL_.jpg

Lady Gwen 24-11-2017 00.52.21

Diamine, nemmeno un fazzoletto!
Alla fine strappai un pezzo di lenzuolo e lo avvolsi attorno alla mano.
Poi, angoscia.
Angoscia e silenzio, totalmente innaturali ed improvvisi.
Era come se una cappa densa e oscura gravida di tristezza fosse calata insieme al buio.
Mi avvicinai alla finestra chiudendola e rimasi un istante a guardare fuori.
Era però come se avvolgesse anche tutta la casa, oltre la mia stanza.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 24-11-2017 01.06.04

Gwen tornò alla finestra e guardò fuori.
Il pomeriggio si avviava stancamente oltre la sua metà.
Il cielo era velato da sottili ed alte nuvole ed un azzurro spento aleggiava su quello scorcio muto di città.
Un silenzio angosciante avvolgeva ogni cosa.
Ad un tratto si accorse di qualcosa di inquietante.
Decine e decine di uccelli, forse qualche centinaio, stavano fermi lungo i cavi degli elettrodotti, sui capannoni e sui tetti delle case vicine.
https://thesouloftheplot.files.wordp...rdsmassing.jpg

Lady Gwen 24-11-2017 01.10.53

Notai una cosa.
Inquietante quanto strana.
Decine e decine di uccelli, centinaia, appollaiati lungo i cavi degli elettrodotti, sui tetti, ovunque.
Ero certa che in mezzo ci fosse anche quello che mi aveva morss.
Ma ora la domanda era: cosa ci facevano qui tutti questi uccelli?
Era davvero una situazione dubbia e inquietante.
Sspevo comunque che non avrei più aperto la finestra finchè quegli uccelli non se ne fossero andati.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Clio 24-11-2017 01.22.34

La verità era che... a me gli incontri di robot non piacevano proprio.
Non capivo cosa ci trovasse la gente di così appassionante.
Che senso aveva guardare un duello, se non c'era nessun rischio da parte dei due contendenti?
Se tutto quello che si rischiava era di dover spendere soldi per riparare il robot.. soldi!
I soldi erano al centro di tutto nel mondo moderno.
Ancora ricordavo un pomeriggio di tanti anni prima, quando non ero che un'adolescente idealista appena entrata in contatto con i ribelli, e il nostro maestro, la nostra ispirazione, la nostra guida, in uno dei suoi incontri di formazione, aveva sbattuto il portafoglio sul tavolo dicendo "Questo, questo è il vero nemico da combattere!".
Ricordo quanto ci pensassi a quell'affermazione, quanto mi tornasse alla mente negli anni, quando da semplice ragazzina ero diventata una degli esponenti di spicco della ribellione... e non solo.
Un guerriero, ero diventata un guerriero.
Uno vero, però, uno di quelli che mette a rischio la sua vita, il suo sangue mentre combatte.
Vedere quelle macchine, riconoscere in loro i movimenti che io stessa ho fatto installare. È per questo che sono qui, per questo chiedono la mia consulenza, per la mia conoscenza del combattimento corpo a corpo, dell'antica gladiatura.... in ambito accademico s'intende.
O almeno è quello che credono.
Più li guardo, e più il ricordo del mio ultimo incontro con Runa nell'arena sotterranea si fa vivido nella mia mente.
I suoi occhi azzurri sotto l'elmo che si intrecciano nei miei, la mia lancia e il suo pugnale intrecciati prima dello scontro mentre il boato intorno a noi si fa sempre più intenso e quelle mani che battono tra loro danno il ritmo ai nostri cuori, e poi la lotta, quella danza all'unisono fatta di ferro e carne dove io le donavo il mio corpo e la mia anima, e lei faceva lo stesso con me.
Istintivamente mi portai la mano alla coscia, martoriata dai suoi colpi, quasi volessi ricordare a me stessa che era tutto vero che io quelle emozioni sì, le ho provate, le ho sentite sulla mia pelle, mi hanno squassato il cuore, lo hanno sconvolto e divorato nel profondo.
Sospiro, guardando quell'incontro con un sorriso enigmatico.
Quell'incontro che continuava, e al quale dovevo prestare attenzione.

Guisgard 24-11-2017 01.25.44

Restarono lì.
Appollaiati sui cavi dell'elettricità.
Immobili.
Era una scena irreale, innaturale.
Il cielo assumeva strani e fosche tonalità di celeste, blu, eppure non sembrava l'imbrunire.
Ad un tratto nel cortile cominciò ad abbaiare il cane di Elv.
Abbaiava così forte che Gwen fu scossa con violenza dai suoi pensieri.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03.10.50.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License