Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 19-02-2017 05.17.49

Era come se il mondo si fosse fermato e fosse diventato solo nostro.
Il nostro angolo di mondo, fuori dal tempo, dalla storia, fuori da ogni logica.
Un angolo di mondo fatto solo di cuori che battevano ed emozioni che nascevano pian piano.
Entrammo in casa e io subito andai a prepararmi.
Era bella quell'attesa, era ricca di emozioni e sensazioni nuove.
Allora mi vestii, e dopo poco ero nella sala grande, dove Icarius dipingeva, nei miei abiti regali.
"Dove vuoi che mi metta?" Guardandolo raggiante.

Guisgard 19-02-2017 05.28.39

Icarius preparò la tela, poi bagnò i suoi pennelli e mischiò le tempere.
Era accanto alla finestra e guardava fuori, immaginando uno scenario da cui trarre ispirazione ed in cui inserire il suo nuovo lavoro.
E mentre vagava con i pensieri tra estro e passione, nella sala arrivò Clio, con quel suo meraviglioso abito senza tempo.
“Là, ho preparato un divanetto...” disse lui, indicandole un divanetto foderato ed ornato di fiori di campo “... mettiti pure lì, come più comodamente e naturalmente ti trovi...”

Clio 19-02-2017 05.35.42

Entrai nella stanza, e subito cercai il suo sguardo.
Nel vederlo mi illuminai, volevo avvicinarmi ma non lo feci.
Volevo quello sguardo meraviglioso su di me.
Anche se sapevo che sarebbe stata una dolce tortura stargli lontana.
Però, diligentemente mi sdraiai, poggiandomi su un gomito, mentre la bianca stoffa copriva le mie gambe leggermente piegate.

Guisgard 19-02-2017 05.46.21

Clio entrò ed il suo desiderio fu soddisfatto.
Lo sguardo di Icarius era su di lei, su ogni tratto del suo bel corpo, senza staccarsi mai.
Lei percepiva quello sguardo e quel suo desiderio.
Lo sentiva addosso, forte, insistente.
Quel ragazzo non riusciva a celare i suoi stati d'animo e le sue passioni, invadendo il cosmo della regina, che ne percepiva l'essenza in ogni sua forma.
Poi con naturalezza e docilmente la sovrana galattica si sdraiò sul divanetto.

Guisgard 19-02-2017 05.48.13

Altea attese che quella lunga notte passasse.
Verso l'alba sentì passi nel corridoio, poiché tutti cominciavano a svegliarsi.
Poi, dopo un po', qualcuno bussò alla sua porta.

Clio 19-02-2017 05.51.44

Quello sguardo.
Quanto era bello quello sguardo su di me.
Era come una finestra su un panorama sterminato, ricco di fiori, ma anche boschi e montagne, e tutte le cose più belle che questo pianeta racchiudeva.
Gli sorrisi, quando i miei occhi incrociavano i suoi.
"Va bene così?" Gli chiesi, sorridendo.

Guisgard 19-02-2017 05.59.22

Icarius guardò ancora Clio, per poi avvicinarsi ed adagiando un fiore, strappato da una delle ceste attorno al divano, fra i capelli di lei.
Un gesto delicato che lo portò a sfiorare il bel viso della regina.
“Perfetto...” disse “... sei bellissima...” tornando alla sua tela “... come ti piacerebbe essere ritratta? Dopo una battaglia? O dopo un cerimoniale? O magari in un momento di intimità?”

Clio 19-02-2017 06.21.01

La leggenda dello Scorpione di Giada
 
Mi illuminai nel vedere che si avvicinava.
Sentivo un brivido scendere lungo la schiena.
Prese un fiore e si avvicinò, mentre il mio cuore accelerava sempre di più.
Quel contatto sul mio viso.
Mi infiammò, e i miei occhi si spalancarono enormemente.
"Come vuoi, Icarius.." sussurrai "Voglio specchiarmi nei tuoi occhi.." con aria sognante.

Guisgard 19-02-2017 06.30.15

Icarius sorrise.
“Che regina poetica...” disse, per poi cominciare a dipingere “... beh, io ti immagino nel tuo palazzo... da sola... quindi in un attimo di libertà, di intimità... lontana dal cerimoniale di corte... ma di nascosto un cavaliere, o anche un servitore ti spia... a tua insaputa... io dipingerò ciò che lui vede...” guardandola negli occhi.

Guisgard 19-02-2017 06.39.49

“Beh, che sia il primo o l'ultimo” disse Charlotte a Gaynor “sempre fortunata sei stata...” mentre tutti applaudivano intorno a loro “... comunque hai ragione... è proprio bello... moro... occhi azzurri e misteriosi... quel sorriso da simpatica canaglia, i suoi modi gentili ma virili... ehhh...” sospirò.
“Quello non è Guisgard...” ad un tratto un vecchio in frac dietro di loro “... il vero è morto in quell'incidente aereo... quello è un sosia, una nuova trovata pubblicitaria... per non perdere gli incassi al botteghino... è tutto un complotto...” scuotendo il capo.


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