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Annuii in risposta e poi sentii bussare alla porta.
"Ciao, Yko" salutai la dottoressa, da poco arrivata. Spalancai poi gli occhi a quella notizia. "Scomparso?" cercai di tenere il tono della voce moderato, ma era difficile dopo una notizia simile. "Perchè non sono stata avvisata?" Dissi ancora sconvolta. Non avevo intenzione di prendermela con Yko, ma avevo necessariamente bisogno di sapere cosa fosse successo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Comincia a guidare verso l’Oblivion, le luci della città a riflettersi sulla vernice nera della carrozzeria.
“Io penso tu ti allena per proteggere davvero molte persone.” dissi sincera, alludendo a tutte le sue conquiste “Ma il fatto è che finché fai bene il tuo lavoro, e fai ogni cosa che ti chiedo, per me puoi considerarti libero come l’aria.” Quella notte, il traffico non sembrava essere troppo pressante, e questo rese più semplice la guida. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Beh, ecco... ieri lei non era di turno..." disse Yko a Gwen "... e essendo poi stato ritrovato l'androide il direttore mi ha fatto promettere di non rivelare a nessuno l'inconveniente... ma ora, essendo qui la polizia..."
"Di quale androide si tratta, dottoressa?" Dambrose. "L'androide 78078, chiamato Jon, commissario." Rispose Yko. Jonnas rise. "Magari a me interessa difendere e proteggere una sola persona, capo." Disse facendo l'occhiolino a Queennie. "Ma lei è così fredda e distaccata... povero me..." con finto sospiro, mentre la Jeep attraversava le strade notturne di Afragolopolis. Infinite luci correva ai lati della carreggiata, mentre i grattacieli illuminati sembravano colonne di luce nella notte. |
"Avreste dovuto telefonarmi, anche nel cuore della notte! Avete visto che cosa è successo! Due persone sono morte e potrebbe essere colpa nostra!" dissi ancora.
"Jon?!" aggiunsi, esasperata. "Era qui con me un attimo fa, eravamo in sessione d'analisi..." affondando le mani nei capelli. Sospirai. "Posso portarvi da lui, adesso" dissi ai poliziotti sperando si trattasse di un tragico fraintendimento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il direttore..." disse Yko fissando Gwen "... mi aveva proibito di farne parola con alcuno... ho sbagliato?" Con un ostentato tono ossequioso.
"Si, mi porti a vedere qusto androide, dottoressa." Dambrose a Gwen. |
Ho sbagliato?
Mi limitai a guardarla a bocca aperta, senza risponderle. Perchè davvero non sapevo cosa dire. "Certamente, seguitemi" con educazione, anche se ero parecchio nervosa comunque. Mi concentrai sulla polizia, dunque e condussi tutti nell'unità in cui si trovava Jon, nei quartieri degli ingegneri. Attraversammo tanti piani, ascensori, nella struttura metallica, essenziale ed all'avanguardia. Ammettevo di sentirmi parecchio orgogliosa di ciò che avevamo messo su in così poco tempo, davvero orgogliosa. https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...023948ec98.jpg |
Gwen accompagnò, attraverso la futuristica struttura dell'edificio, Dambrose e i suoi uomini, fino ai laboratori centrali, ossia il centro nevralgico del centro scientifico per il quale lavorava.
Qui uno degli ingeneri, Matthinson, nel vedere arrivare Gwen subito le andò incontro. "Dottoressa, salve." Disse. "Le occorre qualcosa?" Stupito nel vedere con lei quegli uomini. |
Alzai gli occhi al cielo alle parole della donna, era ovvio suo marito fosse geloso ma approvai con un cenno del capo "Lady Opras...si perfetto...ma dobbiamo organizzarci subito. Io sono sposata, certo non sarò un pericolo per le vostre...ambizioni amorose" e questa era una frecciatina bella e buona.
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"Ma che sciocchezza." Disse Payn con un risolino ad Altea. "Non bisogna dar ascolto alle malelingue." Divertita. "Ma non nego che sono curiosa alquanto di conoscere meglio quell'esotico gentiluomo, anche perchè non credo esistano omini così... idealizzabili, diciamo. Quindi la mia curiosità è più che altro un innocente capriccio fanciullesco, amica mia." Agitando il bel ventaglio, frastagliato di opali e giade insieme a variopinte piume scarlatte, per attutire le vampate di calore sul suo viso.
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Attraversammo gli ultimi corridoi, affiancando le stanze dalle pareti in vetro temperato che ci permettevano di studiare dall'esterno il lavoro degli ingegneri e dei progettisti che costruivano strato dopo strato i nostri androidi.
Era tremendamente affascinante, lo pensavo ancora adesso, senza che riuscissi ad abituarmi. Matthinson mi venne incontro ed io gli sorrisi cordialmente. "Salve, Matthinson. Questo è il commissario Dambrose. Abbiamo saputo che ieri Jon risultava sparito per circa un'ora. Cosa sa lei in proposito?" https://i.pinimg.com/564x/b6/6f/c3/b...4554019cee.jpg |
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