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Il giardino era bellissimo, siepi ben curante circondavano la fontana centrale come gioielli di un'elegante parure, ma le nuvole dense e ammassate coprivano le stelle e ovattavano tutto in un sordo silenzio.
"Ti ho già detto che non li voglio i tuoi soldi" ribattei. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Tutto qui?" Fissandolo "Interessante..." pensierosa.
I poveri monaci avevano chiamato proprio il professore coinvolto in quella tresca. "Come arrivo al vostro capo?" Fissandolo "Dimmi esattamente cosa fate voi per lui, quando vi chiama e ti lascerò andare!". Mi sarei finta una di loro per arrivare dal loro capo, dovevo capire come muovermi. |
"Già..." disse Elv fissandola con i suoi occhi neri ed enigmatici "... e cosa vuoi allora? Cosa vuoi davvero, Gwen?"
Cominciò a piovere. L'uomo mostrò quasi un ghigno. "Che folle sei..." disse a Destresya "... nessuno può arrivare a lui... non ha nome, nè volto... non è un uomo comune... forse... forse è il diavolo in persona..." svenendo per il troppo dolore. |
Sbuffai, quell'uomo era inutile.
Ma almeno avevo scoperto che cosa facevano. Il diavolo in persona che si dà la briga di rubare libri per i collezionisti. Comunque fosse, dovevo trovarlo ad ogni costo, e scagionare Fessen. Così, uccisi il tipo e ricominciai ad ispezionare quella stanza. Se erano lì in tre un motivo doveva pur esserci. |
Lo guardai.
"Voglio la vita che avevo fino a questa mattina, con l'uomo che amo, lontana da questa follia, ecco quello che voglio" con tono stavolta incisivo e senza tentennamenti. Iniziò a piovere e mi riparai sotto un arco in pietra chiara ben rifinito dai toni classicheggianti, per non bagnare il vestito, nè i capelli, che altrimenti sarebbero stati davvero un disastro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La Pantera ucciso l'uomo e si mise a cercare qualcosa di interessante nella stanza, senza però trovare nulla.
Ad un tratto sentì il rumore di un'auto che arrivava davanti all'abitazione. Cominciò a piovere ed i due giovani trovarono riparo sotto un arco del giardino. “Si vede non ami poi così tanto quell'uomo...” disse Elv a Gwen “... visto che lo hai davanti, eppure fai di tutto per apparire insoddisfatta e scostante.” Fissandola mentre i faretti del giardino rendevano particolarmente luminosi i suoi occhi neri. |
Niente, quei tre erano lì per niente.
Che inutili! Ma poi sentii un'auto e rapida mi diressi al piano di sopra e raggiunsi una finestra per poter vedere chi era arrivato. |
Mi avvicinai a lui di qualche passo.
Osservai i suoi occhi, luminosi e lucidi sotto i raggi dei faretti che scintillavano nella pioggia. "Tu non sei lui" mormorai piano, a mezza voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dalla finestra la pantera vide un'auto fermarsi davanti alla casa.
Scesero tre uomini,uno dei quali era Settimius. "Andate a chiamare gli altri, presto." Disse agli altri due. Quelli entrarono nella casa in cerca dei loro compari, che però Destresya aveva ucciso. "Ne sei" disse Elv avvicinandosi a Gwen "davvero sicura? Eppue dovresti riconoscere i miei baci..." raggiungendo il suo volto e poi le sue labbra. Allora incatenò la bocca di lei alla sua, in un bacio caldo e profondo, mentre la pioggia intorno a loro scendeva lenta ed umida. https://media1.tenor.com/images/ddf3...itemid=8289967 |
Ecco dov'era finito il professorino.
Tornò con due uomini a cui disse di andare a chiamare gli altri. Che non c'erano più... ops! Dovevo stare attenta prima che quel Settimius usasse il profumo. Così, assaltai i due uomini separatamente, senza fare alcun rumore. Poi avrei costretto Settimius a portarmi dal loro capo. |
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