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Scossi il capo.
Poi, ad un tratto vidi i due ancora litigare . "Ma politbile che quei due non la smettano di darsi addosso" mi chiesi spontaneamente, guardandoli dalla finestra della stanza. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"eh, queste sono cose all'ordine del giorno qui..." disse il medico a Gwen guardando i due fuori che se le davano "... Piecourt è il padrone di questa fattoria e da quando dice di aver visto un Angelo passa tutto il tempo a guardare il cielo, notte e giorno, dal suo mulino, convinto che l'Angelo ritornerà..."
"Ha visto un Angelo?" Therese. "Con le ali? Davvero?" |
Ascoltai la spiegazione.
"Beh... Si deve essere abbbatanzo fuori per credere a questo..." dissi piano al dottore. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Infatti tutti gli altri abitanti del villaggio lo prendono un pò per matto" disse il medico a Gwen "ma lui sembra non interessarsene più di tanto. Anzi, è molto convinto di ciò che afferma di aver visto. Eppure è sempre stato un uomo pratico, misurato, con la testa sulle spalle."
"Non serve molto per perdere il senno, pare..." sarcastico Elv. |
Sì beh, non bastava molto, ma comunque ci era caduto solo lui e tutti gli altri lo guardavano con sospetto.
Sospirai e kasciai andare il dottore. Speravo di non impazzire appresso a quei due che sempre gridavano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il dottore annuì a Gwen, si raccomando che Elv riposasse ed andò via.
Fuori continuavano però le scaramucce tra il fattore e Piecourt. Alla fine questi diede qualche moneta al suo grasso aiutante e lo congedò, risalendo a tutta birra sul mulino per fissare il cielo col suo cannocchiale. Era quasi ora di cena e Therese cominciava ad avere fame. Ed anche Elv. |
“ Cosa vi fa includere il sovrannaturale?”
Risposi, forse in modo un poco insolente ma sentire queste cose da un uomo che consideravo di scienza, mi indispettiva alquanto. Se davvero si voleva progredire bisognava evitare di lasciarsi suggestionare dalle paure antiche che venivano spiegate usando figure demoniache e magie. “ Noi guardiamo alle prove tangibili, realistiche e razionali. E grazie a queste siamo in grado di formulare ipotesi credibili e plausibili. A che serve spargere il terrore parlando di cani infernali o demoni senza che ve ne siamo prove?” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Il dottore andò via.
Anche il battibecco si concluse, ma il fattore tornò comunque sul mulino a guardare dal cannocchiale. Intanto qui un po' tutti avevamo fame. Ad un certo punto sospirai e mi alzai. "Mi sa che tocca a me preparare qualcosa da mangiare, se aspettiamo che quello scenda da lì, moriremo di fame" con tono seccato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Avete perfettamente, ragazza mia.” Disse Aratos a Dacey, leggendo i vari appunti di Cales. “Bisogna eliminare ogni ipotesi fantasiosa, ossia che non abbia prove o basi concrete su cui poggiarsi, no? Ebbene, tra chi afferma che questa bestia sia un lupo mannaro o persino un demone e chi invece asserisce che questi calcoli” indicando gli appunti “siano una prova tangibile che esclude teorie troppo inverosimili, che differenza c'è? Entrambi hanno in mano una Chimera.” Ridendo piano. “E non mi riferisco certo al mitologico mostro ucciso da Bellerofonte, ma ad un qualcosa di illusorio, falso.”
“Non vi seguo...” perplesso Cales “... questi calcoli sono quanto di più preciso ci sia. Sono descritti alla perfezione i movimenti dei corpi celesti indicati...” “Infatti, ragazzo mio.” Annuì Aratos. |
"Hai ragione..." disse divertito Elv "... va dal signor Piecourt e chiedigli se puoi usare la cucina per preparare da mangiare. Magari l'appetito gli rimetterà sale in zucca." A Gwen.
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