Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 04-06-2015 20.05.21

gli uomini dovrebbero dar retta quando qualcuno da' dei consigli.....e invece.....proprio quando sarebbe vitale...questo non succede e tutto precipito'........i due uomini estrassero le pistole....e poi non capii piu' nulla......gia'.....il buio...qualcuno fece in modo che perdessi i sensi e che questo accadesse per parecchie ore........mi svegliai.......con un gran mal di testa...e una lieve nausea...dovuta al narcotico..........ci volle un po' prima che riuscissi vedere bene la stanza, le mura erano dipinte di bianco.....e il letto aveva le lenzuola pulite...era arredata con poche cose....ma sembravano essenziali e non ero piu' su un battello.....provai ad alzare la testa...dal cuscino ed un capogiro mi costrinse a rimettermi a letto......chiusi gli occhi....." dove diavolo mi hanno portata....."...questo lo dissi a voce alta........

Guisgard 04-06-2015 20.13.59

“Bene, ora va a preparare le tue cose allora.” disse Ilamei a Gwen, per poi abbracciarla forte e con commozione. “Mi mancherai... buona fortuna, ragazza mia...”

Guisgard 04-06-2015 20.15.07

Ad un tratto, destando Elisabeth dai suoi inquieti pensieri, entrò qualcuno.
Era un uomo dalla pelle scura ed il volto accigliato.
“Indossa questo...” disse, gettando poi un abito sul letto “... sbrigati, non abbiamo tutto il giorno...” si avvicinò alla porta “... non fare scherzi e giocati le tua carte e potrai raccontarlo ai tuoi figli.” Ed uscì.
Il vestito che aveva lasciato sul letto era leggero e molto succinto.

Lady Gwen 04-06-2015 20.22.49

"Anche voi mi mancherete molto. Non dimentichero` mai cio` che avete fatto per me."
Ricambiai con forza l'abbraccio e poi salii in camera mia a preparare le mie cose. Mi dispiaceva davvero tanto lasciarla, ma sentivo di doverlo fare, dovevo andare. Con un po' di tristezza, iniziai a sistemare i vestiti.

elisabeth 04-06-2015 20.25.40

Ad un tratto un uomo dalla pelle scura entro' nella stanza......gettando sul letto un vestito...fu in quel momento che mi accorsi di non avere nulla sotto le lenzuola.........Ascoltando le sue parole,mi riempii di rabbia...chi diavolo si credeva di essere.....ma a quanto pare...ascoltare una mia risposta gli costava del tempo prezioso...quindi come era entrato così uscì.........mi alzai dal letto e presi il vestito tra le mani.......Si stava scherzando...quello era un mezzo vestito e il resto ?.........Perfetto...un po' di fantasia....era di un bellissimo color corallo.....lo indossai......e mi resi conto che mi fasciava completamente, come se chi avesse preso quel vestito conoscesse la mia misura.......poi presi il lenzuolo di sopra del letto e aiutandomi con i denti....incominciai a strapparla....Ero perfetta......una stola color avorio completava il tutto........La porta si apri' di colpo......

Altea 04-06-2015 22.39.58

Improvvisamente si alzò di scatto e davanti a tutti mise i soldi sul tavolo e tutte le monete...per il mio riposo..guardai Peggy stupita..Talcos..un nome qualunque..come Icarius..forse nemmeno si chiamava Talcos.
Tutti lo osservavano, l' oste prese i soldi avidamente e mi disse ero dispensata per quella sera..a dire il vero io volevo sapere perchè quell' uomo si era interessato a me, mi avesse visto e subito ebbe un interesse pure disinteressato nei miei confronti..il turno di lavoro lo avrei finito comunque.
Si mise il cappello e non ribattei...ecco un altro misterioso che prende e se ne va via così.
Mi misi sull' uscio e al suo saluto dissi solo.."A presto, Talcos".
Peggy venne vicino me, pure lei aveva finito il turno e mi cambiai prendendo la sacca e tornammo nella nostra piccola goletta che ci faceva da casa con una innocua bandiera e nascosta vi era quella dei pirati del padre di Peggy.
E mi sedetti stranita..."Non ho capito molto di quel tipo..però qualcosa nascondeva..ha detto era un uomo di affari e aveva guadagnato quei soldi con un ottimo affare..e allora perchè li ha spesi tutti per farmi andare a casa e per stare...a guardarmi e parlarmi e avermi tutta per se? Non ha senso tutto questo..e poi disse non aveva paura degli uomini nella locanda, ma hai notato quei filibustieri non hanno nemmeno osato prendergli la sacca..fosse stato un altro lo avrebbero ammazzato per avere i soldi..erano molti e lui era tranquillo..e soprattutto ha voluto sapere di me e Icarius..e mi ha detto di dimenticarlo...strani gli uomini".
Mi cambiai e mi misi sul pontile, vi era una brezza fresca per lievare il caldo e mi misi in una sedia di vimini a guardare il mare e cullata dal dolce oscillare delle onde mi addormentai lì..tanto mi avevano pure pagato per andare a riposare e risi a quel pensiero...non capivo assolutamente nulla di quello che mi stava accadendo.

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Clio 04-06-2015 23.57.18

Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
 
Lo ascoltai, cercando forse nei suoi occhi la verità di quanto diceva.
Allungai la mano verso il bicchiere che conteneva il prezioso elisir, sfiorai appena il bicchiere, e per un momento le mie dita sfiorarono le sue, ma poi ritrassi la mano e alzai gli occhi su di lui.
"Lo credete davvero?" Con un sorriso "Può un semplice elisir far nascere l'Amore? Può una cosa tanto nobile e grande essere contenuta in una bevanda, ed essere così alla portata di tutti?" Inclinando un poco la testa "Non dovrebbe essere l'Amore stesso, a far nascere l'Amore nel cuore dell'altro?" Abbassando lo sguardo solo per un momento "Voi dite di amarmi, ebbene, perché credete di aver bisogno di tali stratagemmi per conquistare il mio cuore?" Sorrisi, con gli occhi indagatori e divertiti nei suoi "Ebbene, dovevate descrivermelo.." Posando lo sguardo sul bicchiere "Attendo... E se sarete convincente, magari lo berrò.. Ma se riuscirete a raggiungere il mio cuore, non ne avreste bisogno..." Fissandolo con un enigmatico sorriso.

Guisgard 05-06-2015 00.19.21

Icarius sorrise e restò a guardarla in quel momento che le sue dita furono sfiorate da quelle di lei.
“Vorrei essere questo elisir che tu ora stai sfiorando...” disse in un sussurro “... ed essere toccato con la medesima dolcezza con cui hai toccato questo vetro...” poi lo portò piano verso le labbra di lei, che accarezzò con un dito fino a farle dischiudere appena, quasi a lambire la sua lingua per un fugace istante “... assaporalo, Syenna... chiudi gli occhi ed assaporalo... fatti guidare dalla mia voce... assaporalo e vedrai...”

Guisgard 05-06-2015 00.22.09

Gwen preparò i suoi bagagli e poco dopo giunse la sera.
Cenò un'ultima volta con la contessa ed il maestro Jean, rimasto ospite di Ilamei e poi si ritirò per la notte.
Fu una notte serena quella che stava trascorrendo per l'ultima volta in quel palazzo.
Il sonno arrivò presto, ma non portò sogni.
Fino all'alba, quando poco dopo la ragazza si svegliò.

Lady Gwen 05-06-2015 00.32.30

Cenai con la contessa e Jean, che salutai. Poco dopo ci ritirammo, io finii di sistemare le ultime cose e poi andai a dormire.
Quando mi svegliai, era da poco passata l'alba. Avevo dormito tranquillamente, senza sognare e profondamente e mi sentivo abbastanza preparata al viaggio.
Quindi mi alzai, mi vestii, presi le mie due borse e scesi di sotto, consegnando i bagagli ai servitori.
Intanto, diedi un occhiata per vedere se potevo salutare la contessa un'ultima volta prima di partire.


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