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Eeila era incapace di opporsi e di smettere di godere.
Hiss tra le sue gambe aperte continuava ad assaporare ed a giocare col suo meraviglioso fiore bagnato di brina. Lei non riusciva a stare ferma e lui la teneva per le caviglie, in una morsa decisa che sapeva domarla come si con le cavalle selvagge. Allora alzò i suoi occhi azzurri su di lei, per poi risalire lungo il suo corpo, fino ad incontrare i suoi seni che subito prese con le labbra. Prima uno, poi l'altro. Ed iniziò a succhiarli, mandando in estasi la bella sacerdotessa. |
Ridacchiai alle parole di Elv.
"Sì, anche dalle mie parti si usa dirlo" divertito "Comunque, dubito fortemente che lo sia quell'uomo a cavallo, credo sia semplicemente uno degli sgherri di Ennius. Riguardo quest'ultimo, credo che nemmeno lui lo sia. Sono più propensa a credere che lui sia invece lo stretto e fidato collaboratore di un terzo individuo che agisce con così tanto interesse per la causa magari in vista di un grosso compenso" risposi pensierosa "Fatto sta che non amo tenere addosso quest'arma..." guardando riluttante la pistola e saggiandone il peso compatto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Sembra un posto tranquillo...” disse Ozz.
“Si, anche a me pare un luogo sicuro.” Missan. “E sia, andiamo...” fece Aegos “... ma occhi aperti...” guardando poi Elyse. Raggiunsero l'ingresso di quell'abitazione ed Aegos bussò. Allora una vecchia venne ad aprire. |
“Dalla a me...” disse Elv prendendo la pistola di Cassandra “... un terzo individuo... se hai ragione tu, allora dobbiamo scoprire chi sia e denunciarlo al barone...” annuì “... intanto dire di lasciare la magione ed andare in paese... ormai qui è poco sicuro restare... partiamo subito, Cassandra...”
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Annuii con convinzione, cedendogli l'arma ben volentieri.
"Sì, andiamo..." asserii, dopo aver preso un profondo respiro e andai a preparare il necessario per la partenza. Non sapevo come sarebbe stato vivere da qualche parte che non fosse la magione e la cosa mi esaltava e spaventava in egual misura, ma dopotutto, quali che fossero le mie impressioni in merito, eravamo obbligati a farlo, o avremmo continuato ad essere ancora più esposti. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quei gesti potenti e delicati mi mandavano in estasi, il mio corpo non riusciva a contenere il forte piacere spasmodico e quando scivolò lungo il mio corpo sudato e bagnato dal forte desiderio, afferrò i miei seni bianchi come a voler succhiare il nettare dell' amore.
"Così mi fai morire lo sai...lo sai...voglio averti ora..subito..il mio corpo ti reclama..fammi sentire in estasi" e lo guardai con sguardo di bramosia, incrociando quello sguardo azzurro che mi reclamava. Mi ribellai, sfrontata, a quel suo possesso e mi misi sopra di lui, baciavo il viso bagnato di sudore, scivolando sul collo, il petto e fino alla sua possente e turgida virilità e stavolta succhiando io il nettare del suo Amore. E mi rialzai trovandomi faccia a faccia a lui.."Hiss..il tuo nome è bellissimo..ti amo Hiss.." per poi scivolare a cavalcioni in lui e iniziò quella danza spasmodica. |
Un posto tranquillo e sicuro.
Mi piaceva, molto dovevo dire. Ci avvicinammo e guardai la vecchia che venne ad aprire. Allora guardai Aegos e gli feci un cenno di assenso perché chiedesse ospitalità. |
Ci appartammo sul retro della locanda e mi assicurai che nessuno fosse in ascolto.
-Ieri notte sono stata in una magione sospetta- dissi a bassa voce, avvicinandomi al suo orecchio. "Appartiene ad un certo Ennius, ci portano dei cadevi e non so cosa ci facciano, ma credo che abbia a che fare con tutte le marti avvenute fin ora" dissi. Gli raccontaci altri dettagli, su cosa avevo visto e sentito, rimanendo vigile con lo sguardo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv e Cassandra lasciarono la magione, diretti verso il paese.
Il pomeriggio, sebbene fosse ancora relativamente alto il Sole, si avviava lentamente verso il crepuscolo. Giunti in paese, Elv cercò una locanda, lasciando sul registro nomi fasulli. Il locandiere mostrò così loro la stanza. |
Eeila riuscì a strappare lunghi e lenti gemiti di piacere a Hiss, per poi dichiarargli il suo amore e salire infine a cavalcioni su di lui.
Cominciarono così a danzare, a cavalcare forte, senza freni, instancabili. E le grida di piacere di lei echeggiarono nella stanza e non solo. |
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