Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-10-2018 15.40.21

"A stasera..." disse Elv prendendo l'indirizzo lasciato da Gwen.
La dottoressa si ritrovò così nel corridoio dove c'era una certa agitazione tra infermieri ed altri medici.
Il suicidio di quel paziente aveva portato caos nell'ospedale, com'era facile immaginare.
I turni quindi erano cambiati.
Ed infatti Greiz informò Gwen che spettava a lei ora fare il giro di controllo nella camerata 6F.

Lady Gwen 30-10-2018 15.45.00

Non sapevo se fosse giusto o meno invitare a cena una persona appena conosciuta, per giunta un collega.
Ma era una sensazione leggera, impalpabile, che mi faceva stare bene, dunque perché non assaporarla?
Nei corridoi l'agitazione per quanto successo era ancora palpabile e c'era una gran confusione.
Infatti toccò a me la ronda al 6F e lì mi diressi.

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Guisgard 30-10-2018 15.58.04

Giunta nella camerata 6F, Gwen si trovò fra le pazienti ritenute più gravi.
Molte erano state amanti o mogli di boss malavitosi, cadute in depressione e finite in quello stato a causa dei metodi adoperati nell'Imperion Nolhian.
Infatti elettroshock usati più volte, insieme ad altre tecniche simili alla lobotomizzazione avevano portato danni irreparabili su quelle disgraziate.
Entrare in quella camerata era un po' come attraversare una bolgia infernale.
Donne che ridevano isteriche, altre in modo disperato e poi chi piangeva, chi fissava il vuoto della camerata, chi invece appariva simile ad un vegetale sul proprio letto.
“Ehi, dottoressa...” disse ad un tratto una voce stridula a Gwen “... hai una sigaretta?” Una delle pazienti.
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Destresya 30-10-2018 15.59.07

La cosa si faceva interessante.
"Il mio liberatore?" con voce quasi impaurita, guardandomi attorno, perchè non volevo abbassare la guardia "E come faresti a liberarmi, non vedi che sono rinchiusa qui?" piagnucolai quasi.
Ma stavo impazzendo davvero?
No, dai, dovevano essere i medici che mi mettevano alla prova.
Non c'era altra spiegazione.

Lady Gwen 30-10-2018 16.03.33

Raggiunsi il 6F e fu come attraversa un girone dantesco.
Era un settore esclusivamente femminile ed era il più delirante di tutti.
Risate, pianti, urla, sguardi catatonici vittime di elettroshock e lobotomizzazione, metodi barbari che avrei preferito relegare alle torture dell'Inquisizione Spagnola.
Era davvero un delirio, attraversare questo corridoio.
Come varcare una soglia oltre la quale c'era solo sofferenza.
Ad un certo punto mi sentii chiamare da una donna e mi avvicinai.
"Lo stai chiedendo all'unico medico che non fuma, qui..." ridacchiando "Mi spiace..." con espressione dispiaciuta.

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Guisgard 30-10-2018 16.11.43

“Peccato...” disse la donna a Gwen “... per una sigaretta di ti avrei rivelato un segreto, dottoressa...”
Si avvicinò allora un'altra paziente, molto giovane e che teneva in mano un pupazzo di peluche.
“Lei sa un sacco di segreti, è vero...” questa a Gwen, indicando l'altra paziente.

Guisgard 30-10-2018 16.12.40

"Io posso liberarti..." disse la voce a Destresya "... tutti i prigionieri saranno liberati... chi prima e chi dopo... non lo sai?"

Lady Gwen 30-10-2018 16.14.07

"Oh..." dissi, con tono sorpreso.
Mannaggia alle sigarette.
Avrei dovuto iniziare a fumare.
Mi si avvicinò una ragazza, terribilmente giovane, troppo per stare qui dentro, con in mano un peluche.
Mi fece una tenerezza immensa, vederla.
"Davvero?" chiesi "Beh, però, niente sigaretta, niente segreto, giusto?" ridacchiando e facendo poi spallucce.

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Destresya 30-10-2018 16.20.18

"Allora sei la morte, solo la morte può liberare i prigionieri.." con un sospiro leggero.
E la mia banda.
La mia banda mi avrebbe tirato fuori di lì in un battibaleno.
Dovevo solo stare accorta, recuperare informazioni e guadagnarmi un'occasione, una sola occasione per andarmene di lì.
Dopotutto che avevo da perdere.
Ma ero sola e mi annoiavo, così decisi di continuare a parlare con la voce.
"Che cosa vuoi che faccia?" chiesi, sempre fissando il vuoto.

Guisgard 30-10-2018 16.23.28

Ad un tratto le porte si aprirono e due infermiere entrarono.
“E' l'ora del giro sulla giostra, cara.” Disse una delle due alla paziente col peluche.
Questa scosse il capo e fece un passo indietro.
“Su, dai...” l'infermiera “... niente storie...”
“La giostra no...” terrorizzata la giovane paziente.
Allora le due infermiere la presero con la forza, bloccandola mentre lei gridava e si dimenava furiosa.
Era terrorizzata, ma le due infermiere la portarono via sotto lo sguardo di Gwen.
"Eh, poveretta..." mormorò la paziente che voleva la sigaretta "... poveretta... non la vedremo per un pò... la giostra non perdona..."


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