Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 06-05-2021 18.44.28

Elv continuava, infaticabile e senza voler accennare anche solo a dminuire il ritmo con il quale la sua sua bocca faceva impazzire Gwen.
Era come un'infinità di carezze, calde e frenetiche, che si muovevano fin dentro di lei.
Il godimento era così forte che ormai la ragazza stentava a restare lucida.
Continuava a stringere le dita fra i capelli bruni e zuppi di suo zio, non sapendo, non capendo più se stringere o allargare le gambe intorno alla sua testa.
Sentiva solo un piacere profondo, che le faceva sussultare il basso ventre, rivoltandolo come un guanto.
Elv era diavolo, un animale instancabile, continuando a farla godere con la bocca in un modo che lei neanche credeva possibile.
Fino a quando, finalmente, Gwen si sciolse, goccia dopo goccia, arrendendosi a quel godimento estremo, facendo esplodere tutto quel folle piacere, mentre il suo corpo aveva teso ogni muscolo.
E fu difficile, se non impossibile evitare di gridare per lei.

Lady Gwen 06-05-2021 18.53.30

Era un godimento che andava oltre qualsiasi cosa.
Non sapevo da cosa tutto ciò fosse alimentato, se dalla pura bramosia, se dalla consapevolezza che fosse sbagliatoz che stavamo tradendo la fiducia di chi quella fiducia l'aveva riposta in noi, se fosse colpa di quest'isola, della nostra vicinanza.
Non lo sapevo ma come si poteva lontanamente pensare di fermarsi e tornare indietro?
Nessuno dei due poteva né voleva farlo.
Sentivo Elv scuotermi ed impossessarsi di ogni centimetro di me ed era il piacere più alto ed assoluto che potesse esistere.
Come un torrente, giunse l'appagamento di quel momento folle ed impetuoso, le mie mani si strinsero ancora più forte nei suoi capelli mentre un formicolio mi attraversava ovunque.
Accennai un sorriso estatico, il capo reclinato indietro, prima che cercassi il suo volto.
Catturai le sue abbra, le dita intrecciate nelle ciocche corvine, quasi con impazienza, come se fosse un ordine imperioso.

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Guisgard 06-05-2021 18.54.02

"Non ne ho idea..." disse Milo fissando la lapide "... non credo che con noi qui ci sia un esperto in lingue antiche..." guardando poi Altea accanto a lui "... di certo sembra essere molto antica... chissà, il fatto che fosse sotto la sabbia potrebbe... si, insoma... potrebbe essere finita qui tempo fa a causa di un naufragio, o qualcosa di simile..."
In quel momento li raggiunse Louis.
"Ehi, il regista vi stava chiamando..." questi dopo essere arrivato di corsa.
"Luois, guarda..." Milo mostrandogli la lapide.
"Che roba è?"
"Crediamo possa essere un reperto antico, forse finito qui dopo un naufragio..." mormorò Milo "... ci sono delle lettere incise, ma in una lingua sconosciuta..."
"Magari ha pure un certo valore..." Louis "... meglio portarla dagli altri..."
Milo annuì e i 3 tornarono dal resto della troupe, mostrando la misteriosa lapide.
Ovviamente nessuno di loro fu in grado di decifrare le parole su di essa incise.
Allora Louis ebbe un'idea.
"Faccia una foto dell'iscrizione e la invio a Jarvis..." mentre scattava una foto col suo cellulare.
"Chi sarebbe questo Jarvis?" Chiese Milo.
"Il cervello elettronico che gestisce la villa di tuo padre..." spiegò Louis, per poi inviare la foto.
https://st3.depositphotos.com/102221...phone-next.jpg

Altea 06-05-2021 19.00.25

"Si potrebbe essere, chissà quante navi e pirati sono approdate qui con tesori pure...eh no, non penso vi siano degli studiosi di lingue antiche...".
Arrivò Louis e lo seguimmo dalla troupe, ovviamente non mi aspettavo di trovare un esperto archeologo, paleontologo o che altro ma venne fuori il nome di un certo Jarvis.
"Cervello elettronico di tuo padre? Non era un attore tuo padre?" a Milo.
Comunque rimasi ad aspettare con ansia l' esito della risposta.

Riku966 06-05-2021 20.48.56

Forse me ne sarei resa presto conto che partire per quel viaggio fosse stata una grande sciocchezza. Forse avrei trovato più sofferenza rispetto alle risposte che speravo, o probabilmente si sarebbe risolto con un insoddisfacente nulla di compiuto.
Lasciai che Frate Nicola e Gobbo si scambiassero le loro battute, ignorando ampiamente cosa si stessero dicendo.
Quando smisero di dire sciocchezze, intervenni con voce sicura.
“E per quale motivo sarebbe stata una cosa stupida, se anche lei ha fatto lo stesso?”

Destresya 06-05-2021 23.35.46

Sentii la mano di Best prendere la mia, e la cosa mi sorprese, perché nessuno di solito osava prendersi una tale libertà.
Certo "di solito" non mi trovavo in una situazione tanto assurda.
Davanti a me si trovava una strana figura che non sapevo neanche come definire, ma che sembrava capirci, dato che rispondeva nella nostra lingua.
Com'era possibile?
Ormai dovevo smettere di farmi domande, altroché.
"Io mi chiamo Destresya e lui è Best, io sono un'archeologa e lui è un geologo.." guardandolo per cercare conferma.
Era un geologo? Beh qualcosa del genere.
Non ci capivo niente di scienza.
"E voi chi siete?".

Guisgard 06-05-2021 23.39.11

"Perchè su quest'isola maledetta" disse Frate Nicola voltandosi verso Queennie "si compiono bestialità ed atrocità che offendono il Cielo."

Guisgard 06-05-2021 23.51.16

Quell'individuo aveva la pelle ed i capelli bianchissimi, con un'espressione molto simile agli altri abitanti dell'isola.
Ma aveva anche un che di diverso.
i suoi lineamenti erano più definiti e gli occhi più espressivi, con pupille che brillavano in occhi chiarissimi.
"Mi chiamo Morlk." Disse l'individuo a Best e a Destresya.
"Io sono uno scienziato, più o meno." Fece Best, guardando poi Destresya.
Morlk non era solo diverso dagli altri, ma la sua voce era più definita e profonda.

Guisgard 06-05-2021 23.54.24

Elv, nel sentire il godimento di Gwen, emerse dall'acqua e strinse a sè ua nipote, baciandola con trasporto ed impeto.
Un bacio con quelle labbra e quella lingua che tanto, un attimo prima, l'avevano fatta impazzire.

Destresya 06-05-2021 23.58.08

Scambiai un'occhiata con Best, divertita da quel suo puntualizzare.
Sicuramente avevo sbagliato a definirlo.
Ma ehi, l'avevo detto che non ci capisco niente di scienza o no?
Poi guardai il nostro stranissimo nuovo amico (stranissimo è dire poco).
Ci disse di chiamarsi Morlk, ma aveva qualcosa di diverso dagli altri.
"Sembri molto diverso dagli altri abitanti dell'isola..." cercando di nascondere la mia curiosità in un tono molto gentile.


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