Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 08-08-2015 12.34.16

Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Già, sono proprio loro...” disse Elv a Gwen “... ma forse sarà meglio defilarci... se ci vedono saremo accusati di aver infranto gli ordini di bordo...”
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Ma incuriositi da quella gente che armata si era diretta verso il bosco, Icarius e gli altri non si accorsero dei due giovani innamorati.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Si, hai ragione...” annuì il Taddeide a Clio.
E seguirono quei facinorosi.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Vanno via...” Elv “... non ci hanno visti... siamo stati fortunati...”
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Il gruppo seguì le tracce di quella gente, attraverso un lussureggiante bosco, fino a raggiungere una serie di spuntoni rocciosi, rivestiti di erbe e piante selvatiche, che circondavano un laghetto dalle acque verdi.
Ed il tintinnio degli orologi sembrava non poter arrivare qui.
Sul terreno videro però zappe, forconi e bastoni, ma senza più quella gente.
Sparita nel nulla.
“Che posto è mai questo?” Mormorò Icarius.
Ma in quello stesso momento, dal fondo del laghetto, due figure assistevano a quella scena.
“Li ho sterminati tutti...” mormorò il cavaliere, mentre una donna lo spogliava della sua armatura “... nessuno più giungerà a farvi del male, signora...”
“Ho visto, mio campione...” lei “... ora potrai riposare...” guardando attraverso le acque Icarius, Clio, Hansiner e Cq.
http://cs540104.vk.me/c540103/v54010...vyh-TilFOc.jpg

Guisgard 08-08-2015 12.37.50

Il misterioso uomo rispose chinando lievemente il capo al saluto di Dacey.
“Sei ancora più bella di come ti hanno dipinto artisti e descritto cantori, o diletta serva di Amisc.” Disse guardandola. “Sono lieto che tu abbia preso possesso della tua dimora.” Battè le mani e le ancelle, che a debita distanza seguivano Dacey, si allontanarono. “Bene, ora bando ai convenevoli.” In modo diretto l'anziano uomo. “Immagino ti stia chiedendo cosa significa tutto ciò. Sappi dunque che Amisc ti ha scelto fra tante e da ora lo servirai fedelmente. E grazie a te noi compiremo la nostra missione... impedire la ricerca del Fiore Azzurro e dare al mondo la vera felicità.” Con i suoi occhi penetranti ed enigmatici.

Clio 08-08-2015 12.50.17

Annuii ad Icarius, e lo seguii, insieme ad Hansiner, in quella strana vegetazione.
Seguiti sempre da quel ticchettio fastidioso e costante.
D'un tratto, però, trovammo i forconi ma non la gente.
"Sembrano svaniti..." Mormorai, guardandomi attorno "Possibile?".
Sospirai.
"Ci conviene stare all'erta, prima di fare la loro stessa fine..."

Lady Gwen 08-08-2015 13.05.57

Io ed Elv cercammo di non farci notare dal gruppo che, incuriosito dagli uomini armati, per fortuna non si accorse di noi.
"Fortunatamente non ci hanno visti.... Ora che si fa?" guardandomi attorno.

http://images1.fanpop.com/images/pho...35-781-600.jpg

Dacey Starklan 08-08-2015 22.16.40

Avrei voluto urlare. Ogni parola di quell'uomo non aveva alcun senso per me, nessuno valore.

Ignorai quei complimenti melliflui, mi irritavano poiché provenivano dalle sue labbra .

C'era solo un uomo da cui volevo ricevere complimenti e non era né quel vecchio né quel tanto decantato Amisc.

Un senso di angoscia mi pervase, dovevo trovare Dension, ne avevo bisogno ma non volevo arrischiarmi a domandare di lui, non volevo in nessun modo metterlo in pericolo.

Servire quel uomo misterioso, non se parlava proprio, non ero la schiava di nessuno.

Non mi interessava neanche della loro missione, la ricerca di un fiore poi, che cosa assurda e perché mai io avrei voluto privare il mondo di quel fiore e del suo significato e potere.

Volevo solo tornare sulla nave di Dension e restare con lui lì , non mi pareva di chiedere tanto ma a quanto pareva il destino non era conforme alle mie idee.

- Io non capisco, non so di chi o cosa stia parlando e non ho mai detto di voler servire qualcuno o di compiere una qualche missione-

Cercai di mantenere un tono neutro anche se dentro sentivo crescere la rabbia, la realtà era semplice, mi tenevano prigioniera lì ma non volevo farli arrabbiare, la vista dei soldati dinanzi alle porte, le loro armi affilate, mi faceva orrore.

Guisgard 09-08-2015 23.59.36

Sottocapitolo: L'incantatrice e i fanatici


“E oltre il muro di nebbia apparve un'imponente figura umana dal volto velato e la pelle del bianco perfetto della neve.”

(Edgar Allan Poe, Gordon Pym)



Icarius annuì a Clio.
“Si, meglio dare un'occhiata in giro...” disse “... ma occhi aperti, mi raccomando...”
Il gruppo così si divise, cercando in quel punto una spiegazione o almeno qualunque altra cosa che svelasse la misteriosa sparizione di tutta quella gente armata di forconi, zappe e bastoni.
Era una fresca sera d'Estate ed i riflessi del firmamento rischiaravano il cupo verde della foresta, definivano le mute ed inquiete fattezze delle pietre che racchiudevano quel luogo e screziavano le piatte acque del laghetto.
E proprio in quel laghetto, al centro di uno spuntone isolato ammantato di fiori acquatici, tra i resti di un antico rudere qualcosa splendeva di un alone spettrale.
Era una misteriosa figura, dal lungo e leggero abito sacerdotale e col volto velato.
“Chi siete voi?” Fissandola il Taddeie.
Allora i tiepidi fumi che avvolgevano il laghetto, rendendolo simile ad un frammento onirico, cominciarono a dissolversi e lui riuscì a scorgere i tratti del volto velato.
Era Clio.
Il primo istinto di Icarius fu quello di voltarsi indietro, dove Hansiner e la stesso Clio erano in cerca di tracce o indizi.
E non vide più i suoi due compagni.
Vi erano infatti solo un grosso molosso ed una bellissima gatta selvatica accucciata su Damasgrada.
“Clio...” guardando di nuovo la figura Icarius “... dov'è Hansiner? E perchè sei vestita così?”
Egli infatti non aveva compreso che la ribelle e l'artista altri non erano che quella gatta selvatica e quel grosso molosso.
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Guisgard 10-08-2015 00.00.49

Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac..
“Beh...” disse Elv a Gwen “... si potrebbe fare un giretto per le stradine di questo posto e magari scoprirne le tradizioni...” guardò poi verso la direzione presa da Icarius e dagli altri “... oppure seguirli a debita distanza... non vorrei che si imbattano in qualche guaio... quella gente era davvero agitata e comunque è grazie al Falco ed ai suoi uomini se noi siamo usciti vivi da Vacolis...”
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac..

Guisgard 10-08-2015 00.03.08

Una risata, funesta e stridente, risuonò nei giardini, fino alla cupola.
Una gioia pagana irradiava il suo marcato volto e nei suoi occhi balenava un sinistro lampo.
Quell'uomo allora scosse lievemente la testa, sempre col suo sguardo fisso su Dacey.
Si voltò poi verso il simbolo stilizzato in mostra sulla volta.
“Non hai scelto tu...” disse l'uomo alla ragazza “... nessuno può scegliere nulla a questo mondo, se non forse il modo in cui morire... ammesso ne abbia il coraggio...” girandosi verso di lei “... Amisc ti ha scelta e ti ha inviata a noi come presagio dell'esito vittorioso della nostra lotta... oggi comincia un nuovo domani... e Amisc strapperà ancora una volta il Fiore Azzurro da questo mondo...” lasciandosi andare ad una cupa risata “... giocati bene le tue carte e potrai raccontarlo...” avvicinandosi a lei “... voglio, o diletta di Amisc, che tu ora mi dica tutto sulla nave giunta su quest'isola e degli uomini che vi sono a bordo... di certo li conosci, poiché anche tu provieni da quel vascello...” con un tono che non ammetteva repliche.

Dacey Starklan 10-08-2015 02.44.08

Quella terribile risata mi lasciò come pietrificata, il sangue raggelato nella vene nonostante il clima caldo del giardino.

Resistetti alla tentazione di ingaggiare una discussione quasi teologica sul libero arbitrio, avevo letto molto sull'argomento e proprio perché credevo di essere padrona del mio destino avevo lasciato Maruania.

Come erano lontani quei giorni, ragionai mentre l'uomo si avvicinò fastidiosamente.

E poi quella, più o meno velata, minaccia di morte.

Non potevo fare altro che acconsentire alle sue richieste, per il momento.

Iniziai parlando del misterioso capitano che mai si era fatto vedere, poi di Icarius e della donna che pareva accompagnarlo spesso, del vecchio e del cuoco, di ogni singolo membro dell'equipaggio che avevo potuto vedere e conoscere, anche quello strano droide Cq, parlai anche del naufrago e aggiunsi anche della giovane Gwen e il suo compagno sperando che li lasciassero in pace. Infine, con una stretta al cuore, parlai di Dension, tralasciai i dettagli del nostro viaggio limitandomi a dire che mi aveva salvato la vita molte volte e che anche lui voleva scoprirne di più su quella nave. Poi mi sentii di specificare che io e Dension, così come Elv e Gwen, eravamo solo dei passeggeri che da Varcolis dovevano arrivare a Nuova Camelot e che ben poco potevano conoscere delle dinamiche che caratterizzavano il vascello.

Lady Gwen 10-08-2015 12.13.24

"Si, potremmo, ma avventurarsi in un bosco in un'isola sconosciuta e di cui non conosciamo il territorio non mi sembra la scelta migliore..." dissi con timore.
Non mi fidavo molto e cercavo di essere piu` cauta possibile.

Clio 10-08-2015 13.25.11

Quel paesaggio spettrale intorno a noi, mi guardavo intorno, circospetta, cercando di comprendere cosa si celasse in quel luogo.
Poi d'un tratto, tutto mutò.
Il paesaggio, la luce, gli odori, i rumori.
Sembrava tutto così grande e lontano, era come se sentissi diversamente, come se vedessi diversamente.
Dapprima pensai che mi avessero drogato, che fosse un'allucinazione, ma i miei pensieri erano lucidi.
Cosa diavolo era successo?
Mi guardai intorno, vidi Icarius poco lontano, ma era come se fossi stesa a terra, da quanto dovevo alzare lo sguardo per vederlo.
Eppure sapevo di essere in piedi, o forse no.
Mi guardai più da vicino, chinano il capo per osservare il mio corpo.
Per poco non urlai.
No, quella era decisamente un'allucinazione.
Un gatto?
Non dire assurdità, Clio, nessuno si trasforma come per magia in un gatto.
O forse si?
In effetti avevano parlato di un'incantatrice.
Mi guardai intorno, vidi un molosso accanto a me, e pensai subito che fosse Hansiner, dato che Icarius era rimasto normale.
Dapprima ne fui sollevata, poi compresi che se non l'aveva trasformato in un animale come noi, probabilmente aveva altri piani.
E poi la vidi.
Una figura velata e spettrale, a cui Icarius si rivolse col mio nome.
Ma era impazzito?
Così la guardai meglio, e trasalii.
"Icarius.. Icarius sono qui.." chiamai, ma invano.
Le parole divennero un miagolio incomprensibile.
Fantastico...
Che potevo fare?
Fu in quel momento che mi accorsi di essere accucciata su Damasgrada.
Non gli sembrava strano? Che mi fossi cambiata di abito e avessi lasciato la mia spada per terra?
Damasgrada si sarebbe ribellata se lei avesse provato ad impugnarla, ne ero certa.
Andiamo, Clio, è solo una spada..
Ma io sapevo che era molto più di quello.
Avevo fiducia in lei, e anche in lui.
Dai, Icarius, sarai mica così tonto da cascarci...
Certo, perché la prima cosa a cui penserà è che sei stata trasformata in un gatto.
In effetti non ci sarebbe mai arrivato.
Era una situazione a dir poco assurda.
Magari mi avevano drogato davvero e stavo sognando.
Ma se per qualche motivo strano fosse vero, non potevo starmene con le mani in mano.
Mi voltai verso Hansiner, chiedendomi se stesse pensando le stesse cose.
Così riprovai a chiamare Icarius, conscia che avrebbe udito solo il miagolio di un gatto.
Ma sperai di attirare la sua attenzione.
Provai a spostare Damasgrada, ma pesava troppo per me, ed era buffo pensare quanto fosse sempre stata leggera.
Ma ora era tutto diverso.
Decisi di avvicinarmi a lui, posando addirittura le zampe sulla sua gamba, in modo che fosse costretto a guardarmi negli occhi.
Chissà se i miei occhi erano rimasti gli stessi, o se erano mutati come il resto di me.
Probabilmente era un tentativo inutile, ma se mi avesse dato retta, anche solo chiedendosi che voleva da lui quel gatto, l'avrei portato da Damasgrada.
Oppure avrei architettato qualcosa con Hansiner, chissà se essendo entrambi animali saremmo riusciti a capirci.
Ma forse serviva un gatto per capire un gatto.
Che ne sapevo io.
Speravo solo che in qualche modo Icarius capisse che quella non ero io, che c'era qualcosa che non andava.
Mi sentivo prigioniera.
Non avevo parole da poter usare, e mi chiesi se i miei occhi sarebbero bastati ad esprimere tutto quello.

http://i62.tinypic.com/fojbya.jpg

Guisgard 11-08-2015 00.14.53

Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Hai ragione...” disse Elv a Gwen “... ma se loro avessero bisogno di aiuto? Non so, ma quest'isola cela molti misteri secondo me... cosa ne pensi?” Fissandola.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...

Guisgard 11-08-2015 00.26.47

La gatta selvatica, animale poco incline a lasciarsi avvicinare e comunque un predatore, posò una zampa sulla gamba di Icarius.
Ma naturalmente il Taddeide non comprese quel gesto, né immaginò l'assurda verità.
Così si voltò indifferente dall'altra parte.
“Clio...” disse, guardando la donna davanti a sé.
“Si, sono io...” fece lei, per poi avvicinarsi.
Accarezzò il volto di lui e lo baciò.
Icarius allora spostò il velo, liberando il volto di lei.
Era proprio Clio.
“Chi sei tu?” Guardandola negli occhi lui.
“Non mi riconosci più?” Sorridendo lei.
“Hai il volto di Clio” mormorò Icarius “ma non sei lei...”
“Il mio volto non lo vedi?”
“Che inganno è mai questo.” Stupito lui. “Non sei Clio... lei non bacerebbe mai così facilmente un uomo...”
“Ma tu sei Icarius.” Replicò lei.
“Chi sei?” Afferrando Mia Amata lui. “Dove sono Clio e Hansiner? Parla, strega, maga o demone che tu sia!”
“La differenza tra una donna e l'altra” disse lei “non sta forse solo nel cuore di un uomo?”

Clio 11-08-2015 00.41.38

Come immaginavo, Icarius non comprese.
Ma come poteva comprendere una cosa tanto assurda?
Tuttavia non mi allontanai.
Chissà se sarei stata capace di combattere come un gatto.
Che può fare un gatto?
Lei si avvicinò a lui, e lo baciò.
Ma tutto quello che potrei fare fu ringhiare, o qualunque cosa facessero i gatti quando percepiscono un pericolo.
Poi quelle parole di Icarius, il suo comprendere che non ero io.
Sorrisi, anche solo mentalmente, nel vedere che non era cascato in quel tranello.
Allora presi la palla al balzo.
Ripresi a miagolare, lanciando una zampata alla gamba di Icarius.
Gli avrei fatto male, ma almeno avrei attirato la sua attenzione, l'avrei costretto a guardarmi.
Poi tornai da Damasgrada, cercando di spostarla.
"Guardami maledizione..." Pensai.
Era troppo assurdo perché arrivasse anche solo a supporre quello che era successo.
Ma dovevo provarci lo stesso.

Guisgard 11-08-2015 00.44.31

Il misterioso uomo ascoltò con avida attenzione ogni parola di Dacey, annuendo quasi meccanicamente.
“Stanno cercando il Fiore Azzurro.” Disse infine, come se sentenziasse una verità che il solo pronunciarla rappresentava blasfemia. “Ormai è certo. Sono dunque loro i nostri nemici ed i nemici del mondo intero.” Con uno sguardo furente. “Ed il misterioso capitano che non mostra mai il suo volto è senza dubbio il più pericoloso fra loro.” Con tono fanatico. “Ma Amisc non avrà motivo di temere nulla, poiché moriranno tutti. Forse già stanotte.” Abbandonandosi ad una sinistra e delirante risata. “Sei stata fortunata ad essere scelta come prediletta di Amisc.” Guardando Dacey negli occhi. “Sei bellissima e perfetta...” accarezzando piano la seta che stringeva il corpo di lei “... una degna sposa del tuo dio e signore...”

Guisgard 11-08-2015 00.55.09

La gatta colpì Icarius con una zampata, attirando naturalmente la sua attenzione.
“Dannazione...” disse lui seccato “... va via o ti darò una lezione.” Poi vide che si era avvicinata a Damasgrada.
E la scacciò, raccogliendo la spada.
“Dimmi dove sono i miei compagni?” Voltandosi verso la donna.
“Sciocco...” sorridendo quella “... hai appena scacciato la tua compagna Clio...”
“Cosa dici mai?” Incredulo lui.
“I tuoi amici sono divenuti quella gatta e quel molosso.” Rivelò lei.
“Allora sei davvero una strega...” mutando Mia Amata in spada “... hai approfittato di questo momento per mutare degli eroi in animali...” puntandole la spada contro “... riportali nelle loro forme umane!”
“Come desideri, cavaliere...” battendo le mani lei.
E per magia Clio e Hansiner ripresero fattezze umane.
Non ricordando però nulla della metamorfosi precedente.

Clio 11-08-2015 00.58.51

Mi guardai intorno disorientata.
Cos'era successo?
Dove eravamo?
Dopo poco ricordai, l'isola, la vegetazione, i ticchettii, ma nient'altro.
Cercai Icarius e Hansiner con lo sguardo.
"Che succede?" Circospetta, guardandomi attorno.

Guisgard 11-08-2015 01.07.34

Icarius guardò la donna misteriosa, per poi avvicinarsi a Clio e a Hansiner.
“Ditemi...” disse lui ai due “... state bene? Non rammentate nulla?” Voltandosi poi di nuovo verso la donna misteriosa.
Ma stavolta non aveva più il volto di Clio.
Icarius comprese allora che insieme ai suoi due compagni si trovavano di fronte ad una donna non comune.
http://www.film.ru/sites/default/fil...mes/07_245.jpg

Clio 11-08-2015 01.11.33

Icarius si avvicinò, e io annuii.
"Sì, certo.. Sto bene..." Controllando le braccia se avessero lividi freschi o altro.
Vecchie abitudini.
Ma niente...
"Che dovremmo ricordare?" Vagamente preoccupata.
Fu allora che mi accorsi di una donna accanto a noi.
Chi diavolo era?
La misteriosa incantatrice?
Notai che Icarius aveva Damagrada, e corrucciai la fronte, alzando gli occhi su di lui, come a voler capire.
Magari avevo perso conoscenza.
Tesi la mano per riprendere la spada, chiedendomi perché l'avesse lui, ma non chiesi altro.

Guisgard 11-08-2015 01.25.21

Icarius rese Damasgrada a Clio ed annuì.
“E questa donna...” disse Hansiner “... chi è?”
“Già, bella domanda...” fissandola Icarius.
“Sono la padrona di quest'isola” fece lei “e voi i miei ospiti. Siete dunque invitati nel mio palazzo...” indicando loro un piccolo antro nelle rocce che racchiudevano il laghetto.
Così raggiunsero quello che sembrava essere il cuore sotterraneo dell'isola, dove sorgeva un antico castello dalle murature verdi e coperte di piante acquatiche.
L'aria era sottile e leggera, simile a fumo ormai sul punto di dissolversi, generando strani bagliori e luccichii.
Videro così brillare le guglie, i tetti e le torri di una città morta, arroccata attorno al maniero.
Su quello che sembrava essere un miraggio brillava bassa la Luna, donando a quello spettacolo un'aria spettrale.

Lady Gwen 11-08-2015 01.26.15

Lo guardai.
"Va bene..." sospirando "In caso, spero che la mia magia sia abbastanza efficace..."

Clio 11-08-2015 01.32.35

Sorrisi ad Icarius, legando nuovamente Damasgrada al mio fianco.
Chi diavolo era quella donna?
La padrona di quell'isola e noi i suoi ospiti?
Non mi piaceva proprio per niente.
Ma non potei fare altro che seguire Icarius e Hansiner nel palazzo.
Anche se dovevo ammettere che quel palazzo era davvero incantato e bellissimo.
Chissà che voleva da noi..

Guisgard 11-08-2015 01.34.07

Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Elv annuì a Gwen e le sorrise.
“Dopotutto” disse “non possiamo lasciarli nei guai, no?” Facendole l'occhiolino.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Imboccarono così il sentiero che portava nella foresta.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
E ad un tratto, i due videro qualcosa tra la folta vegetazione.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Era un cavaliere a cavallo e bardato dalla testa ai piedi.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
E veniva verso di loro.

Guisgard 11-08-2015 01.45.26

La donna condusse il gruppo all'interno del suo inquietante palazzo.
Aveva vaste sale, tutte scavate nella roccia con una maestria che oggi appariva smarrita ed arredate con monili di ogni genere e tipo.
Si trattava di figure celtiche d'onice e basalto che emanavano fantastici giochi cromatici, ma anche dipinti di ogni tipo alle pareti.
E poi ricchi sarcofaghi e nicchie qua e là con un gran numero di teschi in vario stato di alterazione.
“Ma...” disse piano Hansiner “... che luogo è mai questo.”
“Lo sapremo presto...” mormorò Icarius.
All'improvviso la donna battè le mani e subito il gruppo vide una ricca tavola imbandita davanti a loro.
“Questo è il luogo in cui messer Tempo non arriva mai.” Svelò la donna.

Clio 11-08-2015 01.48.48

Più ci inoltravamo in quel palazzo, più ne restavo affascinata ma anche inquietata.
Era davvero surreale e diverso da tutto ciò che avevo mai visto in vita mia.
Un po' come quell'isola.
Eppure non capivo..
Annuii piano a quelle parole di Icarius, l'avremmo scoperto presto.
Una cosa era certa, eravamo nel posto giusto dato che avevano parlato proprio dell'incantatrice e del suo fiore.
Mah..
Poi a quelle parole della donna trasalii.
In quel momento mi accorsi che i ticchettii erano scomparsi.

Lady Gwen 11-08-2015 01.52.48

Ci inoltrammo nella vegetazione e ad un tratto vedemmo un cavaliere.
"Sbaglio o viene verso di noi?" sussurrai ad Elv.

Guisgard 11-08-2015 01.57.08

“Che vuol dire” disse Icarius “che il tempo qui non arriva mai?”
“In effetti” annuì Hansiner “in questo posto non giunge l'insopportabile ticchettio di quegli orologi. Mi chiedo come facciano a non impazzire coloro che li sentono ogni singolo istante di ogni Santo giorno.”
“Siete in errore...” fece la donna “... sono tutti pazzi... quest'isola è abitata solo da pazzi.”
“Dunque voi siete l'unica ad essere immune da questa pazzia generale?” Fissandola Icarius, tra il provocatorio ed il sarcastico.
“Solo perchè sono protetta dalla mia saggezza.” Rispose quella.

Clio 11-08-2015 02.02.30

Notai che anche gli altri si erano accorti che non giungeva il ticchettio.
Già, in effetti tanto normali non sembravano gli abitanti dell'isola.
Ma tutto poteva essere..
"Perché ci avete condotti qui?" chiesi, d'un tratto, non riuscendo a trovare un nesso logico agli avvenimenti che si erano succeduti.

Guisgard 11-08-2015 02.03.36

Erano giunti nel cuore della foresta e qui il ticchettio insopportabile di tutti quegli orologi pareva impossibilitato a giungere.
Gli orologi...” disse Elv a Gwen “... lo senti? “Sono spariti...” guardandosi intorno.
Poi videro quel cavaliere.
Li raggiunse e si fermò pochi passi davanti a loro.
“Annunciatevi!” Ordinò il cavaliere.
“Siamo due visitatori dell'isola...” rispose Elv, prendendo Gwen per mano.
“Qui nessuno può giungere!”
“Cercavamo solo i nostri amici.” Svelò Elv.
“I vostri amici armati di forconi, zappe e bastoni” gridò il cavaliere “hanno già assaggiato l'acciaio delle mie armi!” Abbassandosi la visiera dell'elmo. “Ucciderò anche voi!” Alzando la lancia.

Guisgard 11-08-2015 02.06.14

“Perchè voi” disse la donna a Clio “siete giunti qui per cercare la saggezza.” Sorridendo. “e siccome essa è custodita nel mio palazzo, io vi ho aperto le porte...”

Clio 11-08-2015 02.09.49

Sorrisi alla donna, cercando di nascondere la mia diffidenza.
Infondo non ci aveva fatto alcun male, ma non mi fidavo per natura.
"Vi siamo grati dell'ospitalità, dunque..." gentilmente.

Lady Gwen 11-08-2015 02.11.59

"E` vero, non si sentono qui" sorpresa.
Ad un certo punto, l'incontro col cavaliere prese una piega diversa ed Elv mi prese per mano.
Alzo` la lancia, ma io con un veloce gesto della mano la scagliai lontano.
"I nostri amici non erano armati di bastoni e forconi e voi fareste meglio ad ascoltare le nostre parole e fidarvi di noi" con tono fermo e determinato.

Guisgard 11-08-2015 02.20.29

La donna sorrise appena a quelle parole di Clio, ma Icarius restò invece colpito da quelle della misteriosa padrona di casa.
“Saggezza...” disse.
“Si...” annuì la donna “... non siete qui per quella? Ah, certo... voi la intendete in altro modo immagino... in verità essa è la sola cosa contro la falsità del mondo... ed il mondo è materialità... cosa dunque contrasta la materialità? La spiritualità. Ecco la versa saggezza...” fissando Icarius.
Ed egli trasalì, guardando i suoi due compagni.

Guisgard 11-08-2015 02.22.07

Il cavaliere restò naturalmente sorpreso dall'azione di Gwen.
“Sei dunque” disse lui stupito “anche tu un'incantatrice?”

Lady Gwen 11-08-2015 02.26.14

"Questo non importa. Importa solo che capiate che noi ed i nostri amici non abbiamo intenzioni malevole, dunque lasciateci in pace" con tono perentorio.

Clio 11-08-2015 02.27.53

Quella donna era come impossibile da decifrare, come fosse un mistero ogni parola o gesto.
Non sembrava avercela con noi, e mi domandavo perché.
Già, saggezza...
Ad Icarius non era sfuggita quella parola.
Mi chiedevo a che cosa si riferisse.
Poi a quelle parole, trasalii, come gli altri.
Spiritualità..
Il Fiore Spirituale di cui parlava il pescatore.
Era di quello che parlava?
Non so perchè, ma mi era parso di aver capito che lei ne fosse gelosa.
Possibile che ci parlasse così apertamente.
Ero titubante eppure curiosa.
Non osavo parlare, perché sapevo quanto Icarius tenesse a tutto quello, ed ero certa che avrebbe trovato le parole giuste.

Guisgard 11-08-2015 02.29.48

“I vostri amici” disse il cavaliere a Gwen “sono ormai ridotti a cibo per cani ed uccelli. E se voi non volete fare la stessa fine, allora i consiglio di seguirmi. La mia signora vi aspetta.”

Lady Gwen 11-08-2015 02.34.31

Sbuffai alterata. Quell' uomo mi irritava.
All'ultima frase guardai Elv.

Guisgard 11-08-2015 02.39.40

“Come fate” disse Icarius alla donna “a sapere tutto ciò?”
“Cosa conta?” Sorridendo quella. “L'importante è che sia così.”
“Si, noi cerchiamo il Fiore...” mormorò il Taddeide “... si trova qui?”
La donna lo fissò negli occhi.
“Se anche fosse” disse poi “pensate vi sarà così facile poterlo vedere?”
“Siamo disposti a tutto.” Deciso lui.
“Ora è tardi...” la donna “... ho fatto preparare tre stanze... riposerete e domani ci rivedremo... vi auguro un buon riposo...” e andò via.
“Ma dove siamo finiti?” Seccato Hansiner.
In quel momento arrivò un uomo grassoccio che li pregò di seguirlo.
E li condusse alle stanze.
Ognuno di loro ne ebbe assegnata una.
Clio in quella di destra, Hansiner in quella di sinistra ed Icarius con Cq in quella centrale.

Guisgard 11-08-2015 02.44.20

“Non è poi così facile” disse Elv al cavaliere “far fuori i nostri amici. Sono in gamba. Perchè dunque dovremmo credervi?”
“Non erano in gamba, ma solo dei fanatici!” Tuonò il cavaliere. “Decisi a spaventare la mia signora con forconi, zappe e bastoni!”
A queste parole Elv e Gwen compresero che il cavaliere parlava della gente del posto e non di Icarius, di Clio, di Hansiner e di Cq.


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