Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 17-11-2015 18.57.56

Clio raggiunse il locale di Armand e subito, nell'entrare, udì la fragorosa risata di Goz.
Il capitano se ne stava seduto ad un tavolo con Tesua ed il nuovo arrivato Reddas.
Goz era un uomo dalle indubbie qualità di leader.
Sapeva comandare e gestire uomini e situazioni al limite.
Era un veterano e un asso della legione Straniera.
Un uomo in grado di guardare in faccia la morte con l'arroganza di chi sa che comunque ne sarebbe uscito indenne.
Ma aveva molti difetti e limiti.
Uno di questi era quello di non aver riconoscenza, né di saper comprendere a fondo gli uomini che aveva sotto di sé.
Reddas era senza dubbio un asso, un uomo non comune.
Ma in guerra vi sono delle regole e Goz non aveva idea di quanto fossero vitali.
“Tenente Clio...” disse alla ragazza “... ho l'onore di presentarvi il nuovo ufficiale... tenente Reddas. Che colpo, eh?” Ridendo.

Guisgard 17-11-2015 18.58.15

“Bene..” disse Guisgard a Dacey, per poi aprire una bottiglia di vino “... domani cominceremo. Così sarete più tranquilla.” E cavallerescamente riempì i bicchieri della ragazza e di Gaynor.
“Buon appetito a tutti!” Fece Leones.
E la piacevole cena cominciò.

Guisgard 17-11-2015 18.58.46

“Neanche io voglio abbandonare Evangelia.” Disse Agian a Marwel. “Voglio solo sia ripulita dai militari e al sicuro. E' chiaro che di noi al governo imperiale non importa nulla. Lascia che a difenderci ci siano dei mercenari. Se fossimo sotto il dominio di Canabias vivremmo sicuramente meglio.”

Dacey Starklan 17-11-2015 19.04.51

<< Buon appetito a tutti>> risposi prima di sorseggiare il vino. Ovviamente la mia curiosità si era accesa verso i nostri ospiti.

<< Da dove venite Miss?>> mi rivolsi all'altra ragazza, che a occhio e croce doveva avere pochi anni più di me. << Il vostro volto non mi é nuovo sapete?>>

Clio 17-11-2015 19.10.49

Entrai nel locale, la risata di Goz mi irritò particolarmente.
Feci segno ad Armand di portarmi qualcosa da bere, qualcosa di forte perchè quella si prospettava una lunga serata.
Raggiunsi Goz, e con lui vi erano Reddas e Tesua.
Avrei voluto dire di essere sorpresa, ma ormai mi ero rassegnata a quell'eventualità.
"Regalate i gradi adesso, capitano?" guardandolo, con finta sorpresa "A chi non ha la minima esperienza nella guerra?" guardando Reddas con disprezzo.
"Ringrazio di non essere un soldato, perché non rispetterei mai un ufficiale che non si è guadagnato i gradi sul campo... sarà davvero dura per voi, dato che i legionari che comanderete sarebbero più idonei di voi ad avere i gradi..." con voce impassibile e ferma.
"Chiedo scusa.." con un leggero sorriso "Vi aspettavate i miei complimenti immagino... ma la trovo una decisione folle, dato che porterà solo insubordinazioni e disordini, e sapete bene che ho la pessima abitudine di dire sempre quello che penso..".
Guardai i tre uomini e poi il capitano.

Lady Gwen 17-11-2015 19.12.02

Lo vidi osservarmi per alcuni istanti, non sapendo decifrare la sua espressione.
Poi lasció il mio braccio, si avvicinó a me e mi bació.
Fu come se mi fossi risvegliata da uno strano torpore.
Lo sentivo stringermi attraverso il mio sottile vestito, che celava le mie forme solo ai suoi occhi, ma non alle sue mani, che cingevano i miei fianchi con piú passione e trasporto, rispetto a quando stavamo ballando.
Mi bació dolcemente, all'inizio, ma il bacio divenne intenso e passionale, sempre di piú, sempre di piú.
Era una sensazione impagabile, come mai se ne provano di simili; era come una droga, che ti appaga e ti fa stare bene e proprio perché ti fa stare bene ne vuoi sempre di piú, fino a sentirti appagata di nuovo e cosí via, come in un circolo vizioso e intanto cingevo il suo collo con le braccia, per sentirlo ancora piú vicino e quasi per impedirgli di andare via e, a quello che mi sembrava un sogno, di finire.

Marwel 17-11-2015 19.22.02

"Dei legionari sono morti per difendervi, forse meriterebbero un po' di rispetto da voi" disse Marwel pensando a Danny.
Non c'era niente di giusto in quella guerra, ma in molti avevano perso la vita per difendere Evangelia e nessuno poteva dimenticarsene così, senza una valida motivazione. Tuttavia quell'uomo le smosse la coscienza e il cuore cominciò a batterle più forte, mentre la sua mente le diceva di mandare i bambini a Capomazda e di arruolarsi come infermiera nell'esercito legionario.
" Io e voi abbiamo idee differenti e non ho tempo di chiacchierare. Vi auguro una buona serata, signore" disse prima di voltarsi e andare via.

Altea 17-11-2015 20.29.21

Abbassai il libro e lo guardai in faccia con disprezzo.."Ci odiate tanto noi nobili vero? Sembrate uno di Canabias...io non vi ho salvato dai partigiani? Siete un bugiardo, io ho speso tutte le parole possibili per farvi liberare..questa offesa non ve la permetto. E mi chiedo come sia possibile che nemmeno dopo pochi secondi io sono stata liberata, voi eravate pure libero quando quei partigiani dovevano uccidervi..avevate dato la vostra vita in cambio della mia..e vi dissi era sbagliato, ora me lo rinfacciate..bene..io andrò a Capomazda..il posto per i reietti o esuli di guerra come me..lo dite con tanto disprezzo. Ricordatevi su questo treno vi sono persone del popolo in cerca di salvezza, ho visto una madre col figlio in braccio ed erano in viaggio verso Capomazda..forse disprezzate pure loro? Strano, io la nobile sono unita a loro. Bene, non abbiamo più nulla da dirci e non tornate vicino a me".
Mi alzai e mi sedetti in un luogo appartato, riaprii il libro e continuai a leggere...era troppo..mi aveva offeso troppo stavolta...il suo odio verso i nobili destava sospetto.
A mio avviso voleva pure sviarmi...quindici giorni a Evangelia non avrebbe creato problemi, ormai io ero questo..una donna sola, una identità persa.
Ma volevo andare a fondo su chi fosse..senza farmi notare, anzi lo avrei pure segnalato alle autorità. Poteva essere in buona fede..ma meglio non avere problemi. Inoltre, non capivo il comportamente di quei due nobili..era meglio scendere da questo treno.

Guisgard 18-11-2015 00.25.33

La cena cominciò e tutti gustarono l'ottimo cibo della taverna.
“Si, è vero...” disse mangiando Leones “... ora che lo ha detto Diana, anche io trovo che il vostro volto abbia qualcosa di familiare, madama...” rivolto a Gaynor.
“Si, anche io sto notando questo...” bevendo Poeh “... il vostro volto effettivamente ha qualcosa...” guardando la bella diva.
Park ridacchiava sotto i baffi.
“Secondo me...” fece Guisgard, intento a tagliare il pane per tutti “... la vostra è solo una scusa per poter guardare indisturbati una bella donna...” ironico verso i due borghesi.
“Oh, capitano...” indignato Leones “... mi meraviglio di voi. Sono cose spiacevoli anche solo da pensare queste.”
“Già...” ridendo il militare “... ma dimenticate che io non sono un gentiluomo di città come voi tre. Io, si sa, sono un tipaccio maleducato.” Sarcastico.
“Il capitano ha un senso dell'umorismo assai sviluppato.” Fines a Gaynor. “Forse anche troppo.”
“Noto il giubbotto da aviatore...” Zac rivolto a Guisgard “... siete dunque un militare. Di quale divisione, se posso chiedere?”
“Sono un soldato di ventura, amico mio.” Rispose Guisgard con aria beffarda come suo solito.

Guisgard 18-11-2015 00.26.08

Quel bacio.
Lungo, caldo, intenso, appassionato, appagante.
L'aria era umida ed avvolgeva i corpi di Gwen e di Fermer in quel sensuale abbraccio.
Corpi che vibravano come tese corde del più ispirato e sublime degli strumenti.
Le loro labbra erano ormai una sola cosa.
Poi si staccarono per un istante e gli occhi di lui si schiusero in cerca di quelli di lei.
“Ti voglio, Gwen...” disse in un sussurro.


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