Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 26-09-2018 15.50.56

Dopo un po' Destresya tornò dal conte, pronta per attuare il loro piano e trovare il misterioso Aureo di Uaarania.
Lui la guardò tutta, compiaciuto e con un sorriso soddisfatto.
“Che affascinante perito.” Disse con un vago inchino. “Nessun tesoro può restare indifferente a tanto fascino.” Baciandole con garbo la mano.

Altea 26-09-2018 15.51.01

"L' Amore non ha età, milord...vi do il permesso di chiamarmi Altea" sorridendo leggermente "comunque come detto ho sentito molte donne in atelier proferire parole di ammirazione verso la vostra persona, a dire il vero non posso dare torto...siete un uomo di fascino particolare".

Guisgard 26-09-2018 15.51.03

I due vampiri si amarono a lungo, tutta la notte e fino al mattino.
Più volte raggiunsero insieme l'estasi del piacere più alto e profondo, intrecciandosi l'uno nell'altra, tra sospiri, gemiti e sussurri.
Così Gwen ed Elv fecero l'Amore fino all'alba.

Guisgard 26-09-2018 15.53.23

De Goth sorrise ad Altea e la ringraziò con un cortese ed elegante cenno del capo.
"Mi fate un grande onore, madama." Disse. "Altea è un bellissimo nome... sembra ideato appositamente da un poeta o da un romanziere per chiamare l'eroina dei suoi scritti." Fissandola. "Non mi occupo molto di ciò che dice la gente. Anche i complimenti spesso sono vaghi e vuoti. Soprattutto quelli delle donne frivole." Riferendosi alle donne citate da Altea.

Altea 26-09-2018 15.58.03

"Vi do ragione, nemmeno io amo i pettegolezzi. Ma la mia opinione, vale per voi?" avvicinandomi di più a lui, guardandomi attorno per un attimo avendo la strana sensazione di essere spiata, forse dalla governante.
"Siete sempre così freddo e compassato oppure la vostra è una maschera? Non prendetela come una offesa, vi ho visto libero solamente quando eravamo fuori da questo castello. Qui sembrate in gabbia, ecco perché voglio renderlo più accomodante possibile" prendendo una rosa scarlatta e sistemandola sul taschino della sua giacca e ridendo.

Lady Gwen 26-09-2018 15.58.59

Ci amammo tutta la notte, fino al nuovo giorno.
Sempre, fino alla fine, per poi ricominciare, accompagnati dai sussurri.
Una degna riconciliazione fisica, e anche emotiva, dopo quelle terribili parole che ci eravamo vicendevolmente inflitti al pari di impietose pugnalate.
Rimanemmo fermi ed appagati alla fine della notte, in silenzio.
Cercai ancora le sue labbra, assaporandole e mordendole appena.
"Non dire mai più che non siamo fatti l'uno per l'altra, mai... Mai più... Io non potrei mai immaginare l'eternità senza di te..." sussurrai.

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Guisgard 26-09-2018 16.07.39

“I vostri complimenti e soprattutto le vostre parole sono l'unica cosa che a cui do importanza, visto che poco mi curo del resto della gente, Altea.” Disse il barone, per poi guardare la rosa nel suo taschino. “Mi da una certa eleganza.” Ridendo appena. “Si, forse avete ragione...” tornando serio e guardandola negli occhi “... questo castello è la mia prigione...” fissando i muri che li circondavano “... soprattutto quando in certe notti rintocca la campana della chiesa...”
Arrivò la servitrice in quel momento.

Guisgard 26-09-2018 16.07.53

Elv sorrise, la baciò e poi restarono stesi, l'una sull'altro, mentre il chiarore del giorno si infrangeva sulle tende chiuse.
“Neanche io potrei esistere senza te, Gwen...” disse lui accarezzandole la spalla nuda.

Altea 26-09-2018 16.11.14

La campana della chiesa..il ciondolo che ne parlava..stavo per dirlo al barone...sapevo cosa significava quella campana che suonava ma ad un tratto arrivò la governante, avevo ragione...magari era intenta a spiare.
Lasciai che fosse il barone a parlare, magari aveva qualche missiva.
Ma quella frase delle campane mi lasciava perplesso...era l' ora in cui Lady Layla appariva per incontrare il suo amante.

Lady Gwen 26-09-2018 16.15.26

Strinsi il suo viso fra le mani ricambiando il suo bacio e poi ancora un altro, dopo un sorriso per le sue bellissime parole.
Baciai poi il suo petto mentre i miei capelli accarezzavano la sua pelle e lui accarezzava la mia spalla nuda.
Non esisteva sensazione migliore di quella del suo profumo, della sua pelle liscia sotto le dita, del suo corpo stretto al mio.


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