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Izzah sembrava sicura di sé mentre analizzava ogni dato con la velocità e l'intelligenza del computer che era.
È un computer!! Eppure mi irritava la sua presenza, l'immortalità data a questa Izzah, il suo essere costantemente presente nella vita di icarius tanto da essere sempre al suo fianco. Insomma, ero gelosa e impazzivo di gelosia ancora di più sapendo di non aver nessuna giustificazione per dire qualunque cosa. Dopo aver parlato con il computer si voltò verso di me, e io abbozzai un lieve sorriso. "Sembra intelligente.." sorridendo appena "anche se..." guardandolo negli occhi. "Non riusciamo mai a stare da soli.." sussurrai calda e sensuale al suo orecchio. |
Mentre Gwen, Elv e lo scienziato discutevano fra loro, qualcuno, poco distante, era fermo ad osservarli.
Era il contadino che aveva sbagliato nel tirare la freccetta nel bar. Gwen si accorse di lui che li guardava. |
Stavamo continuando a discutere, quando mi accorsi di quell'uomo che ci guardava.
"Elv..." lo chiamai piano, poi gli feci un cenno del capo verso l'uomo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv si voltò e vide quel contadino.
Quello, vedendosi scoperto, andò via. "Ci stava osservando..." disse lui a Gwen "... anzi, spiando... rende meglio l'idea..." "Direi di seguirlo..." lo scienziato "... ha imboccato quella stradina..." |
All'improvviso, quello scappò.
"Che gente strana, c'è in questo paese..." sbuffai, mentre seguivamo quel contadino. Chissà cosa avevano di così importante da nascondere, qui... Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius sorrise a Clio.
"Beh..." disse guardandosi intorno "... mi sembra di si... siamo soli, no? O ti imbarazzano i computer?" Divertito. |
Hiss mi prese con la sua dolcezza e virilità tra le braccia, lo sentii scivolare in me..un brivido mi percorse lungo la schiena entrando nell'animo e nel cuore. Socchiusi gli occhi aprendo leggermente le labbra e il mio gemito si disperse con il sibilo del vento.
Aprii gli occhi e trovai i suoi, profondi e intensi e così vivacemente azzurri per il desiderio. Gli presi la mano e la baciai portandola fino ad una gota già incandescente..nessuna parola..solo sguardi e un sorriso malizioso e di intesa, di amore puro. "Stendimi lentamente sull'erba" bisbigliai piano. ."Fammi la Regina del tuo Cuore..e tu chi vuoi essere per me?". |
Lo guardai sorridendo, un sorriso che nascondeva mille emozioni diverse e contraddittorie.
“Oh no..” mormorai, guardandolo negli occhi, per poi allungare una mano a sfiorare il suo braccio. “La tua Immah è fatta così bene che sembra vera...” con un lieve sorriso malinconico. |
Gwen, Elv e Kafemnis imboccarono la stradina, per andare dietro a quel contadino.
La stradina, irregolare, li portò ad una vecchia masseria, un po' dissestata. L'edificio malandato era usato dai contadini del posto come ricovero per attrezzi agricoli. E proprio davanti alla masseria stava fermo quel contadino. |
Hiss stese Altea sull'erba fredda, ma caldi erano i loro corpi nudi.
Lui la guardò negli occhi e le accarezzò il volto dolcemente. Si stese su di lei e piano la prese. I loro corpi si fusero, divennero una sola cosa, così come i loro respiri. Le loro mani si strinsero, le bocche si unirono. E si amarono con impeto, passione, trasporto, ignorando il freddo di quel pomeriggio. |
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