Camelot, la patria della cavalleria

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cavaliere25 07-03-2012 16.19.08

No non lo visto in volto dissi guardando il prete mi a solo detto di dirvi della messa in questo posto e mi donò quello che avete in mano cosa rappresenta ? domandai guardandolo negli occhi

Guisgard 07-03-2012 16.44.39

Cavalcarono fino all’acquedotto per poi oltrepassarlo.
Sheylon era con loro.
Poi, appena superato l’acquedotto, Guisgard arrestò la sua corsa.
Luthien fece lo stesso.
Erano giunti in una valle e lui si guardava intorno.
“Siamo giunti in una terra che non conosco…” disse a Talia “… e poi questo acquedotto… sembra dividere in due la strada… cosa ci sarà da quest’altra parte?”
Sheylon grugnì.
“Tu come stai, Talia?” Domandò il cavaliere. “Sei stanca?”
Ma proprio in quel momento apparvero tre uomini lungo la strada.
Dai loro abiti era facile comprendere le loro identità.
Vi era un domenicano, un rabbino ebreo ed un imam mussulmano.
Parlavano vivacemente tra loro.
“Perdonatemi…” li interruppe Guisgard “… siamo stranieri in queste terre… potreste indicarci la città o il paese più vicino?”
“Dipende…” disse il domenicano.
“Da cosa?” Chiese incuriosito Guisgard.
“Da quello che cercate…” rispose il rabbino.
“Cerchiamo solo un luogo che possa accoglierci.”
“Non è vero, voi cercate altro, cavaliere…” fissandolo il domenicano.
Guisgard si voltò verso Talia e poi tornò a guardare i tre.
“Si, cerco un uomo…”
“La strada seguirà tre direzioni a breve…” spiegò il domenicano “… quella di mezzo vi condurrà verso le colline…”
“Quella di sinistra sui monti…” intervenne il rabbino.
“Quella di destra invece” disse poi l’imam “verso la piana attraversata da un fiume…”
Guisgard si rivolse allora a Talia:
“Scegli tu… che strada vogliamo imboccare?”

Guisgard 07-03-2012 17.22.08

Kojo sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“La notte passa in fretta” disse “e domattina sarò pronto per il mio duello…”
Baciò la donna prima sulle labbra, poi sul viso e sul collo, mentre le sue mani cominciarono ad allentare i lacci del vestito di lei.
Ma proprio in quel momento entrò qualcuno.
“Ricomponetevi, sir Kojo.” Fece Shoyo. “Ora non c’è tempo per queste cose… rivedrete dopo le vostre donnine.”
“Così entrate nei miei alloggi?” Infastidito Kojo.
“Questo è il quartiere generale della compagnia” rispose la lady guerriera “e voi avete il dovere di far rispettare la disciplina.”
“Domani ho un duello ed ora devo svagarmi.” Disse il cavaliere.
“Non ci sarà alcun duello.” Fissandolo la donna. “Lord Guxyo vi ha evitato di battervi.”
“Come sarebbe?”
“Non abbiamo tempo per queste cose.”
Kojo allora si alzò e si sistemò.
Shoyo fissò poi Elisabeth.
“Ah, siete voi…” mormorò “… i miei complimenti allora, milady…”

Guisgard 07-03-2012 17.31.05

Il cavaliere sorrise a quelle parole di Altea.
“Ahimé, è dunque vero…” sospirò “… nel mio errare non ho mai veduto ninfe e fate e allora devo proprio convincermi che esse non esistono, se non nei sogni dei poeti e dei cantori…” si lavò il viso da una fontanella accanto all’ingresso della locanda “… però, ad essere sincero, non ne sento la mancanza… vagare ed incontrare una donna bella come voi non fa di certo rimpiangere muse e ninfe… quanto alla magia poi, beh, un incontro come questo è già intriso di magia, non pensate?” Si asciugò il volto e torno a fissare Altea. “Il mio nome è Fyellon e sono un soldato di ventura, milady. Posso avere l’onore di offrirvi qualcosa da mangiare e da bere in questa locanda? Fatelo per amore verso la cavalleria… farete compagnia ad un povero cavaliere errante.” E sorrise.

Altea 07-03-2012 17.42.46

"Piacere di conoscervi...messer Fyellon..ma voi continuate a proferire parole troppo..dolci diciamo...volete farvi arrestare dalle Guardie? Io accetto il vostro invito ma vi conviene parlare in modo..normale..altrimenti in locanda potreste correre seri pericoli..anzi vorrei chiedervi come mai siete entrati a Tylesia sfuggendo al controllo dei Cavalieri del Tulipano, io vi sono entrata da prigioniera senza aver commesso nessun reato". Fissavo il cavaliere, qualcosa mi diceva di stare attenta, era una strana sensazione.

Talia 07-03-2012 17.47.12

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44305)
“Siamo giunti in una terra che non conosco…” disse a Talia “… e poi questo acquedotto… sembra dividere in due la strada… cosa ci sarà da quest’altra parte?”
Sheylon grugnì.
“Tu come stai, Talia?” Domandò il cavaliere. “Sei stanca?”

Chiusi gli occhi e respirai il vento... una terra che non conosceva, aveva detto... ed io mi sorpresi a pensare che fosse davvero una terra con strani profumi, quella... profumi nuovi per me: profumo dolce di fiori ed acre di erba, profumi vivaci e briosi a momenti ed inebrianti e forti in altri...
“Si...” mormorai, riaprendo gli occhi “Sto bene!”
Ma non aggiunsi altro perché tre voci mi interruppero.
Ascoltai Guisgard parlare con loro... mi sembrava, dal suono della sua voce, che fosse perplesso... eppure non replicò.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44305)
“Scegli tu… che strada vogliamo imboccare?”

Sorrisi appena...
“Scegliere la via da seguire è facile sull’onda delle sensazioni...” osservai tra me “Il difficile, semmai, è mantenere quel proposito nei momenti di difficoltà!”
Con garbo, chinai appena la testa per ringraziare i tre uomini... ed, con un sorriso a Guisgard, incitai appena Luthien a proseguire per la via centrale...
Fatti solo pochi passi, tuttavia, mi fermai di nuovo, folgorata da un pensiero.
“Miei signori...” mormorai allora, tornando a voltare impercettibilmente la testa dalla loro parte “Ancora una domanda, vi prego. Sapete... io ho visto una città. Una città con guglie d’oro e d’argento, con palazzi di maiolica che risplendono al sole, con alte mura candide e con strade lastricate di lucida ceramica... una città che sorge su di una calda e fumante laguna... ditemi, miei signori, avete mai sentito parlare di una tale meraviglia?”

Guisgard 07-03-2012 18.32.20

A quelle parole di Talia, i tre si scambiarono rapide occhiate.
“Una città di tali fattezze” fece il domenicano “è sconosciuta ai più. E forse dimora solo nei sogni.”
“O forse nei cuori.” Intervenne l’ebreo.
“O, chissà, nello spirito.” Disse l’imam.
“In verità” avanzando di un passo il domenicano “noi cerchiamo qualche altra cosa…”
“Qualche cosa che, chissà, può trovarsi in una città simile a quella da voi descritta…” disse l’ebreo a Talia.
“Racchiusa, forse, nel miraggio che ha incantato il vostro sogno…” aggiunse l’imam.
“Cos’è che cercate?” Domandò incuriosito Guisgard.
“Ciò che cerchiamo ha molti volti.” Rispose il domenicano.
“Allora come farete a riconoscerlo?”
“Ognuno di noi cerca il volto che conosce.”
“Perché cercate quella cosa?”
“Per trovare la felicità.” Rispose l’ebreo.
L’imbrunire, intanto, si faceva annunciare.
“Meglio ripartire, Talia…” disse Guisgard.
Ringraziò allora i tre, per poi, con la ragazza e la tigre riprendere il cammino.
“Allora la strada centrale!” Esclamò mentre cavalcavano.
Poco dopo, finalmente, videro un paese adagiato sulle colline lontane.
Imboccarono così la strada che conduceva al centro abitato, ma poco prima di raggiungerlo qualcosa di strano apparve ai due.
“Che cosa strana…” mormorò Guisgard “… la strada è quasi completamente ricoperta da rose bianche… sono ovunque… molte delle quali sono rovinate…”
Il vento soffiava sulla strada e faceva volare i petali in ogni direzione.
Alcuni dei quali arrivavano ad accarezzare il volto di Talia.

elisabeth 07-03-2012 19.20.21

Non avevo mai provato la netta sensazione di sentirmi una prostituta.....tra le mani di un uomo per evitare un duello...di un uomo che magari si era dimenticato anche della mia esistenza........una cosa ero in grado di fare, dividereil mio corpo dalla mia anima, potevo vedermi inerme tra le braccia di Kojo....eppure la mia pelle era arrossata per l'avidita' delle labbra di quell'uomo.....ma avevo il dono di non percepirlo.....Shoyo, non avrei mai pensato che quella donna un giorno mi avrebbe portato buone notizie....il duello era stato naturalmente annullato.....sentii il corpo dell'uomo allontanarsi dal mio.....ed ebbi la stupenda sensazione di essermi liberata di un peso......vidipero' lo sguardo disgustato della donna, una donna cavaliere che in realta' avrebbe dovuto avere dei sani principi....ma che in fondo era spietata con tutti e con il mondo femminile in particolare.......mi rialzai reggendo il corpetto per evitare di rimanere nuda....e mentre cercavo di risistemarmi...." Vi ringrazio Shoyo...siete stata provvidenziale, anche se la pensate diversamente, ci sono momenti in cui l'apparenza inganna.......ci sono molte armi a nostra disposizione e con ognuna di essa si puo' trovare la via d'uscita.....e credetemi, il fato mi e' stato propizio..."..............salutai Kojo e Shoyo....ed uscii dalla stanza, avevo un senso di nausea che mi attanagliava lo stomaco.....dovevo raggiungere la mia stanza, il fatto che il duello era stato scongiurato.....mi aveva appagata per tutte le umiliazioni subite...............

Talia 07-03-2012 19.30.03

Ascoltai le parole dei tre uomini con vivo interesse... avevo la sensazione che esse celassero più di quanto non riuscissi in quel momento a comprendere, così le ponderai e le mandai a memoria.
Poi Guisgard li ringraziò e proseguimmo il cammino...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44311)
Poco dopo, finalmente, videro un paese adagiato sulle colline lontane.
Imboccarono così la strada che conduceva al centro abitato, ma poco prima di raggiungerlo qualcosa di strano apparve ai due.
“Che cosa strana…” mormorò Guisgard “… la strada è quasi completamente ricoperta da rose bianche… sono ovunque… molte delle quali sono rovinate…”
Il vento soffiava sulla strada e faceva volare i petali in ogni direzione.
Alcuni dei quali arrivavano ad accarezzare il volto di Talia.

Socchiusi ripetutamente gli occhi, mentre quei petali volavano a sfiorarmi la pelle...
“Rose bianche?” mormorai “La rosa bianca è simbolo di purezza... Chi può averle lasciate su questa strada?”
Sollevai una mano e qualche petalo rimase incastrato tra le mie dita...
“Sono ancora freschi!” soggiunsi “Andiamo... affrettiamoci ad arrivare in città, forse lì scopriremo il loro significato!”
Un vento gelido si era alzato in quel momento... un vento che non mi sembrava promettere niente di buono... e tuttavia non dissi a Guisgard quest’ultima cosa, non volevo che si preoccupasse più di quando non lo fosse già.

Guisgard 07-03-2012 19.37.11

Elisabeth ora vagava per il palazzo, con ancora la sgradevole sensazione che Kojo le aveva fatto provare.
Ad un tratto un servitore le andò incontro.
“Milady, la regina vi ha fatto chiamare.” Disse. “Prego, seguitemi.”
E la condusse dalla sovrana.
“Venite pure avanti, lady Elisabeth…” fece la regina “… sin dal vostro arrivo siamo stati colpiti dai vostri modi e dalle vostre conoscenze… e vogliamo quindi sottoporvi una certa questione… tempo fa giunse qui a Tylesia un uomo… era vestito di stracci e faceva strani discorsi… forse ha perduto il senno ed ogni altro bene… siete disposta ad incontrarlo, milady?”


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