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Altea tornò in camera e si addormentò.
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Si baciarono ancora ed ancora, incuranti di tutto il resto, di tutti coloro che affollavano il locale.
Elv cercava continuamente le labbra di Gwen e lei, generosa, si apriva come un fiore per accoglierlo. Quel bacio durò a lungo. E quando le loro bocche si allontanarono ed i loro occhi si aprirono, i due innamorati tornarono a tenersi per mano. Ad un tratto arrivò Lucy. “Ehm, perdonatemi...” disse imbarazzata “... Gwen... volevo dirti che di Lizzie non ci sono tracce...” |
Il suo sguardo.
Il suo sguardo su di me. L'azzurro intenso dei suoi occhi, quell'espressione indefinibile. Restai ammaliata da tutto quel turbinio di emozioni. Poi mi illuminai a quelle parole. Mi avvicinai a lui, sorridendo. "Attento.." sussurrai, con voce calda "Se mi guardi così, un dipinto potrebbe non bastarmi.." sorridendo "Potrei richiederne un altro, e un altro ancora..." arrivando vicinissima a lui. |
Dacey sistemò ogni cosa e preparata la valigia tornò poi da Teos che la stava aspettando.
I sue salirono sull'auto di lui e partirono. In breve uscirono dalla città ed imboccarono una stradina di campagna. “Dobbiamo decidere cosa inventare...” disse lui a lei “... non so, non possiamo presentarci come due giornalisti... la gente per bene, quella ingenua e pulita che abita in campagna detesta i giornalisti... sono faziosi e corrotti... no, dobbiamo inventarci qualcosa... non so... magari di essere due turisti, due scienziati o qualcosa del genere...” sorridendo come chi non si prende mai troppo sul serio. |
Lui non venne da me e non mi seguì..alla fine..io ero stata usata solo per farlo uscire da lì..ma non capivo...aveva nemici li..e qui, doveva girare mascherato e ora perchè non gli servivo più come copertura? No..non era normale questo..quell' uomo mascherato aveva detto non poteva farsi vedere per i nemici che aveva..era tutto assurdo. Alla fine non servivo neppure qui, per me era incomprensibile e Madame Sibille aveva ragione, forse era meglio tornare all' Orchidea Blu..mi misi il vestito con cui ero arrivata con mille sogni e speranze..distrutte in un secondo e non comprendevo.
Presi le valige e scrissi un biglietto dove scrissi sarei tornata là, a malincuore. Uscii e aspettai il taxi, passò e me ne tornai nel locale. Guardai Madame Sibille.."Avevate ragione Madame, mi ero fidata troppo..se volete ora potete pure mettermi tra le prostitute" sorridendo con tristezza. http://media.gettyimages.com/photos/...re-id116933432 |
Mentre tutti in sala erano sbigottiti, io continuavo a sorridere soddisfatta del mio intuito e, perché no, della mia intelligenza. Quando tutti cominciarono ad applaudire, io mi voltai verso l'uomo che ancora mi teneva stretta e mi trovai di fronte una maschera.
Allora gli buttai le braccia al collo e, con tono sospirante ma a voce abbastanza alta, gli dissi: "Oh, mio eroe!" Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Era sparito tutto, c'eravamo solo noi lì, in quella sala, era come se gli altri nella sala si trovassero in una dimensione diversa dalla nostra, lontana, distante.
Impazzivo per il modo in cui cercava continuamente le mie labbra, senza sosta ed esse erano quasi stuzzicate e invogliate, facendosi trovare senza sforzo. E fu così ancora per un tempo interminabile. Finché le nostre bocche si separarono appena e i nostri occhi si scontrarono, con le nostre mani di nuovo strette. Sorrisi appena e mi rifugiai sul suo petto, stretta fra le braccia, non desiderando altro che questo e scoprendo che era un posto stupendo in cui rifugiarsi. Alzai la testa quando sentii Lucy e dovetti trattenere un risolino al suo imbarazzo. Ancora Lizzie, ancora nulla. Sospirai passando una mano fra le onde acconciate dei miei capelli. "Non so... Non so proprio che fare..." mormorai sconsolata, per poi guardare Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio si avvicinò ad Icarius che per un attimo impallidì, per poi sentire le gote farsi ardenti.
Lei si avvicinò, fino a far sentire a lui il calore del suo corpo ed il suo respiro. “In effetti” disse lui sorridendo “ispiri più di un quadro...” sfiorando con le dita la stoffa di quel meraviglioso abito che avvolgeva lo statuario corpo della musa guerriera e galattica “... per me sei perfetta così, Clio...” guardandola negli occhi. |
Caricammo tutto in auto e partimmo.
Normalmente non lo avrei fatto ma questo incarico era davvero importante e ci tenevo a portarlo a termine come richiesto dal direttore. " Giornalisti? Io non sono una giornalista. Sono una segretaria " specificai mentre eravamo in viaggio tra la campagna. " Scienziati? Oh temo che non saremmo mai credibili" e mi venne da ridere. " Ma l'idea dei turisti un po' curiosoni penso sia la più efficace. Spero che abbiamo un albergo o qualcosa di simile ..." mi resi conto che non avevamo programmato praticamente nulla del viaggio, non una prenotazione tanto per cominciare. " Potremmo essere due fratelli in vacanza no?" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Madame Sibille si ritrovò davanti Altea.
Incomprensibilmente era passata dal centro della storia ai suoi margini. “Per fare la prostituta occorrono comunque qualità...” disse “... posso sapere in che modo è stata tradita la tua fiducia? Ti hanno promesso qualcosa per poi negartelo? Ti hanno fatta del male? Tenuta prigioniera?” Perplessa. |
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