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Di Elv neppure l'ombra.
Gwen allora si chiuse nel capanno, visto che la tempesta era sempre più vicina. Dopo alcuni minuti però la ragazza sentì dei passi intorno ai canneti. Passi lenti, che si trascinavano, come chi faceva fatica a muoversi con normalità. Passi che in pochi istanti si fecero vicinissimi al capanno. |
Mi chiusi nel capanno.
Poco dopo, sentii dei passi trascinati fuori dalla porta. Rimasi alcuni istanti ad ascoltare, poi mi avvicinai alla finestra per vedere chi fosse. Dal passo, sembrava uno degli indigeni, magari era Nova e speravo onestamente che fosse lei e non uno degli altri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen sentiva quei passi tutt'intorno al capanno, sempre più vicini.
Era chiaro che qualcuno se ne stava davanti alla porta. Poi la ragazza sentì ancora quei passi striscianti, fino a quando davanti alla finestra apparve un volto. Era bianchissimo, dagli occhi impenetrabili. Lunghissimi capelli bianchi avvolgevano il suo volto. https://1.bp.blogspot.com/-8neadBgsF...ne-Morloks.jpg |
Guardai Roan con aria divertita.
"Oh ma davvero... e ricordami un po' chi ha scritto quelle cose sui Geniti?" fingendomi davvero pensierosa. "Vediamo un po'.... Io!" ridacchiai. Ecco, che mi si citasse la mia stessa ricerca in quel modo non era mai successo. "Quindi potrebbe essere partito tutto da qui..." sussurrai, accarezzando la lapide con aria sognante. "Beh ora bisogna andare a fondo in questa storia, non crede, signor rettore?". |
Roan rise.
"Si, ma siamo scienziati, dottoressa..." disse divertito a Destresya "... quindi ci occorrono tracce certe, non miti." Fissandola. In quel momento arrvò il capitano Polos. "Professori, stasera a cena il signor Della Mirandola gradirebbe la vostra presenza." Ai 2 professori. |
Continuò ad avanzare, finché il suo volto apparve davanti alla finestra.
Sobbalzai ed urlai per la sorpresa, indietreggiando istintivamente. Poi, mi avvicinai pian piano. "Cosa vuoi?" dissi, senza aprire la porta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quegli scuri, impenetrabili, l'espressione inesistente, il volto inquietante.
Quella creatura era immobile a guardare Gwen. "La legge..." disse ad un tratto, con un tono piatto, senza accento, quasi fosse una voce artificiale "... lui dice... la legge..." |
Non mi sarei abituata ai complimenti, troppo focalizzata sul lavoro com'ero, però avrei potuto accettarli, tollerarli nella loro insensatezza. Insensatezza poiché in quella circostanza, dove ero vicinissima ad una scoperta, flirtare era l'ultima cosa che mi riusciva.
Con Milo fu divertente, ma probabilmente non l'avrei mai più rivisto. Le onde ci condussero fino alla spiaggia, dove finalmente potemmo scendere e toccare quella morbida sabbia. "Ti ringrazio, ho pensato che un look più comodo e pratico mi avrebbe aiutata nei movimenti." dissi per poi estrarre la pistola dallo zaino ed inserirla nella fodera sulla gamba. "Comunque, sono Queenie Williams, archeologa in erba alla scoperta della maledizione dei Taddei." mi presentai "Perdona il precedente inganno... mi occorreva un passaggio." Ora dovevo solo capire come muovermi. |
Scossi la testa avvilita, sentendo di nuovo quelle parole che non volevano dire nulla.
"Vattene" gli dissi, con tono deciso, sperando andasse via. Non sopportavo questa cosa, davvero, stava diventando insostenibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gobbo guardò Queennie mentre sistemava la pistola nella fondina, ammirando compiaciuto le forme della ragazza, ben messe in risalto da quella tenuta d'avventura.
"Beh, per quanto mi riguarda puoi chiamarti come vuoi, bellezza." Disse sorridendo lui. "Comunque mi intriga questa tua ricerca. E dimmi... ciò che cerchi pensi si trova su quest'isola sperduta e dimenticata?" |
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