Icarius sorrise.
"Si è no, diciamo..." disse a Clio, mentre inseriva i dati nel piccolo e potente computer "... in verità ho dato a questo computer il nome della ragazzina che ai tempi della scuola mi faceva girare la testa..." divertito. L'aria del pomeriggio era fredda, eppure i due corpi seminudi sembravano non patire nulla se non la forte passione che li aveva colti nel bel mezzo della campagna. Altea aveva raggiunto la turgido virilità di Hiss, strapoandogli gemiti di profondo piacere, tanto che lui in piedi davanti a lei doveva tenersi saldo ad un frondoso ramo per non lasciarsi andare e cadere per all'intenso godimento. "Oh... Altea..." disse lui in un gemito sospirato. |
In effetti, anche io ero curiosa di vederlo da vicino, infatti fui entusiasta di uscire per le campagne insieme al dottore.
Speravo davvero di riuscire a far luce su questa faccenda e quale modo migliore se non toccando la cosa con mano? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Arrossii ancora di più a quelle parole di Icarius, ma sospirai di sollievo.
Ne erano passati di anni dai tempi della scuola, dopotutto. Eppure quella faccenda mi aveva messo addosso un senso di inquietudine che non mi aspettavo, o forse sì.. “Ragazzina fortunata...” sussurrai soltanto, distogliendo lo sguardo da lui, perché non vedesse il mio disagio in quel momento. “E come ci aiuterà Immah a trovare il creatore?” Chiesi, fermandomi a guardare quegli intensi occhi azzurri. |
"Hiss" sospirai lievemente e caldamente "Tutto questo è spettacolare, quando attorno a noi tutto sembra crollare e vacillare, forse, l' unica cosa certa che rimane salda è il nostro Amore".
Lentamente lo accompagnai sull' erba umida, adagiandomi pronta ad accoglierlo.."Ora voglio sentirti fino al profondo di me" aprendo leggermente le gambe fredde come un dono particolare solo per Lui, un dono dato e ridato con amore. |
Il dottore andò a prepararsi e poco fu pronto per uscire.
Lui, Gwen ed Elv, con l'auto del brillante studioso, lasciarono la villa, diretti a girare per le campagne circostanti. "Non so se nei dintorni ci sia uno di quei cerchi..." disse guidando lo scienziato "... magari chiederemo a qualche contadino del posto..." "Si, buona idea." Annuì Elv. |
"Immah ha sempre una risposta a tutto..." disse Icarius mentre cliccava sui pulsanti della tastiera "... ragazzina fortunata?" Voltandosi poi verso Clio. "Dici? Chissà, magari ero un ragazzo molto antipatico." Divertito.
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Si accasciarono sull'erba fredda, con Altea stesa sul corpo robusto e virile di Hiss.
Lui la baciò e lei sentì la sua mano scivolarle fra le gambe. Poi la prese per i fianchi, facendola sedere quasi a cavalcioni su di lui, con i loro occhi che si fondevano in un unico sguardo. E così la prese, raggiungendo il profondo della sua anima. |
Lasciammo la villa, noi due col dottore e ci avviammo verso le campagne.
Non sapevo bene cosa mi aspettassi di vedere, o di provare, una volta raggiunto uno di quei "cosi". Però, di sicuro ero terribilmente curiosa e non vedevo l'ora di arrivare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Lo spero davvero...” guardando il computerino davanti a noi.
“Beh, fortunata si, visto che l’hai voluta tenere con te attraverso questo computer dopo tutto questo tempo...” sorridendo appena “Nell’antichità si dava il nome dell’amata a qualcosa per renderla immortale, tu l’hai solo fatto in modo più tecnologico... Ma non meno romantico..” Facendogli l’occholino. C’era qualcosa di incredibilmente triste nascosto nella mia voce. Forse l’idea che nessuno avesse mai fatto nulla del genere per me, o quella che icarius avesse lei, o un’altra nel cuore. Quello era squisitamente umano, il mondo andava in pezzi ma il cuore pensava all’amore. |
L'auto dello scienziato vagò per un po' nelle campagne circostanti, senza però trovare campi con uno di quei cerchi all'interno.
“Vaghiamo da un'ora senza però risultati...” disse Elv “... forse in questa zona non ce ne sono...” “Beh, se si tratta di qualche scherzo da parte di qualcuno è difficile pensare che possa averne tracciati molti in più posti...” “Si, vero...” annuì Elv, per poi guardare Gwen. “C'è qualcuno...” lo scienziato indicando un contadino col suo trattore “... magari potrà aiutarci...” L'auto affiancò il trattore e lo scienziato chiese al contadino notizie di uno di quei cerchi. L'uomo rispose di non saperne nulla di simili faccende e di domandare nel paese poco distante. L'auto allora proseguì verso il paese, giungendovi poco dopo. Più che un paese si trattava in realtà di un gruppetto di casupole di contadini. “C'è un bar...” fece Elv “... chiediamo lì...” |
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