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“Eh, sai...” disse Elv con tono divertito “... in effetti ho avuto un bel po' di fidanzate...” ridacchiando.
Ma poi Gwen, con fare provocante e malizioso, raggiunse i suoi pantaloni, stringendoci sopra la mano, avvertendo così tutta la sua mascolinità di certo non indifferente al fascino della vampira. Lui allora la guardò negli occhi intensamente. “E la bella vampira” con uno sguardo eloquente “ha mai incontrato un mortale in grado di soddisfarla?” Orgoglioso della sua virilità. Quasi senza accorgersene, forse ipnotizzata da quella malinconica e misteriosa melodia, Dacey si ritrovò nel bel mezzo del cortile. In quel momento nessuno dei soldati di ronda la vide. Come se un incanto avesse fermato il tempo. La musica era ancora nell'aria e la ragazza sembrava incapace di comprendere da dove arrivasse con precisione. Ad un tratto la ragazza notò un'ombra fra alcune siepi che correvano lungo il muro di cinta. Altea entrò nella sua biblioteca, ma con sua sorpresa non trovò i libri che ricordava ci fossero in quel luogo. Molte mensole erano vuote, segno che i tanti libri di sia zia erano stati tolti. Erano rimasti solo registri, libretti di annotazioni, dizionari e poco altro. Chi aveva fatto tutto ciò?” |
Rimasi stupefatta, mia zia Ingrid era nota per essere una grande letterata e teneva salotti di letture pure.
Chi aveva tolto i suoi libri e per quale motivo. Uscii dalla stanza e chiamai il servo.."Pompilio, dove siete? Devo chiedervi una cosa importante" stringendomi nella vestaglia e leggermente innervosita da quel fatto strano. |
Roteai gli occhi con un vago sorriso.
Intanto sentivo sotto le dita la sua virilità assolutamente non indifferente a tutto quello. Sorrisi. "Solo qualche breve gioia temporanea..." sussurrai, per poi baciarlo con trasporto e continuare a saggiare la sua virilità. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lys era in estasi, in balia del desiderio più drenato, del piacere più travolgente.
Era fra i suoi due servitori, con Aegos inginocchio davanti a lei, con la bocca e la lingua fra le sue gambe, portandola quasi alla follia, mentre Icarius, accovacciato dietro di lei, contemplando la perfezione delle sue forme, di quei glutei sodi e bianchi, come un bimbo nel paese dei balocchi. Li accarezzava, li palpava, li stringeva, tingendo la sua lingua lasciva quasi come un pittore che imbratta la sua tela, ispirato ed eccitato. Ma ad un tratto Aegos si fermò, pulendosi la bocca, alzandosi da terra e portandola via da Icarius. Il giardiniere restò ammutolito, deluso ed eccitato alla follia, senza avere il coraggio di fare nulla. Allora lo stalliere mise Lys contro un albero, restando alle sue spalle. “Madama...” disse eccitato e virile “... andiamo a cavalcare?” tenendola stretta per la nuca, con lei che già immaginava tutto. Pompilio sentì la voce di Altea, alzandosi di scatto e prendendo una candela. Subito corse in biblioteca ancora assonnato. "Madama..." disse "... avete chiamato?" Fissandola. Subito Elv rispose a quel bacio di Gwen, assaporandone le labbra e giocando con la sua lingua. Lei continuava a stuzzicare la sua mascolinità sempre più calda ed impetuosa. "Bene..." disse sulle labbra di lei "... allora devo tenere alto il nome di noi mortali... no?" Malizioso e provocante. |
"Si ho chiamato Pompilio" adirata e puntando il dito verso la libreria.."E questo? Chi ha osato fare questo..i libri di mia zia?" con sguardo altero.
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Sentivo che giocava con la mia lingua, rispondendo al bacio con li stesso trasporto, ed io mi divertivo a stuzzicare sempre più la sua virilità man mano che diventava sempre più prorompente.
Ridacchiai silenziosamente alle sue parole. "Allora torniamo su quel letto" dissi solo, con tono pulito e schietto, ovvio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Vi era una strana calma, la notte risplendeva in tutta la sua magnificenza, senza che nessuno osasse contrastarla.
Persino le guardie che di solito stavano di ronda, sembravano sparite, arrese alle tenebre. Soltanto la musica infrangeva il silenzio, soltanto la musica mi guidava in quel percorso invisibile, su cui non avevo alcun controllo. La melodia era dentro di me, mi permeava, intrinseca in ogni fibra del mio essere. Così mi muovevo seguendo le sue armoniche indicazioni, a passo leggiadro, nel cortile fino a quando, nonostante il favore del buio, una misteriosa figura catturò la mia attenzione. Aveva movimenti che mi parvero furtivi e così i miei occhi si sforzarono di catturare meglio l’immagine. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Pompilio guardò le mensole vuote e sospirò.
“Madama...” disse “... vostra zia era molto religiosa e gran parte dei libri riguardavano la Fede... allora i soldati del Maresciallo li hanno confiscati e portati via... nessuno poteva opporsi...” Elv guardò Gwen negli occhi ed annuì. Allora la prese per mano ed insieme si avvicinarono al letto. Lui fece sedere la bella vampira sulle lenzuola e poi, restando in piedi davanti a lei, cominciò a togliersi i pantaloni, restando nudo. Aveva un fisico asciutto e slanciato, ben fatto. Tutti in lui era perfetto e virile, mentre la fissava orgoglioso e malizioso. Era un uomo. Almeno così sembrava. Si trattava di una figura indefinita, dalle fattezze umane, ma dalle movenze quasi spettrale. Aveva qualcosa in mano che suonava, facendone vibrare le corde e liberando quella melodia nella notte. Dacey poteva vedere quella misteriosa figura tra le piante, anche se i tratti non erano chiari a causa del buio. “Neanche i vivi” disse smettendo di suonare “riescono a riposare in questa notte?” |
Ebbi un fremito.."Non andare oltre Pompilio...ma la gente non si sta stufando di tutto questo, se fossimo uniti...potremmo liberarci di Lui" mettendomi una mano in bocca "Dio mi scampi e liberi se qualcuno mi ascolta a parlare così".
Mi sedetti su una poltroncina.."Va bene, domani andremo nel negozio di fiori, non posso sopportare di avere un giardino cosi desolato...buonanotte Pompilio e scusate" mi alzai e andai nella mia stanza e mi infilai nelle coperte sperando di dormire, che l' Alba arrivasse presto. |
Mi prese per mano, mi fece sedere sul letto e finì di spogliarsi.
Ebbi la totale conferma che era perfetto: il suo fisico era slanciato e asciutto, pieno di una pregevole grazia virile nelle forme e nei dolci avvallamenti dei muscoli non eccessivi. "Sei bellissimo..." dissi piano, quasi fra me e me "E dopo lo sarai ancora di più... Ci farai sfigurare tutti..." con un risolino divertito, ma anche innamorato, mentre toglievo il vestito e prendendolo per mano lo attiravo a me sul letto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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