Gli sorrisi, felice, e scendemmo dall’auto per salire da me.
Il mio appartamento non era grande, ma essendo all’ultimo piano godeva di una bellissima vista sul panorama della città.
Entrammo in casa e gli feci segno di accomodarsi sul divano, mentre io mi avvicinavo alla cucina a vista.
“Cosa posso offrirti insieme alla crostata? Un succo senza zucchero?” Aprendo il frigorifero e prendendo un paio di bottiglie.

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"Gwen, queste sono la signora Hosting e la signora Clayten." Disse la direttrice. "Sono del comitato per i doveri civici e Cattolici. La nostra catena d'abbigliamento ha partecipato ad un'asta di beneficenza per donare all'orfanotrofio Antoniniano vestiti per i bambini. Tu andrai con le due signore, le quali ti forniranno i nominativi dei bambini ed il numero dei vestiti per la donazione."

"Si, grazie..." disse Fessen a Destresya guardandola mentre preparava il tutto "... un succo di frutta va benissimo, cara." Sorridendo.

"Piacere di conoscervi, signore" le salutai, con un cenno del capo.
"Oh, è una fantastica iniziativa!" commentai, sorridendo.
Poi annuii.
"Bene, non vedo l'ora! Conti pure su di me al cento per cento" assicurai alla direttrice

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Sorrisi, perché avevo indovinato la risposta.
Conoscevo fin troppo bene i gusti di Fessen, non per niente avevo sempre nella scrivania una scorta di dolcificante, senza il quale non prendeva nemmeno il tè.
Mi preparai un caffè, sistemai tutto su un vassoio e lo portai nell’altra stanza, appoggiandolo sul tavolino davanti al divano, piegandomi in avanti il tempo di apparecchiare la piccola tavola e tagliare una fetta di torta per Fessen, e una per me.
Rialzai lo sguardo a cercare il suo, prima di alzarmi io stessa e sedermi accanto a lui, accavallando le gambe quasi distrattamente, con un movimento lento e sensuale, senza togliere gli occhi da Fessen.

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Le due donne, rispettabilissime e pie signore Taddeiane, lasciarono il negozio con Gwen, arrivando poco dopo all'istituto Antoniniano che sorgeva accanto al Santuario di Sant'Antonio da Padova, nel cuore della città.
Qui però le tre votarono subito una certa agitazione.
C'erano infatti diverse persone, sia monaci che persone comuni.
E Vi erano pure dei poliziotti.
"Cosa mai" disse una delle due donne "sarà successo qui?"

Destresya prese la crostata ed il succo di frutta, per poi sedersi accanto a Fessen, il quale quasi con fare istintivo guardò per un attimo le sue gambe accavallate.
"Un succo fresco" disse lui bevendo "è proprio ciò che ci vuole adesso." Sorridendo. " Mi chiedo cosa cerchi di scoprire la polizia in quel video... quel Fantamas non è certo così idiota da lasciare tracce o indizi in giro..." posando il bicchiere vuoto.

Andai via con le due donne per recarci all'istituto, ma quando arrivammo c'era parecchia confusione, perfino la polizia era sul posto.
Allora provai ad avvicinarmi per capire cosa avesse provocato tanta agitazione.

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C'erano poliziotti in mezzo a diverse persone.
C'erano ovviamente anche dei monaci.
Seduto su una sedia all'interno del porticato stava il custode, col volto visibilmente provato, mentre due mobsvi cercavano di tirarlo su offrendogli del liquore.
Con i tre c'era anche un perito della polizia, che con un portatile stava delineando i tratti di un volto.
"Avanti..." disse un poliziotto al custode "... cerchi di ricordare i tratti del volto che ha visto stanotte..."
Tutto ciò davanti a Gwen ed alle due signore.

Com'era bello averlo a casa, come mi piaceva condividere con lui anche la quotidianità, le piccole cose.
Anche se, già lavorando insieme si viveva tutto quello.
Mi portai la fetta di crostata alle labbra mentre lo guardavo dolcemente.
"Già, me lo chiedo anche io, sai?" pensierosa.
"Tutto sembra, meno che uno sprovveduto quel Fantamas... spero che non sospettino di te, non mi piaceva il modo in cui ti parlava quell'ispettore.." pensierosa.
"So che non dobbiamo mollare questa storia, è il nostro grande scoop e dobbiamo cavalcare l'onda, non credi, capo?" chinandomi verso di lui per versargli altro succo, con una calda luce nello sguardo.

I poliziotti erano intenti a far riprendere il custode e a rilevare la sua disposizione.
L'uomo sembrava parecchio sconvolto.
"Deve essere successo qualcosa di davvero grosso e preoccupante, stanotte..." dissi, alle due donne, poi ascoltai di nuovo l'uomo.

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"Ecco..." disse il perito della polizia "... guardi..." mostrandogli il suo portatile "... è questo l'uomo che ha visto stanotte rubare i codici miniati conservati nella biblioteca del Santuario?"
"Si, è lui..." annuì il custode "... lo ricordo benissimo... indossava una sorta di maschera... l'ho colpito col calcio della pistola, rompendogli la maschera come fosse di porcellana... così ho visto il suo volto... era bruno con occhi azzurri... si, era proprio questo il suo volto... posso giurarlo..." fissando il monitor del portatile.
Tutto ciò davanti a Gwen ed alle due signore.
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"Sospettare di me..." disse Fessen a Destresya, mangiando tranquillamente la fetta di crostata "... e perché mai? Ho solo fatto un'intervista a quel furfante..." sorridendo.

A quanto pareva, qualcuno aveva tentato di rubare i codici miniati contenuti nella biblioteca.
Il racconto era curioso.
Una maschera di porcellana!
Era una cosa molto insolita.
Non riuscii a vedere bene il volto sul computer, sembrava comunque un uomo non particolarmente avanti con l'età e dagli occhi azzurri, che però non aveva nulla di familiare per me.
"Spero proprio che tutto ciò non comprometta il nostro evento..." alle signore, con un sospiro.

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Ascoltai il collega al commissariato e risi.."Incredibile, potrebbe essere un indagato e gli mostrano il video...ormai sembra il caso non sia più nostro. Avevano chiesto il nostro aiuto vero Montes? Era un caso difficile...e quel Fessen...si è pure dimenticato della colazione, ma come gli ho detto io non corro dietro agli uomini. Anzi mi è sembrato uno di quelli che hanno bisogno della balia, visto non si muoveva senza la sua segretaria lo seguisse stile badante". Giocando con la pistola in mano e con aria indifferente...agente CR9 era di acciaio, nulla la scalfiva.

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Montes restò pensieroso alcuni minuti, poi si accese un sigaro.
"Qualcosa non mi quadra in questa storia..." disse "... entrain azione, CR9..." ad Altea "... la polizia prende troppo sottogamba la minaccia di Fantamas..."

Le due signore si scambiarono profonde occhiate turbate, mentre il custode continuava la sua descrizione alla polizia.
"Forse invece credo sia il caso di rimandare il tutto..." disse una delle due donne a Gwen "... vi faremo sapere noi quando sarà poi il caso..."

Guardai la signora.
"Sì, forse è meglio così..." annuii "Lo dirò alla direttrice, allora."
Era un peccato, ma non avevano torto.
Probabilmente l'istituto sarebbe stato impraticabile per tutto il giorno.
Così tornai in negozio.

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"Si, ovvio..." disse mangiando Fessen a Destresya "... l'intervista è una nostra esclusiva, oltre che un grande scoop... va sfruttata totalmente... e noi lo faremo." Facendole l'occhiolino. "Beh, oggi sarà una giornata intensa, se Dio vorrà... ricarichiamo le pile e poi stasera anima e corpo nell'edizione della notte. Agguanteremo al collo la notizia e la faremo diventare virale. Tutta la città deve parlare di Fantamas e della sua prossima impresa." Entusiasta.

"Si, sembra debbano scrivere un romanzo piuttosto che indagare, e che dovrei fare, l' unica soluzione era entrare nelle grazie del tipo" poi parlai al nostro inviato al commissariato "Tu avrai sentito no questo video? Sei una spia...diceva qualcosa in particolare?"

"Solo una minaccia di Fantamas..." disse l'infiltrato nel commissariato ad Altea "... pare abbia annunciato un imminente colpo in città ai danni di una nostra chiesa... un momento, pare qui ci sia movimento..."
"Movimento?" Montes.
"Si..." fece l'infiltrato "... sembra che abbiano un sospettato... sento discutere il questore con l'ispettore Goaz..."

Gwen tornò in negozio e suito la direttrice le chiese cosa avesse pattuito con le due signore in merito alla loro offerta di beneficenza, visto ignorava l'accaduto.

Tornai al negozio.
"Hanno detto che ci chiameranno loro, immagino dipenda da quando le indagini finiranno all'istituto..." risposi alla direttrice.

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Guardai Montes pensierosa "Colpirà presto...vai ad ascoltare no?" adirata verso l' infiltrato "Metti il palmare e potremo sentire pure noi...o aspettiamo tue notizie" sdraiandomi sulla sedie e girando su di essa, guardavo il soffitto "Hai ordini Capo?"

In principio la direttrice non comprese le parole di Gwen, poi la radio accese trasmesse le notizie dell'ultimora, interrompendo il programma musicale.
Così venne a sapere del furto dei preziosi codici miniati avvenuti la notte precedente alla biblioteca del Santuario di Sant'Antonio da Padova.
Poi squillò il telefono e la direttrice rispose.
"Gwen..." disse alla ragazza dopo aver chiuso la telefonata "... prendi l'auto aziendale e recati alla sede principale. Il capo vuol sapere bene cos'è accaduto al Santuario stanotte."

L'infiltrato passò il video di Fantamas, così che Altea, Montes e Hunt poterono ascoltare.
"Comunque..." disse l'infiltrato "... stanotte sembra che Fantamas abbia colpito... sono stati infatti rubati dei preziosi codici miniati alla biblioteca del Santuario di Sant'Antonio da Padova... e pare che il custode abbia visto in faccia quel criminale..."

La direttrice accese la radio e seppe del furto.
Squillò poi il telefono e mi disse che sarei dovuta andare alla sede centrale per raccontare l'accaduto.
Ero un po' tesa, speravo che ancora una volta andasse bene col capo.
Tuttavia non potevo tirarmi indietro.
"Certo, signora. Vado subito."
Presi così l'auto e mi diressi alla sede principale.

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Gwen in auto raggiunse la sede principale, che faceva riferimento a tutte le altre boutique.
Qui il capo, ossia il padre di Elv, la stava aspettando nel suo ufficio.
La ragazza fu accompagnata da una commessa per parlargli.
"Prego, mi racconti cosa è accaduto alla biblioteca del Santuario di Sant'Antonio da Padova." Disse lui a Gwen.

Raggiunsi la sede ed una ragazza mi accompagnò dal padre di Elv.
"Un ladro si è introdotto nella biblioteca per rubare dei codici miniati. Il custode lo ha colpito al viso con la pistola, ma quello indossava una maschera come fosse fatta di porcellana, che è andata in pezzi. Hanno un identikit, quindi non credo tarderanno a prendere il colpevole" spiegai.

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"Dei codici miniati...la mia passione...il custode, presumo dovremmo andare a chiedergli qualcosa giusto?" guardando Hunt e sorridendogli "Vestiti da civile, gioia...so le tue fans ti vogliono così, io mi fingo sempre la scrittrice".

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"No no, mia moglie basta ed avanza." Disse divertito Hunt ad Altea.
"Si, entriamo in azione" fece Montes "e cerchiamo di scoprire se davvero la polizia conosce il vero volto di Fantamas." Fumando il suo sigaro.

“Esatto, dobbiamo cavalcare l’onda! Proprio questo dicevo!” Sorridendo mentre lo guardavo negli occhi “Anche l’edizione di domani sarà un successo, vedrai!” Facendogli l’occhiolino.
Poi allungai piano una mano a sfiorare il suo braccio.
“Non mi hai detto com’era la crostata, però!” Con gli occhi nei suoi e una strana inclinazione nella voce, calda e confidenziale.

Il padre di Elv ascoltò ogni parola di Gwen, per poi annuire.
"Mah, speriamo lo acciuffino presto quel criminale..." disse "... grazie, può tornare alla boutique in cui lavora."
Ma fuori dall'ufficio Gwen trovò Elv in persona, impegnato a controllare alcune ordinazioni del mese.

"Ottima." Disse Fessen a Destresya. "Davvero ottima. E poi con marmellata all'albicocca è una perfetta metafora du una bella donna bionda." Facendole l'occhiolino. "Se ben ricordo in una commedia di Plauto si faceva una similitudine simile, dove una bella matrona veniva paragonata ad una focaccia con marmellata all'albicocca." Ridendo di gusto.

Annuii.
"Grazie a lei signore, arrivederci" lo salutai e mi alzai.
Uscii dalla stanza, richiudendomi la porta alle spalle e vidi Elv.
Certo, era ovvio che avrei potuto trovarlo, certo che era ovvio, ma rimasi lo stesso colta di sorpresa.
Soprattutto perché non sapeva ancora nulla del fatto che lavorassi per loro, adesso.
Allora mi avvicinai.
"Posso disturbarla per un saluto?" dissi, guardandolo con un sorriso.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...aec8dbcb7a.jpg

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"Infatti tua moglie...la trascuri troppo Hunt attento" sorridendo.
Mi preparai ed ero pronta ad andare con lui dal custode "Quel Fessen ha fatto saltare i miei piani, forse aveva capito ero una spia? Mi sembra strano un galantuomo da un appuntamento ad una donna a colazione e poi non chiami, pessimo elemento...non esistono più gli uomini di una volta, ecco perché ho scelto questo mestiere e di rimanere sola e nell' anonimato" sfrecciando con la Ferrari per Afragopolis.

Altea e Hunt partirono dal quartier generale della Yuve, recandosi al Santuario di Sant'Antonio da Padova per incontrare il custode.
"Mah..." disse Hunt mentre lei guidava "... in verità sono appena le 9 del mattino... molti fanno colazione più tardi, verso le 10... soprattutto che usa la colazione come incontro di lavoro... hai troppa fretta, pessima abitudine per un agente segreto." Ridendo.

Elv si voltò di scatto e restò sorpreso nel vedere lì Gwen.
Ma ancor più stabiliato fu quando si accorse dell'uniforme che lei indossava.
Lavorava per loro.
"Ehm... si, ecco..." disse lui fissandola "... si, signorina... buongiorno anche a lei..."
"Ehilà..." divertita un'altra commessa "... da quando dai del lei ad una commessa?" Ridendo.

Sorrisi e guardai Hunt "Io non sono di queste parti, provengo da un posto molto a nord, a nord est e le colazioni si fanno presto, e si chiama un' ora prima e si è puntuali...eh, pessime abitudini vero?" facendogli l' occhiolino "Vedremo se hai ragione".
Ci fermammo di fronte al santuario di Sant' Antonio da Padova e ci avviamo verso la portineria per parlare col custode.

Lo guardai con divertimento alla sua espressione avrei detto strabiliata.
Un'espressione impagabile.
Ridacchiai piano al suo saluto impacciato.
Poi guardai un'altra ragazza, una commessa, che si rivolse a lui in maniera molto confidenziale.
"Sì, da quando?" con aria curiosa, ma sempre divertita, mentre ancora lo guardavo con quel sorriso e il capo appena piegato.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d44aeb80ad.jpg

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