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Elv guardò Gwen.
"Mi chiedo..." disse "... lo sarà ancora per molto? Intendo acida ed antipatica. Cosa c'è? e' ancora arrabbiata per la storia del sarcofago? Ha deciso di legarsela al dito? E' questo, vero? Oppure a forza di stare in mezzo a quadri ed a statue è diventata un pezzo di pietra anche lei?" Fissandola. |
Guardai Set sentendo quel suo tono divertito e quasi di sfottò.
“ Un conto è incontrare una persona, di persona ma questi occhi non me li aspettavo!” Ribattei infastidita tornando dritta e scostandomi dalla scrivania dove stava Set. “ Sono inquietanti, lo deve ammettere!” |
Magari era vero.
Magari era vero che ormai questo fosse diventato il mio habitat naturale e non potessi più avere a che fare con le persone, ma anche se fosse non erano affari suoi. Tornai indietro e mi piazzai di fronte a lui. "Lei invece non può fare a meno di offendere, vero? Almeno stavolta ha avuto la decenza di non intaccare la mia dignità" dissi, senza giri di parole, guardandolo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Davvero potrebbe farlo? Oh si.. Sono curiosa mi dica come farà" guardando Iasefol speranzosa.
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Elv guardò Gwen, che era davanti a lui, negli occhi.
“Deve essere una ragazza molto sola lei...” disse con freddezza. Set rise piano guardando Dacey, mentre quegli occhi erano sempre fissi su quello schermo. “Quindi...” disse Set “... non ha sentito? Non vuole incontrare Phoemnisk? Non le interessa discutere sulla sua interpretazione? Difendere il suo numero?” A Dacey. “Non è difficile...” disse Iasefol ad Altea, prendendo una fialetta con del liquido colorato all'interno “... verseremo un po' di questo sulla cornice... guardi...” un attino dopo la cornice del quadro svanì come per magia. |
Era questa l'unica cosa che riusciva a dire?
"L'importante è essere fermi nelle proprie convinzioni, come lo è lei, no?" dissi, con tono indefinito. "Lei è proprio incredibile'' dissi, non intendendolo esattamente come un complimento. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Iasefol versò la Afromateria sopra il quadro e svanì e rimasi a bocca aperta.."Si direbbe magia, alchimia, ma è sparito del tutto o è invisibile?" guardando attentamente dove si trovava prima il quadro.
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Elv non disse nulla, restando a guardare Gwen.
Fu uno sguardo deciso, diretto, profondo, che sembrò durare per un attimo indefinito. Poi, senza dire nulla, la prese ed incredibilmente la baciò. Un bacio vero, caldo, tenendola stretta fra le mani. “Si è come sciolta la cornice...” disse Iasefol ad Altea “... ora basterà raccogliere le gocce sul pavimento...” usando una spugnetta “... e poi strizzarle di nuovo nella bottiglietta... ecco, in questa bottiglietta di vetro c'è la sua cornice... naturalmente con le cose inanimate è facile, più complesso farlo con i tessuti umani...” |
Allora quella Afromateria funzionava davvero e dissi a bassa voce "Quindi è questo il piano per far tornare i quadri ad Afragolignone? Poi riprendono vita? Oh, se funzionasse sull' uomo avrebbe creato un uomo invisibile, oppure togliere una persona di mezzo quando ci da fastidio e poi farla tornare" ridendo.
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“Purtroppo su di me gli effetti sono stati fallimentari...” disse Iasefol ad Altea “... se non riuscirò a trovare un rimedio per me sarà la fine...”
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Adesso non aveva nulla da dire, che restava qui a guardarmi in silenzio?
Successe l'inaspettato. Ad un certo punto, mi afferrò con decisione, e mi baciò. Rimasi inerme, non sapevo che fare, mi aveva spiazzata. Subito rimasi immobile, non sapendo come reagire, ma vidi che non avevo via d'uscita e allora le mie labbra seguirono dubbiose le sue, mentre le mie mani incontravano la sua barba scura appena fitta. "È anche terribilmente inopportuno..." sussurrai, mentre ancora mi baciava, senza smettere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Cosa le accadrà...ma cosa aspetta ad arrivare il suo aiutante? Il suo studente o spia...vuole che la aiuti?" preoccupata.
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Lui la baciò e lei non oppose resistenza, anzi rispose a quel bacio, seguendolo e restando stretta fra le sue mani.
Gwen sentì la labbra di Elv che assaporavano le sue, premendo contro la sua bocca, succhiando e facendo scivolare la lingua dentro di lei, in un caldo ed intimo gioco proibito. “Lei ha un disperato bisogno di essere baciata...” disse lui, senza smettere di baciarla e di tenerla stretta. “Credo si in arrivo alla stazione ormai...” disse Iasefol “... sto aspettado una sua telefonata...” ad Altea “... aiutarmi? Nessuno può...” in quel momento alcune bende si afflosciarono, come se la carne sotto non ci fosse “... l'Aframateria...” mormorò lui con voce bassa. http://fcc.gctnetwork.com/wp-content...N-Bandages.jpg |
Non smetteva di stringermi e di baciarmi, assaporava la mia bocca con infiniti modi e infiniti giochi, alcuni più intimi e proibiti di altri ed io ero sempre più frastornata, stordita da quella situazione.
Le mie dita accarezzavano il suo viso, in parte la sua pelle e in parte ancora la barba. Sentivo le guance andare in fiamme e non riuscii a controbattere alle sue parole, non riuscivo a pensare e parlare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Andrò io a prenderlo per non metterla in guai" e appena dissi quelle parole alcune bende si sciolsero e vidi una parte del viso di Iasefol inesistente e provai una morsa di dispiacere, non di disgusto "Oh ma è terribile, ha ragione si deve trovare un antidoto, vedrà tutto si sistemerà, vuole che le porti un the, qualcosa?" e mi voltai verso lo specchio, ebbi un fremito nel vedermi ma si stava affievolendo ma avevo ancora da lavorare su di me.
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Quel bacio continuò ancora ed ancora, con Elv che non sembrava voler smettere di assaporare le labbra e la bocca di Gwen, stringendola sempre più appassionatamente a lui.
“Dillo...” disse baciandola “... dillo che volevi essere baciata da me... che ti piace...” “Si... un tè, grazie...” disse Iasefol ad Altea “... si, grazie...” sistemandosi le bende. Ma ad un tratto il telefonino dello scienziato squillò. |
Stavo per andare in cucina a prendere il the quando il telefonino di Iasefol suonò e rimasi ferma sulla porta, mi voltai per ascoltare la chiamata sperando non fosse in pericolo.
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“ Ho sentito benissimo!”
Sedendomi sulla scrivania per essere alla stessa altezza di sguardo con Set. “ Mi chiedo come una semplice novizia come me possa far cambiare idea ad un uomo come il signor Phoemnisk. Io penso di aver fatto una bella interpretazione prima ma , e lo avete detto voi, Phoemnisk ha un modo suo per vedere le cose per cui... il capo è lui!” Sollevando le mani per poi farle ricadere e sbattere sulle mie gambe nude. “ Non credo sia saggio discutere con il capo il primo giorno di lavoro. Mi ha detto cosa si aspetta da me, mi ha dato nuove indicazioni. Ora sta a me rispettarle e dimostrare di essere all’altezza.” |
Sembrava non dover finire mai.
Sentivo che mi stringeva sempre più forte, non mi lasciava andare. Continuava imperterrito, senza mai smettere. Stavolta le sue parole mi giunsero più chiare. Mi staccai appena, giusto per interrompere e placare quella furia. Poggiai le mie dita sulle sue labbra calde e lisce, ora quasi gonfie per quell'impeto. "Sì..." sussurrai "Sì... Mi piace, sì... Ma non il fatto che forse saremo sul filmato della sorveglianza della galleria..." aggiunsi piano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il telefonino squillò ed Altea si bloccò sulla porta.
“Si, sono io...” disse Iasefol rispondendo “... ah, sei la stazione? Perfetto ora cercherò di venire a prenderti... aspettami là...” e staccò. A quelle parole di Gwen, Elv guardò in alto in cerca di qualche telecamera e poi rise. “Accidenti...” disse divertito “... allora corriamo il rischio di far trasmettere un film per adulti sui monitor della galleria.” Facendole l'occhiolino. “Giusto.” Disse sorridendo Set a Dacey. “Hai le idee chiare e di certo il capo apprezzerà. Mi piace il tuo spirito, brava.” Seguendo poi con lo sguardo le mani di lei che batterono sulle sue gambe nude. Set allora guardò tutte quelle belle gambe scoperte, fino alle scarpe alte con i tacchi. Uno sguardo che le percorse tutte, per poi risalire e fissare Dacey negli occhi. |
Immaginai fosse il ragazzo che doveva aiutare Iasefol, si conoscevano visto lui gli dava del tu "L' accompagno io signor Iasefol, con la mia auto, ho una Corvette niente male" sistemandomi allo specchio e guardandomi.."Possiamo andare" sorridendo mentre dissi a un cameriere di preparare una stanza sontuosa per gli ospiti.
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"Oh cielo..." sospirai, affondando il viso nelle mani.
Certo, non era molto diverso da ciò che accadeva con le segretarie. Tutti sapevano cosa facevano per mantenere il loro posto qui ed era un po' come essere davanti alle telecamere, ma io non ero loro e non era detto che la cosa potesse farmi proprio piacere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Grazie, lei è davvero gentile...” disse Iasefol ad Altea.
Nonostante il caldo lo scienziato indossò il cappotto, alzando il bavero per coprirsi fino al collo e mise il cappello. “Sono pronto...” Presero la corvette di lei e si diressero alla stazione di Uaarania City. “Non so come ringraziarla, davvero...” Iasefol durante il tragitto “... se non ci fosse lei io sarei solo... e forse non potrei neanche guidare per andare alla stazione...” “Ecco...” disse divertito Elv “... cosa facciamo quindi? Cerchiamo un posto appartato per continuare a baciarci?” Facendo l'occhiolino a Gwen. |
Lo vidi coprirsi di nuovo, salimmo presto in auto e ci dirigemmo nuovamente verso la stazione di Uaarania City.
"Le vostre parole mi fanno immenso piacere, solitamente non sono molto avvezza alle amicizie, sono piuttosto fredda e scontrosa, forse per il fatto che le ho narrato prima. Ecco in lei vedo me stessa, io penso se non le fosse capitato quell' incidente lei sarebbe un uomo diverso, vorrei tanto lei lo fosse. Non mi deve ringraziare, è anche mia intenzione far tornare quelle opere d' arte ad Afragolignone...e ce la faremo" voltandomi verso lui e lasciandomi sfuggire un mezzo sorriso. Parcheggiammo l' auto ed entrammo nella stazione e mi comportai come nulla fosse, temevo per Iasefol e il suo aiutante e presi un giornale di cronaca del luogo per far capire eravamo del posto.."In che binario si trova? Forse è in sala d' aspetto..queste grandi stazioni sono sempre noiosamente affollate". |
Roteai gli occhi.
"Io tecnicamente starei lavorando, devo ultimare i preparativi per la mostra e ho solo due giorni. In più il capo potrebbe chiamarmi da un momento all'altro per darmi gli ultimi dettagli sull'evento, e anche tu dovresti essere impegnato col tuo, di lavoro..." guardandolo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Certo il mio spirito... Ehi, i miei occhi sono qua su!”
Non era la prima volta che notavo il suo sguardo vagare sul mio corpo, fuorché il mio viso. All’inizio lasciavo perdere, sapendo che il mio ruolo, vestita così poi, attirava molti sguardi ma alla lunga dava fastidio, specie ora che non ero davanti alle telecamere e non mi stavo esibendo. “ Non che mi dispiaccia essere guarda ma durante una conversazione preferisco il contatto visivo con il mio interlocutore, non venire scannerizzata dai piedi alla testa.” |
Altea e Iasefol arrivarono alla stazione, dove parcheggiarono l'auto ed entrarono.
“Credo sia verso i binari...” disse lo scienziato tutto imbacuccato “... venga...” ad Altea. Ovviamente c'era molta gente che andava e veniva e tutto o quasi fissavano incuriositi quell'uomo tutto coperto nonostante il caldo di Luglio. Arrivarono verso i binari e lui si guardò in giro, fino a riconoscere un bel giovane moro e dagli occhi chiari. “Eccolo.” Indicò Iasefol. http://th.pinkblog.it/02Wr_si3zx7vY8...rrecosso84.jpg “Beh, allora diamoci un appuntamento altrove...” disse Elv senza però lasciare andare Gwen, che teneva stretta a sé “... scegli tu dove, o devo farlo io?” Divertito. “Ehm, si certo...” disse Set un po' imbarazzato da quelle parole di Dacey “... certo, scusi, mi ero lasciato distrarre dal gesto delle sue mani... beh...” alzandosi “... direi di tornare allo studio e riprendere le prove, no?” Sorridendo un po' a disagio. |
Camminavamo e tutti ci osservavamo ovviamente visto il vestiario di Iasefol ma finsi indifferenza.
Poi arrivammo i binari, tra la gente che spintonava e ad un tratto Iasefol riconobbe un bel giovane moro e dagli occhi chiari, all' apparenza aveva proprio l' aria del bravo ragazzo..la cosa era intrigante e mi soffermai...lo avevo pensato..Altea hai pensato su un ragazzo che la cosa è intrigante. Cercai di ricompormi e sistemarmi per quel poco che la gonna corta potesse coprire e feci cenno a Iasefol di andare verso lui e lo guardai "Fa caldo pure qui ad Uaarania vero, non ha caldo dottor Iasefol?" con aria indifferente, per capire se era veramente lui il ragazzo che cercavamo. |
Mi teneva ancora stretta, e avevo il sospetto che non mi avrebbe lasciata andare senza la sicurezza che ci saremmo rivisti.
"Non so... Questo posto è così affollato... E io... Non lo lascio da un bel po' di tempo... Non saprei..." aggiunsi quel dettaglio alla fine, bypassando il fatto che all'atto pratico non uscivo da quasi due anni. Un anno e mezzo, da quando avevo iniziato a lavorare. Ma cosa mi sarebbe potuto servire, di ciò che c'era fuori? Nulla. Tutta la bellezza, la felicità, erano tutti qua dentro e nessuno poteva aver bisogno di altro. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Questa volta fui io a poter ridere nel vedere il suo imbarazzo e perché no, usare anche un po’ di sfottò.
In pratica la mia era una piccola vendetta per come si era comportato prima quando mi ero spaventata a casa degli occhi comparsi sugli schermi. “ Naturalmente, il gesto delle mani. Che altro?” Decisamente ironica mentre continuavo a fissarlo, senza batter ciglio, scoprendo quel suo imbarazzo che non mi sarei aspettata. “ D’accordo. Torniamo sul set, mi sento piuttosto tranquilla di far bene e poi so che mi guarderai con molta attenzione, sempre naturalmente per come muovo le mani!” |
Seguimmo l'ometto verso il piano terra del castello, dove si tenevano le famose opere d'arte.
La collezione di Phoeminsk era famosa in tutto il mondo, e io stessa ne avevo sentito parlare. Tuttavia, non mi intendevo molto di arte, e dire che sapessi riconoscere alla perfezione la differenza tra le opere di questo o quell'artista ecco.. proprio no! Ma c'era una cosa che mi aveva sempre incuriosito. "Oh, mi hanno riferito che avete anche una collezione ben nutrita di gioielli antichi, non è vero?" sorridendo "Dicono che siano persino più preziosi di quelli contenuti nei migliori musei d'Europa, è vero?" incuriosita. |
“Allora potremmo scegliere un angolo di questo posto, magari appartato...” disse Elv tenendo stretta Gwen a sé “... affare fatto?” Facendole ancora l'occhiolino.
Set annuì con una smorfia, ancora imbarazzato ed a disagio per poco fa. “Si, andiamo...” disse a Dacey “... venga, il regista sarà già seccato di per sé...” E tornarono allo studio, dove le ballerine, i tecnici, il regista e Sertano erano tutti lì, in attesa di nuove indicazioni. “Ok...” Set a tutti loro “... rifacciamola.” “Purtroppo sono costretto a coprirmi nonostante sia Estate.” Disse Iasefol ad Altea. Poi presero ad avvicinarsi al giovane, raggiungendolo. “Sono io, il dottor Iasefol...” lo scienziato a lui. “Dottore...” stupito il ragazzo. “Poi ti spiegherò ogni cosa.” Iasefol. Il ragazzo, sebbene perplesso, annuì. Aveva il viso pulito, gli occhi azzurri, i capelli scuri e mossi. Sembrava uno studente. “Ti presento la signorina Altea...” lo scienziato al ragazzo. “Piacere...” disse lui guardandola con un certo imbarazzo ed abbozzando un sorriso un po' incerto. |
Mentre lo seguivo, ancora lui imbarazzato, pensai che fosse carino quel suo modo di fare , per nulla sfacciato e sfrontato.
“ Io scherzavo... insomma, la stavo solo punzecchiando un pochino.” Decisi quindi di precisare, per evitare che ci restasse troppo male per le mie battutine. Gli rivolsi un sorriso mentre tutti nello studio riprendevano i posti sotto le sue indicazioni . Tornai al centro del palco, carica e piena di entusiasmo per quella ripresa che sapevo sarebbe stata perfetta. |
Lo guardai.
Non potevo fare altro che capitolare. "Okay, d'accordo... Va bene..." acconsentii "Ora devo andare, però..." dissi poi, sperando che ora mi lasciasse per farmi tornare allo studio a lavorare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Set annuì e sorrise a Dacey, sentendosi sollevato.
Tutti nello studio ripresero i loro posti. “Ascoltatemi...” disse Set “... Phoemnisk ci guarderà... lui guarda e conosce tutto... questo Faust deve essere gotico, magico, mistico, sensuale... il Bene ed il male devono rincorrersi e confondersi... questo vuole Phoemnisk... solo lo spettatore dovrà scegliere cosa è Bene e cosa è male...” guardò Dacey, come a caricarla. “Cominciamo.” A tutti loro. “Azione!” Il regista. La musica cominciò e le ballerine iniziarono a danzare. Elv sorrise e lasciò finalmente Gwen andare. “Un bell'appuntamento romantico fra opere di immortale bellezza...” disse “... wow...” |
Solo quando mi lasciarono, sentii che le sue braccia erano quasi diventate parte di me, tanto mi stringevano forte.
Sorrisi appena e gli dissi di vederci dopo cena in una piccola costruzione nel grande parco intorno al palazzo. Speravo fosse appartato abbastanza, visto non ci andava mai nessuno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ricordai un dettaglio del mio incontro con Phoemnisk, nella penombra, la mia prima sera al castello. Allora mi aveva chiesto se nella mia vita avesse mai avuto un uomo tanto importante come lo era Faust per Margherita.
E compresi cosa dovevo fare per essere la perfetta versione canterina dell’eroina del libro. Dovevo trovare un Faust per cui ballare e cantare. Trovai lo sguardo di Set durante quei miei pensieri e così fu lui il prescelto per quel ruolo inconsapevole. Presto presi a cantare ignorando telecamere e persone, cantavo solo per Set. Lo stesso feci muovendomi, ballando, ondeggiando. Ad ogni mia mossa studiavo l’effetto che questa aveva su Set e continuai , calda e suadente, invitavo al perdersi tra i sensi, a lasciarsi andare ai desideri , invitavo mentre cantavo, ammiccavo, sbottonavo la camicia sfilandola con calma studiata, fino a restare in intimo, regalando il mio corpo al mio obiettivo, a quel Faust inconsapevole . |
Elv annuì e lui e Gwen si separarono, con lei che tornò alle sue faccende.
La mostra doveva continuare. La ragazza vide allora arrivare Chef. E non era solo. Con lui infatti c'era Destresya, la celebre prestigiatrice arrivata per il suo spettacolo, con i suoi tre assistenti. "Si, abbiamo diverse collezioni di gioielli..." disse Chef alla prestigiatrice "... tutte confiscate a chiese, cattedrali e santuari. I gioielli che i chierici hanno per secoli accumulati per i Santi sono davvero incredibili. Furbi i preti." Divertito. |
La musica cominciò, le ballerina iniziarono a danzare e tutta la scena prese i contorni del sogno di Faust, di vedere Margherita danzare, muoversi leggiadra e sensuale in quello scenario fatto di desideri celati, tentazioni velate e pensieri proibiti.
La ragazza si abbandonò in un canto ed in un ballo eccitante, cercando lo sguardo di Set. Lui la guardava rapito, seguiva ogni sua movenza, tutta. Era un gioco sensuale, provocante, quasi erotico, con Set perso su quel corpo perfetto, degno della dannazione di Faust. Ogni volta che Dacey cercava lo sguardo di lui, trovava i suoi occhi sulle sue forme, sulla sua pelle, scivolando con desiderio su ogni piega di quel corpo proibito. Dacey era diventata l'eroina gotica di un sogno fatto di tentazioni e desideri perduti. https://pbs.twimg.com/media/CDYPrVLVIAACoC6.jpg |
Ci separammo e già iniziavo a contare i secondi.
Nel corridoio vidi Chef con Destresya e i tre ragazzi. "Fate un giro del palazzo?" chiesi, con sorriso smagliante. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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