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Rimasi immobile..anzi ero immobile...quella mano e quella voce sicura di sè volevano impadronirsi di me..mi rassicurava nessuno mi avrebbe fatto del male ma nello stesso tempo sentivo le sue mani scendere sulla veste da notte di seta..quelle mani erano calde..cosa voleva da me...prese il pugnale e lo gettò nel letto..quindi non era un uomo di Abrham altrimenti lo avrebbe preso..ma forse sapeva dove si trovasse e se ne liberò perchè non lo pugnalassi..ma chi...eppure non vi era inflessione araba...parlava la lingua pure di questi posti, non poteva essere uno dei miei uomini o Ismael..."Avanti...ditemi cosa volete..volete usare violenza su di me? Allora penso siate uno di quegli uomini di Imperion, che mi strappaste il velo e quasi la veste nel centro di Amoros".
Il mio cuore batteva forte e non era bene...egli mi teneva stretta e poteva sentire oltre ogni parte di me pure battere il cuore dalla paura..se avessi urlato..mi avrebbe uccisa. |
O Santi numi.......era meglio uno spettro.....una donna.......austera e dura..pallida come la morte....." Sono la nipote del Barone De Castiglio di Amoros.......a quanto pare c'e' una persona che mi somiglia talmente tanto da non poter neanche camminare tranquillamente in queste terre.........nella locanda ...ai piedi del maniero....c'e' addirittura un mio ritratto.....mio..perchè mi somiglia tanto da mozzare il fiato........volevo conoscere il Barone.....non lo disturberò oltre credetemi.....ma e' una storia così strana che mi piacerebbe ascoltarla da lui...infondo e' come se mi appartenesse...."....
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Mi inchino a quello che è il capo del carrozzone, non so cosa pensare, ne cosa fare ma sorrido e parlo " lieta sera Milord, mi chiamo Grazia e sono una straniera arrivata qui per caso" mi impongo di essere diplomatica e non voglio svelarmi.
Ho ancora in mano il libro e ho voglia di scappare, ma poi, che faccio da sola? " Ho incontrato i vostri due seguaci con questo libro in mano, e ho pensato di aiutarli, so leggere, scrivere, conosco il latino, la matematica, la filosofia e altro" Guardo in faccia Carolon, e gli sorrido con dolcezza, qualcosa ho imparato sulle maniere femminili, mi rivolgo solo a lui " se avete bisogno di qualcuno che vi aiuti a decifrare il libro, io sono disponibile, certo ogni cosa ha il suo prezzo, ma possiamo parlarne e stabilire quale" Si gira verso Lion e Rinos " loro sono stati gentili con me e io voglio ricambiare la gentilezza, quindi vi aiuterò per poco, sempre se volete" Osservo Carolon e aspetto la risposta, mi auguro positiva. |
Sorrisi a Froster, posando la mano sulla sua.
Incredibile, aveva preso una posizione! Poi mi voltai verso Musain con lo sguardo inorridito. Mi alzai a mia volta, accanto al mio futuro sposo, aggrappandomi al suo braccio, quasi avessi paura che Musain potesse colpirmi. "Ma è una cosa inaudita.. Uccidere una donna innocente a causa mia? Che orrore.." portando la mano al petto . Mi guardai intorno, disorientata. "E io che dovrei fare poi? Restare chiusa in casa per sempre? Scomparire?" Con voce rotta, quasi fossi sul punto di piangere. Beh, quella non era una brutta idea, avrei potuto fare il Lupo a tempo pieno. Anzi, magari poteva essere il momento buono per gettare la maschera: se lui avesse ucciso la finta Clio, e dato la colpa ai ribelli, io potevo affacciarmi dal balcone del castello Eubeo e dargli del bugiardo. Ma avrei perso il vantaggio di starmene pacifica nel loro quartier generale. No, per quanto allettante, era troppo pericoloso. Dovevo pensare a qualcos'altro. "E il matrimonio? Un morto non può sposarsi... né tornare magicamente in vita quando tutto questo sarà finito, altrimenti tutti sapranno del vostro inganno.." Scossi la testa e abbassai lo sguardo. "Così come non può partorire un erede legittimo che taglierebbe fuori Imperion dalle faccende di Lortena.. Ottimo piano.." Sussurrai piano, ancora una volta, in modo che solo Froster udisse. Paradossalmente, potevamo essere dalla stessa parte. Ma sapevo che alla fine avrebbe ascoltato Musain. "E ditemi.." Ad alta voce, rivolta a Musain "Provvederete anche a trovare una nuova consorte al mio signore, una che sopporti la vista del sangue, capisca le logiche politiche e non sia solo un impiccio?" mentre ormai le lacrime affioravano. I Lupi per quello potevano essere avvertiti, e anche molta popolazione. Sapendolo prima, la notizia si sarebbe sparsa, e non avrebbe ottenuto l'effetto che voleva. Mi guardai intorno, ospiti, servitori, guardie. Tutti potevano essere sospettati. Alzai lo sguardo su quello di Musain, come se mi costasse tantissimo essere ferma e risoluta "Come ho già detto.. è Lord Froster il signore mio e di questa terra, farò ciò che egli mi comanderà.." sorrisi appena, senza allegria "Anche se, in una situazione del genere, non credo vi interessi il mio parere.." alzai lo sguardo su Froster, come a cercare un segno, senza lasciare il suo braccio "Voi.." con voce tremante "Voi credete sia una buona idea? Mi manderete via cosicché nessuno possa accorgersi che sono viva?" con gli occhi lucidi. |
A quelle parole di Elisabeth, la donna, che in mano reggeva una candela, avanzò verso lei e Rager.
La fioca luce allora raggiunse il volto di Elisabeth, con quella donna che restò a fissarlo per un lungo momento. I suoi occhi si piantarono sui tratti dell'assistente di Oxuid, come se cercasse una spiegazione che giustificasse quell'incredibile somiglianza. “Siete molto impudente.” Disse poi. “Parlate di qualcuno che non conoscete, che non avete visto mai. La gente dice tante cose, spesso inutili e poi un quadro è quanto di più soggettivo ci sia, visto che raffigura qualcosa non secondo la realtà, ma solo attraverso gli occhi dell'artista. Comunque in questo momento il signor barone non è al castello.” Ma proprio in quel momento si udì il suono di uno strumento che proveniva dal piano superiore. Un'arpa. E quella melodia riempì in breve ogni angolo di quel maniero. |
Carolon ascoltò e fissò a lungo Grazia.
“Beh...” disse infine “... vedo che l'intraprendenza non vi manca... e anche essendo solo una ragazza mi pare che sappiate fare discorsi pratici. E sta bene.” Annuì. “Dopotutto qualcuno che abbia dimestichezza con le lettere e la cultura in genere alla nostra compagnia manca. Possiamo prendervi nella nostra compagnia errante come esperta di studi in genere. Decifrerete quel libro e tutti i suoi arcani e metterete le vostre conoscenze al servizio della nostra compagnia, come tradurre dal latino, fornirci aiuto in fatto di calcoli e matematica quando se ne presenterà l'occasione e magari di aiutarci a contrattare con clienti colti ed intellettuali, come i chierici o i maestri scolastici.” “Ottimo!” Esclamò Rinos. “Ora però parliamo di cose pratiche...” ancora Carolon a Grazia “... per il momento io vi darò otto Taddei al mese. Mi sembra una paga onesta, che nessun mastro di bottega vi darebbe mai. Per cominciare credo vada benissimo.” “Ma capo...” fece Rinos “... non è un garzone, ma una ragazza di lettere!” “Solo in un convento troverebbe un'occupazione legata ai libri o agli studi in genere.” Replicò Carolon. “Ma lì non percepirebbe paga. Io invece la pago bene e le permetto di lavorare su ciò che più ama. Dunque la mia proposta mi sembra giusta.” “Si, anche io credo che il capo le abbia fatto una buona proposta per cominciare.” Annuendo Lion. “Benvenuta nella Compagnia del Re di Cuori, ragazza!” Porgendo Carolon la mano a Grazia. |
Quel misterioso uomo teneva ferma Altea contro il suo corpo, immobilizzata ed impossibilitata a chiedere aiuto.
La fioca luce che penetrava dalla finestra della camera a stento lambiva il prezioso pugnale gettato sul letto. Il volto di lui era vicinissimo ai capelli di lei, mentre la sua schiena era premuta con vigore contro il petto di quello sconosciuto che con le mani la teneva bloccata a sé. “Tranquillizzatevi...” disse piano “... per vostra fortuna non sono di Imperios e solitamente non ho bisogno di usare violenza su una donna quando ne voglio una...” le sue mani cominciarono a lasciarla lentamente “... ecco... ora avvicinatevi a quella sedia... potete sedervi se volete, ma badate di non tentare scherzi...” le permise così di raggiungere la sedia. Il misterioso individuo allora fece un passo in avanti, frapponendosi tra lei e la porta, per evitare che tentasse di fuggire. Ciò lo portò a porsi davanti alla finestra, dove la debole luce arrivò a sfiorare il suo volto, permettendo così ad Altea di vederlo. Il misterioso uomo restò a fissarla per qualche istante con i suoi enigmatici occhi azzurri. http://song-of-memory.wikispaces.com...%20frankly.png |
“Oh, no...” disse Froster a Clio, prendendo le mani di lei nelle sue “... certo che no...” si voltò a fissare Musain “... che razza di trovata è mai questa? Fingere la morte di lady Clio? E poi? Segregarla per sempre?”
“No...” senza scomporsi lo spadaccino “... ma solo fino a quando non avremo ucciso tutti i Lupi.” “Potrebbe volerci un anno o forse anche dieci!” Esclamò Froster. “Io invece sposerò lady Clio fra un mese esatto! E poi avremo un erede quanto prima!” Cingendo i fianchi della ragazza. “Era un piano come un altro.” Mormorò Musain. “Non certo tassativo.” “Beh, cercate allora un piano migliore.” Fece Froster, allarmato per quelle parole sussurrate da Clio e udite solo da lui. “Resteremo come deciso allora...” Musain a Froster e a Clio “... all'esecuzione di domani assisterà anche lady Clio, a cui chiederemo di fare uno sforzo e cercare di non svenire alle urla di dolore dei traditori.” Sarcastico lo spadaccino. “La sua presenza servirà a far capire a tutti che la legittima erede dei Marsin è con voi, milord. E contro i ribelli naturalmente.” “Beh...” ricomponendosi Froster “... si... immagino sia necessario... dopotutto siamo in guerra e ognuno deve fare la sua parte...” senza guardare Clio. “E' proprio così, milord.” Annuendo Musain. “Ma voi non dovete temere nulla, mia cara...” Froster a Clio “... resterete per tutto il tempo dell'esecuzione accanto a me e non vi accadrà niente... promesso.” Sorridendole. “Dico bene, messere?” Voltandosi poi verso Musain. “Dite bene, milord.” Rispose questi. “Dopotutto ai ribelli non interessa uccidere lady Clio. Loro non vogliono certo la sua testa... vogliono la vostra...” A quelle parole dello spadaccino, Froster fece una curiosa smorfia, per poi emettere un gemito soffocato che ben palesava la sua inquietudine. |
Avevo colto nel segno, mettendo la pulce nell'orecchio a Froster.
A quanto pareva, dovevo andare. Insistere sarebbe stato sospetto. Ma se pensi che una donna debole di stomaco possa resistere a una macellazione ti sbagli di grosso. Froster era terrorizzato che lo uccidessero. Io mi limitai a sorridere. "E consegnare Lortena ad Imperion? I ribelli sono dei vigliacchi e dei selvaggi.. ma posso essere tanto stupidi? No, nessuno dei ribelli lo toccherà.. Per questo ha firmato quell'accordo, rammentate?" sospirai "Sono io ad essere più in pericolo, in realtà.." mormorai "Dicono che ho tradito il mio popolo, alleandomi con il loro nemico.. mi odiano molto più di quanto non pensiate.. non combattono per me, ma per se stessi.. io ho scelto da che parte stare e tutti lo sanno.. il Lupo Nero vuole il potere per sé...". Presi un profondo respiro. "E sia.. piuttosto che stare anni segregata verrò ad assistere.. è giusto... devo.. devo essere forte.." facendomi forza, ma con gli occhi lucidi terrorizzati "Farò del mio meglio per resistere.. tanto, voglio dire.." come se volessi autoconvincermi "Sono solo dei corpi che pendono da una fune, non c'è sangue.. giusto?" alzando lo sguardo su Froster "Non sopporto la vista del sangue.." mormorai. "Tanto.." dissi, nello stesso tentativo di autoconvincimento "Non è pericoloso, giusto? Non.. non è che metteranno a ferro e fuoco la piazza?". Vediamo un po' cos'hai scoperto dai miei Lupi, caro il mio spadaccino. |
Il suo volto era quasi vicino al mio, appoggiato sui miei capelli...non era un uomo di Imperion, lentamente la forte e sicura stretta su di me si allentò, con gentilezza ma era sempre all'erta...dovevo andare verso la sedia.
Si udiva solo il fruscio della seta della veste avanzare verso la sedia, mi sedetti e con scatto repentino lo vidi mettersi tra me e la porta onde evitare fuggissi. Fu cosi che la luna fece apparire i suoi tratti e spiccavano due vispi occhi azzurri..ebbi un sussulto..dapprima pensavo fosse Ismael, ma poi i lineamenti si fecero ben più marcati alla luce lunare e notai era un ragazzo, il volto inquieto, i nostri occhi si incrontrarono..mi guardava, in modo misterioso...deglutii osservando la sagoma del pugnale..che voleva? Il pugnale sta là, se volesse uccidermi lo farebbe subito...se fosse un ladro..avrebbe trovato un tesoro in quel pugnale e nel solo venderlo avrebbe dovuto pattuire non solo una città intera. Lo guardai, nuovamente, negli occhi e mi alzai dalla sedia avvicinandomi a lui e sussurrai piano.."Non temete...comunque se mi avete disarmata e state davanti a quella porta significa vi faccio paura, posso essere pericolosa, meglio così..almeno pensate non sia una povera dama sprovveduta, eppure non sarò io a dirvi chi sono, e non abbasserrò lo sguardo" avvicinandomi stavolta proprio di fronte a lui "Voi siete entrato nelle mie stanze, e quindi dovete darmi una spiegazione e presentarvi." Lo osservavo...si, era troppo sicuro di sè..non abbassava nemmeno lui lo sguardo sembrava.."Comunque sarò anche gentile e farò la brava..sapete per voi tutto questo sembra normale ma nel regno dove provengo io è un sacrilegio quasi...avete osato mettere addosso le mani ed entrare nella stanza di qualcuno di speciale, avete preso quel pugnale che solo io posso tenere e consegnare solo a chi ritengo meritevole...e quindi vi avviso..siete dietro la porta..e qui non dormo solo io, è la stanza delle donne e presto potrebbero arrivare le ancelle, la governante e la sacerdotessa e scoprirvi..e inoltre" dissi con un sorriso ironico senza staccare gli occhi dal suo volto "potrebbe arrivare pure il mio capo guardia..devo precisarvi che a quell'uomo di Imperion, che osò strapparmi il velo e minacciarmi, ha tranciato in un colpo la mano senza pietà..anche se poi stava rimettendoci la vita..ma questo è un altro discorso..quindi fossi in voi non darei le spalle a quella porta..e vi sto salvando la vita, ricordatelo". Sospirai leggermente..non era tipo da lasciarsi tanto influenzare..quale sarebbe stata la sua prossima mossa.."Avanti, ditemi cosa volete..oh, dubito vi siete follemente innamorato di me e volete rapirmi..magari in cambio di un riscatto..o come i beduini del deserto per portare la loro amata in una tenda del deserto". Iniziavo ad innervosirmi ma non dovevo avere tentennamenti e soprattutto abbassare lo sguardo. http://i59.tinypic.com/2lvdyeb.jpg |
La donna zittitasi....avvicinò il candeliere al mi volto........vidi la sua fronte imperlarsi di sudore........la sua espressione divenne dura...e i suoi occhi si muovevano veloci sul mio volto......" Dite bene.....il ritratto e' la traccia di ciò che vedono gli occhi di un pittore.........ma c'e' un piccolo problema........lei si e' mai specchiata davanti ad una tela...pensando di vedere se stessa?......Lei ha mai sentito su di se gli occhi di un paio di persone inebetite per aver pensato di aver visto un fantasma.....?........A lei non e' successo...ma a me si.....e' tutto cominciato tramite una storia.....e poi il quadro......ha svelato quanto tutto fosse così vero.......il Barone non e' qui....?.......ho tutto il tempo per attenderlo......Un barone...non e' uno zotico....e' una persona abituata alle buone maniere ...non gradirebbe sapere che ha messo alla porta una Dama di buona famiglia......"......Non avrei staccato i denti dalla preda per nulla al mondo..........e mentre guardavo il volto della donna....il suono di un'arpa.......ci avvolse........era una melodia....triste....a tratti mossa da speranza.......quasi un cenno al ritrovamento...per sprofondare nel dramma..........e mi ricordai di aver visto il volto di un uomo ....che osservava me e Rager mentre entravamo nella Fortezza..........." A quanto pare...non siamo soli.......la musica e' stupenda......potrebbe essere così cortese da annunciarci alla persona che si sta dilettando a quello strumento che e' simile alle corde che muovono l'anima ?......"............." Se non lo farà lei...salirò io......e' tardi....sono stanca e molto petulante....il mio servitore mi conosce molto bene.....".......
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Non mi sembra vero, anche Milord si sta agitando nella sacca tira fuori la testa e miagola.
Faccio finta di riflettere, per darmi un contegno, è la migliora proposta che potesse capitarmi e so che la mia risposta sarà positiva. Stringo forte e con decisione la mano a Carolon. “ accetto, la proposta mi sembra giusta “ ammicca a Lion e Rinos “ prima però devo recuperare il cavallo che ho lasciato in locanda e” Devo anche presentargli Milord “ spero nessuno di voi abbia problemi con i gatti” Prendo Milord ricalcitrante dalla sacca che miagola “ Messeri lui è Milord il mio gatto blu compagno di viaggio, è docile se nessuno gli pesta la coda” lo rimetto nella sacca ma lui rimane curioso con la testa fuori ad osservare quegli strani individui. “ bene posso anche iniziare subito a decifrare il libro, se volete anzi” Guardo Carolon “ voi avete mai sentito parlare del fiore azzurro?” Sorrido aspettando una qualche risposta |
A quelle parole di Clio, Musain sorrise appena, per poi sorseggiare del vino.
“Milady...” disse poi fissandola “... non ci saranno corpi penzolanti da funi... l'esecuzione avverrà tramite mazzolatura.” “Amate le scene cruente vedo!” Esclamò divertito Froster. “Non più del lecito...” con indifferenza Musain “... ma visto l'alone di soprannaturalità che avvolge i ribelli, voglio scongiurare che qualcuno riesuma poi i cadaveri gridando alla risurrezione dei rei. Con le ossa e le membra spappolate è più difficile uscire dalle proprie tombe.” Froster rise. “Comunque...” continuò lo spadaccino “... lady Clio non correrà nessun rischio... i ribelli non faranno lo sbaglio di ucciderla, altrimenti non avranno più un motivo legittimo agli occhi del popolo per combattere, visto si sono proclamati difensori degli antichi diritti dei Marsin.” “Vedo che avete una risposta a tutto voi.” Compiaciuto Froster. “Ho solo svolto qualche veloce ricerca” mormorò Musain “e mi chiedo se anche i Lupi abbiano fatto lo stesso... un nemico va sempre studiato... e se avranno fatto ricerche sulle forze di Imperion allora sapranno di certo che si trovano davanti ad un nemico implacabile che da oggi vivrà solo per dar loro la caccia... un nemico che li odia come si odia solo la morte...” “Chi?” Chiese Froster. “Io.” Rispose Musain. “Io sono il vero nemico dei Lupi. Ma se invece, come penso, non hanno compreso ciò allora sono solo dei predoni senza organizzazione e destinati alla disfatta.” Guardò Clio. “Milady, sarò sempre accanto a voi per tutto il tempo dell'esecuzione. Nessuno riuscirà ad avvicinarsi a voi senza essere poi a tiro della mia spada. Anzi, vi darò un consiglio... indossate pure il vostro abito più bello... sarete al centro dello spettacolo.” |
“Avete un'arroganza ed una superbia che in questo luogo non sono tollerate.” Disse la donna ad Elisabeth, mentre quella musica era cessata di colpo. “E ora se non lasciate subito questo maniero provvederò io stessa ad ordinare alle guardie di cacciarvi.”
“Non importa, madama Panergeys...” all'improvviso una voce dall'alto delle scale “... ritiratevi pure, mi occuperò io di costoro.” “Ma...” voltandosi verso chi aveva parlato la donna. “E grazie.” Con tono fermo quella voce. Panergeys mostrò allora un lieve inchino e si ritirò. “Dunque...” disse ad Elisabeth la figura che aveva parlato, restando però avvolta nella penombra in cima alle scale “... posso conoscere il motivo per cui siete arrivata qui, milady? Ed anche dell'insistenza con cui chiedete di essere ospitata?” |
“Oh, ma i gatti a me stanno simpatici.” Disse ridendo Rinos nel vedere il gattino di Grazia che li osservava.
“E secondo me” fece Lion “portano anche bene. Il che non guasta.” “Ottimo!” Esclamò Carolon mentre stringeva la mano di Grazia. “Mi piacciono le persone decise e che sanno cogliere al volo una buona occasione!” Annuendo compiaciuto. “Ora vi presenterò la nostra Compagnia del Re di Cuori... Lion e Rinos li avete già conosciuti... io sono Carolon, capo del gruppo, mentre questi è Gualuc, mio apprendista e che un giorno, si spera, possa diventare un degno eroe a noleggio. Infine, questo in fondo al gruppo, è Arwin, il mio braccio destro.” “Piacere mio, damigella...” sorridendo Arwin a Grazia “... sono lieto del vostro arrivo in mezzo a noi. Ci voleva una presenza femminile nella nostra compagnia.” “Il Fiore Azzurro...” ripetè Carolon dopo la domanda di Grazia “... in verità io l'ho sentito nominare da quando entrammo in possesso di questo libro...” indicando il libro antico che Grazia aveva in mano “... e in tutta sincerità pensavo si trattasse di un mito, di una leggenda... anzi, lo credo ancora...” “Però” intervenne Arwin “la cosa mi fa pensare...” “A cosa?” Domandò Carolon. “Beh, questo libro era conservato nella biblioteca di un monastero, no? Dunque mi sembra strano che in un luogo simile si raccolgano testi riguardanti argomenti di tipo magico... voglio dire, in un monastero solitamente, oltre ai Testi Sacri, si trovano conservati libri di filosofia, di teologia, di demonologia e così via...” “Si, in effetti hai ragione...” pensieroso Carolon “... ma ora abbiamo un'esperta, no? Madamigella Grazia tradurrà e studierà questo libro per noi, scoprendo cosa dice sul misterioso Fiore Azzurro.” E anche Milord sembrò quasi dare il suo assenso, con un deciso miagolio. http://www.qzlife.it/wp-content/uplo...-di-russia.jpg |
A quelle parole di Altea, il misterioso individuo dagli occhi azzurri sorrise.
“Eh...” disse “... noto che siete diventata loquace e che avete preso coraggio...” divertito “... un attimo fa, mentre eravate immobilizzata fra le mie braccia, mi sembravate molto più remissiva...” rise appena “... dunque a sentir voi sono spacciato, tra ancelle, sacerdotesse e guardie del corpo... accidenti...” sarcastico “... nella stanza di chi mai sarò entrato? Forse di una dea? Mmm... dubito... ho potuto constatare che siete fatta di carne e non di spirito... magari una principessa? O chissà, una nobile dama in fuga... per amore diciamo? No, non mi convince... se fossi il vostro amato non vi lascerei da sola nella camera di una dubbia locanda come questa... non certo di notte.” Aggiunse ironico. Ma proprio in quel momento si udirono dei rumori giungere dalle scale. L'uomo dagli occhi azzurri allora si voltò lesto verso la porta. Un attimo dopo qualcuno bussò. “Milady...” era il locandiere “... ci sono qui alcuni cavalieri di Imperion... cercano un fuggitivo, un tipo pericoloso... vogliono controllare la vostra camera, anche per la vostra sicurezza... possiamo entrare?” “Dannazione...” mormorò il fuggitivo, per poi guardare prima Altea, poi il grosso mobile della camera. Lo raggiunse, lo aprì e cercò al suo interno tra i vestiti della principessa. Prese così una lunga tunica col cappuccio e la indossò. Si coprì accuratamente il volto con un velo e si sedette su una sedia accanto al letto. “Presto...” con voce bassa ad Altea “... sedetevi sul letto e dite loro di entrare... io sarò una delle vostre ancelle, magari incapace di parlare perchè muta... non traditevi e non perdete la testa... appena andranno via anche io sparirò senza farvi alcun male... avete la mia parola... su, dite loro di entrare...” |
Tentai di sorridere, debolmente.
"Si, mi fido di voi e del mio signore.." Alzando gli occhi impauriti su Froster "È davvero ammirevole che una città importante e potente come la vostra mandi il suo miglior comandante in luoghi remoti come questi..". Guardai i due uomini. "Dunque partiremo da qui domattina, giusto? Allora, se non avete più bisogno di me sarà meglio che mi ritiri..." Sorrisi, inchinandomi leggermente. La mia mente intanto pensava al piano per quella notte, e per la mattina dopo. Forse i credeva degli stupidi, ma era un grave errore. Mi chiesi cosa avesse scoperto Roland e cosa stessero pensando i Lupi al Castello Eubeo. |
Certo pure lui aveva la battuta pronta...stavo per ribattere quando l'oste bussò alla porta e alle sue parole sbiancai e il misterioso uomo indossò una mia veste e il velo e gli sussurrai appena mentre mi diceva, come sempre, cosa fare..."Ma siete il fuggitivo che cercavano ad Amoros...o colui che era vicino allo sfortunato Imone Marsin mentre stava morendo e vi ho fatto cercare per proteggervi?"... dal velo si notavano solo i suoi occhi azzurri,mentre bussavano ancora..."Un momento" dissi sbottando "abbiate rispetto della Principessa di Setareh".
Afferrai il pugnale dal letto e lo misi dentro la gabbia del serpente, poi mi sedetti sul letto..come egli mi ordinò..presi un libro sacro e lo aprii e guardandolo dissi potevano entrare, mentre leggevo il libro in arabo. Guardai l'oste e i cavalieri e mi fermai di leggere..."Prego..entrate...è terribile un fuggitivo.." e guardavo l'uomo misterioso "ma qui non troverete nulla se non me e questa povera ancella muta dalla nascita, che mi segue sempre fedelmente...anzi..sono io che ora sto male" e presi un fazzoletto di seta sospirando e guardai la finta ancella "Pensavo fossi io a trovare qualcuno tra voi, uomini di Imperion..cosi forti e gloriosi" portandomi il fazzoletto agli occhi e alzandomi dal letto.."Oh Layeh, accompagnami al balcone, non uscirò" dissi ai cavalieri di Imperion con finta voce struggente "Ho solo bisogno di aria, mi avete sconvolta" e mi gettai tra le braccia della finta ancella e piangendo.."Speravo..fosse lui..con una scusa fosse venuto con voi..colui che si era battuto per me per darmi in dono un regalo prezioso..uccidendo un uomo..Messer Musain..uno dei vostri capi..da quel giorno mi sono follemente innamorata di lui..mandate a dirgli che la Principessa Altea gli manda i suoi saluti e non potrà mai dimenticarlo..chissà magari un giorno mi amerà pure lui, potete cercare nella camera, non ho nulla da nascondere..scusatemi ma messer Musain, che è sparito nel nulla e vi capeggia..è sempre nei miei ricordi" dissi stringendomi sempre di più alla finta ancella, guardai i suoi occhi azzuri e feci un cenno di intesa...almeno potevo avere un futuro di attrice mi chiedevo..certo, non scorderò mai come i suoi uomini avevano trattato Ismael e fossero stati tiranni pure con me, tentando di usare violenza e minacciandomi. |
“Si, certo...” disse Froster a Clio “... ritiratevi, è tardi.”
Musain e Lhar si alzarono in segno di rispetto e saluto per l'ultima dei Marsin. Così Clio fu accompagnata nelle sue stanze dalle ancelle. E qui poi rimase sola. |
Altea, con la voce languida e i finti sospiri, recitava la sua parte, stringendosi a quella sua falsa ancella.
“Eh, diavolo...” disse ridendo Dension “... messer Musain a quanto pare ha fatto un'altra vittima... eh, come darvi torto, milady... Musain è il tipo di uomo che, se io fossi donna, non riuscirei a non innamorarmene.” Risero tutti loro. “Ed è anche il miglior spadaccino del mondo. Ora noi lo stiamo raggiungendo. Egli si trova a Lortena e ci ha mandati a chiamare.” “Controlliamo la stanza per sicurezza?” Chiese uno dei suoi. “No, idiota.” Sbottò Squalo. “Non hai sentito milady? Noi crediamo sempre alla parola di una dama.” Tornò a guardare Altea. “Scusate il disturbo, milady. I miei omaggi.” Ed uscirono. Altea e la sua finta ancella restarono così, l'uno fra le braccia dell'altra, per qualche altro istante, in attesa che i passi di quei cavalieri si allontanassero dal pianerottolo. “Che attrice!” Sorridendo il fuggitivo ad Altea. “Davvero brava. Peccato non aver interpretato una vostra guardia, altrimenti magari ci scappava un bel bacio.” Rise appena. Corse poi alla finestra e vide i cavalieri di Imperion allontanarsi. “Bene... ora posso andarmene e lasciarvi in pace, milady...” voltandosi verso Altea e facendole l'occhiolino. |
Non potevo crederci..ero riuscita a convincerli e sospirai, fortunatamente, quando uscirono dalla stanza.
Sorrisi appena alle parole del misterioso uomo.."Andarvene? Ah..siete entrato cosi..e non osate presentarvi, dirmi il motivo del perchè vi stanno cercando..e fossi in voi sarei cauto..quegli uomini non scherzano, ho mandato il mio capoguardia a cercare proprio un uomo giovane che era ricercato..poichè successe un brutto fatto a milord Imone, che mi aveva pure salvato la vita, e stanno cercando questo giovane solo perchè..si è ribellato a una ingiustizia e l'ha manifestata e per aver cercato di aiutare quel povero ragazzo..è terribile.Se volete rifugio, per stanotte o un giorno, potete travestirvi da mia guardia, io e il mio capoguardia terremo il massimo riserbo sulla vostra persona..quegli uomini stanno partendo..poi per voi non vi sarà più pericolo..pensateci bene". |
Guardai la donna negli occhi..........dimmi donna......quanto le eri fedele.....dimmi donna...i tuoi occhi hanno paura...paura di vederlo ancora soffrire...ero impudente....già como potevo permettermi io....estranea irrompere in quel modo, in quella fortezza che ora...sembrava avere i toni della debolezza.......I miei pensieri furono interrotti da una voce maschile...che proveniva dall'alto della scalinata......non potevo vederlo...era solo una sagoma...il tono della sua voce era pieno...importante........fu educato...quando si rivolse a me.......anche se la sua domanda non ammetteva risposte senza senso.......vidi andar via la donna........portando via quel barlume di luce dato dal candeliere......" Buona sera Signore.......Sono Lady Elisabeth...nipote del barone De Castiglio di Amoros......e sono qui...perch' stavo facendo una sosta nella locanda qui.....sotto la rocca.......e sia io che il mio servitore...siamo stati assaliti da occhi incantati...impressionati...impauriti.....già sa...e' come vedere un fantasma in carne ed ossa......e poi ho visto il ritratto......un'altra me.......che non sapevo esistesse.......e poi...qualche domanda in giro....ed eccomi qui..........vi sembra sembra così strano che io sia curiosa ?......."....
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“Vi ringrazio, milady e vi sono debitore.” Disse il misterioso fuggitivo ad Altea. “Ma non posso restare. Quegli uomini hanno messo una taglia sulla mia testa e per me questo luogo è ormai terra bruciata. Inoltre restando ancora qui finirei per mettere nei guai anche voi.” Sorrise malinconico. “Il mio nome? Vi assicuro che non ha valore... non ho blasone, né onore, né fama. Sono come Ulisse... senza patria e senza nome... chiamatemi Nessuno...” rise piano.
Mostrò un lieve inchino, le baciò la mano e poi fuggì via con agilità dalla finestra. |
Lo vidi fuggire via così...se solo avesse saputo..che pure io ero, a mio malgrado, una fuggitiva...in questo posto potevo avere un nome ma non nella mia Terra..che avrebbero dato oro per trovare me e il pugnale..questo ci univa abbastanza da poter capirlo.
Presi il pugnale dalla teca di Omar, lo fasciai addosso..ma era cosi facile prenderlo avevo notato..quel misterioso uomo lo aveva fatto. Mi stesi sul letto e mi addormentai..almeno ero riuscita a salvargli la vita, speravo. |
Quella misteriosa figura ascoltò Elisabeth restando celata nella penombra.
“Si, mi stupisce, mi incuriosisce la vostra curiosità...” disse “... forse quella gente vi guardava perchè siete una bella donna... avanzate verso il centro della sala, fin verso quell'alone soffuso, dove posso guardarvi bene...” |
Certo......sembrava tutto illogico...anche la mia presenza in occidente.......una parentela che non avevo.....ma se gli avessi detto che ero figlia di contadini....non avrei potuto mostrarmi impudente......ascoltai le parole dell'uomo....... mi voltai a guardare Rager........e colsi un lieve assenso...era al mio fianco........mi staccai da lui e raggiunsi il luogo indicato...alzai il volto perche' potesse vedermi......e sentii il mio volto rischiararsi dalla lieve luce......." Spero che anche voi possiate vedere ciò che ho visto io........e che per assurdo mi ha spinta a raggiungervi in casa vostra..."......
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Raggiunsi le mie stanze, indossai un mantello nero, e le lasciai subito per raggiungere furtivamente il tempio.
Bruciai l'incenso e iniziai a pregare ad alta voce, attendendo che Roland si accorgesse della mia presenza. Finché non avevo certezza che il posto era sicuro, non potevo parlare liberamente. |
Altea si stese sul letto, ma un attimo dopo qualcuno bussò ancora alla sua porta.
Erano Korshid, Amina e Ahmed. I tre apparivano preoccupati per la loro principessa. Infatti Korshid le chiese chi fossero quegli uomini che avevano bussato poco fa alla sua porta e cosa volessero. |
Stavo per addormentarmi quando udii bussare di nuovo alla porta..ebbi un sussulto..e se quegli uomini avessero fatto una finta? Come avrei giustificato il fatto non vi era più la ancella.
Aprii la porta e per fortuna vidi dei volti amici..."Perchè" chiesi a Korshid, Amina ed Ahmed stupita.."non sono venuti da voi? Erano uomini di Imperion, con l' oste e cercavano un fuggitivo, qui nella stanza e in tutte le altre?". Il mio cuore era leggermente scosso da quel fatto..ma non volevo dire nulla...nemmeno trapelare una emozione. "E' tornato Ismael, per caso? Ditegli devo parlargli urgentemente". |
La figura celata nella penombra restava in silenzio a fissare Elisabeth.
La donna avvertiva i suoi occhi indagatori su di lei. La guardava restando in silenzio, senza tradire alcuna emozione. Ad un tratto Elisaberth si accorse di un quadro alla parete. Era dipinta la stessa donna del ritratto visto alla locanda. Era nuda, stesa su un divanetto di gusto classico, con un cesto di frutta accanto, in un atteggiamento simile a quello di una matrona romana. |
Clio si preparò e raggiunse il tempio, dove cominciò a bruciare l'incenso e a pregare ad alta voce.
L'austero e contemplativo silenzio di quel luogo sembrò allora svanire e poco dopo un sacerdote si avvicinò all'altare dove pregava la ragazza. “Vi attendevo...” disse Roland a bassa voce “... al Castello Eubeo sanno già dell'esecuzione... attendono le decisioni di Lupo Nero per capire come agire... al castello manca infatti anche lord Sartios, impegnato a cercare vostro cugino Imone...” |
“Perchè non eravamo ancora nelle nostre stanze, Altezza.” Disse Korshid ad Altea. “Attendevamo giù il ritorno di Ismael ed abbiamo visto quegli uomini salire con il locandiere. Si, Ismael è giunto poco fa...” annuì “... lo faccio subito venire da voi.”
Uscirono e dopo qualche istante Ismael si presentò ad Altea. |
Poco dopo arrivò il bel Ismael e gli feci cenno di entrare, gli raccontai tutto l'accaduto..."Non so chi fosse quell'uomo...forse quel fuggitivo che cercavano ad Amoros? E' riuscito pure a togliermi il pugnale da dosso...tu sei solo..quindi non hai trovato quel ragazzo..a meno che non fosse quello che si presentò qui..sono confusa Ismael" e posai il mio capo sulla sua spalla forte..".
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Ad udire quelle parole di Altea, Ismarl ebbe un fremito di rabbia.
“Dunque ha osato toccarvi quel fuggitivo...” disse “... allora spero lo prendano... si, che lo catturino e lo uccidano...” accarezzò allora i capelli della principessa che aveva poggiato il suo capo sulla spalla di lui “... non sono riuscito a trovarlo, ma spero lo catturino davvero...” |
Cercavo di scrutare.......la sua figura....non riuscivo a vederla sino a quando i miei occhi videro un quadro....era la stessa donna del quadro della locanda.....Si ma...questa era senza veli...........sdraiata su un divano...accanto a lei un piatto colmo di frutta.............rimasi senza parole........anzi tutta la mia spavalderia....la ingoiai come l'acqua bevuta da una fonte......" Ecco...io ...non ho visto questo quadro...alla locanda c'e' questa donna...ma con i vestiti a dosso........ho riconosciuto il suo volto............per il resto.....noto che eravate molto intimi.........."...........a stento due giorno prima ero riuscita ad indossare un abito femminile........e quella donna era lì...in tutta la sua bellezza........il volto era il mio....ma....certo lei era l'amante del Barone.....magari si era fatta ritrarre in quel modo........" Penso che il volto vi basti per sapere se esiste una motivazione oppure no....".......
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Mi lasciai trasportare dalle carezze sui capelli di Ismael.."Ma non ha usato violenza...non ti preoccupare è stato un gentiluomo" e non arrivò Ismael per sua fortuna.
"Hai presente il menestrello che cenò con noi?" e gli feci leggere il biglietto.."La spada...un barone legato ai Taddei conosce la verità di quei versi perchè è stata forgiata da lui...e dice ha dei poteri...non saprei..avevo pensato pure di mandarti domani ad Amoros, tu eri con me quando gettai la spada e sai il punto dove si trova la spada nel Calars..ma mi chiedo cosa abbia senso tutto questo..stiamo indagando su una persona...e per quale motivo? Niente ci lega a lui no?...bene riposiamo, domani la nave partirà per Cipro ha detto Ahmed..qualcosa faremo arrivati in Oriente" lo baciai sulla guancia e lo congedai e mi stesi sul letto sperando finalmente di dormire. |
"Se volete” disse Ismael ad Altea “domani tornerò ad Amoros per cercare la spada... ma verrete anche voi. Non vi lascerò più da sola. Ora riposate. Domani deciderete.” Ed uscì.
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La fìgura non disse nulla ad Elisabeth.
Ma cominciò a scendere dalle scale, che scricchiolavano sotto il suo peso. Prese allora una candela, per poi accenderla. E finalmente la luce squarciò il velo di oscurità che celava il suo volto. Ora Elisabeth poteva vederlo bene. “Ditemi...” disse alla donna “... chi siete veramente?” http://3.bp.blogspot.com/-0sTyxID80M...ean+beauty.JPG |
"Io e te da soli? Potremmo destare sospetti.." e lo guardai in modo enigmatico donandogli un mio velo.
"Svegliatemi all'alba, dunque, avvisate voi gli altri, rimarranno qui finchè non torneremo". Fu cosi che rimasta sola mi lasciai cullare dal sonno. |
La figura....decise così che fosse venuto il tempo di finire quella discussione che mi teneva in tensione..........doveva essere un uomo alto e possente...ogni gradino sembrava sbriciolarsi sotto i suoi piedi...........Lento.....come fosse un rito...accese la candela e la mise accanto al mio volto........lo vidi.........troneggiava su di me con uno sguardo truce.........ma il coraggio non mi mancava proprio......" Forse....in questa stanza le parole non arrivano......sono...chi ho detto di essere.........e ora....sareste così gentile.....da dirmi perchè...io e lei siamo identiche ?...non ricordo di avere sorelle gemelle......".....
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