Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Il Castello del Doloroso Amore (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1033)

llamrei 08-04-2010 10.12.24

Ci avviammo lungo il grigio corridoio.
L'istinto femminile mi suggeriva di fidarmi ciecamente del compagno che avevo a fianco. In più vi era una voce che mi giungeva dal cuore che mi diceva di non temere e di considerare questa persona come un fedele amico...la voce era quella del mio Shawn. Come potevo non accettare i suoi rasserenamenti?
"Milord, posso sapere chi siete? Visto che siamo destinati a percorrere una parte della nostra esistenza fianco a fianco, gradirei sapere il nome della persona che ringrazierò un giorno per essermi stata amica :smile:" domandai al cavaliere che portava con orgoglio l'albero della vita impresso sulla pelle.
Parlando, giungemmo in un piccolo atrio dove vi erano tre porte chiuse. Dividerci non sarebbe stato fattibile. Dovevamo quindi proseguire assieme. Quale porta avremo dovuto aprire per prima?

polgara 08-04-2010 10.38.52

Tutto era così freddo in questo castello, non vi era un alito di umanità, nepure la visuale portava a qualcosa di vivo che si muovesse, ma vi era un muro di grigia ed inespressiva nebbia. Sentii dei passi e mi voltai. Era la mamma di riccioli d'oro. Era una donna davvero bellissima e vista da vicino ancora di più. Dei lineamenti perfetti incorniciavano degli occhi color smeraldo, con i quali però mi gelò.
"Mylady! Non ve ne andate vi prego!" non riuscii a trattenermi "vedo il vostro sguardo ed il vostro cuore così vuoti...io lo so che tanto distacco nascondono un immenso dolore, ma forse io posso aiutarvi!"
Con discrezione provai ad avicinarmi a lei e continuai: "Con la fortuna della sorte vi abbiamo riportato vostra figlia, perchè non siete con lei in questo momento? Una figlia può dare un amore immenso che riscalda il cuore..."
Ed aspettai che facesse qualche gesto, che proferisse qualche parole...lei era la donna con i pezzi di stelle rotte in mano...la donna della visione...come potevo aiutarla?

Hastatus77 08-04-2010 12.58.36

Consegnai l'invito all'uomo che mi era venuto incontro e sovrappensiero dissi: "Questo posto è stregato!" e continuai a guardare l'interno del castello che sembrava così solare rispetto a tutto l'ambiente circostante.
"Buon uomo" dissi, anche se il suo aspetto sembrava più quello di un bandito "il presente invito penso mi sia stato inviato dal vostro signore, che spero di incontrare presto. Ora avrei bisogno di un posto dove potermi rifocillare e riposare... sapreste darmi indicazioni?"
Mentre dicevo ciò, continuavo a pensare cosa mi attendeva nella giornata di domani.

elisabeth 08-04-2010 20.07.22

Certo che quel Castello era tanto bello quanto inquietante, alle domande di Sir Shawn mi voltai....Cavalier Tristezza era dietro di lui.....aveva gli occhi colmi di lacrime mentre le accarezzava il capo.....un sorriso sulle sue labbra...l'avevo trovata era lei la donna che stavo cercando...<< Il mio nome e' Guisgard e sono un Cavaliere di Camelot.....il vostro nome invece, credo di averlo sentito da qualcuno....ma apparteneva ad un Cavaliere il simbolo sulla sua pelle era uguale al mio....l'albero della vita..>>......Mi voltai senza aspettare risposta, e guardai quelle tre porte chiuse.......Se avessi usato la magia....avrei saputo quale aprire......ma non potevo scaricare la mia energia per cosi' poco....infondo eravamo due donne......avremmo utilizato il buono e sano intuito femminile.....Bene mi trovavo davanti a tre porte apparentemente uguali, avrei fatto l' ago della bilancia..mi sarei mantenuta al centro.......poggiai quindi la mano sulla maniglia della porta centrale.....e con l'altra incrociai le dita...

llamrei 09-04-2010 13.31.18

Lanciai un'occhiata incredula al cavaliere il cui nome, a detta sua, era Guisgard.
"Che cosa intendete? Che cosa volete dire con: il mio nome apparteneva ad un'altra persona che portava tatuato l'albero della vita? Chi siete voi? Eppure non vi sento estraneo e nemico.....cavaliere....voi dite solo una parte di quel che sapete...che cosa sapete di me? Sapete anche forse che io non sono un cavaliere...ma bensì una donna? O questa per voi è una novità?" Dissi ironicamente guardando sugli occhi Guisgard.
Non aspettai una risposta...in quanto il suo tacito assenso era già di per sè una conferma alle mie domande.
"Allora? Visto che sono una dama, signore, varcherò io la porta per prima. E come si dice dalle mie parti: un alto e un basso fa uno uguale, sarà la porta di centro quella che apriremo!"
E senza aspettar oltre ...aprii la porta.
Lo spettacolo che mi si trovò di fronte era alquanto raccapricciante: una mischia di persone ridenti, odore di vino speziato, balli, canti, amore a profusione, una sorta di baccanale dell'antica Roma. Guardai il mio compagno di ventura..incredula. " Ma dove siamo capitati?"
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(foto: da, dream traveler)

elisabeth 09-04-2010 15.12.26

Una raffica di domande dall'aria ironica..mi furono gettate in faccia e senza tanti complimenti.....bene era lei..adesso ero sicura....non mi lascio' neanche il tempo di riflettere e ...la scena all'apertura della porta fu scioccante, c'era di tutto..non mancava nulla...dai corpi aggrovigliati su tappeti damascati, a donne e uomini impegnati in danze dove il pudore era una parola sconosciuta......<< Certo non nel Castello del Doloroso Amore.....direi che qui di doloroso non c'e' proprio nulla, qui il piacere trasborda....non era decisamente la porta giusta......mia cara Lady non mi sembra di aver capito quale sia il vostro nome, conosco di voi molto meno di quanto pensiate, tranne il fatto che siete una donna e che il nome che portate apparteneva al vostro defunto sposo.....ora di come ne sono venuto a conoscenza e perche' ci siamo incontrati....ve lo spieghero' dopo che saremo andati via di qui....non mi piacerebbe fare parte della compagnia, in alcuni momenti preferisco l'intimita'......>>.....Cosi' facendo chiusi la porta e mi voltai verso il corridoio....era un labirinto quel castello...

llamrei 09-04-2010 20.26.25

"Llamrei, il mio nome è Llamrei, signore" dissi al cavaliere. Ormai c'era poco da nascondere.
" Shawn Ap Cerys era il mio amato. E' stato ucciso mentre proteggerva la sua gente...ho voluto prendere il suo posto e proseguire nel suo intento. Ora mi trovo qui...con voi...con davanti tre porte, tre scelte. La prima scelta, per ovvi motivi, entrambi l'abbiamo scartata. Doloroso Amore è il nome di questo castello: Doloroso Amore è quello che celava alla vista la porta di centro, milord. Amore senza corresponsione di sentimenti. Per molti è un Doloroso tipo di Amore...se nella bolgia il singolo ci mette quello che è più del semplice affetto.
Che dite? Tentiamo di capire che cosa si cela dentro alla porta di destra?" Chiesi sorridendo al cavaliere.

Aprii la porta e vidi un prato...anzi un prato limitato ad una stanza. Molto strano...vi era un albero e ai piedi dell'albero una scena dolorosissima: una madre che piangeva il figlio disteso sul prato trafitto da una spada.
"Che ne dite Guisgard: può anche questa scena rappresentare il Doloroso Amore? Aprite voi la porta di sinistra...che altro ci aspetterà?"

elisabeth 09-04-2010 23.36.49

Ora conoscevo il suo nome e il suo dolore.....<< Milady comprendo il vostro dolore......non avevo ben chiaro cosa mi avesse spinto sino a qui, ma anche se quello che vi diro' potra' sembrarvi assurdo, sappiate che e' stato lo spirito di vostro marito a condurmi da voi, e' dalle sue labbra che ho sentito il suo nome e gli abiti che porto me li ha dati lui......ho visto per mano sua la grotta in cui e' custodito l'albero della vita....mi ha chiesto di aiutarvi...e se anche io non conoscevo la vostra gente e non ho amato le vostre terre oggi mi ritrovo qui con voi ad onorare la mia promessa.....perdonatemi, ma cio' che ho visto nella prima porta e' un sorta di dolore che non vedo.....chi non e' corrisposto da amore non si consola in lascive danze....sara' dolore, ma e' il dolore dell 'offesa a se stessi.....piango invece per il dolore di una madre che perde il proprio figlio.....una madre non puo' sopravvivere alla propria creatura........>>......non indugiai oltre ed aprii la porta di sinistra....Vidi un fiume che divideva una vallata....su un lato una donna vestita di nero e sull'altra sponda un uomo in armi.....le mani di lui erano rivolte verso di lei..lei era immobile il suo dolore non le faceva vedere oltre...in fondo una citta' in fiamme e urla di bambini........<< Questo e' il vostro dolore llamrei....avete perso l'uomo che amate e la vostra gente sta aspettando che voi torniate.......... ricordate una cosa.......il doloroso Amore non ha mai risparmiato nessuno.....>>........mi voltai e la guardai negli occhi, forse non aveva risparmiato neanche me.....era giunta l'ora di andare avanti...

Guisgard 10-04-2010 02.40.31

"Vogliate seguirmi, milord." Disse il servitore a Hastatus, mostrandogli la strada per la sua stanza.
"Questo è il vostro alloggio al castello, milord." Aggiunse. "Riposatevi e domani sarete ricevuto dal mio signore."
Fece un cenno col capo e chiuse la porta, lasciando Hastatus solo nella sua stanza.


Intanto, proprio mentre Llmrei ed Elisabeth, travestita da Guisgard, osservavano le terza porta, il servitore le raggiunse e le ammonì severamente.
"Domani incontrerete il mio signore, colui che vi ha invitato al castello." Disse. "Ritiratevi quindi nelle vostre stanze e non indugiate oltre a girare nel castello a quest' ora. Esso vi confonderà ed ammalierà i vostri sensi."


Nel frattempo, Polgara aveva incontrato la misteriosa mamma della bambina.
Ed alle parole di Polgara, la donna rispose:
"Lasciatemi passare. Io non vi conosco e non ho la pretesa di imporvi la mia compagnia. Fate lo stesso anche voi."
Stava per rientrare, quando si fermò e si voltò verso Polgara.
"Perchè siete qui?" Chiese fissando Polgara con il suo bellissimo e gelido sguardo. "Cosa pensate di trovare? Ciò che cercate non esiste! Esistono solo illusione e dolore!"
E si incamminò verso la porta per rientrare.

Guisgard 10-04-2010 02.54.14

Guisgard, Cavaliere25 e Perry avevano finalmente avvistato il castello.
Questo appariva oscuro ed etereo in quella sterminata nebbia.
L' aria era umida e quel silenzio, che dominava tutta la zona, a tratti era insopportabile.
Il bacio ed il sorriso di Perry, per un attimo, sembrarono voler destare quel luogo dalla sua sinistra atmosfera.
"Ecco il castello in cui siamo attesi." Disse Guisgard ai suoi.
I tre allora si avvicinarono al maniero e subito il ponte levatoio si abbassò.
Entrati videro venire un servitore verso doi loro.
Questi chiese l' invito a Guisgard e lo lesse con attenzione.
"Cavaliere del Lago..." disse "... vogliate seguirmi."
Il servitore così fece alloggiare i tre in comode stanze e mentre stava andando via, fu chiamato da Guisgard:
"Perchè siamo stati chiamati qui?"
"Riposate." Rispose il servitore. "Domani sarete ricevuti dal mio signoe, insieme agli altri cavalieri giunti. Ora riposate."
Ma mentre stava chiudendo la porta per uscire, Guisgard lo chiamò di nuovo.
"Chi è il vostro padrone?"
"E' un nobile aistocratico." Rispose il servitore. "E domani si mostrerà a tutti voi."

elisabeth 10-04-2010 09.01.37

Se c'era una cosa che non tolleravo era che qualcuno mi venisse a dire cosa dovevo fare, e adesso ci mancava un servitore che ci mandasse anche a letto.....guardai llamrei....credo che neanche a lei piacesse quel tono imperioso...dov'erano le buone maniere e la sana ospitalita'.....<< purtroppo soffro di insonnia, appena possibile andro' a riposare...se non vi dispiace desidererei sapere dove posso trovare la biblioteca....una sana lettura mi conciliera' il sonno >>......le biblioteche erano da sempre fonte di informazioni e in due si sarebbe potuto cercare meglio...sempre se il fedele servitore ci avrebbe graziato con le sue indicazioni...gia' raggiungere le nostre stanze non sarebbe stato facile

cavaliere25 10-04-2010 09.17.19

Entrai nella mia stanza dove quel servitore mi fece alloggiare,mi guardai intorno vidi un letto e una finestra mi avvcinai e guardai fuori,poi mi spostai e mi misi sul letto e cercai di dormire un po, ma i pensieri non mi fecero dormire,allora mi alzai e usci dalla stanza, andai nella stanza di Guisgard, bussai ed entrai e dissi:Amico mio non riesco a prendere sonno e voi?che ne dite di fare un giro per il castello?

Perry Undomiel 10-04-2010 12.55.40

Perry sciolse i capelli e si sdraiò sul letto a piedi scalzi.
Poi sentì delle porte aprirsi e curiosa andò ad aprire anche la sua; voleva fare un giretto nel castello così si mise il mantello e silenziosamente, sempre a piedi nudi, cominciò a girovagare per i lunghi corridoi.
"Dev'essere un castello molto vecchio" pensò guardando i dipinti appesi alle mura; poi un quadro attirò la sua attenzione: sopra vi era raffigurata una donna coperta da un lenzuolo, piangeva lacrime di sangue e guardava con tristezza la luna.
Infondo a destra del dipinto vi era una scritta:

"La dama piange il suo amor perduto"

Perry sfiorò la scritta e venne percossa da un brivido, così tolse le dita da quel quadro e proseguì.
Era un castello poco illuminato e nei corridoi non c'erano finestre, solo quadri e candele.
Ad un certo punto sentì il suono di un tamburo e si bloccò, esitò qualche minuto prima di proseguire e seguire la melodia; portava ad una stanza con una porta di legno semiaperta. Spinse delicatamente ed entrò nella stanza.

Guisgard 12-04-2010 20.46.26

Elisabeth aveva appena risposto a quel servitore, quando udì una voce.
"I libri inebriano i pensieri e rendono stolti."
La voce apparteneva ad un uomo di alta e robusta corporatura.
"Dubito che possano esservi di qualche utilità, quindi. Ma se volete, vi mostrerò la nostra biblioteca, così che possiate trovare un giusto libro per i vostri sogni."
E fece segno di seguirla.


Nel frattempo, Perry girovagava nel castello.
Raggiunse una porta e l' aprì.
Al suo interno vi erano due nani che tendevano la pelle di un tamburo.
"Chi siete?" Chiese uno di loro accorgendosi di lei. "Tornate nella vostra stanza e smettete di curiosare qui intorno!"
Intanto, Guisgard e Cavaliere25 erano nella stanza.
"Cosa c'è?" Chiese Guisgard. "Vi piacciono i vecchi castelli? Datemi retta, amico mio... non sappiamo cosa ci aspetta qui dentro. Domani dobbiamo essere riposati e lucidi. Io ora dormirò e vi consiglio di fare altrettanto."
E detto questo si addormentò.

cavaliere25 12-04-2010 20.54.18

risposi sorridendo, va bene amico mio riposiamoci domani sarà una lunga giornata vi auguro una felice notte dissi,usci dalla stanza di Guisgard e andai verso la mia stanza mentre mi accingevo a rientrare senti delle voci,mi diressi verso quel chiacchericcio e vidi perry davanti ad una porta,Perry dissi cosa state facendo li? cosa avete trovato? le andai incontro per vedere cosa c'era dietro quella porta.

llamrei 12-04-2010 21.15.30

"Bene, cosa aspettiamo Guisgard? Non vi è luogo più silenzioso e rilassante di una biblioteca per conciliare il sonno che, a quanto pare, tarda a giungere per entrambi"
Cosi dicendo feci l'occhiolino d'intesa a Guisgard. In biblioteca avremo potuto pensare e decidere sul da farsi. Quello strano castello era impressionante ed inquietante. Entrare non era stato difficile...ma saremo riusciti ad uscirne...possibilmente vivi?
Entrammo in biblioteca. Maestosa. Un luogo satollo di cultura e sapienza. L'odore di chiuso era tagliernte. La polvere accatastata sui libri e sugli scafali dava l'impressione di non essere quello un luogo molto frequentato. Vi erano una infinità di codici antichi. Presi da uno scafale il primo che mi attirò l'attenzione. Un piccolo libricino rilegato in cuoio con delle borchie vistose. Lo aprii e iniziai a leggere l'incipt a bassa voce:

Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori,
Le cortesie, l'audaci imprese io canto
Che furo al tempo che passano i Mori
D'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
Seguendo l'ire e i giovenil furori
D'Agramante lor re, che si diè vanto
Di vendicar la morte di Troiano
Sopra re Carlo imperator romano.


E sorrisi mentre leggevo queste righe che tanto mi fecero tribolare e inveire verso il mio precettore.
Ora apprezzavo di più queste parole; stavano prendendo un significato diverso...
Guardai Guisgard: "Bene cavaliere, che cosa dobbiamo cercare qui?"

elisabeth 12-04-2010 22.23.54

Certo che nessuno leggeva in quel posto...i ragni sembravano gli unici lettori............stavo guardando i titoli di alcuni libri...quando la citazione di llamrei mi fece voltare...<< L'Orlando Furioso.....Armi, cortesi amori,inganni, passioni e cavalieri dalle grandi virtu'......poi l'illusione e l'inganno si uniranno alla follia....gli incantesimi, gli incantesimi di una donna fecero innamorare e ingelosire quei cavalieri che persero di vista il loro obiettivo........>>....Gli incantesimi.....era la magia che dovevo usare ?....si ma verso di chi o di che cosa.....<< Vedete Milady il punto e' che non sappiamo cosa succede qui e cosa vogliono da noi.......per la magia non preoccupatevi.....quella non e' un problema..>>...Se sapeste llamrei......

Perry Undomiel 13-04-2010 01.02.07

<<Oh mio Dio! ma, ma cosa siete?>> Perry era terrorizzata da quel vedere e arretrò di qualche passo.
<<Cavaliere!>> disse girandosi verso cavaliere25 <<non...che ci fate qui?>>.
Chiuse la porta con un tonfo e prese sottobraccio il cavaliere:
<<Andiamo a dormire...do-domani potrebbe essere una giornata faticosa>>.
Perry rientrò nella sua stanza e non appena sentì che non c'era più nessuno, uscì dinuovo.
Cercò di trovare la porta della stanza che aveva visto prima, ma non c'era più niente in quella parete.
Quei corridoi non avevano fine, ma finalmente Perry vide una porta in ferro davanti a se; l'aprì e trovò una scala che portava direttamente ai giardini del palazzo. Scese le scale e si trovò davanti ad una siepe che seguì fino ad arrivare ad una sorta di boschetto.
Appena fece un passo per entrarvi si punse un piede e si accorse che il bosco era circondato da rovi; tornò indietro e cadde all'improvviso in una fossa.
Il suo urlo riecheggiò per il parco e forse anche per il castello.
Finì in una stanza illuminata solo da una debole candela e chiusa da sbarre di ferro; era finita in una cella.

Guisgard 13-04-2010 02.39.12

Così, Llamrei ed Elisabeth, trascorsero quasi tutta la notte nella biblioteca, a sfogliare libri e pergamene.
Fino a quando l' aurora cominciò ad illuminare l' oriente ed il nuovo giorno si affacciò su quel misterioso castello.
E poco dopo si udì il rintocco di una piccola campana.
Allora alcuni servitori, muniti di campanellini d' argento, cominciaro a chiamre tutti gli ospiti, pregandoli di raggiungere la Sala Grande, che dominava buona parte del pianterreno.
I primi a scendere furono Guisgard e Cavaliere25.
"Ci hanno convocati qui senza anticiparci nulla." Disse Guisgard al suo fedele scudiero. "Ed a quanto pare siamo stati i primi a rispodere all' appello."
Poi, dopo alcuni istanti, aggiunse:
"Non vedo Perry... starà ancora dormendo. Meglio lasciarla riposare. La nostra damigella ha l' argento vivo addosso."


Nel frattempo, Perry era bloccata nella cella.
Ad un tratto cominciò a sentire qualcosa.
Era una sorta di litania, recitata con una voce stridula.
E ad un certo punto comiciò a scorgere una sagoma.
Era una donna.
Questa iniziò ad avvicinarsi, semicoperta dalla penombra.
Aveva il volto celato da una maschera.
"Come sei bella..." comiciò a dire con la sua innaturale voce "... il tuo viso..."
Si avvicinò ancora di più ed aggiunse:
"Il mio viso invece... qui, in questo castello... odiano e disprezzano ciò che è brutto... ma in realtà... i loro cuori sono più disgustosi del mio volto!"
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elisabeth 13-04-2010 07.38.29

Ero talmente immersa nelle letture che sobbalzai al suono dei campanelli, ci avvertivano che era arrivato il momento tanto atteso......e se il vero Guisgard anche senza invito fosse riuscito ad entrare ?.....dovevo dirlo a llamrei, non potevo perdere la sua fiducia.....<< llamrei ascoltetemi, prima di raggiungere gli altri, e' bene che sappiate chi sono veramente....Mi chiamo Elisabeth e vengo da Camelot, sono una figlia della Dea Madre, una maga o una guaritrice, come meglio possiate comprendere, ho la facolta' di vedere il vostro sposo, lui mi ha cercata e mi ha condotto a voi, ma per arrivare qui avevo bisogno dell' invito, l'unico modo per averlo era sottrarlo ad un Cavaliere....e cosi' ho fatto...prendendone anche l'identita'. Ecco perche' ho viaggiato e sono qui come Cavaliere e non come Dama. Ora potrei trovarmi faccia a faccia con il vero Guisgard, e non so' francamente cosa succedera', vi prego di credere che cio' che vi ho detto e' la verita'....>>......non mi rimaneva che aspettare, la sua risposta......intanto un senso di inquietudine sembrava aleggiare nell'aria.....avevo la sensazione che anche chi come me non era stato invitato.....aveva la sua storia all' interno di quell' immenso dolore

cavaliere25 13-04-2010 11.30.59

Dissi a Guisgard sta notte lo trovata che girovagava per il castello poi siamo ritornati nelle nostre stanze e mi addormentai, non so se perry sia ancora nella sua stanza vuoi che vada a controllare amico mio dissi guardando Guisgard? chissà perche ci hanno chiamati in questa sala grande?

polgara 13-04-2010 17.15.47

Dovevo essermi addormentata sul soffice tappeto che antistava il balcone mentre ero immersa nei miei pensieri dopo la fredda e cruda risposta della donna. Aprii gli occhi e vidi che il sole stava sorgendo, ma la sua luce non riscaldava l'aria. Del resto nulla in quel castello possedeva un minimo di calore.
Lo stomaco brontolò, così mi misi a vagabondare alla ricerca della cucina. Ero a mala pena scesa al piano inferiore quando un servitore, scuotendo un fastidioso campanellino, mi fece sobbalzare ed a gran voce mi incitò a recarmi nel salone principale dove eravamo tutti attesi per l'incontro con il Gran Signore. Ero davvero curiosa di conoscere questo individuo che teneva tutti in una condizione di disperazione e gelo.
Appena entrata nell'ampia stanza vidi Guisgard con il suo scudiero. "Hey! che ci fai qui?" chiesi a Guisgard con tono fortemente stupito ed immediatamente pensai ad Elisabeth, ora come gestire la faccenda di due Guisgard? Inoltre mi chiedevo dov'era finita e soprattutto cos'aveva scoperto!

Perry Undomiel 13-04-2010 19.37.55

<<E voi chi siete? perchè mi avete intrappolata?>> chiese Perry agitata.
Si allontanò dalle sbarre della cella e cadde atterra impaurita; si coprì il volto con le mani e cominciò a sussurrare:
<<E' un sogno, svegliati...aiuto>>.

Guisgard 13-04-2010 20.17.25

La sala era vasta e superbamente arredata.
Dipinti raffiguranti scene pastorali ed idilliache abbellivano le sue lunghe pareti.
Una grande tavola rettangolare era posta nel mezzo del salone e sopra vi erano riposti diversi vasi ricolmi di fiori di ogni specie, dai mille colori e dagli intensi profumi.
Dagli ampi finestroni le prime luci del giorno penetravano e si diffondevano in tutta la sala.
"Non so perchè siamo stati convocati qui." Rispose Guisgard al suo scudiero. "Ho idea che tra un pò lo sapremo. Riguardo alla nostra Perry, meglio lasciarla riposare."
E proprio in quel momento entrò Polgara.
"E' la stessa cosa che vorrei chiedere a te!" Rispose Guisgard alle sue parole. "O forse dovrei pensare che non riesci a starmi lontana?" Concluse, facendole l'occhiolino.
"Comunque, nel caso vorresti sospirare il mio nome, sappi che gli eventi hanno voluto che assumessi un nuova identità... qui sono il Cavaliere del Lago." Aggiunse poi con tono ironico.

Guisgard 13-04-2010 20.22.43

Intanto, nella cella sotterranea, Perry era imprigionata ed in compagnia di quella misteriosa donna dal volto mascherato.
"Io sono dolore..." rispose quella donna a Perry "... ma non sono sola... poichè tutto ciò che dimora qui dentro è intriso di dolore!"
E scoppiò in una grottesca risata.

llamrei 13-04-2010 20.25.17

Rimasi basita dalle parole di Elisabeth. La parte razionale di me mi suggeriva di alzare i tacchi e andarmene, di non star li ad ascoltare quelle parole che suonavano come pura fantasia.
La parte irrazionale mi suggeriva, invece, di ascoltare il tutto molto molto lentamente e soprattutto di credere.
Ha prevalso il mio istinto irrazionale. Ho voluto credere a quella donna, travestita da uomo che, a suo dire, si trovava malgarado in una storia da lei non richiesta e voluta.
La descrizione del mio Shawn era talmente perfetta come solo io e lui potevamo sapere. E questa era una prova tangibile della veridicità di quel racconto.
L'abbracciai forte. Mi sembrava di stringere una sorella.
"Elisabeth, ti credo. Non temere. So che sei stata mandata qui da lui. E se lui ti ha mandata da me lo ha fatto perchè avevo e ho bisogno di aiuto. E io ti ringrazi di aver dato ascolto all'uomo che ho amato".
Detto questo le dissi: " Elisabeth, se siamo qui vi è un motivo ben preciso. Dobbiamo capire quale. Suggerirei di uscire dalla biblioteca e avviarci verso l'entrata."

cavaliere25 13-04-2010 20.27.06

va bene risposi a guisgard poi mi voltai verso polgara e dissi: voi chi siete mylady?mentre aspettavo una risposta mi guardai in torno alla sala era bella spaziosa il sole la faceva brillare come uno specchio,poi dissi avete ragione amico mio lasciamola dormire sarà stanca per adesso non ci sono novità.

elisabeth 13-04-2010 22.06.41

L'abbraccio e le parole di llamrei, mi fecero tirare un sospiro di sollievo, avevo la sensazione di non respirare tanta era l'ansia, se non mi avesse creduta sarebbe stato un vero problema, ricambiai il suo abbraccio con affetto....e comunque, fosse una iniziata oppure no.....ogni donna era una sorella....fu allora che avvertii il pensiero di Polgara, era nervosa stava cercando di comunicarmi la sua ansia......Guisgard....<< llamrei, non tradiro' mai la tua fiducia, spero solo di poter aiutarti cosi' che il tuo sposo possa riposare in pace, credo che lui ti voglia al sicuro e serena, l'amore e' qualcosa che va' oltre l'umana comprensione e il vostro amore vive al di la' della vita terrena, avete conosciuto l'amore eterno.....ora credo che dovremmo raggiungere gli altri ospiti....>>...fu' cosi' che raggiungemmo la grande sala, e li' ci fu la sorpresa........stavo per correre da Polgara quando mi accorsi di Guisgard e del suo fedele scudiero.....trattenni cosi' il mio slancio e rimasi al fianco di llamrei...... raggiungemmo cosi' il terzetto....quando da non so' dove comparve Pico.....sembrava piu' nero del solito..... mi salto' in braccio facendomi alzare il capo di scatto.....

Guisgard 14-04-2010 02.31.09

E così furono tutti nella sala.
Quando all' improvviso si udì una campanella.
Ad un tratto si aprì la grande porta che dominava dall' altra parte della sala e subito entrarono tre strane figure: un uomo di mezz' età, accompagnato da un giovane di robusta coportaura (lo stesso che aveva accompagnato Elisabeth e Llamrei nella biblioteca) e da una bellissima donna (la madre della bambina).
"Vi porgo il mio più sincero benvenuto, cavalieri e dame." Cominciò a dire l' uomo di mezz' età. "Sono lord Cembelus, signore del Castello del Doloroso Amore. E questi sono i miei figli... Ermaus e Heylde."
Battè allora le mani e subito giunsero diversi servitori, portando sulla tavola focacce calde, latte, miele e frutta di ogni tipo.
Cembelus poi invitò tutti i suoi ospiti a prendere posto per gustare quella deliziosa colazione.
E quando finirono di mangiare, il signore del Doloroso Amore prese a dire:
"Miei cortesi amici e mie dolci amiche, il motivo dei vostri inviti è presto detto. La vita è stata da sempre generosa con me. Sono nato ricco, potente e nulla mancava nelle mie terre. O quasi."
Fece una breve pausa e continuò:
"Il giovane, animato dal suo ardore, crede spesso di possedere ogni cosa. Poi si accorge invece che gli manca proprio ciò che più inebria il cuore. Ed io compresi questo quando incontrai una bellissima donna. Me ne innamorai subito e la sposai. E da questa felice unione avemmo due meravigliosi figli, che oggi vedete qui accanto a me. Avevo quindi tutto, ma qualcuno decise di mutare il corso degli eventi. La mia amata si ammalò gravemente e dopo pochissimo tempo morì."
Prese allora una mela fra le sue mani e cominciò a sfiorarla con un coltello.
Poi aggiunse:
"Fù un duro colpo per tutti noi... ma riprendemmo a vivere. Mia figlia Heylde conobbe un cavaliere. Tanto virtuoso quanto bello. Si sposarono ed ebbero una stupenda bambina. Ma poco dopo, mentre combatteva i Mori in Spagna, cadde ucciso in battaglia, abbandonando moglie e figlia.
Quanto a mio figlio Ermaus fù ingannato e tradito più volte dalle sue compagne. Allora capìì che l' amore è un' illusione.
Un' illusione pericolosa perchè inebria e confonde la ragione.
Decisi così, per il bene della mia famiglia, di costruire questo luogo.
E conservai in questo castello ogni sorta di bellezza e divertimento.
Nulla doveva mancare per renderci tutti felici.
Pattuì allora con me stesso che questo castello ci avrebbe difeso dalle beffe e dalle atrocità dell' amore. Il male è fuori, nascosto dalla nebbia che l' amore sa portare sul cuore degli uomini."
Si alzò allora dalla tavola e raggiunse una delle finestre.
"Vivemmo così, sereni, per almeno 4 mesi, quando accadde qualcosa di strano." Disse ancora. "Apparvero tre superbi cavalieri, guidati da un giovane paggio. Erano ricoperti ciascuno da un' armatura diversa... il Cavaliere Verde che simboleggia l' illusione, il Cavaliere Rosso che rappresenta invece la violenza ed infine il Cavaliere Bianco che incarna l' irrazionalità.
Costoro, come spettri giunti da un lontano ed arcano oltretomba, presero a minacciare questo luogo, cercando di violarne la tranquillità.
Da allora io convoco nel castello i migliori cavalieri del mondo, affinchè possano liberarci da tale flagello. E finora nessuno è riuscito in tale impresa. Ma chi ne sarà capace potrà chiedere ciò che più desidera il suo cuore. Purchè sia reale e tangibile, a differenza di amore e delle sue falsità."
Ritornò al suo posto, fissò quella mela e poi, con gesto rapido e pieno d' odio, la spaccò in due col coltello.
"Chi è tanto stolto da sprecare la vita in cerca di una compagna destinata a lui solo..." disse a denti stretti "... troverà solo la compagnia di madama Sofferenza e madonna Follia!"
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elisabeth 14-04-2010 07.38.13

Asoltai ogni parola di quell'uomo che aveva Amato e che con la stessa forza aveva tentato di tenere lontano Amore da tutto cio' che a lui era piu' caro. Follia era la compagna di Amore l'una non poteva essere allontanata dall' altra. Avevo amato una sola volta nella vita e anche se quell'amore mi era rimasto dentro come un marchio a fuoco, avevo giurato a me stessa che mai piu' mi sarei fatta incantare dalla sua falsa melodia........Le parole di quell'uomo mi sembravano cosi' vere, che potevo sentirle uscire dalle mie labbra.....pero' in quei giorni avevo conosciuto chi nella sua vita continuava ad Amare oltre la morte, istintivamente guardai llamrei, lei Amava come il primo momento, era legata al compagno della sua vita da fili sottili eppure per lei cosi' tangibili da farle sentire la sua presenza costantemente.......Forse era il dono che pochi eletti potevano avere. Cavalier tristezza le si materializzo' accanto, mi sembrava piu' luminoso e l'albero che aveva sul petto sembrava aver preso vita.....sfioro' la guancia della sua sposa.......e mi venne accanto...... sentii un freddo intenso, il ritmo cardiaco incomincio' ad accellerare, sentivo il sangue pulsare alle tempie......e il respiro farsi sempre piu' affannoso....stavo male...poi tutto sembro' tornare normale......un piccolo particolare adesso Cavalier Tristezza, faceva parte di me e io di lui....la dualita' del pensiero si era unita...tanto donna quanto uomo.......lui era pieno di Amore io no....eravamo l'una e l'altra forza.........Adesso vedevo l'albero della vita sul mio petto illuminarsi di nuova linfa.......<< Sono certo di voler affrontare questi imbattibili Cavalieri e se questo dovesse costarmi la vita, sono sicuro che non sara' stata sprecata >>

cavaliere25 14-04-2010 10.14.06

Ascoltai con molta attenzione quelle parole, dopo Guardai Guisgard e gli dissi: amico mio ditemi una cosa se ho capito bene, noi dovremmo trovare quei tre cavalieri e ucciderli? per far tornare la serenità in questo castello?
non sappiamo dove cercarli e come sono fatti sarà lecito chiedere qualche informazione a riguardo a Lord Cembelus? almeno ci potremmo preparare come si deve,aspettai che mi rispose Guisgard poi mi misi a gurdare gli altri cavalieri pensando cosa stavano pensando nelle loro teste.

Perry Undomiel 14-04-2010 14.01.50

Perry rimase in silenzio e scoppiò in lacrime, poco dopo disse:
<<Lasciatemi stare...andate via...>>.

polgara 14-04-2010 17.46.09

Oh a sentire le battute ironiche di Guisgard mi sembrava proprio di essere a casa...almeno mi aveva dato l'utile informazione che Elisabeth non correva alcun rischio di venir scoperta.
"Caro Guisgard credo che il nostro incontro qui sia solo uno scherzo del destino" e pur dicendo ciò, senza riflettere, mi sedetti accanto a lui per la colazione.
Ascoltai le parole di Lord Cembelus, beh in cuor mio pensavo: "come dargli torto!?!" Ho sempre ritenuto che l'amore fosse qualcosa di effimero e volubile, e personalmente me ne sono sempre tenuta alla larga. Del resto mi chiedo come ci si possa fidare di un qualcosa che numerosi bardi, poeti, musici e pittori hanno sempre descritto come la più grande fonte di sofferenza quando mancante. Meglio scegliere di non avvicinarsene mai.
Dopo quelle affermazioni guardai Elisabeth, mi preoccupai per lei, sapevo che avrebbe scelto di battersi e quando la sentii formulare la frase capii che non era solo lei a parlare, bensì era il tramite di una volontà più grande, come forse alla fine tutti siamo.
Poi mi girai verso Guisgard e con una smorfia lo punzecchiai: "Bene e tu cosa farai? Visto cha hai un così grande numero di donne, non potrai di certo tirarti indietro...ma se tu dovessi vincere ti sarà difficile scegliere a quale donare la vittoria...come farai la scelta? lanciando un dado forse?" Detto ciò mi venne istintivo un gesto che facevo sempre da ragazzina, specie quando lo vedevo con la faccia imbronciata, gli spostai il ciuffo ribelle. Quando realizzai il gesto ritrassi immediatamente la mano come se avessi toccato il fuoco, e rivolgendomi a Lord Cembelus dissi: "Sire, io condivido le vostre perplessità sull'amore ad ogni modo non posso non aiutare nella battaglia ai tre cavalieri che rappresentanto valori gretti e pericolosi."

Guisgard 14-04-2010 20.28.13

Appena lord Cembelus finì di parlare, nella sala ognuno dei presenti fu alle prese con i propri stati d' animo e le proprie sensazioni.
"Tranquillo, mio giovane amico..." disse Guisgard al suo fedele scudiero "... il lupo riesce sempre a trovare i suoi agnellini."
Poi rivolgendosi al signore del castello:
"Milord, sebbene io ritenga questo castello una sorta di incantata utopia, sono pur sempre un cavaliere e come tale mi è imposto da tutto ciò che ho di più sacro di tendere la mano a chi mi chiede aiuto. Ciò che fate della vita è affar vostro, non mio. Nessuno ha il diritto di minacciare le vostre terre e la vostra casa. Vi aiuterò a scacciare quei cavalieri."
"Parlate da prode" intervenne lord Cembelus "ma anche come colui che ignora la sofferenza altrui."
"Milord..." rispose Guisgard "... un mondo senza Amore è come un cespuglio senza rose, ma con rovi e serpi."
"Le serpi sono la fuori e minacciano me e la mia famiglia!" Ribattè Cembelus.
"Ed io da esse vi difenderò, milord." Rispose Guisgard.
Poi, fissando Polgara e accarezzandole la mano con l' anello che ella portava sin da piccola, aggiunse:
"Mal si lega un dado con le imprese d' amore. Perchè io non gioco mai con i sentimenti."
E mentre parlava, la pietra incastonata nell' anelo brillava come mai prima d' ora, riflettendosi nello sguardo di Polgara e quasi a voler destare l' irreale scenario di quel castello.
http://www.zetaminor.com/images/film...roy_kruger.jpg

Guisgard 14-04-2010 20.29.25

Intanto, nella cella Perry era ancora alle prese con quella misteriosa donna.
"Non piangere... no..." disse lei vedendo piangere la giovane "... già ci sono troppe lacrime in questo castello... non piangere anche tu... ti prego..."

cavaliere25 14-04-2010 20.57.56

Chiesi a Guisgard: amico mio ora come ci moviamo? andiamo in missione a cercare i tre cavalieri? dobbiamo avvisare anche Perry se ce ne andiamo dal castello aggiunsi e guardando Guisgard. Dobbiamo anche munirci di armi io non ho una spada o uno scudo Guisgard li potrei avere? vorrei anche io partecipare alla sconfitta dei tre cavalieri.

Perry Undomiel 14-04-2010 21.53.45

Perry alzò il volto coperto di lacrime e guardò la donna.
<<Liberatemi ve ne prego...>> chiese poi avvicinandosi piano alle sbarre <<Avrete qualsiasi cosa in cambio...>>.
In quel momento non avrebbe mai voluto essere li, avrebbe voluto avere il mod di cullare il suo bambino e cantargli la ninna nanna; era stata imprudente a partire con gli altri cavalieri.

Guisgard 15-04-2010 02.46.57

Appena Guisgard ebbe concluso il suo discorso, la figlia di Cembelus, Heylde, prese la parola.
"Cavaliere, voi parlate come chi non ha mai incontrato la sofferenza. Ricamate bei discorsi e frasi di circostanza, eppure ignorate, ne sono certa, cosa sia davvero il dolore che sa imprimere l' amore nell' animo umano. Esso ammalia, stordisce ed illude. Un giorno ti rende regina del mondo intero e un altro ti abbandona ad una sorda ed insopportabile sofferenza.
Voi neanche immaginate cosa significhi possedere e contare per un' intera notte ognuna delle infinite stelle del cielo... e risvegliarsi al mattino con nelle mani solo stelle rotte..."
http://rpg.justice-knights.com/females/N/c_nielsen1.jpg

Guisgard 15-04-2010 03.03.08

"Ora basta continuare a parlare oltre!" Intervenne Ermaus, il figlio del signore del Doloroso Amore. "Sarà meglio prepararsi ad accogliere i nostri nemici... i tre cavalieri infatti non si faranno attendere ancora per molto. E già tanti altri sono caduti sotto i loro colpi."
Guisgard allora fissò Cavaliere25 e disse:
"Tranquillo, mio buon amico. Presto avrete tutto il necessario per affrontare con me questa misteriosa prova."


Intanto nella cella, Perry aveva chiesto aiuto a quella misteriosa donna mascherata.
"E' inutile..." disse questa "... non vi è modo per noi di uscire da qui... ma non essere triste... restando qui forse saremo risparmiati dalla furia dei Cavalieri Amorosi!"

elisabeth 15-04-2010 07.21.41

Ascoltai il discorso del vero " Guisgard ", il discorso di un Cavaliere pronto a fare sua la causa di chi in quel momento chiedeva aiuto, le sue parole sull'Amore, belle parole......cosa sarebbe il mondo senza Amore, sarebbe grigiore, sarebbe il continuo soffiare di un gelido vento.....in quel castello non c'era vita...c'era la falsa illusione di vivere, ma l'uomo infondo alle volte perde il senso piu' profondo della parola Amare.

Mi avvicinai a Polgara in un momento in cui era rimasta in disparte....<< Bene mia cara sorella, ultimamente non abbiamo avuto molto tempo per poter stare insieme, e francamente non so' se lo avremo in futuro, sono sicura che comprenderai i motivi che mi spingono ad affrontare quei cavalieri, e' un po' come affronatare i propri demoni, nel bene o nel male.....se appoggerai la tua mano sulla mia, potrai vedere l'anima che si e' unita alla mia.....tu hai il mio stesso dono, e l'invisibile ti e' visibile......abbi cura di te, e qualsiasi cosa succeda che sia relata' od illusione...sappi che ti staro' sempre vicina...>>......e adesso non mi rimaneva che aspettare......il momento incui tutto si rivelasse...


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