Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Tra le pieghe dell'anima-Opere di Lady Gonzaga (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1371)

ladyGonzaga 29-07-2011 11.17.10

ti ringrazio cara Talia:smile:

ladyGonzaga 29-07-2011 11.51.40

http://poesie.eldy.org/wp-content/up...06/lacrime.jpg

Il tuo sguardo
si perde in un orizzonte
sempre più lontano,
tra confini mai esistiti
e tramonti mai nati.
I tuoi occhi hanno ancora
il sapore di una lacrima
ormai passata,
nascosta tra le tue labbra.
E' il tuo desiderio che cresce,
pesante fardello
che il cuor non può nascondere.
Ancora il suo calore,
hai conservato nella tua pelle,
lasciando che poi
ti scaldi nel lungo inverno
della tua anima.
(ladyG)

Anne 29-07-2011 13.31.41

consentemi di dire che questa poesia è semplicemente favolosa.....degna di una poetessa di successo! Non finirò mai di ringraziarvi e di complimentarmi con voi....:smile_wub::smile_clap:

ladyGonzaga 29-07-2011 13.59.07

siete cosi gentile:smile:
un abbraccio carissima !!

Guisgard 29-07-2011 14.03.33

Una vecchia tradizione cinese narra di un incontro tra l’imperatore e Lui Po Wen, uno dei più straordinari e originali membri della sua favolosa corte.
Il tema del dibattito era la poesia.
L’imperatore era affascinato dall’origine della poesia e cioè, se essa provenisse dal cuore (emotività) o dall’anima (spiritualità) dell’uomo.
Lui Po Wen spiegò che la risposta poteva trovarsi solo dentro di noi, dove nasceva la poesia stessa.
Io non so dove nasca davvero la poesia, ma pensieri come quelli che avete messo in versi, lady Gonzaga, dimostrano chiaramente che essa ha origini divine.
Perché la bellezza di ciò che avete cantato possiede un eco di eternità e dunque estraneo all’effimera pochezza di questo mondo.
Posso solo dirvi grazie per averci fatto partecipi di queste vostre emozioni, milady :smile:

Taliesin 29-07-2011 14.20.35

Buongiorno,
ed in particolar modo benritrovato Messere Guisgard.
Nella vostra citazione, tratta da un'antichissima leggenda cinese che i sposa con un'altra leggenda etiope e birmana, credo cei sia l'essenza dessa del termine poesia e delle benedizione di chi riesce a coglierne il primevo significato...Voi, come Madonna Anne, e molti altri giovani cuori viandanti di questa virtualità, vi siete emozionato in quello specchio d'acqua calma in cui vi siete riflesso.
Si, è questo il segerto Messere...
Vi voglio racconatre una breve storia che mi è capitata tanti anni fa: mi trovano come sempre in compagnia del mio strumento e della mia musica all'angolo della ricchissima e rispettabilissima repubblica senese in quel di Camollia: distrattamente, tra le mie canzoni, passavano dame e cavalieri ingioiellati e profmati rapiti dal loro dorato privilegio incantato; mercanti e servi chiassosi tra i banchi del mercato, bambini che correvano dietro le grandi vesti delle donne. D'un tratto, al termine di una triste ballata, vidi una fanciulla avvicinarsi con le lacrime agli occhi, portandomi una statuetta d'argilla che rappresentava un pescatore. Ella mi disse di soffiare in quella figura ed io, senza domanda alcuna, lo feci...
Le chiesi il motivo di questo strano rituale e lei mi rispose che, nell'ascoltare quella mia canzone, le erano tornati alla mente i giorni felici quando con il suo uomo vivevano rari ma intensi ommenti d'amore, prima della sua scomparsa avvenuta in un mare lontano. Mi disse che in qualche modo, come una specie di magia, io avevo ridonato a quel pezzo d'argilla la sua anima imprigionata. Io le asciugai le lacrime con un panno di lino, la baciai in fronte e le mie lacrime bagnarono le sue come un solstizio d'estate. Io la ringrazierò per l'eternità per essersi emozionata difronte a quella mia canzone...
Mi capite vero messere....?

Guisgard 29-07-2011 14.37.16

Vi comprendo, mio buon bardo, credetemi, vi comprendo.
Perchè questa breve e delicata storia cela sensazioni ed emozioni che conosco fin troppo bene.
L’attesa può trovare conforto, talvolta, in gesti e rituali che tendono a personificare, a dare un volto, ai nostri stati d’animo, soprattutto quando madonna Speranza tende ad affievolirsi.
L’attesa è l’essenza stessa della vita, scrisse una volta un filosofo, e può avere mille volti.
Come l’attesa per il nostro signore che ci restituirà onore, terre e giustizia, o quella per un amico con cui si sono condivise avventure ed imprese, o quella per la donna amata, cercata ed invocata nei sogni più belli.
E non mi meraviglio, amico mio, che la vostra canzone sia riuscita in quel magico gesto che mi avete narrato.
In voi scorgo le virtù che occorrono ad un cuore e ad una voce per rendere viva ogni storia narrata.
Grazie per avermi raccontato di quella fanciulla e della sua statuetta d’argilla :smile:

ladyGonzaga 29-07-2011 14.39.22

io mi siedo qui..e vi ascolto..
il vostro dialogo è cosi bello....:smile::smile:

continuate ve ne prego:smile:

Chantal 29-07-2011 15.33.01

Questo luogo,LadyGonzaga,emana il profumo dell'incenso,l'essenza sacra all'altare,ma come esso,avvolge e stordisce insieme,poichè attraversa i pensieri scuotendoli,che si fa fatica a tenerli a freno.
Mi tolgo i calzari,signora,poichè è Terra Sacra la Poesia.Permettetemi,dunque,di attraversarla a piedi nudi,perchè anche le pietre recitano e cantano versi in questo tempio.

Chantal 29-07-2011 15.43.59

La fanciulla,la statuetta d'argilla,la speranza,l'attesa.
Signori,vi è vita ed anima in ogni cosa,in ogni sentimento,in ogni sensazione,dal granello di sabbia all'evanescente nuvola.
Sappiate lasciare che anche la più inanimata delle cose vi scuota il cuore in quanto se essa non parla,è capace di ascoltare.
La musica,la poesia,cantano senza voce,e sono vive,vive come ogni più piccola essenza e forma del creato.
Seguite l'invito di LadyGonzaga poichè sarebbe un delitto tacere ciò che vi attraversa il corpo e la mente.


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