Visualizza versione completa : Il Falco della strada
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Guisgard
12-12-2016, 16.09.45
Tardes sorrise ed annuì a Dacey, per poi accoglierla fra le sue forti braccia e baciarla.
Un bacio che sembrava voler estraibili da tutto e riempire da solo tutto il loro mondo.
Un mondo fatto di giochi, promesse e sogni.
Un bacio fatto di trasporto e passione che in un attimo li fece ritrovare stesi e stretti sul letto, mentre il Sole limpido del pomeriggio illuminava dai vetri della finestra la stanza, proiettando quel cielo e quel paesaggio incontaminato intorno a loro.
Lo guardavo mangiare, assaporare quella crostata dalla mia mano come fosse la cosa più buona del mondo.
E guardarlo in quel momento mi accendeva sempre di più.
Possibile che fosse così eccitante quella scena?
Poi le sue parole, parole che mi illuminarono di una luce nuova, parole che racchiudevano un intero mondo.
Parole che erano la risposta a tante domande mai espresse, forse sussurrate nella notte, di quelle che ti lasciano sveglia e non ti fanno dormire anche quando sei rimasta sola e dovresti andare.
Domande e dubbi che infondo non avevano importanza.
Importava solo quello sguardo, quelle parole tanto sognate, quel tepore incandescente.
"Ne sono felice.." sussurrai piano avvicinandomi a lui.
"Non sai quanto.." mentre il suo viso si faceva sempre più vicino, e il mio corpo bruciava più delle fiamme del camino.
Guisgard
12-12-2016, 16.14.45
Nyoko si isolo' da tutto il resto.
Forse sognava, forse no.
Vide e visse sensazioni strane, vaghe, persino enigmatiche.
Poi vide tante immagini.
Ma fra tutte a dominare era ancora quella misteriosa e maledetta macchina nera, col suo clacson ossessivo, il fumo e la polvere che sollevava e la sua folle corsa quasi sospinta da un vento freddo e sinistro.
E in ognuna di quelle immagini l'auto nera la rincorreva e la travolgeva mille volte.
Riaprì gli occhi d'istinto e vide suo nonno accanto a lei che le sorrideva.
Guisgard
12-12-2016, 16.18.01
Altea e Sam tornarono a casa e lei lo invitò a sedersi davanti al camino.
Ma prima che l'uomo potesse parlare, Lupesca apparve sulla soglia.
"È tardi, Sam..." disse "... se la signora non ha più bisogno di noi allora ci ritireremo." Fissando Altea.
Nyoko
12-12-2016, 16.18.22
Chissà come poteva chiamare la scienza quello strano fenomeno!? Dormivo ? Ero sveglia? Non lo so. So che rividi quel auto milioni di volte, e tutte quelle volte mi travolgeva. Aprì gli occhi istintivamente, col cuore che batteva forte. Tutto il mio corpo si era definitivamente svegliato e potevo sentire i diversi dolori. Poi focalizzai il nonno che mi sorrideva. Con tutta la mia forza, ricambiai. "Ciao nonno..." dissi tremando ancora per quella esperienza.
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Guisgard
12-12-2016, 16.21.33
Il fumo... fumo infinito che giungeva da ogni dove, arrivando ovunque... il fumo nero e i fanali accesi di quell'auto misteriosa..."
Gwen alla fine riprese conoscenza, benché avesse ancora gli occhi arrossati e la gola che bruciava.
Era in una stanza vuota, arredata in modo strano, particolare, con un forte odore di essenze misteriose diffuso nell'aria.
Lady Gwen
12-12-2016, 16.26.03
Vedevo ovunque il fumo, che avvolgeva tutto con le sue spire dense e poi i fanali di quell'auto, che giungevano fino a me ovattati a causa di quell'oscurità venefica.
Mi svegliai, sentendo ancora bruciare gli occhi e la gola e vidi attorno a me una sta za arredata in modo strano e delle strane essenze nell'aria.
Cercai di capire dove fossi ma soprattutto dove fosse Elv, sperando che stesse bene.
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Guisgard
12-12-2016, 16.33.06
Il treno correva e le carrozze sussultavano ad ogni passaggio.
Fuori dai finestrini si vede a una vasta, rigogliosa e misteriosa campagna, sotto un cielo soleggiato e terso.
"Gaynor è una cara ragazza, sempre col sorriso sulle labbra e molto espansiva..." disse una donna seduta non lontano da lei "... ma da quando è giunta a Capomazda City non è più la stessa... temo possa farsi influenzare dai bigotti e dai moralisti che vivono laggiù..."
"Controllore, si fuma qui?" Chiese un altro passeggero. "Nel ho bisogno..."
"Si, la marijuana non è contro la legge." Annuì il Controllore.
"E cosa diranno i Domenicani?" Il passeggero. "Resteranno delusi?"
"Non è un nostro problema." Sentenziò il controllore.
Dacey Starklan
12-12-2016, 16.44.07
Ci perdemmo in quel bacio lasciando che il mondo scomparisse e nulla altro importasse.
Ancora e ancora giocammo uno con le labbra dell'altro, senza lasciare che nulla entrasse nel nostro mondo, un angolo che ci eravamo ricavati a fatica, tra mille intoppi, incomprensioni. Ci eravamo persi ed aveva fatto male ma ora che ci eravamo ritrovati nulla avrebbe più potuto tenerci lontani.
Eravamo più forte e più innamorati, finalmente pronti per condividere appieno la vita insieme.
A cominciare da quel pomeriggio in quell'alberghetto che divenne il nostro nido.
Mi lasciai amare e lo amai con ardore e passione, con foga e dolcezza, in un vortice che ci fece sentire vivi più che mai, vivi e con una vita intera davanti, da progettare e da vivere appieno.
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elisabeth
12-12-2016, 16.46.17
Ci si annulla con la mente....si va oltre...dimenticando ogni bene ed ogni male....sembra che il sole riesca a sorgere sempre sulle tenebre.........e in quel momento così era per me....non esisteva più nessun momento che fosse il passato....sino a quando sazia tra le sue braccia incrociai i suoi occhi........La paura e' una fitta sottile che trafigge a tratti il cuore......." Ragione o sentimento.....tutti possiamo avere una seconda volta .... Anche se vorrei comprendere...ma so perfettamente che dal momento in cui ritornerai nella mia vita.....sarà meglio non farci più domande...."......accarezzai quel volto per cui avevo pianto tanto.......e stringendomi a lui pregai di aver fatto la scelta giusta....chi dice di tornare dall'inferno....non ha avuto un esperienza facile...
Altea
12-12-2016, 17.10.12
Sam stava parlando ma Lupesca ci interruppe...vi era una atmosfera strana.."Si andrò a dormire pure io..a domani mattina". Salii le scale ed entrai in camera e mi gettai nel letto stanca.
Lady Gaynor
12-12-2016, 18.29.20
"Sono immobile, non vedete? Non ho alcun sorriso sulle labbra, sono serrate nel gelo della morte... sono morta e poi rinata diversa... i Domenicani mi hanno ribattezzata e ora ho un nuovo nome... e voi non mi avrete... mai..."
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Guisgard
12-12-2016, 18.32.53
Il Clio si avvicinò al volto di Guisgard ed il sorriso di lui si spense, lasciando spazio ad uno sguardo ardente che bruciò, avvampo' gli occhi di lei.
Un attimo dopo le loro labbra e le loro lingue si unirono e si intrecciarono, danzando con lo stesso calore con cui guizzavano le fiamme nel camino.
Guisgard
12-12-2016, 18.35.54
"Ciao, piccola..." disse sorridendo Nakakata a Nyoko.
Nello stesso istante entrò nella stanza Ren con un bicchierino di caffè che diede poi al vecchio saggio.
"Oh, sei sveglia..." il ragazzo alla ragazza.
Un attimo dopo però la porta si aprì di nuovo ed entrarono il medico e due poliziotti.
Guisgard
12-12-2016, 18.37.41
Gwen si guardava intorno e ad un tratto si accorse di essere nuda sotto le coperte.
Qualcuna l'aveva spogliata.
Ma chi?
Ad un tratto la porta della stanza si aprì.
Lady Gwen
12-12-2016, 18.42.43
Nel mentre che mi guardavo attorno, notai un piccolo, piccolissimo dettaglio: ero nuda sotto le coperte.
Bene, molto bene... pensai sarcasticamente, arrabbiata per non sapere cosa stesse succedendo.
Poi, la porta si aprì ed io ero davvero curiosa di vedere chi fosse.
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Guisgard
12-12-2016, 18.42.45
Quel bacio fu ambasciatore di ben altre gioie.
In un attimo Tardes cominciò a spogliare Dacey.
Lo fece con una mano esperta, forte, avida, eppure dolce.
Una mano che scivolò tra gli abiti di lei, arrivando a toccare, ad esplorare ogni centimetro della sua pelle, fino a giungere dove lei era più sensibile ed inerme.
E man mano la spogliata, quella mano faceva sua tutto del corpo della bellissima indiana.
E dopo i baci, oltre le carezze arrivò finalmente il piacere.
Un lungo piacere che più e più volte si ripeté, fino a giungere all'estasi più bella.
Nyoko
12-12-2016, 18.46.57
Mi sentì così felice di vedere Ren e gli sorrisi. Non sentivo più quel torpore alla mascella che mi impediva di parlare. Era come se mi fossi appena desueta da un lungo sonno. Non ebbi il tempo di innebriarmi della sua presenza che subito entrarono in stanza medici e poliziotti. Mi sentì un po' a disagio, ma con Ren ed il Nonno al mio fianco, mi sentì più sollevata.
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Guisgard
12-12-2016, 18.48.18
Furono lunghi momenti di sguardi, di silenzi, di gesti.
Elisabeth che si stringeva a lui con i suoi dubbi, le sue parole e forse le sue speranze.
Joshua che giocava con le dita fra i capelli scuri di lei.
"Ricominciamo..." disse ad un tratto lui "... da capo, come fosse la prima volta, come se dovessi riconquistarti di nuovo..."
Guisgard
12-12-2016, 18.52.53
Lupesca e Sam si ritirarono, lasciando Altea da sola che poi andò anche lei a letto.
Stanca si stese e poi si addormentò.
Strani sogni però resero inquieto il suo sonno.
Sogni enigmatici, persino sinistri, tutti indecifrabili.
Sognò la brughiera, nera e misteriosa, fitta di ombre e paure.
Ombre che facevano paura.
Era sempre più vicino, e il mio cuore batteva sempre più forte mentre sentivo il calore del suo corpo, il suo respiro sul mio viso e il suo sguardo, il suo sguardo così intenso e azzurro.
Quello sguardo solo per me che mi faceva sentire la donna più fortunata del mondo.
Poi finalmente quella dolce e romantica tortura finì e le nostre labbra si incontrarono.
Era come se avessi atteso quel momento tutta la vita, e quando la sua lingua scivolò sulla mia, avida e fremente, tutto il mondo scomparve.
Allora mi abbandonai a quel bacio, come fosse l'unica cosa che contava al mondo mentre il mio cuore scoppiava sempre di più, traboccando di emozioni.
Guisgard
12-12-2016, 19.07.05
Il treno correva, quasi indifferente a tutto il resto.
A bordo c'era confusione, agitazione, attesa e vivacità.
"L'Amore Vero..." disse una donna a bordo che aveva vinto un appuntamento con un ragazzo dopo aver partecipato ad un talk televisivo "... non può pretendere l'assolutezza. Non può chiedere di essere messo al primo posto. Ci sono troppe cose belle nella vita per essere trascurate in nome dell'Amore."
"Ha perso due aste" un altro passeggero vicino a Gaynor "per orgoglio."
"Peggio per lui..." un'altra donna "... i suoi gusti non mi sono mai piaciuti. Piacciono solo ai Domenicani."
"Controllore!" Un giovane. "Sono usciti i sorteggi di Champions? Spero l'Aristois abbia trovato un avversario proibitivo!"
"Non si preoccupi..." sorridendo il controllore "... non hanno né il portiere, né il centravanti più forti del mondo."
Ad un tratto la porta dello scompartimento si aprì ed entrò qualcuno...
Dacey Starklan
12-12-2016, 19.11.25
Restai mollemente sdraiata, coperta appena dalle lenzuola arruffate, con il sorriso sulle labbra. Completamente appagata dopo l'unione con Tardes.
Mi voltai solo per poterlo guardare negli occhi, per leggere così i suoi pensieri.
Allungai una mano per cercare quella di lui senza parlare, perché non vi era bisogno di parole.
Restammo così a lungo, l'unico suono era quello ritmico dei nostri respiri che si infrangevano nell'aria.
" Forse dovremmo alzarci " dissi infine. Fuori era buio e probabilmente di sotto stavano attendendo per servire la cena.
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Altea
12-12-2016, 19.57.47
Sogni confusi..misteriosi ma anche chiari.
Ero nella brughiera..Era buio..ombre misteriose.."Chi siete..che sta succedendo..perché mi seguite?"
Lady Gaynor
12-12-2016, 22.42.47
Parlavano d'Amore... ma che ne sapevano loro del vero Amore? Della sua assolutezza, della sua esclusività, della condivisione... erano un branco di stolti... molto meglio i Domenicani, ma anche i Gesuiti mi piacevano... il Papa è un gesuita, adesso lo chiamo e gli dico di venire... Signore, perdona i miei peccati e non guardare ad essi, ma alla fede che ti porto... preghiamo... preghiamo insieme per gli ottavi di finale... qualcuno sta segnando un gol, la porta è aperta...
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Guisgard
13-12-2016, 00.34.06
La porta si aprì e nella stanza entrò una figura femminile, pallida, dai capelli scuri e raccolti, la bocca piccola e gli occhi a mandorla.
Avanzò piano verso il letto di Gwen, quasi con un doveroso rispetto.
“Salute a te.” Disse con un lieve inchino.
Guisgard
13-12-2016, 00.35.18
Il dottore si avvicinò al letto di Nyoko e controllò velocemente i lividi ed i graffi della ragazza.
“Si, ormai ogni infezione è scongiurata.” Disse. “Ti sentirai sempre meglio.” Sorridendole.
Poi i poliziotti si avvicinarono al letto.
“Vorremo farti alcune domande se il dottore ce lo permette.” Uno dei due poliziotti.
“Si, ma solo pochi minuti.” Il dottore.
Lady Gwen
13-12-2016, 00.36.15
Dalla porta spuntò una donna, dai tratti orientali.
"Dove sono?" chiesi immediatamente "E dov'è il ragazzo moro che era con me?"
Forse ero stata troppo precipitosa e indelicata, ma non mi importava, volevo avere chiara la situazione, il resto era contorno inutile.
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Guisgard
13-12-2016, 00.36.27
Fu un bacio caldo, profondo, umido ed ardente.
Un bacio che vide le labbra di Guisgard cercare, assaporare, penetrare quelle di Clio.
Un bacio che incatenò l'uno all'altra.
“Clio...” disse lui staccandosi appena dalla bocca della bella androide “... dimmi... perchè sei qui? Con me e non in un altro posto? Dimmelo... perchè io?” Fissandola con quei suoi occhi azzurri resi luminosi dai bagliori del camino.
Guisgard
13-12-2016, 00.37.36
Tardes e Dacey erano stretti, sotto le lenzuola, con ancora il respiro rotto per la passione appena passata.
Poi lui sorrise.
“Si...” disse annuendo “... scenderò io... cosa hai voglia di mangiare?” Baciandola piano ed alzandosi per vestirsi.
Guisgard
13-12-2016, 00.39.15
Altea si svegliò di colpo.
Non solo per quel sogno inquietante, ma anche perchè dal corridoio si sentivano degli strani rumori.
Guisgard
13-12-2016, 00.40.07
La porta dello scompartimento si aprì ed una figura apparve.
Era alta, con vesti strane e misteriose, la pelle pallida e spettrale, lo sguardo cupo ed un sorriso sinistro.
Avanzava nella carrozza e teneva gli occhi fissi su Gaynor.
Allora tutto mutò.
Non erano più sul treno, ma in una stanza semibuia.
Tutti i viaggiatori ora erano intorno a Gaynor, nudi, uomini e donne, in cerchio come in attesa di qualcosa.
Allora la figura raggiunse Gaynor e cominciò ad accarezzarla.
“Che fortunata sei, Gaynor...” disse una donna.
http://photos1.blogger.com/blogger/3484/767/1600/Nov0171.jpg
Nyoko
13-12-2016, 00.53.05
Annui al medico che mi controllò le ferite ed i lividi. Sembrava meno grave di quanto non sentissi. Poi si avvicinarono i poliziotti. Volevano farmi delle domande. Ne avevo tante anche io e non vedevo l'ora di poterle fare. "Ditemi pure" dissi cordialmente cercando di mettermi a sedere sul lettino.
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Dacey Starklan
13-12-2016, 09.23.26
Gli sorrisi grata, a dirla tutta non avevo voglia di alzarmi.
" Uhmm..." stiracchiandomi un poco, " lascio a te la scelta, tanto i miei gusti li conosci "
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Altea
13-12-2016, 13.18.08
"La brughiera..soffiava forte il vento..strane ombre sinistre..e poi vidi una donna e un uomo..ma in che epoca eravamo..era un dejavu..lei mi assomigliava..e lui...cosa diamine stava accadendo..gli accarezzavo il volto e lui parlava..parlava.. ma io non capivo..non sentivo.."
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Mi svegliai..rimasi per un attimo quasi semincoscente, pensando a cosa stava accadendo in questo posto..in questa casa..ma era il luogo non la casa a creare questi strani fenomeni.
Ricordai il sogno..poi ad un tratto dei passi nel corridoio..il cuore iniziava a battere forte..dovevo nascondermi..anzi no..difendermi..forse erano loro e venuti a prendermi per uccidermi..ormai vedevo la fine arrivare.
Presi un pugnale appeso e mi nascosi sotto il prezioso letto a baldacchino..ma potevo vedere la visuale della camera da là sotto.
Lady Gaynor
13-12-2016, 17.00.12
Di nuovo quella figura spettrale e orribile... ma quello era un altro sogno, perché sei di nuovo qui? Vai via, eri passato come sogno, non voglio più vederti... Ma perché mi sembra di esser sveglia? Non mi toccare... non mi toccare...
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Guisgard
13-12-2016, 17.27.25
"Sei nel nulla" disse la donna orientale a Gwen "che presto diventerà tutto." Fissandola. "Ora alzati e indossa quell'abito..." Indicando il vestito cerimoniale su una sedia.
Guisgard
13-12-2016, 17.29.44
"Benissimo..." disse uno dei due poliziotti a Nyoko "... il dottore ci ha detto che lei afferma di non essere stata vittima di un incidente, bensì di un tentato omicidio... è vero? Ci racconti tutto dall'inizio..."
Nyoko
13-12-2016, 17.35.09
Annuí alle parole del poliziotto ed iniziai a raccontare, specificando ogni singolo dettaglio, ricordando tutto perfettamente: la strada deserta, l'auto nera, l'inseguimento, le tamponate ed il finale della corsa. Sentivo gli occhi gonfiarsi a quel ricordo sfuggente, alla vista di quel auto nera, così vivida nei ricordi. Sapevo di essere una delle sue tante vittime, forse una delle poche a sopravvivere, ma tutto quello doveva finire. Pregai il poliziotto a finché mettessero fine a queste tragedie. "Sono stata fortuna. Non so cosa mi abbia impedito di morire quella notte." dissi strofinando una guancia imponendomi di non piangere più, di essere forte. Guardai i poliziotti in attesa di altre domande, sperando fossero ultime.
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Guisgard
13-12-2016, 17.35.15
"Benissimo..." disse Tardes sorridendo a Dacey "... sceglierò qualcosa di afrodisiaco allora..." Facendole l'occhiolino.
In quel momento il suo telefono squillo'.
"Si, pronto?" Rispose.
"Agente..." la voce di un giovane "... mi riconosce? Sono il ragazzo che vi ha fatto da interprete per quella zingara..."
"Si, certo..." Tardes "... dimmi pure..."
"Ecco, io..." incerto il giovane "... volevo dirle... si, insomma... io non fui del tutto preciso nella traduzione... la prego, mi lasci parlare senza interrompermi... quella zingara... io non vi ho tradotto tutto ciò che disse... avevo paura di essere preso per pazzo... quella zingara infatti disse che... che quell'auto nera... si... insomma... che non c'era nessuno al volante di quell'auto nera..."
Guisgard
13-12-2016, 17.39.04
Dopo quello strano sogno, Altea si nascose sotto il letto.
Udiva quei rumori misteriosi.
E poi sentì delle voci.
Più un mormorio confuso, piuttosto che voci chiare e riconoscibili.
Tutto proveniva dal corridoio.
Quel bacio capace di dare vigore a ogni emozione intensa e unica che mi avvolgeva.
Poi quelle parole, parole che mi stupirono, emozionarono, sorpresero.
"Io.." sospirai, guardandolo negli occhi.
Potevo davvero lasciare che il mio cuore parlasse a ruota libera?
Potevo confidargli ogni battito del mio cuore?
"Perché non c'è altro posto al mondo in cui vorrei stare..." gli dissi, con gli occhi nei suoi "Solo accanto a te tutto ha improvvisamente senso e... mi sembra come se non avessi vissuto fino al momento in cui ti ho incontrato.." mentre il cuore batteva sempre più forte.
Gli sfioravo il viso con infinita dolcezza.
"Lo so che c'è stata una donna importante nel tuo passato..." continuai "E magari non mi riterrai mai alla sua altezza ma.." sospirai "Se sei qui, con me, adesso... allora significa che non era poi così importante..." abbozzando un sorriso.
Ero gelosa, gelosa di ogni suo pensiero, di ogni istante che aveva passato lontano da me.
Eppure il fatto che fosse lì con me, lui che poteva essere da qualunque altra parte, con chiunque altra, mi riempiva il cuore di gioia.
... e di Amore.
I miei occhi fissavano i suoi con uno sguardo intenso che nascondeva il mondo intero.
Avevo paura, paura di esprimere i miei sentimenti, che non mi credesse, che se ne andasse.
Ma non potevo più tenere dentro quel sentimento così forte che ormai mi divorava.
"Io.." mormorai pianissimo, tremando quasi "Io ti amo, Guisgard.." sussurrai "Ecco perchè sono qui... finchè mi vorrai, non andrò da nessuna parte..".
Allora mi avvicinai a lui e lo baciai, dolcemente consacrando così quelle parole d'Amore.
Altea
13-12-2016, 17.42.21
Che strano..vi era uno strano vociferare in corridoio ma confuso..non capivo.
Uscii da sotto il letto e lentamente aprii la porta senza fare rumore per ascoltare meglio e vedere chi fossero pure, ma il pugnale lo tenevo ben stretta.
Guisgard
13-12-2016, 17.43.17
Quella figura spettrale continuava a sorridere e ad avvicinarsi a Gaynor, mentre tutti gli altri erano in piedi intorno a lei senza vestiti addosso.
"Ora sarai mia, Gaynor..." disse la figura "... i tuoi meravigliosi capelli biondi che spendono come seta d'oro appagheranno la maledizione dell'Abate e poi godrete insieme i piaceri della carne... e resterai per sempre al mio fianco quando governero' da qui il mondo intero."
Guisgard
13-12-2016, 17.47.10
Guisgard guardò Clio mentre lei gli confidava quelle meravigliose ed eterne parole d'amore.
"Che sia sulle soleggiate e moderne strade di questo mondo" disse lui "o su qualche antico vascello di una vita vissuta secoli fa, io non ho nessun altro Tempo in cui voler stare, se non in questo infinito attimo d'amore sulle tue labbra..." e la baciò.
La baciò come solo lui poteva e sapeva fare.
Lady Gaynor
13-12-2016, 17.48.41
Di nuovo la maledizione dell'Abate... come aveva detto il vecchio sulla sedia a rotelle... ma allora non era un sogno... non sto sognando, è arrivato il momento del cerimoniale... ma non sono morta? I morti non godono dei piaceri della carne... i Domenicani mi hanno abbandonata...
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Dacey Starklan
13-12-2016, 17.54.09
" Grazie amore" con uno sbadiglio passandomi le mani tra i capelli.
MA prima che uscisse gli suonò il cellulare e allora vidi il suo volto turbarsi.
Doveva essere il lavoro, immaginai quindi mi alzai.
Sentivo che le cose sarebbero cambiate dopo quella telefonata.
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Avevo paura, una paura viscerale e intensa, che lui scappasse da me a quelle parole.
Sentivo il cuore che batteva sempre più forte, sempre più intensamente.
Poi quelle parole, quelle parole che sembrarono sapermi leggere dentro.
Parole che nascondevano un intero mondo, o forse infiniti mondi dove ci saremmo amati all'infinito, vita dopo vita, tempo dopo tempo, storia dopo storia.
Mi illuminai, restando estasiata a guardarlo.
Il vascello, come quello incantato del mio libro, quella storia senza tempo, quell'Amore unico che nessuno mai avrebbe potuto infangare.
Quell'Amore che credevo di poter solo leggere, da spettatrice, in quel libro così unico e vero, e che invece ora era lì, con me.
Solo con me.
Senza sotterfugi o inganni, solo noi in quell'infinito attimo di amore, come lui stesso l'aveva definito.
Ero felice, felice come non credevo che sarei mai stata, come non credevo nemmeno si potesse essere.
Ma poi mi baciò, rendendo così veri quei pensieri, quelle sensazioni così uniche e nostre.
Mi abbandonai a quel bacio, finalmente libera dal peso di quella rivelazione, finalmente sua, in quella meravigliosa intesa d'Amore.
In quel bacio che rendeva eterno ogni istante.
Lady Gwen
13-12-2016, 18.01.16
Ma eravamo impazziti?
"No!" dissi indignata "Non metterò nessun vestito cerimoniale e voglio sapere dove diamine mi trovo!" insistendo.
Questo era proprio il colmo.
Ed Elv.
Dov'era Elv? Stava bene? Mi sembrava di impazzire, dovevo capire cosa stava accadendo.
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elisabeth
13-12-2016, 19.58.31
Le sue parole mi fecero venire in mente un romanzo......un romanzo di quelli che iniziano in una notte d'inverno.......e vengono letti per scaldarti il cuore.....Non era così semplice riconquistare il tempo perduto...ma sarebbe stato devastante non provarci......" Possiamo riprovare ancora una volta.....il mio amore per te non si e' mai affievolito......ma questa volta non dovrai conquistare un cuore puro ma un cuore che provato i segni del dolore.......tutto dipenderà da te......."....lo baciai suggellando una promessa....." E ora e' tempo di iniziare la nostra nuova vita..."....
Guisgard
14-12-2016, 00.34.10
“Bene, per ora può bastare.” Disse il medico ai poliziotti che avevano interrogato Nyoko.
“Si, torneremo quando la ragazza starà meglio.” Annuì uno di quelli.
Ed uscirono.
“Ora riposati, Nyoko...” fece Ren “... non pensare più a nulla e cerca di riposare... presto ti riporteremo a casa...” sorridendole.
Nyoko
14-12-2016, 00.37.15
Ringraziai e salutai cordialmente i poliziotti e li seguì con lo sguardo mentre abbandonavano quella stanza. Poi Ren venne premuroso ad evitare che mi affannassi troppo e gli sorrisi. Poi, subito il mio sguardo si fece serio e guardando sia lui che il nonno domandai: "sapete, per caso, chi mi ha salvata?"
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Guisgard
14-12-2016, 00.38.45
Quel bacio unì Guisgard e Clio, attraverso le loro labbra fino ai loro cuori.
Un bacio profondo che li spinse a cercare le mani dell'uno e dell'altra, poi a stringersi ed a baciarsi ancora ed ancora.
Allora si stesero davanti al camino, su quel morbido e caldo tappeto, senza staccarsi l'uno dall'altra.
Guisgard
14-12-2016, 00.43.00
“Ti conviene seguire il tuo Destino.” Disse la donna orientale a Gwen. “Per il tuo bene e quello del tuo amico. Ammesso sia ancora vivo...”
Quel bacio, così intimo eppure così appassionato.
Ci unì l'uno all'altra, consacrando quel momento d'Amore solo per noi.
Eravamo sempre più vicini, sempre più vogliosi l'uno dell'altra, quasi non riuscissimo a respirare se non attraverso l'altro.
Il camino rendeva tutto così romantico, con quell'atmosfera chiaro-scura che ci avvolgeva, quasi celando la nostra felicità al mondo intero.
Allora ci stendemmo, uno accanto all'altra, in quel gioco infinito e dolce, che diventava però sempre più intenso, sempre più infuocato quasi più delle fiamme che illuminavano la stanza.
Le vere fiamme erano i nostri corpi che danzavano uno contro l'altro, incapaci di restare lontano anche un solo istante.
Sempre più vicini, sempre più uniti, mentre la passione ci divorava sempre di più.
Lady Gwen
14-12-2016, 00.48.27
"Ma quale Destino?! E che vuol dire che non si sa se è ancora vivo?" Sbottai, sempre più arrabbiata "Senti, dimmi con chi posso parlare, chiunque, purché mi dia spiegazioni su ciò che sta succedendo e non aspettatevi certo che io obbedisca come un cagnolino senza nemmeno capire che diamine vogliate da me!"
Mi rifiutavo categoricamente, di sicuro erano un branco di esaltati e ci ero finita di mezzo io.
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Guisgard
14-12-2016, 00.53.50
“Ti hanno ritrovata senza conoscenza e ferita nella tua auto...” disse Nakakata a Nyoko “... fortunatamente colui che guidava l'auto nera ti ha creduta morta e per questo è andato via senza finire ciò che aveva iniziato...”
Nyoko
14-12-2016, 00.56.43
Non era esattamente la risposta alla mia domanda. "Ma sapete chi? Vorrei ringraziare la persona che mi ha salvata" dissi cercando qualche immagine sfuggita nella mia mente.
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Guisgard
14-12-2016, 01.01.41
Quella figura si avvicinò a Gaynor, accarezzandole i capelli, poi il viso, scendendo infine con la mano sul suo collo e poi sul suo petto.
Allora lei si accorse di essere nuda.
Completamente nuda.
Quella sinistra figura la guadava con lussuria, toccandole il seno.
Poi cominciò a stringerlo...
“Gaynor...” disse lui “... Gaynor, finalmente...”
Guisgard
14-12-2016, 01.13.06
Quel bacio fu lungo, profondo, lento, ardente, assoluto.
Erano vicinissimi, l'uno contro l'altra, al calore del camino ed ai suoi bagliori.
Poi Guisgard si staccò appena dalle labbra di Clio e la guardò, cominciando a far scivolare la sua mano sotto la sottoveste.
Prese così a spogliarla lentamente, accarezzando ogni centimetro di pelle.
Tutto ciò senza staccare mai i suoi occhi da quelli di lei.
Guisgard
14-12-2016, 01.15.11
“Non incontrerai, né parlerai con nessuno se prima non avrai indossato quell'abito.” Disse categorica la donna orientale a Gwen. “Se sei furba fallo e non discutere oltre.”
Lady Gaynor
14-12-2016, 01.16.27
Non mi toccare, non mi toccare! Oh, padre, non sopporto le sue mani sul mio corpo nudo... aiuto, padre, aiutami... i gesuiti accorrono in aiuto a chi ne ha bisogno... voglio svegliarmi... finalmente... finalmente...
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Guisgard
14-12-2016, 01.18.39
“Qualcuno, forse un passante, ha chiamato un'ambulanza.” Disse Nakakata a Nyoko. “Così ti hanno estratta dall'auto e portata qui. Per fortuna poi tutto si è risolto per il meglio.”
“Qualcuno però deve fermare quel pazzo!” Esclamò Ren. “Lui e la sua dannata auto nera! Non può andarsene in giro ad uccidere la gente!” Con rabbia.
Nyoko
14-12-2016, 01.22.50
Risposi con un espressione rassegnata. Probabilmente aveva ragione. Ringraziai col pensiero colui che aveva chiamato i soccorsi e gli augurai tante fortune. Poi le parole di Ren ricche di rabbia mi fecero scaldare. Sentivo la sua rabbia scorrere nelle mie vene, ma ero debole per poter manifestarle con impeto. "Non so chi sia... O perché faccia queste cose..." dissi chiudendo gli occhi e stringendo i pugni fra le lenzuola. "Ma spero che la paghi, quel maledetto." dissi reprimendo ancora le lacrime.
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Le sue mani su di me furono come se qualcuno finalmente mi avesse dato da bere dopo la traversata del deserto.
Le bramavo, le desideravo intensamente, come desideravo le sue labbra sulle mie.
Era come vivere in un sogno incantato, mentre mi spogliava piano, e io mi sentivo perfettamente a mio agio, mentre il suo sguardo proiettava nel mio un mare intenso di emozioni sempre più forte.
Ero totalmente in balia di quelle emozioni.
Allora mi beai di quello sguardo complice e cominciai a mia volta a sbottonargli la camicia.
Stavolta non mi sarei dimenticata dei bottoni nei polsini, pensai con un sorriso tenero che per un breve istante attraversò il mio viso.
Guisgard
14-12-2016, 01.26.30
“Gaynor...” disse la figura in un estasi di lussuria mentre le stringeva il seno nudo “... Gaynor...”
“Gaynor...”
“Gaynor...” accarezzandola Guisgard “... Gaynor... mi senti? Riesci a sentirmi? Gaynor, amore mio... svegliati...” sfiorandole la bocca con un bacio.
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Lady Gwen
14-12-2016, 01.34.10
La guardai indignata.
"E va bene, voi e quel maledetto abito..."
Avevo capitolato solo perché era l'unico espediente per capirci di più, ma tutta quella situazione mi dava sui nervi.
Mi vestii e tornai dalla ragazza.
"Bene, sono pronta" le dissi, impaziente, o meglio, spazientita.
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Guisgard
14-12-2016, 01.43.22
“Stai tranquilla...” disse Ren, stringendo forte la mano di Nyoko “... ti difenderò io da oggi in poi...” fissandola con i suoi occhi in quelli di lei “... ora riposa e cerca di rimetterti in fretta... così torneremo tutti a casa.” Annuendo.
Nyoko
14-12-2016, 01.49.49
Quel suo gesto mi fece commuovere. Non si era spinto a tanto dal giorno che partimmo via dal Giappone. Una lacrima sfuggi al mio controllo e le labbra mi tremarono sotto la voglia di piangere. "Ti adoro, Ren" dissi lasciandomi finalmente andare. Strinsi le sue mani. Se solo sapesse cosa prova davvero per lui. Se solo sapesse quanto avevo bisogno di quelle parole. Chiusi gli occhi e sospirai forte. Ero al sicuro, fra le braccia del nonno e di Ren. "A patto che tu faccia attenzione" dissi sorridendo dando sfogo alle mie lacrime. Sentì poi tutto il peso del corpo rallentare, dissolversi quasi. La tensione era svanita ed io potei riposare. Volevo andare via da quel inferno bianco e freddo. Volevo tornare a casa, anche se sapevo che non sarebbe stato facile uscire da lì senza il terrore che si impossessava di me.
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Lady Gaynor
14-12-2016, 01.50.54
No! No... lasciami... non mi toccare...
Poi d'un tratto la musica cambiò.
"Gaynor..."
Quella voce... la voce che mi stava chiamando non apparteneva più a quell'orribile individuo... era la voce del mio Guisgard...
"Si, ti sento..." dissi aprendo prima un occhio e poi l'altro, quasi a fatica. Vidi così il suo bellissimo viso chino sul mio, le sue labbra a pochi centimetri dalle mie... "Amore... dove sono?"
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Guisgard
14-12-2016, 01.52.19
Guisgard la spogliò piano.
Lentamente le sue dita facevano scivolare via la sottoveste che come una carezza liberava la pelle bianca di Clio.
Ogni parte del suo corpo restò scoperta.
Allora lui restò a guardarla, tutta.
I suoi occhi azzurri e carichi di desiderio percorrevano tutta la sua persona, posandosi, indugiando sulle parti più belle.
“Come si può pensare” disse lui accarezzando quella pelle nuda “che tu non sia una donna?” Sfiorando i suoi seni bianchi e sodi. “Che tu non sia perfetta? Fatta di carne?” Quelle carezze insistevano sulle fattezze di quei seni, raggiungendo i capezzoli rosa e ormai turgidi. “Si, sei bellissima...” con le sue dita che ora raggiungevano il suo ombelico “... e sono pazzo di te...” scendendo dove era più calda, più sensibile, più donna.
Guisgard
14-12-2016, 01.57.13
Gwen si decise, quasi costretta, ad indossare quell'abito.
Scese dal letto e si vestì.
Era un abito cerimoniale.
Allora la donna orientale la portò attraverso un lungo corridoio, fino a raggiungere una sala colma di candele e statue di fattura esotica.
Qui vi erano alcuni uomini armati.
Ad un tratto una porta si aprì ed entrò qualcuno.
Lady Gwen
14-12-2016, 02.00.37
Uscimmo dalla stanza, attraversando un lungo corridoio e giungendo in una stanza, in cui c'erano uomini armati.
Anche qui aleggiava quel velato stile esotico, chissà che posto era.
Ad un certo punto la porta si aprì ed io mi preparai ad accogliere chiunque fosse nel migliore dei modi... pensavo, sarcasticamente.
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Guisgard
14-12-2016, 02.01.15
Gaynor aprì gli occhi e vide gli occhi azzurri ed i capelli neri di Guisgard.
Quel sogno, inquietante e misterioso, era finalmente terminato.
Lui allora la strinse forte.
“E' tutto finito, amore...” disse “... siamo fuori da quel posto... siamo liberi... di vivere e di amarci, se Dio vorrà...” baciandola.
Un bacio che rinvigorì la ragazza, ridandole l'ultimo e definitivo alito di vita, dopo quella morte apparente.
Lady Gaynor
14-12-2016, 02.06.52
"Davvero, è tutto finito?" Chiesi ormai completamente sveglia. Il suo bacio mi aveva infuso l'essenza stessa della vita, riportandomi nel presente. Lo abbracciai forte, mentre agli occhi cominciarono a spuntare lacrime di gioia "Ma dove siamo? E tu sei libero? Hai riavuto la tua vita?"
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Ero rimasta completamente nuda, con solo i tacchi addosso, mentre le sue mani continuavano ad accarezzare il mio corpo, lasciandovi intensi brividi di piacere.
Poi quelle parole, che mi riempirono il cuore.
Donna, sì, non ero altro che una donna, ed ero sua.
Più la sua mano indugiava sui miei seni, più perdevo il controllo.
Poi quella rivelazione, e io mi illuminai, prima di sprofondare nel piacere più assoluto affondando le mani nei suoi capelli scuri.
"E io.." sussurrai a fatica, sopraffatta "Di te.." mentre buttavo la testa all'indietro ormai incapace di sottrarmi a quella felicità intensa e nostra.
Guisgard
14-12-2016, 02.18.07
Finalmente la tensione calò e Nyoko poté così riposare.
La stanchezza era forte e si addormentò poco dopo, sotto gli sguardi di Nakakata e di Ren.
Ma il suo sonno non fu affatto tranquillo.
Sognò di nuovo quell'auto nera che sfrecciava in strade buie e deserte, al suono del suo clacson ossessivo e di strani e sinistri lamenti, forse solo le voci delle sue vittime.
La ragazza vide l'auto correre e svanire nel nulla, sprofondando nelle viscere della terra, tra fumo e fiamme.
Ma poi riemergeva, ancora più veloce e più crudele nel rincorrere e travolgere le sue vittime.
E nel finire di quel sogno vide Seth che le sorrideva.
Un sorriso però inquieto.
Guisgard
14-12-2016, 02.26.43
Gwen vide la porta aprirsi.
Entrò allora una misteriosa figura.
Era un uomo dall'aspetto inquietante, quasi irreale.
“Oh, che bellezza...” disse guardando la ragazza “... e che magnifici capelli rossi... secondo i cronachisti antichi, questo colore fa inteso fra quelli chiari... sarà dunque lei la prescelta. Lei sostituirà la sgualdrina che quel traditore ha portato via.” Sentenziò.
“Si, Maestro.” Annuì la donna orientale.
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Guisgard
14-12-2016, 02.31.08
“Siamo appena fuori città...” disse Guisgard a Gaynor “... in una vecchia capanna in disuso... ci staranno cercando... tra breve il veleno avrà finito il suo effetto e potrai muoverti in maniera naturale... così fuggiremo verso la nostra vita... insieme...” stringendole la mano.
Lady Gwen
14-12-2016, 02.34.15
Entrò un uomo strano, inquietante, sembrava uscito da uno di quegli strani film fantasy che andavano tanto di moda.
Ascoltai le sue parole e collegai tutto.
I capelli.
Ma non cercavano donne bionde? Che cavolo ci facevo io qui?
E ci voleva un bel coraggio a far rientrare i miei capelli fra quelli chiaro, rossi com'erano.
"Sentite, non ho idea di che diamine stiate architettando, ma io non non sono la prescelta di un bel niente e voi non potete certo costringermi a stare qui. Ditemi intanto dove mi trovo e, visto che era con me, dov'è il mio ragazzo" buttai fuori, tutto, senza freni, con tono che non ammetteva repliche.
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Guisgard
14-12-2016, 02.41.42
Quel gioco continuò a lungo.
Guisgard chinò su di lei usava la bocca per farla impazzire, mentre le sue mani giungevano ovunque sul corpo di Clio.
Da come sospirava e gemeva, nessuno avrebbe dubitato del suo essere donna.
Poi, ad un tratto lui si fermò e prese delicatamente la gamba della ragazza, baciandola fino alla caviglia.
Poi slacciò la scarpa col tacco e liberò il suo piede.
Fece lo stesso anche con l'altra, togliendola e baciando la gamba.
Guisgard
14-12-2016, 02.54.22
A quelle parole di Gwen, il misterioso Maestro rise.
“Che caratterino...” disse “... ha il fuoco dentro... meglio... saprà tener testa al suo signore durante la notte.” Divertito. “Ma dimmi...” alla ragazza, incurante di ciò che lei aveva detto “... qual'è il tuo nome? E sotto quale costellazione sei nata? Parlami della tua terra... voglio sapere tutto di te.”
Mi sembrava di impazzire, travolta da quel vortice di piacere incontrollato.
Sentii qualcosa nascere in me, come una consapevolezza inconscia, come un fuoco nascosto che veniva alimentato dalle fiamme roventi di quella passione.
Spalancai gli occhi quando risalì la mia gamba per poi baciare la caviglia, e togliermi le scarpe.
Un brivido intenso e incontrollato mi percorse la schiena.
Ora ero completamente nuda davanti a lui, nel chiaroscuro della stanza, che brillava del calore e della luce instabile delle fiamme.
Allora mi alzai, trovandomi così davanti a lui, sfiorando le sue labbra con le mie per un breve istante.
Poi lo guardai negli occhi, e iniziai a spogliarlo, con voracità e desiderio, mentre il mio sguardo ormai annebbiato dalla passione brillava di una luce nuova.
Lo spogliai lentamente, eppure voracemente.
La camicia scivolò via, silenziosa e leggera come la mia sottoveste.
Volevo quel corpo meraviglioso solo per me, realizzai mentre cingevo i suoi fianchi con le gambe che stava ancora accarezzando.
Con un movimento secco ma dolce lo feci girare sul tappeto, fissandolo con lo sguardo di chi ha fatto una marachella e lo sa.
Ma quello sguardo durò poco, perchè nel guardarlo il mio sguardo mutò.
Lo amavo, lo desideravo, lo volevo
Quella consapevolezza era qualcosa di incredibilmente vero, incredibilmente.. umano.
Mi chinai io su di lui, sfiorando dapprima il mio viso contro il suo con un sorriso dolce.
Eppure non era ancora abbastanza, scesi lungo il suo corpo, assaporandolo intensamente con le mie labbra che lo reclamavano vogliose e le mani percorrevano il suo corpo accendendo sempre di più la mia passione incontrollata.
Ma i miei occhi restavano incatenati ai suoi, volevo assaporare ogni sensazione, ogni emozione che avrebbe attraversato e sconvolto quell'azzurro.
Lady Gwen
14-12-2016, 03.00.04
Ma parlava seriamente?
Qui c'era veramente qualcosa che non andava e dovevo capire come scappare da quel dannato posto.
"Tutto ciò non la riguarda. O almeno, non finché anche lei avrà risposto alle mie domande che ha elegantemente ignorato" fissandolo, irata.
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Guisgard
14-12-2016, 03.11.04
Guisgard appariva stravolto dal piacere, mentre Clio restava a guardarlo negli occhi.
Lui la fissava e lei leggeva in quegli occhi azzurri tutto il turbamento del piacere e del godimento.
“Chi...” disse ansimando “... chi ti ha insegnato tutto questo?” Sorpreso ed eccitato. “Sei... sei fantastica...”
Guisgard
14-12-2016, 03.14.21
Quell'uomo rise a quelle parole di Gwen.
“Eh, si...” disse “... hai davvero il fuoco dentro...” annuendo “... questo tuo carattere mi piace... mi intriga ed esalta... sarà una gioia ed un piacere domarti, ragazza mia...” divertito “... ora ti consiglio di rispondere alle mie domande o ti costringerò a vedere il tuo amico mentre lo farò bollire fino a quando le sue carni non si apriranno...”
Lady Gwen
14-12-2016, 03.19.48
Il sangue mi ribolliva sempre più nelle vene, la voglia di farlo finire male, molto male, era tanta, ma se rischiavo di mettere in pericolo Elv, non potevo fare altro che rispondere.
"Mi chiamo Gwen, sono nata a metà Aprile, sotto la costellazione del Toro, nel Nord. Contento?"
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Più guardavo quegli occhi, più li vedevo mutare, attraversati da emozioni così forti, tanto da sconvolgerli e più il mio desiderio cresceva.
Più sconvolgevo il suo corpo, più ne assaporavo il sapore, più il mio desiderio cresceva.
E la commistione delle due cose era davvero quanto di più intenso ed eccitante avessi mai provato.
Poi quelle parole, quel tono.
Il tono abbandonato di chi ha perso il controllo, e quel tono accese ancor di più la mia passione.
Quelle parole che mi illuminarono, ma a quella domanda lo guardai seria.
"Ho un driver installato appositamente.." annuii, sostenendo quella farsa per un istante.
Poi scoppiai a ridere e mi avvicinai per un momento al suo viso.
"Credo che si chiami.. come dire... istinto?" facendogli l'occhiolino "So solo che voglio assaporare ogni cosa di te.." ansimando "Come se non riuscissi a respirare se non posso averti ed essere tua, totalmente tua.." provai a spiegare.
Lasciai che i miei occhi naufragassero nei suoi per un altro lungo istante, assaporandone ogni espressione, ogni riflesso di quell'azzurro ormai intriso di passione e godimento.
E poi lo baciai, infondendo in quel bacio tutte le sensazioni che l'amarci mi provocava.
Guisgard
14-12-2016, 03.28.44
“Gwen...” disse l'uomo “... Gwen... molto bene...” sorrise “... così mi piaci... vedi? Stai già imparando molto... ti concederò una domanda... avanti, ti ascolto...”
Lady Gwen
14-12-2016, 03.35.39
Era ripugnante, riprovevole e io avrei avuto la mia vendetta.
Una domanda.
Una sola.
Sapevo già, o immaginavo perché fossi lì, ma non mi interessava poi molto visto che stavo già pensando a come scappare. Piuttosto mi importava del mio bellissimo amore dagli occhi neri, volevo sapere se stava bene, dov'era.
"Dov'è Elv?"
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Guisgard
14-12-2016, 03.55.21
Istinto.
Guisgard la guardò negli occhi per un lungo istante, poi Clio si avvicinò e lo baciò.
Allora lui la prese fra le braccia e la strinse a sé.
Rotolarono l'uno sull'altra su quel tappeto, con i loro corpi nudi ed ardenti, baciandosi, assaporandosi, toccandosi.
Clio aveva acceso il desiderio di lui, la sua eccitazione.
Ora ne conosceva il vigore, la forza, la passione.
Ne testava la virilità.
Guisgard la prese e la fece sua.
Lei era impotente sotto di lui, in balia della sua foga, del suo trasporto.
Se prima era stata una puledra selvatica lasciata libera, ora nelle briglie di quel padrone che la lanciava in una cavalcata frenetica, impetuosa, senza freni.
La ragazza restò piacevolmente sorpresa dalla forza di quell'uomo, che teneva testa alla sua di androide.
Forza e resistenza che domarono quella puledra, correndo sugli irti e meravigliosi scenari dall'Amore più vivo e travolgente.
Guisgard
14-12-2016, 03.57.47
“E' in questo palazzo.” Disse l'uomo a Gwen. “Addormentato, diciamo così.” Ridendo. “Sta a te decidere se quel sonno deve terminare o diventare eterno...” accarezzandole i capelli rossi.
Lady Gwen
14-12-2016, 04.00.05
Trovai le sue parole e la sua risata agghiaccianti.
Elv...
Non gli avrei permesso di torcergli nemmeno un capello.
Mi scostai quando toccò i miei capelli. Non mi avrebbe messo nemmeno mezzo dito addosso.
"Che intende?"
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Ormai eravamo due fiamme che ardevano al medesimo tempo, consumate dallo stesso desiderio, dalla stessa passione, dallo stesso Amore.
Non esistevano due anime tanto unite, come se si riconoscessero vita dopo vita, riconoscendosi perchè si appartenevano.
Era così che mi sentivo: sua, appartenevo a lui ed era un legame troppo forte da poter essere racchiuso solo in quei brevi giorni in cui aveva sconvolto la mia vita.
No, c'era di più, c'era un mondo intero racchiuso in quel baci infuocati di desiderio, c'erano storie su storie che non conoscevo ma che sapevo mi avrebbero condotto sempre da lui.
La mia mente vagava in mille scenari possibili, mentre non riusciva più a compiere un pensiero razionale, eppure in ogni scenario in ogni storia c'era lui e la nostra meravigliosa e unica intesa.
Lì, su quel morbido tappeto accanto al fuoco, tutto appariva così reale, così intenso e travolgente.
Baci infuocati seguirono il mio, mentre le nostre mani cercavano ogni lembo del nostro corpo in un bisogno disperato e atavico.
Ma poi il mondo intero scomparve e nulla ebbe più importanza.
Mi fece sua con forza e vigore, sconvolgendomi ad ogni istante di più.
Ero in sua balia, completamente.
Non ero più l'androide che avrebbe potuto ucciderlo con un colo colpo, ero sotto il suo potere, sotto il suo dominio ora.
E la cosa era tremendamente eccitante.
Non mi chiedevo il perchè di tutto quello, abbandonata com'ero a quella foga incontrollabile che scatenava in me il più intenso piacere che avessi mai provato.
Ma ancora non toglievo gli occhi dai suoi, ancora volevo leggervi ogni emozione, ogni segno di godimento, di piacere e desiderio, come se non ne fossi mai sazia, come se quello sguardo e tutto ciò che il mare dei suoi occhi conteneva fosse la mia linfa vitale, e volevo che leggesse ogni segreto nascosto nei miei, che non mi restasse niente di mio, perchè ormai ero unicamente sua.
Ero sua ora, e nient'altro al mondo aveva più importanza, esistevamo solo noi e il nostro amore.
Guisgard
14-12-2016, 04.10.04
L'uomo rise.
“Se sarai obbediente e fedele a me, allora rivedrai il tuo amico.” Disse a Gwen. “Altrimenti ne piangerai l'atroce morte a cui lo condannerò.” Fissandola con malvagità. “Allora?” Offrendole la mano.
Guisgard
14-12-2016, 04.21.15
Si amarono.
Con passione avvolgente, profonda, assoluta.
Alla luce incerta ed irregolare del camino i loro corpi si muovevano con impeto, forza, i loro occhi brillavano di una luce sconosciuta, che forse solo loro due potevano vedere.
A lungo percorsero il tempo di quella danza, di quel gioco, di quel piacere, di quell'estasi.
E l'estasi raggiunsero insieme, liberandosi in gemiti e grida di abbandono totale.
Alla fine Clio si accasciò soddisfatta su di lui, sul suo petto e fra le sue braccia.
Restarono così, nudi l'una sull'altro, sudati e col respiro ancora rotto.
Poi Guisgard raccolse la sua camicia e la posò su di loro, coprendosi reciprocamente.
Guisgard
14-12-2016, 04.22.03
Joshua rispose con passione a quel bacio di Elisabeth.
Come tacita risposta, come devoto assenso a tutto ciò che lei aveva detto.
Tutto racchiuso in un bacio e nella sua promessa.
“Vestiti...” disse poi lui “... voglio portarti in un posto... un posto speciale per me...” fissandola.
Guisgard
14-12-2016, 04.27.58
Altea aprì la porta, ben attenta a non farsi sentire.
Udì così due voci, ora più chiare e ben distinte.
Erano Lupesca e Sam che farfugliavano qualcosa.
Quell'intensa danza sfrenata ci travolse intensamente, arrivando ad unire ogni fibra del nostro essere.
La luce dei nostri occhi, il calore dei nostri corpi, il battito dei nostri cuori, tutto era all'unisono in quel momento perfetto fatto di vigore, forza e intesa.
Finchè l'estasi più completa non ci avvolse, in un abbraccio di liberatorio abbandono.
Ma ciò che mi sorprese, ciò che mi sconvolse che non mi aspettavo, fu l'appagamento di rintanarmi tra le sue braccia, in una dolcezza così diversa dall'impeto incontrollato di poco prima, come se forza e dolcezza fossero due facce della stessa medaglia.
Era bellissimo, e non mi ero mai sentita così felice.
Guisgard
14-12-2016, 04.29.53
“Mi spiace, ma il caso mi è stato tolto” disse Tardes al cellulare “e quindi non mi interessa più nulla di questa storia.” E staccò la telefonata. “Scusami...” guardando Dacey “... non era niente di importante... vado ad ordinare la cena...” la baciò e scese al pianterreno.
Un attimo dopo la finestra della stanza, all'improvviso, si aprì per un forte colpo di vento.
Un vento freddo che penetrò nella stanza.
Guisgard
14-12-2016, 04.33.43
Si sentiva la legna che bruciava ancora sul fuoco, mentre Guisgard e Clio erano stesi sul tappeto, l'una sull'altro, con indosso solo quella camicia.
“Dimmi cosa pensi...” disse lui, giocando con una ciocca bionda dei suoi capelli “... dimmi dei tuoi pensieri, ti prego... ne ho bisogno...”
elisabeth
14-12-2016, 04.36.53
Non sempre le parole riescono ad esprimere ciò che e' la forza di un sentimento....quanto può esserlo un bacio.....tenero ma allo stesso tempo esigente e pieno....forte....e senza tempo come l'assoluta certezza che può esserci ancora un futuro........mi staccai con riluttanza da lui....." Allora non trattenermi ancora....il tempo di una doccia e verrò con te ....."......mi preparai in fretta lasciando anche a lui i suoi spazi........temevo che quel' attimo svanisse
Da un momento all' altro....." Bene un abito sportivo....e' comodo in qualsiasi luogo mi porterai....."........
Quel rumore scoppiettante era rassicurante e rilassante.
Mi ricordava terribilmente una scena del mio libro preferito, con i due amanti appagati stretti l'uno all'altra davanti al camino nella loro Casetta.
Solo che tutto quello era reale, e stava capitando proprio a me.
Io che mi ritenevo già fortunata ad emozionarmi con la lettura di un libro.
Invece tutta quella meraviglia mi era stata concessa, e non riuscivo nemmeno ad esprimere a parole la mia gioia.
Poi quelle parole di Guisgard, alzai gli occhi su di lui e sorrisi.
"Sai, c'è un libro che ho letto molte volte..." sorrisi "Una storia di avventura e di Amore.. lui è un importante signore e lei un pirata, eppure si amano lontano da tutti..." sorrisi "E c'è una scena, una scena che mi ricorda tanto noi, adesso.." ammisi.
"Quando leggevo quel libro invidiavo quella donna, invidiavo l'amore che provava, invidiavo il suo essere amata.." sospirai "E mi dicevo che mai a me sarebbe stato concesso tanto.." con un sorriso malinconico.
"Poi tu sei arrivato nella mia vita..." alzando lo sguardo su di lui "E mi hai fatto sentire donna come nessuna donna completamente in carne ed ossa si sia mai sentita..." baciandolo piano, sul collo, sul petto "Mi hai rubato il cuore e mostrato la felicità più grande e intensa..." con gli occhi che brillavano.
"E per quanto possa sembrare assurdo io.." sorrisi, dolcemente "Mi sono innamorata di te..." con gli occhi che brillavano.
Restai in silenzio per un lungo istante, continuando a posare lievi baci sul suo corpo, sul suo collo.
"E tu?" chiesi, alzando lo sguardo a cercare il suo "A che pensavi?".
Guisgard
14-12-2016, 04.46.20
Joshua sorrise ad Elisabeth e la lasciò andare.
Lei si fece una doccia veloce, si vestì e fu pronta per andare con lui.
“Sono a piedi, useremo la tua auto.” Disse mentre uscivano di casa.
Era ancora notte, ma l'alba non era lontana.
La città dormiva e a breve le sue infinite luci si sarebbe spente una dopo l'altra.
Partirono in auto e percorsero un buon tratto di strada fino ad uscire dalla città.
Imboccarono l'Asse Mediano ed arrivarono in una zona campestre.
“Cominci a capire?” Disse lui.
Erano giunti presso un vecchio palazzo, un tempo utilizzato per feste e cerimonie.
Allora Elisabeth comprese.
Era lì che si erano conosciuti.
Quando lei vi arrivò per un convegno medico e lui prima di una gara importante.
L'auto si fermò nello spazio, un tempo il parcheggio dell'albergo.
“Che strano effetto mi fa ritornarci...” mormorò il pilota.
Guisgard
14-12-2016, 04.51.16
Guisgard sorrise ed accarezzò dolcemente il volto di Clio.
“Io...” disse lui “... io pensavo a tante cose... ed in ognuna di esse ci sei tu...” fissandola “... innamorata di me? Sei sicura?” Sarcastico. “Ho un pessimo carattere, sono una testa calda e quasi tutti quelli che conosco mi stanno antipatici...” rise “... vedi? Ti conviene?” Facendole l'occhiolino. “Inoltre ho una passione per le bionde dagli occhi chiari.” Divertito.
Gli sorrisi.
Mi piaceva l'idea di esserci in ogni suo pensiero, mi strinsi a lui, dolcemente.
Poi quella parole, quel tono, spensero immediatamente il mio sorriso, nonostante la battuta finale.
"Non è qualcosa che si decide a tavolino, mi sembra.." cercando di nascondere il disappunto "Ad ogni modo è quello che provo.." abbassando lo sguardo "E potresti evitare di prendermi in giro.." piccata.
elisabeth
14-12-2016, 05.00.35
Il suo sorriso era disarmante......gli lanciai le chiavi della macchina e partimmo..........vedere il sole sorgere era sempre uno spettacolo che mi lasciava senza fiato.......poi pian piano la strada si faceva sempre più familiare.......sino a quando l' auto non arrestò la sua corsa.....i ricordi arrivarono alla mia mente come un fiume in piena......si teneva un congresso a cui non dovevo partecipare....poi il destino fa i suoi scherzi.....alloggiavo alla stanza 222....quando Joshua uscendo dalla sua stanza mi venne letteralmente addosso......." Pensavo te ne fossi dimenticato......pensavo......che la morte fosse stata più forte di tutto questo......".....
Guisgard
14-12-2016, 05.03.26
Guisgard rise piano, per poi sfiorare il viso di Clio facendo in modo che la ragazza lo guardasse negli occhi.
“Magari sono come i ranocchi delle favole...” disse sorridendo “... che aspettano la principessa per essere baciati... e se tu non badi ai miei tanti difetti, beh, potresti baciarmi di nuovo e vediamo cosa accade...” e la baciò.
Avrei voluto evitare il suo sguardo, ma la sua mano mi obbligò a guardarlo negli occhi.
E lì mi persi, come al solito.
Con l'espressione impaurita e vulnerabile.
Gli avevo aperto il mio cuore, e lui rideva di me?
Poi quelle parole, leggere che mi strapparono un sorriso.
Tutto sembrava, meno che un ranocchio, pensai guardandolo.
Poi mi baciò, e mi abbandonai a quel bacio.
Guisgard
14-12-2016, 05.07.40
“Dimenticato...” disse Joshua sorridendo ad Elisabeth “... facciamo un quiz? Quello in cui si fanno delle domande? Beh, puoi domandarmi ciò che vuoi... e vediamo se ho scordato qualcosa...” raccogliendo un sasso da terra “... da piccolo c'era una filastrocca... diceva che se si rompe il vetro di una vecchia casa poi si può esprimere un desiderio...” lanciò il sasso contro una delle finestre, rompendone il vetro “... chissà tu che desiderio hai espresso...” voltandosi verso di lei.
Guisgard
14-12-2016, 05.13.41
Si baciarono.
Ancora e a lungo.
“Mi piace il tuo sapore...” disse Guisgard staccandosi appena dalle labbra di Clio “... mi piace molto...” sorridendo “... si, ho un pessimo carattere... un po' come il tuo, no? Che sei spesso in malafede...” facendole l'occhiolino “... si, decisamente... siamo simili... anche io come te... mi sto innamorando...” e la baciò di nuovo.
Quei baci mi sembravano ancora più intimi, come se custodissero un segreto solo nostro.
Risi piano a quelle parole, avevo un brutto carattere?
Sì, probabilmente era così.
Dunque se lo aveva anche lui, che mi importava?
Dopotutto io volevo lui: tutto il pacchetto difetti compresi.
Non mi importava quali fossero, mi importava solo quello che mi diceva il cuore.
Poi quella rivelazione, quelle parole che non osavo nemmeno sognare, illuminarono lo sguardo, il cuore, l'anima.
Lo abbracciai, forte, una stretta che valeva come mille parole sussurrate, lo stringevo a me come fosse ciò che mi teneva attaccata alla vita mentre le mie labbra si univano alle sue, ancora e ancora in un infinito bacio d'Amore.
Guisgard
14-12-2016, 05.33.06
Si baciarono.
Ancora ed ancora.
Stretti, l'una sull'altro, l'una contro l'altro.
Si baciarono alla debole luce del camino, ormai col fuoco che andava spegnendosi.
Poi, ad un tratto, proprio mentre iniziava ad albeggiare, il telefonino di Guisgard suonò.
Lui allora guardò Clio.
Altea
14-12-2016, 07.24.29
Erano Sam e Lupesca...quei due nascondevano qualcosa.
Mi misi sgattaiolando dietro ad un mobile per ascoltare.
Dacey Starklan
14-12-2016, 09.22.28
Solo qualche prima Tardes sarebbe partito subito per la città, all'affannosa ricerca dell'auto e invece non mostrò interesse, ne era indifferente.
Lo guardai senza dir nulla, sorpresa da quel mutamento.
Annuii e lo seguii con lo sguardo mentre usciva dalla camera.
Forse avrebbe dovuto almeno avvertire Palos di quella telefonata.
Mi ripromisi di dirglielo al suo ritorno quando venni investita da un'aria gelida.
La finestra si era aperta da sola.
Avvolta nelle lenzuola mi alzai per chiuderla.
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Nyoko
14-12-2016, 10.13.24
Alla fine mi addormentai e ripresi a sognare. Ancora quella dannata auto. Quanto avrei voluto distruggerla con le mie mani, avere dei poteri come nei cartoni animati e mettere fine a questa storia. Mentre sognavo, cominciai a pensare che non si trattasse di una cosa normale, ma di una sorta di magia. Infatti, alla fine del sogno, comparve Seth. Non so cosa mi inquietò di più: la macchina o la presenza di Seth. Volevo svegliarmi. Sentivo il sangue pulsarmi nelle tempie, il dolore s'era trasformato in rabbia. Non sentivo altro che quello e più che un sonno riposante, fu un sonno di faticosa rabbia. Non più paura, non più stanchezza, solo la rabbia imponente che mi faceva bollire il sangue. Allora mi svegliai e mi sentì il respiro affannato. Erano sogni, frammenti di immagini creati dai nostri desideri, dalle nostre paure e dai nostri ricordi. Cosa c'entrava Seth? Perché mi perseguitava?
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elisabeth
14-12-2016, 21.38.10
Era un Joshua diverso.......avevamo fatto un balzo indietro nel tempo......ero persa nel ricordo di quei due giorni in albergo avevamo parlato e riso tanto che poi ci sembrò conoscerci da sempre......la sua voce mi riportò con i piedi per terra......." Un Quiz....dimmi ti ricordi il giorno ?.......".....e poi quella strana filastrocca e il vetro andare in frantumi........" Un desiderio......vorrei non aver mai passato quel periodo dove desideri morire.....ma a cosa serve.....ora sei qui...il desiderio e' già stato esaudito...."......mi rifugiai tra le sue braccia mentre il cuore mi batteva forte.....
Lady Gwen
14-12-2016, 22.52.10
Odiavo la sua risata, il modo in cui era così sicuro che avrebbe fatto ciò che voleva.
Lo ascoltai e guardai la sua mano.
"Ed io come faccio a sapere che non lo ucciderà comunque? Pensa che accetto così, sulla parola?" fissandolo.
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Era come se quel momento idilliaco non dovesse finire mai, come se ormai ci fossimo estraniati dal mondo e rintanati in un mondo solo nostro, dove non esisteva nient'altro che non fosse il nostro amore.
Ma non era così, e la realtà bussò rapida alla nostra porta, sotto forma di telefono che squilla.
Alzai appena la testa, e sbuffai piano.
"Chi devo uccidere?" fintamente minacciosa, indicando con lo sguardo il telefono.
Poi il mio sorriso si allargò, dopotutto ormai era l'alba e avevamo una missione importante.
"Rispondi, magari è Iasevol che si chiede dove siamo finiti.." con un sorrisetto malizioso, per poi accoccolarmi contro di lui e baciarlo piano, sul collo e sul petto.
Sapevo che presto ci saremmo dovuti alzare, e volevo rimandare il distacco il più possibile.
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Guisgard
15-12-2016, 16.11.18
Altea cercò di sentire cosa quei due stessero dicendo.
“Dobbiamo aspettare...” disse Lupesca a Sam “... aspettare che il Maestro ci invii altri ordini... nel frattempo nessuno dovrà entrare o uscire da qui... intesi?”
E Sam annuì.
Guisgard
15-12-2016, 16.14.48
Dacey si alzò per chiudere la finestra.
Era una limpida e fredda serata, sotto un cielo incantato e chiaro di stelle.
Un vento gelido si era alzato ad ululare tra quei monti.
Ad un tratto la ragazza notò una nuvola di polvere all'orizzonte.
Guisgard
15-12-2016, 16.17.45
Nyoko si svegliò.
Ren non c'era più nella stanza, mentre suo nono guardava la tv che stava sopra ad una mensola.
Al telegiornale parlavano della nuova auto della Compagnia Cibernetica Ateon ed il cronista stava intervistando un giovane tecnico della compagnia.
Nyoko riconobbe quel giovane.
Era Seth.
Dacey Starklan
15-12-2016, 16.17.59
Chiusi la finestra ma rimasi a guardare fuori qualche istante, giusto il tempo per notare una nube di polvere in lontananza.
Mi parve strano ma forse era solo causa del vento forte, lo stesso che aveva spalancato le mia finestra.
Decisi di vestirmi vista l'aria fredda che era entrata.
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Guisgard
15-12-2016, 16.19.48
Quell'uomo sorrise a Gwen.
Un sorriso simile ad un ghigno.
Un ghigno sinistro, diabolico.
E la guardava.
I suoi occhi erano penetranti, come se potessero leggere fin dentro il cuore della ragazza.
“Se vuoi posso mostrarti per un momento il tuo amico...” disse divertito.
Guisgard
15-12-2016, 16.22.45
Guisgard sorrise a Clio e si beò dei suoi baci sul suo collo e sul suo petto.
“Si...” disse rispondendo al cellulare “... pronto? Ah, dottore... si, mi dica... davvero? Ne siete certi? Dunque si trova lì ora? Bene... si... ehm... si, Clio è qui con me...” facendo l'occhiolino alla ragazza “... si, ci andiamo subito... non tema, saremo prudenti.” Ed attaccò.
Nyoko
15-12-2016, 16.23.28
Quando aprì gli occhi, Ren non c'era più. Il nonno guardava la telviosione dove al telegiornale parlavano della compagnia cibernetica Ateon. Non mi importò in un primo momento, finché non focalizzai il ragazzo intervistato. "Io lo conosco!" dissi con rabbia quasi urlando, spingendomi a sedere sul lettino. Tutti i fili a cui ero legata si aggrovigliarono attorno a me ma non me ne curai. Cosa voleva dire? Era immischiato anche lui in questa storia?
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Lady Gwen
15-12-2016, 16.24.54
Quel ghigno e quell'espressione, non avevo odiato mai nessuno così in tutta la mia vita.
Ad un certo punto mi disse che mi avrebbe fatto vedere Elv.
Sul serio? E la fregatura dov'era?
"Posso vederlo?" dissi, esitante e incredula.
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Ascoltai la telefonata senza smettere di baciarlo dolcemente, quasi ormai mi fosse impossibile stargli lontano.
Era Iasevol, come immaginavo.
Risi piano, lanciandogli una frugale occhiata divertita quando disse che ero lì con lui.
Quando attaccò alzai lo sguardo su di lui e sospirai.
"Fammi indovinare.." con un sorriso rassegnato "Dobbiamo andare a salvare il mondo?" ridendo divertita.
"Che ti ha detto il dottore?" chiesi, più seriamente.
Guisgard
15-12-2016, 16.32.14
Dacey si vestì, ma l'aria era sempre più fredda, anche dentro la stanza.
Poi ad un tratto si udì in lontananza il suono di un clacson.
Suonava ossessivo, forte, in modo quasi angosciante.
Guisgard
15-12-2016, 16.35.34
Nakakata si voltò di scatto verso Nyoko.
“Nyoko...” disse “... cos'hai?”
Mentre in tv continuavano a scorrere le immagini di Seth.
Nyoko
15-12-2016, 16.38.11
"Io quel ragazzo lo conosco. Era alla festa in maschera" dissi ricordando tutto perfettamente. "Questo ragazzo... Mi perseguita..." dissi più a me stessa che al nonno. Mi accorsi di stare tremando. Non vi era freddo, la camera era riscaldata, eppure sentivo i brividi gelarmi le ossa. Perché ancora lui? Perché?
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Guisgard
15-12-2016, 16.38.33
“Potrei mai” disse l'uomo a Gwen “negare qualcosa alla mia futura sposa?” Sorridendo. “Certo, puoi vederlo... vieni, ti poterò da lui...” offrendole la mano.
Lady Gaynor
15-12-2016, 16.40.24
"Insieme..." ripetei "...suona così bene... Ma dimmi, come hai fatto a scappare? E se mi credevano morta, perché adesso ci stanno cercando?"
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Lady Gwen
15-12-2016, 16.42.23
Certo, futura sposa...
Guardai la sua mano e lo seguii, il solo pensiero di tenergli la mano Mi faceva un'impressione orribile.
Speravo comunque che Elv stesse bene e intanto mi guardavo intorno in cerca di un modo per scappare da lì, una volta calmate le acque.
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Guisgard
15-12-2016, 16.42.40
“Si, più o meno...” disse Guisgard a Clio “... pare che abbiano scoperto un legame tra l'auto nera e la Compagnia Cibernetica Ateon... dobbiamo andare subito alla sede della compagnia... un po' come in quei vecchi film western, quando la cavalleria carica sugli indiani.” Facendole l'occhiolino. “Su, vestiamoci...”
Guisgard
15-12-2016, 16.44.42
“Non abbiamo molto tempo...” disse Guisgard a Gaynor “... per ora posso solo dirti che ti ho fatta credere morta e ho chiesto al Maestro di poterti seppellire io... con la scusa di sentirmi responsabile per il fallimento... così ne ho approffittato per fuggire... ora ci avranno di certo scoperti... dobbiamo lasciare la città...”
Dacey Starklan
15-12-2016, 16.46.27
Aggiunsi un altro golf, continuavo a sentire uno strano freddo.
Cercai di riscaldarmi facendo qualche passo per la stanza e fu allora che sentii un rumore fastidioso, assordante e che purtroppo non faticai a riconoscere.
Era il suono di un clacson, ma non uno qualsiasi. Subito mi riportò alla mente quello dell'auto n'era quando cercava di investire la gente tra la folle. Era un suono simile e folle.
Lasciai la stanza e corsi a cercare Tardes
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"Mmm.." pensierosa "Interessante..." annuendo.
La società Aton, la cosa non mi sorprendeva.
Ricordavo che mio padre non l'apprezzava particolarmente.
Mi alzai controvoglia.
"E che dobbiamo fare una volta lì?" chiesi, mentre mi vestivo "Sparare all'impazzata?" alzando un sopracciglio, divertita.
Guisgard
15-12-2016, 16.49.16
“Ora calmati, Nyoko...” disse Nakakata avvicinandosi a lei “... qui ora sei al sicuro... quando tornerà la polizia dirai loro di quel ragazzo... ora raccontami tutto l'accaduto...”
Guisgard
15-12-2016, 16.52.25
L'uomo, insieme a due dei suoi uomini armati, condusse Gwen nei sotterranei di quel palazzo.
Tutto mutò velocemente intorno a loro.
Ora erano nelle viscide e maleodoranti viscere di quel palazzo.
Giunsero davanti ad una grata ed oltre quella, svenuto a terra, c'era Elv.
“Ecco il tuo amico...” disse l'uomo.
Lady Gaynor
15-12-2016, 16.52.39
"Capisco..." risposi a Guisgard "Ma le mie bimbe? Non posso fuggire via e abbandonarle..." Al pensiero delle mie figlie, gli occhi mi si riempirono di lacrime. Era da tanto ormai che mancavo da casa, probabilmente tutti mi credevano morta. Chissà come soffrivano per la mia assenza, povere piccole... "Dimmi che le porteremo con noi..."
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Nyoko
15-12-2016, 16.52.42
Sentivo solo una forte rabbia mista alla paura. Il nonno mi abbracciò ed io cedetti alle sue attenzioni. Il mio adorato nonno. Raccontai tutto allora, dal primo momento che l'ho visto al giorno stesso dell'incidente. Era un caso? Una semplice coincidenza? No... Io non credo...
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Guisgard
15-12-2016, 16.56.20
Compreso che quel clacson era lo stesso udito il giorno delle prove per la parata, Dacey scese di sotto a cercare Tardes, trovandolo nel ristorante che ordinava la cena.
“Ehi, piccola...” disse accorgendosi di Dacey “... avevi fame? O solo impaziente di rivedermi?” Facendole l'occhiolino.
Guisgard
15-12-2016, 17.00.30
“Cercare l'auto nera...” disse Guisgard rivestendosi “... e distruggerla... a meno che non accettino di consegnarcela... ma dubito... solitamente i cattivi non accettano mai la superiorità dei buoni, come dimostra il nostro attuale campionato di calcio... inventano mille scuse, accuse e roba varia... in sintesi, fanno i cattivi...” divertito “... e noi li suoneremo per bene.” Facendo l'occhiolino a Clio.
Lady Gwen
15-12-2016, 17.01.48
Scendemmo nei sotterranei maleodoranti, ben diversi dallo sfarzo del palazzo e in un cella vidi Elv svenuto a terra.
Mi avvicinai subito, stringendo le grate con le mani mentre sentivo gli occhi diventare umidi.
"Voglio entrare" dissi.
Non avevo nulla da perdere azzardando una richiesta, ma poteva essere vitale per me, così decisi di fregarmene di ciò che avrebbe detto.
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Lo guardai divertita.
"Nel campionato di calcio ci sono buoni e cattivi?" alzando un sopracciglio.
Andai in cucina a prendere il vestito e lo infilai sopra la sottoveste.
"Ad ogni modo, andiamo a distruggere quella maledetta macchina.." sorridendo "E se dobbiamo suonargliele per bene.." con un sorrisetto perfido "Sai che non aspetto altro..." posandogli un lieve bacio sulle labbra.
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Guisgard
15-12-2016, 17.08.59
Guisgard guardò Gaynor negli occhi.
“Si...” annuì “... non posso certo chiederti di lasciarle qui, di separartene... ma dobbiamo fare in fretta... o moriremo tutti... chiaro? Vieni, ho un'auto... andiamo a prenderle...”
Lady Gaynor
15-12-2016, 17.12.54
"Ti prometto che faremo in fretta..." risposi abbracciandolo "Andiamo pure, amore..."
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Guisgard
15-12-2016, 17.15.52
Joshua guardò il vetro andare in frantumi.
“Si, ricordo quel giorno...” disse “... ricordo tutto... una giornata intera chiusi in albergo, la sera in strada, il ristorante, la musica e tutto il resto...” voltandosi verso Elisabeth “... e poi le lunghe telefonate, ore ed ore a fare l'amore... pomeriggi interi ad amarci... storie, favole, cavalieri, elfi e streghe...” gli porse la mano “... io sono tornato... sta a te dirmi se mi ami ancora... se non è troppo tardi per ricominciare...”
Dacey Starklan
15-12-2016, 17.17.15
Arrivai di corsa al ristorante e trovai Tardes.
" Non è il momento di scherzare! Non hai sentito il caos di qui fuori?" Agitata " è qui, qui... ci ha seguiti... quella macchina, quella maledetta è qui!"
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Guisgard
15-12-2016, 17.22.43
Tardes trasalì a quelle parole di Dacey.
“Cosa...” disse “... cosa stai dicendo? Come può essere?”
Poi si udì il clacson.
“Oh, arriva qualcuno...” il padrone dell'albergo “... avremo compagnia.” Sorridendo.
Tardes allora corse alla finestra e vide la nuvola di fumo. “A quanto dista la più vicina stazione di polizia?” Al padrone.
“Una decina di miglia circa...”
“Maledizione!” Imprecò Tardes. “Dacey, resta qui! Voi...” rivolto al padrone dell'albergo “... chiudete tutto! Dovete rintanarvi tutti qui dentro!”
“Ma che succede?” Preoccupato l'uomo.
“Fate come vi ho detto!” Urlò Tardes, per poi correre fuori, in auto, a prendere un fucile che aveva chiuso nel cofano.
Guisgard
15-12-2016, 17.24.35
“Diremo tutto alla polizia...” disse Nakakata abbracciando Nyoko “... non temere, ragazza mia... nessuno ti farà più del male...”
In quel momento tornò Ren.
Era stato al bar.
Vide i due sconfortati e chiese cosa fosse successo.
Guisgard
15-12-2016, 17.26.34
“Solo se gli dirai che presto sarai la mia sposa.” Disse l'uomo a Gwen. “Altrimenti lo farò scorticare vivo davanti a te... ora.”
Nyoko
15-12-2016, 17.30.01
L'abbraccio del nonno mi diede conforto. Sentì dinuovo il tepore farsi strada nel mio corpo e mi calmai. Poi arrivò Ren. Pensai fosse tornato a casa e invece era ancora lì, per me. Sorrisi al pensiero e asciugando una lacrima gli fece cenno di sedersi accanto a me. "Ricordi quel ragazzo della festa?" dissi stringendo le sue mani arrossendo leggermente. "Credo sia coinvolto in questa storia... Anzi..." guardando la telviosione "abbiamo le prove" dissi poi guardando di nuovo Ren. "Il giorno dell'incidente, devi sapere, io l'avevo incontrato... Ma non senza parlare" dissi confessando tutto. "Non volevo dirti niente perché stavi male..." a quel ricordo sobbalzai. Ren aveva la febbre! "A proposito, come ti senti?" dissi carezzando la fronte cercando di sentirne la temperatura"
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Dacey Starklan
15-12-2016, 17.31.13
Stavo per rispondere ma il suono del clacson mi precedette.
Era ormai così vicina.
" No, non andare. È pericoloso" preoccupata tentai di fermarlo anche se era inutile.
" Gli dia ascolto la prego!" Verso il proprietario dell'albergo che faticava a capire,
" E tu sta attento!" Urlai verso Tardes che stava uscendo a prendere il fucile z
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Guisgard
15-12-2016, 17.32.48
“Eh, non hai idea di quanto siano cattivi nel nostro campionato...” disse sarcastico Guisgard a Clio, per poi ridere di gusto.
Si prepararono e poco dopo sfrecciarono via con Miglioria.
Erano diretti nel quartiere industriale.
Vi giunsero e poi si fermarono proprio davanti l'ingresso del grattacielo sede della Compagnia Cibernetica Ateon.
“Signori, qui non potete stare.” Avvicinandosi all'auto bianca due guardiani. “Mi spiace, dovete spostarvi.”
“Oh, certo.” Annuì Guisgard. “Portate pazienza, cercavo un posto in cui poter stare tranquillo con la mia ragazza...” indicando Clio “... voi sapete cosa intendo, no?” Ridendo.
“A due isolati da qui troverete un parcheggio non custodito.” Fece uno dei due guardiani.
“Grazie, gentilissimi.” Con un cenno della mano Guisgard, per poi fare retromarcia.
Guisgard
15-12-2016, 17.37.17
Guisgard condusse Gaynor alla sua auto, una fiammante auto sportiva.
Raggiunsero così la casa di Gaynor.
“Va, ti aspetto qui...” disse lui “... fa presto, però... li abbiamo alle calcagna...”
Le bambine erano in casa, con una zia che si occupava di loro.
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Salimmo sull'auto e ci dirigemmo verso la società cibernetica Ateon.
La raggiungemmo poco dopo e Guisgard parlò con una guardia, e poi fece retromarcia.
Io restai in silenzio, chiedendomi che cosa avesse in mente.
Tuttavia mi fidavo di lui e sapevo che sicuramente aveva un piano.
Lady Gwen
15-12-2016, 17.47.53
Una lacrima minacciò di uscire, ma la ricacciai indietro.
Decisi che avrei agito una volta aperta la cella.
"Bene. D'accordo."
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Lady Gaynor
15-12-2016, 17.48.10
Con quel bolide, non ci volle molto a raggiungere casa mia.
"Faccio in fretta..." dissi mentre scendevo dall'auto, con le gambe che mi tremavano per l'emozione. Le chiavi erano come al solito fuori alla porta, così entrai, chiamando le bambine.
"Miria, Naida! La mamma è tornata!"
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Guisgard
15-12-2016, 17.48.38
Tardes prese il fucile e si mise sotto la staccionata dell'albergo, con l'ama puntata verso la strada.
La nuvola di fumo era però svanita, così come il suono del clacson che non si sentiva più.
Calò allora un cupo silenzio.
Intanto, all'interno dell'albergo, il proprietario aveva cercato di chiamare la polizia.
“Il telefono non va...” disse a Dacey “... è isolato... strano... provi anche lei, c'è un altro apparecchio laggiù...”
Dacey Starklan
15-12-2016, 17.51.06
" Che cosa?" Chiesi distrattamente all'uomo, presa com'ero a controllare le mosse di Tardes.
" Il telefono? Si ora provo..." andando verso l'apparecchio indicato e composi il numero della polizia.
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Guisgard
15-12-2016, 18.00.26
“Sto bene, tranquilla...” disse Ren a Nyoko, per poi guardare la tv “... dovevi dirmelo invece... l'avrei preso a calci... quel bastardo... lo dicevo io che era un poco di buono. Si, avrei dovuto pestarlo...”
“Non ne vale la pena...” Nakakata a Ren “... tu sei migliore di lui, figliolo.”
Guisgard
15-12-2016, 18.01.17
Miglioria fece retromarcia, ma poi Guisgard inserì la marcia e accelerò di colpo.
Una sgommata e l'auto bianca puntò sull'ingresso del grattacielo.
All'interno la sorveglianza vide l'auto sui monitor di controllo.
Ed incredibilmente proprio da uno dei grandi schermi spuntò Miglioria, frantumando il vetro e travolgendo tutto e tutti.
Le lame rotanti azionate dal muso avevano aperto un varco.
“Che forza...” disse Guisgard a Clio, esaltato.
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Guisgard
15-12-2016, 18.03.24
A quella parole di Gwen, l'uomo rise.
La sua risata svegliò Elv.
Ma ad un tratto suonò l'allarme nel palazzo.
“Maledizione...” disse l'uomo “... sento odore di esseri umani...” afferrando Gwen “... uccidete chiunque sia entrato!” Ordinò ai suoi.
Guisgard
15-12-2016, 18.04.15
Dacey andò all'altro telefono, ma anche lì non c'era linea.
L'albergo era isolato dal resto del mondo.
Ad un tratto due fari accecanti si accesero e puntarono diritti verso l'interno dell'albergo.
http://gruesomemagazine.com/wp-content/uploads/sites/6/2015/12/Car-The-11-820x410.jpg
Nyoko
15-12-2016, 18.04.43
"è vero" dissi spontanea alle parole del nonno, per poi arrossire di rimando. "Non... Volevo che ti accadesse qualcosa di spiacevole..." dissi stringendomi in un abbraccio. La sua reazione mi lasciò un po' interdetta. Voleva pestarlo? Ma perché? Si, l'avrei fatto anche io, se avesse osato toccare Ren, ma io sapevo di amarlo... E lui? Rimasi in silenzio guardando appena la televisione.
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Miglioria era piena di sorprese.
In un attimo Guisgard accelerò, e sfoderando una delle sue doti nascoste, frantumò il muro, facendoci entrare a forza nel grattacielo.
Ora non restava che trovare la macchina e distruggerla una volta per tutte.
"Signori e signore è arrivata la cavalleria.." esclamai, esaltata a mia volta.
"Prossimo, passo, capo?" voltandomi divertita verso di lui.
Dacey Starklan
15-12-2016, 18.09.53
" Niente, neanche questo funziona " posando la cornetta. Mi sentivo così impotente.
Poi due luci forti ci abbagliarono, venivano da fuori. Erano i fari. Ormai la macchina era qui e sembrava non volesse fermarsi.
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elisabeth
15-12-2016, 18.11.23
Nel mio lavoro non potevo essere presa dall' incertezza......dovevo essere sicura....anche quando ero colta di sorpresa...allungai la mia mano verso di lui....una mano che tremava....tremava dall'emozione......ed afferrai la sua.....era calda e ferma......." Quando ho detto di amarti la prima volta......l'ho detto perché lo sentivo veramente e quello che provavo allora...lo provo ancora oggi..........mi chiedo se la tua scomparsa non sia stato un dono.....".....eravamo fermi mani tra le mani....il vento era freddo....ma credo che nessuno dei due se ne stesse preoccupando......." E' inverno.....come allora......sarà destino......".....
Lady Gwen
15-12-2016, 18.17.40
Alla risata grottesca dell'uomo Elv riprese conoscenza, ma in quel momento suonò l'allarme e rimanemmo solo noi tre.
Subito mi liberai dalla presa dell'uomo e la mia mano spinse verso di lui, liberando una quantità di energia che lo fece arrivare contro il muro opposto, facendogli perdere conoscenza, ma per sicurezza mi avvicinai a lui e pronuncia un incantesimo che lo indusse in un sonno che sarebbe durato un bel po'.
Poi tornai alla cella.
Maledizione, era ancora chiusa, pensai sbuffando.
Evocai una fiamma con la mano e sciolsi la serratura, aprendo la grata.
"Presto, dobbiamo sbrigarci!" dissi ad Elv, prendendolo per mano ed uscendo dalla cella "Dobbiamo approfittare della distrazione dell'allarme" mentre risalivo le scale consunte dei sotterranei.
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Guisgard
15-12-2016, 18.20.26
Nakakata annuì e Ren sorrise a Nyoko.
Ad un tratto il servizio al telegiornale si interruppe.
“E' appena giunta una notizia in redazione...” disse la giornalista in tv “... pare ci sia stato un attentato alla sede della Società Cibernetica Ateon...”
Nyoko
15-12-2016, 18.24.26
Sorrisi a Ren, mi sembrò il più bello che mi avesse mai fatto. Poi qualcosa ci interruppe, al telegiornale era passata una nuova notizia. Un attentato alla Ateno? Sul serio? Mi sentì salire un senso di gioia. Qualcuno, come me, odiava quella compagnia e adesso stavano per mettere il punto a questa storia.
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Guisgard
15-12-2016, 18.27.12
“Un giro panoramico.” Disse Guisgard a Clio, mentre Miglioria percorreva veloce i corridoi di quel luogo e mettendo in fuga segretarie e dipendenti.
Ad un tratto due uomini della sicurezza aprirono il fuoco, ma la carrozzeria dell'auto bianca era antiproiettile.
Intanto nei sotterranei Gwen aveva liberato Elv, ancora un po' intontito.
Ma con loro sorpresa l'uomo si era alzato.
“Sciocca...” fissando Gwen “... credi di poter fuggire così? I tuoi poteri sono nulla rispetto ai miei. Nulla.” E spalancando occhi e bocca emanò un fascio di luce che immobilizzò i due ragazzi.
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Guisgard
15-12-2016, 18.30.42
Quelle due luci.
Un attimo dopo l'auto nera entrò letteralmente nell'albergo, sfondando il muro e distruggendo l'intera stanza d'ingresso.
Dacey si salvò per miracolo.
Il proprietario invece restò a terra ferito.
Allora Tardes entrò e cominciò a sparare contro l'auto.
“Ehi...” disse “... sono qui!” Alla macchina. “Avanti, vieni!”
L'auto allora fece un'inversione ad U, distruggendo il resto della stanza e puntò verso il poliziotto.
Tardes si lanciò in auto e corse via.
La macchina nera così prese ad inseguirlo.
Risi, divertita mentre tutti correvano spaventati di qua e di la.
Era davvero una situazione esaltante, ma non potevo distrarmi.
Usai così il computer, immettendomi nel sistema e trovando così la planimetria completa dell'edificio.
"Dobbiamo trovare la macchina.." dissi, scorrendo i dati che comparivano sullo schermo "Dovremmo cerca un hangar, o qualcosa del genere..." guardando "Una volta individuatone uno glielo mostrai.
"Potremmo andare da questa parte.." azzardai.
Guisgard
15-12-2016, 18.33.44
Joshua strinse la mani di Elisabeth nelle sue.
“Mi stanno cercando...” disse “... devo andare via... fuggire... se mi resta ancora una vita allora devo viverla altrove... ora ti chiedo... mi seguirai? Se ti chiedessi di venire via con me, lo faresti? Lasceresti tutto e tutti per ricominciare? Una storia nuova, tutta per noi... un ricominciare, sognare insieme... giocare ad innamorarci come due ragazzini... lo faresti, Elisabeth? Sincera...”
Guisgard
15-12-2016, 18.38.23
Gaynor raggiunse casa sua e prese le due bambine.
Le preparò e velocissime scesero di sotto, dove Guisgard, con l'auto ancora accesa, stava aspettando.
La ragazza non diede spiegazioni, prese le bambine e scese giù.
Un attimo dopo quel bolide sfrecciò via, verso l'albeggiare.
Nello specchietto il pilota dagli occhi azzurri fissava le due bambine.
Una piccola e vivace, l'altra più grande ed introversa.
“Ti somigliano...” disse a Gaynor “... sono belle come te.”
“Tu di che posto sei?” Chiese la più piccola.
“Afragolignone...” rispose Guisgard.
Dacey Starklan
15-12-2016, 18.38.45
Fu inaspettato ma ebbi la prontezza di scontrarmi e così, quando la macchina sfondò il muro riuscii a schivarla per un pelo.
Il proprietario dell'albergo invece non ebbe la stessa fortuna. Mi avvicinai per aiutarlo a rialzarsi, dovevamo toglierci dalla traiettoria dell'auto.
Tardes intanto tentava di fermare la macchina con dei colpi di fucile ma invano, quella sembrava inarrestabile quindi per allontanarla da noi, Tardes salì sulla sua macchina e quella nera prese a inseguirlo come una furia.
Il mio cuore batteva all'impazzata, avevo l'adrenalina a mille e ancora faticavo a capire che cosa fosse davvero successo.
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Guisgard
15-12-2016, 18.50.07
Dacey aiutò il proprietario dell'albergo, ferito, a rialzarsi, mentre Tardes era riuscito a portare via l'auto nera.
Sulla strada fra quei monti ora era in atto un serrato inseguimento.
“Avanti, seguimi...” disse fra i denti lui guidando, fissando nello specchietto quella sagoma nera sempre più vicina “... avanti...”
Arrivò allora in un punto ripido, che dava su un vasto burrone a strapiombo.
Accelerò, sfiorando il ciglio della strada.
L'auto nera lo incalzava.
Erano vicinissimi.
Un attimo dopo la macchina nera tamponò quella di Tardes.
Lui frenò e poi tirò il freno a mano.
La forza dell'auto nera era però incredibile, tanto che riusciva a spingere la macchina del poliziotto.
Era alla massima potenza.
Ma quando furono sul baratro, Tardes rapido si bittò dalla macchina, mentre quella nera, sempre col motore al massimo, spinse quella del poliziotto nel burrone.
Tuttavia i paraurti erano rimasti incastrati, così cadendo nel vuoto la macchina di Tardes si tirò dietro anche quella nera.
Il volo fu incredibile e terribile e le due auto finirono per sfracellarsi sulle rocce sottostanti.
Esplosero insieme ed un boato scosse l'intera zona.
Allora una fiammata gigantesca si sviluppò, visibile fino all'albergo di Dacey, mentre nel fuoco si vide una terribile sagoma mostruosa che lanciò un grido demoniaco, prima di farsi avvolgere dalle fiamme.
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Dacey Starklan
15-12-2016, 18.58.22
" Siete ferito?" Chiesi al proprietario dell'albergo non appena fummo soli, le due macchine una dietro l'altra in una folle corsa tra le montagne.
" Sedetevi ora, è meglio" afferrando una sedia, una delle poche cose rimaste intatte. Il piccolo hotel pareva esser stato colpito da una bomba tanto era il caos causato dall'auto nera.
Non sapevo che stesse succedendo al di fuori, si udiva solo il rombo dei due motori tra le curve.
Potevo solo sperare che Tardes stesse bene, l'angoscia mi aveva stretto lo stomaco in una morsa ma non volevo lasciarmi andare al panico.
I minuti passavano lenti e ancora non sapevo come stesse mio marito e poi ci fu il boato, seguito da un'esplosione e alte fiamme ben visibili anche da dove io mi trovavo.
Fiamme che danzarono nella notte cibo a formare una strana figura inquietante e ancora più inquietante fu la sorta di lamento che si udì nello stesso istante.
Urlai e mi resi conto di tremare.
" La sua macchina... dobbiamo andare a vedere... io devo sapere, devo sapere se mio marito è vivo" quasi strattonando il povero uomo seduto a guardare le macerie del suo albergo.
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Guisgard
15-12-2016, 18.58.42
Guisgard annuì a Clio, per poi accelerare.
Sfondarono un altro muro e corsero sussultando su una bassa scalinata.
Giunsero infine nei sotterranei del palazzo e qui videro una scena inquietante.
Una ragazza, con abiti cerimoniali, stesa a terra con un ragazzo intontito.
Accanto a loro una figura sinistra, abbigliata in modo spettrale.
“Pessima idea signor Guisgard...” disse l'uomo.
“Come sai il mio nome?” Gridò Guisgard.
“Semplice...” sorridendo la figura “... perchè ti ho fatto io...”
“Cosa?” Stupito il pilota.
“Si...” annuì l'uomo “... tu credi di essere un uomo... invece sei il frutto di un mio lavoro... geniale, devo dire... sei un androide, amico mio.” Ridendo.
“Tu sei pazzo...” scuotendo il capo Guisgard.
“Credi?” Divertito lui. “Anche lei lo è.” Guardando Clio.
“Sta zitto!” Urlò Guisgard, per poi prendere il suo coltello, che teneva sempre in tasca e lanciarlo verso l'uomo, prendendolo totalmente alla sprovvista.
Lo trafisse così mortalmente in fronte.
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Guisgard
15-12-2016, 19.02.11
Ma una nuova notizia passò in rassegna al telegiornale.
“Un grosso incendio è scoppiato nel grattacielo della Società Cibernetica Ateon...” disse la giornalista.
“Cosa diamine sta succedendo?” Stupito Ren, per poi fissare Nyoko.
“Tutto sta finendo...” Nakakata “... finalmente... grazie al Cielo...” annuì.
Nyoko
15-12-2016, 19.07.37
Sentì il cuore battermi forte. Avevo anche io la sensazione che tutto stesse per finire. Strinsi forte a me Ren, contenta di ciò che stava accadendo. Mai avrei pensato di gioire per certe cose, un po' me ne sentì in colpa
"Non so chi siano coloro che hanno attaccato la Ateon, ma gli sono grata" dissi scoppiando a piangere tenendo sempre fra le breccia il mio Ren. A quel punto mi voltai appena verso la tv guardandola seria. "Ognuno ha ciò che marita" pensai a bassa voce. http://uploads.tapatalk-cdn.com/20161215/76ae388353b83c3e02993d830eb56553.jpg
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elisabeth
15-12-2016, 19.16.29
Stava fuggendo......" Ho sempre pensato che si potesse vivere una nuova vita.....meglio farlo accanto a chi si ama....non mi importa da chi tu stia fuggendo......desidero solo che tu sia sincero......".......lo baciai con un emozione nuova.....
Raggiungemmo i sotterranei del palazzo, e tutto sembrò così assurdo.
Quel tipo, era lo stesso che avevamo visto davanti alla macchina qualche giorno prima.
Con lui c'erano una ragazza e un ragazzo, che non sembravano essere lì di loro volontà.
Poi sbiancai a quelle parole.
Come conosceva il nome di Guisgard?
Lo guardai allibita, sbiancando sempre di più a quelle parole.
Come poteva essere possibile?
No, non aveva senso, non aveva il minimo senso.
Poi Guisgard pose fine alle farneticazioni di quel tipo, e io scesi dall'auto per corrergli incontro.
Lo abbracciai, senza che avesse possibilità di sottrarsi a quell'abbraccio.
"Non credere a una sola parola di quello che ha detto..." sussurrai, stringendolo a me.
Immaginai che una parola del genere fosse un tarlo che ti entra nel cervello, per quanto assurdo possa essere.
"I miei sensori oculari avrebbero rilevato del metallo nel tuo corpo..." sussurrai.
"Sei un uomo.." mormorai, cercando il suo viso "Il mio uomo.." baciandolo dolcemente.
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Guisgard
15-12-2016, 19.23.20
Quel fuoco.
Alto, inquietante, che illuminava i monti addormentati.
Poi, pian piano calò, lasciando spazio all'aurora nascente.
Passarono lunghi minuti, poi quasi un'ora, senza che Davey avesse notizie di suo marito.
Poi ad un tratto una sagoma si notò lungo la strada.
Era Tardes che tornava, sporco, con i vestiti lacerati, ma sano e salvo.
Vide sua moglie e cominciò a correre, fino a raggiungere l'albergo.
Qui abbracciò Dacey.
“Amore mio...” disse stringendola a sé “... qualunque cosa fosse... ora è sepolta sotto metri di roccia... e riposerà lì per sempre... è finita...” sorridendole “... finita...” accarezzandole il viso “... e la nostra nuova vita ricomincerà...” baciandola piano.
E guardarono l'alba che illuminava quel magnifico scenario.
http://www.valbrembanaweb.org/forum/branchino/alba-al-branchino.jpg
Lady Gaynor
15-12-2016, 19.23.54
In fretta e furia preparai una borsa per le bambine e anche per me. Alla zia dissi solo che avrei chiamato poi per spiegare, perché adesso non avevo tempo. Scendemmo di corsa e ci infilammo in auto, per poi sfrecciare via a razzo.
Naida, con il suo solito fare allegro, cominciò subito a fare domande, mentre Miria sedeva silenziosa al suo posto.
"Grazie..." risposi al complimento di Guisgard. Avevo lui e le bambine, tutto ciò che mi occorreva per essere felice...
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Guisgard
15-12-2016, 19.26.23
Joshua rispose a quel bacio di Elisabeth.
Un bacio lungo, profondo, appagante, fatto di sensazioni, paure e speranze.
Un bacio fatto di lunghi pomeriggi e sere ad aspettare, giochi, sogni e promesse.
Un bacio che intrecciò ed incatenò le loro labbra.
Un bacio che valeva come risposta ad ogni domanda di Elisabeth,
E ad ogni suo sogno.
Guisgard
15-12-2016, 19.29.07
Guisgard guardò Clio, ma prima che potesse dire qualcosa tutto intorno a loro cominciò a tremare.
Come se, morto il Maestro, l'intero grattacielo e tutto ciò che rappresentasse stesse per crollare.
“Presto...” disse Guisgard a Clio, a Gwen e ad Elv, che ora potevano muoversi “... tutti in auto! Presto, o ci crollerà tutto addosso!”
Dacey Starklan
15-12-2016, 19.29.51
Non riuscivo a stare ferma in quel dannato albergo, a guardare le fiamme che si spegnavano lentamente, il tempo scorreva troppo lentamente. Era una tortura, stare lì senza sapere.
Poi dopo una lunga lunga attesa ecco qualcuno percorrere la strada verso l'hotel.
Ci misi un attimo a capire, avrei riconosciuto quel profilo ovunque.
Mi sentii più leggera e mi precipitai tra le braccia di Tardes.
Non riuscii a trattare qualche lacrima di felicità e lo baciai, accarezzando il suo viso, come per assicurarmi che fosse davvero lui.
" Ho avuto tanta paura di averti perso" confessai con un filo di voce.
" Lo spero, lo spero che sia andato per sempre. Qualunque cosa fosse meritava solo di morire" sollevata, rincuorata e finalmente potei sorridere.
" Si, siamo finalmente liberi da questo incubo e so che ora andrà tutto per il meglio, ti amo."
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Tutto iniziò a tremare intorno a noi, in un fracasso senza fine.
Non c'era tempo, non c'era tempo per nulla che non fosse mettersi in salvo.
Allora con Guisgard ci precipitammo alla macchina, invitando i due ragazzi a seguirci.
"Presto.. saremo al sicuro..." dissi loro, aprendo la portiera di Miglioria.
Lady Gwen
15-12-2016, 20.28.26
Inaspettatamente l'uomo si alzò, facendo fuoriuscire dei fasci di luce dagli occhi e dalla bocca, immobilizzandoci a terra.
Ogni centimetro del mio corpo era bloccato, riuscivo solo a muovere gli occhi per accertarmi che Elv, accanto a me, stesse bene.
Ad un certo punto arrivarono un uomo ed una donna bionda.
Non riuscì a seguire il loro discorso, ma vidi distintamente quando l'uomo uccise quella figura ripugnante e nell'esatto istante in cui quel mostro spirò, io ed Elv fummo liberi di muoverci.
Appena in tempo tra l'altro, poiché tutto cominciò a tremare e fuggimmo fuori da quel luogo surreale, salendo sulla macchina dei due.
"Grazie, grazie di tutto, ad entrambi. Davvero" dissi grata ai due, poi mi voltai verso Elv "Tu stai bene?" chiesi dolcemente, accarezzandogli il viso.
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Altea
15-12-2016, 22.00.19
Rimasi ferma..ascoltai..un maestro e i suoi ordini. Capii che Lupesca stava tramando qualcosa e Sam doveva solo obbedire..e io ero in trappola per qualche motivo a me sconosciuto.
Sgattaiolai nella mia camera e mi raggomitolai nel letto..avevano fatto in modo io non potessi avere contatti esterni con nessuno.
Guisgard
15-12-2016, 23.25.03
Guisgard sorrise a Gaynor, stringendole la mano.
Poi inserì la marcia ed aumentò la velocità, sfrecciando via sulla strada ormai ingentilita dalla luce del nuovo giorno.
"Fuggiremo via, lontano da questa città." Disse. "Guidaremo per un intero giorno, fino al tramonto, fin dove il Sole scenderà per congiungersi alla terra e baciarla. Correremo via, fino a quando nessuno più ricorderà i nostri nomi. Saremo una famiglia e ci rifaremo una vita insieme... ma un giorno torneremo qui per riappropriarci di ciò che ci spetta..." guardò Gaynor "... ti amo..." sussurrò.
Guisgard
15-12-2016, 23.28.27
Nakakata annuì piano, quasi avesse letto nel pensiero ed udito ciò che aveva detto a sé stessa Nyoko.
Si avvicinò alla tv, la spense e poi uscì dalla camera.
Allora Ren, quasi vinto da un desiderio troppo a lungo represso, si avvicinò al viso di Nyoko e la baciò delicatamente.
Guisgard
15-12-2016, 23.33.55
Tutto cominciò a sussultare e poi a crollare.
I quattro salutarono su Miglioria e partirono a razzo, approfittando di un varco in una parete crollata.
Uscirono velocemente dal grattacielo e lo videro poi frantumare in una nuvola di fumo.
Poi una forte esplosione, un sordo boato e alte fiammate che danzarono quasi come spettri.
"Sembra esserci scatenato l'Inferno..." disse guidando Guisgard, per poi guardare Clio.
Intanto Elv pareva essersi ripreso e sorrise annuendo a Gwen.
Nyoko
15-12-2016, 23.34.04
Il nonno uscì dalla stanza, lasciando me e Ren da soli. Sorrisi un po' timidamente per poi sentirmelo vicino. Quando sentì le sue labbra sulle mie, non riuscì a capire più nulla. Il cure mi batte forte e sentì i brividi salirmi sulla schiena. Quel mio desiderio, tanto represso quanto voluto, si era finalmente avverato.
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Anche i due ragazzi salirono su Miglioria, mentre tutto attorno a noi crollava.
"Voi state bene?" chiesi loro.
Poi a quelle parole di Guisgard annuii.
"Miglioria è resistente, ma andiamocene di qui.." dissi, guardando Guisgard.
Lady Gwen
15-12-2016, 23.41.02
Tutto crollava, quel palazzo si stava letteralmente frantumando ed uscimmo giusto in tempo per vederlo implodere e venire avvolto da lingue di fuoco.
Decidi di distogliere lo sguardo e focalizzarmi su di lui, ricambiando il suo sorriso, per poi baciarlo e stringermi a lui.
"Spero che Richard non sia in pensiero, penserà che l'ho abbandonato di nuovo..." ridacchiando piano.
"Sì, benissimo" risposi sorridendo alla ragazza.
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Guisgard
15-12-2016, 23.45.34
Quel bacio dolce, delicato, persino leggero, ma tanto atteso, sognato, immaginato.
Ren restò sulle labbra di Nyoko per un lungo ed indefinito istante, senza che nessuno dei due aprisse gli occhi.
Poi si staccò dalla bocca di lei e restò a guardarla negli occhi.
Nyoko
15-12-2016, 23.50.49
Fu un lungo istante, non l'avrei lasciato andare via dalle mie labbra tanto facilmente. Strinsi allora le sue mani. Il cuore non la smetteva di battermi e quando si stacco da me, sentì quasi male. Restammo a guardarci negli occhi profondamente, io annegai volentieri in quegli occhi scuri, mentre mi mordevo il labbro inferiore, assaporando il suo dolce sapore.
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Guisgard
15-12-2016, 23.51.24
Quell'esplosione così sinistra illuminò l'intero quartiere e buona parte della città, per poi confondersi con i bagliori del giorno nascente che irradiò tutta Capomada City.
Miglioria sfrecciò rapida ed uscì dal quartiere, proprio mentre alcune auto della polizia ed un camion dei pompieri correvano verso il grattacielo ormai distrutto.
Guisgard imboccò una stradina secondaria ed uscì di scena, senza che polizia e pompieri vedessero la sua auto bianca.
“La mia moto...” disse sconfortato Elv “... maledizione, dove sarà finita?” Guardando poi Gwen accanto a lui.
“Ringrazia piuttosto di essere uscito vivo da quell'Inferno...” mormorò Guisgard “... un attimo più tardi e saresti finito sbudellato...” voltandosi poi verso Clio “... ora dimenticate tutta questa storia... sarà meglio per tutti... dove devo portarvi?”
Ed Elv indicò l'indirizzo per casa di Gwen.
Lady Gwen
15-12-2016, 23.55.12
Uscimmo finalmente dal quartiere, mentre la città era illuminata dal nuovo giorno.
"Sì, infatti. Siete arrivati in tempo" dissi all'uomo dagli occhi azzurri, poi guardai Elv "Hai visto? Avevo ragione che volevo regalartene una nuova per Natale" dissi sarcasticamente.
Poi Elv diede l'indirizzo di casa mia, mentre mi sentivo finalmente libera e sollevata come da un peso.
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Guisgard
15-12-2016, 23.56.24
Altea tornò nel suo letto, preoccupata per ciò che stava accadendo attorno a lei.
Ma poi, quasi senza accorgersene, si addormentò.
Si svegliò poco dopo l'alba, con una strana sensazione.
La casa era completamente vuota, come se Lupesca e Sam non ci fossero più.
Le tende erano tirate e la luce del Sole invadeva tutte le stanze.
Ed anche il suo telefono ora aveva ripreso a funzionare.
Come se un oscuro incanto si fosse dissolto nel nulla.
Allora la modella percepì una piacevole sensazione di libertà.
Come se tutto quell'incubo e la paura fossero terminati.
Sorrisi ai due ragazzi, erano così carini.
"Una vera fortuna.." sorrisi.
Tutto sembrava svanito, e ci dirigemmo verso la casa dei due ragazzi.
Guisgard
16-12-2016, 00.03.09
Quel bacio parve lunghissimo, sia a Nyoko che a Ren.
Poi lui si staccò appena da lei, restando a guardarla.
Un attimo dopo entrò Nakakata.
“Nyoko, il dottore dice stai molto meglio” disse “e domani potrai essere dimessa, grazie al Cielo.” Annuendo.
“E' meraviglioso...” sussurrò Ren, stringendo la mano di Nyoko.
Guisgard
16-12-2016, 00.07.21
“Allora mi sa accetterò quel tuo regalo...” disse sorridendo Elv a Gwen.
Miglioria si fermò davanti alla casa di lei ed i due giovani scesero.
Poi ripartì rapida.
“Dobbiamo riportare Miglioria al centro...” mormorò Guisgard a Clio.
Lady Gwen
16-12-2016, 00.09.18
Risi ad Elv e arrivammo a casa mia.
Dopo aver salutato e ringraziato ancora i due, salimmo.
"Non vedo l'ora di togliermi questa roba di dosso" dissi sbuffando mentre entravo in casa "Chissà se Richard è già sveglio" guardandomi intorno.
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Nyoko
16-12-2016, 00.09.51
Sorrisi poi, dopo esserci staccati, e lo strinsi a me. Poi il nonno entrò e mi diede la bella notizia. Finalmente sarei uscita da quella prigione di ghiaccio. Guardai il sorriso di Ren e mi sentì avvampare. "Si" dissi entusiasta e stringendo a mia volta la sua mano.
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Guisgard
16-12-2016, 00.15.32
Gwen ed Elv rientrarono in casa, con lei ancora abbigliata in modo cerimoniale e lui tutto sporco.
Videro sul divano Richard addormentato davanti alla tv.
“Guardalo come dorme beato...” disse Elv “... meglio così...” sorridendo, per poi baciare Gwen "... ti ho detto che sei irresistibile vestita così?" Baciandola.
Salutammo i due ragazzi e ci avviammo verso il centro.
"Sì, Iasevol sarà fiero di noi.." sorridendogli "Perché quel tipo credeva che fossi un androide come me?" pensierosa.
Guisgard
16-12-2016, 00.20.38
Ren guardò Nyoko negli occhi.
Occhi luminosi, carichi di sogni.
Come se il mondo per i due giovani avesse dischiuso solo ora le sue porte.
Una nuova vita si preannunciava per loro.
Una vita insieme.
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Lady Gwen
16-12-2016, 00.23.50
Sorrisi teneramente vedendo mio fratello addormentato sul divano e annuii ad Elv.
Poi lui mi baciò ed io mi diressi in camera, non solo per non svegliare Richard, ma soprattutto perché avevo avuto una tale paura di perdere Elv che ora bramavo solo un po' di tempo unicamente per noi.
"No, non mi sembra... Puoi sempre rimediare adesso... Abbiamo tutto il tempo che vogliamo, no?" sussurrai sorridendo.
Già, tutto il tempo e tutta la vita per amarci e condividere insieme ogni singolo istante.
"E poi non mi hai detto il motivo, se è perché mi sta bene oppure perché è talmente brutto che non vedi l'ora di toglierlo" ridendo maliziosamente.
Qualunque fosse il motivo, volevo lui adesso e il resto poteva anche aspettare.
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Nyoko
16-12-2016, 00.25.11
Il solo pensiero di staccarmi da lui era doloroso. Sentivo che non ci saremmo separati tanto facilmente. "Sai, per molto tempo ho tenuto rinchiuso nel mio cuore un forte sentimento. Il forte amore che mi inghiottiva." dissi stringendolo a me il più possibile. " ti amo, Ren..." dissi sicura tornando sulle sue labbra.
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Guisgard
16-12-2016, 00.27.09
Miglioria sfrecciava nella città che si destava al nuovo giorno.
“Non lo so...” disse Guisgard con gli occhi cupi “... non lo so, ma sapeva il mio nome... e poi... poi i suoi occhi mi fissavano come se conoscessero le mie paure...” a Clio “... ha detto sono un cyborg... che sono un fantoccio... uno che vive una vita non sua... allora deve esserci un altro me... di sicuro il vero cyborg... degno apprendista di quel demonio...” con rabbia “... devo trovarlo...” aumentando la velocità azionando i propulsori speciali sul volante dell'auto.
Come se volesse lasciare al vento i suoi fantasmi.
Guisgard
16-12-2016, 00.35.45
Poco dopo arrivarono due auto della polizia all'albergo ed il proprietario raccontò l'accaduto.
Tardes mostrò il suo distintivo e indicò agli agenti di avvertire il commissariato di Capomazda City.
Poi lui e Dacey furono portati ad un altro albergo del posto, dopo poterono lavarsi e cambiarsi.
Noleggiarono allora un'auto e lasciarono quel posto.
“Vediamo se indovini dove andiamo...” disse lui guidando “... ti darò un paio di indizi...” sorridendo a Dacey “... allora... è un luogo piccolo... alquanto isolato... ed aggiungo un terzo indizio... è molto affollato di Domenica... ah, ma prima dobbiamo comprare un paio di vestiti per l'occasione... il tuo? Bianco, naturalmente...” e la baciò, mentre l'auto correva verso il piccolo paesino e la sua chiesetta fuori le mura.
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Era strano, molto strano.
"Un robot con le tue sembianze?" pensierosa "Beh, certo che conosceva il tuo nome.. sei un pilota famoso..." scrutando i suoi occhi cupi "Ma perchè avrebbe scelto di costruire una macchina con le tue sembianze?" pensierosa.
"Ad ogni modo.." seria, sfiorandogli il braccio "Lo troveremo, e lo uccideremo.." annuendo "Questo poco ma sicuro... dopotutto hai me, no?" sorridendo mentre cercavo di alleggerire i suoi pensieri "Sono un super androide... vedrai che nemmeno quella macchina potrà salvarsi dalla mia furia.." divertita.
Poi schiacciò i propulsori, e Miglioria aumentò la velocità.
"Allora.." sorridendo "Abbiamo salvato il mondo.." guardandolo con occhi sognanti "Mi sembra il momento di festeggiare! Dove vuoi andare?".
Dacey Starklan
16-12-2016, 00.45.07
Quell'incubo sembrava davvero finito e quando arrivò la polizia Tardes lasciò che se ne occupassero loro.
Potei finalmente tirare un sospiro di sollievo quando fummo portati un altro albergo, di nuovo nella quiete.
Dopo essermi cambiata seguii Tardes alla macchina, si vedeva che aveva in mente qualcosa.
" Uhm allora..." picchettando un dito sul mento, " in base agli indizi che mi hai dato direi proprio che siamo diretti..." e lo baciai, anche se stava guidando.
" Ti sposerei altre mille volte!" con la testa poggiata alla sua spalla.
" Tutta questa faccenda ha avuto un che di positivo però. Ci ha fatti riavvicinare e per questo ne sono grata."
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Altea
16-12-2016, 07.27.26
Quando mi svegliai tutto era tranquillo..Sam e Lupesca erano svaniti..vi era campo e avevo la sensazione tutto fosse nuovo e libero.
Presi la Subaru e partii. .dovevo tornare a Villa delle Ginestre..chiamai Guisgard per narrargli tutto..e poi..avrei chiamato Joshua..misi le chiamate per entrambi. Chi avrebbe risposto prima?
Guisgard
16-12-2016, 16.33.29
Gwen portò Elv nella sua camera, camminando piano, senza fare rumore, chiudendo lentamente la porta dietro di loro.
Lui sorrise a quella situazione maliziosa ed invitante.
Ma quando guardò gli occhi di lei, così carichi di desiderio e la sua bocca, così generosa e vogliosa, il suo sguardo mutò, si fece serio, appassionato.
Allora la strinse forte e la baciò con impeto.
Guisgard
16-12-2016, 16.35.40
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio. “Si, hai ragione...” disse “... lo troveremo e metteremo fine a questa farsa...” guidando velocemente per le strade “... festeggiare? Si, buona idea... non so... sei tu la dama ed io il cavaliere... scegli tu dunque... che tipo di ambiente immagini per festeggiare?” Facendole l'occhiolino.
Poi il suo cellulare squillò.
Altea intanto prese la macchina e lasciò finalmente quel luogo.
Provò a chiamare Joshua, ma il suo cellulare era irraggiungibile.
Quello di Guisgard invece bussava e lui rispose.
“Pronto?” Guisgard.
Altea
16-12-2016, 16.40.19
Sentii la voce di Guisgard...e Joshua..dove era.
"Guisgard...volevo dirti..ho sentito una tua chiamata mentre ero a Villa delle Fontane ad Afragolignone e poi nulla..una cosa stranissima..non vi era campo, non potevo uscire..era tutto..strano. Poi i miei servitori parlavano di un maestro, li udii di nascosto..dovevamo stare lì fino a sue disposizioni. Non capisco..stamattina, loro non vi erano e sono riuscita a scappare ...Joshua non risponde nemmeno al telefono..pensi sia salva? Tornerei a casa mia...oppure andrei via..ricordi dovevamo andarcene da qua? Beh io andrò via sola.."
Lady Gwen
16-12-2016, 16.40.31
Ricambiai la malizia del suo sorriso.
Vidi poi il suo sguardo cambiare, uno sguardo che ormai avevo imparato a riconoscere, uno sguardo appassionato, desideroso.
Mi abbandonai così fra le sue braccia e al suo impeto, un impeto che potevo solo assecondare, poiché il desiderio che ci animava era lo stesso, così ricambiai il suo bacio, quasi con disperazione, ma anche con la felicità di averlo ritrovato sano e salvo, intrecciando le dita fra i capelli neri di lui come fossero sentieri ancora inesplorati e che non vedevo l'ora di percorrere.
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Risi piano a quelle parole.
"Mi piace.. mio cavaliere.." con fare teatrale ma aria sognante "Vediamo.." pensierosa "Vorrei un posto solo per noi, uno di quei posti magici che fanno sognare.. ma in realtà mi importa solo che siamo insieme" sfiorando dolcemente il suo braccio.
Poi il telefono squillò e lui rispose.
Guisgard
16-12-2016, 16.46.24
Ren restò a guardare Nyoko dopo quelle parole sussurrate.
Un attimo dopo le labbra di lei tornarono a congiungersi con quelle di lui.
E si baciarono.
Ma la porta si aprì e subito Ren si allontanò.
Era arrivato non solo Nakakata, ma anche il medico per controllare la ragazza.
Ren allora si alzò e fece l'occhiolino alla ragazza.
Era un segreto tutto loro, per ora.
Nyoko
16-12-2016, 16.48.53
Ci baciammo ancora, ma durò poco. Ad interromeperci vennero il nonno ed il medico che veniva a visitarmi. Ren si allontanò facendomi l'occhiolino ed io avvampai sorridendo.
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elisabeth
16-12-2016, 16.55.23
La vita sembrava sorridermi......come i bagliori del nuovo giorno.....in quel posto cosi....sperduto sembrava che la vita si stesse rimpossessando dei propri spazi........." L'Amore riesce ancora a fare miracoli......andiamo a fare i bagagli a casa ho ancora qualcosa di tuo......e poi all'aeroporto....un biglietto per il primo posto dove ci sembrerà meraviglioso ricominciare....".....questa volta guidai io.....
Guisgard
16-12-2016, 17.18.12
Guisgard sorrise a Clio, le fece l'occhiolino e poi rispose al cellulare.
“Ascoltami, Altea...” disse “... è tutto finito... nessuno ti minaccerà più... il dottor Iasevol aveva scoperto che era tutto collegato... il giro di corse clandestine, l'auto nera e la Società Cibernetica Ateon... quanto a Joshua, un giorno forse ne sapremo di più...”
Gli sorrisi e sospirai, immaginando il luogo in cui mi avrebbe portato.
Mi sembrava così strano che fosse tutto finito, e che ora potessimo stare insieme, senza il pensiero della missione.
Eppure quella missione ci aveva unito l'uno all'altra, e io ero davvero felice.
Lo ascoltai parlare, era la sua amica che ancora lo chiamava.
Per lo meno era tutto finito, quindi sarebbe potuta andare avanti con la sua vita, senza scuse per intromettersi in quella di Guisgard.
Restai in silenzio, ricambiando il suo sguardo dolce.
Ora volevo pensare solo a tutti i momenti meravigliosi che avremmo vissuto insieme.
E immaginare il luogo dove si stava dirigendo in quel momento.
Altea
16-12-2016, 17.24.09
Rimasi sorpresa..."Davvero?..quindi sono libera ora..si, hai ragione..un giorno forse..sapremo qualcosa di più. Bene...io ho un biglietto aereo per Venezia, ti avevo detto me ne sarei andata da qua..ricordi il mattino ci incontrammo di nuovo..per te sarà diverso..preparo i bagagli e vado in aeroporto...buona fortuna Guisgard..un giorno, forse, ci reincontreremo".
Staccai la chiamata, non avevo nulla più da temere, raggiunsi Villa delle Ginestre, feci i bagagli e partii verso l' aeroporto pensando a tutta questa vicenda contorta..cosa mi ripromisi dopo questa avventura...forse di non credere più alle promesse delle persone e più a me stessa....e di seguire il destino così come viene.
Rimasi lì ad aspettare annunciassero il volo.
Guisgard
16-12-2016, 17.28.59
Tutto accadde in un attimo.
Quel bacio, poi Elv cominciò a spogliare Gwen.
In un istante i suoi vestiti scivolarono via, come lente e lunghe carezze lungo la sua pelle.
Allora lui la prese in braccio e nuda la posò sul letto.
E continuando a baciarla, senza staccarsi dalla sua bocca, si spogliò anche lui.
Un momento dopo si ritrovarono stretti sotto le coperte, amandosi con passione, impeto, come se tutto il mondo non esistesse più.
O come se il mondo intero non fosse altro che quella stanza, intrisa del loro amore.
Guisgard
16-12-2016, 17.31.58
Il medico prese così a controllare Nyoko, a visitarla.
“Ti trovo molto meglio.” Disse infine. “Confermato dunque che domattina sarai dimessa, se Dio vorrà.” Sorridendo. “E poi hai questo bel colorito... non sei più pallida. E' segno di buona salute.”
E Ren rise piano.
Nyoko
16-12-2016, 17.36.25
Il medico mi visitó. Fui contenta del reso conto. Sorrisi poi alla sua affermazione, imbarazzata all'idea di ciò che mi era capitato poco prima. La risatina di Ren mi fece sentire sua complice, una coppia. Il mio primo amore, il primo e condiviso. Sorrisi ancora, stavolta guardando Ren.
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Lady Gwen
16-12-2016, 17.36.54
Il vestito iniziò a scorrere sulla mia pelle, guidato dalle sue mani, fin quando non scivolò giù del tutto e lui mi portò sul letto.
Dopo poco i suoi vestiti raggiunsero i miei sul pavimento, gettati alla rinfusa.
A quel punto, tutto cessò di esistere, tutto ciò che non riguardasse noi e la camera in cui ci stavamo amando ed era meraviglioso.
Il nostro mondo era tutto lì, non avevamo bisogno di nulla, se non dell'amore reciproco che ci faceva stringere sotto quelle coperte, baciandoci senza sosta e che ci univa, ormai indissolubilmente.
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Guisgard
16-12-2016, 17.40.36
Tardes rispose a quel bacio di Dacey, mentre l'auto li conduceva in quel piccolo paesino, quasi addormentato sulle pendici dei monti circostanti.
“Io ti sposerei ogni notte...” disse lui “... un intero giorno a riconquistarti... ogni giorno... ed ogni notte poi raccogliere il tuo si e farti mia moglie...” sussurrò sulle labbra calde di lei “... non ci separeremo mai più, amore... te lo giuro...” e la baciò di nuovo, mentre il vento, un vento stavolta pulito e chiaro, soffiava e rendeva limpido quel meraviglioso scenario, nido del loro amore ritrovato.
Dacey Starklan
16-12-2016, 17.47.47
" Sicuro che non ti annoieresti di me?" scherzai e gli accarezzai la guancia con un sorriso sulle labbra.
Finalmente avevamo trovato la nostra pace, la nostra complicità. Avevamo raggiunto il nostro nuovo mondo, dove poter progettare il futuro insieme.
Non potevo desiderare altro.
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Guisgard
16-12-2016, 17.50.33
“In bocca al lupo, Altea...” disse Guisgard con un lieve sorriso, per poi chiudere la chiamata.
Il legame con lei e con Joshua era forte e quei giorni avevano risvegliati molti dei suoi ricordi.
Miglioria sfrecciava rapida sotto un cielo limpido e freddo.
“Ora godiamoci la missione ben riuscita...” rivolto a Clio “... conosco un posticino particolare... fatto apposta per due persone...” inserendo la marcia ed aumentando la velocità.
Imboccarono una strada provinciale ed in breve ebbero Capomazda City alle spalle.
Percorsero vari chilometri, fino a quando cominciò ad intravedersi il mare.
Sorrisi, sospirando sognante.
"Verissimo..." sistemandomi comodamente sul sedile "Sono davvero curiosa, lo sai?" sospirando.
Quelle parole accesero ancora di più la mia fantasia, i miei sogni.
Anche se ogni momento passato con lui era magico, e non chiedevo di meglio.
Quando poi si iniziò a intravedere il mare, mi illuminai.
"Il mare?" esclamai, con gli occhi che brillavano di felicità e di Amore.
Guisgard
16-12-2016, 18.00.27
Nyoko guardava Ren e sorrideva complice.
La ragazzina non c'era più.
Ora era una donna.
Come in una favola o in uno dei cartoni animati così amati, un bacio, come magia, aveva rotto l'incanto.
La ragazzina era diventata donna.
Ren lo sapeva, guardandola.
Guardando quel rossore, la luce dei suoi occhi e quella bocca che un attimo prima aveva assaporato.
Nyoko
16-12-2016, 18.05.00
Mi sentivo diversa. Quella dolce sensazione, quelle labbra, i brividi... Sentivo di stare bene solo con lui accanto. Mi sembrava una sinfonia alla quale non puoi rinunciare. Ora non vedevo l'ora di tornare a casa. I miei occhi lo chiamavano. Non credevo sarebbe stato così meraviglioso, l'amore. Meraviglioso come lui. Guardai il medico e lo ringraziai. Poi guardai il nonno. Il suo volto era sereno e sorridente, come se avesse intuito cosa fosse successo fra me e Ren. In quel momento, pensai a mio padre. Chissà che fine aveva fatto? Avrebbe mai saputo del mio incidente? Forse no e non mi importava. E Seth? Me ne importo ancora meno. Avevo Ren e mi bastava... Anzi, di Ren non ne avrei mai avuto abbastanza. "Nonno, sei il migliore. Sei stato più un padre per me. Mi hai cresciuta ed io non ti sarò mai abbastanza grata." dissi abbracciandolo forte. Era stato il padre che non avevo mai avuto. Il primo uomo ad avermi riempito il cuore. Poi Ren, l'amore della mia vita, che mi ricambiava. Non potei non dedicare qualche parola anche a lui. "Sono sempre stata innamorata di te, dal primo giorno che ti ho visto. Adoro i tuoi modi, il tuo carattere, il tuo splendido sorriso. Mi hai dato il coraggio di affrontare tante situazioni difficili e ti ringrazio." dissi abbracciandolo. Poi abbracciai entrambi, gli uomini più importanti della mia vita.
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Guisgard
16-12-2016, 18.10.14
Joshua annuì ad Elisabeth e tornarono a casa di lei.
Qui la donna prese il resto delle sue cose, mentre lui era fermo a guardarla.
Guardarla era rivivere il passato, tornare a vivere.
Era la sua donna, la sua compagna.
Quando furono pronti saltarono di nuovo in auto e si diressero all'aeroporto.
Una vita cominciava.
O meglio.
La vita ricominciava.
Altea
16-12-2016, 18.17.09
Presi la valigia e mi diressi verso il check in..in quel momento presi il cellullare e mandai un ultimo sms a Guisgard. .la vita era strana..trovarsi e dividersi.."Sto partendo. ..mi spiace la tua fidanzata pensi io volevo rubarti a lei..Non mi sei mai stato simpatico..ma quei giorni a casa tua..il caminetto..se il destino fosse andato diverso sappi ti avrei accettato e forse amato..la vita è strana. Addio Altea.."
E feci passare i bagagli per il controllo. .la città magica lagunare mi aspettava. .ricordavo quel libro letto a casa di Guisgard. .lei era fuggita per degli errori..di lui..ma gli errori si potevano rimediare.
Era tutto a posto e presi la valigia sorridendo speranzosa per il mio futuro.
Guisgard
16-12-2016, 18.23.56
Si amarono.
A lungo, più volte.
Con passione, impeto e soprattutto amore.
Elv fece sua Gwen, vivendo e morendo tante volte sul suo petto, stringendole le mani, baciandola ed assaporando la sua pelle.
Fino a quando vinti dalla foga amorosa si addormentarono l'una sull'altro.
Al suo risveglio Gwen trovò lui che la guardava, accarezzandole i rossi capelli.
“Ti amo...” disse piano “... e questo non cambierà mai...” baciandola piano.
Guisgard
16-12-2016, 18.26.05
Come tutta risposta Tardes baciò Dacey.
Un bacio che valeva una promessa, un giuramento.
Una vita di felicità.
Arrivarono nel paese proprio mentre la piccola chiesetta fuori le mura suonava le sue campane.
Campane che sembravano suonare solo per loro due.
E forse era così.
Lady Gwen
16-12-2016, 18.30.11
Mi sembrava di essere in un altro mondo in quei momenti, stupendi e interminabili, in cui ci amavamo, mentre lui assaporava la mia pelle, mi faceva sua e le nostre mani erano strette, come il vincolo d'Amore inscindibile che ci legava.
Cademmo addormentati e stremati e quando mi svegliai vidi che mi osservava, accarezzandomi i capelli.
Gli sorrisi e ricambiai il suo bacio.
"Ti amo anche io e per questo sento di doverti una spiegazione per ciò che probabilmente hai visto nei sotterranei" dissi, sentendomi finalmente pronta "Io ho dei poteri, l'ho scoperto quand'ero più piccola. Nel tempo ho imparato a conoscerli, a gestirli e spero che tu possa amarmi comunque, anche così..." dissi piano, guardandolo.
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Guisgard
16-12-2016, 18.37.02
“Si, il mare...” disse Guisgard guardando Clio luminosa come una bambina a cui è promesso un nuovo regalo “... tutto per noi...”
Raggiunsero la costa, per poi salire una viuzza che portava su un promontorio.
Qui un vecchio faro segnato dalla salsedine e dal vento.
Sceso dall'auto lesse l'sms di Altea con un vago sorriso.
“Il guardiano ci viene due o tre giorni alla settimana...” lui poi a Clio “... abbiamo quindi un po' di tempo tutto per noi...” prendendole la mano e conducendola dove si vedeva un panorama meraviglioso, di costa ed isole che frastagliavano un mare sconfinato di sogni e di avventure.
“Un giorno ti porterò laggiù...” indicando col dito l'orizzonte “... tra le onde e le nuvole, come se fossero le pagine da sfogliare di un romanzo...” sorridendole “... lì ti poterò... se vorrai essere solo mia...” e la baciò raccogliendo il suo volto fra le mani.
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Guisgard
16-12-2016, 18.41.27
Elv ascoltò Gwen per quei lunghi momenti.
Si guardarono negli occhi per istanti quasi infiniti, mentre lei gli raccontava tutto di lei.
Trascorsero così un'ora, o forse due.
A parlare, a domandare, a spiegare, a credere.
Alla fine un dolce e lungo bacio segnò il suo amore per lei.
“Amo tutto di te...” disse fra i suoi capelli “... tutto... altrimenti non saresti tu... ed io non voglio nessun'altra... ti amo...”
elisabeth
16-12-2016, 18.47.46
Raggiunsi l'aeroporto...veloce sfuggendo al traffico della città....al telefono avevo prenotato due biglietti.......per Aberdeen.....il volo non fu lungo solo uno scalo.....e poi.....una vecchia casa col tetto in ardesia.......il camino già acceso.....era caldo all9'interno mentre fuori faceva freddo......." Spero che qui sia il posto migliore dove iniziare la nostra nuova storia....".....um bacio intenso all'ombra delle fiamme.....dove l'eco del vento fece muovere le nostre anime
Lady Gwen
16-12-2016, 18.48.53
Parlammo, a lungo, trascorrendo tutto il tempo fra domande, spiegazioni, momenti in cui misi a nudo la vera Gwen, quella che si mostrava solo a pochissimi e la sua reazione fu la risposta migliore che potessi aspettarmi.
Ricambiai il suo bacio bellissimo e lo guardai.
"Non sai quanto questo mi renda felice..." mormorai, sorridendo e con gli occhi lucidi "Anch'io amo te per come sei e non voglio nessun altro che non sia tu" sussurrai, baciandolo con trasporto mentre lo stringevo forte a me, beandomi del fatto che quell'uomo meraviglioso fosse solo mio.
Non so cosa fosse scattato quando lo avevo visto il primo istante, ma era in assoluto la cosa più bella che potesse capitarmi.
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