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Visualizza versione completa : Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina)


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Altea
29-09-2014, 22.01.14
"No..non sono spiritosa..mi avete fatto una richiesta e io, gentilmente, come mi hanno insegnato l' ho eseguita con educazione".
Ma a quella mia risposta avvenne qualcosa di alquanto straordinario...uno specchio iniziò a riflettere una leggera luce e mi avvicinai e vidi prima una margherita che poi prese le sembianze di una fanciulla.
Rimasi di pietra..era magia? Cosa mai era successo...stavo diventando pazza o era solo la stanchezza?
Ella mi rivolse di nuovo la parola sarcastica ma le risposi mentre mi avvicinavo allo specchio cercando di vedere bene le sue fattezze fisiche.."Vi ho detto, mi chiamo Altea de Bastian, duchessa di Sygma e rinnegata dal Duca Dominus..ero la sua pupilla ma dopo aver preso le difese di milord Guisgard mi ha cacciata da Corte e Capomazda..e..Guisgard" pensai forse dovevo chiamarlo per nome ora "fu gentile da portarmi con lui, ovviamente grazie all' aiuto dei suoi uomini".
Presi una sedia e mi misi di fronte a quello specchio cercando di veder bene il volto di quella donna non ancora nitido e sorrisi.."Amichetta personale? Oh si....mi ha messo in cucina ogni sera a preparare la cena e pelare le patate..e mi evita accuratamente..a mio parere lui è interessato a me ma non lo mostra...e devo confessarvi non mi dispiacerebbe affatto...è un uomo tutto da scoprire. Ma voi chi siete? Mostratevi bene e ditemi il vostro nome..cosa fate dietro quello specchio".

Clio
30-09-2014, 00.45.14
“Non possiamo lasciarli morire così.. E’ colpa nostra se sono arrivati qui.. E’ colpa mia… Se solo mi fossi accorta di Samoa..” guardando prima Yanos e poi Barbaleone.
Non potevo rischiare la vita dei i miei uomini. Yanos aveva ragione.
Ma poi sospirai, chinando il capo per un secondo “Ma probabilmente non c’è niente che possiamo fare..” alzai gli occhi sulla fortezza “Magari riescono a resistere in quella fortezza..” mormorai, per poi prendere un profondo respiro “Andiamo…”.
Non ero il cavaliere di bianco vestito, il legionario incrollabile che sognavo di diventare da ragazzina.
Non ero un eroe, solo un pirata.
Tornammo così alla nave, e diedi ordine di partire.
Ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dall’isolotto.
Mi avevano ridato la vita, e io avevo portato la morte.

Guisgard
30-09-2014, 19.57.04
Nettuno non disse nulla, limitandosi a fissare Elisabeth.
Poi, con un gesto lento ma inesorabile, prese la maniglia della porta e la girò.
La porta si aprì e la penombra di quella stanza si mostrò ai due.
Nettuno allora alzò la lampada e la luce dissolse a stento un po' di quel manto fatto di inquietudini.
E videro quella camera vuota.
“E' una vecchia nave...” disse Nettuno “... è normale che scricchioli e che generi altri tipi di rumori dovuti al tempo ed alla lunga navigazione...”

Guisgard
30-09-2014, 19.59.57
Galgan cominciò a sellare Pegaso, mentre la luce del giorno, luminosa e dorata, penetrava tra le vecchie assi della stalla, attraversando e tagliando la polvere che si alzava tra il fieno e i sacchi ammassati a terra.
Poi dei passi e sulla soglia apparvero Belven e Jone.
Ringraziarono ancora una volta l'eremita e lo aiutarono con i cavalli.
“Anche Giacobbe” disse poi Belven “dovette trascorrere sette anni di lavoro prima di poter ottenere la sua amata Rachele.” Sorrise. “Ora siete stato chiamato a lasciare il vostro eremo per raggiungere lo scopo per il quale siete nato. E sta a voi comprendere e scoprire quale sia.”
Salirono poi in sella ai loro cavalli e lasciarono quel luogo.
E pian piano quel che era stato il giaciglio di Galgan, rifugio dalle inquietudini e dai richiami del mondo, prese a scomparire tra la fitta vegetazione, come se quella vecchia vita avesse concluso il suo scopo.
Uno stretto sentiero li guidò così attraverso il bosco, che quella fresca e soleggiata giornata sembrava aver animato in ogni sua fattezza.
Poi quel sentiero divenne strada ed in lontananza scorsero delle abitazioni.
“Deve trattarsi di qualche piccolo borgo.” Fece Belven.
Continuarono fino a quando giunsero in un semplice villaggio.
Poche casupole che circondavano un spiazzo che doveva fungere da grossolana piazzetta, con al centro una chiesetta e poco distante una rustica osteria.
E sulla staccionata alcuni individui discutevano fra loro animatamente.

Guisgard
30-09-2014, 20.01.11
“Si, andiamo.” Disse Yanos fissando Clio. “Troveranno forse riparo in quella fortezza, o magari in qualche altro posto di quest'isolotto. Comunque non sono affari nostri. Non si è preoccupato di proteggerli quel sedicente capitano, perchè dobbiamo farlo noi? La nostra Hydra non può certo tener testa alla nave di Picche o alle fregate ducali. Dunque restare qui è un inutile suicidio.”
“In effetti la nave è ancora lontana” fece Taborn “e se salpassimo ora nessuno ci vedrebbe andar via.”
“Non vi interessa sapere del vostro compagno?” Chiese Barbaleone a Yanos. “Di Samoa intendo. Non avete fatto domande in merito.”
“A me interessa solo lasciare questo posto prima di dover ingaggiar battaglia con la Marina Ducale.” Mormorò Yanos. “Poi quel che fa Samoa o chiunque altro non è affar mio.”

Guisgard
30-09-2014, 20.09.53
“Fosse in voi” disse la fanciulla dello specchio ad Altea “lascerei questo vascello e tornerei a casa.” Annuì. “E' il solo consiglio che posso darvi. Anche perchè non ho ben capito il vostro ruolo qui.”
Nel frattempo, atterrata la Santa Caterina, Guisgard chiamò a sé i suoi compagni, scegliendone cinque per accompagnarlo alla chiesa di San Michele.
Era questa un edificio a pianta rettangolare, mono absidale, addossato alla grotta in cui il Primo Angelo di Dio era apparso molti secoli fa.
All'esterno la chiesa era cinta da un portico che racchiudeva uno spiazzo simile ad un piccolo giardino.
All'interno semicolonne accoppiate sorreggevano le arcate, impostate su corti blocchi di architravi e sopra le quali si ergeva il soffitto a volta impreziosito da sontuosi motivi ad intreccio con richiami vegetali.
Foglie d'acanto e d'alloro si univano in pregiati giochi di classicheggiante gusto, che però conferivano solennità a quel sacro ambiente.
Piccole finestre di diversa ampiezza, situate lungo la parte interna della facciata, rischiaravano parzialmente la navata e lasciavano volutamente in una lieve e mistica penombra il transetto e l'abside.
Ma quel che rendeva straordinario questo edificio era il gioco generato dall'equilibrio tra l'articolazione dello spazio, i giochi di luce e l'organizzazione decorativa.
Infatti la luce proveniente da un'unica direzione, l'austerità della struttura della pianta principale e la decorazione interna, con il suo vasto e pregevole corredo ornamentale di preziose incrostazioni marmoree, sfarzosi mosaici e i pannelli dipinti, conferivano una indescrivibile atmosfera dove il Sacro ed il terreno, il Mistico ed il mondo circostante sembravano fondersi in un'unica concezione, in una sola visione.
La visione dell'Aldilà.
E tutto poi conduceva verso l'altare, attorniato dai dipinti di Sant'Agostino, di Santa Monica, della Madonna e dominato al centro dal Cristo Crocifisso, con la statua dell'Arcangelo sulla destra e della Vergine col Bambino sulla sinistra, mentre in una nicchia era custodita quella di San Giuseppe col piccolo Gesù.
http://kartinka.ucoz.com/_ph/4/640943870.jpg

elisabeth
30-09-2014, 20.28.18
Ogni cosa avvenne con molta cautela Nettuno non era un impulsivo...chi comanda ha sempre i nervi saldi....invece io sembravo aver perso il lume della ragione...guardai la sua mano girare la maniglia della porta...ma io quella nenia la sentivo....e potevo distinguerla dagli scricchiolii.......ma non valeva a nulla obiettare....ormai la porta si era aperta......c'era buio ...e la lanterna che Nettuno aveva in mano fece luce........non c'era nulla...una stanza vuota....su una nave ?.......poi mentre i miei occhi si abituavano a quel tipo di luce...vidi ...una figura femminile......era Symoin......sembrava stanca....sembrava che la sua bellezza stesse sfiorendo.........ed era lei che cantava quella cantilena........" Sapete perchè sia ha paura del buio ?.......perchè improvvisamente perdiamo ogni percezione e questo ci fa impazzire......poi piano piano la vista sembra cogliere piccoli bagliori e allora ti accorgi che attraverso il velo della notte tu puoi vedere.....siete cieco Nettuno...siete sordo Nettuno.....e questo mi paralizza piu' del buio stesso.......questa non e' una nave vuota....purtroppo e' vuoto il vostro animo...siete realista.....o vedo o non credo......ma il mondo non funziona sempre cosi'.........questa nave vuota dovrà essere governata.........pensate che sarete voi il Comandante ?.......io ne dubito.....Io penso che c'e' già chi ci sta manovrando....."......Symoin era lì...ma ora era belle ...bella piu' che mai.....uno scintillio negli occhi mi procuro' un brivido........quella nave poteva essere la nostra tomba..........e se Nettuno non scopriva chi ero..o se solo non mi avesse creduto.......potevamo solo rendere l'anima a Dio...

Altea
30-09-2014, 20.58.53
Ascoltai le parole della fanciulla nello specchio..un attimo di silenzio..il mio ruolo..e la guardai "Nemmeno io so quale sia il mio ruolo qui..ma il Destino ha voluto io fossi legata dalla nascita a milord Guisgard..e forse il Destino vuole io ora gli stia vicino per aiutarlo ad avere ciò che gli serve per raggiungere il suo obiettivo..Dio pone a noi i nostri ruoli e compiti nella Terra..un frate..Frate Nicola disse che ciò in Cielo è deciso avverrà in Terra e io sto solo seguendo il corso del mio Destino e di ciò che il Signore mi ha posto davanti..non abbandonerò mai Guisgard..mai..anche se dovessi avere nessun ruolo e nessuna importanza per lui...o servissi solo a pelare patate".
Avevo, nel frattempo, potuto notare l' atterraggio del veliero.."Ora devo andare..non so chi voi siate..non mi avete detto nulla di voi..io almeno ho parlato a voi di me e per contro mi avete invitata ad andarmene di qua" scossi il capo.
Uscii dalla stanza turbata...ma chi era quella fanciulla? E se avesse avuto ragione..ma tanto per me un posto valeva un altro..che ruolo dovevo avere? Sapevo per Guisgard non avevo nessun ruolo o importanza ma i suoi uomini avevano fiducia in me e avevano bisogno del mio aiuto.
Andai sul ponte e vidi una chiesa maestosa..rimasi senza fiato..era la chiesa di San Michele Arcangelo, dove apparve..il mio patrono e il cui santino era nel mio quadernetto per gli appunti.
Dissi a uno degli uomini scendevo dalla nave promettendo non avrei intralciato Guisgard e gli altri uomini..volevo solo pregare.
Entrai nella chiesa..era maestosa..sembrava quasi fossi entrata in una altra dimensione, potevo sentire i miei passi rimbombare lungo il corridoio laterale e mi diressi verso l' altare e mi misi in preghiera davanti all' Arcangelo Maggiore, chiedendo protezione per questo viaggio e di dare forza a tutti quanti.
Poi mi diressi verso la Vergine Maria e chiesi protezione per Guisgard e nessun male potesse ledere loro.
Mi feci il segno della croce e accesi alcuni ceri dando delle monete e uscii nel piccolo giardino..vi era pace e mi sedetti in una panchina.
Mi misi le mani al volto..fu la prima volta..mi lasciai cadere in un pianto..erano le parole di quella fanciulla..Inutile fai finta di nulla..lei ha ragione, tu non hai nessuno scopo in tutto questo..quando saliremo parlerò con Guisgard e glielo dirò..gli racconterò di quell' incontro con quella fanciulla e le sue vere parole..e chiederò la via più breve per riportarmi a Corte, anzi per tornare poichè lui non doveva scomodarsi e perdere tempo.. tornare a quella vita che odiavo, dove neppure li era il mio posto..ma almeno in passato avevo sempre vissuto aspettando il suo arrivo e ora..ora non sapevo che fare.
Mi asciugai le lacrime e poggiai la testa al muro, aspettando Guisgard e i suoi uomini cercassero il Codice Ardeiano.

Clio
30-09-2014, 23.36.14
Sospirai.
"Certo che vorrei sapere di Samoa, e potete giurarci che darei qualunque cosa per fargliela pagare..." Mi voltai verso la folla "Ma non mi sembrava molto loquace il nostro amico laggiù.." Alzai le spalle "Cosa ti fa pensare che cambierà idea?" Sospirai guardandomi intorno.
"Non vi nascondo che vorrei restare, vorrei difenderli.. Il capitano della Santa Caterina è partito tranquillo, non l'ho avvertito in tempo.." Guardai Yanos e sorrisi appena "Ma non posso chiedervi di seguirmi in un'impresa disperata che non vi appartiene, non mi perdonerei mai se vi accadesse qualcosa.. Siamo solo pirati, pensiamo a salvarci la pelle..".

Guisgard
01-10-2014, 00.36.28
“Io non penso nulla...” disse Nettuno ad Elisabeth “... e credo che questa nave non sia governata più da nessuno... ormai è in balia dei venti e delle correnti...” scosse il capo “... e forse tu ti stai lasciando suggestionare da questo posto...” Riprese di nuovo il diario e lo aprì all'ultima pagina, per poi leggere:

“Novantesimo giorno.
Ormai sono rimasto io solo.
Tutti i membri dell'equipaggio sono svaniti.
Ora mi aggiro come uno spettro su questa nave.
Ma difenderò la mia vita ad ogni costo.
Non mi troveranno...”

“Qui finisce il racconto.” Fece Nettuno. “Credo che anche il capitano sia svanito nel nulla... ma a chi si riferiva dicendo che non lo troveranno?”
E mentre Nettuno parlava, Elisabeth, per un momento, vide qualcuno.
Una sagoma ferma nel corridoio che li fissava.
Era una donna.
Ma non Symoin.
Fu un attimo, poi svanì nella penombra.

Guisgard
01-10-2014, 00.41.18
“Ben detto, capitano.” Disse Yanos a Clio. “Siamo pirati, non combattenti. Salpiamo e lasciamo questo posto.” Guardò gli altri. “Spero siate tutti d'accordo.”
“Si.” Annuì Taborn.
“Bah...” fece Barbaleone “... non ho la vocazione dell'eroe io. Nè tanto meno del suicida. Partiamo.”
“Noi” mormorò Vivas “ci siamo arruolati grazie all'invito del capitano.” Indicando Clio. “Dunque faremo ciò che farà lei. Se partirà la seguiremo, se resterà faremo altrettanto.”
“Partiamo, non c'è più molto tempo.” Deciso Yanos.
Cid invece se ne stava in silenzio, con gli occhi fissi su Clio.

Guisgard
01-10-2014, 00.47.54
Nella chiesa vi erano Guisgard, con i suoi cinque compagni e poco più avanti Altea, intenta a pregare ai piedi dell'altare.
Ad un tratto qualcuno entrò nella navata.
Si avvicinò alle statue e cominciò a sistemare alcune candele.
Era un monaco.
Guisgard allora gli andò vicino.
“Perdonate...” disse al religioso “... siamo qui per vedere il Codice Ardeliano... sappiamo che è custodito in questa chiesa.”
“La vita di ogni uomo” senza voltarsi il monaco “non è diversa da queste candele... talvolta è breve, altre volte è lunga... ma terminata la cera, inesorabilmente, la fiamma, come l'esistenza, si spegnerà...”
Il presunto Taddeide lo ascoltava in silenzio.
“Il Codice Ardeliano...” mormorò poi il religioso “... non a tutti è concesso vederlo.”
“E' una questione importante.” Fissandolo Guisgard. “Solo un momento. Il tempo di sfogliarlo.”
“Perchè?” Voltandosi a guardarlo il monaco.

Altea
01-10-2014, 15.00.33
Sfiorai le rose dai vari colori, ormai stavano sfiorendo e iniziavano a cadere le prime foglie.
Rientrai nella chiesa e mi rimisi in preghiera..silenziosa..un monaco venne vicino alle statue, sistemava automaticamente e con parsimonia le candele proferendo le sue parole..il cappuccio in testa...Guisgard si avvicinò per chiedere di sfogliare il Codice Ardeliano..solo pochi potevano farlo..il motivo?
Mi alzai e mi avvicinai lentamente e presi la parola.."Le candele..potranno consumarsi ma non la fiamma finchè vi sarà qualcuno a illuminare questo buio..il buio dell' odio e cattiveria e tener viva la fiamma della speranza..non pensate padre? E milord Guisgard nei suoi occhi porta questa fiamma di speranza, guardate bene...non potete negare di mostrare il Codice Ardeliano a colui che porta lo stesso sangue di chi lo scrisse". Un attimo di silenzio e guardai Guisgard, sembrava preoccupato.."Padre, milord Guisgard ha un obiettivo..Dio lo ha messo alla prova per raggiungerlo e il diavolo e la cattiveria si insinuano perchè egli non ci riesca" e poi mi voltai verso il monaco.."Ci manda un frate..frate Nicola".
Annuii a Guisgard col capo senza dire altro e mi feci in disparte..ci avrebbe creduto? Se Guisgard non avesse visto quel manoscritto non poteva iniziare la sua ricerca.

Clio
01-10-2014, 15.18.10
Yanos aveva ragione: dovevamo partire.
Allora perché non riuscivo a muovermi?
Poche volte ero stata tanto combattuta.
Non puoi partire, Clio, che farà questa gente? Tu hai una nave..
E che ci dovrebbe fare, sentiamo? Se un solo colpo del cannone di quel vascello può distruggere l'Hydra. Scappa, Clio, prima che sia troppo tardi.
Esitai.
Vuoi davvero che i tuoi uomini muoiano per un tuo capriccio? Andiamo..
Non è un capriccio.. ho portato io il traditore.
Sospirai.
Per un momento il volto sorridente del mio maestro mi tornò in mente.
Lui che avrebbe fatto?
C'era bisogno di chiederlo? Lui non sarebbe mai fuggito davanti a nulla.
Ma lui non avrebbe nemmeno mai fatto il pirata.
"Andate.." dissi poi "Io resto.. ho portato io la spia, non posso fare finta di niente.. è un suicidio, lo so, ma non ho scelta, non starei mai più in pace con me stessa..." scossi la testa "Ci ho provato a far finta di niente, ma non credo di essere capace di scappare.. mi dispiace..".
Presi dalla tasca la mia perla e la diedi a Yanos.
"Ecco, è tutto quello che mi resta, e da morta non me ne farò niente... spartitevelo, trovate una nave e andatevene, non voglio nemmeno le vostre vite sulla mia coscienza..." sospirai "Io devo almeno provare a difenderli.. Buona fortuna amici miei..".

Guisgard
01-10-2014, 15.50.33
“Ma...” disse incredulo Yanos a quelle parole di Clio “... è una pazzia!”
“Sapevo fossi testarda” sbottò Barbaleone “ma non immaginavo fino a questo punto, ragazza!”
“Ragioniamo, capitano...” fece Yanos “... anche a restare, cosa cambierebbe? Cosa potreste mai fare voi da sola? Qui vivono solo pescatori ed artigiani, ignare vittime della megalomania di quel capitano. Ha sempre mirato ad essere duca e non potendo riuscirci ha deciso poi di rendere questo sputo di terra sperduto nel mare il suo feudo. Ora dov'è? Non pensa a questa gente? E poi chi vi dice che sia davvero Samoa il traditore? Solo perchè non si hanno più sue notizie? E se fosse invece quel Pepe? Io non voglio giudicare un mio compagno fino a quando non ci saranno prove circa la sua colpevolezza. E se voi ora deciderete di restare qui, allora vorrà dire che non siete degna di governare l'Hydra.” Guardandola deciso.
“Bada a come parli.” Con tono di sfida Vivas.
“Ho solo detto ciò che pensano tutti.” Replicò Yanos.
“Se il capitano resterà” disse all'improvviso Cid “allora lo farò anche io.”
“Ah...” scuotendo il capo Barbaleone “... una ragazza cocciuta ed un ragazzino. Immagino la nave di Picche stia già tremando.”

Clio
01-10-2014, 16.13.26
I miei occhi divennero ghiaccio a quelle parole di Yanos.
Ora non si trattava più solo di restare o partire.
"Non vi costringo a restare, vi ho dato la nostra parte di bottino... Sappiamo che Samoa se n'è andato, con tutti i registri, sappiamo che ha comprato una nave e ha pagato il silenzio del pescatore.. perché l'avrebbe fatto, sentiamo?" la mia voce sembrava venire da lontano "Ma se la metti in questo modo.." sfoderando la spada, per poi allargare le braccia.
Fissai Yanos con aria di sfida.
"Tecnicamente non abbiamo tempo per queste fesseria, ma nessuno può parlarmi in questo modo e passarla liscia.." alzai le spalle "E se tutti la pensate così, beh, mettetevi in fila..".

Galgan
01-10-2014, 16.18.08
Dopo tanto tempo, ero nuovamente, in viaggio; proprio ora, che pensavo di essere divenuto stabile come le fondamenta stesse della "mia" chiesetta, potevo ricominciare a sentire il vento sulla faccia, la spada appesa alla cintura, in groppa al mio fedele compagno di mille imprese; il quale, sembrava godersi anche lui quei momenti di cessata inattività, e pareva quasi orgoglioso di essere tornato un destriero.

-Grandi imprese ci attendono ancora, amico mio-

Gli sussurrai all'orecchio, dopo avergli dato un paio di dolci pacche sul collo, e lui rispose borbottando sommesso.....Fedele, burbero e ombroso, come sempre.
Gli atteggiamenti e le accortezze tipiche del cavaliere errante, ben presto tornarono ad essere una consuetudine, al punto che, di tanto in tanto, presi a staccarmi da sir Belven e Jone, precedendoli, allo scopo di aprire la strada, per poi tornare a congiungermi a loro.
Mi sentivo come se quella vita non mi avesse mai abbandonato, solo che mi sentivo più forte, perché mi pareva che, stavolta, il Padre guardasse nella mia direzione; ero felice, e non vedevo motivo per non esserlo.
Infine, giungemmo in un piccolo borgo, ma la mia attenzione fu diretta, più che altro, dall'animata conversazione di alcune persone, su una staccionata poco lontano.
Annuii alle affermazioni di sir Belven, e risposi:

-Con vostra licenza, andrei a controllare la natura dell'animosità di quelle persone, ed invero vi suggerisco di mettervi sulla difensiva, in passato, nei miei viaggi, ebbi modo di notare come il caos possa generarsi con un nonnulla-

Detto questo, condussi Pegaso, al passo, verso quella gente.

Guisgard
01-10-2014, 16.37.10
A quelle parole di Altea, il monaco scosse il capo.
“Io sono solo un monaco” disse “e non mi intendo di sangue. Dunque sangue chiami sangue e preghiera chiami preghiera. A ciascuno il suo.” Fece un cenno col capo e fu sul punto di allontanarsi.
Ma l'ultima cosa detta dalla donna arrestò il suo passo, facendolo voltare ancora verso di loro.
“Frate Nicola?” Fissandoli. “Avete incontrato Frate Nicola? Dove?”

Guisgard
01-10-2014, 16.42.57
Yanos alzò le mani.
“Potete anche uccidermi, capitano...” disse fissando Clio negli occhi “... io non alzerò un dito su di voi. Ora mi volterò e salirò sull'Hydra, per poi salpare. Chi vorrà venire bene, chi invece deciderà di restare allora sarà artefice della sua Sorte.” Si voltò e salì sulla nave.
“Ragazza...” mormorò Barbaleone “... io resterei, lo sai... ma i miei uomini non vogliono e non posso abbandonarli... Non per vigliaccheria, mi conosci bene, ma sono il loro capitano... non posso obbligarli a restare, a combattere contro morte certa... hai visto anche tu cosa può fare la nave di Picche... non è ragionevole...”
“Andate...” con disprezzo Vivas “... andate, cosa state aspettando?”
“Avanti, venite anche voi...” fece Barbaleone.
“Andate via o giuro vi infilzerò.” Minacciò Emas.
“Barbaleone scosse il capo e andò via.
“Bene...” disse Vivas “... siamo in quattro a restare...”
“Tre più Cid.” Annuì Emas.

Altea
01-10-2014, 16.44.02
Il monaco era molto restio..per lui non eravamo degni di vedere il Codice Ardeliano.
Si voltò per andarsene ma alle mie ultime parole si voltò stupito..e lo immaginavo..guardai Guisgard.."Quando fui piccola fu pure mio maestro a Corte di Capomazda..ma lascio la parola a milord Guisgard poichè egli parlò ultimamente con frate Nicola ed egli fu a indirizzarlo qui dicendogli di cercare il Codice Ardeliano".
Lo guardai nei suoi occhi azzurri sorridendo leggermente.."A voi Guisgard..siete voi stato mandato qui da frate Nicola".

Guisgard
01-10-2014, 16.47.23
Belven e Jone annuirono a quelle parole di Galgan e presero a seguirlo con lo sguardo.
Il cavaliere allora raggiunse la staccionata dell'osteria, dove vi erano quelle persone intente a discutere con una certa animosità.
“Eppure” disse uno di quelli “vi assicuro che quell'uomo così mi parlò... affermando che nulla è grande o piccolo a questo mondo e nel resto di ciò che esiste.”
“Neanche noi uomini?” Chiese un altro di quelli.
“Neanche gli uomini.” Rispose il primo che aveva parlato.
“Che assurdità!” Esclamò uno altro dei presenti. “Vuoi forse dire che le bestie sono simili a noi altri?”
“Si, secondo quel dotto.” Annuì il primo.
“E' sacrilegio!” Sbigottito uno di quelli.
“No, è la Natura.” Fece il primo. “Secondo quel saggio gli uomini sono i padroni della Terra solo perchè hanno visto evolversi la propria intelligenza a dispetto delle altre fiere.”
“Attenti con questi discorsi...” arrivando l'oste con una bottiglia di vino “... rischiate di finire sul rogo.”

Guisgard
01-10-2014, 17.00.34
Guisgard fissò Altea e sorridendole annuì.
“Si...” disse poi al monaco “... fu proprio Frate Nicola a dirmi di giungere qui per vedere il Codice Ardeliano... devo vederlo... anche solo per un momento... ve lo chiedo in Nome di Dio.”
Il monaco annuì e fece loro cenno di seguirlo.
Uscirono così dalla navata e raggiunsero delle scale laterali, fino a comparire nello spiazzo antistante la chiesa.
Da qui poi scesero verso le rocce su cui era addossata la chiesa, ritrovandosi davanti ad una porta di legno fissata nella pietra.
Il monaco estrasse una chiave dalla tasca ed aprì quella porta.
Un attimo dopo Guisgard, Altea e i cinque dell'equipaggio entrarono in un'austera grotta.
Un Crocifisso era inchiodato alla parete rocciosa e su un piccolo spuntone di pietra vi era la statua dell'Arcangelo Michele.
“In quel punto” indicando la statua il monaco “apparve San Michele...”
E sotto la statua erano incise queste parole sulla nuda roccia:

“Io sono l'Arcangelo Michele e sono sempre al cospetto di Dio.”
http://www.incampania.com/assets/img/Turismo/big/michelemaddaloni.jpg

Galgan
01-10-2014, 17.06.13
-Invero, più che padrone, direi custode, buon messere-

La mia voce, dall'alto di Pegaso, si intromise nella conversazione, mantenendosi neutra;

-E questo, perché, di sicuro, il mondo ha un solo Padrone, e costui non è d'umana stirpe-

Mi avvicinai ancora, poi ripresi;

-Ma ditemi senza timore, buon uomo, chi è il dotto che vi ha elargito quelle conoscenze che andate divulgando?-

Altea
01-10-2014, 17.19.53
Il monaco fece cenno di seguirci, mi chiedevo il motivo per cui avesse cambiato opinione avendo nominato frate Nicola..ovviamente, egli era noto pure come un grande esorcista.
Lo seguimmo nella parte antistante la chiesa tra le rocce, una strada leggermente impervia e ci trovammo di fronte a una porta proprio tra le rocce.
Il monaco la aprì e per entrare dovetti leggermente abbassare la testa come in segno di inchino...era una grotta.
Vi era leggermente buio ma la luce entrò da quella porta e sopra uno spuntone di roccia apparve la statua maestosa dell' Arcangelo.
Mi avvicinai a Guisgard facendomi il segno della croce rivolta alla statua.."Forse, milord, il Codice sta proprio li..dove apparve l' Arcangelo al cospetto di Dio, che scelse di essere tra le sue schiere di Angeli come un grande guerriero, non pensate?".
"E' qui il manoscritto? E diteci, come mai il Codice Ardeliano è stato posto proprio in questo luogo e non è rimasto a Capomazda?" chiesi al monaco incuriosita.

Clio
01-10-2014, 17.19.55
"Sei un vigliacco, dunque, oltre che un ammutinato... E io che mi sono sempre fidata di te.." sentenziai a Yanos "Io non vi ho detto che potevate usare la mia nave.. altrimenti perché vi avrei consegnato la perla? Mi servono i cannoni dell'Hydra per respingere la nave di Picche..".
Mi mancava l'aria.
La mia nave, la mia casa. Non potevano portarmela via.
Guarda il lato positivo, non morirà con te.
Era troppo tardi, non potevo combattere contro tutti loro.
Non c'era nemmeno tempo.
Sorrisi forzatamente a Barbaleone.
"Vai, tranquillo... non ce l'ho con te.." sorrisi nuovamente "Abbi cura della mia nave e del mio equipaggio..".
Trattenni a stento le lacrime mentre mi voltavo indietro.
"Andiamo.." a Vivas e agli altri "Vediamo di inventarci qualcosa..".

Guisgard
01-10-2014, 17.52.14
“Il manoscritto è in questa grotta.” Disse il monaco ad Altea. “E questo luogo fu scelto perchè qui, dopo aver superato le terribili Questioni, Ardea sfidò il misterioso cavaliere.”
Indicò allora qualcosa che a stento brillava al mistico chiarore delle candele.
Era una mensola di marmo bianco incastonata tra le rocce.
E sopra vi era un antichissimo manoscritto.
“Il Codice Ardeiano...” mormorò Guisgard, per poi avvicinarsi al libro.
Lo aprì e iniziò a sfogliarlo.
Pagina dopo pagina si mostrò ogni parola ed ogni illustrazione che narravano l'epopea del più grande cavaliere di Capomazda e dunque del mondo intero.
Ed alla fine del poema, tratto da un frammento del diario del duca Andros, Guisgard lesse delle misteriose parole:

“Dov'è incerto il cammino
cerca il passo del tuo Destino.
Non troverai strade, ma sentieri,
verso il domani e senza più il ieri.
Il primo a custodirlo fu un Verziere,
nascosto in un palazzo senza cavaliere.
Là, a Nolhia si erge quell'antica dimora,
dove, si, il Fiore Azzurro sbocciò in un'ora.”
http://www.antika.it/wp-content/uploads/2012/07/scrittura-nei-manoscritti-nei-monasteri-medievali.jpg

elisabeth
01-10-2014, 17.55.05
Povero Nettuno......troppo realista e credulone....il male Nettuno...il male era tangibile....si poteva toccare ..come si tocca il proprio amante......." bene..anche il Capitano ......e' svanito.....chi puo' essere stato ?......il Demonio ?.......".....Ero troppo sarcastica......ma la cosa non mi dispiaceva....vidi...pero' con la coda dell'occhio la sagoma di una donna fuggire via.......fu...l' impulso che mi fece correre nel corridoio......per inseguire quel corpo di donna.....e mi infilai in una stanza.....era buia.....ma in un angolo c'era una donna di spalle....." Chi siete....siete sopravvissuta alla morte ?......avete bisogno di aiuto ?......".....rimasi ferma al centro della stanza......

Guisgard
01-10-2014, 18.00.00
Yanos non si voltò indietro.
E con lui andarono via anche Barbaleone e Taborn.
Dopotutto non potevano scappare dall'isolotto senza l'Hydra.
Ma quando poi si ritrovarono sul ponte del veliero, vedendo che la nave di Picche aveva ormai bloccato l'ingresso del porto, compresero che fuggire con l'Hydra sarebbe stato un suicidio.
“Che io sia dannato...” disse Barbaleone “... quella nave è velocissima...”
“Già.” Scuotendo il capo Yanos. “Abbiamo perso troppo tempo...”
“Cosa facciamo?” Chiese Taborn.
“Dobbiamo cercare un'altra imbarcazione per lasciare indisturbati l'isolotto...” mormorò Yanos “... compararla o anche rubarla...”
Nel frattempo, rimasti soli, Clio, Emas, Vivas e Cid cominciarono a pensare cosa fare.
“Direi di raggiungere il castello, dove si sono nascosti gli altri.” Propose Emas.
“Si, buona idea.” Annuì Vivas. “Siete d'accordo?” Chiese a Clio.



Intanto, sulla nave di Picche, erano cominciate le manovre per attaccare l'isolotto.
“Cavallo mangia alfiere...” disse Burmid “... hihihihihihihi...”
“Scacco matto.” Fece Samoa, muovendo la regina.
“Per Diana!” Esclamò Burmid. “Non mi ero accorto di essere sotto scacco! Avete una fortuna sfacciata!”
“Negli scacchi la fortuna non conta.” Disse Samoa.
“La fortuna conta sempre.” Annuì Burmid.
“Signore...” avvicinandosi uno dei suoi “... tra breve l'isolotto sarà a tiro.”
“Hihihihihihi...” compiaciuto Burmid.
E dopo essere rimasta per un po' sulla finestra della stanza, Matiz volò via, proprio verso l'isolotto.

Guisgard
01-10-2014, 18.05.36
Elisabeth era là, nella vaga penombra di quella stanza, a fissare quella sagoma di donna a pochi passi da lei.
Poi ad un tratto la luce.
Nettuno entrò con la lampada e squarciò la penombra.
“E' un vestito...” disse per poi avvicinarsi a quella che fino ad un attimo fa era sembrata una sagoma “... un vestito appeso al muro... è chiaro che ormai non vi è più nessuno qui... l'equipaggio, il capitano e anche eventuali passeggeri, come testimonia proprio questo vestito appeso, sono tutti morti... o almeno svaniti chissà dove...”
Ma proprio in quel momento si udì il fischio di una nave.
“Una nave?” Stupito Nettuno.

Altea
01-10-2014, 18.06.19
Annuii alle parole del monaco ed egli indicò una mensola di marmo tra le rocce..come a farli da leggio vi stava il Codice Ardeliano.
Guisgard si avvicinò e lo sfogliò, lo guardai..fu come un rituale che si tramandava da generazioni..ascoltai le sue ultime parole ma senza avvicinarmi..quel manoscritto apparteneva a lui in un certo senso..alla sua stirpe.
Alle parole di Guisgard guardai gli altri, quella era la indicazione da dove iniziare la ricerca del Fiore Azzurro?
"Milord Guisgard, se non sbaglio il Frate Nicola disse vi era pure un petalo del Fiore Azzurro nel manoscritto? Forse è questo il primo indizio..andare in questo posto? Nolhia?" scossi il capo "Non sono convinta..sbocciò in un' ora ma..a fronte di cosa? Forse lo scopriremo laggiù" dissi pensierosa.
Ad un tratto realizzai che stavo in quella grotta davanti all' Arcangelo Michele, ed avevo contribuito in parte a far si che Guisgard potesse vedere quel manoscritto..questo mi risollevò il cuore dai dubbi e dal pianto di prima..forse ora avevo trovato il mio posto, senza invadenza.

Clio
01-10-2014, 18.11.25
Annuii a Emas, guardando la fortezza.
"Andiamo.." mormorai "Ci sarà pur qualcuno che possa organizzare le difese, no?".
Doveva pur esserci un modo.
Nonostante tutto, pensai, ero un po' sollevata.
Ora potevo decidere soltanto per me stessa, senza la responsabilità del mio equipaggio.
Mi sentivo sollevata, più libera.

elisabeth
01-10-2014, 18.22.21
La luce squarciò le tenebre.......e Nettuno mi mostrò....un abito appeso alla paratia.........mi prese una rabbia inaudita...e non seppi trattenermi.....mi scagliai contro quell'abito strappandone ogni parte..........qualcuno era entrato in quel posto.....voleva che uscissi di senno ?......." Solo fantasmi...gente risucchiata da non non si sa cosa......mi credete una pazza ?......"....il fischio...di una nave...ci avevano avvistato........il fischio di un nocchiere....vivo speravo...da piccola al porto amavo osservare le navi che attraccavano............" Andiamo sul ponte Nettuno e spero che siano anime vive......."..........iniziai a percorrere il corridoio a ritroso...salendole strette scale che portavano al ponte...l'aria era fresca........da lontano scorgevo la sagoma di una nave....ma a quel punto non ero piu' sicura di nulla

Guisgard
01-10-2014, 19.29.35
“Credo che queste parole” disse Guisgard ad Altea e agli altri “nascondano qualcosa... vanno decifrate, interpretate... e forse la risposta la troveremo a Nolhia...”
“Nolhia?” Ripetè Irko.
“Si...” annuì Guisgard “... una delle più antiche città del regno... ci recheremo là per scoprire cosa nascondono le parole appena lette...” chiuse il manoscritto e segnò con dito tre volte una delle pietre.
Si inginocchiò poi davanti al Crocifisso e alzatosi salutò la statua dell'Arcangelo.
“Chi fra voi ha buona memoria” rivolto ad Altea ed ai suoi uomini “fissi nella mente quelle parole. Le studieremo a bordo. Ora andiamo.”

Guisgard
01-10-2014, 19.35.02
“Signore, il porto sembra quasi sgombro...” disse uno degli uomini a bordo, fissando l'isolotto con un cannocchiale “... si saranno nascosti nella fortezza che domina il borgo.”
“Hihihihihihi...” divertito Burmid “... sarà più facile stanarli... hihihihihihihi...”
“Signore... vedo che c'è un veliero nel porto...”
“Ah, si?” Meravigliato Burmid. “Meglio. Hihihihihihihi!”
“Posso vedere?” Chiese Samoa.
Prese il cannocchiale e guardò in direzione del porto.
“E'... l'Hydra...” mormorò “... possibile siano ancora là? Eppure pensavo che...”
“L'Hydra?” Ripetè Burmid. “Dunque i vostri compari corsari?”
“Si...” rispose Samoa.
“Hihihihihihihihi!”
“Al vostro ordine apriremo il fuoco, signore.”
“Ottimo...” annuì Burmid “... hihihihihihi...” si voltò poi intorno “... dov'è?”
“Signore?” Stupito il suo uomo.
“La mia mia gabbianella, idiota!”
“Non saprei...”
“Starà riposando sull'albero di trinchetto...” allegro Burmid “... speriamo che il nostro cannone non la svegli... hihihihihihi...”



Nel frattempo Clio, Emas, Vivas e Cid avevano raggiunto la fortezza che dominava dall'alto quell'isolotto.
Al suo interno vi era già gran parte della popolazione e nel vedere arrivare i quattro subito la porta si aprì per farli entrare.
Vivas allora si affacciò da una delle finestre e vide la nave di Picche che bloccava l'accesso al porto.
E l'Hydra era ancora al suo posto.
“Pare che i nostri ex compagni” disse “siano rimasti bloccati.”
“Saranno i primi ad essere colpiti se resteranno a bordo.” Fece Emas.
“Magari sono già scappati via come ratti...” mormorò Vivas.
Anche Cid fissava il porto.
Ma proprio in quel momento arrivò Matiz.
La gabbianella blu si posò sulla finestra davanti a loro.
“Sei qui...” avvicinandosi all'uccello Cid “... ma lui non è più qui... è partito...”
Matiz allora volò via, nella sera ormai prossima ad avvolgere il mare.
http://3.bp.blogspot.com/-Ogq5bB5n1KA/Uee35pedq4I/AAAAAAAAi9w/s-Tmze1qBBQ/s640/gabbiano+al+tramonto_thumb%5B3%5D.jpg

Guisgard
01-10-2014, 19.37.20
Elisabeth e Nettuno salirono sul ponte e la videro.
Una grande nave ammiraglia, battente bandiera Capomazdese, li aveva avvistati.
Dal suo ponte di comando si potevano vedere alcune sagome.
Si avvicinava a grande velocità, fischiando.
Nettuno allora cominciò ad agitare le braccia per attirare l'attenzione di quel vascello.
“Siamo salvi...” disse ad Elisabeth “... si, salvi, grazie al Cielo!”
La nave si avvicinò ancora e poi fece calare in mare una lancia con sopra alcuni uomini.
Poco dopo la scialuppa raggiunse la nave ed alcuni marinai con un ufficiale salirono a bordo.
“Siamo ufficiali di Sua Signoria lord Dominus...” l'ufficiale ad Elisabeth e a Nettuno “... chi siete e che nave è questa su cui viaggiate?”

Guisgard
01-10-2014, 19.40.33
“Conoscenze...” disse sarcastico l'oste a quelle parole di Galgan “... io direi veleno, altroché! Veleno con cui finire male se qualcuno lo sente parlare!”
“Cosa puoi saperne tu?” L'uomo all'oste. “Tu sai solo di cibo e vino!” Guardò poi Galgan. “Salute a voi, cavaliere. Mi chiedete di quel dotto? Era un uomo anziano... aveva lunghi capelli grigi, barba e due occhi vivi... indossava un mantello scuro e parlava con un accento da forestiero... si avvicinò a me per chiedere un'informazione circa un luogo da raggiungere e vedendo che con me vi era mia moglie intenta a recitare il Santo Rosario allora cominciò a parlarmi di queste cose, affermando che non vi sono dei in cielo, sulla terra e neanche nei mari... e men che tutto un Dio Cattolico aggiunse.”
Belven e Jone ascoltavano interessati da lontano.
“Non dovresti raccontare queste cose ad un cavaliere.” Rivolgendosi uno dei presenti a quello che parlava con Galgan. “Potresti finire nei guai.”
“E perchè?” Mormorò l'uomo. “Non le ho dette certo io queste cose. Io racconto solo ciò che mi ha detto quel saggio.”
“Ma sembri dar molto credito a quelle sue fandonie.” Fissandolo l'oste.
“Si parla per parlare...” bevendo del vino l'uomo.

Altea
01-10-2014, 19.51.22
Ebbene si...si doveva interpretare pure quelle parole..ma pure lui era concorde di andare a Nolhia.
"Scrivo io nel mio taccuino milord..me lo ricordo a memoria" dissi sorridendo "in questo nessuno mi batte".
Salutai il monaco e chiesi la benedizione e seguii Guisgard e i suoi uomini sul veliero e mi recai subito in camera.
Presi la chiave dalla mia piccola borsetta di velluto e aprii il secretaire dove era riposta la corona e il mio quaderno di appunti di anni e scrissi quelle frasi accuratamente senza nemmeno uno sbaglio.
Lo richiusi e lo riposi dentro..ora a maggior ragione doveva essere ben custodito e sorrisi.."Oh, milord..non ha una buona memoria..uh..devo andare a in cucina".
Corsi da Champenuan e mi sedetti.."Bene tutto è fatto, ovviamente spetta a Guisgard narrarvi il tutto, non a me..devo iniziare a tagliare le patate? O cucinare?" dissi con naturalezza mentre preparavo del the caldo per tutti..e lo feci servire e mi sedetti sul tavolo della cucina a berlo pensando a quelle parole...e al mio dubbio..non sarebbe stato ora cosi facile..troppo facile.

Galgan
01-10-2014, 22.54.54
Il mio sguardo si fece gelido, e lentamente abbracciò l'intero, chiassoso auditorio; tuttavia, cercai di mantenere ancora calmo il tono della voce;

-Invero, non bisogna insultare l'Altissimo, nei fatti, nelle parole e nei pensieri; ma questo non per timore di una punizione terrena, ma per lo stesso sgomento che può rappresentare l'atto in se.
Se, da figli, offendiamo chi ci ha dato la vita, compiamo un abominio, a dispetto della reazione di chi ha subito l'insulto-

Volsi un istante lo sguardo verso sir Belven e Jone; sotto i miei modi pacati, seppur dal piglio severo, stavo provando una strana bramosia, la brama del segugio che ha fiutato una traccia, traccia che può essere debole, magari destinata ad estinguersi, eppure tale da non lasciare indifferente il cane.
Il mio sguardo tornò a posarsi sull'uomo che beveva vino;

-La vostra fede è tanto labile, che un qualunque dotto può minarla?
Dovreste dolervi per questo.
Ma ditemi, quanto tempo fa avete visto quell'uomo?
Vi disse dove era diretto?-

Clio
02-10-2014, 00.32.34
Distolsi lo sguardo dall’Hydra.
Cosa ci facevano ancora lì? Se avevano abbandonato la mia nave se la sarebbero vista con me, razza di idioti.
Imprecai tra i denti.
“Vado a cercare di capire come hanno pensato di organizzare le difese… Questi non mi sembrano soldati, avranno bisogno di una mano.. Se quei vigliacchi hanno abbandonato la mia nave, vado laggiù a sparare con i miei cannoni, sia chiaro..” mormorai, per poi voltarmi per un secondo verso Cid.
Mi accorsi così della gabbanella e sorrisi, per poi posare per un momento la mano sulla spalla del ragazzino.
Gli sorrisi e mi allontanai.
Qualcosa avranno pur avuto in mente. Odiavo sentirmi inutile. Ero rimasta per difenderli, ma senza Hydra ero solo un uomo in più, e Barbaleone aveva ragione, non avrei fatto la differenza.
Avranno avuto dei cannoni, o qualcosa. Dovevo scoprirlo.

Guisgard
02-10-2014, 16.19.00
Clio lasciò i suoi compagni e attraversato il vasto cortile del castello raggiunse poi le scale.
Da qui, seguendo le voci nervose, arrivò fino in cima alla più alta torre della fortezza, dove molti si erano riuniti per respingere un attacco che ormai sentivano imminente.
Qui alcuni uomini del posto si stavano assicurando del funzionamento dei mortai puntati verso il mare e delle munizioni a loro disposizione.
In quello stesso istante arrivarono anche Emas, Vivas e Cid.
“Allora...” disse Emas fissando i cannoni “... come stiamo messi?”
“I connoni funzionano perfettamente” spiegò uno degli uomini “ma le munizioni non sono poi tantissime.”
“Dannazione...” scuotendo il capo Vivas.
“Beh, io sono cannoniere” fece Emas “e posso dirvi che si può utilizzare di tutto in una bocca di mortaio. Pietre, schegge di ceramica, chiodi, persino posate. Dunque raccogliete tutto ciò che trovate. E alla svelta.”
“Vuoi tener testa a quel vascello con pietre e forchette?” Stupito Vivas.
“Hai un'idea migliore?” Sbottò Emas. “Forse vuoi fare tu da proiettile per uno di questi cannoni?”

elisabeth
02-10-2014, 16.24.09
La nave sembrava più grande di quella au cui eravamo........batteva la bandiera di Capomazda......e Nettuno si stava sbracciando.....perché secondo lui tutto era finito...... " Non ti ricordi come ti chiami....non sai chi sei.....e che fai nella vita....e pensi che tutto ormai e' sistemato........spero che le vostre previsioni siano corrette.......".......una scialuppa si affiancò alla nave che ci ospitava..... E alcuni ufficiali salirono a bordo.......guardai Nettuno......e compresi che almeno di vista non si conoscevano.......Ottimo....sembrava un buon punto di partenza.....Andiamo Nettuno......adesso e' il momento di riprendere il comando..."........

Guisgard
02-10-2014, 16.35.13
“Siamo naufraghi...” disse Nettuno all'ufficiale “... la zattera legata allo scafo di questa nave è il mezzo con cui siamo arrivati qui. Ma salendo poi a bordo abbiamo trovato solo silenzio e desolazione. L'equipaggio ed i passeggeri devono essere tutti morti. Questo è il diario del capitano...” dandolo all'ufficiale.
“Capisco...” mormorò l'ufficiale, per poi sfogliare quel diario “... e i vostri nomi?”
“Io mi chiamo Nettuno” rispose il naufrago “e lei Symoin...” indicando Elisabeth.
“Siete fortunati allora che passava da qui.” Fece l'ufficiale. “Questa nave sta andando alla deriva.

Clio
02-10-2014, 16.40.06
Osservai lo scenario pensierosa.
Non avevo mai combattuto da una fortezza, tecnicamente era più resistente di una nave, certo, ma era comunque strano.
"Io non sono un cannoniere quindi potrei dire sciocchezze.." guardando Emas "Quella nave sarà anche enorme ma è fatta di legno come la nostra.. non c'è la possibilità.. non so, di incendiarla in qualche modo?" lanciando un'occhiata al mare.

elisabeth
02-10-2014, 16.43.33
Che Fortuna pensai.........cosa potevo chiedere di più dalla vita........magari che ci ospitassero sulla loro nave e mi portassero.....dove.....non lo sapevo ma lontana da Symoin.." Siamo stati fortunati.....e magari lo saremmo di più se ci ospitaste sulla vostra di nave.....questa desolazione e' un po' sinistra....".......

Guisgard
02-10-2014, 16.58.55
“Tecnicamente si...” disse Emas a Clio “... ma non fino a quando resterà a quella distanza da noi...”
Infatti la nave di Picche si era fermata a poca distanza dall'accesso al porto.
“Perchè mai è ferma là?” Chiese uno degli uomini del borgo.
“Per non essere colpita, ovvio.” Rispose Vivas.
“Ma neanche loro possono colpirci da lì.” Fece l'uomo.
“Temo invece che quel loro cannone abbia la gittata per raggiungerci...” mormorò Vivas “... tu cosa ne pensi, vecchio mio?”
“Si, temo anche io...” annuì nervosamente Emas “... però non perdiamo tempo... teniamoci pronti a sparare, nel caso decidesse di avvicinarsi... dopotutto, anche se arrivasse a colpirci, da quella distanza neanche il loro cannone può sfondare le mura di questa fortezza.”
“Ne sei certo?” Fissandolo Vivas.
“Almeno spero...” pensieroso Emas.



Intanto, sulla nave di Picche, i preparativi erano in atto per l'imminente azione.
“Hihihihihihihi... avanti, voglio sentire un po' di musica...” divertito Burmid.
“Miriamo subito al castello, signore?” Chiese uno dei suoi.
“No, prima sul porto.” Rispose Burmid. “Magari qualche anima pia è ancora là, credendosi al sicuro... hihihihihihihihihi...”
Un attimo dopo i cannoni della nave aprirono il fuoco sul porto, mandando in pezzi una ad una tutte le abitazioni e i magazzini.
E la morte in breve raggiunse l'isolotto, sotto gli occhi indifferenti del crudele Burmid.
http://theblondeatthefilm.files.wordpress.com/2014/07/captain-blood-pirate-attack-2.jpg?w=658&h=386

Guisgard
02-10-2014, 17.07.41
Champenuan prese anch'egli una tazza di te.
“Dopo” disse poi ad Altea “controllate la cottura di quei biscotti di pastafrolla e confettura. Appena pronti li porterete al capitano. Sono i suoi preferiti. Naturalmente accompagnati da una tazza di tè al limone.”
La Santa Caterina, in quello stesso istante, riaccese i suoi motori e poco dopo decollò di nuovo.
Lasciò il Monte Sacro e si diresse verso Nolhia, attraversando un cielo cupo e carico di malinconiche nuvole grigie.

Altea
02-10-2014, 17.15.04
Alzai gli occhi quasi sbuffando..pure dovevo servirlo? Non poteva entrare in cucina e prenderselo il the.
Controllai bene i biscotti..se si fossero bruciati mi avrebbe gettata giù dalla nave in volo..pensai ridendo.
Il veliero, infatti, spiccò il volo con la sua fierezza..solcava le nuvole in un Cielo incerto e cupo.
Sfornai i biscotti e li misi su un piatto e lo posi in un vassoio di argento assieme al the.
"E' tutto pronto Champenuan, vado a portare il the a milord..dove si trova?".

Clio
02-10-2014, 17.15.27
Annuii a Emas.
"Speriamo.." abbozzando un sorriso "Hai ragione, comunque, teniamoci pronti..".
Non era la prima volta che aiutavo gli uomini con i cannoni, dopotutto.
D'un tratto il un rombo squarciò il silenzio.
Avevano iniziato a fare fuoco sull'isolotto.
Non miravano alla fortezza, però, ma al porto.
Distolsi lo sguardo, per concentrarmi sui cannoni, dovevamo essere pronti.
Un conto è distruggere un villaggio di pescatori, un'altra cosa è abbattere le mura di una fortezza. Almeno, sperai.

Guisgard
02-10-2014, 17.31.01
“Probabilmente nella sala di comando, per decidere la rotta.” Disse Champenuan ad Altea. “Dopo una partenza è sempre là.”

Guisgard
02-10-2014, 17.36.34
Dalla fortezza, Clio e gli altri potevano vedere il porto ed il piccolo bordo bersagliati dalla pioggia incandescente generata dai cannoni della nave di Picche.
Alcuni abitanti dell'isolotto erano rimasti là, convinti di potersi salvare chiudendosi in bettole o scantinati.
Ma non fu così.
Tutto il borgo, in pochi minuti, fu fatto saltare in aria a colpi di cannonate.
“Vigliacchi...” disse con astio Emas.



Nel frattempo, sulla nave di Picche, Burmid osservava compiaciuto quello spettacolo di morte.
“Ora la nave pirata... hihihihihihihi...” ordinò ai suoi.
“Signore, perchè?” Chiese Samoa.
“Perchè no?” Fissandolo Burmid. “Avete forse pietà per quei cani?”
“No, li detesto.” Rispose Samoa. “Soprattutto quella sciocca ragazza. Ma a bordo vi è un mio compagno e...”
“Ah, sciocchezze.” Sentenziò Burmid. “Quella nave è ferma nel porto, non vi sarà più nessuno a bordo.”
“Allora perchè attaccarla?” Domandò Samoa.
“Così nessuno penserà ad una possibile fuga dall'isolotto...” sorridendo Burmid “... ormai è deciso... sarà la loro tomba... hihihihihihihi... basteranno pochi colpi all'albero maestro... hihihihihihihi...”
Un attimo dopo tre cannonate raggiunsero l'albero maestro dell'Hydra, spezzandolo in due.
Tutto ciò sotto gli occhi di quelli nella fortezza.
“Bastardi!” Gridò Emas.

Altea
02-10-2014, 17.36.57
Annuii...posi il vassoio in una saletta, non mi sembrava il posto adatto una sala di comando per prendere il the.
Uscii sul ponte, vi era un vento leggermente fresco e lentamente salii sulla sala di comando.."Milord Guisgard..siete qui? Vi ho preparato il the, non mi sembrava il caso di portarvelo qua..e non siate preoccupato..rilassatevi ora".
E mi feci più avanti per vedere se era veramente li...forse mille dubbi lo tormentavano, ma non era il solo.

Guisgard
02-10-2014, 17.43.07
“Naturalmente.” Disse l'ufficiale ad Elisabeth. “Sarete ospitati sulla nostra nave. Venite, prego, la lancia ci sta aspettando.” Guardò poi i suoi uomini. “Raccogliete tutti i documenti e le cose preziose a bordo di questa nave. Poi la lasceremo andare alla deriva.”
Fece poi cenno ad Elisabeth e a Nettuno di seguirli.
Scesero sulla lancia e raggiunsero la nave ammiraglia.
Sullo scafo vi era scritto il nome “Regina d'Afravalone”.
E una volta a bordo furono condotti dal capitano.
“Capitano Velv...” bussando ad una porta l'ufficiale che era con loro “... a bordo di quella nave vi erano solo quest'uomo e questa donna.” Indicando i due naufraghi al capitano.
Era questi un uomo di bell'aspetto, dai lunghi capelli neri e lo sguardo cupo.
http://mediafiles.cineplex.com/Blog/French/Autres%20formats/350X350new-world.jpg

Clio
02-10-2014, 17.59.52
Non so dire che cosa urlai.
Tutto accadde in fretta, sotto i nostri occhi.
Per un momento mi parve di sprofondare, che la terra tremasse sotto i miei piedi.
E forse tremava davvero.
La mia nave, la mia nave.. i miei ragazzi.
Pregai che fossero già scappati, anche se ero furiosa con loro non volevo la loro morte.
Ma la sua sì.
Lenta e dolorosa, possibilmente per mano mia.
"La pagherai.." mormorai tra i denti "La pagherai per questo.." quasi potesse sentirmi bisbigliare.
La mia Hydra, la mia nave, la mia casa..
"Maledetti.." imprecai "Maledetti..".

Guisgard
02-10-2014, 18.23.10
Altea entrò nella Sala dei Comandi, illuminata da diversa lampade che rilasciavano bagliori policromi.
Vide allora tre figure in piedi davanti ad un tavolo, che fissavano una mappa semi cilindrica alla parete.
“Attraverso la Stella del Nord” disse Guisgard ai suoi due compagni “finiremo per tracciare una latitudine troppo larga... direi di fissare la rotta seconda la Cintura di Orione...”
“Bene.” Annuì Palos.
Poi, alla voce di Altea, i tre si voltarono verso di lei.
“Oh, siete benedetta.” Sorridendo il presunto impostore.
“Portate da bere a tre poveri assetati.” Rise Palos.
Ed anche Irko annuì.
I due presero così ciascuno una tazza di tè e alcuni di quei biscotti.
“Bene, allora fissiamo la rotta stabilita.” Annuì Guisgard. “Ora fate pure una pausa, ma poi dopo sotto a lavorare.”
I due ringraziarono con un cenno del capo.
“Beh, io preferisco prendere il te sul ponte di comando.” Fece Guisgard. “Lo gusterò fissando il cielo cupo. Almeno avrò qualcuno col mio stesso stato d'animo.” Aggiunse ironico. “Mi fate compagnia, milady?” Chiese poi ad Altea.

Guisgard
02-10-2014, 18.28.25
Sotto i loro occhi l'albero maestro dell'Hydra si spezzò, per poi cadere in mare.
“Ci vendicheremo, capitano...” disse con astio Emas a Clio “... ci vendicheremo...”
Ma proprio in quel momento la prua della nave di Picche cominciò ad aprirsi, fino a mostrare lo spaventoso mortaio che aveva affondato il Gozocuda di Barbaleone.
“Preparatevi, stanno per colpirci!” Gridò Vivas.
“Tutti al riparo!” Urlò Emas. “Tutti a terra!”
Poi un sordo boato.
Alcuni secondi e una terrificante esplosione avvenne sulle mura della fortezza.
Un colpo tremendo che fece sussultare la torre e che diffuse nell'aria decine e decine di detriti fatti di pietrisco e frammenti di malta secca.
Poi un muro di polvere, denso e scuro, avvolse tutti loro.
“State... state tutti bene?” Dopo un po' la voce di Emas che tentava di sollevare la testa. “Siete tutti interi?”
“Si, credo di si...” guardandosi intorno Vivas “... sono pieno di polvere e detriti, ma sto bene... Cid? Ci sei?”
“Si...” tossendo il ragazzino “... si!”
Erano tutti salvi.
Il colpo, raggiungendo le mura, aveva solo scalfito la robusta costruzione, sollevando tanta polvere e qualche detrito piccolissimo.

Altea
02-10-2014, 18.37.23
La stanza si illuminò e vidi non era solo..stava segnando la rotta da prendere verso Nolhia immaginavo...solo non era una rotta marina ma celeste sembrava.
Rimasi a guardare la mappa...i tre iniziarono a ironizzare come sempre ma sorrisi..per fortuna ero benedetta.
"Sul ponte di comando milord?" dissi sospirando "allora vado a prendere il vassoio nella saletta dove l'ho posato..certo vi farò compagnia..a meno che voi non temiate la mia presenza" dissi ironicamente.
Ritornai nella saletta e presi il vassoio e lo raggiunsi..mi stava prendendo in giro o faceva sul serio ma dovevo usare indifferenza.
Posai il vassoio su un tavolo di legno intarsiato.."Prego milord Guisgard..ditemi cosa vi preoccupa? Il viaggio o altro? Devo dirvi pure io sono cupa come questo cielo ma di carattere..solo con poche persone mi apro..quelle che mi mostrano il loro affetto e la loro vera stima verso me" e lo guardai notando, appunto, una certa inquietezza nei suoi occhi.

Guisgard
02-10-2014, 18.58.41
Guisgard e Altea salirono sul ponte di comando, per poi entrare in una piccola saletta semiaperta, racchiusa da grosse vetrate.
Il presunto impostore indicò due sfarzosi seggi in pelle e con un cenno della mano pregò la dama di accomodarsi.
E lo stesso fece lui.
Presero così il tè in quel piccolo ambiente, che permetteva loro, attraverso le vaste vetrate, di poter osservare lo sterminato cielo che stavano attraversando.
“Si, anche il cielo sembra essersi incupito...” disse piano il Taddeide, sorseggiando poi del tè “... e vi prego, smettete di chiamarmi milord... lo fanno tutti, ma non sono signore di nulla... non ho un regno, né una terra...” posò la tazza su un pregiato tavolino in ebano “... spero solo che Nolhia ci dia buone notizie...” sussurrò pensieroso “... ma ditemi di voi...” voltandosi a fissarla ed accennando un lieve sorriso “... parlate... parlate di ciò che più vi aggrada... è tanto tempo che non mi fermo a parlare con una ragazza...”
Ma proprio in quel momento arrivò qualcuno.
“Oh, capitano!” Esclamò Yolanda. “Che bello quassù!” Guardandosi intorno. “Si possono quasi toccare le nuvole! E che buon profumo di tè! Me ne versi un po' anche a me, Altea? Sei così brava come donna di servizio!” Per poi sedersi accanto a loro.

Altea
02-10-2014, 19.14.25
Guisgard mi portò in una saletta e mi sedetti vicino lui su uno sfarzoso seggio e sorrisi quando mi disse potevo chiamarlo col suo nome, mi rabbuiai leggermente quando proferì era senza regno e titolo..no..lui lo aveva quel titolo e lo avrebbe mostrato a tutti.
Quando mi chiese di parlare di me rimasi stupefatta, forse un pò mi irrigidii poichè non avevo molta confidenza con lui ma capii voleva conoscermi meglio.
"Davvero? E' da molto non parlate con una ragazza...allora sono fortunata ad esserlo dopo tanto tempo..avete ragione, Guisgard, non sappiamo nulla di entrambi" stavo continuando quando a sorpresa entrò Yolanda..pensavo fosse scesa dal veliero.
Posi la tazzina e la fissai severa.."Non sono una donna di servizio..a dire il vero, ero stata invitata qui da Guisgard, strano..hai perso le buone maniere insegnate a corte, Yolanda? Se vuoi del tè puoi trovarlo in cucina, è ancora caldo e Champenuan ti indicherà dove sono le tazzine."
Mi voltai verso Guisgard sorridendo e facendogli l' occhiolino.."Dunque parlare di ciò che più mi aggrada" sentivo la presenza minacciosa di Yolanda dietro me, speravo non mi strozzasse ma mi feci seria "voi pensate, Guisgard, esista il Vero Amore? Io ho appena rifiutato una proposta di matrimonio..dal capitano Velv..poichè mi ero illusa, pensavo di amarlo..secondo voi come si fa a capire quando si prova il vero amore?" e lo guardai negli occhi e osai maliziosamente "ad esempio..guardandovi ora nei vostri occhi mutevoli come il cielo e il mare sento il mio cuore battere forte..pensate mi stia innamorando di voi?".

Clio
02-10-2014, 19.21.12
Alzai gli occhi su Emas, sorridendo appena.
“E’ soltanto Clio, ormai…” lanciando una breve occhiata alla mia nave distrutta “Serve una nave per essere un capitano..”.
Ma poi la nave di picche sfoderò l’immenso cannone, e lo puntò sulla fortezza.
Un attimo, un istante di terrore.
Macerie, pietre, un gran polverone.
Ma niente.
Non erano riusciti a scalfire le mura.
“Non hanno altra scelta, devono avvicinarsi per forza..” urlai, tra il frastuono “Teniamoci pronti a contrattaccare…”.

Guisgard
02-10-2014, 19.43.22
Nel discutere sopra il Poema Cavalleresco, Torquato Tasso scriveva che essere cavaliere non è un privilegio, né un dovere e neanche un diritto.
Non è appartenere ad una classe sociale e neppure una missione.
Essere cavaliere è una vocazione.
La vocazione a difendere il Bene combattendo il Male.
Ma mentre tutti possono combatterlo, pochi sanno davvero riconoscerlo.
Santa Caterina da Siena raccomandava, nell'atto di scacciare i demoni, di non fermarsi ad ascoltarli o a parlare loro.
Il demone usa mischiare la verità con la menzogna, descrivere il nero attraverso il Bianco per confonderci ed illuderci.
Riconoscere le forze del male è il primo passo per debellarle.
E il cavaliere è colui che sa dunque riconoscere il male, per poi vincerlo.
Galvan fissava quell'uomo, in attesa di una sua risposta, mentre Belven e Jone assistevano a quella scena stando più indietro, quasi in disparte.
Eppure i loro occhi erano attenti.
“L'ho veduto” disse l'uomo a Galgan “qualche giorno fa... era giunto da lontano diceva ed andava in cerca di un notaio... infatti mi spiegò che gli occorreva un riconoscimento per un certo atto, col quale poteva prendere possesso di una dimora...”
“E tu l'hai indirizzato da messer Le Clear, giusto?” Fissandolo uno dei presenti.
“Si...” annuì l'uomo “... è l'unico notaio che conosco...” tornò a guardare Galgan “... vive dopo questo villaggio, in una vecchia villetta nel cuore della boscaglia.”

Guisgard
02-10-2014, 19.49.15
“Un momento...” disse Vivas a Clio “... forse abbiamo una possibilità... l'Hydra la credono ormai vuota e non prestano più importanza alla nostra nave... e se noi la raggiungessimo? Per sparare con i nostri cannoni? Sarà un mossa a sorpresa che li coglierà impreparati...”
“Ma sei tocco!” Esclamò Emas. “E ci scoprono prima di arrivare all'Hydra? E se anche si arrivasse? Una volta aperto il fuoco da là, quei dannati cominceranno a rispondere con quel loro maledetto cannone!”
“Non vedo altre possibilità oltre questa...” mormorò Vivas.

Guisgard
02-10-2014, 19.55.39
A quelle parole di Altea, Guisgard sorrise, continuando a sorseggiare il suo tè.
“In verità” disse poi “temo quasi che se vi fosse occasione, voi non ci pensereste due volte a strozzarmi.” Sarcastico. “Visto che vi ho fatta arruolare per aiutare il povero Chamenuan.” Le fece l'occhiolino e rise di gusto.
In un attimo aveva mutato la sua inquietudine.
O forse sapeva recitare bene.
“Già, ma la nostra Altea non si perde d'animo.” Ridendo Yolanda. “Conoscendola, credo che ora si immagina come una sorta di Cenerentola in attesa della fatina e del principe.” La guardò con malizia. “Ma davvero guardando il capitano... anzi, visto che ha un così bel nome, guardando Guisgard ti senti battere il cuore? Volubile, eh!” Esclamò. “Un mese fa era tutta presa dal capitano Velv. Chissà chi sarà il prossimo.” E prese uno dei biscotti alla confettura.
Ma proprio in quel momento arrivò, su una delle finestre, Matiz.
La gabbianella blu restò immobile a fissare i tre.
Nel vederla Guisgard si alzò, per poi avvicinarsi.
“Non scappare, ti prego...” a voce bassa “... non volare via... sapessi quanto mi manca Sygma...”
Trascorsero così alcuni istanti, con gli occhi di lui in quelli della gabbianella.
Poi Matiz si voltò verso il mare.
Tornò a guardare Guisgard e volò via.
Svolazzò per un po' attorno all'albero di trinchetto, per poi svanire nel cielo.
E nel vederla il Taddeide restò turbato.
“Se solo potessi capirti...” mormorò.
Ma un istante dopo Matiz tornò.
Volò bassa sul ponte di comando e di nuovo, poi, volò via.
Oltre il Castello di Poppa.
Il Taddeide allora ebbe una strana sensazione.
Un attimo dopo uscì di corsa dalla saletta.
“Ma dove andate?” Stupita Yolanda.
“Lainos!” Urlò Guisgard sul ponte. “Cambiamo rotta! Indietro tutta!”
“Perchè?” Stupito il timoniere.
“Fa come ti dico!” Deciso Guisgard. “Dobbiamo tornare all'isolotto! Presto!” Guardò poi Irko. “Fiocchi e contro fiocchi!”
“Si!” Annuì il Rosso.
In un attimo la Santa Caterina cambiò rotta.

Galgan
02-10-2014, 20.02.36
Il mio sguardo, divenne quello del falco, mentre continuavo a fissare quell'uomo; la brama della caccia, quella forza primordiale che andava risvegliandosi in me, urlava prepotente, con voce di angelo guerriero; forse eravamo ancora in tempo, forse, presto avremmo compiuto il nostro compito, e nel pensare questo, volsi ancora un istante lo sguardo verso i miei compagni.
Tuttavia, non volevo andarmene senza aver reso candida ogni cosa, senza aver rischiarato ogni tenebra, anche la più piccola; quando si va a caccia, nessuna traccia deve essere abbandonata senza essere seguita, quindi mi rivolsi nuovamente all'uomo che beveva vino;

-Dio vi preservi dalla menzogna, messere, impedendovi di darci false informazioni-

Pegaso cominciò a scalpitare, come in una muta intesa con il suo cavaliere, e mentre la mia destra guantata si stringeva in un pugno di ferro, i miei occhi volarono in picchiata su di lui, mentre la mia cupa voce, pur conservando un tono sommesso, andò perdendo via via la propria neutralità.....Ora esprimeva una crescente disapprovazione:

-Tuttavia, non mi avete ancora risposto, e forse non avete nemmeno risposto all'Altissimo.
La vostra fede è tanto labile che chiunque può minarla?
E per di più, perchè andate divulgando le idee di chi ha minato la vostra fede?-

Altea
02-10-2014, 20.38.50
Sorrisi alle parole di Guisgard.."Strozzarvi? Non ci penso nemmeno..a dire il vero sono stata io ad offrirmi ad aiutare Champenuan e lo rifarei poichè mi hanno dimostrato grande amicizia..quindi non mi credete possa essermi innamorata di voi?" guardai Yolanda scuotendo il capo. Poi mi avvicinai al presunto taddeide e gli bisbigliai all' orecchio "Ricordate..la porta della mia camera è sempre aperta per voi, Guisgard..solo per voi e pure di notte" e continuai a bere il tè come nulla fosse..la cara Madama Sibille a corte mi aveva istruita bene, pensai sorridendo maliziosamente.
Era vero..lo guardavo..lo avevo sempre immaginato come fosse stato ma ora era ancora meglio di ciò che pensavo.
"Yolanda, tu giudichi troppo in fretta..non ho mai amato nessuno..lo sai, nessuno mi ha mai voluta..un tempo ero innamorata di Velv ma da quando è divenuto capitano ho visto come si è atteggiato su quella Ammiraglia..per cercarti..ha raso a terra l'isola di Bivar uccidendo pure gli innocenti..un marito del genere non lo vorrei mai avere".
Ad un tratto, con stupore, vidi la gabbianella blu e Guisgard uscì...sembrava quasi parlasse con lui.
Presa da uno strano presentimento uscii di fretta e udii quelle parole..come? A Guisgard mancava Sygma...poi l'ordine di tornare nella isola del Duca.
Subito cambiammo rotta e gridai al capitano.."Guisgard..quella gabbianella blu..è Matiz..la riconosco e il suo padrone dice di esserlo Burmid, il capo delle Stelle Nere di Nantos, so per certo egli voleva uccidere tutti voi e dava la caccia a Irko."
Tornai nella mia camera...sicuramente non era momento di preparare la cena..Guisgard aveva capito qualcosa di anomalo da Matiz, avevo sempre pensato ella fosse come una messaggera.

Clio
02-10-2014, 21.58.45
Sorrisi a quelle parole di Vivas.
“Beh, è una pazzia, ma lo è anche restare inermi.. Sapevamo che sarebbe stato un suicidio...” alzai le spalle “Se non altro saremo un ottimo diversivo… Qui ci sono abbastanza uomini per manovrare i cannoni.. mentre noi siamo gli unici a poter usare quelli dell’Hydra.. chissà, potrebbe funzionare.. se sono impegnati a colpire noi non colpiranno la fortezza…” guardando gli altri uomini accanto ai cannoni “Una cannone così grande ha bisogno di un’adeguata palla di cannoni, quante può trasportarne una nave, anche così grossa? Va bene tutto, ma sono uomini non demoni.. Potrebbero finire le munizioni se li teniamo impegnati, e senza quell’enorme cannone è una lotta alla pari, dico bene?” sorrisi.
“Ascoltate..” avvicinandomi ad alcuni uomini del posto “C’è un modo in cui possiamo arrivare non visti alla nostra nave laggiù?” indicando l’Hydra “Possiamo usare anche i nostri cannoni, e siamo leggermente più vicini.. male che vada, li terremo solo impegnati per un po’.. Ma dobbiamo arrivare giù vivi e sopratutto non visti, se vogliamo far leva sull’effetto sorpresa..”.

Guisgard
03-10-2014, 16.08.57
“Un modo ci sarebbe...” disse uno di quegli uomini a Clio “... sotto questa torre c'era un tempo la fossa biologica... da lì, attraverso una grata, si può raggiungere un'antica cloaca che scende fino al porto... in pratica da essa potrete arrivare fino al mare...”
“E da là poi raggiungere a nuoto l'Hydra...” annuì Vivas.
“Sotto i colpi di quei dannati.” Mormorò Emas.
“Credo sia l'unico modo.” Fece Vivas. “Hai forse paura?”
“Io?” Fissandolo Emas. “Non dire idiozie!” Deciso.

Guisgard
03-10-2014, 16.19.28
A quelle parole di Altea, quell'inaspettato invito, Guisgard restò sorpreso.
La fissò e sorrise.
Poi arrivò Matiz e subito dopo la repentina decisione di cambiare rotta.
La Santa Caterina puntò le sue vele verso Sud- Ovest.
Intanto, tornata nella sua cabina, Altea sentì bussare qualche istante dopo alla porta.

Clio
03-10-2014, 16.30.43
Sorrisi a Emas e a Vivas.
"Mi sembra un'ottimo piano, sufficientemente rischioso e incosciente.. mi piace.." strizzando l'occhio ai due marinai "Non rischiamo di annoiarci, questo è certo..".
Mi voltai poi verso l'uomo che ci aveva dato l'informazione.
"Grazie, speriamo serva a qualcosa.." con un sorriso, per poi tornare a guardare i due marinai.
"Signori, io vi ho conosciuto che avevate un cappio che vi penzolava davanti alla faccia.." con un sorriso divertito "Non sempre tutto è perduto come sembra, no?" indicando con la mano la direzione che ci aveva indicato l'uomo del posto "Adiamo.." con un sorriso "Con un po' di fortuna potremmo combinare qualcosa..".

Guisgard
03-10-2014, 16.48.51
“Già...” disse Emas a Clio toccandosi il collo “... ma forse non si dovrebbe perseverare a sfidare la Sorte...”
Vivas rise.
“Tu resta qui con loro, Cid.” Rivolgendosi Emas al ragazzo.
I tre allora scesero nella torre fino a raggiungere quella che un tempo era la fossa biologica.
Trovarono una grata consumata dalla ruggine e con un po' di fatica i due marinai la rimossero.
Emas poi accese una torcia e iniziò la loro scesa in quelle fogne.
La cloaca era umida e le pietre alquanto scivolose.
Dovettero così procedere con cautela.
“Sembra di scendere all'Inferno...” mormorò Emas.
“Non è poi tanto sbagliato, sai?” Divertito Vivas. “Infondo anche noi presto incontreremo dei diavolacci.”
“E spero solo che non ci rendano dei dannati!” Replicò Emas.
Il loro cammino proseguì, fino a quando in lontananza videro un leggero alone.
Si avvicinarono e scorsero una sorta di lucernario.
Lo raggiunsero e guardarono dentro, da dove proveniva la luce.
Scoprirono così un ampio antro, colmo d'acqua e chiuso con una grata.
“Siamo arrivati...” disse Vivas.
I tre allora si calarono e a nuoto si diressero verso la grata.
Era ormai giorno e da fuori si udivano le cannonate della nave di Picche contro ciò che restava del porto.
“Senti che concerto...” nuotando Emas “... dannati... figli di centomila vermi...”
Arrivati alla grata riuscirono poi a spostarla dopo uno sforzo non indifferente, ritrovandosi poi fuori in acqua.
L'Hydra era attraccata non molto lontano, mentre dalla nave di Picche continuavano a partire le cannonate verso l'isolotto.

Altea
03-10-2014, 16.48.56
Ero seduta perplessa, non capivo quel cambiamento di rotta..si doveva andare a Nolhia, perchè tornare indietro dopo aver trovato il primo indizio?
Udii bussare alla porta, speravo non fosse Yolanda..ma probabilmente era qualcuno per darmi qualche ordine sulla cena e aprii la porta tranquillamente.

Guisgard
03-10-2014, 17.00.57
Altea aprì la porta e si ritrovò davanti Yolanda.
“Devo parlarti.” Disse, per poi entrare senza attendere altro. “Allora...” sedendosi sul letto “... io credo che qui una di noi due sia di troppo e siccome penso che mi spetti un po' d'avventura dovresti essere tu a farti da parte. Avanti, nessuno crede che tu sia qui per cucinare. Neanche sei una gran cuoca poi. Io invece ho spirito d'avventura e desidero viaggiare in posti sconosciuti.” La fissò decisa. “Per questo chiederai al capitano di essere portata a casa tua, a Baias. Siamo d'accordo?”
Intanto la Santa Caterina proseguiva il suo volo.

Clio
03-10-2014, 17.02.31
Non fu semplice, ma in qualche modo riuscimmo ad arrivare al mare.
Mi si stringeva il cuore a vedere la mia nave ridotta quasi ad un relitto, mentre tutt'intorno a noi rimbombavano i cannoni.
Però Emas aveva avuto la giusta intuizione, non avevano più colpito l'Hydra, forse avevamo una possibilità.
"Dite che gli altri se ne sono andati?" mormorai, quasi, guadando la nave poco lontana.
"Io non vedo nessuno, ma tenete gli occhi aperti.. potrebbero essersi semplicemente nascosti, ci manca solo che debba perdere tempo a combattere con loro..".
Presi un profondo respiro.
"Andiamo, forza..".

Guisgard
03-10-2014, 17.07.06
Clio, Emas e Vivas nuotarono sott'acqua, alzando la testa per respirare di tanto in tanto e senza farsi vedere, fino a raggiungere l'Hydra.
Salirono a bordo lungo la fiancata non visibile dalla nave di Picche, mentre intorno a loro le cannonate sibilavano in modo sinistro nell'aria.
Si ritrovarono così sul ponte.
“Presto ai cannoni...” disse Emas “... avremo si e no un paio di colpi da sparare prima che si accorgano di noi... occorrerà dunque scegliere un giusto bersaglio... possibilmente decisivo a farci prendere tempo...”

Altea
03-10-2014, 17.11.19
Immaginavo fosse lei, avevo avuto una strana sensazione.
Con noncuranza entrò nella camera, mi sedetti sulla poltrona e la ascoltai e alla fine mi misi a ridere.
"Yolanda..sei patetica..ma chi sei tu per dare a me degli ordini? Ti ricordo sei solo una borghese arricchita, non hai nemmeno un minimo di sangue nobile che ti scorra nelle vene..lo sanno tutti tuo padre si è arricchito a suo modo."
In quel momento il mio volto mostrava tutto l' orgoglio dei de Bastian, io ero sempre quello che ero stata..non era stato Dominus a darmi ciò che ero veramente.."Infatti quando ti rivolgi a me..dimentichi sempre di chiamarmi Duchessa..non ho altro da dirti e ti chiederei di evitarmi da oggi in poi o dirò io a Guisgard della tua maleducazione e presuntuosità..vediamo dove ti lascia".
Mi avvicinai a lei con un leggero sorriso.."Già, ho sbagliato a restituire a Dominus l' anello di fidanzamento che mi donò Taddeo l' Austero alla mia nascita..lo sai bene pure tu la storia..e Guisgard sai chi potrebbe essere e io credo in lui..abbia un regno o meno..il mio posto è vicino a lui..cosi è stato deciso appena venni al mondo".
Aprii la porta e le feci cenno di uscire con sguardo minaccioso.

Guisgard
03-10-2014, 17.22.47
“Ora capisco...” disse Yolanda ad Altea, per poi alzarsi dal letto “... tu pensi sia il vero nipote dell'Austero... ma certo, ora è tutto chiaro... tu sei qui per farti sposare, per far si che quella stupida promessa fatta da tuo nonno giunga a compimento...” scosse il capo “... come ho fatto a non arrivarci prima...” la fissò con rabbia “... ma sappi che io non scenderò da questo vascello... tienilo bene a mente... voglio cercare anche io il Fiore Azzurro.” Aggiunse con tono di sfida, per poi uscire dalla stanza.

Clio
03-10-2014, 17.25.08
Arrivammo sull'Hydra sani e salvi.
Sfiorai dolcemente il legno possente, nel salire.
Sembrava tutto tranquillo, probabilmente gli altri se n'erano già andati.
Molto meglio così.
Annuii a quelle parole.
"Certo, ai cannoni.. cerchiamo di capire che visuale abbiamo. da laggiù, e cosa possiamo colpire.. munizioni ne abbiamo, ma hai ragione, un paio di colpi e ci faranno saltare in aria.." raggiunsi così i cannoni, per studiare la direzione migliore da colpire.
Non potevamo assolutamente fallire.

Guisgard
03-10-2014, 17.32.54
Clio, Emas e Vivas scesero fino ai cannoni.
Ne caricarono un paio e poi li puntarono contro la nave di Picche.
“Bisogna decidere cosa colpire...” disse Vivas.
“Potremmo mirare al loro cannone principale, ma la prua di quella dannata nave è corazzata e potrebbe essere un colpo inutile... oppure alla fiancata che tengono rivolta verso l'isolotto e sperare di far saltare in aria più esplosivo possibile... con un po' di fortuna potremmo fare abbastanza danni... se poi vogliamo tentare il colpo grosso, beh, allora direi di prendere in considerazione il loro castello di poppa come bersaglio... magari i loro capi sono là a gustarsi lo spettacolo e noi... boom!” Ridendo. “Sta dunque a voi, capitano, decidere dove sparare.” Fissando poi Clio.

Altea
03-10-2014, 17.37.33
La sua insolenza era troppa e la seguii nel corridoio e mi misi davanti a lei.."A volte ti rendi conto di quanto tu sia futile? Hai sentito le mie parole..ho detto abbia un regno o meno..altra cosa..sei tu che hai detto mi volevi via..hai detto una è di troppo, mai ho usato le tue stesse parole verso te..Yolanda. Non ti ho mai impedito e mai ti impedirò di rimanere qui e cercare il Fiore ma tu non capisci che qui io e te siamo ospiti..e come tali dobbiamo pure portare rispetto..e se vuoi..puoi pure venire ad aiutarmi in cucina..tu non vuoi renderti utile?" scossi il capo "E' vero..sei una borghese arricchita e non puoi capire la vera nobiltà non sta solo in un bel vestito e in tanti gioielli, io sono stata istruita diversamente".
Tornai nella mia stanza e mi stesi sul letto...Yolanda era innamorata di Guisgard, lo avevo capito da subito..e tu Altea? Pure io..ma lui non sembra, ma ho fatto una promessa..e un giuramento davanti a Dio..e non penso di essere stata una pedina..mio nonno e Taddeo erano legati da forte amicizia, il vecchio Duca lo avevo sempre visto come un secondo nonno, quando mi prendeva in braccio, mi spingeva l' altalena giocando con me o semplicemente leggendomi un libro..e quanto piansi alla sua morte.
Sospirai, in fondo io avevo imparato ad amare Guisgard senza conoscerlo e ora che lo avevo conosciuto ancora di più..ma se lui non provava la stessa cosa non sarebbe stato un problema, ma volevo aiutarlo a sedersi sul Trono Gigliato, poi avrei dato la corona della Granduchessa alla sua vera amata.

Clio
03-10-2014, 17.43.52
Restai pensierosa a guardare la nave di picche.
"No, sarebbe bello far saltare in aria quel maledetto cannone, ma è pura utopia.." sorrisi appena "Le altre opzioni mi sembrano fattibili.. sempre che non sia corazzata anche la fiancata.. no.. se dobbiamo fare una pazzia facciamola fino in fondo.. mi piace l'idea di rovinare la festa ai gentiluomini che governano quella nave.. se poi c'è anche Samoa, tanto meglio.." mi voltai verso i due uomini "Questi sono mercenari, è vero.. ma spesso se riesci a colpire il capo, i soldati non sanno più cosa fare, io direi che vale la pena tentare.." sorrisi "Voglio anche il vostro parere, però.. che ne dite? E' fattibile o perdiamo solo tempo? Se siete d'accordo, direi di non far attendere i nostri ospiti..".

Guisgard
03-10-2014, 17.44.44
“Io...” disse Yolanda ad Altea “... io aiutare te in cucina?” Rise. “Sei pazza.” Scuotendo il capo.
In quel momento nel corridoio arrivò Lainos.
“Perchè abbiamo cambiato rotta?” Chiese Yolanda.
“Non lo so.” Rispose Lainos. “Ordini di Guisgard.”
“Senza nessuna spiegazione?” Fissandolo Yolanda.
“Senza nessuna spiegazione.” Scuotendo il capo Lainos. “Ora scusatemi...” e andò via.
“A volte il capitano è proprio strano...” mormorò Yolanda.

Guisgard
03-10-2014, 17.49.00
“Sentiamo Emas...” disse Vivas a Clio “... il cannoniere è lui...”
“Capitano, se nel castello di poppa ci sono i pezzi grossi allora il nostro colpo farà molto rumore...” spiegò Emas “... ma se invece sono in un altro punto della nave allora il nostro unico risultato sarà quello di fracassargli un po' della parte nobile della loro imbarcazione e nulla più... il rischio è questo...”

Altea
03-10-2014, 17.51.26
Uscii dalla stanza e vi era di nuovo Yolanda che parlava con Lainos.
"Non è strano Yolanda il capitano..sa ciò che fa..pure io ho pensato fosse strano il fatto tornassimo indietro ma deve essere successo qualcosa di strano".
Uscii dunque sul ponte e cercai Guisgard finchè lo vidi e mi avvicinai a lui.."Cosa sta succedendo Guisgard? Perchè stiamo tornando indietro..dopo aver visto Matiz, la gabbianella blu, avete dato ordine di tornare indietro".
Inconsciamente la mia mano prese la sua, ricordavo disse era cupo e ora sembrava turbato.

Clio
03-10-2014, 18.14.02
Soppesai le parole di Emas.
"Vero, certo, potrebbero essere dovunque, infondo.. Forse rischiamo troppo.." sospirai "Quindi qual'è l'opzione migliore per te, la fiancata? Sei tu il cannoniere, io preferisco gli arrembaggi alle battaglie navali.. Mi fido del tuo giudizio..".

Guisgard
03-10-2014, 18.56.49
Altea raggiunse Guisgard sul ponte di comando.
Il capitano era a fissare quell'inquieto crepuscolo, mentre il vento soffiava tra i suoi capelli scuri.
“Perchè temo l'isolotto sia sotto attacco...” disse voltandosi verso la donna “... non so come, ma sono riusciti a scoprirne l'ubicazione...” tornò a guardare quel cielo muto che gli appariva quasi indifferente “... speriamo solo di arrivare in tempo...”

Guisgard
03-10-2014, 18.59.48
Emas guardò pensieroso verso la nave di Picche.
“Si, forse la fiancata è il bersaglio più semplice...” disse poi a Clio “... nove su dieci riusciremmo a centrare munizioni ed esplosivi, bloccando per un po' i loro attacchi... ma pensandoci hanno comunque quel gigantesco cannone e possono continuare con quello a martoriare l'isolotto...” annuì deciso “... vada invece per il castello di poppa, in ogni caso sarà una bella sorpresa!”
Puntarono i due cannoni verso quella nave e dopo qualche istante fecero esplodere due poderosi colpi che centrarono in pieno il castello di poppa.
“Hurrà!” Gridò Vivas. “Che colpo, vecchio mio!”
“Puoi ben dirlo!” Ridendo Emas.
In quello stesso istante l'attacco verso l'isolotto cessò di colpo.

Guisgard
03-10-2014, 19.04.06
L'uomo fissò Galgan con imbarazzo.
“Beh...” disse a capo chino “... a me piace ascoltare tutti e farmi un'idea di ciò che mi dicono...” alzando gli occhi sul cavaliere “... e se ci pensate non era tutto sbagliato... intendo delle cose dette da quel dotto viandante... non è forse vero che le Sacre Scritture si sconfessano? Il Profeta Abramo generò un figlio con la sua schiava, mentre Gesù Cristo nei Vangeli dice di liberare gli schiavi... e poi la Chiesa Romana... Cristo ed i Suoi Apostoli erano poveri, mentre invece i vescovi vivono nello sfarzo... ecco, queste cose mi ha detto quel saggio... ed in cuor mio non credo abbia tutti i torti...”
In quel momento Belven e Jone si avvicinarono alla staccionata dell'osteria.

Altea
03-10-2014, 19.04.58
A quelle parole di Guisgard ebbi un sussulto.."Se ne siete certo allora dobbiamo salvare la vostra gente..non siete voi il loro Milord? Non so..eppure non riesco a capire il ruolo di Matiz..la gabbianella..l'ho vista pure nell' Isola del Duca, e io l' ho vista sempre assieme a Burmid e nel loro vascello".
Rimasi un attimo pensierosa, gli strinsi sempre più la mano e mi avvicinai a lui, non potevo crederci potessero essere in pericolo.."Ma voi pensate sia stato Dominus? Ma per quale motivo..si è detto la guerra tra voi è finita..ma non tra Burmid ed Irko presumo. Mi ha colpito un fatto mentre ero all' isola e lo dissi a Irko ma non mi diede retta...ho conosciuto un pescatore ed egli sapeva voi non eravate nel veliero ma avevate preso una carrozza per andare in un punto dell' isola..poi parlando con voi, capii quel punto era dove avevate parlato con frate Nicola. E cedette il suo umile peschereccio per una cifra notevole di Taddei a un uomo che disse di essere sceso da una nave pirata, qualcosa del genere, io ho visto quell' uomo distinto solo da dietro e disse sarebbe tornato..non so mi ha fatto pensare tutto ciò".

Clio
03-10-2014, 19.15.41
Esultai a quel colpo di Emas.
"Bravo il nostro cannoniere.." Ridendo.
Caló il silenzio, tra noi e in tutto l'isolotto.
La quiete prima della tempesta.
"Bene signori, direi che li abbiamo ufficialmente fatti arrabbiare.." Senza togliere gli occhi dalla nave di picche "Riusciamo a sparare ancora o andiamo a nasconderci prima che facciano saltare la nave?".

Galgan
04-10-2014, 03.41.23
Chiusi un istante gli occhi, ormai non nascondevo più il crescente disappunto, quello stesso disappunto che ormai pervadeva la mia voce, seppur mantenendola pericolosamente sommessa;

-Invero, quanto proferite, è una bestemmia.
L'intelletto è dono di Dio, quindi è giusto porsi domande, ma queste non devono condurci al di fuori del Suo amore, bensì nella contemplazione di esso, e nella gratitudine per l'esistenza dello stesso.
Abramo generò Ismaele con la schiava, e questo fu nell'Antico Testamento; Cristo, con il suo avvento, non sconfessò mai i suoi predecessori, ma annunciò l'inizio di una nuove era.......Ne concepite la differenza?-

Pegaso scalpitò ancora, al punto quasi di impennarsi;

-La Chiesa dei primordi era povera e perseguitata; al contrario di voi, i primi cristiani ebbero il coraggio di seguire la Fede fino alle fosse dei leoni.
Poi, la Chiesa crebbe, divenendo regno, e in questo sta quello che voi chiamate sfarzo......Forse lo stesso sfarzo di cui, magari, voi stesso, o gente che conoscete, ha beneficiato chiedendo ospitalità, e cibo, ai vari monasteri che da sempre si impongono questa regola-

Pegaso si impennò;

-Tuttavia, ora è giunto il tempo in cui le parole tacciano, perché tra le funzioni del cavaliere vi è quella della Punizione; ed è indubbio che voi dovete beneficiare di codesta.
In futuro, prestate maggior attenzione, soprattutto quando ricorderete questo-

E quand'ebbi terminato di parlare, calai la mano guantata, chiusa a pugno, sull'uomo, caricata della forza sufficiente non ad ucciderlo, ma ad imprimergli bene il ricordo di questa conversazione.

Guisgard
06-10-2014, 00.19.12
Galgan colpì l'uomo e quello cadde a terra pesantemente per il colpo subito.
Davanti all'osteria scese allora in quell'istante un profondo silenzio.
“Voi cavalieri...” disse l'uomo tenendosi una mano sul volto sanguinante “... voi cavalieri non dovreste colpire chi è disarmato...”
In quel momento Belven e Jone si avvicinarono.
“Non sei stato colpito con un'arma” Belven all'uomo colpito “e dunque non hai di che lamentarti. Ti ritieni offeso? Bene, allora alzati e restituisci il colpo ricevuto. Vedrai che il mio compagno” indicando Galgan “non metterà mano alla spada.”
L'uomo naturalmente si guardò bene dal colpire Galgan.
“Come immaginavo.” Fece Belven. “Sei troppo vigliacco per restituire il colpo subito. E ciò, invero, non mi stupisce affatto. Tra i vili e i reietti come te, infatti, viene a spargere il suo veleno colui che più di una volta hai chiamato dotto e saggio, perchè se scegliesse diversamente il suo uditorio allora rischierebbe di essere sconfessato e deriso. Chi infatti legge in maniera letterale le Sacre Scritture, servendosi del linguaggio comune, non può certo definirsi dotto o saggio, ma ignorante o, peggio ancora, fazioso e corrotto.”
L'uomo chinò il capo.
“Indicateci con più precisione il luogo in cui dimora quel notaio di cui parlavate.” Chiese poi Belven agli altri che erano là.
“Uscite dal villaggio” spiegò l'oste “e seguite il sentiero che conduce nel bosco. Giungerete presso un bivio, dove vi saranno indicate due direzioni. Imboccate quella a destra e proseguendo vi ritroverete davanti all'abitazione di messer Le Clear, il notaio.”
“Grazie.” Annuì Belven, per poi fare cenno a Galgan e a Jone di incamminarsi con lui verso la casa del notaio.

Guisgard
06-10-2014, 00.39.05
“Beh...” disse Emas a Clio “... tecnicamente ci sarebbe forse ancora un po' di tempo per un'altra cannonata... vi va dunque di rischiare?”
Ma prima che la ragazza o Vivas proferissero una qualche parola di risposta, la nave di Picche, con un po' di fumo che si poteva vedere sul castello di Poppa, con una rapida manovra virò leggermente, fino a puntare la sua Prua contro l'Hydra.
Il suo gigantesco cannone allora alzò la sua bocca verso il vascello pirata, come a volerlo puntare.
“Diamine...” fece Emas “... non mi aspettavo che rispondessero al fuoco così presto...”
“Che facciamo?” Nervosamente Vivas. “Ce la facciamo a lasciare la nave prima che sparino, o ci conviene nasconderci e metterci al riparo qui?”
Emas però rimase piantato a fissare quel cannone, ormai sempre più minaccioso.

Guisgard
06-10-2014, 00.47.37
A quelle ultime parole di Altea, Guisgard sgranò gli occhi.
“Un uomo...” disse piano, come assorto a riflettere “... un uomo che con una barca ha lasciato l'isolotto... ecco come hanno fatto a scoprirne l'ubicazione... era una spia...” stringendo il pugno per la rabbia.
Volavano fra la alte nuvole che si erano addensate e che parevano voler annunciare un'imminente tempesta.

Clio
06-10-2014, 15.05.37
"Direi che non c'è più tempo, amici miei.." senza distogliere lo sguardo dalla nave di picche.
Puntava su di noi, quell'enorme cannone avrebbe distrutto la mia nave in un sol colpo.
"Andiamocene, forza..." ai due marinai "Un colpo di quel cannone farà saltare tutto in aria, credetemi, l'ho visto abbattere il Gozocuda.. se per sbaglio il cannone non ci prende, ci uccideranno i detriti.. andiamocene, ma senza farci vedere, è meglio che ci credano morti..".

Altea
06-10-2014, 15.51.04
Il cielo si stava facendo cupo come il viso di Guisgard.."Una spia? Ma perchè lo pensate?".
Poi ebbi un guizzo improvviso e guardai preoccupata il presunto taddeide.."Un momento..si deve appurare prima di tutto se tutto questo è stato fatto dal Duca Dominus..ricordate alla Sala delle Udienze? Avete fatto un patto..la guerra tra voi due era finita e in cambio voi dovevate cercare il Fiore Azzurro per avere il Trono. E se stessero attaccando l' Isola su ordine di Dominus egli sarebbe venuto meno al patto. Pure voi verreste meno al patto in caso di attacco a una sua nave..ricordate egli vi odia, chi avrebbe interesse a distruggere la vostra Isola altrimenti?Lo scopriremo appena arrivati ma state attento a non attaccare subito."

Guisgard
06-10-2014, 15.53.25
Ma Clio non terminò neanche di parlare che un terrificante boato fece sussultare l'aria.
E dopo alcuni secondi una forte esplosione devastò l'Hydra, tanto da farla sobbalzare, scaraventando per terra la ragazza ed i suoi due marinai.
Quel gigantesco cannone era riuscito a centrare in pieno la nave pirata, squarciandone la fiancata sinistra.
“Che il diavolo se li porti...” disse Emas tra i detriti.
“Io...” mormorò Vivas “... io... credo di avere qualcosa in un braccio... forse una scheggia...”
“Non muoverti, arrivo ad aiutarti...” fece Emas “... come state capitano?” Chiese poi a Clio.
Ma a parte qualche livido, anche lei era intera.
E proprio in quel momento i tre udirono delle voci.
Erano dei lamenti e provenivano dalla stiva.

Guisgard
06-10-2014, 15.57.15
Quelle parole di Altea sembrarono penetrare fin nell'animo di Guisgard e ad udirle il presunto impostore ebbe come un moto di rabbia.
“Si, lo scopriremo solo una volta tornati all'isolotto...” disse piano.
Ma proprio in quel momento il cielo iniziò a schiarirsi.
Albeggiava.
E con una rapida manovra la Santa Caterina cominciò a scendere fra le nuvole, come ad inabissarsi in un oceano fatto di cupi spettri e sinistri fantasmi.
Così, infatti, erano i pensieri di Guisgard in quel momento.

Clio
06-10-2014, 16.08.43
Un boato, un colpo, e fu l'inferno. Venni sbalzata di colpo e finii sul pavimento, ma fortunatamente ero tutta intera.
"Maledetti.." imprecai, alzandomi "Io sto bene..".
Mi fermai un momento, c'era qualcuno nella stiva. Non eravamo soli.
Impugnai la pistola, che usavo così raramente.
"Avete sentito?" mormorai "Emas, tu pensa a lui, dobbiamo andarcene di qui.." mi voltai verso la scala che portava alla stiva.
"Io vado a vedere chi c'è là sotto.." seguendo quelle voci.

Altea
06-10-2014, 16.08.43
Un moto di rabbia si leggeva negli occhi di Guisgard, sentivo la sua mano serrarsi forte nella mia e la distolsi e sospirai.
Guardai le nuvole, ormai stava arrivando l' Alba..le nuvole rade erano screziate di bianco, rosso e giallo.
"Dentro di voi vi è rabbia..la rabbia di anni repressa vero? Posso capirvi..Dio saprà valutare e dare il giusto merito..e darvi ciò che vi spetta. Non rabbuiatevi Guisgard, posso fare qualcosa per voi?" dissi sorridendogli..anche se ero leggermente inquieta e non potevo immaginare Dominus potesse aver fatto tanto..ma il fatto di aver visto Matiz mi faceva pensare a Burmid.

Guisgard
06-10-2014, 16.22.33
Emas cercò di dissuadere Clio, ma la ragazza era praticamente già corsa verso la stiva.
Da qui proveniva del denso fumo e ovunque c'era odore di polvere.
Giunta nella stiva, la ragazza vide un terribile spettacolo.
C'erano corpi senza vita ovunque, mentre qualche superstite gemeva fra le macerie, ma con ormai poco tempo da vivere.
Erano i suoi uomini, il suo equipaggio.
Clio riconobbe Louis a terra, morto e con una trave conficcata nel petto.
Molti altri erano completamente sfigurati.
“Raga... zza...” disse qualcuno.
Clio si voltò e vide Barbaleone bloccato sotto un grosso barile fracassato.
Ma in quello stesso momento il cannone della nave di Picche puntò nuovamente verso l'Hydra, che ormai imbarcava acqua dalla grossa falla.
Poi, ad un tratto, tra le brume mattutine che andavano dissolvendosi, qualcosa prese forma ed emerse alle spalle della fortezza dell'isolotto.
Qualcosa che, avvistata anche sulla nave di Picche ne bloccò l'imminente attacco verso l'Hydra.
Dalla Santa Caterina allora furono sparate diverse cannonate che si abbatterono violentemente sulla nave di Burmid, facendola oscillare sulle onde.
Fu un attacco rapido, improvviso ed efficace, che annullò ogni tentativo di risposta.
“Cosa facciamo signore?” Chiese uno dei suoi uomini a Burmid.
“Maledetti...” con rabbia il mercenario “... ma non possiamo ingaggiare battaglia con un nemico che se ne sta in cielo... ci sarà un'altra occasione... allontaniamoci... subito!”
E nel vedere la nave di Picche allontanarsi tutti esultarono sull'isolotto.
E non solo.
Anche sulla Santa Caterina festeggiarono.
Ma lo sguardo di Guisgard subito andò sul porto devastato, dando ordine ai suoi di scendere a terra.
Poco dopo il vascello volante atterrò sulla fortezza.

Altea
06-10-2014, 16.34.54
Arrivammo sull' isolotto e come immaginavo vidi la nave delle Stelle Nere di Nantos.."Burmid..lo avevo immaginato".
Dalla Santa Caterina partirono delle cannonate e scesi sul ponte, il veliero di Burmid fu attaccato ma non da provocare grandi danni..egli mirava ad una nave pirata.
Ma davanti a noi apparve il porto quasi devastato, mi voltai a cercare Guisgard con lo sguardo..erano stati attaccati..ma il motivo? E chi aveva dato l'ordine?
Scendemmo nella fortezza e rimasi in silenzio, eravamo di nuovo nell' Isola del Duca e aspettai le direttive, ora Guisgard avrebbe saputo cosa fare..ma la gente era festante nel rivederlo e fui contenta per lui.
In quel momento mi feci coraggio e mi avvicinai a lui.."Vi vogliono bene..allora siete nel giusto ricordatevelo Guisgard...pensate a ciò che vi ho detto".

Clio
06-10-2014, 16.40.57
Sgranai gli occhi a quello spettacolo.
Erano stati davvero così idioti da nascondersi nella stiva della nave?
Ma non era il momento di rimproverarli.
Una voce familiare mi chiamò.
Barbaleone!
Mi voltai
Cercai di alzare il barile che lo bloccava.
"Sono qui.." prendendogli la mano "Sono qui vecchio mio... resisti..".
Attesi la nuova cannonata, ma non arrivò.
O meglio, sentii il rombo di un cannone, ma era diverso.
Poi tutto cessò, ma non avevo tempo di pensare a questo. Dovevo pensare al mio equipaggio.

Guisgard
06-10-2014, 16.49.39
La Santa Caterina atterrò nella fortezza e subito tutta la gente la circondò.
Il boccaporto si aprì e l'equipaggio scese a terra.
Guisgard, Altea e gli altri si ritrovarono così in mezzo a quella gente.
“Ho visto il porto...” disse il presunto Taddeide “... devastato... ci sono molti morti?”
“Si...” annuì uno dei presenti.
“E' colpa vostra!” Avvicinandosi a lui un ragazzo. “Solo colpa vostra! Dove eravate mentre ci attaccavano?”
“Sta zitto, Baris!” Lo riprese uno dei presenti.
“Invece non sto zitto!” Gridò Baris. “Deve capire che è solo colpa sua! Deve comprendere che per il suo egoismo qui ora ci sono solo dei morti!”
“Calmati, ragazzo.” Fissandolo Guisgard.
“Perchè?” Con rabbia Baris. “Perchè la verità vi fa male? Giocate a fare il duca, l'avventuriero, il grande eroe, senza preoccuparvi degli altri! E' colpa vostra e della vostra nave se hanno scoperto l'isolotto!” Era furioso. “Ma rammentatelo... rammentatelo che non siete nessuno... non siete niente... non vi accettano né a Capomazda, né a Sygma... anzi, potete scordarvela Sygma!”



Nel frattempo, nella stiva dell'Hydra, Clio era accanto a Barbaleone bloccato sotto un grosso barile fracassato.
Poi arrivò qualcuno.
Era Emas.
“Capitano...” disse fissando Clio “... ho portato Vivas sul ponte, è ferito... ma la nave di Picche si è ritirata e sono sceso a cercarvi...”
Si guardò intorno è vide solo morte.
“Dobbiamo andarcene, la nave imbarca acqua...” avvicinandosi a Clio “... oh, Cielo...” accorgendosi di Barbaleone sotto il barile.

Altea
06-10-2014, 17.00.15
Scendemmo dalla Santa Caterina e Guisgard si sincerò sulla situazione e sulla gente, quando arrivò un ragazzo e iniziò a inveire contro Guisgard..la situazione era tesa ma rimasi perplessa alle ultime parole..Sygma, cosa aveva a che fare Sygma con tutto questo? Guisgard non mirava a Sygma, infatti Dominus disse il patto matrimoniale non aveva valore tra me e il vero erede poichè non vi era più nessuna lotta tra Capomazda e Sygma.
Scossi il capo..forse erano solo fantasie di quel ragazzo..era furioso e mi avvicinai a lui e guardai Guisgard.."E' da preventivare ci siano pure dei ribelli a chi governa..comunque non penso sia colpa del vostro milord. Baris..vi chiamate cosi vero? Abbiamo la sensazione qualcuno abbia trattato per dare informazioni su questa isola per attaccarla..e Guisgard ha interrotto il suo viaggio per tornare a salvarvi..se non fosse intervenuto non vi sarebbe più nulla di voi e tutto ciò che vi circonda..e ditemi quale sarebbe il giusto ideale politico per voi, Baris?" mi incuriosì quella reazione..era strano..avevo idea quel ragazzo fosse d' accordo con chi aveva organizzato questo attacco a sorpresa.

Clio
06-10-2014, 17.08.16
Barbaleone non rispondeva.
Mi voltai verso Emas.
"Come, se n'è andata?" abbozzando un sorriso "Meraviglioso.." mi voltai verso Barbaleone "Sentito, canaglia? Adesso ti portiamo fuori di qui.." tornai a guardare Emas.
"Dammi una mano.. bisogna almeno tentare...".
Almeno, pensai, avevano bombardato noi e non la fortezza, quindi Cid doveva essere in salvo.
Mi chiesi se Barbaleone fosse l'unico superstite. Ma attorno a me aleggiava soltanto morte.

Guisgard
06-10-2014, 17.15.55
“Ma è ovvio...” disse Baris ad Altea “... ci hanno scoperto per causa sua... perchè per lui viene prima la fama e poi tutto il resto!”
“Adesso direi di piantarla, ragazzo.” Fece Palos.
“E perchè mai?” Sbottò Baris.
“Perchè sembri un gallinaccio che spernacchia!” Esclamò Miseria.
“Lasciatelo stare.” Disse Guisgard. “Piuttosto, andiamo al porto e occupiamoci dei feriti.”
“Si, scappate!” Gridò Baris. “Scappate! Ma non vi laverete la coscienza così facilmente!”
Ammone allora, spazientito, lo preso di peso e lo sollevò.
“Ora mi hai stancato.” Tuonò il gigante.
“Mettilo giù, Ammone.” Ordinò Guisgard. “Venite...” fissando poi i suoi “... andiamo al porto...”
E lasciarono la fortezza.
E quando vi giunsero, trovarono morte e devastazione.
Ma proprio in quel momento una piccola imbarcazione entrò nel porto.



Nello stesso momento, sull'Hydra, Clio ed Emas cercavano di salvare Barbaleone, che per il troppo dolore alle gambe alla fine perse i sensi.
Emas cercò di spostare il barile, ma era troppo pesante.
“Non si muove...” disse ansimando “... occorre aiuto e Vivas e ferito... bisogna andare a cercare qualcuno al porto, capitano...”
Ma proprio in quel momento si udì un rumore.
“Aiutatemi...” gemendo qualcuno “... sono qui... sotto questa trave... credo di avere un piede rotto...” era la voce Taborn.
Emas corse da lui e con l'aiuto di Clio riuscirono a liberarlo.

Altea
06-10-2014, 17.29.02
Il ragazzo continuò ad inveire contro Guisgard, egli ci chiamò per andare a vedere la situazione al porto e rimasi vicino a lui quando scoprimmo tutti quei morti e feriti e scossi il capo.."Tutto questo..l'ho già vissuto Guisgard, quando ero sulla Ammiraglia e voi stavate quasi per uccidermi aiutati da un veliero pirata mentre stavamo attaccando l' Isola di Bivar...i morti e feriti erano sia negrieri che innocenti..e fu in quel momento capii di nuovo di odiare Velv. Allora non siete voi in entrambi i casi il colpevole..ma Dominus..non si ferma davanti a nulla per i suoi scopi..ma pure voi eravate cosi..già..e destino volle foste colpiti dalle Stelle Nere di Nantos o mi avreste ucciso..quindi questa guerra deve continuare ancora?" gli misi una mano sulla spalla e mi appoggiai a lui rattristata..pensavo di non vedere più questo scempio "D'altronde..Frate Nicola aveva detto ci sarebbero stati dei morti..per ottenere ciò che desideravate".
Ad un tratto i miei occhi si spostarono verso ciò che restava del porto di attracco e vidi una piccola imbarcazione arrivare e cercai di focalizzarla.

Guisgard
06-10-2014, 17.54.12
“Siamo in guerra...” disse Guisgard ad Altea “... una guerra che non si è mai fermata, Altea...” scosse il capo “... Dominus vuol cancellare dalla faccia del ducato tutto ciò che gli è ostile... ma è colpa mia ciò che è accaduto qui oggi... si, occorreva più accortezza da parte mia... con ogni probabilità la spia era in mezzo a noi ed io come un idiota non sono riuscito a capirlo...”
Ma poi qualcuno indicò la piccola imbarcazione che raggiungeva il molo.
Da essa scese un uomo anziano, ma ancora in forze.
Legò la cima fischiettando e poi si avvicinò a loro.
“Ho udito cannonate da lontano...” mormorò “... mi sono forse perso qualcosa?”
“Chi siete voi?” Chiese Palos.
“Io!” Indicando se stesso il nuovo arrivato. “Io, beh... chiamatemi pure Chiò.”
“Che razza di nome è?” Fece Miseria.
“Un uomo come tanti.” Sorridendo Chiò.
“Mai sentito un nome così, in verità.” Mormorò Pepe.
Ma poi Chiò Trasalì.
“Un momento...” fissando Guisgard “... ma... ma voi... voi siete...”
“Mi conoscete?” Guardandolo il presunto Taddeide.
“Ma...” Chiò scoppiò a ridere “... che mi venga un accidente! Ma dico, ragazzo... non mi riconosci?”
“Dovrei?” Incuriosito Guisgard.
Ma poi, ad un tratto, ebbe una folgorazione.
“Ma certo...” sorridendo il presunto impostore “... ma certo... ora rammento... voi siete... quel Chiò!” Rise di gusto. “Come ho fatto a non riconoscervi subito!”
“Beh, eri un bambino... Icarus!” Annuendo Chiò.
“Icarus?” Ripetè Irko.
“Si...” divertito Guisgard “... ma è una lunga storia...”
E abbracciò forte Chiò, il quale dopo si guardò intorno divertito.
http://eriklundegaard.com/media/2/LJ38.jpg

Altea
06-10-2014, 18.06.35
Annuii.."Si, lo so siamo in guerra..pensavo fosse finita..ma mi sbagliavo..infatti dovrei conoscere bene Dominus..ma conosco pure voi Guisgard..ho imparato a conoscervi..vi date la colpa? Forse dovevate armare e far si questa isola sapesse difendersi sola..ma mi hanno detto non appartiene a nessuno".
Guardai nuovamente quella imbarcazione e scese un uomo e si avvicinò a noi..era un uomo anziano ma in forze...un susseguirsi di parole per poi scoprire conosceva Guisgard fin da piccolo..Icarus..forse era un soprannome dato.
Vidi il viso del presunto taddeide sorridere e rasserenarsi leggermente sebbene attorno a noi vi era quel segno tangibile desolato di morte e cosi scostai le mie mani dalla spalla di Guisgard, che chiedevano quasi protezione da quello scenario.
Mi avvicinai ai suoi uomini.."Si conoscono..Chiò conosce Guisgard da bambino..forse poi sapremmo più di questa persona e mi sembra un buon uomo..mi ricorda un mio amico pescatore..Sam è il suo nome e vive a Baias".
Poi guardai le persone a terra e mi rivolsi a Irko.."Sarebbe il caso di dare degna sepoltura a queste persone" e mi feci il segno della croce.

Clio
06-10-2014, 18.36.08
Annuii.
"Si, andiamo..." Mormorai appena, alzandomi.
Riuscimmo per miracolo a liberare Tiborn.
"Vado a vedere se trovo qualcuno..." Ci sarà pure un medico.
Lasciai così l'Hydra per raggiungere il porto.
Non era solo la mia nave ad essere una tomba, anche il porto era pieno di desolazione e morto.
Sentivo un vuoto incredibile, dovevo concentrarmi sulle cose semplici.
Dovevo trovare qualcuno che salvasse almeno gli ultimi.

Galgan
06-10-2014, 23.16.50
Annuii, e spronai Pegaso dietro alle cavalcature di sir Belven e Jone; poi però un improvviso, fosco pensiero mi folgorò la mente, come a frapporsi fra me e la caccia in corso, quindi tornai un istante alla staccionata.
Il mio destriero si impennò, e la mia cupa voce, stavolta uscì con fragore di tuono:

-Ora tornate alle vostre occupazioni, e pentitevi per aver anche solo ascoltato simili menzognere bestemmie.
Che nessuno di voi si frapponga tra noi e la nostra cerca, in nessun modo-

Li indicai tutti;

-O tornerò.
Non importa come, ma Dio mi guiderà sulle vostre tracce, ovunque voi vi rifugiate-

http://templarii.altervista.org/Cavalieri_Templari/cavaliere_templare_cavallo3.gif
Detto questo, raggiunsi nuovamente i miei compagni, nel proseguimento del viaggio.

Guisgard
07-10-2014, 00.10.01
Clio lasciò l'Hydra e tornò al porto.
Anche qui la ragazza vide desolazione e morte.
Ovunque vi era fumo che usciva dai magazzini e da diverse abitazioni, mentre il molo più esterno quasi non esisteva più.
E nel giungere in quell'Averno, Clio vide da lontano alcuni uomini.
Erano i membri dell'equipaggio della Santa Caterina, anch'essi giunti al porto.

Guisgard
07-10-2014, 00.17.37
“Si, mi sembra chiaro che Guisgard conosca quell'uomo...” disse Irko ad Altea “... anche se io non ho la più pallida idea di chi possa essere.”
“Comunque lady Altea ha ragione.” Fece Palos. “Iniziamo a raccogliere i cadaveri, prima che comincino a diffondersi infezioni e malattie.”
“Si,buona idea.” Annuì Lainos. “Naturalmente voi siete esentata dal farlo, milady.” Guardando poi Altea. “Decidete voi.”
Così, gli uomini dell'equipaggio cominciarono a raccogliere le povere vittime di quel massacro, mentre alcuni volontari del posto presero a spegnere gli ultimi incendi.
E davanti a quel crudo spettacolo, Yolanda quasi perse i sensi.

Guisgard
07-10-2014, 00.24.05
La voce di Galgan risuonò inclemente su quegli uomini che non proferirono parola.
E restarono così, muti, a capo chino, mentre le tre figure a cavallo svanirono lungo il sentiero che conduceva verso il bosco.
Una bassa foschia avvolgeva quella vegetazione, mentre le luci del mattino, avanzando, parevano ricacciare indietro le ombre e le inquietudini della notte da poco trascorsa.
Il bosco, dai tratti primordiali, circondava i tre tra i versi lontani di fiere selvagge e il lento sibilo del vento fra le foglie degli alberi.
“Quegli uomini” disse Belven, rompendo così il silenzio che aveva dominato fra di loro fino a quel momento “sono poco più che ignoranti. Ma tra simili individui ama predicare il nostro nemico. Tra i confusi, gli stolti e gli incolti. Egli possiede la seduzione della parola, la pacatezza nell'esporre e profonde conoscenze delle discipline naturali, che astutamente confonde con la menzogna per trarre in errore chi si ferma ad ascoltarlo. E voi ben avete fatto” fissando Galgan “ad intimorirli ed ammonirli.”
Ma proprio in quel momento, giungendo in una radura irregolare, i tre si ritrovarono davanti ad una piccola abitazione eretta quasi nel ventre del bosco.
E seduto davanti alla porta d'ingresso vi era un uomo anziano.

Clio
07-10-2014, 00.36.12
Camminai per un po' guardandomi intorno.
Lo spettacolo era davvero orribile.
D'un tratto vidi qualcuno.
Quello sembrava.. Possibile, Irko?
Mi avvicinavo sempre più.
E poi capii.
Certo, la Santa Caterina era tornata, ecco cosa aveva fatto scappare la nave di picche.
Mi chiesi cosa li avesse riportati indietro, ma non importava.
Li raggiunsi, sperando di trovare un medico.
Ma c'era dell'altro.
Strabuzzai gli occhi per un momento.
Ma quello era..? No, impossibile, i cannoni mi hanno giocato un brutto tiro.
Quando fui vicino a loro, li salutai con un cenno del capo, non avevo sorrisi a disposizione né convenevoli.
"Vi prego, mi serve un dottore.." Scossi la testa "No, non a me, ho due uomini feriti anzi tre, spero.. Gli unici sopravvissuti.." indicando l'Hydra.
Mi avvicinai al capitano e alzai gli occhi su di lui.
Quegli occhi.. Quegli occhi così uguali ai suoi.
Potevo sopportare di vedere quanti avrebbero cambiato espressione una volta rivelato ciò che dovevo dire?
Lui nemmeno immaginava quanto mi avrebbero fatto male.
Presi il mio amato pugnale e glielo porsi.
"È colpa mia.." Con voce lontana "Ho portato io la spia e l'ho scoperto che era troppo tardi..." Cercai di non distogliere lo sguardo.
La mia voce era lontana, distante, quasi non fossi realmente lì.
"Vi direi che mi dispiace, ma non cambia le cose.." Scossi la testa "tutte queste persone.. Io.. È colpa mia, non cerco scuse, sono pronta a prendermi le mie responsabilità.." Sostenni il suo sguardo "Qualunque cosa riteniate giusto.. Vi chiedo solo di provare a salvare i miei uomini superstiti..".

Guisgard
07-10-2014, 00.50.22
Clio raggiunse gli uomini della Santa Caterina e poi si avvicinò a Guisgard.
“Ma...” disse Palos “... ho capito bene? E' stata lei a portare qui la spia?”
“Allora è colpa sua.” Intervenne Miseria. “Bisogna dirlo a quelli della fortezza, che invece accusano noi di tutto.”
“Calmi...” zittendoli Guisgard “... continuate a raccogliere i cadaveri piuttosto. Penseremo dopo alla faccenda della spia.” Si voltò verso Clio. “E questo?” Indicando il pugnale. “Cosa significa? Una sorta di pegno per fare ammenda?” Sorrise appena. “Su, rimettetelo via...” prendendolo dalle mani della ragazza e sistemandolo nella cintura di lei “... una bella ragazza che decide di solcare i mari deve pur avere un'arma da usare contro eventuali brutti ceffi.” Guardò poi Ammone. “Vieni con me, vecchio mio.” Tornò con lo sguardo su Clio. “Forza, conduceteci alla vostra nave, dove sono i vostri uomini feriti.”

Clio
07-10-2014, 09.50.44
Annuii a Miseria.
"Sì, certo.. Per questo sono qui.." Per poi tornare a guardare il capitano.
Riuscì a strapparmi un leggero sorriso quando mi ridiede il pugnale.
Lanciai un'occhiata alla mia cintura dove erano accomodate la spada e la pistola.
"Vi ringrazio del vostro buon cuore, senza quello in effetti sono indifesa.." Sorrisi appena, divertita.
Ma poi corrucciai la fronte.
"Fare ammenda?" Con gli occhi nei suoi "fare ammenda con un pugnale? Per chi mi avete preso?" Scossi appena la testa senza distogliere lo sguardo "No, ovviamente, avrei dovuto porgervi la spada, ma ricordo di avervi detto quanto questo pugnale fosse importante per me.. Non c'è un modo in cui posso fare ammenda, ma metto la mia vita nelle vostre mani, il capitano ha la responsabilità dei suoi uomini... Miseria ha ragione, gli abitanti devono sapere che la vostra unica colpa è stata fidarvi di noi... Volevo che lo sapeste da me.." Presi un profondo respiro "Beh, avete ragione i morti non scappano, vi farò una descrizione dettagliata della spia, così se lo incontrerete saprete con chi avete a che fare.. venite vi condurrò a ciò che resta della mia nave, non è un bello spettacolo... Non avevo idea che i miei uomini si fossero nascosti nella stiva.. Pensavo fossero scappati con qualche barchetta... Quando abbiamo deciso di bombardare la nave di picche sapevo che ci avrebbero fatto saltare in aria, ma pensavo di rischiare solo la vita mia e dei due pazzi che mi hanno seguito.. È una lunga storia, vi aggiornerò per strada".
Salutai appena le altre persone presenti, con un leggero cenno del capo.
Ma il mio sguardo si posò ancora su quell'uomo.
Gli somigliava davvero un sacco.
Non avevo tempo di indagare oltre, l'avrei fatto più tardi.
Dovevo pensare a Vivas e Barbaleone prima di tutto.
Accompagnai così Ammone e Guisgard all'Hydra, raccontando durante il tragitto quello che era accaduto durante l'assenza della Santa Caterina.

Altea
07-10-2014, 15.18.13
Mi guardai attorno e non riuscivo a capire molto quello che stava succedendo..gli uomini davano degna sepoltura ai morti, Guisgard parlava con una donna e altri uomini e all' improvviso vidi Yolanda a terra svenuta.
Sospirai e mi abbassai a guardarla..era veramente priva di sensi, vidi Guisgard che se ne stava andando con la donna e quegli uomini e quindi presi Yolanda per le braccia cercando di trascinarla vicino all' acqua e mi rivolsi verso Guisgard.."Capitano..ovviamente mi arrangio da sola..devo rinsavire Yolanda..poichè siccome è fatta per l' avventura ha pensato bene di svenire ora".
Vidi un secchio e un sorriso malizioso si stampò nel mio volto, mi abbassai sul punto basso del molo e presi dell' acqua salata e la buttai sopra il volto di Yolanda ridendo.."Yolanda..sveglia..o dimostrerai di essere una dama debole, non vorrai mica Guisgard pensi questo di te?".
La vidi leggermente riprendere coscienza e mi sedetti vicino a lei dando le spalle e guardando il mare..cosa vi era oltre? Non avevo mai chiesto dove si trovasse esattamente quella isola.

Guisgard
07-10-2014, 16.06.17
Guisgard si voltò a fissare Altea e sorrise.
“In effetti” disse divertito “la nostra damigella” indicando Yolanda “non è fatta per simili spettacoli. Appena si sarà ripresa riaccompagnatela alla fortezza, dove potrà riposare.” Guardò poi Clio, facendole segno di andare verso l'Hydra. “La vostra vita nella mie mani?” Rivolgendosi alla ragazza. “Eh, intrigante. Come quando vi ripescai, per poi condurvi sul mio vascello?” Facendole l'occhiolino. “Ma non credo siate donna da mettere con troppa facilità la propria vita nelle mani di qualcuno. Penseremo dopo alla spia, ora raggiungiamo i feriti.”
Arrivarono così all'Hydra.
Qui subito Ammone spostò il grosso barile fracassato che teneva imprigionato il povero Barbaleone.
Caricarono allora i tre feriti, Vivas, Taborn e lo stesso Barbaleone, su una lancia e tornarono sul molo.
Qui i cadaveri erano stati tutti raccolti ed anche Yolanda si era ripresa.
“Oh...” mormorò “... credo di sentirmi male...” e corse via a dare di stomaco.
Gli altri lavorarono sodo per spegnere gli ultimi incendi e portare poi i pochi feriti nel borgo per le cure.

Altea
07-10-2014, 16.20.14
Yolanda si riprese, potevo portarla alla fortezza come chiesto da Guisgard ma non fu così...la morte aveva raggiunto pure il molo e la povera damigella si sentì nuovamente male...andai a soccorrerla di nuovo.
Ad un tratto vidi arrivare una lancia con Ammone e vi era pure Guisgard con la donna vista prima..dentro vi erano dei feriti.
"Yolanda..per favore..smettila..avanti fatti portare sulla nave..io voglio rimanere vicino a Guisgard..non stare dietro a te..d' altronde per te una delle due era di troppo..quindi non penso hai bisogno di me".
Mi voltai e raggiunsi la lancia..corrucciai la fronte "Sono stati feriti da Burmid e la sua nave?" chiesi a Guisgard "Come vedete i vostri uomini e altri hanno riunito le vittime..spero questi uomini non siano feriti seriamente".

Clio
07-10-2014, 16.28.54
Sorrisi appena. Possibile che non fosse furioso con me?
"No, quella volta non vi ho chiesto di salvarmi.. e se non sbaglio ci avete tenuto a sottolineare che avevo pagato la mia salvezza col bottino dell'Hydra.." alzai le spalle, guardando lontano "Stavolta è diverso.." scossi la testa "Tutta questa gente, il mio equipaggio, sono morti per colpa mia.. non posso fare finta di niente.." mormorai.
Ma avevamo altro a cui pensare.
Ammone riuscì a liberare Barbaleone, e insieme agli altri tornammo sul molo.
Non erano moribondi, in fin dei conti.
Ma tutti gli altri?
"Non credo che riusciremo a riparare l'Hydra, stavolta.." dissi ai miei uomini sulla lancia "Dovremo pensare anche ai corpi che ci sono lì dentro.." osservando la pila di cadaveri sul molo.

Guisgard
07-10-2014, 16.50.00
La lancia arrivò sul molo e subito alcuni uomini corsero ad aiutare Guisgard, Clio, Ammone ed Emas con i tre feriti.
“E la vostra vita” disse il capitano a Clio “vale così poco? Un bottino di una nave?” Sorrise appena. “Non avete molta considerazione di voi.” Guardò poi gli altri. “Portate questi feriti dal dottor Adagn.”
In quel momento arrivò Altea.
“Non sono feriti, gravi, ma seri.” Spiegò Guisgard alla donna. “Ma nella nave ci sono molti cadaveri. Lainos!” Chiamò.
“Eccomi, Guisgard.”
“Forma dei volontari...” fissandolo Guisgard “... ci sono altri cadaveri nella nave pirata...” si voltò poi verso Irko “... va anche tu con loro e accertati riguardo l'entità dei danni subiti da quel vascello.”
“Certo.” Annuì il Rosso.
Il lavoro continuò per buona parte del giorno e alla fine Guisgard invitò tutti loro a bere qualcosa.
Raggiunsero un'osteria nel borgo, scampata al bombardamento, dove si sedettero per mangiare e bere dopo quel duro lavoro.
Con loro vi era anche Chiò.
Anche se l'umore di tutti non era dei migliori.

Altea
07-10-2014, 17.00.48
"Allora si rimetteranno presto..almeno loro" dissi a Guisgard ma rimasi perplessa quando egli parlò di una nave pirata..ricordai quel marinaio disse alla presunta spia lo aveva visto proprio venire da una nave pirata..ma se fosse stato cosi la colpa era sua..non si poteva estenderla a tutto l'equipaggio..la colpa di uno non era di tutti.
Alla fine ci dirigemmo verso una osteria e vi era pure quell' uomo, Chiò..e mi avvicinai a Guisgard sorridendogli.."Icarus, allora fin da piccolo sognavate di volare? Verso mete sconosciute o chissà dove..magari un giorno lo scoprirò".
Entrammo nella osteria, l' aria era tesa per i fatti avvenuti e mi rivolsi all' uomo "Da dove venite? So è scortesia chiedervelo ma sembra conosciate molto bene Guisgard"...ovviamente era un modo per sollevare l' atmosfera.

Clio
07-10-2014, 17.17.41
Alzai gli occhi al cielo.
"Sono parole vostre, non mie.. se non sbaglio vi avevo detto che sarei stata sempre in debito con voi... siete stato voi a dire che avevo pagato la mia salvezza.. credevo foste il tipo d'uomo che dice sempre quello che pensa.." con un leggero sorriso.
La giornata fu difficile, naturalmente.
Ma non potei rifiutare l'invito del capitano all'osteria.
Ero distrutta, fisicamente e mentalmente.
Annegare nel vino sembrava la cosa migliore da fare.
Quando entrai, gli altri erano già tutti seduti.
Presi posto accanto a Vivas.
C'erano tutti gli uomini che erano sul molo, e anche una bella dama che avevo visto vicino a Yolanda.
Si rivolse all'uomo che avevo visto poco prima sulla spiaggia.
Sembrava davvero lui.
Possibile?
Se solo ricordassi il suo nome.
"Ho come l'impressione di avervi già visto.." scrutando l'uomo. Magari mi avrebbe chiarito lui le idee.
Anche se era impossibile che mi riconoscesse, erano passati secoli.

Guisgard
07-10-2014, 18.43.33
Chiò, a quelle parole di Altea rise forte.
“Già, Icarus che vola nel cielo...” disse divertito “... ma poi attento a non cascare!”
“Divertente...” scuotendo il capo Guisgard, per poi sorseggiare del vino dolce.
“Io vengo da Suessione, mia cara.” Chiò ad Altea. “E si, possiamo dire che conosco questo ragazzo sin da piccolo.” Indicando Guisgard. “Ora vedo che è diventato un pezzo grosso. Comanda addirittura degli uomini.”
“Si, tanto grosso” sarcastico Guisgard “che mi usano come bersaglio.”
“Chi?” Guardandolo Chiò.
“Gli scagnozzi del duca.” Rispose il presunto impostore.
Poi Clio rivolse la parola proprio a Chiò.
“Davvero?” Fissandola. “Beh, ho viaggiato per un bel po' e sono stato in diversi posti. E in effetti guardandovi noto che avete un che di familiare... anche se, in verità, non ho mai frequentato filibustieri...”
“Oh, ma la nostra capitana” intervenne Yolanda “non sarà stata sempre un pirata immagino.” Sorridendo.
“Concordo.” Fece Pepe. “E direi di brindare a queste tre bellezze...” riferendosi ad Altea, a Clio e a Yolanda “... di sicuro le cose più belle rimaste su questo sperduto isolotto...”
Tutti brindarono.
Ma proprio in quel momento arrivò Baris.

Altea
07-10-2014, 18.50.37
L'atmosfera si era rasserenata, vi fu uno scambio di battute divertenti tra Chiò e Guisgard e guardavo il presunto taddeide, il suo volto rasserenato era ancora più bello.
Poi Pepe brindò a noi e lo sguardo si rivolse verso la donna..sembrava Yolanda la conoscesse..una donna pirata capitano..era favoloso..guardandola alzai al calice per brindare con lei.
Ma nella osteria entrò Baris e trasalii e dissi a Guisgard a bassa voce.."Guisgard, guardate chi è entrato..Baris..tenetevi pronto, inizierà a scagliarsi contro voi..non vi sembra strano tutto ciò?".

Ad un tratto vidi un volto davanti a me, era la vecchia megera del sogno.
Ella rideva compiaciuta, vicino vi era Dominus ma sembrava preoccupato.
Lei mi guardò.."Altea, ti ho fatto un sortilegio" e rise senza denti "appena venuta al mondo, ricordi il sogno? Il patto matrimoniale, ebbene la tua colpa è..di esserti innamorata di lui..questo consisteva..perchè non venisse a compiersi quel patto..vai..ti comanderò io..ma mettiti su la corona..Granduchessa senza trono" e rise con Dominus.

Mi alzai dal tavolo e guardai tutti.."Non mi sento bene...scusate" uscii, che mi stava succedendo..era come se i miei gesti fossero non miei ma guidati.
Salii sulla Santa Caterina e entrai in camera, aprii il cofanetto e misi sulla testa la corona.

"La risata roca e spaventevole..di nuovo lei.."Bene..magari ti troverà qualche ammiraglio a Baias e riavremo la corona..malediranno tutti l' Amore tuo per Guisgard".

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Uscii dal veliero volante e presa da qualcosa di strano raggiunsi un piccolo promontorio alto, sembrava quello dove sparì Costanza..barcollai e senza capire nulla caddi nella acqua..l' acqua era fonda, non avevo la forza di rialzarmi dall' acqua e mi sentivo sprofondare e vidi la megera.

Rideva compiaciuta..."Ecco che ti ha portato seguire il tuo Amato..la tua Morte..ma sapeva avrebbe avuto tutto questo".

Persi i sensi per cadere nel profondo fondale...il Destino si era compiuto.

Clio
07-10-2014, 19.05.51
Non sentii quello che dicavano.
Non sentii le risate che accompagnavano il levarsi dei bicchieri.
No, sentii solo quel nome.
Icarus...
Icarus..
Non me l'ero immaginata.
L'aveva detto davvero.
Mi mancó l'aria.
Incontrai gli occhi del capitano, e mi chiesi se potesse leggermi nell'anima dall'intensità del mio sguardo.
Ero furiosa.
E terrorizzata.
E felice.
Ma poi di nuovo furiosa.
Perché non mi aveva detto niente?
Allora non ero impazzita.
Perché trattarmi come un'estranea?
Mi alzai, prendendo il mio boccale.
Non potevo star lì, non davanti a quegli occhi.
Li fissi ancora per un lungo istante, uno sguardo intenso, colmo di emozioni contrastanti e di parole non dette.
"Ho bisogno di un po' d'aria.." Annunciai con voce lontana, distante "Scusate.." Borbottai.
Staccai finalmente gli occhi dai suoi e uscii dall'osteria mentre un uomo entrava.
Ma io nemmeno lo guardai.
Volevo solamente tornare a respirare.

Galgan
07-10-2014, 23.03.52
Contraccambiai lo sguardo di sir Belven, perché invero i suoi pensieri mi erano tutt'altro che alieni; sovente, chi coltiva l'eresia, lo fa tra gli animi semplici, tra gli intellettualmente deboli, tra coloro che, essendo deboli, ma al contempo avidi ed ingrati, si fanno assoluta dimenticanza di quello che è il Divino Amore.........Se una mente, pur nella sua semplicità, naviga sicura tra i venti della Fede, non esistono sedicenti dotti in grado di portarla sulla via della perdizione.
Ma quella era la realtà, e probabilmente, avrei incontrato altre persone che avrebbero bestemmiato, mascherando la loro blasfemia con falsa ingenuità ed innocenza, e forse era proprio per questo, che la nostra caccia era così importante.
In vista della casa tra i boschi, soffermai lo sguardo sull'anziano, quindi, avvicinandomi a sir Belven, gli sussurrai:

-Con vostra licenza, questa volta lascerei parlare voi.
Ovviamente, però, sono subito alla vostra destra, qualunque cosa dovesse succedere; perché ormai mi è dato di vedere che, in questo viaggio, nulla è quel che sembra-

E nel dir questo, accarezzai l'elsa della spada.

Guisgard
09-10-2014, 18.31.53
Clio uscì fuori dall'osteria.
Il cielo andava ad imbrunirsi ed il crepuscolo, silenzioso e malinconico, scendeva piano su ogni cosa, lasciando ovunque una velata nostalgia.
Ad un tratto la ragazza fu raggiunta da Emas.
“Capitano...” disse il marinaio “... tutto bene? Siete uscita all'improvviso...”
Ma qualche istante dopo qualcun altro uscì dall'osteria.
“Una serata incantevole e surreale...” fissando il mare Guisgard “... affascinante, vero? Talvolta sembra che anche il cielo ed il mare partecipino agli stati d'animo degli uomini... alle loro speranze, ai loro desideri, ai loro sogni... e forse anche alle loro paure...” guardò Clio “... vorrei proporvi una questione, milady...”

Guisgard
09-10-2014, 18.33.34
Altea riaprì gli occhi lentamente.
Al principio era tutto buio, poi attorno a lei divenne penombra e finalmente immagini sfocate cominciarono a prendere forma.
Era in un comodo ed alto letto, con coperte di seta.
Accanto a lei, su un comodino intarsiato, brillava un lume di porcellana.
Ad un tratto la porta si aprì ed una donna entrò nella stanza.

Guisgard
09-10-2014, 18.44.50
Belven annuì a quelle parole di Galgan, per poi avanzare verso la casa, davanti alla quale sedeva quell'anziano uomo.
“Salute a voi, messere...” disse il cavaliere a quello “... potete indicarci dove poter trovare messere Le Clear il notaio?”
“Chi chiede di lui?” Domandò l'anziano.
“Siamo cavalieri di Sua Grazia il vescovo.” Rispose Elven.
“Il notaio” spiegò l'uomo “ormai non esercita più e dunque, immaginando la vostra visita legata a qualche registrazione di terre destinata al Clero, non credo possa essere utile ai bisogni di Sua Grazia.”
“Sappiamo” fece Belven “che ultimamente il notaio ha curato gli interessi di un uomo. Uno straniero giunto in queste terre per acquistare una proprietà.”
“Voi come lo sapete?” Fissandoli l'anziano.

Clio
09-10-2014, 18.47.57
Mi sforzai di sorridere ad Emas.
"Sto bene, sto bene, grazie.. Avevo solo bisogno di un po' d'aria.." Abbozzando un sorriso "Non è stata una giornata facile..".

Ma qualche istante dopo qualcun altro uscì dall'osteria.
“Una serata incantevole e surreale...” fissando il mare Guisgard “... affascinante, vero? Talvolta sembra che anche il cielo ed il mare partecipino agli stati d'animo degli uomini... alle loro speranze, ai loro desideri, ai loro sogni... e forse anche alle loro paure...” guardò Clio “... vorrei proporvi una questione, milady...”

Cercai di ignorare le emozioni che si alternavano in me, anche se non avevo assolutamente voglia di parlare.
Ero troppo scossa per essere lucida.
E quando alzai gli occhi su di lui la cosa non migliorò.
"Dacci un minuto, Emas.." Sorridendo per rassicurarlo.
"Ebbene?" Con gli occhi taglienti in quelli di Guisgard "Vi ascolto Guisgard de'Taddei.." Con un leggero sorriso sarcastico.

Altea
09-10-2014, 18.53.13
Il buio delle tenebre attorno a me e il silenzio.
Ad un tratto dopo quel buio perenne mi destai lentamente, mi trovai in un letto bellissimo con coperte di seta e vicino un comodino di porcellana raffinato e antico a illuminare la stanza.
Ero perplessa...no..quella non era la mia stanza nella Santa Caterina..e nemmeno a corte..il cuore batteva forte, che stava succedendo.
Entrò una donna e mi alzai dal letto.."Dove sono..ma io ero in una osteria con Guisgard, gli uomini della Santa Caterina".
Mi risedetti nel letto..era tutto ciò che ricordavo, tutto si era bloccato a quando ero nel tavolo con loro..iniziai a piangere..stavo impazzendo?

Guisgard
09-10-2014, 19.05.58
Emas annuì a Clio e si allontanò.
“Attenta...” disse sorridendo Guisgard alla ragazza “... se qualcuno vi sente chiamarmi con quel nome potrebbe poi condannarvi a morte.” La fissò divertito. “Volevo proporvi un affare...” facendosi serio “... avevo intenzione di acquistare la vostra nave... e di assoldare tutti i vostri uomini rimasti, feriti compresi, naturalmente quando saranno guariti. Ho l'idea infatti di formare un corpo per difendere l'isolotto. C'è la fortezza, ci sono i cannoni e uomini esperti, con una vascello come l'Hydra, possono rendere quest'isolotto imprendibile. Conoscendo Dominus invierà la nave di Picche per stanarci e non farci tornare vivi, dunque l'isolotto correrebbe il rischio di essere assalito solo dalle navi della marina... per questo voglio la vostra nave ed i vostri uomini. Naturalmente chi non vorrà accettare sarà dispensato. Non imporrei mai a uomini di mare di mettere radici qui contro la loro volontà. Voi compresa. Fissate voi il prezzo se l'affare vi interessa, milady.”

Guisgard
09-10-2014, 19.07.12
La donna sorrise ad Altea.
“Ben sveglia, milady.” Disse poi. “Siete caduta dalla Santa Caterina. Fortunatamente il molo del castello, dove il vascello è attraccato, non è molto profondo. Alcuni vi hanno vista cadere in acqua e subito sono corsi ad aiutarvi, per poi portarvi qui. Come vi sentite ora?”

Altea
09-10-2014, 19.12.46
Guardai la donna abbozzando un falso sorriso..."Direi...bene..sto bene..ma ho un vuoto di memoria..è come..se avessi dimenticato una parte di quello che stavo facendo prima..quindi ora..sono sulla Santa Caterina o dove? Non vi sono cameriere sul vascello volante..io sono la duchessa Altea de Bastian e faccio parte dell' equipaggio di milord Guisgard..mi aiutereste a tornare nella nave?"
Ad un tratto sobbalzai...la megera del sogno..le sue parole..ma chi era quella donna..ora ricordavo...ma era qualcosa di incredibile oppure era vero?..la maledizione..innamorarsi di Guisgard..era meglio evitare di stargli troppo vicino e soprattutto non innamorarsi di lui..era stato un avvertimento molto utile anche se avevo rischiato la pelle.

Guisgard
09-10-2014, 19.32.45
“Ora siete nella fortezza, milady.” Disse la donna ad Altea. “Vi hanno portata qui perchè sulla Santa Caterina non vi era nessuno e voi avevate bisogno di cure. Credo che lord Guisgard ed i suoi uomini siano ancora al borgo. Immagino non sappiano nulla di quanto vi è accaduto. Ma la cosa importante ora è che stiate bene.” Sorridendole.

Galgan
09-10-2014, 19.53.31
Invero, già sulle prime, quell'uomo non mi piacque; c'era qualcosa, in lui, che non esprimeva soltanto la normale diffidenza che, in epoche disgraziate, è sorella della buona creanza; in lui vidi il tono della sfida, il tono di chi non collaborerà.
Ma decisi di rimanere calmo.
Dovevo ammetterlo, il contesto che avevo lasciato, quello della Chiesa del Bosco, era estremamente tranquillo e pacifico, nella sua pacata solitudine, quindi non era da escludere che, il trovarmi ora in mezzo agli uomini non avesse completamente aperto i miei sensi, rendendoli estremamente sensibili, e così pure gli stati dell'anima.
Tuttavia, pareva proprio, e il mio pensiero mi provocò brividi, che gli uomini stessero decidendo di allontanarsi dal Padre, che volessero scegliere il vitello d'oro piuttosto che le Tavole della Legge, ignorando come, la Grazia Divina avesse permesso loro di attraversare il mar rosso....Di come avesse sacrificato il suo stesso Figlio per loro......Per tutti noi.....
Il pensiero tramutò il mio sgomento in rabbia, come poteva essere così?
Come potevano i figli dimenticare il Padre?
Eppure, quando si è a caccia, bisogna conoscere il momento giusto per colpire; troppo presto, o troppo tardi, significa perdere la preda, e la posta in gioco era troppo alta.
Mi intromisi, ma con discrezione, mantenendo neutra la voce:

-Buon messere, siete uso al rispondere agli interrogativi, con altri interrogativi?
Sir Galgan è il mio nome, ora al servizio di Sua Grazia, voi come vi chiamate?-

Altea
09-10-2014, 23.00.33
Mi guardai attorno alla sontuosa camera perplessa "Quindi questo è l'interno della fortezza dove attracca la Santa Caterina..è abitabile..ma a chi appartiene, pensavo fosse un rudere."
Scossi il capo alle parole della donna.."Si..eravamo in una osteria, per fortuna devo ringraziare il Cielo..per avermi graziata..stavolta".
Mi guardai e pensai alla corona..era stata tutta una visione, un avviso..era al suo posto la corona?? "Forse è meglio io torni alla locanda..se non è possibile tornare alla Santa Caterina..voi che mi consigliate milady?Avete delle vesti?".
Le mie vesti non erano asciutte, ovviamente, e indossavo una camicia da notte bianca...che mi sarebbe pure servita..ma avevo una sola veste nel veliero volante e l' altro era fradicio.
E il mio animo era davvero scosso..ma lentamente ricordai le ultime frasi dette a Guisgard..dissi non stavo bene e dovevo ritornare nel veliero.
Guardai la donna e le sorrisi.."A dire il vero non mi sentivo bene nemmeno alla locanda..forse sarà stata la giornata pesante dopo aver visto tutte queste povere vittime" dissi fingendo "forse ho avuto un capogiro e sono caduta dal veliero..magari potrei riposare qui e qualcuno potrebbe avvisare milord che sono qui e di non preoccuparsi e nel frattempo si asciugheranno le vesti e tornerò nel veliero appena possibile o appena loro torneranno".

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Clio
10-10-2014, 00.40.04
Sorrisi appena.
"Oh non crucciatevi, sono stata condannata a morte anni fa, e in questi anni non ho certo migliorato la situazione.. ma credo che lo sappiate bene.. E poi, come dovrei chiamarvi, sentiamo?" senza togliere gli occhi dai suoi "Come ho sempre fatto, Icarus?" Scossi la testa "Non è questo il nome che mi avete dato quando ve l'ho chiesto, e avrete avuto i vostri buoni motivi per farlo, non posso certo biasimarvi.. Dunque immagino di dover continuare ad usare questo nuovo nome come se niente fosse..".
Ero basita.
"Affari.." Quasi sprezzante "Certo, dovevo immaginarmelo.." Fredda "La vostra sembra una buona offerta in questo momento, considerando però che la mia nave va riparata e che il mio equipaggio è ridotto a quattro uomini oltre me, e Cid, naturalmente.." Sorrisi appena, pensando al ragazzino.
"Devo però prima parlarne coi pochi uomini che mi sono rimasti.. Anzi, sarà meglio che vada subito.. Vi farò avere una risposta il prima possibile, capitano.. Con permesso".
Mi allontanai verso l'osteria.
Ma le parole troppo a lungo nascoste mi trattennero, e tornai indietro di qualche passo, fino ad essere vicinissima a lui.
Avevo gli occhi quasi lucidi.
"Ti dirò solo una cosa, poi seppellirò tutto.." con gli occhi nei suoi "Non credere che non abbia rimpianto di non aver aspettato.. Me ne sono pentita ogni singolo giorno, e ogni giorno ho sentito la tua mancanza.." Scossi la testa "la verità è che ero terrorizzata all'idea che mi prendessero, stavano per perquisire la casa... Io.. Non potevo più restare... Mi.. Mi dispiace.." Mormorai, con voce tremante.
Chiusi gli occhi per un momento e poi li riaprii, per cercare i suoi.
"Tutto il resto non ha più senso ora, immagino.." Sorrisi, amara "Non temere, non ne parlerò più.." Abbassando appena lo sguardo, per rialzarlo subito "Ma ci tenevo che lo sapessi, tutto qui.. E spero che un giorno potrai perdonarmi.. chissà, magari se lo farai tu ci riuscirò anch'io.." presi un profondo respiro "Vado a parlare con i miei dell'affare.. ".
Chiusi gli occhi e mi voltai, decisa ad andare a parlare con i miei uomini.
Eravamo due estranei ormai, erano passati troppi anni perché potessi tirare in ballo il passato.
Non sapevo perché facesse finta di non riconoscermi, ma non ero pronta ad accettare che mi avesse dimenticata.
No, pensai, non l'avrebbe mai fatto.
Anche se non sapevo quale delle due ipotesi mi ferisse di più.
Ma d'altronde non potevo certo pretendere altro.

Guisgard
10-10-2014, 17.04.30
Clio si voltò per raggiungere i suoi uomini, quando una mano afferrò decisa il suo polso, costringendola poi a voltarsi di nuovo indietro.
“Sai bene che non ho dimenticato nulla...” disse Guisgard, fissandola negli occhi “... lo sai bene... e non ho nulla di cui perdonarti... perchè cosa poi? Per le tue risate fragorose o i tuoi modi da maschiaccio ogni volta che mi avvicinavo a te? Per quelle sere stellate, profumate di campo, con te che non abbassavi mai la guardia?” Scosse lievemente il capo. “Forse perchè non ti sei mai fidata di me... neanche quando ti chiesi il tuo nome, rammenti? Quel pomeriggio... lo sussurrasti appena... ora lo conosci, mi dicesti, fanne buon uso... e scappasti via... scappavi sempre... ogni volta che cercavo di avvicinarmi, di guardarti negli occhi... ecco perchè, infondo, non restai sorpreso dalla tua fuga... potevi raccontarmi tutto, ma non lo facesti... no, Clio è un soldato, ripetevi, non è una smorfiosa che chiede aiuto, come quelle dame di corte che tanto detesta...” lasciò il suo polso “... e ora... ora cosa ti aspettavi? Icarus non c'è più... mi avevano imposto quel nome e l'ho portato fino al compimento del mio diciottesimo anno di età... Guisgard era troppo ingombrante, troppo impegnativo e pericoloso per essere portato da un ragazzo senza Natali certi... per questo quando ti ho rivista non ho detto nulla... un conto è essere Icarus, un semplice apprendista, altra cosa è invece chiamarsi Guisgard, l'uomo più odiato e ricercato di questo ducato ora... un uomo destinato, temo, a restare da solo per evitare di mettere in pericolo le persone a cui tiene...”

Guisgard
10-10-2014, 17.17.17
“Si, milady...” disse la donna ad Altea “... voi riposatevi pure qui... resterete al caldo e la stanza è molto confortevole... penserò io a far avvertire lord Guisgard ed i suoi compagni del vostro arrivo qui.” Salutò con un cenno del capo ed uscì, lasciando la donna da sola in quella bella stanza.
E da una delle finestre si poteva vedere l'immensa Santa Caterina attraccata al molo della fortezza.
Poco dopo la donna ritornò e con lei vi era anche Afiel.
"Milady..." fissando Altea nel letto "... come state?" Chiese il marinaio.

Guisgard
10-10-2014, 17.24.55
A quelle parole di Galgan, l'anziano uomo seduto davanti alla casa spostò i suoi occhi indagatori su di lui.
“Domanda chiama domanda.” Disse. “E poi è col domandarsi, costante ed arguto, che gli antichi svelarono le leggi della Natura.” Di colpo accennò un lieve sorriso. “Comprendo il vostro lignaggio e l'onere che rappresentate, dato colui che vi ha inviati, signori... ma sarete d'accordo con me che un notaio non può tradire la fiducia di un suo cliente... diciamo è un po' come il Segreto Confessionale, che lega il confessore al suo penitente.”
“Siete dunque voi il notaio Le Clear...” fissandolo Belven.
“Si, sono io.” Annuì l'anziano. “Perchè domandate di quell'uomo? Ha commesso forse qualche reato?”
“Anche noi” mormorò Belven “siamo legati da giuramenti e segreti.”
“Solo se mi dimostrerete una qualche colpa di quello l'uomo” fece il notaio “io vi rivelerò ciò che so di lui.”

Altea
10-10-2014, 17.31.27
Ringraziai gentilmente la donna e mi stesi sul letto, mi misi a guardare fuori dalla finestra..la Santa Caterina era imponente..mi chiedevo come potesse essere stato costruito un gioiello simile.
Ad un tratto la porta si aprì, la donna entrò e vidi Afiel e sorrisi ritrovando un volto familiare..mi fissava sbalordito nel letto.
Risi ad un tratto.."Avevo sonno, un sonno improvviso..e ho chiesto se potevo dormire qui" e feci l' occhiolino alla donna e la congedai.
Guardai Afiel..dovevo inventare qualcosa..."Non ricordo molto bene..forse il vino bevuto alla osteria era troppo forte? Hanno detto ero sulla Santa Caterina e sono caduta in acqua e mi hanno salvata..si mi ricordo di essere andata in acqua" muovevo le mie mani serrate nervosamente, il ricordo di quelle parole e quella visione erano ancora vive.."Ma Dio ha voluto graziarmi..ora vedete il mio vestito è bagnato? Quindi mi potreste prendere la mia veste in cabina? O devo uscire bagnata fradicia e rischiare di ammalarmi?".

Clio
10-10-2014, 17.57.03
Sorrisi appena a quelle parole, senza staccare gli occhi dai suoi.
"Ti sbagli.." mormorai appena "Mi sono sempre fidata di te.. sempre.. molto più che di chiunque altro.. tu eri l'unico con cui potessi essere me stessa.. l'unico che riuscisse sempre a strapparmi un sorriso.. sono venuta da te quel giorno, non c'era nessun altro posto dove volessi andare.. ma tu non c'eri.. ti ho aspettato, e aspettato.. ma quando ho sentito i soldati avvicinarsi.." trattenni il fiato, non era un giorno che amassi ricordare.
"Non potevo più restare e mettere Loras e gli altri in pericolo.. non me lo sarei mai perdonata se fosse accaduto loro qualcosa a causa mia...".
Abbassai lo sguardo "Non so cosa mi aspettassi.. la verità è che sognavo e temevo il giorno in cui ti avrei rivisto.. Ma mai avrei pensato che saresti arrivato a tanto da fingere di non avermi riconosciuto.." scossi la testa "Diamine, io.. credevo di essere impazzita.. quando ti ho sentito suonare l'ocarina quella sera..." ma poi trasalii "Un momento.. tu.. tu.. mi hai ascoltato nel delirio, mi hai canzonato per quello che ho detto.." scossi la testa "Mi hai ascoltato parlare di te come se niente fosse.." inorridii "Mi hai messo quel vestito! Sapevi che mi sarei infuriata.." ma poi sbiancai, ricordando quella sera.
"Mi.." non riuscivo a parlare "Mi hai sentito dire.." mi sembrava di tremare, ma mi sforzai di alzare gli occhi su di lui "Mi hai sentito dire che ti ho sempre amato ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo.." mormorai, sconvolta "E non hai detto niente..".
Annuii appena.
"Certo.." mormorai, mentre sentii una lacrima rigarmi la guancia "immagino di essermelo meritata, dopotutto.." sorrisi appena "Se non altro potrò, andare avanti... suppongo.. seppellire Icarus infondo al cuore.. e continuare a parlare di affari con Giusgard.." sorrisi amaramente "Era quello che volevo, dopotutto.. essere trattata come un uomo.." guardai lontano "Ho sempre saputo che c'era un prezzo da pagare.. ma questa sono io.. non posso fingere di essere quella che non sono..".
Chiusi gli occhi per trattenere le lacrime.
"E' meglio che vada, ora.." mormorai.

Galgan
11-10-2014, 01.11.55
Il mio sguardo si posò dall'anziano notaio a sir Belven, quindi divenne eloquente, in una muta richiesta.
Ero pronto a rispondere all'interrogativo posto con tutto l'ardore che le circostanze imponevano, si metteva in dubbio l'esistenza stessa del Creatore, e si diffondeva tale eresia.....I danni si erano già abbattuti, lo avrebbero fatto ancora; occorreva estrema celerità per impedirlo.
Tuttavia, questa volta, avevo lasciato al mio compagno di viaggio, e di caccia, il compito di interloquire, e nel suo rispetto, non avrei risposto al vecchio, se non su sua licenza.

Guisgard
11-10-2014, 01.15.50
Afiel annuì ad Altea.
Lasciò poi la stanza e tornò sulla Santa Caterina, dove prese la veste per Altea.
Ritornò così alla fortezza e dunque nella cabina in cui riposava Altea.
“Ecco la vostra veste, milady...” disse alla dama, porgendole ciò che aveva preso “... così non solo non vi ammalerete, ma potreste prendere al lazzo qualche buon partito...” rise piano “... fortuna che vi ho trovata, altrimenti rischiavate di non salpare domattina. La Santa Caterina infatti partirà domattina presto.

Guisgard
11-10-2014, 01.48.08
“L'uomo che cerchiamo” disse Belven al notaio “ha nome Ordifreddus. Un tribunale ecclesiastico lo ha condannato per eresia. Ciò vi basta?”
“Cosa volete sapere di preciso?” Chiese Le Clear.
“Tutto ciò che potete dirci.” Spiegò Belven. “Il suo aspetto, l'accento che aveva la sua voce e poi vogliamo sapere dove si trova l'edificio, il cui riconoscimento giuridico è stato autenticato da voi.”
“Era un distinto signore sulla sessantina.” Disse il notaio. “Di corporatura normale ed i modi accomodanti. Il suo accento non aveva cadenze particolari al punto da essere notate. Si è presentato come uno studioso di filosofia e mi informò che molto presto avrebbe tenuto lezioni in mezzo alla gente.”
“E dove dimora ora?” Domandò Belven.
“Nel castello di Avelia.” Rispose il notaio. “Io ne ho curato gli atti riguardo l'acquisto ed il possesso da parte sua.”
“Un filosofo...” mormorò Belven “... e vi ha parlato di qualche suo attuale studio?”
“Si, mi pare...” rammentando il notaio “... mi parlò che stava lavorando ad un grande progetto... a qualcosa che cambierà il mondo... si, ora ricordo... mi disse che era preso dall'ottenere la Pietra Filosofale...”
Belven allora si voltò a fissare Galgan e poi Jone.
“La Pietra Filosofale...” ripetè il cavaliere “... un antico mito... ed un lavoro per alchimisti, non per filosofi...”

Guisgard
11-10-2014, 02.19.03
Guisgard si avvicinò a Clio e senza dire nulla, con un gesto tanto improvviso, quanto delicato, asciugò quella lacrima sul viso di lei con un dito.
Un gesto lento e dolce, come una carezza.
“Nel delirio” disse piano “non facevi nomi... chiamavi qualcuno, ma senza pronunciare il nome... erano passati anni e potevi benissimo aver avuto qualcuno di cui essere innamorata...” fissandola nei suoi occhi azzurri “... dopotutto, nonostante i tuoi modi, sei una bella ragazza” sorrise lievemente “e devo confessarti che mi infastidiva il non poter prendere a pugni e a calci quelli che facevano i cascamorti con te, perchè ci pensavi tu a tenerli alla larga con i tuoi atteggiamenti...” rise appena “... quanto a quel vestito...”

Era il tramonto di un giorno d'Estate, con l'erba della campagna intrisa di un forte odore di pioggia.
Il Sole calava stancamente oltre le velate nuvole lungo l'orizzonte, rese purpuree da ciò che restava di quel tardo giorno ed umide per quell'ultimo piovasco.
“Non andrai dunque al ballo?” Chiese Icarus, smettendo di suonare la sua ocarina.
“Perchè?” Voltandosi a fissarlo Clio. “Per indossare uno di quegli stupidi abiti, dove sei quasi mezza nuda?”
“Dai, sono solo un po' scollati...” scuotendo il capo lui.
“Nessun uomo mi vedrà mai spogliata.” Sentenziò lei. “Altrimenti dovrà sfidarmi a duello e pagare con la vita.”
“Magari troverai qualcuno disposto a battersi...” tornando a suonare la sua ocarina lui.
Lei allora si alzò.
“Dove vai ora?” Domandò Icarus.
“Ad allenarmi.” Rispose Clio, per poi correre via nell'imbrunire sempre più marcato.

A quel ricordo il presunto Taddeide sorrise di nuovo.
“Quanto a quel vestito, temo di non avere molto tempo per darti soddisfazione...” prese il suo prezioso fazzoletto di Batista e lo posò in una mano della ragazza “... non piangere per Icarus... io sono Guisgard, lo sono sempre stato e forse non merito le tue lacrime...” sfiorandole appena i lunghi capelli chiari.

Galgan
11-10-2014, 02.36.59
Fissai entrambi i miei compagni, perché alfine il male andava palesandosi; l'uomo che andavamo cercando si apprestava a diffondere nuovamente il suo morbo, e lo faceva per coprire i propri reali obbiettivi.
Molto probabilmente, ignoranza, cinismo e malcontento erano i suoi più fedeli alleati, e grazie a costoro, quell'uomo conduceva le genti lontano da ciò che era giusto......Eppure, la traccia continuava, e noi Segugi dell'Altissimo potevamo continuare a seguirla....
Presi nuovamente la parola;

-Di grazia, buon uomo, sapreste indicarci come raggiungere codesto castello?-

Guisgard
11-10-2014, 03.03.40
“Seguite il sentiero.” Disse il notaio ai tre. “Ad un certo punto troverete una strada che fra i boschi si farà largo fino a condurvi verso i monti. Badate di non allontanarvi mai da quella strada, poiché sono terre selvagge quelle che attraverserete.”
Belven annuì e ringraziò quell'uomo per il suo aiuto.
Poi il cavaliere, Galgan e Jone lasciarono quel posto per seguire le indicazioni ricevute.
“Maestro...” mormorò Jone durante il tragitto “... cos'è la Pietra Filosofale?”
“Per molti è solo un antico mito” rispose Belven “ma per altri invece è una realtà. La Pietra Filosofale è un elemento particolarissimo, capace, secondo la leggenda, di donare grandissimi poteri, come l'immortalità, la conoscenza e soprattutto la capacità di mutare i metalli vili in oro.”
“Accidenti!” Esclamò lo scudiero.
“Ma solitamente” fece Belven “è un qualcosa che occupa la fantasia degli alchimisti, più che dei filosofi. Per questo io credo possa essere usata dal nostro uomo come una sorta di nome in codice e che, invece, nasconda ben altro...”

Altea
11-10-2014, 19.06.20
Afiel fu veramente veloce e presi la veste dalla sua mano e rimasi sorpresa dalle sue parole ridendo.."Prendere al lazo un buon partito? Ma qui non ve ne sono..non ho visto principi, conti, duchi o chissia" ma mi bloccai alle mie parole subito imbarazzata e perplessa e scrutai Afiel seria per poi sorridere "Ah si..un Duca..lo conosco e per me non è presunto..non ha bisogno di prove per me come trovare il Fiore Azzurro e penso nemmeno per voi".
Incrociai le braccia guardando fuori la Santa Caterina.. "Afiel ma dubito questo..buon partito..possa prenderlo al lazo..non penso di essere il suo tipo ideale..anzi per lui sono una sciocca dama di corte anche se penso di aver recuperato dei punti..ora aspettatemi fuori mi vesto e andrò sulla Santa Caterina..e penso sia meglio non dire nulla di tutto questo al capitano, non vorrei mi lasciasse qui per questo".
Appena Afiel fu fuori stanza, misi l' abito asciutto e presi quella bagnata e lasciai la bella camicia da notte anche se ne avevo bisogno, ma non mi sarei mai abbassata a prenderla senza permesso, mi voltai a guardare quella stanza perplessa...ma chi abitava qui?
Ringraziai la donna e chiesi pure a lei il riserbo su quel fatto e uscii dalla fortezza con Afiel per dirigermi verso la Santa Caterina.."Strano, quella fortezza era arredata..e vi era una cameriera o sembrava quasi una dama di compagnia..come mai tutto questo Afiel, voi ne siete a conoscenza" e appena salii sul veliero volante un brivido mi percorse..qui tutto si era bloccato..e non ricordavo il momento in cui mi gettai o caddi nella acqua.
Scossi il capo..niente paure e titubanze Altea, se cosi è devi dimostrare di avere coraggio di sfidare tutto..pure quella specie di strega e qualsiasi cosa possa avermi fatto.

Galgan
11-10-2014, 19.47.37
-Invero, è un pensiero che ho avuto anch'io-

Intervenni, rivolto ai miei compagni;

-Non so perchè, ma l'idea della pietra filosofale mi è parsa, fin dal principio, una sorta di specchietto per le allodole.
Ho idea che il nostro nemico sia astuto-

E nel pronunciare quell'ultima frase, ammorbidii lievemente le labbra nella parodia di un sorriso, perchè era mia opinione, come è ancora oggi, del resto, che nel mondo, e nella vita, la legge del contrappasso sia implacabile ed inesorabile; chi compie il male, subirà il male, e pagherà per gli errori fatti.....Ed in effetti, anche in questo stava la mia funzione.
Eppure, una parte di me, rivolgeva all'Altissimo una muta domanda:

"E se costui si pentisse?
Troverebbe la consolazione del perdono?"

Socchiusi un istante gli occhi, e trovai pace, perchè quella era la promessa che Cristo aveva fatto all'uomo.......In un modo o nell'altro, avrei aiutato i miei compagni a trovare l'eretico, e chissà, forse la Divina Provvidenza avrebbe salvato la sua anima; da parte mia, sapevo che non avrei esitato, mai, e che la mia spada avrebbe sempre colpito senza indugio, nè rimpianto alcuno, se ve ne fosse stata esigenza.

-In alto i cuori!-

Sussurrai ai miei compagni di viaggio.

elisabeth
12-10-2014, 20.19.28
l'ufficiale fu molto cortese....pochi ordini ai suoi uomini, già ....avrebbero fatto piazza pulita di cose che ne' io ne' Nettuno avevamo ancora visto......dalla scialuppa.....fummo portati sulla " Regina di Afravalone"......Nettuno sembrava teso....e io lo seguivo senza riuscire a comprendere dove ci avrebbe portato quell' avventura.....si...perchè sapeva proprio di avventura.......L'Ufficiale ci annunciò al suo capitano.......entrammo nel suo studio.....era grande .......tutto legno intagliato...carte nautiche ...sino a quando il mio sguardo non incrociò quello del Capitano..........in genere...non avevo problemi ad esprimermi...ma rimasi qualche secondo a guardarlo..........aspettai che Nettuno parlasse..ma non avvenne...." Ci spiace se non siamo presentabili...ma gli ultimi eventi ci hanno...come dire.....provati nel corpo e nell'anima.....siamo stati fortunati....visto che il vostro ufficiale ci ha gentilmente offerto un passaggio sulla Vostra nave......"........Nettuno....sembrava fissarlo con insistenza....non mi sembrava educato e gli diedi una piccola stretta al braccio...giusto per portarlo alla realtà......ma il suo sguardo guardava minuziosamente ogni dettaglio di quella stanza....stava diventando una situazione imbarazzante......" Bene ......Capitano...questo e' Nettuno..il mio compagno di viaggio...".......e che diamine.......perchè nel dire Nettuno ebbi l sensazione che quel nome stonasse come campane provenienti da mondi diversi ?..........Una sola cosa era certa.....ero così lontana dalla mia Isola che ebbi una strana sensazione di abbandono.........

Clio
12-10-2014, 23.23.37
Chiusi gli occhi a quel gesto delicato, mentre un brivido mi attraversava laddove mi sfiorava la sua mano.
Sentii il cuore accelerare, e quando riaprii gli occhi erano ancora più pieni di lacrime.
Sorrisi alle sue parole.
“Davvero avresti voluto fare a pugni per me? Guarda che poi mi monto la testa.." Ridendo appena, senza staccare gli occhi dai suoi, mentre usavo il suo prezioso fazzoletto per asciugare le nuove lacrime che, copiose, mi rigavano le guance.
Presi un profondo respiro.
"D'accordo.. Concedimi soltanto un minuto... Io.." esitai, ma avevo aspettato troppo a lungo quel momento per tirarmi indietro, per quanto fossi terrorizzata.
Un terrore diverso da allora, certo, ma dovevo riuscire a dirgli ogni cosa, altrimenti non sarei mai stata libera.
Sii forte, Clio..
Ma mi sentivo fragile e indifesa.
"È vero che scappavo sempre.. Ma perché ero terrorizzata.." Ammisi "Quando stavo con te io..." Sorrisi appena "Non avrei mai voluto andar via..Mai.." Dolcemente "Quando suonavi l'ocarina mi ritrovavo a sognare di avere un bel vestito, i capelli in ordine, modi aggraziati.." Sorrisi appena "Solo per rubare un tuo sguardo, per.. Per essere bella ai tuoi occhi.." Scossi la testa "E questo mi spaventava a morte.. Capisci? Avevo paura di cambiare, perdere me stessa, di arrivare un giorno a non riconoscermi più.. La sera che mi hai fatto ballare, ricordi?" Sorrisi, alzando appena le spalle "Io.. Non sono mai stata tanto felice in vita mia.." Mentre sentivo le lacrime riaffiorare "Ma sapevo che poteva durare solo un momento.. Potevo anche sembrare una ragazza come le altre con quel vestito.." Risi appena "Magari solo un tantino più goffa.. Ma non ho mai voluto essere come loro e tu lo sai.. Anche se le invidiavo da morire quando ti vedevo parlare con loro, ballare, sorridere.. essere galante.." Scossi la testa.
"In tutti questi anni non c'è mai stato nessuno.. mai.. Non ho mai lasciato avvicinare nessuno quanto te.. E poi.. Come avrei potuto? Non ti avevo mai detto niente.." alzai appena le spalle "Non sono mai riuscita a mettermi l'anima in pace... ci ho provato, non credere.. ho continuato a ripetermi anno dopo anno, che era inutile, che anche se mai ti avessi rivisto non avresti certo voluto una come me al tuo fianco... ma.." esitai "Una parte di me non si è mai arresa, e continuava a ripetermi di sperare..." sentivo il cuore esplodere, non mi ero mai messa tanto in gioco in vita mia "..che, chissà, magari invece mi sbagliavo, magari mi avresti.. preso tra le braccia o che so io.." abbassai lo sguardo, sicura di essere arrossita "Che sciocca.." mormorai, scuotendo la testa.
Tolsi lentamente la spada e il fodero dalla cintura, per evitare di sfoderare la lama inutilmente. Girai il pomello dell'elsa trattenendo il fiato, mentre un meccanismo si attivava, rivelando una teca di vetro all'interno dell'impugnatura.
Qui, quasi irriconoscibile, stava un vecchissimo fiore essiccato.
Sorrisi, alzando finalmente lo sguardo su di lui.
"L'avevo buttato via.. rammenti?" con un leggero sorriso "Ma la mattina dopo l'ho trovato sulla mia finestra.. Non sapevo cosa fare, cosa pensare.. L'ho tenuto tra le pagine del mio diario.. ma qui è sempre con me.." mi sembrava di tremare "Sì.." sorrisi, sarcastica "Sono bravissima a farmi del male da sola..".
Presi un profondo respiro, mettendo a posto la spada.
"Bene, ti ho annoiato abbastanza con queste storie lacrimevoli.." sorridendo "Non ne parlerò più... ma mi sembrava giusto che sapessi tutta la verità...".
Abbassai lo sguardo solo per un momento.
"Guisgard io.. So che probabilmente la cosa migliore da fare è andarmene il più lontano possibile ma.. non voglio perderti di nuovo.." con gli occhi nei suoi "Mi permetterai di restarti accanto? Solo come un membro del tuo equipaggio.. non ti chiedo altro.. sono un bravo marinaio, sai? E posso sempre guardarti le spalle.." sorrisi "infondo: se compri la mia nave e assoldi il mio equipaggio cosa mi resterà? Continuerò a comportarmi come se niente fosse, ovviamente, non temere... ti ho detto tutto quello che dovevo..." mormorai.
Avevo atteso e temuto questo giorno anno dopo anno.
E ora ero lì, davanti a lui, con tutti i miei segreti in bella vista.
Lo fissai per un lungo istante poi, con un gesto improvviso e delicato, gli posai un dolce bacio sulle labbra, sfiorandogli il viso con una mano.
Un istante, un brevissimo istante, nulla di più.
Mi allontanai prima che potesse farlo lui.
Dapprima abbassai lo sguardo, per poi rialzarlo timidamente su di lui.
Sentivo il cuore scoppiare.
"Capirò se non mi vorrai tra i piedi..." Mormorai.
Mi sembrava di tremare.
Non mi ero mai sentita tanto fragile e indifesa.
Sapevo che gli bastava una parola, uno sguardo per ferirmi o distruggermi.

Guisgard
13-10-2014, 18.42.57
Lasciata la fortezza, Altea ed Afiel si diressero verso il molo in cui era attraccata la Santa Caterina.
“La fortezza” disse Afiel alla dama “appartiene a Guisgard, come del resto tutto l'isolotto. Tutti quelli che vi lavorano sono al suo servizio. Egli mantiene questo posto col frutto delle scorribande della Santa Caterina.” Rise. “Davvero si può dire, come il leggendario Robin Hodd, che lui ruba ai ricchi per dare ai poveri. Anzi, ruba ai cattivi per dare ai buoni!”
Giunsero così al vascello volante e vi salirono a bordo.
Poco dopo anche Irko e gli altri tornarono alla Santa Caterina.

Guisgard
13-10-2014, 18.49.28
Clio tentò di allontanarsi, ma di nuovo la mano di lui strinse forte il suo polso, tirandola a sé con decisione, fin quasi a spingerla contro il suo petto.
Gli occhi di Guisgard, azzurri e profondi, erano in quelli di lei, trasparenti ed arrossati per quelle lacrime.
Fu un lungo istante, fatto solo di silenzio e sensazioni che si accavallavano.
Poi si ritrovò vicinissima alle labbra di lui, che si schiusero piano, mentre gli occhi di lui furono sul punto di chiudersi ed abbandonarsi a quella marea incontrollata di sensazioni.
“Icarus” disse in un sussurro lui, arrestando quel che sembrava un attimo inevitabile e desiderato “è rimasto là, in quei luoghi fatti di giorni spensierati... a sognare di fare a botte per te... oggi sono di nuovo Guisgard...” strinse la mano di lei con ancor più vigore “... e Guisgard è come un fantasma, uno spettro, che vaga nella notte della vita, come un Ulisse che brama il ritorno ad Itaca, un Giasone che sogna il Vello d'Oro, in un viaggio di cui ignora tutto... potrebbe essere pericoloso... non hai paura?” Fissandola. “No, non ne hai... lo so... ma io si... Icarus e Guisgard hanno il medesimo cuore ed entrambi sentono di doverti proteggere...” sorrise appena, accarezzando con l'altra mano la teca in cui c'era il giglio “... infondo, nonostante tutto, io ti ho sempre vista come questo fiore... forte e delicata allo stesso tempo... e bellissima...” lasciò la teca e con le dita accarezzò e strinse i chiari capelli di lei “... potremmo non tornare più... potrebbe essere molto più pericoloso di ogni nostra immaginazione questo viaggio... vuoi davvero venire con me?” La mano lasciò i capelli e scivolò prima sul viso di lei, poi sulle sue labbra, accarezzandole piano.
Accanto ai due, all'angolo di una stradina, vi era una piccola libreria e davanti alla porta erano raffigurati, su una pregevole maiolica, Erec ed Enide.
“Si narra che quando Enide chiese ad Erec di portarla con lui” continuò Guisgard, indicando la maiolica “egli impose a sua moglie una condizione... di cavalcare davanti a lui, evitando di rivelargli ogni pericolo incombente... come Erec anche io devo superare la mia prova e se ho accettato che altri mi seguissero l'ho fatto solo assicurandomi la loro cieca obbedienza, per poterli proteggere... io non potrei mai permettere che ti accada qualcosa e per questo, se verrai, dovrai ubbidire ad ogni mio ordine e mai rischiare la vita per me... proprio come Erec ed Enide...”
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Altea
13-10-2014, 18.52.22
Rimasi sorpresa..apparteneva a Guisgard? Ovviamente sapevo egli era il padrone della Isola ma mi chiedevo come mai egli rimanesse sul vascello volante invece di scendere nella fortezza, sembrava davvero un castello sontuoso.
Salimmo sulla Santa Caterina e ci raggiunsero pure gli altri..Guisgard non era ancora arrivato e mi avvicinai maliziosamente ad Afiel.."Mio buon Afiel..ho paura a dormire sola stanotte..dopo ciò che è successo..fareste un favore alla vostra amica Altea?" e sorrisi guardando il suo viso perplesso e mi girai senza farmi sentire dagli altri.."Dove dorme il capitano? Sarà un segreto tra me e voi..potete portarmi nella sua stanza, lo aspetterò lì e non combinerò danni e non mi permetterei mai di curiosare o toccare i suoi oggetti..e domani avrete due fette di torta a colazione".

Guisgard
13-10-2014, 19.23.18
Afiel restò sorpreso da quelle parole di Altea ed arrossì.
“Ecco...” disse balbettando “... forse non si potrebbe... in verità nessuno potrebbe entrare nella stanza del capitano senza il suo consenso... ma... ma... beh...” guardandola e sbavando “... beh, ecco... siete una bella donna e di certo non può dispiacergli... anzi...” si guardò intorno, certo che nessuno lo stesse osservando “... ecco... la sua stanza è l'ultima in fondo al corridoio degli alloggi ufficiali...”

Guisgard
13-10-2014, 19.27.29
Velv fissò con attenzione l'uomo che Elisabeth aveva presentato come Nettuno.
Era uno sguardo incuriosito ed indagatore.
Poi, ad un tratto, trasalì.
“Per...” disse attonito “... per Giove!” Incredulo. “Ma voi...” fissando Nettuno “... voi siete... siete il capitano de Gur, sparito tempo fa in un naufragio!” Esclamò. “Guardò poi Elisabeth. “Egli è un ufficiale del duca. E voi... voi chi siete?” Chiese alla donna. “Che legami avete col capitano?”

Guisgard
13-10-2014, 19.30.03
Belven annuì a quelle parole di Galgan.
“Si, la Pietra Filosofale potrebbe essere un inganno...” disse il cavaliere “... ma fare supposizioni ora e prenderle come dogmi è del tutto inutile. Scopriremo tutto quando lo avremo trovato.”
Proseguirono così lungo la strada, fino a quando un rumore di colpi comincio ad udirsi.
Proveniva dalla boscaglia.
“Cosa accade?” Chiese Jone.
“Sembrano colpi di spada...” fece Belven “... forse qualcuno si affronta in singolar tenzone...”
“Sono colpi furiosi.” Disse Jone.
“Si, si stanno battendo due rivali mossi da grande odio...” mormorò Belven “... almeno così pare dal fragore dei colpi...”
“Cosa facciamo?” Perplesso lo scudiero. “Proseguiamo o ci rechiamo a vedere cosa accade? Rammento però che il notaio ci invitò a non lasciare la strada...”

Altea
13-10-2014, 19.34.42
Risi di gusto nel vedere il volto arrossato di Afiel.."Suvvia non fate così..sembrate interessato pure voi..e non tiratemi un tiro mancino e che nessuno sappia.." e guardai dove indicò il marinaio.
Gli sorrisi ringraziandolo e feci un inchino di cortesia.
Arrivai in fondo a quella stanza nel corridoio e aprii la porta lentamente, vi era buio e cercai, rischiarata dalla poca luce della luna, una lampada ad olio e la accesi.
La posai sul comodino e mi sedetti sul suo letto e iniziai a guardare la sontuosa cabina.
Rimasi un attimo perplessa..e se Afiel mi avesse mentito? Mi stesi sul letto, era soffice..a dire il vero ero veramente inquieta, non volevo affatto dormire sola, temevo di avere di nuovo delle visioni e avevo bisogno di sentire Guisgard accanto...ed era pure una sfida a quello avvenuto prima.
Sospirai, magari avrebbe passato pure la notte fuori..ma il solo fatto di essere li e sentire il suo profumo mi rassicurava e mi addormentai lentamente aspettando il suo arrivo.

Clio
13-10-2014, 19.47.17
Riuscivo a malapena a respirare, tra il turbinio di emozioni che mi attraversavano.
Sentivo il cuore battere, il corpo fremere al tocco delle sue mani.
Non riuscivo a parlare.
Paura? La mia paura era essere cacciata via, era il disprezzo nei suoi occhi.
Come potevo avere paura se lui era così vicino.
Avrei voluto protestare, dirgli che sarei stata pronta a sacrificarmi per lui senza battere ciglio.
Ma la cosa che più volevo era restargli accanto, sempre.
Era quello che avevo sempre voluto.
Così annuii, mentre le parole erano lontane dal poter uscire dalle mie labbra.
Annuii, con gli occhi nei suoi.
"Hai.." Con un filo di voce "Hai la mia parola.. Accetterò ogni tuo ordine senza discutere.." Sorrisi appena "Credo di saper badare a me stessa, dopotutto..".
Non sapevo nemmeno descrivere tutto quello che provavo in quel momento.
E poi risi, quasi senza accorgermene.
"Sono anni ormai che nessuno mi dà degli ordini.. Dovrò riabituarmici.." Sorridendo, con gli occhi nei suoi.
Era talmente vicino che potevo sentire il suo respiro.
"Ma non osare mai più dire che non mi fido di te.." Mormorai.

elisabeth
13-10-2014, 20.08.40
Gli occhi del capitano guardavano il volto di Nettuno come se cercassero un indizio....ma non nella rassomiglianza quanto nella situazione che aveva del pazzesco.......il punto ere che anche Nettuno si chiamava Velv......accidenti o poca fantasia o poco tempo per pensare al nome vero del presunto naufrago.....ma cercai di non far trapelare il mio stupore........" Il Capitano.....e' stato ritrovato sulla spiaggia.....senza ricordare assolutamente piu' nulla della sua vita..........Nettuno a questo punto e' solo frutto della mia immaginazione quando l'ho incontrato.......una specie di Dio del mare smemorato......".......La sua divisa non mi aveva mai ingannata e neanche il suo modo di governare quella nave che stavano mandando alla deriva......conosceva il suo mestiere e anche se la sua memoria era scomparsa....momentaneamente....l'attività meccanica non era svanita......." Per quanto riguarda me io sono......"....chi ero ?...già non potevo essere Elisabeth avrei dovuto dire troppe cose che non erano opportune..il nome dell'Isola e che ero una Sacerdotessa.....avrei messo in pericolo le ancelle...Gedeone.....tutto il mio mondo......" Sono Symoin .....provengo dall'isola di......."...Guardai Nettuno con occhi di supplica.....come si chiamava quell' Isola infernale.........

Galgan
13-10-2014, 23.16.24
Rimasi un istante, nel silenzioso ascolto del fragore delle lame; esse parevano turbare il suono stesso della normale vita dei boschi, invero percepii odio in quel fragore, probabilmente, come aveva detto sir Belven, i duellanti si stavano affrontando portando la loro rivalità a livelli massimi, e nel farlo chiamavano Dio come testimone, perché un cavaliere che è nel giusto, non può perdere contro uno che segue vie errate........Ma era così, in quel caso?
Si stava realmente consumando un duello d'onore, oppure una volgare disputa, o peggio ancora, un'ingiustizia?
In un istante, tutto mi fu chiaro, perché il mio stato mi permetteva un'unica scelta, e questa imponeva, a sua volta, il trionfo della Luce, in ogni suo aspetto.
Non potevo proseguire, senza essermi appurato di quanto stava accadendo.

-Ebbene, amici, io sono un cavaliere-

La mia voce ruppe il silenzio, con un tono calmo ma inflessibile;

-Pertanto, non posso proseguire il mio cammino, se vi è anche il minimo dubbio che a breve distanza da me si stia agendo in modo errato.
Con vostra licenza, mi recherò in direzione della contesa.
Non disperate, sarò di ritorno quanto prima, Dio mi indicherà la strada, e sotto il Suo sguardo, non temo la selvatichezza di queste terre-

E detto che ebbi questo, spronai Pegaso in direzione dei rumori.

Guisgard
14-10-2014, 00.45.02
“Dall'Isola Senza Nome...” disse Nettuno a Velv, dopo aver guardato Elisabeth in difficoltà “... Symoin dall'Isola Senza Nome.”
“E lì siete dunque naufragato?” Chiese Velv.
“Si, credo di si...” annuì Nettuno “... e devo ringraziare lei” indicando Elisabeth “che mi ha tratto in salvo soccorrendomi sulla spiaggia.”
“Comprendo.” Fece Velv. “Continuate a non rammentare nulla, vero?”
“Temo di si.”
“Bene, ora vi farò preparare delle cabine dove poter riposare.” Fissandolo Velv. “Appena a Baias sono certo che pian piano rammenterete ogni cosa.”
“Vorrei avere la vostra stessa fiducia.” Mormorò Nettuno.
“Pensate solo a riposarvi.” Sorridendo Velv. “Vi farò avere anche dei vestiti. Voi e madama siete zuppi.”
Chiamò così uno dei suoi uomini e diede ordine di condurre Elisabeth e Nettuno in due delle migliori cabine della nave.
Rimasta poi da sola nella sua cabina, ad Elisabeth furono portati anche abiti asciutti.

Guisgard
14-10-2014, 01.10.58
La stanza era intrisa di essenze esotiche, con mobili intarsiati in madreperla e avorio.
Armi, cinturoni, turcassi, sfarzosamente lavorati, pendevano dalle pareti.
E poi dipinti in olio con paesaggi bucolici, pastorali, scene di battaglie e immagini Sante abbellivano quell'ambiente.
Tappeti persiani erano stesi attorno al letto, rifiniti in oro e dai colori vivissimi, mentre piccole e tinteggiate lampade ad olio illuminavano quell'ambiente che ricordava quasi le fiabesche atmosfere de Le Mille e una Notte.
Altea era stesa su un morbido letto, dalle coperte di seta del Catai, imperlate con gocce di profumo di sandalo ed ambra e morbidi cuscini di piuma d'oca, mentre dal soffitto sopra di lei un gigantesco e pregiato specchio faceva da baldacchino con i suoi riflessi.
La dama, rasserenata da quella stanza e dalla sua magia, cadde subito addormentata, fino a quando la porta si aprì piano svegliandola di colpo.
E una figura apparve silenziosa sulla soglia.

Guisgard
14-10-2014, 01.19.16
“Fate attenzione, cavaliere.” Disse Jone a Galgan, mentre questi si allontanava dalla strada per raggiungere il luogo da cui proveniva quel clangore.
Poco dopo, in una radura irregolare, il cavaliere vide due figure bardate che duellavano con ardore, decisa ciascuna ad annientare il suo rivale.
“Rimangia ciò che hai proferito, vile!” Gridò uno dei due duellanti al suo sfidante.
“Se lo facessi commetterei una colpa” ribattè l'altro “poichè la verità non può essere rinnegata!”
E continuarono a battersi in quello che ormai, senza dubbio, appariva a Galgan come un duello all'ultimo sangue.

Guisgard
14-10-2014, 01.54.42
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
Il suo dito smise di giocare fra le labbra di lei e scese poi piano sul suo mento, fino a sfiorare come una carezza la pelle del suo collo.
“Allora” disse fissandola “devo forse credere che accetterai di ubbidire ai miei ordini in modo così docile?” Rise appena. “Senza correre il rischio di vederti scoppiare a ridere, come quando Don Gualdo, il vecchio parroco, ti intimava di non fare più il maschiaccio?” Le fece l'occhiolino. “Tranquilla, riceverai ordini solo quando sarà strettamente necessario. Dopotutto io non ho l'indole del comandante a tutti i costi e tu di certo non sei così accomodante.” Alzò per un momento gli occhi verso il castello che dominava il borgo. “E so benissimo” tornando a fissarla “che sai badare a te stessa. Sei una formidabile spadaccina, se ben ricordo. E per questo, ufficialmente, sarai arruolata nell'equipaggio della Santa Caterina. Dopotutto” divertito “devo pur giustificare ai miei uomini il tuo arrivo a bordo. Non posso certo dir loro” avvicinandosi ai suoi capelli profumati e parlando piano al suo orecchio “che arruolo dopo aver ripescata, spogliata e rivestita il mio nuovo ufficiale in seconda.” E le soffiò piano nell'orecchio.

“Ma cosa diamine fai?” Voltandosi lei verso di lui.
“Nulla...” fece lui.
“Ero voltata a fissare il tramonto e mi hai...” alzandosi di scatto “... mi hai soffiato in un orecchio... perchè?”
“Forse volevo vedere se dormivi.” Sorridendo lui.
“Il fatto che mi sia stesa sull'erba accanto a te” sbottò lei, vivamente infastidita “non vuol certo dire che hai licenza di fare il romantico, sai!”
“Romantico?” Ripetè lui, per poi voltarsi a fissare il cielo con le braccia incrociate dietro la testa. “Se voglio fare il romantico con una ragazza trovo di meglio che soffiarle in un orecchio.”
“Ecco, bravo!” Esclamò lei. “Cercati una ragazza romantica!”
“Dove vai?” Fissandola lui.
“Ad allenarmi!” Seccata lei. “E' ora!”
Ma nell'andare via si sentì afferrare per una mano.
Allora lo guardò negli occhi.
Ma quegli occhi erano diversi da un momento fa.
“Mi...” fece lei “... mi fai male... lasciami...”
Lui non rispose nulla.
“Lasciami, per favore...” cercando di tirar via la mano lei.
Gli occhi di lui erano in quelli di lei.
“Hai paura, vero?” Mormorò lui.
“Io...” scuotendo il capo lei “... io non ho paura...”
“Si, invece.” Annuì lui.
“Smettila, Icarus...”
“Perchè?”
“Non mi diverti...”
“Non voglio divertirti.”
“Lasciami, per favore...”
“Stasera no...” disse lui.
Lei non rispose.
Trascorsero così lunghi momenti di silenzio, con gli occhi di lui, enigmatici e profondi, su quelli di lei.
Poi, ad un tratto, lui allentò la presa e lei riuscì a tirar via la mano.
Restò a fissarlo per un istante indefinito e poi corse via, lasciandolo da solo a fissare quel malinconico tramonto.

“Va a parlare ai tuoi uomini.” Guisgard a Clio, mentre quel lontano ricordo scivolava via nella sua mente. “Se accetteranno la mia proposta li lasceremo a sorvegliare l'isolotto. Poi ripartiremo. La Santa Caterina scalpita.” Per poi voltarsi a fissare il tramonto sul mare.
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Clio
14-10-2014, 09.27.01
Sorrisi, socchiudendo appena gli occhi mentre la sua mano si spostava.
Ma poi risi a quelle parole.
"Oh, don Gualdo.. me l'ero dimenticato.." scossi la testa "Era insopportabile...".
Poi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio.
Alzai di scatto la spalla verso l'orecchio.
"Che fastidio..." scuotendo la testa, divertita "I dispetti.. no, dico.. ti sembra il momento di farmi i dispetti?" ma poi sorrisi, mi erano mancati anche i momenti in cui mi faceva imbestialire "Potevi trovare di meglio.." mormorai, divertita.
"Ufficiale in seconda? Addirittura..." con un sorriso "Non ne hai già uno? Ci resterà male..".
Si girò a guardare il tramonto.
Restai un breve momento ad osservarlo illuminato da quella luce calda e intensa.
Poi mi avvicinai, spostando lo sguardo sui colori del tramonto per poi posare una mano sulla sua spalla, e sussurrargli a mia volta nell'orecchio.
"Troppo facile spogliarmi e rivestirmi mentre ero incosciente... ci riuscirebbe chiunque..." mormorai piano, per poi allontanarmi.
"Ti farò sapere cosa ne pensano i miei uomini.." tornando seria.
Mi avvicinai all'osteria, dove sapevo che avrei trovato Barbaleone e gli altri. Non avevano altro posto dove andare, dopotutto.
Presi un profondo respiro prima di entrare, non volevo mostrare le emozioni che mi invadevano. Avrei avuto troppo da spiegare.
Sorrisi nel vederli.
Mi sedetti con loro, versandomi un bicchiere di vino.
"Signori.. devo parlarvi.." con un sorriso.
Così, li informai dell'offerta di Guisgard, e della mia imminente partenza.

Altea
14-10-2014, 15.06.59
Il dolce tepore e il profumo della sua camera, i riflessi delle lampade ad olio orientali e fiabesche conciliarono il mio sonno e sognai..sognai di quei giorni di infanzia allegri e spensierati.

"Il prato verde e le allegre corse e capriole,
la piccola altalena che dondolava attaccata alla secolare quercia
e Costanza a spingerla tra le risa.
"Più forte, voglio toccare il Cielo" dissi a Costanza ma non aveva forza.
Poi l' altalena iniziò a lanciarsi in aria velocemente e voltandomi lo vidi,
era il caro nonno..Mandus de Bastian.
Alla fine lo abbracciai forte.."Nonno..per me siete più importante di mio padre".
Una voce severa alle spalle.."Non dire questo, manchi di rispetto a tuo padre"
e a noi si unì Taddeo l' Austero, intento a una battuta di caccia col nonno.
Lo guardai, era ormai anziano e sembrava la vita stesse sfiorendo in lui.
Taddeo mi accarezzava i lunghi capelli biondi.."Sei una bimba piccola ma arguta, quando non ci sarò continuerà tuo nonno a istruirti come ho richiesto."
Piccola e ignara di tutto annuii felice, presi per mano Costanza e iniziammo a correre ridendo tra quei prati in fiore."

Udii un rumore leggero e mi svegliai e guardai il soffitto vedendo la mia immagine riflessa su quello specchio prezioso..sorrisi..era uno specchio magico come la strana margherita parlante?
Mi accorsi della presenza di qualcuno sulla soglia, ebbi un fremito..pensai per un attimo non fosse Guisgard.
Non girai il volto ma solo gli occhi ma non riuscivo a mettere a fuoco la sagoma della persona.
Eppure Afiel aveva detto non entrava nessuno in quella stanza, e sembrava nemmeno i suoi uomini..e mi sembrava strano Guisgard entrasse cosi lentamente nella sua stanza.
In un attimo mille ipotesi si affacciarano nella mente, forse vane..ebbi il timore fosse lo stesso Afiel visto le battute sarcastiche di prima, o quello strano personaggio..Bariel, per tendere un agguato a Guisgard ma alla ultima ipotesi dovetti trattenere una forte risata...Yolanda! Se mi avesse vista li sarebbe corsa starnazzando per tutto il veliero o avrebbe subito sentenziato ero l' amante del capitano..o nelle peggiore delle ipotesi..lei e il capitano si vedevano durante la notte.
Fai finta di nulla Altea...che sciocca sei..magari è proprio Guisgard.
Mi feci piccola in quel letto intriso di essenze profumate e presi uno dei grandi cuscini e mi voltai abbracciandolo facendo finta di dormire ma all' erta.

Guisgard
14-10-2014, 16.12.43
Guisgard sorrise a quelle parole di Clio e restò a fissarla mentre la ragazza raggiungeva l'osteria.
L'aria velata ed insolitamente afosa, dato il periodo, avvolgeva l'isolotto, rendendo il cielo malinconico ed il mare piatto e silenzioso.
Tutto appariva vago e indifferente, le case, le strette viuzze, persino il pendio del borgo che scendeva verso il mare.
Clio entrò nell'osteria e raccontò tutto ai suoi compagni.
“Questa poi...” disse Barbaleone, scolandosi un altro boccale di birra “... da pirati a soldati... cosa ne dite voi?”
Il corsaro, infatti, nonostante la ferita ancora fresca, aveva starnazzato così tanto che il medico gli aveva infine concesso il permesso di lasciare il suo letto.
“Beh...” fece Emas “... data la paga che si prospetta e una residenza stabile direi che senza dubbio ci guadagniamo.”
“Si, concordo.” Annuì Vivas. “Ma sarà un compito molto importante. Credo che ci attaccheranno ancora.”
“E noi saremo qui ad aspettarli!” Esclamò Emas. “Tolta quella dannata nave di Picche ed il suo stramaledetto cannone, con l'Hydra riparata possiamo tenere testa a tutta la flotta ducale!”
“Ma come mai” Barbaleone a Clio “molli la tua vita da pirata per imbarcarti su quel vascello volante? Oltretutto non ne sarai neanche il capitano e se un po' ti conosco so che detesti ricevere ordini.”

Guisgard
14-10-2014, 16.40.17
Altea strinse il cuscino e finse di dormire.
La figura allora entrò e chiuse piano la porta alle sue spalle.
Poi silenziosamente raggiunse il letto e lasciò cadere a terra un velo che copriva le sue spalle nude, restando solo con una leggera camicia da notte indosso.
“Capitano...” disse piano Yolanda “... siete sveglio? Io ero ancora scossa dal fragore della battaglia e non riuscivo a dormire... posso restare un po' qui con voi? Farò la brava... promesso...” salendo sul letto.

Clio
14-10-2014, 16.45.31
Sorrisi ai miei uomini, felice del loro entusiasmo.
Mi aspettavo quella domanda.
Non sapevo cosa dire, ma non si meritavano una bugia.
"Non vi ho mai mentito e non inizierò oggi... conosco il capitano.. siamo cresciuti insieme da ragazzini, prima che fossi costretta a scappare e mi arruolassi sull'Hydra.." sorrisi "Me ne sono accorta solo quando un tizio l'ha chiamato col nome con cui lo conoscevo io... i suoi nemici sono i miei nemici, mi ha salvato la vita e parte per un'impresa leggendaria.. diamine, gli ho offerto il mio aiuto, e lui ha accettato.. mi piace l'idea di una nuova sfida, una nuova avventura, come quelle che sognavamo da ragazzini... Sono un guerriero prima che un marinaio, dopotutto.. gli servirà qualcuno come me..".
Finii il mio bicchiere.
"Sì.. in effetti sarà difficile ricevere degli ordini, farò del mio meglio... ma credo in questa impresa e mi fido di lui.." sorrisi "è una delle poche persone di cui ho sentito la mancanza in questi anni.. una delle pochissime di cui mi fidassi allora...".
Li guardai uno per uno e sorrisi.
"Però mi mancherete da morire, tutti voi.. anche quelli che non vedremo più.." con un sorriso triste "Rimetterete in piedi l'Hydra e sarà ancora più potente di prima.. abbiate cura di lei, e di voi.. salutatemi Cid, mi raccomando..".
Mi riempii nuovamente il bicchiere, e feci lo stesso coi loro.
"Bene, permettetemi di proporre un brindisi per salutarci come si deve, poi devo raccogliere le mie cose per partire.." sorridendo appena, non sarebbe stata una passeggiata passare dall'Hydra, ma non potevo partire così.
"All'Hydra, ai nostri compagni, alle nuove sfide che ci attendono.." brindai.

Altea
14-10-2014, 16.46.44
E fu cosi che il mio sesto senso ancora non sbagliò...cosa dovevo fare?
In quel momento mi sovvenne un dubbio..ella sapeva fossi in quel letto..come quando Guisgard mi invitò a bere il the con lui e mi chiese di parlare di qualsiasi cosa..ella mi seguiva ovunque come un segugio.
Stavo per ridere come una folle..ma poi pensai a come mai ella sapesse appunto dove si trovava la camera del capitano quando io avevo dovuto chiedere ad Afiel.
Rimasi girata di spalle col cuscino appoggiato al mio petto...non dissi nulla e continuai a fingere di dormire..ah, non avrei mai immaginato la sua reazione al solo sapere fossi io..la qual cosa mi divertiva non poco.

Guisgard
14-10-2014, 16.54.07
Barbaleone sorrise malizioso a Clio.
“In verità” disse finendo il suo boccale “stento quasi a riconoscerti, ragazza. Non ti facevo un tipo malinconico.” Rise. “Ma attenta a non metterti nei guai, comunque. Quel capitano mi sembra un sognatore e credo che ciò di cui va in cerca esista solo nei libri. Nove su dieci il duca ha tirato in ballo questa storia per liberarsi di lui.” Alzò il boccale dopo averlo riempito di nuovo. “Brindiamo, comunque!”
E tutti risposero a quel brindisi.
“Ah, capitano...” Vivas a Clio “... sono stati estratti tutti i cadaveri dall'Hydra... e stranamente ne mancava uno...”
“Quale?” Chiese Barbaleone.
“Quello di Yanos.” Rispose Vivas.
“Sarà caduto in mare quando hanno aperto la fiancata dell'Hydra.” Mormorò Emas. “Mi spiace per lui... gran brutta fine... possa riposare in pace...” e si segnò con la Croce.

Guisgard
14-10-2014, 17.02.21
Yolanda, non ricevendo risposta, si sdraiò accanto ad Altea e si strinse sotto le lenzuola.
“Stare qui mi fa sentire al sicuro, capitano...” disse piano, affondando la testa nel morbido cuscino.
Vi era una bassa penombra, poiché solo una lampada continuava ad illuminare la stanza, a differenza delle altre che si erano spente una dopo l'altra.
“Oh, si intravede uno specchio sul soffitto...” sussurrò divertita Yolanda “... a cosa vi serve? Siete così vanesio ed egocentrico?” Rise piano. “Io però lo trovo eccitante... fuori è caldo, ma qui stranamente sento freddo... posso venire più vicino?” E si avvicinò.
Poi, con fare malizioso, cominciò ad accarezzare una gamba di Altea, in modo sempre più provocante.
Fino a quando l'amara verità venne fuori.
“Ehi!” Saltando su. “Ma non siete un uomo!” Gridò.
Prese allora la lampada accanto al letto e la portò sul volto di Altea.

Clio
14-10-2014, 17.11.46
"Che dirti.. sono piena di sorprese.." ridendo a Barbaleone.
Ascoltai poi la storia di Yanos.
"Ah, si?" preoccupata "Beh, io lo cercherei.. quello era sempre insieme a Samoa, e ultimamente avevo sospettato anche di lui per quanto male mi facesse.. è lui infondo che ha deciso di andarsene con la nave, è stato lui a rivoltarsi contro di me.." scossi la testa "Spero vivamente di sbagliarmi.. ma se è vivo ed è una spia anche lui.. beh, fategli male anche da parte mia..".
Mi alzai "Terrò gli occhi aperti comunque, buona fortuna amici miei..".
Lasciai così l'osteria, in preda a mille pensieri.
Yanos era un traditore? Cosa mi aspetterà domani?
Come la prenderanno i suoi uomini?
Come sarà averlo sempre accanto? Riuscirò ad essere quella di sempre o mi perderò come temevo da ragazza?
Quasi senza accorgermene raggiunsi la mia nave, o quel che ne restava.
"Ciao bellezza.." sorrisi, per poi salire.
Raccolsi velocemente le cose nella mia cabina, che era letteralmente sotto sopra.
Quando il borsone fu pieno, lasciai la mia nave, con un velo di malinconia nel cuore, e mi diressi alla Santa Caterina.

Altea
14-10-2014, 17.17.20
Yolanda entrò nel letto..si chiedeva a cosa servisse lo specchio..a leggere l'anima delle persone forse?
Ma fu troppo quando sentii la sua gamba sulla mia..mi trattenni per non caricarle un calcio ma ora stavo diventanto cattiva..ora stava esagerando col suo modo di fare.
Finalmente si accorse di me, la guardai mentre la lampada rischiarava il mio volto e iniziai a ridere.."Oh Yolanda..se non esistessi dovrebbero inventarti..ma stavolta non la passerai liscia" e mi alzai di scatto guardandola minacciosa "Il capitano mi ha messo a guardia..per evitare delle dame indisponenti come te entrassero nel suo letto e ora ti avviso..tra le due una vi è di troppo in questo letto e questa sei tu".
Infuriata presi dalla parete un coltello intarsiato e lo feci girare tra le mie mani ridendo..certo mio cugino Tommaso mi aveva un pò insegnato pure le armi.
Girai attorno al letto guardando il suo sguardo perplesso.."Se non sbaglio..dicevi sempre piuttosto di perdere uno dei tuoi boccoli avresti preferito morire" e mi misi dietro di lei "Tu lo devi dimenticare Guisgard..siamo intesi?" e con un colpo secco le tagliai un boccolo ridendo "Oh Yolanda..ora la tua acconciatura è rovinata..come farai ora?" ma subito mi feci seria e mi misi faccia a faccia con lei mostrandole il boccolo lungo e mettendoglielo tra le mani.."Ed è solo un avvertimento..ora sparisci da qui e guai a te se dici una sola parola..non ti meravigliare, a Corte era risaputo del mio cattivo e pessimo carattere e lo dicevi pure tu a tutti quanti, quindi mi conosci".

Guisgard
14-10-2014, 17.24.04
Clio lasciò l'Hydra e risalì fin sopra la fortezza, raggiungendo infine il molo in cui era attraccata la Santa Caterina.
Il vascello aveva in acqua ben tre grosse ancore e tredici robuste cime lo tenevano saldamente legato al molo.
Sulle fiancate l'acqua scorreva silenziosa, rubando quasi, con avidità, i riflessi che le sfarzose e preziose rifiniture del Castello di Poppa lasciavano cadere sull'acqua limpida.
Alcuni marinai erano già sul ponte di comando, mentre altri sui parapetti e sugli alberi canticchiavano e fischiettavano spensierati.
“Salute a voi, capitano.” Disse all'improvviso qualcuno. “Come mai da queste parti?” Irko fissando Clio. “Siete venuta a salutarci forse? Allora è vero che anche i pirati hanno un cuore.” Rise.

Guisgard
14-10-2014, 17.27.38
Yolanda gridò per la disperazione.
“Il mio boccolo...” disse in lacrime “... il mio boccolo!” Urlando. “Tu... tu... come hai osato? Come? Tu, donnaccia, che ci facevi qui? Nel letto di Guisgard? A questo sei arrivata? Lo dirò a tutti! A tutta la corte! A tutta Capomazda!” Piena di rabbia. “Ti rovinerò per sempre! Per sempre!”

Altea
14-10-2014, 17.34.55
Sorrisi maliziosamente e incrociai le braccia..."Yolanda..non siamo a Corte..ma sulla Santa Caterina, rammenti?..e anche se tu tornassi a Capomazda..ormai sono stata mandata via perchè ho difeso Guisgard..quindi non perdo nulla".
La presi per un braccio e con forza la portai fino alla porta, la aprii e la cacciai fuori chiudendo di nuovo la porta.
Riposi il coltello e mi risedetti sul letto..quella giornata stava iniziando male..avevo dormito bene..la mia stanza mi inquietava, gli incubi mi tormentavano e dopo aver rischiato di morire annegata avevo, finalmente, trovato una pace interiore in quella stanza ed ora ero terribilmente infuriata.

Clio
14-10-2014, 17.36.47
Sorrisi ad Irko.
"Un cuore? Chi mette in giro queste assurdità?" scherzai.
"No, in realtà il vostro capitano mi ha arruolato nella vostra ciurma, è una lunga storia... quindi chiamami soltanto Clio... non sono più un capitano.. credevo vi avesse avvisato mentre ero via.." sorrisi.
"L'Hydra e i superstiti del mio equipaggio resteranno qui a proteggere l'isola da nuovi attacchi.. anzi, devo andare ad avvisare Guisgard che i miei hanno accettato la sua offerta.. dove posso trovarlo?".

Guisgard
14-10-2014, 17.48.32
Messa alla porta da Altea, Yolanda non si diede per vinta.
Cominciò così a bussare forte e a gridare, insultando in tutti i modi possibili Altea che invece se ne stava nella stanza del capitano.
E le grida di Yolanda, inevitabilmente, cominciarono ad attirare l'attenzione di tutti.
Corsero così alcuni marinai insieme a Miseria e a Pepe.
“Ehi...” disse questi alla ragazza “... ma cosa diamane sta succedendo?”
“Quella donna!” Urlò Yolanda. “Si è chiusa qui dentro! E' inaudito!”
“Ma questa è la cabina del capitano.” Fece Miseria.
“Appunto!” Con rabbia Yolanda.

Guisgard
14-10-2014, 17.52.06
“Ehi, il nostro equipaggio” disse Irko a Clio “sembra si stia ingentilendo ultimamente. Non più solo rozzi uomini di pessimo affare a bordo, ma anche gentili donzelle.” Annuì divertito. “Beh, benvenuta allora, Clio.” Sorrise. “Venite con me, il capitano è nella Sala Comandi. Vi porterò da lui.”
Così, Irko condusse Clio in quella sala.
Il presunto Taddeide era in piedi accanto al timone, con Lainos e Palos vicini a lui con varie mappe fra le mani.
“Guisgard...” entrando il Rosso con Clio.
“Oh, si.” Alzando lo sguardo Guisgard su di loro, per poi indugiare sulla ragazza. “Signori, ecco un nuovo membro dell'equipaggio...” indicando la piratessa “... Clio da oggi sarà dei nostri. E' un'abile spadaccina, nonché esperta d'armi e conosce le rotte marine come pochi altri.”
I due allora subito diedero il benvenuto alla ragazza.
“Le assegno una cabina, Guisgard.” Fece Irko.
“No, grazie...” avvicinandosi a loro il presunto impostore “... ci penserò io... tu da ordine a tutti che la partenza avverrà tra otto minuti.”
“Certo.” Assentì Irko.
Così, Guisgard e Clio lasciarono la sala e scesero negli alloggi ufficiali.
E qui udirono delle grida.

Altea
14-10-2014, 17.57.57
Udii le urla di Yolanda..e sospirai gettandomi sul letto e guardandomi allo specchio...avevano ragione nella mia famiglia..era solo una borghese arricchita...pur di avere tutto ciò che voleva si comportava come una bambina viziata pestando i piedi..cosa che, ovviamente l' Austero, mio nonno e i miei maestri non mi avevano insegnato neppure da bambina.
Inevitabilmente arrivarono pure gli altri e udii i discorsi..."La porta è aperta..non è mai stata chiusa a chiave..e comunque pure Yolanda, che ora fa la santa, si è infiltrata di nascosto nella camera..volete farmi un processo? Mandarmi via dalla nave solo perchè mi trovo qui? Fatelo pure, ma io parlerò solo con Guisgard..lo avevo aspettato qui per questo..ma poi mi sono addormentata...poi non temo di scendere dalla nave immediatamente ma non permetto a Yolanda di dare a me degli ordini, visto già in precedenza mi ordinò di andarmene da questa nave e non sopporto più il suo comportamento".
Rimasi ferma in quel letto guardando una lampada dai colori turchini.

Clio
14-10-2014, 18.24.20
Sorrisi ad Irko.
"Grazie della fiducia, ma credimi, il capitano è dieci volte più raffinato di me.." Risi.
Lo seguii così nella sala dei comandi e salutai gli altri gaiamente.
Sorrisi poi a Guisgard e lo seguii.
"I miei hanno accettato di buon grado la tua offerta, resteranno a proteggere l'isola.." Nel tragitto.
Ma poi udimmo delle grida.
"Che diavolo succede?" Esclamai.
Vidi alcuni uomini e Yolanda.
Guardai Guisgard perplessa, per poi tornare a guardare gli altri.
Non avevo idea di cosa stesse succedendo, ma una cosa era certa: lei non mi era mancata per niente.

Guisgard
14-10-2014, 18.43.24
“Bene.” Disse Guisgard a Clio, mentre scendevano verso gli alloggi ufficiali. “Così saremo certi che l'isolotto non resterà incustodito e indifeso.” Raggiunsero il grande corridoio, sul quale si aprivano le varie cabine. “Anche se i tuoi uomini proprio non li capisco... accettano così di buon grado di perdere il loro capitano? Che sciocchi...”
Ma in quel momento si udirono delle grida.
“Ma che diavolo...” mormorò il capitano “... vieni, andiamo a vedere...” fissando Clio.
E un attimo dopo si ritrovarono davanti alcuni uomini e Yolanda fuori di se dalla rabbia.
“Cosa sta succedendo?” Chiese Guisgard.
“Ecco...” fece Miseria.
“La verità” ridendo Pepe “è che siete un uomo assai fortunato, capitano.”
“Davvero?” Guardandolo il presunto Taddeide.
“Eh, sempre insieme a belle ragazze.” Rispose Pepe, indicando Clio. “E poi pare che altre due scalpitino per entrare nella vostra cabina. Qual'è il vostro segreto?”
“Il vostro spirito è del tutto fuori luogo.” Replicò Guisgard.
“Ho detto il vero, capitano.” Annuì Pepe. “Guardate pure, se non mi credete...”
“Perchè gridate voi?” Guisgard a Yolanda.
“Perchè Altea si è intrufolata nella vostra cabina!” Esclamò Yolanda.
“E voi come fate a saperlo?” Domandò Guisgard.
“Beh...” farfugliò la damigella “... ecco... avevo udito dei rumori, passando... e così mi sono incuriosita... sono entrata e ho trovato Altea nel vostro letto... a quel punto, vistasi scoperta, mi ha tagliato un boccolo e poi messa alla porta.”
“E' la verità?” Mormorò Guisgard.
“Lo giuro!” Baciandosi le dita Yolanda. “Mi credete capace di mentire?”
“Va bene.” Annuì il capitano. “Tornate pure nella vostra stanza. Ci penserò io.”
“Cacciatela dalla nave!” Decisa Yolanda. “E voi cosa ci fate qui?” Accorgendosi solo in quel momento di Clio.
“Accompagnate madamigella nella sua cabina.” Ordinò Guisgard a Miseria e a Pepe.
E così fecero.
Il capitano allora condusse Clio ad una cabina vicina e ne aprì la porta.
“Questa è la tua cabina...” mostrandola alla ragazza “... dalla finestra puoi vedere l'Est e dunque l'alba...” sorrise “... e non è lontana dalla mia... così potrai sentirti più sicura, visto che volevi proteggermi... al minimo assalto potrai intervenire.” Le fece l'occhiolino. “Anche se, a quanto pare, la mia cabina non è molto tranquilla ultimamente.” Rise piano. “Ora vado. Riposati, tra poco partiremo.”
La salutò ed uscì.
Tornò davanti alla porta della sua stanza e bussò.
“Siete ancora là?” Rivolgendosi ad Altea dentro. “Posso entrare? Siete presentabile?”

Altea
14-10-2014, 18.52.58
Ascoltavo delle voci concitate fuori...ma che stava succedendo?
Mi misi a giocherellare nervosamente con un cuscino quando vi fu calma e udii bussare alla porta e riconobbi la voce di Guisgard.
"Certo potete entrare...sono col mio abito, non mi sono mai svestita anche perchè ho solo due vestiti e nemmeno una camicia da notte, è la vostra camera e mi chiedete pure il permesso?" e sorrisi dolcemente.

Clio
14-10-2014, 19.15.19
"I miei uomini hanno imparato che non è saggio contraddirmi.." Sorrisi.
Poi capii qualcosa del trambusto e restai basita ad osservare la scena.
Due dame che scalpitavano per entrare nella sua cabina.
Come diavolo si può fare una cosa del genere?
C'erano comportamenti che non avrei mai compreso.
Ma in momenti come quello ero lieta di essere me stessa.
Non dissi una parola finché Guidgard non mi aprì la porta della cabina.
Lasciai cadere a terra il borsone.
"Oh, stai pur certo che se sentirò dei rumori provenire dalla tua cabina mi guarderò bene dall'entrare.. Visto il tipo degli assalti di cui sei vittima.." Risi appena, nervosamente "Certe cose non cambiano mai, eh.." Mormorai piano.
"Grazie.." Sorrisi, e lo guardai uscire.
Chiusi la porta dietro di lui e iniziai a sistemare le mie cose.
Da quanto tempo non dormivo?
Avevo ancora addosso i vestiti della battaglia.
Indossai la mia lunga camicia da notte nera, di seta cinese e posai la vestaglia sulla sedia.
Tentai di togliere i nodi dai miei capelli per un po' ma poi ci rinunciai.
Non mi ero accorta di essere sfinita.
Non sapevo per quanto tempo potessi dormire, ma sicuramente non volevo perdere nemmeno un secondo.
Così mi infilai sotto le raffinate coperte e mi addormentai.

Guisgard
14-10-2014, 19.50.53
Capitolo V: Auroria, il Fiore d'Oro e le Dame dell'Incertofato



E soprattutto, o Spirito, che sempre preferisci più d'ogni tempio un cuore saldo e puro, poiché tu sai, istruiscimi; tu che fin dall'inizio fosti presente e con ali possenti spalancate come colomba covasti quell'abisso immane e lo rendesti pregno: ciò che è oscuro in me illumina, e ciò che è basso innalzalo e sostienilo; che dalle vette di questo grande argomento io possa confermare la Provvidenza Eterna, e la giustezza delle vie divine rivelate agli uomini.”

(John Milton, Paradiso Perduto)



Guisgard si voltò a guardare Clio prima di uscire, facendo una strana smorfia a quelle sue parole.
“Allora vorrà dire” disse aprendo la porta “che ad eventuali nemici basterà fare casino prima di accopparmi per tenerti lontana dalla mia cabina.” Rise di gusto. “Buon riposo, Clio.” Ed uscì.
Rimasta sola ed indossata la sua vestaglia di seta nera cinese, la ragazza si addormentò.
Non fu un sonno sereno.
L'Hydra, la nave di Picche e poi Samoa e Yanos attraversarono i suoi sogni, rendendoli agitati.
Fu destata poi solo dal fischio dei motori e da rumori che precedevano la partenza.
La Santa Caterina mollò le cime, issò le ancore e gonfiò le vele al vento.
Un attimo dopo l'incredibile vascello volante cominciò ad alzarsi in volo.
Uscì dal molo e dalla fortezza, per poi dirigersi verso Levante, mentre tutta la popolazione dell'isolotto era corsa per salutare quella fantastica nave.
E qualche istante dopo qualcuno bussò alla porta della sua cabina.



Nel frattempo Guisgard era entrato nella sua cabina, trovando Altea stesa sul suo letto.
“Salute a voi.” Sorridendo alla dama. “Posso chiedervi come mai siete qui? Sapete, la nave non è poi grande come una città e le voci corrono. Là fuori qualche allegro marinaio potrebbe dubitare del vostro onore...” rise “...ed a me toccherebbe, se così fosse, battermi a duello con lui.” Prese allora una bottiglietta da uno dei tavolini intarsiati, riempì due bicchieri e ne offrì uno alla dama. “Dunque?” Restando a fissarla.
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Altea
14-10-2014, 21.00.55
Entrò nella stanza e mi guardava parlando e io sorrisi alle sue parole, ma non dissi chi fu ad indicarmi la sua stanza..non avrei mai messo Afiel nei guai..ero una persona che dava la sua parola quando qualcuno mostrava la completa amicizia e disponibilità.
"Battervi a duello per me? E perchè mai, non sono vostra moglie nè la vostra amata" dissi sorridendo, alzandomi e prendendo il bicchiere che Guisgard mi porse.
Mi guardai attorno alla stanza e sospirai.."Guisgard, non era mia intenzione creare tutto questo..io sono pure una persona riservata..ma Yolanda entrò qui e io mi trovavo nel vostro letto..il movente della ciocca tagliata non ve lo dirò mai..potrei compromettermi..ma con voi" e la mia voce si fece più bassa "Comunque ottimo quel pugnale, molto affilato...tornando seri non è la prima volta Yolanda mi intima di andarmene da qui perchè è innamorata di voi".
Sorseggiai la bevanda lentamente e lo guardai in viso.."Odio chi da giudizi avventati..pure voi lo avete fatto..mi avete dato della dama sciocca e stupida, mi avete messo nella peggiore delle stanze e in cucina mentre lei..Yolanda..ha sempre avuto tutti i privilegi e non ho mai capito il motivo di questo vostro comportamento...è vero ho solo due vestiti e la notte dormo in quella stanza umida senza nulla ma non mi lamento pur di starvi vicino..perchè io voglio voi otteniate ciò che vi spetta ma ricordate, una persona da piccola mi insegnò a non dare giudizi avventati e affrettati sulle persone, di conoscerle e come stiamo facendo ora io e voi sedersi a tavolino e parlare per poi giudicare..era Taddeo l' Austero." scossi il capo pensando se per lui stavo dimostrando di essere sciocca come sempre e accarezzai la coperta di seta preziosa.
"Avevo bisogno di calore..di sentirmi protetta..Altea l'intrattabile e di pessimo carattere conosciuta cosi a Corte..vuole essere protetta? Volevo protezione da voi, mi bastava solo dormire al vostro fianco e sentirmi protetta perchè questo mi trasmettete..e non è mai successo con nessuno. Qui ho trovato questo ambiente fiabesco e mi sono addormentata aspettandovi e ho fatto un sogno bellissimo...sono giorni sogno la morte di mia sorella Costanza e poi..si meglio ve lo dica. Ero alla fortezza prima...non so cosa mi sia successo ho avuto una visione..il Duca e una donna spregevole sognata giorni fa contro me e voi...e una donna alla fortezza in una stanza sontuosa ha detto mi hanno salvato la vita degli uomini, ero caduta dalla Santa Caterina ed ero in fondo al mare..so solo mi trovavo guidata da una strana forza..ma è una cosa delicata, ne parleremo un giorno..ora sapete perchè mi trovavo qui..non so che darei per poter dormire qui ogni sera protetta da voi..per togliere questi fantasmi che mi perseguitano".
Lo guardai e abbozzai un sorriso cercando di cambiare discorso.."So qui non è il mio posto..cosa desiderate per colazione? Avete preferenze per il pranzo? O dovrò scendere?"

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Galgan
14-10-2014, 23.21.32
Fu così che li vidi.
I duellanti si affrontavano con tutto l'ardore che solo una causa condivisa può dare......Condivisa ma opposta.
Entrambi sembravano vicini allo sfinimento, ed entrambi sembravano intenzionati a combattere fino alla fine, indipendentemente dalle conseguenze; il tutto era, alla fine, il vivere di un cavaliere, la sua missione ed il suo destino, tuttavia, un qualcosa, nel mio spirito, mi disse che dovevo intervenire, che doveva essere fatta luce sulla questione, perché equità trionfasse.
Sguainai la spada, e conducendo Pegaso al passo, mi avvicinai ai due contendenti.

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-Fermi, cavalieri, sospendete il vostro lottare!-

Esortai i due combattenti, mentre capovolgevo la spada, rendendola croce, chiamando Dio a testimone di quanto stava avvenendo.

Clio
15-10-2014, 00.01.28
Dormire non era stata una grande idea, ma ero stravolta.
La Santa Caterina partì, e quel meraviglioso scenario si aprì attorno a me.
Qualcuno bussò, mentre ero intenta a guardare fuori dalla finestra.
Fine della pace.
Dopotutto, pensai, non sono ospite, avranno bisogno di me per qualcosa.
Buttai la testa all'indietro, sprofondando nel morbido cuscino.
"Arrivo, un momento.." Esclamai.
Gettai la camicia da notte sul letto e mi vestii in un baleno.
Ero abituata a dover saltare giù dal letto in un battibaleno per le più svariate ragioni.
"Eccomi.." Esclamai, aprendo la porta con un sorriso.

Guisgard
15-10-2014, 00.24.57
La Santa Caterina solcava il cielo, volando al di là delle alte e sottili nuvole che lo velavano, stagliandosi lungo un orizzonte di avventure e misteri.
L'aria era intrisa di umidità ed il mare sottostante, sterminato e frastagliato di isole e coste, appariva piatto e silenzioso, quasi incantato, simile ad uno scenario dai tratti fiabeschi e primordiali.
Qualcuno aveva bussato alla porta di Clio.
La ragazza si spogliò della sua vestaglia e si rivestì in fretta.
Aprì la porta e con sua grande sorpresa si ritrovò davanti una figura assai bizzarra.
“Salute, capitano...” disse sottovoce qualcuno, con indosso un buffo mantello ripiegato più volte ed un ampio cappello consumato e bucherellato “... vi disturbo? Riposavate?” Alzandosi quel ridicolo cappello dal volto. “Avrei bisogno di nascondermi...” fissandola Cid.

Clio
15-10-2014, 00.36.57
Dapprima sbiancai, poi scoppiai a ridere, spingendo delicatamente il ragazzino nella stanza per poi chiudere la porta dietro di lui.
"Ecco dove diavolo eri finito.." Sorrisi, scuotendo la testa "Piccolo.. Coraggioso e dannatamente pazzo ragazzo..." Lo invitai a sedere.
"Gli altri sanno che sei qui? Intendo Emas e Vivas.. Saranno preoccupati da morire.." Gli accarezzai dolcemente i capelli.
"Sai che il capitano si infurierà, vero? Questo viaggio è pericoloso.. Ah.." Scuotendo la testa "Che te lo dico a fare? Resta pure qui, naturalmente.. Troveremo una soluzione..".

Guisgard
15-10-2014, 00.37.48
“Siete solo molto scossa.” Disse Guisgard ad Altea, sorseggiando quel suo liquore. “Dopotutto è inevitabile. Ultimamente avete vissuto momenti assai concitati.” Sorrise. “Vi prometto che avrete una stanza più degna. E chiederò ad Ammone di sorvegliarla quando riposerete, così da sapervi serena.” Finì il suo bicchiere. “E provvederò a fornirvi un adeguato guardaroba.” La fissò. “Quanto al restare qui, beh, comprenderete che ho una reputazione da difendere e non posso far trascorrere qui la notte ad un bella bella donna come voi senza poi...” rise di gusto “... io dormo pochissimo la notte” tornando serio ed alzandosi “tra letture varie e rotte da decidere, dunque sarei un pessimo compagno di stanza.” Si avvicinò ad una delle finestre e restò a fissare il cielo. “Quanto alla mia colazione... non saprei, lascerò decidere a voi. Così domattina sarà una sorpresa svegliarmi.” Si voltò verso di lei. “Andiamo, vi farò avere una stanza comoda e rassicurante.” Porgendole la mano.

Guisgard
15-10-2014, 00.42.39
Cid entrò e si tolse quel curioso cappello.
“Ho lasciato loro un biglietto...” disse poi a Clio “... un biglietto in cui spiegavo di voler venire con voi sul vascello volante...” la fissò “... magari potrò nascondermi qui per un po'... almeno fino a quando saremo abbastanza lontani da non poter più tornare indietro...” chinò il capo per un momento “... ammesso che il capitano non decida di buttarmi in mare...” tornò a guardare la ragazza “...ma... ma forse se sarete voi a dirglielo non si infurierà più di tanto...”

Guisgard
15-10-2014, 00.49.49
A quelle parole di Galgan, i due sfidanti, all'istante, abbassarono le spade e smisero di duellare.
“Voi...” disse uno dei due al nuovo arrivato “... chi siete voi? E perchè proclamate fine a questa giusta contesa?”
“Già...” fece l'altro “... vi intromettete in questa controversia facendovi scudo con la vostra spada capovolta, ignorando il motivo del nostro duellare. Come siete giunto in questa radura?”
Infatti Galgan aveva lasciato la strada maestra, ritrovandosi poi nel ventre di quel bosco dai tratti ancestrali e dall'atmosfera quasi incantata.

Clio
15-10-2014, 00.58.00
Risi a quelle parole di Cid.
"Buttarti in mare? Andiamo, non lo farebbe mai.. Dovrebbe passare sul mio cadavere e non è così facile.." Guardai fuori dalla finestra per un momento "Gli parlerò io, promesso... Per adesso resta pure qui, tanto non entra nessuno..".
Sorrisi, mentre chiudevo la porta a chiave.
"Beh, tutto sommato posso tornare a dormire, e dovresti farlo anche tu.." Raccogliendo la camicia e la vestaglia.
Sparii dietro un elegante paravento e mi rimisi gli abiti da camera.
Mi ero vestita per niente, ma pazienza.
Stavolta, però, tenni addosso anche la vestaglia.
"Non preoccuparti.. Vedrai che andrà tutto bene.. Credo che tu stia simpatico al capitano, dopotutto.. Se si infurierà è solo perché non vorrebbe mai che ti accadesse qualcosa.. Domattina ti porterò un po' della colazione, avrai fame.." Sbadigliai, tornando a letto.
"Cerca di riposare.. Domani vedrò quanto siamo lontani, non so a che velocità vada la Santa Caterina, ma sicuramente molto più che una semplice nave.. Non tornerà indietro, l'ha già dovuto fare per l'attacco..." Sbadigliai di nuovo "Buonanotte Cid.." Sorridendo al ragazzino.

Guisgard
15-10-2014, 01.32.12
Cid sorrise a quelle parole di Clio.
Poi si tolse quel buffo mantello e si rannicchiò sul lato opposto del letto rispetto a dove dormiva la ragazza.
E data la stanchezza, cadde subito addormentato.
La Santa Caterina, intanto, continuava il suo viaggio, attraversando il cielo, velatamente stellato per l'umidità e la notte fitta di misteri ed inquietudini.
Verso Mezzanotte il vascello scese di quota, facendo avvertire agli uomini sul ponte, impegnati nei turni di guardia, lo scorrere quasi ritmico delle onde ed il profumo di salsedine che fitto saliva dal basso.
L'aeronave volò così, stabilmente, fino all'alba, quando un nuovo giorno fece la sua comparsa.
In breve, lasciato il suo giaciglio ad Oriente, il Sole fu alto e splendente, con i suoi raggi, di un luminoso porporino, che lambivano ed accarezzavano le cime frizzanti e spumose delle onde del mare, mentre si rincorrevano e si accavallavano con i loro meravigliosi riflessi di un vivo rubino.
E sfiorata da quei primi raggi che parevano danzare sul suo viso, Clio si svegliò, guardando dalla finestra lo spettacolo di quella meravigliosa aurora.
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Clio
15-10-2014, 14.09.04
Aprii gli occhi, e poi li spalancai osservando lo spettacolo dell'alba che si vedeva dalla finestra.
Restai immobile in quel dolce torpore per un lungo istante.
Mi voltai e sorrisi nel vedere Cid addormentato.
Ero felice, dopotutto, mi piaceva l'idea di quella nuova avventura che mi aspettava.
Mi alzai e mi preparai per la giornata.
Scelsi con cura gli abiti da indossare , pettinai i capelli, sciogliendo gli ultimi nodi con l'aiuto di un pregiato olio orientale che diffuse intorno a me un leggero profumo di spezie.
Uscii in silenzio, per non svegliare il ragazzino, e mi avviai verso il ponte.

Altea
15-10-2014, 14.40.03
Sorrisi ascoltandolo, lo fissavo eppure in lui rimaneva sempre una certa inquietudine ma non incertezza.
Rimasi un pò delusa dalla sua risposta, poggiai il calice e la mano di Guisgard prese la mia e rimasi a fissarlo e sorrisi guardandolo negli occhi.."Voi temete io possa rovinarvi la reputazione? Guardate, se vi basta per convincervi...io ho il sonno profondo e durante la notte amo dormire, quindi anche se sarete preso dalle vostre letture e rotte da definire" e il mio tono di voce si fece ironico "non è un problema visto io dormirò e non desidero certo una conversazione".
Strinsi la sua mano sospirando "Avete visto che Taddeo l' Austero aveva ragione? Per conoscere bene le persone ci vuole poco..forse solo guardarsi negli occhi, e il fatto che vi state preoccupando per me mi fa capire la persona altruista che siete".
Guardai la stanza e poi di nuovo Guisgard.."Allora..decidete voi..se portarmi nella stanza o lasciarmi qui..siete voi il capitano no? O forse temete possa starvi troppo vicino" e mi avvicinai a lui sempre di più "Dite capitano, vi spaventa la mia presenza?".

Guisgard
15-10-2014, 15.59.38
Clio lasciò la sua cabina e si ritrovò sul ponte.
Il cielo verginale della luce del nuovo giorno appariva ancora velato e malinconico, mentre il mare sottostante, piatto e silenzioso, era appena lambito dal lieve tepore dello Scirocco.
In lontananza, tra la vaga e calda foschia, si intravedevano le fattezze della terraferma, che incerta ed appannata sembrava svelarsi come un miraggio tra gli stanchi flutti di quel mare muto.
La ragazza vide allora Irko, Pepe e Lainos che parlottavano fra loro sul ponte di comando.

Clio
15-10-2014, 16.09.54
Era uno spettacolo meraviglioso, e l'aria era fresca e leggera.
Dapprima mi sembrò tutto deserto, poi vidi Irko e gli altri in un cantuccio.
Mi avvicinai a loro sorridendo.
"Buongiorno..." con un cenno del capo "Posso sedere con voi? Vi ringrazio per questa notte di sonno, non dormivo da giorni, ma stanotte resterò anch'io di guardia se serve.." sorrisi, guardandomi intorno.
"Anche se mi chiedo chi mai potrebbe attaccarci mentre siamo così in alto..." Mi accorsi d'improvviso di non sapere nulla sulla missione "Dove siamo diretti?".
Mi accorsi poi di Pepe.
"Sono in debito con te.." staccando una preziosa spilla dalla giacca, per poi lanciargliela, perché la prendesse al volo "E io detesto essere in debito con qualcuno..." sorrisi "Fidati, quella basta e avanza..".

Guisgard
15-10-2014, 16.27.33
I tre salutarono Clio.
Poi Pepe prese al volo quella spilla.
“Oh, ma io mi sarei contentato di molto meno...” disse sorridendo “... non so, mi intriga la gratitudine di una donna. Una bella donna.” Giocherellando con la spilla. “Anche se essere in debito per una spia non ne vale certo la pena.”
“Siamo diretti a Nolhia...” fece Irko “... anche se ieri sera Guisgard mi confidò che ci sarebbe stata una tappa intermedia...”
“Dove?” Chiese Lainos.
“A Licinia...” rispose Irko “... anche se ne ignoro il motivo...”
“Aspetteremo che arrivi per conoscerlo.” Annuì Lainos.
“Credo però” divertito Pepe “che con ogni probabilità il capitano tarderà non poco stamane.”
“Perchè mai?” Fissandolo Irko.
“Beh...” mormorò Pepe “... non rammentate quanta folla vi era nella sua cabina ieri sera? Immagino abbia fatto le ore piccole stanotte.” Ridendo.

Guisgard
15-10-2014, 16.32.43
Guisgard sorrise ad Altea.
“La presenza di una bella donna” disse “non può certo spaventare, anzi.” Strinse la sua mano. “Ma meritate una cabina degna. Venite.”
Così uscirono e attraversato il corridoio arrivarono infine davanti ad una porta.
Il presunto Taddeide aprì e fece cenno alla dama di entrare.
“E' una stanza confortevole e sicura.” Fissando Altea. “Vi sono libri e finestre per guardare il cielo ed il mare. Sono certo che qui ogni vostra paura svanirà.” La salutò con un galante inchino. “Ora perdonate, devo andare. Ci vedremo a colazione. Vi auguro un sereno riposo.” Ed uscì.
La notte trascorsa tranquilla fino all'albeggiare.

Altea
15-10-2014, 16.44.13
Guisgard mi portò nella bella cabina e lo ringraziai gentilmente, appena uscì mi misi a ad osservare i vari libri e ne fui contenta e la finestra dava a spazi infiniti misteriosi e da scoprire, il letto aveva coperte calde ed eleganti e ne fui felice..a volte la felicità stava anche in queste piccole cose.
Ebbi un sussulto..avevo lasciato la mia sacca e il resto nella altra camera, sgattaiolai fuori e aprii la porta e presi la mia sacca con gli oggetti, aprii il secretaire e trovai il mio taccuino dove appuntavo tutto e vi era scritto pure la frase del Codice Ardeliano e poi mi accorsi del cofanetto vicino, lo aprii mentre il cuore batteva..la corona era li...quindi? Era stata una visione..come era possibile? Tentai di scacciare quei cattivi pensieri..era facile per Guisgard, pensava una cabina più comoda e sontuosa me li avrebbero tolti, ma era il contatto umano che mancava...il suo.
Vidi Ammone e sorrisi..era stato di parola e gli feci un cenno di saluto ed entrai nella nuova stanza.
Mi liberai dell' abito e infatti..non avevo la camicia da notte e scossi la testa ma le coperte erano ben calde.
Dormii tranquillamente finchè le prime luci dell' alba fecero capolino dalla finestra.
Mi svegliai e dopo un bagno alle essenze di lavanda, mi acconciai i capelli e misi il solito vestito..e mi ricordai quello fradicio era rimasto nella stanza di Guisgard e alzai le spalle..non glielo avrei certo chiesto..aveva detto avrebbe provveduto lui.
Andai in cucina e vidi Champenuan.."Buongiorno caro amico..dobbiamo preparare la colazione, permettete decida io? Una torta di mele con della cannella..oltre al resto che ogni giorno serviamo" e mi misi a prepararla seguendo le sue direttive ma sapevo benissimo come prepararla.

Clio
15-10-2014, 16.52.18
Sorrisi a Pepe.
"Ecco perché detesto essere in debito, così la prossima volta che parlerai in questa maniera potrò spaccarti il naso senza remore.." strizzando l'occhio al marinaio, divertita.
Risi poi alle parole di Pepe.
"Già, altro che fare tardi..." scuotendo la testa per poi alzare gli occhi al cielo "Devo dire che addirittura la fila fuori dalla porta non l'avevo mai vista... Ma c'è da dire che quando ho rapito Yolanda si è lamentata della mancanza di uomini affascinanti sull'Hydra..." risi.
Non era certo una novità che Icarus fosse al centro dell'attenzione delle dame più belle, perché per Guisgard avrebbe dovuto essere diverso?
Così come allora, sapevo bene di non poter competere con una vera dama.
Ed esattamente come allora avrei tenuto ben nascoste le mie emozioni.

Guisgard
15-10-2014, 17.09.01
“Oh, ma qui invece siamo tutti affascinanti...” disse Pepe a quelle parole di Clio “... dico bene, amici?” Guardando gli altri.
“Soprattutto” all'improvviso una voce “dopo il terzo bicchiere di vino, no?” Sorridendo Guisgard.
“Buongiorno.” Salutandolo Irko.
“Salute, capitano.” Ridendo Pepe. “Dormito bene?” Sarcastico.
“Ben sveglio, Guisgard.” Fece Lainos.
Il capitano salutò i due e si limitò a lanciare un'occhiata divertita a Pepe.
Si appoggiò poi al parapetto e si voltò a fissarli.
“Dormito bene, milady?” Rivolto a Clio. “Spero sia stata tranquilla la vostra prima notte a bordo.”
“Perchè passeremo per Licinia, Guisgard?” Chiese Irko.
“Perchè lì vive una donna.”
“Un'altra?” Lesto Pepe. “Quelle due a bordo non vi bastano?”
“La vostra è una fissa vedo.” Ironico Guisgard. “Non sarete spero invidioso?”
Pepe scoppiò a ridere.
“Posso chiedervi una cosa?” Domandò poi.
“Se riguarda una di quelle due gentili dame” mormorò il presunto duca “mi dispiace deludervi, ma niente harem a bordo.”
Pepe rise di nuovo.
“No, nulla di tutto ciò...” scuotendo poi il capo “... anzi, è una cosa seria. Non che le donne non lo siano, chiaro. Ma mi chiedevo... a tutti qui date del tu... io forse vi sembro il più vecchio della ciurma?”
“E sia.” Annuì Guisgard. “Ma questo vale anche per te. Come fanno tutti loro, mi darai del tu.”
“Ottimo!” Esclamò Pepe.
“Dicevi di quella donna a Licinia...” disse Irko.
“Si, si tratta di una sorta di indovina...” spiegò Guisgard “... mi hanno da sempre parlato di lei ed io voglio incontrarla per conoscere cosa ci riserverà questo viaggio...”



Intanto nella cucina, Altea e Champenuan erano alle prese con la colazione.
E quando fu pronta il cuoco chiese ad Altea di servirla sul ponte di comando, dove si trovavano Guisgard e gli altri.

Altea
15-10-2014, 17.24.43
Nella cucina si diffuse un ottimo profumo di cannella.."Si dice la cannella abbia dei benefici effetti, io la adoro..rilassanti e mette allegria..a volte è pure afrodisiaca" e sorrisi e ne misi pure un pò nel the.
Preparai il vassoio e portai la colazione sul ponte di comando e vidi gli uomini e la donna che stava la scorsa sera con noi nella osteria "Prego, ho preparato la colazione e spero sia di vostro gradimento" e guardai Guisgard rivolgendomi a lui.."Come promesso..la sorpresa per voi" e sorrisi.

Clio
15-10-2014, 17.35.38
Ascoltai divertita lo scambio di battute, e poi sorrisi a Guisgard.
"Ho dormito bene, grazie capitano.. l'alba dal cielo è meravigliosa.. ci sono già abbastanza dame su questo vascello, mi sembra.." risi appena "Non sono affatto una lady, capitano... quindi vi pregherei di chiamarmi per nome, se non vi dispiace..." sorridendo, divertita, poi corrucciai la fronte, guardando Guisgard "Un momento.. quando abbiamo ricominciato a darci del voi?" ridendo.
Pensai alle parole sulla rotta.
"Un'indovina.. interessante.." pensierosa "Speriamo non abbia cattive notizie..".
Arrivò poi una dama con la colazione.
Era bellissima, elegante, dal portamento regale, sicuramente una nobildonna.
"Ah, siate benedetta, milady.. muoio di fame.." sorrisi, nell'osservare la torta.
"Non ci siamo viste all'osteria? Perdonate la scortesia di non essermi presentata, era una pessima giornata.." sorridendo "Il mio nome è Clio..." con un leggero inchino.
Presi poi una fetta di torta e la assaggiai.
"E' squisita.." sorrisi, raccogliendo un pezzettino caduto sul colletto della giacca.
Alzai gli occhi al cielo maledicendo il mio essere tanto maldestra.

Altea
15-10-2014, 17.46.03
La donna subito prese una fetta di torta e fui lieta dei suoi complimenti.."Si, in verità ero all' osteria ieri sera..io sono Altea..benvenuta sulla Santa Caterina allora milady..Clio..magari ieri sera vi era un pò di tranbusto" e risi appena "ma vi ci abituerete..anzi mi scuso con tutti voi per..chiamiamolo.. questo increscioso inconveniente" e guardai Guisgard nuovamente.

Guisgard
15-10-2014, 17.49.47
“Qualcuno una volta scrisse” disse Guisgard a Clio “che la vera bellezza porta la nobiltà.” Sorrise. “Però è giusto... scusami, Clio se ho usato rivolgermi a te ancora in maniera così formale...”
“Eh, qual'è il tuo segreto?” Pepe a Guisgard. “Tutte ai tuoi piedi.”
“Attento che la nostra Clio non è paziente quanto me nel sopportare la tua ironia.” Sarcastico il capitano.
Poi arrivò la colazione.
“Oh, beata donna.” Pepe nel vedere Altea arrivare con la colazione.
E subito il profumo di quelle leccornie attirò gli altri.
Infatti si presentarono prima Afiel, poi Miseria e Chiò.
“Davvero ottimo, milady.” Mangiando Afiel.
“Attento a non rimpinzarti troppo che tocca a te il prossimo turno di guardia.” Fece Irko.
“Tranquillo, a stomaco pieno sono più efficiente.” Lesto Afiel.
“In verità” ridendo Miseria “il tuo stomaco è sempre pieno, ma la tua efficienza è sempre scarsa.”
E tutti gli altri risero.
“Non finire tutto” disse Irko ad Afiel “o gli altri non troveranno niente. Chi si offre di portare qualcosa a Palos che è impegnato nella Sala Comandi e ad Ammone che è giù nella Sala Motori?”
“Ci vado io!” Esclamò Afiel.
“Si, così ti papperai tutto per strada.” Mormorò il Rosso.
“E poi Ammone mangerà lui per colazione!” Divertito Miseria.
E di nuovo tutti risero.
“E' tutto molto buono, milady.” Guisgard ad Altea, sorseggiando una tazza di thè. “Io adoro la cannella. Davvero un'ottima sorpresa.”
“Licinia!” Gridò la vedetta. “Stiamo sorvolando Licinia!”
“Irko, trenta gradi a tribordo.” Ordinò Guisgard.
“Si.” Annuì il Rosso. “Vedo un lungo corso d'acqua sotto di noi.”
“E' il Lagno.” Rivelò Guisgard. “Le sue acque sono putride e fangose, dunque la manovra deve essere attenta. Dal Lagno poi navigheremo fino all'interno di Licinia.”
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Galgan
15-10-2014, 17.57.01
Annuii con gravità, poi rinfoderai la spada.
Mi accorsi che Pegaso pareva vagamente inqueto, e conoscendo l'indole della mia fiera cavalcatura, capii che in quei luoghi dormiva qualcosa di arcano, qualcosa in cui mi ero addentrato, forse senza riflettere.
Ma era proprio così?
Ero lì per caso, o per un disegno dell'Onnipotente?
Dopo che Cristo salì alla destra del padre, i suoi Discepoli predicarono in suo nome, senza temere la sofferenza e la morte, senza paura di perdersi, perché la luce della salvezza, grazie al Sommo Sacrificio, riluceva in loro; quindi, occorreva, ed occorre, coraggio, per seguire i sentieri della Fede.
Che avevo da temere?

"Comunque vada, sia fatta la tua volontà"

Pensai, mentre mi accingevo a rispondere ai duellanti;

-Galgan, il mio nome.
Cavaliere di Cristo Re, la mia funzione.
Invero, chiedo venia, se ho interrotto un duellare guidato da opportuna legittimità, ma in voi, così arditi nella lotta, ho visto il mio fosco passato-

Chinai un istante il capo, e mi sovvenne la figura di Filippo, ora, sicuramente, signore delle sue terre, e del mio desiderio di ucciderlo, di versare, come Caino, il suo sangue.
Oh, Dio degli Eserciti, è possibile provare un sentimento tanto abbietto, anche se in nome dell'Amore?
E il sentimento che guida simili pensieri, può definirsi Amore, qualunque siano le molle che lo muovono?
Ma forse, Dio guardò verso di me, allora come anni prima, perché di colpo ritrovai la forza, ed alzando lo sguardo risposi, e la mia voce era ferma e severa, e il mio sguardo di ghiaccio;

-Tempo addietro, un giovane uomo meditò di uccidere suo fratello; raccolse la spada e si apprestò a compiere un grave peccato, a contravvenire alle Sacre Leggi della Famiglia, benedette da Dio.
L'atto non avvenne, ma questo non rende più puro il pensiero.
Da allora, ho giurato a me stesso, e a Dio, di frappormi di fronte ad episodi come quello che stava per accadere.
Vi ho visti, entrambi sembrate arditi e valorosi, ed entrambi sembrate animati dal fuoco di una giusta causa....Al punto che mi è quasi sembrato folle il vedervi combattere.
Vogliate informarvi, vostra grande cortesia, dei motivi del vostro contendere; se li riterrò consoni al vostro stato ed alle umane leggi, oltre che a quelle di Dio, vi lascerò al vostro destino, e per voi sarà come non avermi mai incontrato.
In caso contrario, vi esorterò a smettere, dovessi anche affrontarvi entrambi-

Forse, il mio agire fu folle, ma sentivo che dovevo intervenire, ed il solo sospetto che anche quello fosse un Segno, mi fece parlare con tutta la serenità che mi occorreva.

Altea
15-10-2014, 17.57.31
Tutti si affrettarono a mangiare e mi feci avanti..presi una fetta di torta prima tutti la finissero e misi da parte una per Champenuan.
Poi udii le parole di Guisgard..Licinia..ecco la nostra tappa successiva, avevo sentito qualcosa di quel corso di acqua e mi sporsi sul parapetto..non era per nulla limpido, dall' alto appariva davvero melmoso e fangoso.
Guardai Guisgard perplessa, sapevo dovevamo andare in quel castello a Nolhia ma avrà avuto le sue ragione per fare una tappa in quel posto.
E mi misi in disparte a guardare le manovre per scendere.

Clio
15-10-2014, 17.59.41
Sorrisi alla dama.
"Sì, sono sicura che mi ci abituerò.." con aria divertita.
Sapevo che non era affatto vero. Non mi ci ero mai abituata, e ora che lui sapeva cosa provavo faceva ancora più male.
Nessun'emozione attraversò i miei occhi, a questo sì che ero abituata.
Comunque, evitai di incrociare lo sguardo di Guisgard, limitandomi a sorridere quando mi parlò, e a lanciare un'occhiataccia a Pepe.
Non finii la mia squisita fetta di torta, ma riposi la metà in un fazzoletto promettendo di mangiarla più tardi.
"Ottimo, siamo già arrivati.. è davvero un portento.." sorrisi.
"Vado a preparami per l'atterraggio dunque, sarò qui in un attimo.. per aiutarvi" esclamai, con noncuranza.
Dovevo avvertire Cid e portargli la colazione.

Guisgard
15-10-2014, 18.49.33
Clio lasciò il ponte di comando e tornò nella sua cabina.
Qui trovò ad attenderla il piccolo Cid.
“Capitano...” disse saltando da sotto il letto “... siete voi! Io per sicurezza mi ero nascosto!” Sorrise. “Dal corridoio arriva un profumino irresistibile... immagino sia la colazione...”



Nel frattempo la Santa Caterina aveva iniziato la sua manovra per scendere sulle putride acque del secolare Lagno.
Era questo un corso d'acqua molto lungo, che attraversava la parte più antica e nobile del regno di Afravalone.
Questo reame, come si sa, era composto da ducati, il più potente dei quali era naturalmente Capomazda.
Ma nel regno vi erano anche altre realtà e Licinia era una di queste.
Si trattava di una terra antichissima, retta da un Basileus, una sorta di carica regale di origini orientali, assoggettato al re di Afravalone ed affiancato dalla nobiltà del posto in qualità di consigliere.
Scesa sulle acque del Lagno, la Santa Caterina, dopo essersi stabilizzata, proseguì navigando in direzione di Licinia.
“Irko, organizza dei volontari che scenderanno a terra con me.” Disse Guisgard. “Non voglio fermarmi molto qui.”
“Si.” Annuì il Rosso.
Il presunto Taddeide si voltò poi verso Altea.
“Grazie ancora dell'ottima colazione, milady.” Sorridendole, per poi scendere giù, diretto alla Sala Comandi.

Clio
15-10-2014, 19.03.30
Sorrisi a Cid.
"Hai fatto benissimo.." Presi poi la mezza fetta di torta e la consegnai al ragazzino "Ecco qui.. Non è molto, ma è molto buona.. Stiamo scendendo, facciamo una breve sosta.. Tu resta pure qui.." Sorrisi.
Indossai la cintura con le armi, e il cappello.
"Quando ripartiremo vedrò di trovare un momento per parlare con Guisgard.." Strizzai l'occhio a Cid.
Tornai velocemente sul ponte.
Mi sentivo abbastanza inutile, considerando che non avendo idea di come funzionassero i meccanismi di atterraggio.
Ma a terra era un'altra cosa.
Eravamo atterrati.
"Quando ripartiremo dovrete mostrarmi come funzionano questi aggeggi, altrimenti non ho niente da fare.." Sorrisi a Irko "Scendiamo anche noi o va solo il capitano?".

Altea
15-10-2014, 19.04.21
Sorrisi alle parole di Guisgard.."Io mantengo sempre le promesse..e soprattutto per voi..volevate una sorpresa e io amo soddisfarvi". Lo vidi andare sul ponte di comando e mi avvicinai ad Irko.."Eccomi..ehi dico messer Irko mi avete forse dimenticata?" e gli feci l'occhiolino "Io scenderò come la scorsa volta..consideratemi arruolata, vado a prendere il taccuino dove ho annotato la frase del Codice Ardeliano...magari potrebbe servire".
Andai in cucina e diedi a Champenuan la sua fetta di torta informandolo avevamo fatto un ottimo lavoro, riponendo il vassoio.
Mi diressi nella mia camera e presi dal cassettino chiuso il taccuino e presi un foglio e trascrissi le parole, ripiegai il foglio mettendolo in una piccola tasca del vestito e andai sul ponte.
In quei momenti mi trovavo sempre fuori luogo...mi mettevo sempre in disparte..non era lavoro per me e non volevo disturbare gli uomini nei loro lavori.

Guisgard
15-10-2014, 19.22.05
La Santa Caterina continuava a navigare su quelle acque verdastri, mentre sul ponte Irko cominciava ad organizzare la squadra di volontari per scendere a terra.
“Allora...” disse Chiò “... trovati i volontari?”
“In verità” rispose il Rosso “una soltanto... lady Altea e non so come Guisgard la prenderà...”
In quel momento arrivò anche Clio.
“Beh...” rivolto a lei Irko “... stavo giusto formando una squadra di volontari, come richiesto da Guisgard...”
Salì Ammone dalla stiva.
“Mettimici dentro.” Fece l'omone.
“Bene.” Mormorò il Rosso.
“Dove siamo?” Chiese Chiò, guardando il paesaggio intorno a loro.
“Quasi a Licinia, immagino...” fissandolo Irko.
Un attimo dopo Guisgard tornò fra loro sul ponte.

Clio
15-10-2014, 19.27.43
"Perfetto allora.." Sorrisi "Contami..".
Mi sembrava strano che Guisgard volesse incontrare un'indovina , ma ero curiosa di vedere cosa sarebbe successo.
Formammo la squadra e poi Guisgard tornò sul ponte.
"Noi siamo pronti, capitano.." Sorrisi.

Guisgard
15-10-2014, 19.32.04
I due contendenti, a quelle parole di Galgan, si scambiarono un veloce sguardo.
Poi tornarono entrambi a fissare il cavaliere.
“Essendo voi” disse il primo dei due al nuovo arrivato “Cavaliere di Cristo” segnandosi tre volte “è giusto che riceviate da noi una risposta in merito a quanto domandate. E magari poi farete da arbitro alla nostra questione.” Annuì. “Il mio nome è Caio e costui” indicando l'altro sfidante “è Tizio, mio fratello. Siamo entrambi cavalieri di un potente barone ed assegnati da lui alla guardia di sua figlia. Ed ella è il motivo della nostra disputa. La ragazza è stata chiesta in moglie da due uomini, entrambi innamorati di lei. Uno è un ricco borghese, l'altro un semplice musico. Ella è invero indecisa su chi scegliere, poiché l'uno presenta vantaggi che l'altro non mostra e viceversa. Questo almeno agli occhi di lei. Ebbene, per il bene della figlia del nostro signore, noi siamo qui a batterci, poiché ella ha chiesto il nostro parere. Io affermo che il borghese, assicurando alla ragazza un devoto e sincero sentimento, con una tranquillità economica stabile e duratura, sia il marito da scegliere. Sbaglio forse?”
“Si!” Intervenne l'altro. “Sbagli, poiché io so per certo che il musico ama molto di più quella ragazza. Molto di più di quel borghese che, sebbene sincero ed innamorato, non può offrirle lo stesso Amore. Perchè è risaputo che gli uomini non sanno amare tutti allo stesso modo.”
“Fandonie!” Esclamò Caio. “L'amore è sempre amore!”
“Ti inganni!” Gridò Tizio.
E quasi i due arrivarono di nuovo alle mani davanti a Galgan che li fissava.
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Altea
15-10-2014, 19.33.09
Mentre aspettavo mi voltai verso Irko e notai l'uomo che conosceva Guisgard fin da piccolo..ma udii le loro parole..perchè Guisgard doveva prendersela in modo strano per il fatto che vi ero pure io? La scorsa volta ero con lui sul Monte Santo dove apparve San Michele Arcangelo e non successe nulla.
Rimasi ferma senza dire altro, e improvvisamente arrivò Guisgard sul ponte e mi unii agli altri.

Guisgard
15-10-2014, 19.44.08
“E qui abbiamo anche lady Altea ed Ammone.” Disse Irko a Guisgard. “Non male, vero?”
“Beh...” mormorò Guisgard “... pensavo...”
“Cosa?” Arrivando Pepe. “Non sarai certo maschilista, capitano?” Ridendo.
“Un giorno forse” fissandolo il presunto Taddeide “arriverò a capire il tuo ruolo a bordo e dunque scoprire come mai sei sempre in giro a non far nulla e costantemente pronto a fare battute idiote.”
Pepe rise di nuovo.
“Comunque...” continuò Guisgard “... solitamente non permetterei a due donne di essere le prime a mettere piede a terra in un luogo straniero, ma non credo correremo rischi. E poi c'è Ammone con noi.” Guardò Clio che gli sorrideva. “Noto che hai smesso di evitare il mio sguardo...” sottovoce alla ragazza “... ma il motivo sarà di certo la prospettiva di scendere a terra con delle armi, immagino...” sarcastico.
Guardò poi Altea.
“Penso di essere in debito con voi per la colazione...” sorridendo “... dunque vi devo questa passeggiata a terra... sperando di non avere imprevisti, o qui finiranno per morire di fame.” Facendole l'occhiolino.
“Ben detto!” Esclamò divertito Pepe.
“Perchè ridi?” Fissandolo Ammone.
“Così, sono un tipo gioviale, mio erculeo amico.” Rispose l'uomo.
“Hai sentito come mi ha chiamato?” Voltandosi Ammone verso Guisgard. “Io lo straccio!”
“Era un complimento, vecchio mio.” Dandogli una pacca sulla spalla il capitano. “Un complimento, tranquillo.” Rise piano. “Bene, scendiamo a terra dunque.”
La Santa Caterina si fermò ed aprì uno dei suoi boccaporti.
Poco dopo i quattro volontari erano già a terra.

Altea
15-10-2014, 20.02.07
Ero sempre più perplessa..eppure quando andammo a cercare il Codice Ardeliano egli non aveva fatto problemi per la mia presenza tanto mi offrii volontaria di annotare il verso del Codice.
Furono le parole di Irko a farmi riflettere..marcò il fatto vi ero pure io e Ammone..il gigante buono non era certo il problema ma lo ero io.
Sorrisi appena alla battuta di Guisgard.."Non preoccupatevi per me..vi ho seguito pure la scorsa volta e nella grotta dove vi stava quel Codice e quindi non ho problemi...ma se è un problema per voi la prossima volta non vi sarò di intralcio".
E mi voltai ma dentro di me mi sentivo turbata e quasi ferita..o forse lo aveva detto per altro motivo.
Scendemmo dalla Santa Caterina e aspettai Guisgard ci indicasse dove seguirlo, guardai Clio...si lei era stata un capitano pirata, lo avevo capito e forse per questo lui sapeva, anzi era certo, lei non temesse nulla, e se la sapeva cavare meglio di me e la ammiravo per questo..era sicuramente una donna forte..ma lo ero pure io..mi stavano solo sottovalutando o vi era forse altro a me sconosciuto. Scossi il capo non mostrando le mie perplessità sul volto e cercando di essere il più naturale possibile.

Clio
15-10-2014, 23.16.11
Alzai gli occhi al cielo ridendo a quelle parole sul fatto che non avrebbe lasciato scendere due donne.
"Ma per favore.." Esclamai, divertita "Abbiamo Ammone, l'hai detto tu.." sorridendo all'omone.
Poi Guisgard mi si avvicinò, e parlò sottovoce.
Sentii il cuore accelerare, l'aveva notato, contrariamente a quello che pensavo.
Ma se l'avevo fatto c'era un motivo, non volevo che vedesse le mie ferite.
Non avevo alcun diritto di parlare, anzi, avevo promesso che non avrei più parlato del passato o dei miei sentimenti.
Dopotutto poteva fare quello che voleva, perché avrebbe dovuto avere riguardo se c'ero io? Perché evitare di ferirmi?
Ero solo un membro dell'equipaggio, e non potevo permettere alle mie emozioni di sopraffarmi.
Volevo stargli accanto ed ero lì, dovevo già ritenermi abbastanza fortunata così.
"Naturalmente.." Mormorai piano, col suo stesso tono sarcastico "Dopotutto, è quello il mio posto..".
Ma era già passato a parlare con la dama successiva.
Una dama con tutte le qualità che io non avrei mai avuto.
Era inutile che mi illudessi.
Ecco, appunto!
Complimenti, Clio, sai davvero come farti del male da sola.
Perché diavolo non sei scappata il più lontano possibile?
Era così anche allora, cosa ti aspettavi?
Già, ma io avevo vissuto per anni in un limbo fatto di sogni e ricordi.
Avevo dimenticato quanto fosse difficile.
Ma poi lo vidi sorridere, anche se stava sorridendo a lei, e compresi perché aveva senso sopportare tutte quelle emozioni contrastanti che dovevo tenere ben nascoste.
Perché standogli vicino avrebbe sorriso anche a me, come aveva fatto quella mattina.
E bastava, era sempre bastato a rendermi felice quel sorriso.
Infondo, avevo avuto ben più di quando avrei mai sperato.
Cercai di evitare che il ricordo della sera prima, di quel meraviglioso tramonto mi avvolgesse, cercai di concentrarmi sul presente.
Fu l'entusiasmo di Pepe a scuotermi, facendomi ridere tra me e me. Dopotutto, mi stava proprio simpatico.
Così scendemmo a terra, diretti da quest'indovina.

Galgan
16-10-2014, 00.07.35
Con voce di tuono, interruppi sul nascere la contesa che minacciava di ricominciare;

-In nome di Dio, fermatevi!
Siete fratelli, sangue dello stesso sangue, e parola mia, la vostra disputa termina qui!-

Mentalmente, ringraziai il Signore, perché mi aveva concesso di impedire, almeno per il momento, quella lotta fratricida, e fu con quello spirito sollevato che proseguii, in tono molto più pacato:

-Invero, l'Amore, quello che si prova per una donna, in passato non mi fu alieno.....E forse non lo è nemmeno ora, perché certi sentimenti sono un dono dell'Altissimo, anche se talvolta ci appaiono in veste di dannazioni, e difficilmente, se sinceri, muoiono-

Carezzai il collo di Pegaso, prima di proseguire;

-Tuttavia, la questione che ponete, per la sua importanza, non può essere affidata alla spada, anche se è giusto che chi si accinge a chiedere, sia pronto a dare.
La figlia del vostro signore è indecisa, perché di fronte a lei, si presentano due forme di Amore, una prediletta dalla mente, l'altra dal cuore.....E' comprensibile, e giustamente la decisione è da prendere con cautela, perché dalla scelta scaturisce la nascita di un legame, che solo Dio può sciogliere-

Sorrisi, per una volta, ricordando il passato con una sorta di velata indulgenza;

-Il musico è Amore puro, generato dall'Arte, eppure, non è detto sia affidabile.
Il borghese è Amore rassicurante, generato dalla Stabilità, eppure, non è detto sia appassionato.
Amici miei, non sta a voi versare il vostro sangue per sciogliere una così intricata faccenda, ma agli stessi messeri in questione.
Entrambi la amano?
Entrambi desiderano la sua mano?
Lei è indecisa?
Ebbene, che costoro si impegnino in prima persona, nel raggiungimento di quanto desiderano; si mettano in gioco, dimostrino alla donna amata di poter avere quei lati positivi che la giovane dama non riesce a vedere in loro; che la damigella li metta alla prova, deve pretenderlo......E se uno dei due rifiuta, vuol dire che non la ama abbastanza, quindi non merita la sua mano.-

Buon Dio, pensai sorridendo amaro, quanta gioia e quanto tormento ci donasti con quell'alchimia chiamata Amore!

Guisgard
16-10-2014, 01.14.36
Caio e Tizio ascoltarono con attenzione ogni parola di Galgan.
“Parlate bene” disse Caio “e credo abbiate ben compreso il senso della questione. Infatti è un contrasto tra Amore e Ragione.”
“Forse” intervenne Tizio “la più antica battaglia che l'uomo conosce.”
“Ma siete davvero un cavaliere?” Chiese Caio a Galgan. “In verità pochi uomini bardati mostrano una tale saggezza. Tra i tanti cavalieri che io e mio fratello abbiamo conosciuto, invero, solo pochissimi sapevano usare la parola, oltre che brandire la propria spada.”
“Ah, se avessimo noi due” mormorò Tizio “questo vostro dono! Magari, se così fosse, saremmo stati in grado di consigliare la figlia del nostro signore!”
“Un momento!” Esclamò Caio. “Perchè non venite con noi?” Chiese a Galgan. “Dal barone e da sua figlia, così da poter offrire loro i vostri consigli! Di certo il nostro padrone saprà poi ricompensarvi per tale servigio!”

Guisgard
16-10-2014, 01.28.59
I quattro scesero dalla Santa Caterina, trovandosi su un piccolo ponticello che attraversava il fangoso argine del Lagno.
“La scorsa volta, milady, quando giungemmo alla Cappella dell'Apparizione dell'Arcangelo non vi erano pericoli celati.” Disse Guisgard ad Altea. “Adesso invece ci troviamo in una terra di cui ignoriamo molte cose. Per questo non volevo esporvi a inutili rischi. Tutto qui. Ma non credo sia il caso di questa veloce spedizione.” Sorridendole.
Allontanatisi poi dalla sponda del Lagno, i quattro, imboccando uno stretto sentiero, si incamminarono per la campagna.
Guisgard guidava il gruppetto ed Ammone lo seguiva per ultimo, con Clio ed Altea nel mezzo.
“Comunque...” avvicinandosi ad un tratto il capitano a Clio e sussurrando piano al suo orecchio “... basto io per proteggerti, non servono certo né Ammone, né altri...”
Fu un momento e la ragazza sentì il respiro di lui fra i suoi capelli chiari.
Poi Guisgard, a passo svelto, riprese la testa del gruppo, fino a quando dei belati cominciarono ad udirsi intorno a loro.
Ed infatti, poco più avanti, i quattro videro un pastore col suo gregge.
L'uomo se ne stava sotto un albero, mentre i suoi cani sorvegliavano le pecore.
Poi, nel vedere giungere i quattro, quei guardiani cominciarono ad abbagliare forte, attirando l'attenzione del loro padrone.
“Salute a voi...” avvicinandosi Guisgard “... siamo sicuri con questi cani?”
“A meno che non siate lupi” ridendo il pastore “non credo vi faranno del male.”
“Buono a sapersi.” Sorridendo il capitano. “Qui siamo già nelle terre di Licinia, giusto?”
“Si, è la sua campagna questa.” Annuì il pastore.
“Cerchiamo una donna” spiegò Guisgard “e forse voi la conoscete... è un'indovina...”
“Parlate allora di Madama Nanzya.” Disse il pecoraio. “E' molto famosa in queste lande.”
“Si, immagino sia lei.” Annuì Guisgard. “Dove possiamo trovarla? Dove vive?”
“Dovete raggiungere la capitale.” Indicò il pastore. “Oltre questa campagna.”
“Dista molto da qui?” Chiese il presunto impostore.
“Poco più avanti” mormorò il pastore “il sentiero si divide in due... prendendo la direzione alla vostra sinistra dopo circa tre d'ore sarete nella capitale.”
“Non vi è una strada più breve?” Domandò Guisgard.
“Quella alla vostra destra...” fece il pecoraio “... ma vi sconsiglio di seguirla.”
“Perchè mai?”
“Perchè passa per Auroria...”
“Auroria?” Ripetè il presunto duca.
“Si...” con una smorfia il pastore “... una città che sconsiglierei anche al mio peggior nemico di visitare...”
“Come mai?” Fissandolo Guisgard. “La detestate così tanto?”
“Perchè laggiù non amano i forestieri.” Rispose l'uomo. “Fra le sue mura domina solo l'odio. I suoi abitanti haanno infatti da poco smesso di insanguinare quella città con una guerra civile. Come detto non sopportano i visitatori... forse perchè sono gelosi del loro fiore...”
“Fiore?” Trasalì Guisgard. “Che fiore?”
“Il Fiore d'Oro...” rivelò il pastore “... il loro inestimabile tesoro.”
A quelle parole del pecoraio, Guisgard si voltò verso i suoi tre compagni.
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Clio
16-10-2014, 14.34.15
Mi si avvicinò senza quasi che me ne accorgessi.
No, ma allora lo fai apposta!
Come diavolo potevo restare impassibile se continuava ad avvicinarmisi in quel modo?
La sua vicinanza, le sue parole, quel respiro tra i miei capelli.
Sentii un brivido impertinente attraversarmi, e socchiusi gli occhi quasi senza accorgermene.
Ma fu solo un istante.
Era una tortura.
Diamine, Clio, adesso esageri non ti ha nemmeno sfiorata.
Alzai gli occhi al cielo.
"Ma davvero.." Sussurrai a mia volta, voltandomi verso di lui a cercare i suoi occhi "e io che pensavo bastasse la mia spada..". Prima che tornasse in testa al gruppo, per poi guardarlo allontanarsi, scuotendo appena la testa.
Sorrisi tra me e me.
In realtà mi piaceva l'idea che volesse proteggermi, anche se non lo avrei mai ammesso con lui.
L'idea che mi vedesse forte e delicata come quel giglio che aveva raccolto, guarito, e reso immotale ai miei occhi.
Sarebbe riuscito a fare lo stesso per me?
Scossi la testa, cercando di rallentare il battito del mio cuore.
Arrivammo alla casa di un pastore, e Guisgard chiese informazioni.
Ascoltai in silenzio, finché si voltò.
"Beh, detto così sembra un suicidio andarci.. Il fiore d'oro non è il fiore azzurro.." Dissi piano, in modo che sentissimo solo noi quattro "Però forse vale la pena tentare.. Non so, quante probabilità ci sono di trovare un altro tesoro con un nome tanto simile?" Alzai le spalle "A meno che tu non voglia prima andare dall'indovina, magari lei sa qualcosa anche su questo fiore d'oro.. Se ha qualcosa a che vedere con noi..".

Altea
16-10-2014, 14.41.32
Appena scendemmo dalla nave Guisgard mi spiegò del fatto che non volesse espormi a rischi, riponeva cosi poca fiducia in me quindi..poi mi sorrise e il mio volto si illuminò per un attimo.
Iniziammo il lungo cammino e lo vidi parlare all' orecchio a Clio e soffiare tra i suoi capelli e lo guardai perplessa quando si rimise davanti a noi..lo avevo sopravvalutato? Era forse un donnaiolo..pensai perplessa.
Poi mi girai verso Clio.."Non sembriamo due condannate tra i due ufficiali a farci da guardia..chissà mai che potrebbe capitarci di grave..appunto vedete..di trovare un pastore tranquillo che dorme sotto un albero e un gregge di pecore" e le sorrisi facendole l' occhiolino.
Ci fermammo e Guisgard pose delle domande a quel pastore, capii la nostra meta..dovevamo andare da una indovina e rimasi a occhi aperti...e se avesse predetto qualcosa di negativo?
Continuai ad ascoltare con attenzione ma alla fine del discorso dell' uomo trasalii...un fiore d'oro..non poteva essere quel Fiore. Guisgard ci guardò pure allibito.
Presi il biglietto del Codice Ardeliano e mi corrucciai leggendolo e mi avvicinai a Guisgard.."Non può essere quel Fiore..e comunque la via a sinistra è troppo lunga..tre ore per arrivarci e parlare con l'indovina e poi..tre ore per tornare indietro..è probabile ritorneremo col buio. Ma passare per Auroria sembra più veloce ma molto pericoloso eppure guardate, ho trascritto ciò che vi era nel Codice" e glielo mostrai:

"Dov'è incerto il Cammino
cerca il passo del tuo Destino.
Non troverai strade, ma sentieri,
verso il domani e senza più il ieri.
Il primo a custodirlo fu un Verziere,
nascosto in un palazzo senza cavaliere.
Là, a Nolhia, si erge quella antica dimora,
dove, si, il Fiore Azzurro sbocciò in un'ora".

Riflettei su quelle parole.."Il fatto che il Fiore Azzurro sia sbocciato a Nolhia non significa si trovi li..quel Fiore può sbocciare ovunque e in qualsiasi momento, qui riporta un luogo dove sbocciò ma la prima parte parla..di sentieri e un cammino incerto" e consegnai il biglietto a Guisgard e mi voltai verso il pastore.
"Messere, ma diteci di questo Fiore d' Oro...è una reliquia, una opera d' arte o altro..oppure un fiore vero e raro che nasce spontaneamente?"

Guisgard
16-10-2014, 16.23.18
Guisgard apparve pensieroso.
“Si...” disse poi fissando Clio “... a questo pensavo... può esserci un altro fiore particolare, magico e tanto prezioso? Voglio dire, il Fiore Azzurro è considerato il Re dei Fiori proprio perchè presenta qualcosa di straordinario, di unico e non credo che ci siano molti altri fiori simili in giro... anzi, non credo affatto esistano fiori uguali...” guardò poi Altea “... milady, il biglietto che avete trascritto si riferisce a Nolhia, mentre qui siamo a Licinia, dunque non so in che modo interpretarlo adesso...” tornò a riflettere in silenzio.
Poi Altea parlò al pastore.
“Nessuno lo sa bene.” Fece quello. “Si sa solo che è un fiore magico e che è sbocciato ad Auroria e soltanto là...”
“Potrebbe essere il Fiore che cerchiamo...” mormorò Guisgard.
“Io dico di tornare alla nave e parlarne con gli altri.” Disse Ammone.

Altea
16-10-2014, 16.32.09
Alle parole del pastore rimasi silenziosa per un attimo e poi mi voltai verso Ammone che prese la parola.."Si...lo penso pure io..anche perchè che faremmo in quattro soprattutto in quel luogo pericoloso? Poi la decisione sta a voi, ovviamente Guisgard...io vi seguirò in ogni circostanza voi scegliate".
Mi avvicinai vicino ad uno di quei cani aspettando la sua decisione..lo accarezzavo dolcemente..Guisgard se vuoi il ruolo che ti spetta..il Duca di Capomazda deve prendere decisioni importanti senza titubanze. E mi voltai a guardare il suo bel viso, ma ero molto preoccupata..più per lui che per me..il Fato lo poneva a dure prove.

Clio
16-10-2014, 16.42.24
Non capii molto di quanto disse Altea su Noliah e un codice, ma c'erano molte cose che non sapevo di quella spedizione, avrei dovuto chiedere a Guisgard di aggiornarmi su tutto.
Mi voltai verso Ammone e annuii.
"Sì, forse sarebbe meglio avere dei rinforzi, anche se non troppi visto che bisognerà anche curare la nave, per quanto qui sembri tranquillo.." guardandomi attorno "Per lo meno bisogna avvisare gli altri che la veloce scampagnata senza rischi è diventata una pericolosa spedizione.. così se non torneremo sapranno cosa fare..." osservai Guisgard prima e Ammone poi osservando le armi che si erano portati.
"Se non amano i forestieri ed è facile che ci attacchino, dovremo essere pronti.. ma senza dare nell'occhio...".

Guisgard
16-10-2014, 17.01.54
Guisgard guardò Altea e rispose con un sorriso al suo sguardo.
Poi si voltò verso Clio ed Ammone.
“Si, sarà meglio tornare a bordo e raccontare tutto agli altri.”
E così fecero.
A bordo del vascello volante, poi, Guisgard chiamò a rapporto tutti i membri dell'equipaggio e raccontò loro tutto della veloce spedizione a terra.
“Cosa ne pensate?” Chiese ai suoi uomini.
“Beh...” fece Irko “...in effetti non ci sono in giro molti fiori speciali...”
“Nessuno oltre il Fiore Azzurro.” Mormorò il capitano.
“Infatti.” Annuì il Rosso. “Dunque direi che siamo obbligati a scoprire di cosa si tratta. Potrebbe trattarsi davvero del Fiore Azzurro.”
“Si, ma non possiamo ignorare quanto detto da quel pastore...” disse Palos “... non credo sia saggio presentarsi in un luogo dove gli stranieri non sono ben accetti...”
“Forse” intervenne Pepe “gli stranieri non sono ben visti proprio a causa del Fiore d'Oro... intendo dire, saranno di certo gelosi di questo loro tesoro... e ciò mi fa credere che debba valore molto...”
“Già...” passeggiando nervosamente Guisgard sul ponte “... non possiamo andarcene... dobbiamo scoprire cos'è davvero questo Fiore d'Oro...”
“Cosa faremo dunque?” Chiese Lainos.
“Andremo ad Auroria.” Sentenziò il capitano. “In pochi, s'intende. E con un buon piano.”
“Del tipo?” Chiese Pepe.
“Non so...” fissando il pavimento Guisgard, come chi è assorto in una lunga e complicata riflessione “... ma dobbiamo escogitare un modo per entrare in quella città senza destare sospetti...”
“Più facile a dirsi che a farsi.” Sorridendo Pepe.
“Qualcuno ha qualche suggerimento?” Guardando tutti loro il capitano.

Clio
16-10-2014, 17.16.19
Ascoltai il racconto e pensai al piano.
"Beh.." esclamai poi "Dobbiamo sembrare meno minacciosi possibile, no.. e naturalmente ignari del loro tesoro.." sorrisi "Per me è facile.. posso fare l'innocente e innocua fanciulla, nessuno penserà mai che sia armata o pericolosa.. ho portato dietro il mio bel vestito con cui ho quasi catturato Velv..." risi appena "Serve sempre..".
"Però ci vuole un motivo... perché dovremmo passare da Auroria?" scossi la testa pensierosa.

Altea
16-10-2014, 17.16.40
Guisgard rispose al mio sguardo con un sorriso senza dire nulla...ma stavolta quello sguardo mi turbò non poco..mi leggeva nel pensiero? Lo guardai con sguardo di intesa.
E così tornammo nel veliero tutti radunati..poi la domanda finale di Guisgard..molto difficile.
"Ovviamente" dissi "non possiamo presentarci in assetto di guerra, quindi dobbiamo stare attenti o dovete stare attenti" sorrisi..ovviamente immaginai io sarei rimasta sul veliero visto il pericolo..e la cosa mi dispiaceva molto "abbiamo dimenticato una cosa importante..chiedere chi comanda Auroria".
Non aggiunsi altro, lasciai la decisione agli altri.

Guisgard
16-10-2014, 17.33.30
“Clio ha ragione...” disse Guisgard “... ha avuto un'ottima idea... travestimenti.” Annuì. “Ci travestiremo, in modo da sembrare semplici viaggiatori giunti per caso ad Auroria... diremo che attraversando la Valle del Lagno abbiamo perso l'imbarcazione e i nostri viveri...”
“Travestirvi da cosa?” Chiese Pepe.
“Non so...” fece il capitano “... Clio, come lei stessa ha detto, si vestirà da dama... tu, non so, da chierico...”
“Io?” Sorpreso Pepe.
“Certo, non vorrai restare qui ad oziare.” Fissandolo Guisgard. “Ti ci vedo in abiti religiosi. E poi non voglio pensare che ad Auroria osino far del male ad un buon monaco.”
“Lo spero caldamente...” perplesso Pepe.
“Ed io, capo?” Ammone a Guisgard.
“Tu non puoi andarci.” Disse Irko.
“Perchè no?” L'omone.
“Perchè sei troppo grosso” spiegò il Rosso “e non ti permetteranno mai di entrare nella loro città, visto quanto sono sospettosi.”
“Mi secca, ma concordo...” annuì Pepe “... mi sarei sentito più sicuro con te dietro, amico mio...” rivolto ad Ammone “... ma come dar loro torto? L'ultima volta che qualcuno aprì le porte della propria città per far entrare qualcosa di grosso quanto te, beh, Troia bruciò.”
Irko rise.
“Non saremo in molti.” Fece Guisgard. “Quattro al massimo. Occorre un altro.”
“Io ti suggerisco lady Altea.” Fissandolo Irko.
“Troppo pericoloso per lei.” Scuotendo il capo Guisgard.
“Rifletti...” spiegò il Rosso “... dovrete apparire come gente comune e la presenza di due donne con voi due vi aiuterà a sembrare innocui.”
“Si, forse hai ragione...” guardandolo il capitano “... allora serve un travestimento anche per lady Altea.”
“Un momento!” Arrivando Yolanda. “Serve una donna? Perchè loro due e non io?” Indicando Clio ed Altea.
“Perchè Clio” rispose Guisgard “è brava con la spada.”
“Ed Altea?” Chiese Yolanda. “Lei non è brava a niente! Dunque verrò io con voi! E so già da chi travestirmi!”

Clio
16-10-2014, 17.43.15
Annuii a Guisgard.
"Perfetto, mi sembra un'ottima idea.. speriamo solo non sia una di quelle città dove i chierici non sono ben visti.." strizzando l'occhio al marinaio.
"E tu?" rivolta a Guisgard "Cosa farai?" divertita.
Ma poi fummo interrotti da Yolanda.
"Oh, ce l'avrei io il travestimento per te, gioia.." mormorai.
Era sempre più insopportabile.
"Concordo con Irko, Altea conosce la missione, prima ha parlato di indizi che immagino siano molto importanti.. credo sia più adatta di Lady Yolanda.." sorrisi "E sono più che sicura che se la caverà meglio.. sbaglio, milady.." rivolta a Yolanda "O stavate dando di stomaco sulla spiaggia dell'isolotto? O no, forse mi sbaglio.. eravate svenuta e Alea vi sorreggeva...".

Altea
16-10-2014, 17.47.33
"Ottima idea milady Clio..siete un portento" e sorrisi alla donna.
Poi risi alle parole di Pepe, infatti era vero..aveva sempre la battuta pronta ed era arguto.
Come immaginavo Guisgard ebbe delle rimostranze sul fatto di portarmi con lui.."Io..Guisgard..ma perchè temete tanto per me? Anche se mi succeddesse qualcosa non importerebbe a nessuno..pure la mia famiglia sembra avermi dimenticata o rinnegata..avete notato qualcuno di loro che mi stia cercando..forse Velv" e guardai Clio "visto smaniava tanto di sposarmi e chiese la mia mano al Duca Dominus che sua mia pressione gliela negò".
Poi intervenne Irko e riuscì a convincere il presunto Taddeide..e gli sorrisi e gli fui eternamente grata.
"Di cosa vestirmi? Non saprei..beh possiedo una corona, ma se poi fossero contro i regnanti farei la stessa fine di Pepe se fossero contro il clero " e risi "potremmo dire siamo di un Paese straniero..a maggior ragione non conosciamo nulla di loro".
E come sempre arrivò Yolanda...e inveì contro me.."Duchessa...Yolanda..ti ho già detto di chiamarmi duchessa quando ti rivolgi a me..rispettiamo i ranghi per favore" dissi infervorita "vuoi andare tu? Potresti vestirti da cuoca o serva, lo vedrei bene per te" e guardai Guisgard senza aggiungere altro..sapevo che io non dovevo intromettermi..il mio comportamento poteva sembrare strano ma mio nonno e l' Austero mi dicevano sempre..la vera Granduchessa deve appoggiare il Duca ma lasciare a lui la decisione finale..magari dare solo un buon consiglio per aiutarlo...purtroppo mi avevano cresciuta cosi e anche se non ero la futura Granduchessa io seguivo i loro insegnamenti.

Guisgard
16-10-2014, 18.04.07
“Ma cosa ne sapete voi.” Disse Yolanda a Clio. “Siete una pirata e osate rivolgermi a me?”
“Calma adesso.” Intervenne Guisgard. “Deciderò io chi verrà con me.” Alzandosi e avvicinandosi ad una delle finestre. “E' un lavoro per il mio equipaggio e lady Altea ne fa parte. Dunque verrà lei con noi.”
“E' solo una cuoca!” Esclamò Yolanda.
“Comunque fa parte del mio equipaggio.” Voltandosi a guardarla Guisgard.
Yolanda gridò isterica e poi uscì.
“Che caratterino...” fischiando Pepe “... comunque spero che gli abitanti di Auroria non siano anticlericali...” fissando poi Clio “... sennò sarò un nuovo martire... e dubito che una volta volato in Cielo poi San Pietro mi premierà col Paradiso, visti i miei trascorsi terreni...” scuotendo il capo.
“Tranquillo, i Martiri vanno sempre in Paradiso.” Ridendo Guisgard. “Milady...” rivolgendosi poi ad Altea “... io mi preoccupo per tutti i membri del mio equipaggio. La loro vita viene prima della mia. E questo vale anche per voi. Cosa poi pensano quelli a corte, beh, francamente me ne infischio.”
“Ben detto!” Applaudendo Miseria.
“Quanto al mio travestimento” il capitano a Clio “beh, sono ancora indeciso... potrei vestirmi da cavaliere o gentiluomo, ma poi il ruolo mi porterebbe a corteggiarti, dato sarai la dama del gruppo e vista la tua acidità in simili situazioni non vorrei aggiungere altri pericoli al nostro viaggio.” Facendole l'occhiolino.
Pepe ed Afiel scoppiarono a ridere.
“Farò il menestrello.” Tornando serio Guisgard. “Un musico, visto che l'ocarina non mi manca.”
“Ottimo!” Esclamò Irko.
“Travestirvi da regnante è escluso, milady.” Con una smorfia Guisgard a quell'idea di Altea. “Dobbiamo sembrare gente comune... un menestrello, un'ingenua ragazza ed un monaco di campagna... avete in mente un altro travestimento o devo pensarci io?” Domandò poi alla dama.

Altea
16-10-2014, 18.11.08
Non ribattei alle parole di Guisgard verso Yolanda..non volevo e nemmeno cercavo glorie e privilegi.
Quindi avevamo una dama, un chierico e sorrisi al pensiero di Guisgard come musico e poi mi porse quella domanda e lo guardai negli occhi..mi sembrava fossimo solo io e lui e a bassa voce vicino a lui dissi.."Decidete voi...sembra io non sia brava a dare consigli".

Guisgard
16-10-2014, 18.17.25
“Suvvia...” sorridendo Guisgard ad Altea “... ho mai detto questo? E neanche ho pensato mai una cosa simile. Su, ditemi... vi è un ruolo che vi piacerebbe fare? Non so, qualcosa che impersonavate da piccola durante i vostri giochi?”
"Io avrei un suggerimento..." intervenne Afiel "... potrebbe travestirsi da... da allegra donnina!"
Pepe rise.
"Beh, serviva un personaggio comune, no?" Fece Afiel. "E quello è il mestire più antico del mondo."
"Ho idea" divertito Pepe "che questa sia solo una scusa per vedere lady Altea in abiti succinti."
Tutti scoppiarono a ridere.

Altea
16-10-2014, 18.23.36
"No..non lo avete detto" risposi piano a Guisgard "ma è la verità e basta..da piccola?" e lo guardai di nuovo negli occhi bisbigliando senza farmi sentire.."Non so nemmeno se sono mai stata bambina..mi hanno solo insegnato a fare ciò che dovevo diventare...e a essere perfetta a corte".
Poi tutti quanti presero a dare le indicazioni...una donna facile..a pagamento..quelle che professavano il mestiere più antico del mondo.
Sorrisi pure io.."Non ho problemi..se a Guisgard va bene..posso fare la prostituta..e chiamiamola col suo nome giusto?"

Guisgard
16-10-2014, 18.42.30
“Non è vero...” disse Guisgard ad Altea “... non l'ho detto, né pensato... e ora smettete di pensare a quando eravate a corte. Ora siete qui e siete libera di essere voi stessa, se vi va.” Guardò poi i suoi compagni. “Una donnina non va in giro con un monaco.” Mormorò. “Dunque come idea è balorda. Lady Altea sarà... sarà una zingara. Di quelle che leggono la mano e vedono il futuro.” Sentenziò il presunto discendente di Ardea de' Taddei.

Clio
16-10-2014, 18.43.43
Non risposi a Yolanda, ma fui lieta di vederla scartata.
Alzai gli occhi al cielo a quelle parole di Guisgard.
"Oh così mi ferisci...Quando faccio la fanciulla ingenua non sono acida come al solito.." Ridendo "Però mi piace l'idea del musico.." Lanciandogli un'occhiata divertita "Così avremo occasione di sentire la tua ocarina..." Con gli occhi nei suoi per un momento.
Ascoltai poi la disputa per il travestimento di Altea "Se a Milady sta bene, non discuto ma.. Non è pericoloso?" Guardando i due uomini "Voglio dire, gli uomini tendono a perdere il controllo davanti ad una donna in abiti succinti, se qualcuno allungasse le mani? Potrebbe crearci non pochi problemi.. Non capirebbero perché la difendiamo, e certo non possiamo permettere che qualcuno osi sfiorarla...".
Risi appena "Certo che saremo una compagnia alquanto variegata.. Ci servirà anche un motivo per spiegare cosa ci facciamo tutti insieme..".

Altea
16-10-2014, 18.53.03
Mi voltai verso Pepe.."Eh poi dovreste pure confessarmi ogni giorno per espiare i miei peccati".
Tacqui alle parole di Guisgard e scossi il capo..lui non riusciva a capire..non riusciva a capirmi era inutile.
"No...non mi piace" risposi "non voglio dare false illusioni alla gente..cosa potrei rispondere mettiamo a una donna che mi chiede sulla salute di suo figlio? Che guarirà mentre sta morendo?" il tuo cattivo carattere sta venendo fuori Altea.."lady Clio ha ragione pure sul travestimento proposto dagli altri..quindi queste parti si devono interpretare veramente e sarebbe di intralcio..non so..penso Yolanda sia la persona giusta per venire con voi..ne sarà felice, e poi lei farebbe qualsiasi parte pur di stare vicino a voi Guisgard" e sorrisi facendomi da parte e mettendomi assieme agli uomini che sarebbero rimasti sulla nave guardando Guisgard e poi voltarmi verso Champenuan che mi guardava e ascoltava in silenzio.

Clio
16-10-2014, 18.59.30
"Beh, scusate.. Perché non possiamo essere semplicemente due ragazze? Una ragazza per bene non va in giro da sola, dopotutto.. Così se qualcuno fa il gradasso non avrà scuse.. Poi è solo un'idea" Alzando le spalle "Ma no, Milady.." Voltandomi verso Altea "Yolanda lasciamola qui..". Con un sorriso.

Altea
16-10-2014, 19.03.30
Guardai Clio mentre parlava e sorrisi..ma non risposi, era difficile poter far capire a tutti quello che sentivo...cosa dovevo dire? Che non avevo mai avuto sogni, ma solo uno fin da piccola e mi hanno imposto cosa fare? Rimasi imperturbabile li tra Irko e Afiel, sentendomi diversa da tutti loro..ma poteva andare benissimo pure uno degli uomini.

Guisgard
16-10-2014, 19.10.05
“Milady...” disse Guisgard ad Altea “... nessuno vi chiederà nulla, non temete. Anche perchè le zingare si fanno pagare bene circa i loro servigi di preveggenza.” Sorrise. “Se invece sarete messa alle strette, allora risponderete in modo vago, senza illudere, né ingannare nessuno. Oppure, se ciò non vi va, potete sempre seguire il consiglio di Clio e vestirvi anche voi da semplice dama.” Guardò poi Irko. “Per i costumi? Ci pensi tu? A me e a Pepe ne occorrono. Ed anche ad Altea se deciderà di fare la zingara.”
“Tranquillo.” Annuì il Rosso. “Abbiamo qualcosa predato su una nave ducale. Per te andrà benissimo. Ed anche per Altea se deciderà di impersonare la gitana. Quanto a Pepe, mi procurerò un saio utilizzando un vecchio sacco. Dopotutto anche San Francesco fece così.”
“Visto?” Guisgard a Pepe. “Lo immaginavi di essere abbigliato come il Poverello di Assisi?” Divertito.
“Speriamo solo” ribattè Pepe “di non incontrare il lupo di Gubbio... non ho la stessa capacità di conversione di San Francesco...”
E tutti risero.
“Comunque...” il capitano rivolto a Clio “... l'idea è questa... eravamo imbarcati su una lancia per attraversare il Lagno, in quanto diretti a Licinia. Poi la lancia finì nel fango ed i passeggeri si divisero. Noi quattro continuammo, giungendo così ad Auroria.”
“Non fa una piega.” Mormorò Irko.