15-12-2009, 23.42.03 | #571 |
Cittadino di Camelot
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Quante volte nella mia vita avevo visto la nebbia, bisognava seguire un punto luminoso qualcosa di veramente visibile per poterne uscire fuori......non sapevo quanto l'amore potesse essere forte, sapevo pero' che dovevo stringere la mano di Guisgard, quella era la luce che dovevo seguire..il mio amore forse era ancora fievole ma il suo era saldo e sapevo che saremmo arrivati alla torre a costo della vita stessa...." Non preoccupatevi......non ci sara' nessun demone che potra' farmi cambiare idea, ho scelto la strada da percorrere......."
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16-12-2009, 00.22.40 | #572 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Guisgard la guardò per un momento e le sorrise.
Poi ripresero il cammino. "Quanti, in passato" disse la donna "hanno fatto la scelta di seguire il cuore...e quante lacrime e dolore hanno vissuto...ascoltateli..." I due continuarono a camminare nella nebbia, quando ad un tratto scorsero una sagoma. Era una figura vestita di bianco, eterea e con il volto coperto da un leggero e delicato velo. Istintivamente Guisgard arrestò per un momento il suo passo. La figura si avvicinò. "Chi sei?" Chiese il cavaliere. La figura non rispose subito. Fissò Elisabeth e si scoprì il volto: era una ragazza e lo sguardo era sofferente e stanco. "Chi sei?" Chiese ancora Guisgard. La figura rispose: "Fui principessa di Creta e figlia di Minosse, ero gaia e serena finchè Amore non mi scosse. Quando nel labirinto giunse il bell'eroe ateniese che il mio cuore e la mia arte egli mi chiese. <<Aiutami ad abbattere il Minotauro mostruoso e il mio amore ti darò.>> Disse l'eroe amoroso. Ma quando il mostro fu vinto e l'isola liberata, lui un dì sull'isola di Nasso mi ha abbandonata. Non vi è perciò amore infinito, forte ed eterno, che viva oltre la vita, fin nei Cieli o giù all'Averno." La donna rise forte. "Avete udito costei?" Gridò a Guisgard e ad Elisabeth. "Ella visse nell'illusione di Amore ed ora si ritrova sola ed afflitta nello sterminato silenzio del regno dei morti! E se non crederete a lei, allora chiamerò a voi mille altre anime per testimoniarvi dell'utopia di Amore." In quel momento, decine di altre figure emersero dalla nebbia, quasi in attesa di un cenno da parte di quella donna per poter iniziare a parlare.
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16-12-2009, 00.38.16 | #573 |
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Mi sentivo all' inferno...solo dolore e strazio...questa era la scelta d'Amore ?...non poteva essere cosi' l'inferno non poteva nascere dall'amore ne' esserne la causa....Incominciai a guardarmi intorno...lacrime solo lacrime...." Guisgard andiamo avanti, ti prego...il dolore mi sta' dilaniando l'anima....se la mia mano sembra lasciare la tua, non temere tienila piu' salda "
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16-12-2009, 00.53.30 | #574 |
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"Elisabeth" disse Guisgard guardandola negli occhi "in questa nebbia non c'è Amore! Quella donna non sa nulla di Amore e ha paura di noi! Ha paura della forza di Amore! Ora resta serena e fidati di me...ti prometto che raggiungeremo quella torre. E sai che ho sempre mantenuto le promesse che ti ho fatto. Ora proseguiamo..."
Poi rivolgendosi alla donna: "Demone, dovrai fare di meglio per intimorirci! Questo spirito non è ciò che vuoi farci credere! La principessa Arianna di Creta fu si abbandonata da Teseo, ma trovò l'amore eterno fra le braccia di Dioniso! I tuoi incanti non sortiscono alcun effetto su di noi!" La donna rise forte. "Cavaliere" gridò "l'acqua vince il fuoco, come la forza domina la debolezza! La mente annullerà il cuore ed i sogni umani...io ti strapperò quella donna. Non ti seguirà fino a quella torre. E quando resterai solo...ti finirò!"
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16-12-2009, 01.08.47 | #575 |
Cittadino di Camelot
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" Non potrei mai non avere fiducia in te, se sono qui e' perche' sono sicura di quello che provo.......solo la morte puo' fermare il cammino verso quella torre "
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16-12-2009, 01.44.54 | #576 |
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Morris vedeva quella polvere volare via.
Ma, ad un tratto, ciò che restava di quei demoni svanì nel nulla. E pian piano la nebbia attorno divenne meno fitta. Allora l'incantò cessò e fu finalmente possibile vedere la terribile realtà. Morris, uscito dal cerchio era caduto negli incanti del demone. I suoi amici nel cerchio gli erano apparsi con sembianze mostruose ed egli li aveva attaccati. Ma era riuscito solo a distruggere il disegno del cerchio e non chi vi stava dentro. "Cavaliere, fermate il vostro ardore e la vostra rabbia! Avete spezzato il cerchio, ma non era una gabbia!" Disse intimorito Jigaen. "Placate la vostra forza" disse la vecchia a Morris "o ci ucciderete tutti! Vi avevo detto che non sareste dovuto uscire dal cerchio!" Llamrei però, prima che Morris si scatenasse, aveva cominciato a suonare le note della siringa in senso contrario. E questa melodia era giunta nella torre più alta del castello, tormentando in sogno il barone. L'uomo saltò su, ricoperto da sudore. Quella melodia lo aveva stravolto. "Guardie! Guardie!" Cominciò a gridare. E sul suo volto correvano rabbia, ira ed odio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO Ultima modifica di Guisgard : 16-12-2009 alle ore 03.37.15. |
16-12-2009, 04.16.54 | #577 |
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Guisgard, a quelle parole di Elisabeth, la guardò sorridendole.
Intanto nell'aria si diffusero dei lamenti. Sinistri gemiti di dolore e sofferenza iniziarono ad echeggiare in quell'irreale scenario. "Non ascoltare questi lamenti, Elisabeth" disse Guisgard "pensa ad altro e non lasciarti avvilire da tutto questo." Già, avvilire. Una vita vuota, senza slanci, senza vitalità, senza musica, senza colori. Questa è una vita senza l'amore. E quello scenario che li avvolgeva era sterile ad ogni essenza dell'amore. Guisgard stringeva ancor più forte la mano di Elisabeth, ma ne avvertiva il tremore. Cercò allora di destare la sua mente da quell'angosciante atmosfera. "Sai" cominciò a dire "una volta, quando navigavo verso la Terrasanta, a causa di una tempesta facemmo sosta su di una piccola isola dell'Egeo, a poche miglia da Rodi. Era un posto incantato ed incantevole. Forse l'acqua lì è più blu che in qualsiasi altro luogo al mondo. Vi è un litorale bianchissimo ed incontaminato, dove le onde si schiantano con tanto fragore che lo loro schiuma sembra voler giungere fino al cielo. Di tanto in tanto sulla spiaggia si ritrovano vecchie monete e cocci raffinati di anfore pregiate. Si dice che appartengano alle numerose navi che fecero naufragio presso quelle coste. E sotto quel mare giace qualche tesoro favoloso e nelle giornate più limpide, quando il mare è quasi trasparente, è possibile vedere uno scintillio luminosissimo provenire dai fondali. L'isola poi è costantemente esposta al soffio del vento di ponente e questo rende le sue notti chiare di stelle. Io so che un giorno ritornerò su quell'isola e vi condurrò la donna che amo. La compagna a cui consegnerò le chiavi del mio cuore e del mio mondo. E lì voglio invecchiare con lei, proprio a contare le infinite stelle di quelle chiare notti avvolte nella magia senza tempo dell'Egeo..."
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16-12-2009, 19.25.46 | #578 |
Cittadino di Camelot
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Suoni , voci..lamenti....credere...cedere...Guisgard.....l a sua mano era un'ancora di salvataggio in quel mare di disperazione........Guisgard incomincio' a raccontare una storia....La Terrasanta, Rodi .....i suoi sogni ...era difficile camminare e ascoltare...pero' ero affascinata.....c'era vita....calore......la donna a cui avrebbe dato le chiavi del suo cuore...istintivamente guardai le nostre mani....." Continua a parlare Guisgard....ti prego...mi sembra di impazzire......"....... la Torre mi sembrava cosi' lontana
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16-12-2009, 20.50.58 | #579 |
Cavaliere della Tavola Rotonda
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Prima di partire avevo ringraziato il buon eremita e gli avevo chiesto di pregare per la buona riuscita della nostra impresa.
Eravamo a cavallo da quasi mezza giornata, e per cercare di arrivare a Tintagel il prima possibile avevamo consumato il nostro pasto restando a cavallo e continuando ad avanzare... e ormai eravamo quasi arrivati. Però più mi avvicinavo alla meta e più la preoccupazione cresceva perché li già sapevano del nostro arrivo... perché gli aiuti che avevo promesso ai miei amici arrivavano con qualche giorno di ritardo... perché non sapevo se erano ancora vivi. Questo però non era il momento di farsi prendere dallo sconforto, gli uomini dipendevano dal mio comando e non potevo permettere di sbagliare le decisioni. Mi rivolsi al mio luogotenente e gli dissi: "Prendete voi il comando, io con altri cinque cavalieri voglio raggiungere velocemente la nostra avanguardia e valutare com'è la situazione." Senza attendere una risposta, chiamai indicai cinque cavalieri "Voi, venite con me", dopodiché spronai la cavalcatura e partii.
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..." Sito Web: http://digilander.libero.it/LoreG27/index.html Libreria on-line: http://www.anobii.com/people/gelo77/ |
16-12-2009, 21.12.05 | #580 |
Dama
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"Destatevi Morris: non siamo vostri nemici. I nemici sono coloro che appaiono ai vostri occhi come amici falsi. Suvvia...ricordate di me? Vi potete fidare. Aitateci a combattere i veri malvagi"
E gli porsi la mano ma notai nei suoi occhi uno sguardo non sicuro. |