Nobili Signori e Nobilissime Dame, Bentrovati
Salute a Voi.
Sono Anton Guiscard, ed il mio cuore è una coda di balena. Ho viaggiato su strade pericolose, fiancheggiate da boschi misteriosi e cupi. Ho attraversato ponti pericolanti e passi infestati dai briganti. Il mio stendardo non si è mai piegato se non al vento, quello stesso vento che gioca a piegare la mia ombra. Vittima d'un sortilegio, costretto a mai fermarmi, il mio unico piacere è leggere, sull'elsa della spada, il nome di colei che mai mi amò. Ho bisogno di riposare e riprendere le forze e per questo, illustrissimi signori, chiedo ospitalità per il corpo e rifugio per l'anima certo che, con la vostra nobile compagnia, ritroverò la forza per proseguire il viaggio. Grazie. Anton Guiscard
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