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Vecchio 19-07-2012, 02.13.37   #2812
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard prese la mano di Talia ed aiutò la ragazza ad alzarsi.
“Siete dunque deciso” disse uno dei due nuovi arrivati “a lasciare questo luogo così in fretta?”
Guisgard annuì.
“E cosa vi ha spinto in questi remoti asili, messere?” Chiese l'altro.
“Affari.”
“Eppure apparite più come un cavaliere, che come un mercante o un artigiano.”
“E ancor meno come un amministratore.” Gli fece eco l'altro.
“Infatti i miei affari riguardano la spada.” Rispose Guisgard, avviandosi verso l'uscita con Talia. “Sono un cavaliere errante e sono diretto presso il maniero di un nobile signore, con il quale contratterò riguardo ai miei servigi.”
“E la dama è che con voi?”
Guisgard lo fissò senza rispondere nulla.
Non gli piacevano tutte quelle domande e la loro curiosità cominciava a farlo diventare nervoso.
Guardò allora il menestrello e questi, con un cenno del capo, gli consigliò prudenza e cautela.
“Come detto” tornando Guisgard a rivolgersi ai due uomini “sono diretto al maniero di quel nobile signore e mia moglie, naturalmente, mi accompagnerà.”
“Capisco.” Annuì l'uomo. “E chi è il nobile che vi attende? Magari ne conosciamo il nome e l'ubicazione del suo castello.”
“Non è di queste terre.” Disse Guisgard. “Ora scusatemi, ma siamo già in ritardo.” E lui e Talia uscirono dalla locanda.
Un attimo dopo anche il menestrello fece lo stesso.
“Ma chi erano quei due?” Chiese Guisgard.
“Sono due abitanti di Gioia Antica.” Rispose il menestrello.
“Perchè tutte quelle domande?” Fissandolo il cavaliere. “E perchè nel vederli avete cambiato umore?”
“Perchè non siamo riusciti ad identificarli.” Mormorò il menestrello. “Non siamo riusciti a capire a quale razza appartengono...”
“Razza?” Ripeté Guisgard, per poi rammentare, un attimo dopo, di nuovo le parole dell'uomo presso il pezzo, circa le due razze che abitavano Gioia Antica.
“Si, quella dei veritieri e quella dei mentitori.” Fece il menestrello.
“Noi non vogliamo entrarci in queste cose...” disse Guisgard “... siamo solo di passaggio e presto riprenderemo il nostro cammino...”
Il cavaliere si voltò a fissare poi l'incommensurabile immagine della sterminata città, che dominava l'intero scenario circostante e subito una velata inquietudine si impossessò di lui.
“Vi è un mercato qui?” Tornando a rivolgersi al menestrello. “O almeno delle botteghe? Ci occorre qualche provvista per il viaggio.”
“Potrete acquistare l'occorrente per il vostro in viaggio nel mercato della Città Bassa.” Rispose il menestrello. “E' chiamata così la zona fuori le mura della città... li troverete di tutto.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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